1. Sede
:Via
IV
Novembre,
20
-‐
Tradate
Rif.:
Antonella
Poretti-‐
3382240375
Spett.le
Comune
Tradate
Piazza
Mazzini,6
.
Sig.a
Sindaco
.
Ufficio
Edilizia
Privata/Tributi
Geom
Leonardo
Vella
Oggetto:
Osservazioni
e
proposte
al
provvedimento
di
VAS
relativo
al
Piano
di
Governo
del
Territorio
del
Comune
di
Tradate.
In
relazione
al
Piano
di
Governo
del
Territorio,
ai
sensi
e
per
gli
effetti
della
legge
regionale
11
Marzo
2005
n°12,
l’associazione
Legambiente
Tradate
presenta
in
carta
libera
le
seguenti
osservazioni
e
suggerimenti
sulla
Valutazione
Ambientale
Strategica/Documento
di
Piano
e
chiede
risposta
scritta.
Questo
scritto
non
è
esaustivo,
ma
semplicemente
indicativo
delle
criticità
della
VAS/DdP
secondo
la
nostra
Associazione.
Riteniamo
che
gli
indirizzi
proposti
siano
stati
in
parte
disattesi
dal
DdP
in
questione
e
che
nel
piano,
oltre
all’enunciazione
degli
indirizzi
generali,
non
si
evidenziano
scelte
veramente
innovative
ed
europee
nel
proporre
un
disegno
ecologico
e
sostenibile
della
Tradate
del
futuro.
Tale
Documento,
pur
riconoscendo
una
situazione
edificatoria
eccessiva
dovuta
al
vigente
PRG,
non
evidenzia
una
scelta
chiara
e
netta
riguardo
nuove
edificazioni,lasciando
spazio
ad
ulteriori
possibilità
all’interno
dell’ambito
urbano.
Il
tutto
in
aperta
contraddizione
sia
con
le
indicazioni
provenienti
dal
Documento
di
Scoping,
sia
con
la
valutazione
degli
indicatori
statistici
di
sviluppo
demografico,
sia
con
l’analisi
socio-‐
economica.
Attualmente
molti
edifici
residenziali
risultano
liberi.
Inoltre,
ampie
costruzioni,
industriali,
artigianali
e
commerciali
sono
dismesse
o
sottoutilizzate,
mentre
la
popolazione
di
Tradate
è
pressoché
stabilizzata.
Lo
strumento
quindi
appare
complessivamente
inidoneo
a
orientare
in
senso
logico
l’evoluzione
urbanistica
di
un
territorio
già
oggi
alquanto
compromesso
e
soggetto
a
parecchie
pressioni:
il
“tessuto
urbano”
della
città
di
Tradate
è
molto
denso
e
segnato
dalla
concentrazione
di
arterie
di
traffico
esistenti
e
in
progetto.
La
mancanza
di
un
corretto
dimensionamento
abitativo
nel
Documento
di
Piano1
rende
tale
strumento
non
coerente
con
gli
obiettivi
di
minimizzazione
del
consumo
di
suolo
-‐quindi
di
sostenibilità
ambientale-‐
essendo
frutto
di
una
scelta
politica
non
fondata
sui
principi
di
logicità
1
Tale questione è affrontata dettagliatamente nella scheda 2
2. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
Richiamiamo
in
proposito
la
recente
sentenza
del
TAR
di
Brescia
relativa
al
Comune
di
Soncino
per
la
previsione
d’incrementi
di
unità
abitative
non
supportati
da
valutazione
di
tendenza
e
di
presente
domanda
insediativa,
per
cui
dichiarato
illogico.
Anche
nell’elaborazione
degli
stessi
Ambiti
di
Trasformazione
emerge
un
approccio
quasi
esclusivamente
di
tipo
edificatorio,
dove
prevalgono
le
trasformazioni
di
uso
verso
il
residenziale
privato
o
il
commerciale,
con
il
mantenimento
delle
cospique
volumetrie
delle
aree
dismesse.
Rammentiamo
che
Legambiente
Tradate
nel
Maggio
2009
ha
presentato
la
petizione
popolare
“ZERO
CONSUMO
DI
SUOLO,
SALVIAMO
IL
FUTURO“
con
800
firme
di
cittadini
tradatesi,
i
quali
hanno
esplicitato
il
proprio
pensiero
ed
effettuato
un’inequivocabile
richiesta.
Il
PGT
deve
essere
partecipato
e
condiviso,
per
cui
è
doveroso
tener
conto
di
questa
espressione
popolare
documentata.
