3. LE TERME NELLA STORIA
II termalismo è noto fin dall'antichità, ma furono i Romani a diffonderne l'uso in tutto
l'Impero.
I resti sparsi nell'area mediterranea ed i giganteschi ruderi delle Terme di Caracalla,
inaugurate nel 216 d.C. a Roma, ne sono una testimonianza e stupiscono per la
grandiosità e la tecnologia. Per capire la diffusione delle pratiche termali nell’antica
Roma basta pensare alla recettività delle Terme di Caracalla che potevano ospitare
circa 2500 persone al giorno.
La caduta dell'Impero Romano trascina con sé le pratiche termali, bandite con l'avvento
del Cristianesimo e con una ripresa soltanto tra il VII e l'VIII secolo d.C. come fonte di
salute e benessere.
Gli stessi Pontefici facevano uso delle terme di Viterbo, che divennero le Terme dei
Papi. Di Viterbo e delle sue acque caldissime, il Bullicame, ancor oggi attive nella
campagna, si parla anche nella Divina Commedia, nel XIV canto dell'Inferno.
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4. IL TERMALISMO
I trattamenti termali utilizzano varie metodiche di
somministrazione (idroterapia e crenoterapia interna
ed esterna) con finalità di:
prevenzione, cura e riabilitazione
Sono considerati mezzi di cura termale:
le acque minerali, i peloidi o fanghi e le grotte
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5. LE ACQUE MINERALI
Il complesso di minerali disciolti in acqua è legato alle rocce attraversate si ha la dissoluzione di
sale ed il trasporto in soluzione di specifici elementi chimici che conferiscono caratteristiche
chimiche, fisiche ed organolettiche da cui derivano le proprietà specifiche, indispensabili per la
qualifica di "acqua minerale".
La mineralizzazione avviene nel corso della circolazione sotterranea delle acque ed è in funzione
dei terreni attraversati, con processi di natura chimica e chimico-fisica (scambio di ioni,
solubilizzazioni ecc.) favoriti da specifiche condizioni di pressione, temperatura e completati da
processi biologici.
La presenza di microrganismi, di gas, di elementi in tracce, modificano la natura originale
dell'acqua conferendole le caratteristiche finali.
La classificazione delle acque minerali prende infatti in considerazione numerosi parametri:
secondo la portata: se temporanee o perenni
secondo la temperatura: fredde fino a 20°C, ipotermali da 20°C a 30°C, termali da 30°C a 40°C,
ipertermali superiori a 40°C.
secondo il residuo fisso: cioè la quantità dei minerali contenuti nell'acqua: inferiore a 0,2 g sono
oligominerali, da 0,2 g a 1 g sono medio-minerali, con residuo uguale o
superiore a 1 g sono minerali.
secondo la concentrazione molecolare: ipotoniche, isotoniche o ipertoniche.
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6. I PELOIDI E I FANGHI
II peloide è un prodotto costituito dalla mescolanza, naturale o artificiale, di acqua
minerale o acqua di mare o di acqua di lago salato, con materie organiche e/o
inorganiche risultanti da processi geologici e/o biologici ed utilizzato a scopo terapeutico.
I peloidi più importanti in Italia sono i fanghi.I fanghi sono costituiti da materiale argilloso
che messi a contatto con acqua minerale, di diversa composizione chimica, fredda,
termale o ipertermale, formano un impasto con caratteristiche fisiche e fisico-chimiche
valutabili e ripetibili.
a contatto con l’acqua termale il fango matura per effetto dell’acqua stessa e della flora
batterica residente si idrata, si gonfia e cambia la sua microstruttura fino a maturazione
diventa una massa cremosa, viscosa, elastica che aderisce con facilità alla pelle e cede
alla pelle stessa gli elementi di cui si è arricchito
subisce l’azione del sudore e degli elementi ceduti dalla pelle
diviene esausto e disponibile per una nuova maturazione
per raggiungere il completamento della mineralizzazione, la maturazione di un fango
vergine deve essere di almeno sei mesi
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7. I BAGNI DI RAPOLANO NELLA
REPUBBLICA SENESE
1301 la prima notizia documentaria della vendita da parte della Repubblica Senese dei
proventi dei Bagni di Rapolano
1334 Messer Iacopo Tondi cita le acque di Rapolano, dopo un visita nel contado senese, in
una relazione diretta alla Repubblica di Siena
1336 alcuni medici, Gentile da Foligno, Pietro da Tossignano cominciano a lasciare memoria
scritta degli effetti salutari delle acque di Rapolano
1417 Ugolino da Montecatini pubblica la prima opera completa “Liber de Balneis” e cita
esplicitamente Rapolano “….acqua ricca di minerali solforosi che asciugano
mirabilmente le affezioni cutanee e curano al scabbia anche se grave..”
