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TECNICA INSERZIONE
       PICC
 Impianto sicuro accessi venosi centrali
   protocollo Impianto Sicuro PICC
SCELTA DEL LATO

✴ Arto dominante :miglior trofismo muscolare, migliore
  azione di pompa musc., vene di maggior calibro, miglior
  flusso, riduzione del rischio di trombosi .

✴ Arto non paretico

✴ Arto non immobilizzato per esiti neurologici o
  traumatici o con estesi danni cutanei

✴ No Arto a drenaggio venosocompromesso da patologia
  neoplastica (Ca. mammario) o da interventi chirurgici
  ( svuotamento ascellare)
Punto 1:SCELTA APPROPIATA DEL SITO DI
               INSERZIONE




✴L’exit site più sicuro relativamente al
 rischio di infezione è rappresentato
 dal terzo medio del braccio
Punto 1:SCELTA APPROPRIATA DEL SITO DI
                INSERZIONE



✴La vena deve essere incannulata ad
 appropriata distanza sia dal gomito che
 dall’ascella.
✴ Scegliere vene il cui diametro sia almeno
  tre volte quello del catetere per
  minimizzare il rischio di TROMBOSI:
  catetere 3Fr. Vena 3 mm =9 Fr.
  catetere 4 Fr. Vena 4 mm = 12 Fr.
GIUSTO RAPPORTO ∅ CATETERE
          ∅ VENA
Punto 2:IMPIANTO ECOGUIDATO PER I C.
   CENTRALI INSERZIONE PERIFERICA.

✴ ESPLORAZIONE ECOGRAFICA DI TUTTE
  LE VENE DELLE BRACCIA E DEL COLLO,
  in modo da escludere eventuali anomalie
  anatomiche o pregresse trombosi venose
  e da poter scegliere la vena più
  probabilmente associata al successo della
  manovra.
✴ Valutazione ecografica con e senza laccio.
PUNTURA ECOGUIDATA -
VISUALIZZAZIONE ASSE CORTO
VISIONE IN ASSE CORTO -
 PUNTURA OUT OF PLANE

VISUALIZZATE ANCHE LE STRUTTURE VENOSE,
ARTERIOSE E NERVOSE ADIACENTI

ANGOLO INCIDENZA AGO E FASCIO U.S. 45°

VISUALIZZAZIONE SOLO DELLA PUNTA
DELL’AGO

PIU’ FACILE

NON SI VISUALIZZA TUTTA LA TRAIETTORIA
DELL’AGO
PUNTURA ECOGUIDATA
PUNTURA ECOGUIDATA
PUNTURA ECOGUIDATA -
VISUALIZZAZIONE ASSE LUNGO
VISUALIZZAZIONE ASSE LUNGO
     PUNTURA IN PLANE

L’ago è parallelo al piano del fascio di U.S.

E’ visualizzabile solo il decorso del vaso di
interesse

E’ visualizzabile l’ago in tutta la sua
lunghezza e traiettoria

Più sicura

Richiede un training maggiore
PUNTURA ECOGUIDATA

ASSE LUNGO
 IN PLANE




ASSE CORTO
  OUT OF
  PLANE
PUNTURA ECOGUIDATA
profondità non > 3 cm
 diametro non < 3mm
rettilinea per almeno
        3-4 cm
Vena basilica
✴ Miglior compromesso
  tra superficialità (in
  media 1.5 cm.) e
  calibro (4 – 10 mm.)
✴ Rettilinea – poche
  valvole
✴ Confluenza obliqua in
  ascellare
✴ Lontana da strutture
  nobili
Vene brachiali II scelta



Vene Brachiali: II
  scelta
✴ Vicine all’arteria-
  Vicine al nervo
  mediano
✴ Di minor calibro
  rispetto alla basilica
vene brachiali II scelta