Inoltre
nell'ottobre
2010
con
185
firme
i
residenti
del
quartiere
Pineta
hanno
manifestatamente
dichiarato
la
loro
contrarietà
alle
trasformazione
di
un
intero
bosco
in
una
nuova
zona
residenziale
in
Via
Broggi.
Legambiente
chiede
che
i
criteri
e
la
definizione
quantitativa
della
crescita
complessiva
di
piano
siano
realmente
volti
al
contenimento
del
consumo
di
suolo
e
chiaramente
definiti
nel
documento
di
piano
che
deve
esplicitare
tutte
le
politiche
insediative
del
PGT
(e
non
solo
riportare
la
somma
degli
abitanti),
non
solo
quelle
inerenti
gli
ambiti
di
trasformazione,
ma
anche
quelle
che
saranno
poi
governate
da
PdR
e
PdS.
Si
ricorda
che
il
DdP
è
gerarchicamente
superiore
ai
successivi
Piani
del
PGT
ed
è
l’unico
soggetto
a
VAS.
Mancano
inoltre
indicazioni
sulla
segnalazione
di
suoli
liberi
per
garantirsi
le
aree
necessarie
alla
piantumazione
prevista
dalla
Legge
10/2013
“
Norme
per
lo
sviluppo
degli
spazi
verdi
urbani”.
Una
di
queste
aree
potrebbe
ad
esempio
essere
l'ex
piattaforma
ecologica
di
Via
Colmbini
(AT8).
Con
la
presente
chiediamo
che
il
piano
sia
modificato,
dando
il
dovuto
peso
al
principio
di
un
effettivo
consumo
di
suolo
pari
a
zero
e
rivedendo
completamente
le
scelte
non
ancora
completamente
attuate
di
PRG,
strumento
che
il
PGT
deve
sostituire
e
non
aggiornare,
introducendo
norme
per
la
tutela
e
salvaguardia
degli
ultimi
spazi
verdi
in
area
urbana
ed
introducendo
una
consistente
riduzione
degli
indici
edificatori
per
tutte
le
zone
omogenee
come
più
avanti
esplicitato.
Anche
eventuali
strumenti
di
perequazione,
compensazione
e
incentivazione
dovranno
essere
usati
per
permettere
di
migliorare
le
aree
verdi,
la
vivibilità
e
i
servizi
in
ambito
urbano,
all’interno
di
un
calcolo
complessivo
dei
diritti
generati
coerente
con
i
bisogni
e
non
sopradimensionato.
Per
precisare
le
nostre
affermazioni
e
le
nostre
richieste
alleghiamo
le
seguenti
schede:
SCHEDA
N.°1:
“Riqualificazione
ecologica
della
città”
SCHEDA
N.°
2
“Consumo
di
suolo
zero
SCHEDA
N.°
3
“Ambiti
di
Trasformazione”.
Distinti
saluti
La
presidente
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 2/11
3. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
SCHEDA
n.°
1
-‐
Riqualificazione
ecologica
della
città
Nel
Documento
di
Scoping
l’Amministrazione
ha
espresso
la
volontà
politica
di
una
riqualificazione
urbanistica,
ma
nel
Piano
non
si
riscontrano
significative
azioni
in
tal
senso.
Per
riqualificazione
ecologica
della
città
intendiamo
quel
processo
di
riorganizzazione
urbana
che
abbia
come
obiettivo
una
migliore
qualità
della
vita
per
i
cittadini.
Andrebbe
rimarcato
nel
Piano
che
la
Città
di
Tradate
possiede
un'importante
peculiarità:
una
gran
parte
del
tessuto
urbano
è
felicemente
inserito
in
ambiti
fortemente
alberati.
Giardini,
ville,
grandi
viali
alberati,
parchi
pubblici
e
parchi
privati
concorrono
a
poter
definire
Tradate
al
pari
di
una
“città
giardino”.
L’evoluzione
urbanistica
degli
ultimi
anni
ha
in
parte
cancellato
e
distrutto
questa
immagine
creando
quartieri
dormitorio,
grandi
centri
commerciali
vissuti
come
“non
luoghi”,
oltre
che
cementificato
alcuni
dei
boschi
e
parchi
storici
della
città.