1571 particolareggiata descrizione delle sorgenti di acqua solforosa nel territorio di
Rapolano e delle loro straordinarie proprietà curative con preminente uso per la cura di
malattie cutanee nel “De Thermis” di Andrea Bacci
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8. Dall’empirismo alla conoscenza
1639 Leonardo Tenucci, medico e filosofo senese, e prima di lui il Gigli ed il Tondi,
pubblica un trattato sui bagni di Rapolano
1776 Uberto Hoefer, chimico e farmacista della corte di Toscana,fece le prime analisi delle
acque allora già definite medicinali
1793 il Prof Domenico Battini stampa e divulga la composizione delle acque termali di
Rapolano nelle sue “Ricerche intorno alle acque minerali epatiche ed all’analisi chimica di
diverse acqua minerali dello Stato di Siena
1835 il Prof Antonio Targioni Tozzetti pubblica “Analisi chimica delle acue di Rapolano”
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9. Nasce lo stabilimento termale
1864 durante dei lavori di estrazione di banchi di travertino, eseguiti dalla famiglia
Arrigucci proprietaria del terreno, viene casualmente liberata una abbondante
sorgente di acqua termale sulfurea, a carattere intermittente (effetto geyser), la cui
portata misurata nel 1866 è di 55.000 litri/ora, dove, da sempre, esistevano polle
spontanee di acqua calda
1867 sono state compiute analisi dell’acqua e buona parte dell’attuale stabilimento
termale è costruita, terminato poi nel 1875
durante i lavori vengono riportati alla luce vestigia di bagni di probabile epoca
romana ed una stupenda vasca in travertino a gradini che testimonia un uso ed una
datazione molto antecedente ai cinque secoli di cui abbiamo documenti
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10. Fonte Termale Antica Querciolaia
Rapolano Terme
notizie e caratteristiche sorgente termale
Le Acque
le acque termali delle Terme Antica Querciolaia sono definite:
Acque Sulfuree-Bicarbonato-Calciche
Descrizione:
Acqua di trasparenza cristallina e sapore leggermente salmastro. Ricchissima in sali minerali, disciolti dalle rocce
nei suoi percorsi profondi.
Caratteristiche fisico-chimiche principali:
Temperatura delle acque alla sorgente 40,0°C
Residuo fisso a 180°C (valore medio) 3.640 mg/litro
Acidità/Basicità (pH) 6,5
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11. Fonte Termale Antica Querciolaia
Rapolano Terme
Componenti chimici più importanti
(Sali minerali contenuti, espressi come ioni - Valori medi analisi tipiche)
Anidride Carbonica Libera 640 mg/litro
Idrogeno Solforato Libero 3 mg/litro
Calcio (Ca++) 706 mg/litro
Magnesio (Mg++) 153 mg/litro
Sodio (Na+) 242 mg/litro
Potassio (K+) 33 mg/litro
Solfati (SO4--) 807 mg/litro
Bicarbonati (HCO3-) 2.261 mg/litro
Cloruri (Cl-) 204 mg/litro
Fluoruri (F-) 2 mg/litro
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12. L’ARGILLA
Con il termine "argilla" si racchiudono vari significati: le rocce dalle quali deriva
(sedimentarie marine o fluviali, lacustri o moreniche), le finissime particelle di
cui si compone un terreno od i suoi minerali costituenti.
Chimicamente è un idrato colloidale che risulta dall'alterazione atmosferica dei
silicati di alluminio, che costituisce il suo principale componente.
Secondo l'aspetto granulometrico, l'argilla è la sostanza minerale più fine e le
dimensioni delle sue particelle sono determinate dalle proprietà dei minerali che la
compongono.
I componenti mineralogici sono i silicati idrati di alluminio talora contenenti anche
ferro, magnesio, potassio, calcio, sodio, elementi noti come "minerali argillosi".