✴ Confluenza basilico
  –brachio ascellare
  variabilissima (da
  pericubitale ad
  peri-ascellare)
✴ Notevoli varianti
  anatomiche
Vena cefalica III scelta. Utile nei pz Obesi
                e Anasarcatici
✴ Molto
  superficiale,
  quindi facilmente
  comprimibile.
  Traumatismi del
  catetere
✴ No rettilinea-
  valvolata
✴ Riduzione del       ✴ confluenza ortogonale in
  calibro in senso           vena ascellare
  caudo-craniale
Punto 3:CHIARA IDENTIFICAZIONE ECOGRAFICA DEL
    NERVO MEDIANO ED ARTERIA BRACHIALE




                           Vbas.
             V. Brac.
Operazioni Preliminari: Misura predittiva
          lunghezza catetere
                                                  III° medio clavicola




                                                 III° spazio intercostale
                Punto inserzione catetere            parasternale dx




                                            Arto esteso e
                                            abdotto di 90°
Punto 4: IGIENE DELLE MANI E
  MASSIME PRECAUZIONI DI
✴Il lavaggio adeguato delle mani rappresenta in
  maniera certa il metodo più efficace ed economico
  per la prevenzione delle infezioni nosocomiali; può
  essere ottenuta utilizzando prodotti a basa alcolica
  o acqua e sapone. L’igiene delle mani va attuata
  prima e dopo l’impianto del catetere venoso; prima
  e dopo l’utilizzo; prima e dopo la palpazione
  dell’exit site;prima e dopo il cambio della
  medicazione. Al momento dell’impianto del
  catetere è necessario utilizzare massime
  precauzione barriera (cuffia e mascherina non
  sterile e guanti e camice sterile) in modo da
  minimizzare il rischio di contaminazione cutanea
  e/o del catetere e delle componenti del kit
  dell’introduzione. Il paziente deve essere ricoperto
  da un telo sterile più ampio possibile, che lasci
Punto 5: UTILIZZO DI CLOREXIDINA AL 2% PER L’ANTISEPSI
CUTANEA PRIMA DELL’INSERZIONE NONCHE’ PER L’ANTISEPSI
        CONTINUA E DISCONTINUA DELL’EXIT SITE.

✴ L’antisepsi della cute prima dell’impianto
  di un catetere venoso e al momento del
  cambio della medicazione deve essere
  effettuata con una soluzione alcolica di
  clorexidina gluconato in concentrazione
  superiore allo 0.5% (preferibilmente
  clorexidina al 2% in alcool isopropilico al
  70%, in flaconi di piccole dimensioni o
  applicatori monouso). In caso di allergia alla
  clorexidina, è possibile utilizzare iodopovidone o
  alcool al 70%. Non è possibile garantire
  l’efficacia e la sicurezza della clorexidina in
  bambini di età inferiore ai 2 mesi. Qualunque
  sia l’antisettico impiegato, è essenziale
Punto 6:UTILIZZARE IL METODO DELL’ECG
  INTRACAVITARIO PER VERIFICARE LA
 POSIZIONE DELLA PUNTA DEL CATETERE

✴ Il metodo ECG intracavitario è un sistema
  economico, efficace, semplice e sicuro per
  verificare la posizione centrale della
  punta del PICC durante la procedura
  stessa.
✴ Un corretto posizionamento riduce il
  rischio di trombosi, aritmie e
  malfunzionamento del catetere.
Punto 7: IMPIEGO DI SUTURELESS DEVICES PER IL
FISSAGGIO DEL CATETERE OVUNQUE POSSIBILE.