La
riqualificazione
urbanistica
che
noi
chiediamo
è
l’operazione
di
diffondere
insieme
ad
una
migliore
qualità
abitativa,
una
alta
qualità
ambientale
a
tutte
le
zone
residenziali,
con
l’obiettivo
di
ricreare
una
continuità
“verde”
che
ricolleghi
tra
loro
i
due
ambiti
ad
alta
valenza
ecologica
del
Parco
Pineta
e
dei
PLIS
dell’Olona-‐
3
Castagni.
Risulta
ora
evidente
come,
di
fronte
ad
una
dimostrata
inutilità
di
nuovi
insediamenti
abitativi,
qualunque
nuova
edificazione
in
area
sensibile,
prefigurandosi
come
ulteriore
frammentazione
di
tale
connessione
ideale,
andrebbe
analizzata,
minimizzata
e
mitigata
con
adeguato
piano
di
compensazione
ambientale.
Ad
esempio
avrebbe
potuto
essere
introdotto
già
nel
DdP
un
principio
per
la
salvaguardia
di
aree
verdi
a
notevole
valenza
ecologica
all’interno
dell’edificato
(aree
ad
edificazione
diffusa
con
giardini
e
parchi,
boschi
di
città),
oppure
i
due
grandi
corridoi
ecologici
indicati
nel
PTR
per
la
connettività
ambientale
tra
Parco
Pineta
di
Appiano
Gentile/Tradate
e
il
Parco
Tre
Castagni/vari
PLIS
richiederebbero
una
definizione
territoriale
più
specifica.
1)
REC
All’interno
del
DdP
viene
presentata
la
Rete
Ecologica
Comunale.
Si
richiede
una
definizione
più
accurata
dei
vari
ambiti
seguendo
la
simbologia
già
adottata
dalla
Regione.
Compito
della
REC
è
definire,
su
una
scala
di
maggior
dettaglio
rispetto
alla
RER,
tutte
quelle
aree
dotate
di
permeabilità
ecologica
atte
alla
diffusione
della
biodiversità.
Si
richiede
che
tutte
le
zone
verdi
individuate
all’interno
della
REC,
ma
non
inserite
nella
RER,
vengano
definite
come
“elementi
di
secondo
livello
della
rete
ecologica”.
Inoltre
si
richiede
che
venga
individuata
all’interno
del
tessuto
urbano
una
macroarea,
caratterizzata
da
un'elevata
concentrazione
di
giardini,
parchi,
boschi
e
prati
di
città,
quindi
da
una
buona
permeabilità
ecologica,
per
una
sua
definizione
di
fascia
tampone
della
REC.
Quest'area
può
indicativamente
estendersi
dal
Parco
Citterio,
passando
per
i
Castelli
Melzi
e
Pavoni,
quindi
seguire
la
Vignalunga
per
poi
attraversare
i
parchi
delle
ville
del
centro
di
Abbiate,
fino
alla
Villa
Mayer.
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 3/11
4. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
In
tal
modo
tutte
le
aree
verdi,
agricole
e
boschive,
che
circondano
il
perimetro
urbanizzato
o
che,
all’interno
del
perimetro
stesso,
possiedono
valenza
ambientale,
andrebbero
a
confluire
nella
REC.
Esse
potrebbero
ricondursi
ad
uno
o
più
dei
4
livelli
di
protezione:
i.
Parco
Regionale
Pineta
ii.
Parco
PLIS
3
castagni
iii.
Aree
incluse
nella
RER
iv.
Aree
escluse
dai
casi
precedenti
(esempio
zona
di
rispetto
Parco
Pineta,
Torrente
Fontanile,
giardini
e
parchi
urbani)
ma
incluse
nella
REC.
Una
volta
definita
accuratamente
la
REC
devono
essere
forniti
nel
documento
di
Piano
i
progetti
di
valorizzazione,
rinaturalizzazione
e
nel
Piano
delle
regole
le
norme
di
salvaguardia
specifiche.
2)
PARCO
PLIS
3
CASTAGNI.
Si
propone
d’inserire
nel
costituendo
parco,
oltre
alle
aree
già
previste,
anche
le
rimanenti
aree
contigue
già
segnalate
dalla
RER.
Nello
specifico
ci
riferiamo
a
una
vasta
area
verde
confinante
con
Locate
a
Sud
e
con
la
Statale
Varesina.
Tale
area
assume
un
ruolo
ecologico
fondamentale
poiché,
oltre
che
essere
già
inclusa
nella
RER,
si
prefigura
come
elemento
di
connessione
tra
Parco
Pineta
e
Parchi
PLIS
dell’Olona,
così
come
viene
rimarcato
nella
RER
stessa.
