8. La mediazione culturale si pone come l’area attraverso la quale
produrre materiali di comunicazione adatti, principalmente il
multimediale con le possibilità di interazione che porta insito in
se stesso, ma anche attraverso l’ufficializzazione di un mestiere
che sta prendendo i suoi spazi e si sta rapidamente
ufficializzando come quello dell’ animatore di patrimoni
10. L’animazione è un fattore importante, costituente la
struttura dell’ Archeodromo, ma raramente è presa in
considerazione quando si progetta un sito del genere.
E’ un campo di attività che deve diventare parte delle voci
di progetto. Essa è molto specializzata, richiede
competenze particolari e non può essere lasciata
all’improvvisazione.
12. I parchi con ricostruzioni archeologiche riflettono un
momento della conoscenza scientifica e un momento di
aspettative e di input motivazionali per il pubblico e
quindi necessitano di una costante opera di investimento
nel tenere il passo con la ricerca.
14. Bisogna interrogarsi sui desideri e le aspettative del
pubblico e farli coincidere con gli orientamenti della
ricerca archeologica, le nuove acquisizioni, le nuove
tecnologie.
Le proposte di attività culturali e didattiche devono
essere integrate alle nozioni sui costi di realizzazione e
metterle in relazione a quelle sul potenziale di diffusione.
15. La scelta non è più solo in funzione della ricerca
del momento ma dell’interesse didattico di un
soggetto e sulla sua ripercussione sulla
frequentazione del pubblico.
16. La formazione scientifica e la responsabilità personale
rispetto al transfer della conoscenza archeologica
dal settore della ricerca al pubblico
diventa il solo garante della riuscita dell’iniziativa
17. Archeodromo da luogo fisico concentrato, destinato a far convergere in un
punto – concettuale e fisico – un patrimonio archeologico articolato (in certi
casi disarticolato) sul territorio
è passato ad essere un sistema che beneficiando di concetti ormai
di uso comune nella nostra contemporaneità come quello di rete e
di poli, permette oggi di far convergere - idealmente ma anche
realmente – il patrimonio trovando però anche, come sua funzione
fondante, quella di disegnare una rete di fruizione sul
territorio in stretta sinergia con il “campo base”.
19. In questo senso parchi naturali e culturali si
avvicinano e si incontrano uscendo ciascuno dallo
specifico ambito territoriale e spaziale nel quale sono
nati
diventando riferimenti comuni e centrali di un progetto
di tutela, di valorizzazione ed anche di sviluppo locale
che investe il territorio ed il paesaggio in modo
integrato.
20. Le reti territoriali possono assumere il significato di vere e
proprie infrastrutture ambientali riconoscibili di una
innovativa configurazione del territorio,
di «itinerari di senso» fondati sul recupero e sul riuso del
patrimonio culturale e dei connessi processi di significazione,
di laboratori di una azione più generalizzata e sistematica di
conservazione attualizzata dei paesaggi e del territorio che
coinvolge che coinvolge sistemi di relazione tra soggetti locali
diversi accomunati dall’interesse di valorizzare risorse
endogene e spazi diffusi
21. Quest’ottica allargata porta a creare dunque quel
sistema complesso di relazioni che rende vincenti
ed efficaci questo tipo di realizzazioni.
Il racconto si snoda attraverso una tal vastità di
capitoli e di possibilità di narrazione che solo una
attenta cabina di regia può rendere efficace ed
affascinante.
22. Il sistema archeodromo,
con il suo centro visite, le aree di animazioni, le
ricostruzioni, i percorsi nel territorio, le aree
archeologiche
deve poter essere la macchina del tempo in
grado di raccontare tutto ciò
25. Il design espositivo contemporaneo
Arte ambientale
Performance e installazioni
Architettura d’interni
Design grafico e illuminazione, cinema, pubblicità, nuovi media
29. Spazio performativo
Spazio dell’esperienza
Spazio interattivo in virtù del ruolo
fondamentale che il corpo esercita nella
comunicazione e nell’apprendimento
La visita diventa un incontro con il corpo
in movimento, uno spazio di eventi
È un invito all’azione piuttosto che
un’osservazione statica
30. 8
Esperienza simulata
dal diorama e dalla camera oscura del XVIII
Ambienti simulati ed esperienze di realtà
virtuale che avvicinano l’ambiente
museale al cinema e al gaming
32. Il multiverso è un insieme di universi coesistenti
una iper-struttura cosmologica
(secondo la “Teoria del Multiverso” elaborata dal fisico David
Deutsch)
33. Il Museo può essere definito come un media multiverso in cui molti
universi paralleli, pur mantenendo la propria identità, comunque si
compenetrano e diventano una porta di accesso alla cultura.
spazio
musica
coloresuperficie
suono
immagine
narrazione
34. I pubblici dei musei: l’osservazione nei
Visitor Studies a livello internazionale
35. i visitatori interagiscono con gli exhibit?