✴ La stabilizzazione del catetere deve essere
  ottenuta attraverso l’utilizzo dei “sutureless
  devices” invece che dei punti di sutura.. I
  sutureless devices garantiscono una
  stabilizzazione notevolmente più efficace
  rispetto ai punti di sutura, che, oltre a ciò,
  subiscono una precoce e irreversibile
  colonizzazione microbica, rappresentando
  così una riserva di microrganismi non
  bonificabile nelle immediate vicinanze
  dell’exit site. I sutureless devices, inoltre, sono
  protettivi anche per gli operatori sanitari,
  azzerando il rischio di puntura accidentale
Punto 8:IMPIEGO DI MEDICAZIONI
     SEMIPERMEABILI E TRASPARENTI,

✴ L’exit site del catetere deve essere protetto
  preferibilmente da membrane semipermeabili
  trasparenti, in grado, cioè, di far passare il
  vapore acqueo e l’ossigeno ma impermeabili ai
  liquidi. Perciò, esse garantiscono l’assenza di
  umidità in corrispondenza dell’exit site e lo
  proteggono da liquidi o secrezioni
  potenzialmente contaminanti. Le medicazioni
  trasparenti, inoltre, consentono una migliore
  stabilizzazione del catetere e la visualizzazione
  dell’exit site. Esse vanno sostituite ogni 7 giorni o
  prima, se staccate, sporche o bagnate. In caso di
  secrezione o sanguinamento dall’exit site- e finché
  tali situazioni non siano risolte -vanno preferite le
  medicazioni garzate, con una frequenza di
PUNTURA
ECOGUIDATA
INTRODUZIONE
                GUIDA METALLICA




  ANESTESIA
LOCALE PUNTO
DI INSERZIONE
DILATAZIONE DEL
                        TRAMITE




MICROINTRODUTTORE
POSIZIONATO
                 MICROINTRODUTTORE,
               TOLGO LACCIO EMOSTATICO




PREPARAZIONE
  CATETERE
TAGLIO
 NETTO
CATETERE
RIMOZIONE GUIDA




RIMOZIONE
OTTURATORE
COMPRIMO GIUG.
  INT. CON SONDA
ECO. + RUOTO CAPO
 PZ VERSO IL LATO
DELL’INTRODUZIONE




                    INTRODUZIONE
                      CATETERE
CONTROLLO ECG
PUNTA CATETERE
RIMOZIONE
INTRODUTTORE
 “PEEL AWAY”
CHIUSURA CATETERE CON
                CAPPUCCIO A VALVOLA A
                      P.NEUTRA




   LAVAGGIO
    PULSATO
   CATETERE
FISSAGGIO CON
   STATLOCK
PRIMA MEDICAZIONE
 CONTROLLO A 24 H
Una evoluzione
  tecnologica non
 serve al popolo se
non è preceduta da
   una evoluzione
     culturale.
      Vladimir Ilic Ulianov