3)
VERDE
PUBBLICO
E
PRIVATO
Occorre
inserire
nel
Documento
di
Piano
un
principio
di
tutela
del
verde
pubblico
e
privato,
demandando
al
Piano
delle
Regole
le
specifiche
norme
che
regolino
gli
abbattimenti,
i
ripristini
e
le
dotazioni
minime
di
alberature.
Può
essere
utile
raccogliere
tali
norme
all’interno
del
Regolamento
del
Verde
della
città
di
Tradate
ed
allegare
tale
documento
al
PGT
.
4)
VARESINA
BIS
In
riferimento
a
tale
opera
prevista
dalla
Regione,
nel
documento
di
Piano
e
nella
VAS
non
vengono
sufficientemente
rimarcati
i
pesanti
ed
insostenibili
impatti
negativi
sul
territorio
appartenente
alla
RER
e
che
andrà
ad
essere
soggetto
a
tutela
come
PLIS
-‐3
castagni.
Occorre
inoltre
richiedere
e
prevedere,
nel
caso
di
una
sua
imposta
realizzazione,
una
serie
di
opere
di
mitigazione
e
compensazione
che
vanno
ben
oltre
quelle
attualmente
previste.
5)
MOBILITÀ
Nel
DdP
sono
presenti
alcune
affermazioni
troppo
generiche
rispetto
alla
mobilità
lenta.
Chiediamo
che
nel
Piano
dei
Servizi
sia
presente
un
progetto
generale
della
mobilità
lenta
con
obiettivi
e
scadenze
precise
per
la
nostra
città,
rilanciando
l’uso
della
bicicletta
su
piste
ciclabili
sicure,
con
dotazioni
di
rastrelliere
e
custodia
presso
le
Stazioni
ferroviarie.
Contemporaneamente
occorrerà
disincentivare
l’uso
dell’automobile
creando
zone
a
30
Km/ora
per
tutto
il
centro,
riprogettando
Piazza
Mazzini
come
luogo
di
incontro
e
socializzazione,
ma
non
di
transito
automobilistico.
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 4/11
5. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
Nel
DdP
mancano
completamente
progetti
speciali
che
prevedano
azioni
concrete
per
abbattere
i
valori
di
inquinamento
dell'aria
che
risultano,
già
da
tempo,
fuori
limite
(relazione
analisi
ARPA
per
Tradate).
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 5/11
6. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
SCHEDA
n.°
2
-‐
Consumo
di
suolo
zero
Estrapoliamo
alcuni
dati
dal
Documento
di
Piano
stesso:
popolazione
attuale
18.400abitanti
metri
cubi
edificati
residenziali
4.180.000
metri
cubi
pro
capite
227
Segnaliamo
che
quest’ultimo
dato,
solo
parzialmente
spiegabile
con
le
tendenze
evolutive
dei
nuclei
famigliari,
è
evidentemente
falsato
dalla
presenza
di
centinaia
di
appartamenti
vuoti
e
non
può
essere
accettato
come
base
di
calcoli
e
previsioni
abitative.
Un
dato
più
realistico
per
poter
effettuare
elaborazioni
di
progetto
si
ottiene
ricavando
dal
d.d.P.
che
l’alloggio
modale
di
Tradate
è
formato
da
4
locali,
quindi
80-‐100
mq,
in
cubatura
240-‐300
mc.
Ipotizzando
una
famiglia
media
di
2-‐3
persone
si
ottengono
da
80
a
150
mc
per
abitante.
Si
può
assumere
il
valore
massimo
di
150
mc/ab,
valore
già
adottato
in
moltissime
altre
città
(in
alcune
anche
100
mc/ab).
Facciamo
osservare
che
a
pag
25
del
DdP
2
vi
è
un
evidente
errore
di
calcolo,
in
quanto
si
riconferma
il
valore
di
240
mc/ab.
Tale
valore
è
errato
perché
non
viene
suddiviso
per
il
numero
di
abitanti
per
appartamento.
Se
dividiamo
la
cubatura
totale
per
il
numero
di
abitanti
(4.180.000/150)
otteniamo
il
numero
di
abitanti
potenziali
teorici
già
attualmente
insediabili
pari
a
27.867
(quasi
10.000
ab
in
più
degli
attuali!).
Ciò
significa
che
la
volumetria
complessiva
di
Tradate
può
far
fronte
agli
incrementi
demografici
dei
prossimi
anni,
come
ribadito
a
pag.