La plasticità e la capacità di acquistare o di perdere acqua dipende da questi
minerali.
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13. CLASSIFICAZIONE DELL' ARGILLE
- caolino, è il gruppo delle argille bianche. Il nome è preso da una collina della Cina dalla quale viene estratto.
E' impiegato nella fabbricazione delle porcellane, per dare colore bianco e compatezza alla carta
oltrechè in cosmesi;
- illite, il nome deriva dallo stato americano dell'Illinois. E' il gruppo più comune. Si tratta di un minerale
caratteristico delle argille marine, di colore comunemente grigio. Trova largo impiego nella produzione dei
laterizi e per la decolorazione degli olii;
- montmorillonite, nome che deriva dalla città francese di Montmorillon. E' una argilla di colore bianco-
grigiastro o giallo conosciuta anche con il nome di smectìte per la sua struttura a strati. Per lo scarso
legame tra gli strati ha la proprietà di assorbire più facilmente l'acqua e altri elementi o materiale organico
che può infiltrarsi negli spazi;
- clorite, prende il nome dal greco chioros che significa verde. Generalmente è di colore verde scuro,
talvolta tendente all'azzurro. E‘una argilla che difficilmente si lascia attaccare dagli acidi e di diffìcile
fusione;
- vermiculite, così nominata per la tendenza ad assumere l'aspetto vermiforme se viene riscaldata. Ha un
colore giallastro, brunastro o verdastro viene impiegata nelle isolazioni termiche o acustiche.
- gruppo a strati misti. Si tratta di una varietà derivante dalle diverse composizioni di gruppi diversi;
- sepiolite, nome di origine greca sinonimo di schiuma di mare. Possiede noduli o masse compatte di
colore bianco o biancastre. Si lavora con facilità. Non fonde al cannello ma indurisce, per questo viene
impiegata nella produzione delle pipe per fumatori (pipe di schiuma). Una argilla dello stesso gruppo è la
attapulgite, da Attapulgus, località della Geòrgia, da dove viene estratta.
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14. USI DELL'ARGILLA
Nella storia dell'uomo nessun altro minerale ha avuto un numero di applicazioni tanto elevato quanto l'argilla.
Fin dai tempi più remoti, i popoli che si sono succeduti, ne hanno fatto uso (costruzioni, alimento, medicamento,
oggetti di arredo, oggetti artistici, cosmesi, ecc.).
Le capanne di argilla sono state per l'uomo il primo vero rifugio, la prima vera realizzazione per una dimora
stabile e sicura. Il fitto reticolato poroso dell'argilla non consente, nell'interno della sostanza, una buona
circolazione dell'aria. Oltretutto con la mancanza d'aria l'ambiente non si addice alla vita microorganica in
generale e dunque male si adatta anche alla vita dell'eventuale battere patogeno.
Per queste ragioni, con la capanna d'argilla, l'uomo si assicurava un ambiente sicuro e sufficientemente
asettico.
Nell'antico Egitto, non a caso, veniva impiegata, oltrechè nelle costruzioni,per mummificare i cadaveri.
Nella Roma imperiale si usava per lavare gli indumenti; questi prima di essere lavati venivano tenuti per un
certo tempo a bagno in acqua e argilla per favorire il processo di disinfezione.
Nella pittura antica le terre coloranti erano molto usate. Il colore della terra che si andava a formare nel tempo
(rosso Siena, ambra, verde di Verona, ecc.) era lo stesso che si originava dagli ossidi metallici che la
costituivano.
Anche nella cosmesi e nell'igiene del corpo l'argilla ha trovato sempre più vasti interessi e consensi (saponi,
maschere di bellezza e shampo).
In campo terapeutico sorprendenti sono le sue qualità medicamentose, biochimiche e quelle compiute mediante
azioni caloriche, di osmosi e di altri scambi energetici.
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15. ARGILLE DISPONIBILI IN COMMERCIO
- a grana grossa da impiegare per cataplasmi e
bagni totali o parziali;
- a grana fine per impacchi o cataplasmi (tempi
brevi), bagni, lavaggi,enteroclismi, cosmesi;
- ventilata per cosmesi e per gli usi interni
(irrigazioni, sciacqui e gargarismi, enteroclismi).