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Tecnica Inserzione PICC

  • 1. TECNICA INSERZIONE PICC Impianto sicuro accessi venosi centrali protocollo Impianto Sicuro PICC
  • 2. SCELTA DEL LATO ✴ Arto dominante :miglior trofismo muscolare, migliore azione di pompa musc., vene di maggior calibro, miglior flusso, riduzione del rischio di trombosi . ✴ Arto non paretico ✴ Arto non immobilizzato per esiti neurologici o traumatici o con estesi danni cutanei ✴ No Arto a drenaggio venosocompromesso da patologia neoplastica (Ca. mammario) o da interventi chirurgici ( svuotamento ascellare)
  • 3. Punto 1:SCELTA APPROPIATA DEL SITO DI INSERZIONE ✴L’exit site più sicuro relativamente al rischio di infezione è rappresentato dal terzo medio del braccio
  • 4. Punto 1:SCELTA APPROPRIATA DEL SITO DI INSERZIONE ✴La vena deve essere incannulata ad appropriata distanza sia dal gomito che dall’ascella. ✴ Scegliere vene il cui diametro sia almeno tre volte quello del catetere per minimizzare il rischio di TROMBOSI: catetere 3Fr. Vena 3 mm =9 Fr. catetere 4 Fr. Vena 4 mm = 12 Fr.
  • 5. GIUSTO RAPPORTO ∅ CATETERE ∅ VENA
  • 6. Punto 2:IMPIANTO ECOGUIDATO PER I C. CENTRALI INSERZIONE PERIFERICA. ✴ ESPLORAZIONE ECOGRAFICA DI TUTTE LE VENE DELLE BRACCIA E DEL COLLO, in modo da escludere eventuali anomalie anatomiche o pregresse trombosi venose e da poter scegliere la vena più probabilmente associata al successo della manovra. ✴ Valutazione ecografica con e senza laccio.
  • 8. VISIONE IN ASSE CORTO - PUNTURA OUT OF PLANE VISUALIZZATE ANCHE LE STRUTTURE VENOSE, ARTERIOSE E NERVOSE ADIACENTI ANGOLO INCIDENZA AGO E FASCIO U.S. 45° VISUALIZZAZIONE SOLO DELLA PUNTA DELL’AGO PIU’ FACILE NON SI VISUALIZZA TUTTA LA TRAIETTORIA DELL’AGO
  • 12. VISUALIZZAZIONE ASSE LUNGO PUNTURA IN PLANE L’ago è parallelo al piano del fascio di U.S. E’ visualizzabile solo il decorso del vaso di interesse E’ visualizzabile l’ago in tutta la sua lunghezza e traiettoria Più sicura Richiede un training maggiore
  • 13. PUNTURA ECOGUIDATA ASSE LUNGO IN PLANE ASSE CORTO OUT OF PLANE
  • 15. profondità non > 3 cm diametro non < 3mm rettilinea per almeno 3-4 cm
  • 16. Vena basilica ✴ Miglior compromesso tra superficialità (in media 1.5 cm.) e calibro (4 – 10 mm.) ✴ Rettilinea – poche valvole ✴ Confluenza obliqua in ascellare ✴ Lontana da strutture nobili
  • 17. Vene brachiali II scelta Vene Brachiali: II scelta ✴ Vicine all’arteria- Vicine al nervo mediano ✴ Di minor calibro rispetto alla basilica
  • 18. vene brachiali II scelta ✴ Confluenza basilico –brachio ascellare variabilissima (da pericubitale ad peri-ascellare) ✴ Notevoli varianti anatomiche
  • 19. Vena cefalica III scelta. Utile nei pz Obesi e Anasarcatici ✴ Molto superficiale, quindi facilmente comprimibile. Traumatismi del catetere ✴ No rettilinea- valvolata ✴ Riduzione del ✴ confluenza ortogonale in calibro in senso vena ascellare caudo-craniale
  • 20. Punto 3:CHIARA IDENTIFICAZIONE ECOGRAFICA DEL NERVO MEDIANO ED ARTERIA BRACHIALE Vbas. V. Brac.
  • 21. Operazioni Preliminari: Misura predittiva lunghezza catetere III° medio clavicola III° spazio intercostale Punto inserzione catetere parasternale dx Arto esteso e abdotto di 90°