Come interagiscono?
Qual è il livello di comprensione dei messaggi?
Vengono recepiti gli aspetti più rilevanti della
comunicazione?
36. numero delle persone che si soffermano su un elemento
Indice di attrazione = -----------------------------------------------------------------------
totale dei visitatori di un ambiente
37. Tempo effettivo di sosta registrato davanti all’elemento
Indice di trattenimento = -------------------------------------------------------------------
Tempo necessario per la lettura o l’osservazione
39. • tracciare i percorsi delle persone
• valutarne i livelli e le modalità di interazione
• indagare l’influenza del tempo e dello spazio nei
comportamenti di fruizione
40.
41.
42.
43.
44. Attenzione del visitatore = risorsa a veloce esaurimento
Il visitatore discrimina e seleziona non solo tra gli oggetti ma
anche all’interno dello stesso oggetto
45. I ricercatori canadesi Bourdeau e Chebat
I visitatori con un basso legame con gli oggetti esposti
stabiliscono un forte legame con le caratteristiche fisiche
dello spazio allestito, creando punti di riferimento per
pianificare il proprio circuito cognitivo
46. i processi informali di apprendimento dipendono:
• dalla situazione soggettiva e individuale del
visitatore (percorso biografico, capitale culturale,
interessi ecc)
• dal contesto sociale
• dall’ambiente in cui il processo si realizza (presenza
di altre persone, stimolazione sensoriale, sistema di
interpretazione del museo, morfologia dello spazio
e layout degli oggetti)
48. i testi forniscono una “coesività semantica” alle esposizioni
“dall’oggetto alla parola, dalla parola al discorso”
49. futuro dei Visitor Studies
affiancate tecniche umane di osservazione
con tecnologie innovative spesso sviluppate in altri ambiti
come infomobilità, sistemi di taggatura a radiofrequenza
53. “ogni oggetto vive per guadagnare l’attenzione
del visitatore e il risultato è che gli oggetti sono in
competizione per guadagnare la sua attenzione
producendo spesso conflitti e disaccordi”.
(Loomis)
54. Brocca biansata
Presumibilmente seconda metà del I secolo d.C. Rinvenuta a Colonia,
Bonner Strasse. Già nelle collezioni Trautvetter e Merkens, di Colonia;
vendita Lempertz (87/1905. Acquistata nel 1905. RGM Glas 967.
Altezza cm 13,3; diametro cm 8
103. il “canale” della via Pontina con orientamento nord-sud
La morfologia del territorio di Pomezia presenta due
“segni forti”:
104. il tessuto urbano risulta costituito da due parti:
la città di recente fondazione caratterizzata da un disegno minuto e fitto
105. il tessuto urbano risulta costituito da due parti:
il distretto industriale e terziario caratterizzato da una griglia di elementi più
macroscopici
192. Le superfici ordinarie, intese come le superfici ordinarie che
nella vita quotidiana siamo abituati ad osservare, hanno
sempre due “lati” (o meglio, “facce”) per cui è sempre possibile
percorrere idealmente uno dei due lati senza mai raggiungere
il secondo, salvo attraversando una possibile linea di
demarcazione costituita da uno spigolo (chiamata “bordo”): si
pensi, per esempio, alla sfera e al cilindro.
Per queste superfici è possibile stabilire convenzionalmente un
lato “superiore” o “inferiore”, oppure “interno” o “esterno”.
Nel caso del nastro di Mobius, invece, tale principio viene
a mancare: esiste un solo lato e un solo bordo.
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235. Una trama di emozioni
Il fascino di un mondo intimo
che
Lentamente si svela e si
racconta
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278. Umano o digitale, lo sguardo della ricerca dovrà essere
sempre teso a scoprire nuovi “dettagli significativi” e a
restituire una “descrizione densa” di quella magia che si
ripete ogni qual volta una persona varca la soglia del
museo