26
punto
4
del
Documento,
ove
si
ipotizza
un
orizzonte
fino
al
2018.
Se
si
pensa
a
una
crescita
demografica
di
230
ab
all’anno
(dal
piano
1.144
ab
teorici
in
più
in
5
anni)
l’edificato
esistente
è
sufficiente
per
un
orizzonte
temporale
ben
più
ampio.
In
altre
parole
disponiamo
di
unità
abitative
circa
10
volte
superiore
al
fabbisogno
previsto
dal
PGT
per
i
prossimi
5
anni.
E’
evidente
che
questi
dati
vanno
elaborati
in
modo
più
approfondito,
ma
essi
forniscono
già
un
sufficiente
quadro
fondamentale
per
orientare
i
criteri
di
scelta
edificatoria.
Alla
volumetria
esistente
occorre
sommare
ancora
29.300
mc
degli
Ambiti
di
Trasformazione
proposti
nel
Documento
(i
quali
vengono
forniti
senza
che
siano
definiti
caso
per
caso),
oltre
i
Piani
Attuativi
da
realizzare
e
quelli
in
corso
di
attuazione
del
vigente
PRG,
per
un
totale
di
395.000
mc.
Occorre
quindi
aggiungere
agli
abitanti
teorici
già
calcolati
una
nuova
quantità
ottenuta
dividendo
la
nuova
volumetria
sempre
per
150
(non
per
227,
dato
errato),
ottenendo
un
valore
pari
a
2.630
ulteriori
nuovi
abitanti.
Questi
sono
gli
elementi
fondamentali
di
progetto
che
vorremmo
diventassero
la
base
per
elaborare
delle
scelte
precise
all’interno
del
DdP,
scelte
che
solo
successivamente
andrebbero
sviluppate
nel
Piano
delle
Regole.
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 6/11
7. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
Di
fronte
alla
pesantezza
di
questi
dati,
ci
domandiamo
come
può
muoversi
un
PGT
che
si
prefigga
il
contenimento
del
consumo
di
suolo
e
la
riqualificazione
urbana.
Legambiente
Tradate
ritiene
che
la
rappresentazione
del
Tessuto
Urbano
Consolidato
nelle
tavole
del
DdP
sia
indifferenziata
e
non
tenga
conto
delle
peculiarità
degli
ambienti
urbani.
Per
contribuire
all'auspicata
differenziazione
degli
ambiti
urbani,
proponiamo
quanto
segue.
A)
INDIVIDUAZIONE
DI
UNA
NUOVA
ZONA
OMOGENEA
PER
PRESERVARE
LE
AREE
VERDI
URBANE
Coerentemente
a
quanto
già
affermato
nella
scheda
1
in
merito
alle
fasce
tampone
della
REC,
si
ritiene
fondamentale
l'individuazione
di
una
nuova
zona
omogenea
(da
denominarsi
ad
esempio
"aree
urbane
a
verde")
che
comprenda
la
precedente
VP,
con
l’aggiunta
di
tutte
le
aree
dotate
di
giardini,
parchi,
boschi
e
prati
di
città,
ovvero
tutte
quelle
aree
dotate
di
una
buona
permeabilità
ecologica.
Dovranno
essere
inoltre
vincolati
tutti
quegli
spazi
liberi
inseriti
nel
tessuto
urbano
(piccoli
giardini,
cortili,
aree
incolte,
....),
al
fine
di
mantenerne
la
porosità
residua.
Si
ritiene
infatti
fondamentale
preservare,
ovunque
ancora
ce
ne
siano,
le
"isole"
di
non
edificato
in
ambiente
urbano.
In
tali
zone
non
dovrebbero
essere
previste
nuove
edificazioni,
se
non
interventi
di
recupero
dell'esistente
che
non
comportino
ulteriore
consumo
di
suolo.
B)
PIANI
DI
LOTTIZZAZIONE
PREVISTI
DAL
VIGENTE
PRG
Tutti
i
Piani
di
Lottizzazione
legati
al
vigente
PRG,
non
dotati
di
convenzione,
dovrebbero
decadere.
Tutte
le
aree
che
ne
hanno
i
requisiti
dovrebbero
poi
essere
comprese
nelle
categorie
di
"massima
tutela"
definita
al
punto
precedente,
come
Bosco
di
via
Broggi,
Bosco
tra
via
Leoncavallo
e
via
Monte
Chiaro
(Prato
Lungo),
prato
tra
Via
Roma
e
Via
Albini,
....
).
