2. L’innovazione tecnologica nella scuola (*) Media Europea 1:13 9.421 4.821 Scuole attrezzate con apparato per la ricezione satellitare 703 12 Scuole con cablaggio Wireless 65% 39% Percentuale di scuole cablate 75% 44% Scuole dotate di sito WEB 86% 21% Scuole con accesso a banda larga 99% 95% Scuole connesse ad Internet 14.629 non rilevati N° PC portatili 1:10 (*) 1:28 Percentuale PC/studenti 561.237 183.623 N° PC nelle scuole Dati 2004 Dati 2001 Fonte: MIUR – giugno 2001 - settembre 2004
3.
4.
5.
6. Contesto Persona Metodologia Problemi degli insegnanti nell’usare internet per la didattica Carenze strutturali Costi Relazione con la disciplina Non condivisione dei metodi Mancanza di tempo Età dei docenti Competenze ridotte
7.
8.
9. Da una recente ricerca dell’Associazione Italiana Editori risulta che l’8% dei giovani universitari studia soprattutto materiale scaricato da internet, il 51% usa tanto sul libro di testo quanto su materiale scaricato da Internet, mentre il 41% usa solo il libro di testo. Però internet è stato usato a scuola durante le lezioni solo per il 28% degli studenti. Nonostante la scuola abbia fatto un notevole sforzo per dotarsi di strumenti tecnologici adeguati, questi sono spesso sottoutilizzati Il distacco tra alunni e insegnanti ( digital divide ) è dovuto al diverso in cui vivono l’innovazione. I ragazzi sono digital natives , nati all’interno della rete e quindi si trovano naturalmente a proprio agio nell’usarla.
10. Mentre i formatori sono digital immigrants che si devono adattare ad internet come ad una nuova lingua incomprensibile e spesso finiscono per rifiutare le nuove tecnologie giustificandosi con la scusa che sono marginali nel proprio contesto formativo. Le resistenze al cambiamento e le dfficoltà a collocare Internet nel sistema scuola fanno si che la maggioranza degli insegnanti percepisca Internet come elemento che aggredisce altre forme vitali (assenza di contesto) mentre solo una minoranza percepisce Internet come fattore radicato (in contesto). Una forte resistenza al cambiamento è dovuta al fatto che in passato l’istruzione tradizionale ha avuto poche innovazioni che si sono inserite lentamente.
11. In un futuro caratterizzato dall’apprendimento lungo tutto l’arco della vita (longlife learning) le nuove tecnologie digitali svolgeranno un ruolo importante poiché consentiranno e favoriranno processi di apprendimento veloci, flessibili e individualizzati. La formazione in rete non è di per sé la risposta alle nuove esigenze ma uno strumento indispensabile per accedere e partecipare alla formazione. La scuola e l’aula scolastica perdono quindi la predominanza e la centralità educativa per i non più giovani, mentre altre fonti esterne agiscono e intervengono (outsourcing learning). L’importanza dell'apprendimento in aula permane nelle fasi iniziali dell'educazione, ma avrà un ruolo sempre minore sull'insieme della vita della persona. Secondo diversi studi, dal 70 all’80 % di quello che impariamo nel corso della vita si apprende sul lavoro”(R.Straub).
12. Blog, wiki, podcast, video, tagging, syndication e feed RSS, strumenti di mash up, social network sono i nuovi libri, penne, matite, colla e forbici di questa scuola. Le nuove conoscenze, vengono condivise in rete, e quindi modificate da altri in un processo continuo di rielaborazione del sapere che passa dalle comunità di apprendimento on line ai gruppi orizzontali aperti di collaborazione. Serve un’evoluzione verso modi di operare e pensare più adatti alle nuove generazioni e nuove modalità di apprendimento condiviso che favorisca un approccio di tipo culturale e non solo un’appropriazione strumentale. Non si tratta però solo di una modalità alternativa di fruizione dei materiali ma soprattutto di un nuovo sistema di costruzione della conoscenza.