  • 22. Punto 4: IGIENE DELLE MANI E MASSIME PRECAUZIONI DI ✴Il lavaggio adeguato delle mani rappresenta in maniera certa il metodo più efficace ed economico per la prevenzione delle infezioni nosocomiali; può essere ottenuta utilizzando prodotti a basa alcolica o acqua e sapone. L’igiene delle mani va attuata prima e dopo l’impianto del catetere venoso; prima e dopo l’utilizzo; prima e dopo la palpazione dell’exit site;prima e dopo il cambio della medicazione. Al momento dell’impianto del catetere è necessario utilizzare massime precauzione barriera (cuffia e mascherina non sterile e guanti e camice sterile) in modo da minimizzare il rischio di contaminazione cutanea e/o del catetere e delle componenti del kit dell’introduzione. Il paziente deve essere ricoperto da un telo sterile più ampio possibile, che lasci
  • 23. Punto 5: UTILIZZO DI CLOREXIDINA AL 2% PER L’ANTISEPSI CUTANEA PRIMA DELL’INSERZIONE NONCHE’ PER L’ANTISEPSI CONTINUA E DISCONTINUA DELL’EXIT SITE. ✴ L’antisepsi della cute prima dell’impianto di un catetere venoso e al momento del cambio della medicazione deve essere effettuata con una soluzione alcolica di clorexidina gluconato in concentrazione superiore allo 0.5% (preferibilmente clorexidina al 2% in alcool isopropilico al 70%, in flaconi di piccole dimensioni o applicatori monouso). In caso di allergia alla clorexidina, è possibile utilizzare iodopovidone o alcool al 70%. Non è possibile garantire l’efficacia e la sicurezza della clorexidina in bambini di età inferiore ai 2 mesi. Qualunque sia l’antisettico impiegato, è essenziale
  • 24. Punto 6:UTILIZZARE IL METODO DELL’ECG INTRACAVITARIO PER VERIFICARE LA POSIZIONE DELLA PUNTA DEL CATETERE ✴ Il metodo ECG intracavitario è un sistema economico, efficace, semplice e sicuro per verificare la posizione centrale della punta del PICC durante la procedura stessa. ✴ Un corretto posizionamento riduce il rischio di trombosi, aritmie e malfunzionamento del catetere.
  • 25. Punto 7: IMPIEGO DI SUTURELESS DEVICES PER IL FISSAGGIO DEL CATETERE OVUNQUE POSSIBILE. ✴ La stabilizzazione del catetere deve essere ottenuta attraverso l’utilizzo dei “sutureless devices” invece che dei punti di sutura.. I sutureless devices garantiscono una stabilizzazione notevolmente più efficace rispetto ai punti di sutura, che, oltre a ciò, subiscono una precoce e irreversibile colonizzazione microbica, rappresentando così una riserva di microrganismi non bonificabile nelle immediate vicinanze dell’exit site. I sutureless devices, inoltre, sono protettivi anche per gli operatori sanitari, azzerando il rischio di puntura accidentale
  • 26. Punto 8:IMPIEGO DI MEDICAZIONI SEMIPERMEABILI E TRASPARENTI, ✴ L’exit site del catetere deve essere protetto preferibilmente da membrane semipermeabili trasparenti, in grado, cioè, di far passare il vapore acqueo e l’ossigeno ma impermeabili ai liquidi. Perciò, esse garantiscono l’assenza di umidità in corrispondenza dell’exit site e lo proteggono da liquidi o secrezioni potenzialmente contaminanti. Le medicazioni trasparenti, inoltre, consentono una migliore stabilizzazione del catetere e la visualizzazione dell’exit site. Esse vanno sostituite ogni 7 giorni o prima, se staccate, sporche o bagnate. In caso di secrezione o sanguinamento dall’exit site- e finché tali situazioni non siano risolte -vanno preferite le medicazioni garzate, con una frequenza di
  • 28. INTRODUZIONE GUIDA METALLICA ANESTESIA LOCALE PUNTO DI INSERZIONE
  • 29. DILATAZIONE DEL TRAMITE MICROINTRODUTTORE
  • 30. POSIZIONATO MICROINTRODUTTORE, TOLGO LACCIO EMOSTATICO PREPARAZIONE CATETERE
  • 33. COMPRIMO GIUG. INT. CON SONDA ECO. + RUOTO CAPO PZ VERSO IL LATO DELL’INTRODUZIONE INTRODUZIONE CATETERE
  • 36. CHIUSURA CATETERE CON CAPPUCCIO A VALVOLA A P.NEUTRA LAVAGGIO PULSATO CATETERE FISSAGGIO CON STATLOCK
  • 38.
  • 39. Una evoluzione tecnologica non serve al popolo se non è preceduta da una evoluzione culturale. Vladimir Ilic Ulianov

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