Si
ritiene
inoltre
auspicabile
la
rinegoziazione
dei
piani
convenzionati,
ma
non
ancora
sviluppati,
al
fine
di
ridurre
al
massimo
il
consumo
di
suolo
e
preservare
aree
di
elevato
pregio
ambientale
e
storico-‐culturale
(in
particolare
la
villa
Mayer
e
i
terreni
tra
Via
Rossini
e
Via
Edison
in
Località
Ceppine).
C)
CENTRI
STORICI
Per
i
centri
storici
si
ribadisce
il
principio
di
voler
conservare
gli
attuali
volumi
edificatori,
oltre
al
mantenimento
degli
spazi
liberi
che
li
circondano,
conferendo
valore
e
unità
al
nucleo.
In
tal
senso,
nei
centri
storici,
dovrebbero
essere
osservate
con
massimo
riguardo
le
indicazioni
fornite
al
punto
A
in
merito
alle
aree
libere
e
alla
porosità
urbana
residua.
D)
REVISIONE
DEGLI
INDICI
EDIFICATORI
DEL
VECCHIO
PRG
A
tutte
le
rimanenti
aree
destinate
alla
residenza
devono
essere
applicati
nuovi
indici
fortemente
ridimensionati,
onde
evitare
nuove
edificazioni
su
terreni
liberi.
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 7/11
8. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
A
tal
fine
è
molto
significativo
un
estratto
della
sentenza
del
Consiglio
di
Stato
della
Puglia
che
è
stato
chiamato
a
pronunciarsi
sul
passaggio
,
in
occasione
del
nuovo
PGT,
di
un’area
da
edificabile
a
verde
privato,
riportato
in
calce
al
presente
documentoi.
Il
contenimento
di
nuove
edificazioni
deve
corrispondere
ad
un
forte
rilancio
della
riqualificazione
dell’esistente
spesso
di
bassa
qualità,
sia
dal
punto
di
vista
della
qualità
della
vita
delle
abitazioni,
sia
dal
punto
di
vista
delle
soluzioni
energetiche,
sia
per
quanto
riguarda
gli
spazi
comuni
di
aggregazione.
Il
PGT
deve
fornire
tutti
gli
elementi
possibili
per
stimolare
l’avvio
di
questa
trasformazione.
E)
PROPOSTE
DI
NUOVE
TRASFORMAZIONI
Andrebbero,
a
nostro
giudizio,
stralciate
dal
DdP
-‐
parte
2
le
pagine
da
14
a
16
che
prefigurano
la
possibilità
di
ulteriori
ambiti
di
trasformazione
per
oltre
25
ettari
di
territorio
in
ambito
urbano.
Per
quanto
riguarda
in
particolare
le
richieste
di
cambiamento
di
destinazione
d'uso
da
agricolo
a
residenziale,
esprimiamo
la
nostra
netta
contrarietà.
Più
in
generale
la
motivazione
di
questo
rifiuto
risiede
nel
principio
di
"zero
consumo
di
suolo".
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 8/11
9. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
SCHEDA
N.°
3
-‐
Ambiti
di
Trasformazione
La
previsione
di
9
Ambiti
di
Trasformazione
determina
di
fatto
ulteriori
29.300
mc
di
edificazione
su
suolo
libero
e
non.
Nelle
schede
relative
a
ciascun
ambito
non
sono
riportati
gli
indici
edificatori
(da
indicare
obbligatoriamente)
impedendo,
di
fatto,
una
completa
analisi
sull’impatto
ambientale
di
ogni
piano.
Per
quanto
riguarda
i
casi
di
trasformazione
da
produttivo
a
residenziale
è
auspicabile
la
riduzione
della
volumetria
per
creare
aree
verdi.
A.T.
01
-‐
Via
XI
febbraio
(Cascina
Reale).
Tale
ambito
è
in
zona
agricola
e
adiacente
al
Fontanile
di
Tradate,
fondamentale
corridoio
ecologico.
Inoltre
ha
le
criticità
dovute
alla
sua
vicinanza
con
la
struttura
ospedaliera.
Di
conseguenza
l’intervento
è
molto
delicato
e
vanno
garantiti
i
caratteri
dell’antico
complesso
agricolo,
la
scarpata
del
T.
Fontanile,
le
barriere
acustiche,
la
permeabilità
del
suolo
e
le
fasce
arboree.
Anche
il
viale
d’accesso
e
relativo
parcheggio
dovranno
prevedere
adeguate
mascherature
a
verde.
A.T.
02
–
Via
Campilunghi.