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16. ARGILLA IN POLVERE
L'argilla in polvere si ottiene dalla ventilazione delle argille finemente macinate. L'estrema riduzione delle
particelle consente di approfittare in modo ottimale delle specifiche proprietà terapeutiche del minerale, di
essere assunto per via orale come bevanda (gel o latte di argilla, cosiddetto per il suo sapore che ricorda
quello del latte) o come soluzione (acqua e argilla).
L'alta concentrazione di minerali che caratterizzano le argille in genere,favorisce una azione disinfiammante
sui tessuti infiammati, o può servire, per il suo effetto filtrante, da ostacolo alla proliferazione di germi
patogeni
nelle sostanze contaminate.
Nell'organismo dell'uomo il gel di argilla o la soluzione determina principalmente effetti benefici alle prime vie
di ingresso (mucose delle vie orali, dell'esofago e dell'ambiente gastrico, nonché quelle anali e vaginali) per
la
presenza di derivati colloidali dell'alluminio (idrati o Alucol).
Interessante è sicuramente l'effetto che si viene a creare sulla mucosa gastrica: pronta riduzione dell'acidità
e
avvio di una duplice azione (cicatrizzante ed alcalinizzante).
La finissima granulometria di questa argilla è ciò che facilita la liberazione dei suoi costituenti. Si tratta di un
processo che consente ai minerali che la compongono - gli stessi necessari al mantenimento della vita del-
l'uomo - di essere assimilati dall'organismo producendo una vera azione di mineralizzazione.
In definitiva, di questa argilla sono ampiamente riconosciute le capacità di mineralizzazione, di assorbimento
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calorico e tossinico.
17. ARGILLE, PRESSIONE OSMOTICA E C.S.C.
Nell'organismo la pressione osmotica cellulare risulta dalla concentrazione di
ioni presenti nel citoplasma. Quando la differenza di concentrazione tra interno
ed esterno della cellula si annulla, si stabilisce una condizione di equilibrio
nella quale la membrana cellulare non viene attraversata.
Si può citare come esempio l'acqua, che migra tanto più verso la soluzione,
quanto più grande è la concentrazione.
Giuseppe Ferrara ne evidenzia l'importanza, nel caso terapeutico, definendo
questa particolarità come Capacità di Scambio Cationico (C.S.C.),ossia, "la
capacità che possiede una argilla di scambiare un certo numero di sostanze
attive con i tessuti con i quali viene a contatto."
Un'argilla che possiede una bassa capacità di scambio non potrà determinare
dunque che deboli effetti terapeutici
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18. COMPONENTE RADIOATTIVA DELLE ARGILLE E DELLE ACQUE
Alle argille da più parti vengono attribuite qualità terapeutiche per effetto di una probabile componente
radioattiva.
La radioattività naturale è sicuramente una forza naturale che si realizza con la trasformazione di energia in
calore, e che agisce sulla distribuzione dell'elettricità atmosferica e dunque anche sui complessi fattori che
influenzano il calore (pressione, umidità, venti, ecc.) e sugli agenti naturali in generale.
Il fisico francese Henry Becquerel fu il primo (1896) a riconoscere innatura l'esistenza di una radioattività che si
dimostrava come energia irradiata da alcuni minerali.
Le radiazioni radioattive sono essenzialmente energia, la stessa energia che si manifesta con i raggi del sole o i
raggi astrali. Elementi o materiali radioattivi si trovano un pò ovunque: nella crosta terrestre, nelle rocce, nelle
acque dei mari e negli organismi vegetali ed animali.
Subito dopo la scoperta di Becquerel, nel mondo scientifico si è avviata un'affannosa ricerca di materiali
radioattivi. A quel tempo, in Italia, gli studi prendevano varie direzioni, in particolar modo, l'interesse era rivolto
verso il settore delle acque termali.
Già nei primissimi anni del secolo, si riconobbero radioattive alcune acque del bacino idrominerale euganeo
(Battaglia), alcune acque sorgivedi Fiuggi, altre nell'isola d'Ischia (Lacco Ameno) ed ancora in molte altre zone
della penisola. Anche i soffioni boraciferi toscani, come ricordano le documentazioni, sono stati studiati con
questo
spirito di ricerca da parte del professor Nasini dell'Università di Pisa, mentre altre ricerche proseguivano nell'area
vesuviana ed in altri luoghi.
In Italia, il primo ritrovamento di minerali di uranio è stato segnalato da Milloservich nel 1912, nell'isola di
Montecristo.
Secondo alcuni idrologi, dalle acque minerali radioattive si possono ottenere interessanti effetti terapeutici a
condizione che l'intensità radioattiva raggiunga un valore minimo di 30 U.M. (7). Questa intensità sarebbe il
minimo richiesto per consentire all'organismo di assimilare l'emanazioneattraverso le normali vie di ingresso
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(intestinale, cutanea e respiratoria)
19. AZIONI BIOLOGICHE E COMPONENTE RADIOATTIVA
DELLE ACQUE TERMALI
- intervento sulla permeabilità di membrana;
- tropismo verso il tessuto nervoso per la
liposolubilità del radon;
- aumento della diuresi;
- solubilizzazione dell'acido urico;
- azioni sedativa, antianafilattica ed antispastica;
- azione di stimolo sulle ghiandole endocrine in
particolar modo per gonadi e surrenali.
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20. COMPONENTE RADIOATTIVA
DELLE ARGILLE
A differenza delle acque, nelle argille (come anche in altri materiali: marmo,
quarzo, ardesia, calcare) la radioattività che si rileva è debolissima,
difficilmente misurabile, ma comunque sufficiente, secondo alcuni
naturopati, per riconoscerle effetti terapeutici.
Allo stato sedimentario, la radioattività è una sicura caratteristica specifica
delle argille.
Questa radioattività si mantiene con l'influsso delle radiazioni cosmiche e le
emanazioni che provengono da altri elementi radioattivi presenti nel
sottosuolo.
Nel caso delle argille sarebbe meglio affermare che più che radioattive
hanno un potere radiante grazie anche alle naturali doti di assorbimento
che
vale anche per le radiazioni solari e la radioattività del sole che le argille
assorbono e poi irradiano
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21. ARGILLA e ACQUA TERMALE
Processo di preparazione dei fanghi
Utilizzo di peloide vergine o argilla ventilata
Immissione in vasche di cemento poco profonde con acqua termale corrente
Maturazione per almeno 6 mesi perchè venga raggiunta una completa
transmineralizzazione e si completino le reazioni chimico-fisiche ed i processi
biologici che portano ad un’intima combinazione tra argilla ed acqua termale.
Nelle vasche il fango o argilla viene periodicamente rimescolato
Completata la maturazione viene mantenuto in deposito sempre ricoperto da una
falda di acqua termale corrente.
Impastamento al momento dell’utilizzazione per ottenere una completa
omogeneizzazione.
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22. ARGILLA e ACQUA TERMALE
L’ Argilla a contatto con l’acqua termale, matura, assumendo le caratteristiche
chimico fisiche della sorgente stessa e della flora batterica residente
si idrata, si gonfia e cambia la sua microstruttura fino a maturazione diventa una
massa cremosa, viscosa, elastica che aderisce con facilità alla pelle
cede alla pelle gli elementi caratteristici dell’acqua termale di cui si è arricchita
subisce l’azione del sudore e degli elementi ceduti dalla pelle con attività
detossinante e depurativa svolgendo nel contempo un peeling meccanico
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23. ARGILLA e ACQUA TERMALE
Dal punto di vista cosmetico le argille sono tra le rare sostanze naturali che
hanno proprietà emulsionanti. Infatti sono in grado di assorbire
contemporaneamente sia sostanze idrofile come l'acqua o gli estratti acquosi
vegetali, sia gli oli e i grassi come l'olio d'oliva.
Con queste due sostanze, olio e acqua che da sole non starebbero insieme, le
argille sono capaci di formare una emulsione, o se si preferisce un impasto,
omogeneo, cremoso, morbido.
Questa proprietà emulsionante delle argille viene utilizzata ogni volta che si
voglia preparare cataplasmi che contengono sia acqua che oli.
La plasticità è un'altra preziosa qualità delle argille. Grazie a questa peculiarità
l’uso dell’argilla viene facilitato per la capacità di mantenere la forma data.
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24. Acque Termali
Le Acque Sulfuree-Bicarbonato-Calciche in idrologia hanno rappresentato una delle
prime applicazioni mediche delle acque minerali per balneoterapia.