I
terreni
in
questione
sono
vergini,
al
limite
della
zona
agricola
e
del
futuro
Parco
Tre
Castagni.
Per
tutto
quanto
illustrato
nelle
pagine
precedenti,
vista
la
non
necessità
di
nuove
unità
abitative,
Legambiente
Tradate
non
concorda
con
questa
scelta
e
chiede
che
le
opere
pubbliche
necessarie
per
quell’area
vengano
effettuate
con
risorse
interne
al
comune,
senza
avanzare
ulteriori
progetti
di
cementificazione
di
aree
verdi.
Questa
proposta
si
configura
come
consumo
di
suolo
e
non
appare
come
una
scelta
virtuosa
per
l’Amministrazione,
dopo
gli
enunciati
di
rispetto
e
tutela
dell’ambiente,
inseriti
più
volte
nel
PGT.
Chiediamo
che
questa
area
venga
riconosciuta
come
fascia
tampone
nella
REC
ed
inserita
nella
nuova
zona
omogenea
proposta
a
zero
consumo
di
suolo
(da
denominarsi
ad
esempio
“aree
urbane
a
verde”).
A.T.
03
–
Via
Brandenera/Rossini/Turati
(Ceppine
scuola
materna).
Ribadiamo
che
non
serve
ampliare
il
centro
abitato,
oltretutto
tale
Ambito
è
sito
al
limite
della
zona
agricola
e
della
zona
della
futura
area
protetta.
E’
opportuno,
inoltre,
conservare
l’attuale
vegetazione
presente
e
aumentarla,
perché
essa
fornisce
già
un’ottima
fascia
di
verde
a
confine
tra
l’abitato
e
la
zona
agricola,
come
tale
va
inserita
nel
PLIS
proposto
e
in
zona
omogenea
“aree
urbane
a
verde”.
Le
opere
pubbliche
che
si
ritengono
necessarie
per
quell’area,
non
essendo
ingenti,
dovrebbero
essere
effettuate
gradualmente
con
risorse
interne
al
comune,
senza
avanzare
ulteriori
progetti
edificatori.
A.T.
04
–
Via
Cascinetta
-‐
Località
San
Bernardo
(ex
fonderia).
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 9/11
10. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
Si
richiede
di
vincolare
tale
area
a
zona
agricola,
in
quanto
è
in
un
paesaggio
pregiato
di
campagna
ed
è
adiacente
al
futuro
Parco
Tre
Castagni
e
al
Fontanile
di
Tradate.
Dopo
la
bonifica
delle
coperture
in
amianto
(già
obbligatoria
secondo
le
norme
giuridiche)
e
dopo
un
piano
di
bonifica
dei
suoli
(ed
eventuale
bonifica
Tab.a
e
Tab.b)
si
richiede
di
traslare
i
diritti
edificatori
in
area
centrale.
Come
opere
necessarie
si
propone
la
creazione
di
stagni
di
fitodepurazione
per
l’intera
località
Cascina
San
Bernardo,
attualmente
priva
di
rete
fognaria
e
non
dotata
di
alcun
sistemai
di
trattamenti
delle
acque
reflue.
A.T.
05
–
Via
San
Michele
–
Via
Sabotino
–
Via
Pasubio
(in
centro
Abbiate
Guazzone).
E’
ragionevole
la
trasformazione
da
zona
di
sede
di
attività
produttiva
industriale
a
zona
prevalentemente
residenziale,
previa
bonifica
e
nel
rispetto
di
quanto
esposto
all'inizio
della
Scheda
3
a
proposito
della
riduzione
di
volumetria.
A.T.
06
–
Via
V.
Veneto
–
Via
Manzoni
(Nardi).
Si
ritiene
che
tale
AT
debba
essere
sottoposto
ad
un
ulteriore
processo
partecipato
che
coinvolga
la
popolazione
abbiatese
ed
i
vari
portatori
di
interesse,
tutti
coinvolti
da
scelte
urbanistiche
che
condizionano
pesantemente
il
centro
storico
di
Abbiate.
A.T.
06
BIS
–
Via
Marone.
Tale
intervento
è
consumo
di
suolo
ad
uso
residenziale
non
giustificato
dalla
presunta
realizzazione
di
una
nuova
strada,
che
può
essere
realizzata
con
fondi
pubblici
a
seguito
di
acquisto
bonario
o
esproprio
del
terreno.
A.T.
07
–
Via
Europa.