Lo solfo è sempre contenuto in forma bivalente in combinazioni varie (ac.solfidrico,
solfocolloidale, solfuri, tiosolfuri, idrosolfati) ed in stato di continua trasformazione.
Nel nostro caso è in associazione con l’anidride carbonica.
L’idrogeno solforato è l’elemento attivo dell’azione delle acque.
La temperatura alla sorgente non ha significato alcuno sull’azione per le varie
metodiche di utilizzo termale.
Assorbimento dello Solfo:
attraverso cute, mucose respiratorie, mucose intestinali, mucose urogenitali, cavità
articolari.
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25. Meccanismo d’Azione
Acque Sulfuree-Bicarbonato-Calciche
Organotropismo spiccato per il tessuto polmonare
Stimolazione vagale con aumento della permeabilità e pervietà capillare
con netto miglioramento del trofismo delle mucose.
Stimolazione del Sistema Reticolo Endoteliale e Linfatico (specialmente a
livello polmonare) con esaltazione dei meccanismi di difesa immunitaria
(granulopessi, aumento egli anticorpi).
Precipitazione come sali solubili di vari veleni metallici (mercurio,piombo,
bismuto) che vengono così resi non tossici.
Per l’alto contenuto di NaCl esplicano azione catartica ed antiputrida.
Il Ca ed il Br contenuto hanno azione sedativa.
Il CO2 azione antispastica ed analgesica.
Lo Iodio antisettica, i Bicarbonato fluidificante le secrezioni.
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26. Azione Locale
Sulla cute (balneoterapia):azione cheratoplastica
Sulle mucose dell’app. respiratorio (inalazioni):azione
anticatarrale, antiflogistica e stimolante il trofismo
Sull’apparato digerente (idropinica):azione anticatarrale,
stimolante la secrezione gastrica e talora lassativa
Sull’apparato genito-urinario (idropinica ed irrigazioni):
azione anticatarrale ed antiflogistica
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27. Azione Generale
Tonico e sedativa sul sistema neurovegetativo
Spiccato tropismo per i tessuti articolari (malattie articolari)
Disintossicante e neutralizzante sostanze tossiche
Stimolante e normalizzante il Sistema Endocrino
Stimolante il metabolismo ( catabolico)
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37. I Fanghi
Il fango è costituito da una componente solida ed una liquida,
che vengono mescolate assieme in un processo di maturazione
Classificazione in rapporto alla provenienza della parte solida:
Fango sorgivo (di precipitazione)
Fango di salsa (di sedimentazione)
Fango di cava (vergine)
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38. Processo di preparazione dei
fanghi termali
Utilizzo di peloide vergine
Immissione in vasche di cemento poco profonde con acqua termale corrente
Maturazione per almeno 6 mesi perchè il fango vergine raggiunga una
completa transmineralizzazione e si completino le reazioni chimico-fisiche ed i
processi biologici che portano ad un’intima combinazione tra fango vergine ed
acqua termale.
In tali vasche il fango viene periodicamente rimescolato
Completata la maturazione il fango viene mantenuto in deposito sempre
ricoperto da una falda di acqua termale corrente.
Impastamento al momento dell’utilizzazione per ottenere una completa
omogeneizzazione.
Riscaldamento a bagno-maria per portare la temperatura a 46°- 48° utili per
l’applicazione
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39. Applicazione dei Fanghi
Temperatura ottimale di applicazione del fango è 40° - 45°(sono eccezioni
temperature sino a 55°)
La temperatura durante il trattamento viene mantenuta con teli caldi, teli
termici, tnt, coperte ecc.
La durata media è di 20’ - 30’
Lo spessore del fango non deve essere inferiore a 5 cm.
Preferibilmente il fango si applica sempre a digiuno
I fanghi generali che interessano tutto il corpo non vengono mai applicati
sulla testa, sulla zona anteriore del collo e del torace
Al termine dell’applicazione dopo l’eventuale bagno termale o doccia il
cliente viene adagiato sul lettino di reazione ben coperto per almeno 30’ in
ambiente riscaldato
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40. Controindicazioni
Malattie articolari in fase acuta
Varici e importanti varicosità venose arti inferiori
Ulcera gastroduodenale
Malattie cutanee, umide, bollose
Malattie neoplastiche
Grave deperimento organico
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