Si
approva
la
trasformazione
purché
sia
garantita
una
consistente
parte
produttiva
dell’area.
Il
nostro
territorio
è
saturo
di
attività
commerciali,
mentre
necessita
di
attività
produttive.
A.T.
08
–
Via
Colombini
(ex
discarica).
Il
DdP
prevede
la
trasformazione
dell’ex
piazzola
per
la
raccolta
differenziata,
previa
bonifica,
in
zona
produttiva.
Riteniamo
che,
nel
settore
produttivo,
prima
di
procedere
all'introduzione
di
nuove
zone
produttive
al
di
fuori
di
quelle
industriali
attuali,
occorre
effettuare
un’indagine
sul
fabbisogno
e
sulle
disponibilità
di
tali
aree
dimesse
o
sottoutilizzate
ed
inserire
i
dati
nel
PGT.
Nel
caso
in
cui
non
si
riscontrasse
un
reale
bisogno
di
nuove
aree
produttive,
considerato
che
l'area
in
esame
confina
con
il
Parco
3
Castagni
ed
è
di
proprietà
pubblica,
si
ritiene
che
essa
potrebbe
assumere
il
ruolo
di
”porta
d’ingresso
del
nuovo
parco”,
con
lavori
di
rinaturalizzazione,
percorso
vita,
ambiente
per
sportivi,
…
ecc.
In
questa
prospettiva,
appare
come
luogo
idoneo
per
la
piantumazione
di
nuovi
alberi
ai
sensi
della
Legge
10/2013,
così
come
già
indicato
all'inizio
del
documento.
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 10/11
11. OSSERVAZIONI E PROPOSTE AL PROVVEDIMENTO DI VAS RELATIVO AL PGT DEL COMUNE DI TRADATE.
i
“…Anche
in
questo
caso,
infatti,
la
destinazione
a
verde
privato
non
richiede
motivazione
specifica.
E,
infatti,
opportunamente
deve
farsi
ricorso
a
quella
giurisprudenza
che
ha
evidenziato
come
all’interno
della
pianificazione
urbanistica
possano
trovare
spazio
anche
esigenze
di
tutela
ambientale
ed
ecologica,
tra
le
quali
spicca
proprio
la
necessità
di
evitare
l'ulteriore
edificazione
e
di
mantenere
un
equilibrato
rapporto
tra
aree
edificate
e
spazi
liberi.
Infatti,
l’urbanistica
e
il
correlativo
esercizio
del
potere
di
pianificazione,
non
possono
essere
intesi,
sul
piano
giuridico,
solo
come
un
coordinamento
delle
potenzialità
edificatorie
connesse
al
diritto
di
proprietà,
ma
devono
essere
ricostruiti
come
intervento
degli
enti
esponenziali
sul
proprio
territorio,
in
funzione
dello
sviluppo
complessivo
e
armonico
del
medesimo;
uno
sviluppo
che
tenga
conto
sia
delle
potenzialità
edificatorie
dei
suoli,
non
in
astratto,
ma
in
relazione
alle
effettive
esigenze
di
abitazione
della
comunità
ed
alle
concrete
vocazioni
dei
luoghi,
sia
dei
valori
ambientali
e
paesaggistici,
delle
esigenze
di
tutela
della
salute
e
quindi
della
vita
salubre
degli
abitanti,
delle
esigenze
economico-‐
sociali
della
comunità
radicata
sul
territorio,
sia,
in
definitiva,
del
modello
di
sviluppo
che
s'intende
imprimere
ai
luoghi
stessi,
in
considerazione
della
loro
storia,
tradizione,
ubicazione
e
di
una
riflessione
de
futuro
sulla
propria
stessa
essenza,
svolta
per
autorappresentazione
ed
autodeterminazione
dalla
comunità
medesima,
con
le
decisioni
dei
propri
organi
elettivi
e,
prima
ancora,
con
la
partecipazione
dei
cittadini
al
procedimento
pianificatorio
(da
ultimo,
Consiglio
di
Stato,
sez.
IV,
10
maggio
2012
n.
2710).
Non
è
dato
quindi
riscontrare
alcuna
tipizzazione
abnorme
o
extra
ordinem
nella
vicenda
de
qua,
atteso
che
il
verde
privato
viene
a
svolgere
una
funzione
di
riequilibrio
del
tessuto
edificatorio,
del
tutto
compresa
nelle
potestà
pianificatorie
dell’ente
comunale,
….”
LEGAMBIENTE TRADATE - OTTOBRE 2013
PAGINA 11/11