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Consorzio CTM altromercato
 Verso l’Altrobilancio 2010/2011




Una nuova modalità
di rendicontazione
Consorzio CTM altromercato
                                                         Verso l’Altrobilancio 2010/2011
Produttrice di Navdanya, India. Foto Valeria Calamaro




                                                        Una nuova modalità
                                                        di rendicontazione
                                                                                           1
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Indice
                                                                                                 	
                                                                                                 	
                                                                                                 	
                                                                                                              Introduzione	
                                                                                                                                               Indice
                                                                                                              Lettera	del	Presidente	del	Consorzio	CTM	altromercato	
                                                                                                              Premessa	metodologica	
                                                                                                                                                                                   5	
                                                                                                                                                                                   7
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                                                                                                 Cap.	1	      Il	Consorzio	CTM	altromercato	                                      11
                                                                                                 	            1.1		 Il	Consorzio	CTM	altromercato	                                12
                                                                                                 	            1.2		 Chi	sono	i	soci	del	Consorzio	                                12
                                                                                                 	            1.3		 Il	Gruppo	Altromercato		                                      14
                                                                                                 	            1.4		 Altromercato	e	la	rete	internazionale	                        15
                                                                                                 	            1.5		 Alcuni	cenni	storici	                                         16
                                                                                                 	            1.6	 La	storia	di	“un’utopia	concreta”:		                           17	
                                                                                                 	            	       Altromercato	raccontata	da	Rudi	Dalvai	                       	
                                                                                                 	            1.7		 La	Nuvola	di	Valori	e	la	Mission	                             19
                                                                                                 	            1.8		 I	partner	di	Altromercato:	i	produttori	                      21
                                                                                                 Cap.	2		     Perimetro	e	stakeholder	                                            25
                                                                                                 	            2.1		 Descrizione	di	Perimetro	e	stakeholder	                       25
                                                                                                 	            2.2	 Coinvolgimento	stakeholder	e	questionari	                      27
                                                                                                 	            2.3		 La	formazione	dei	soci			                                     29
                                                                                                 	            2.4		 Il	tour	produttori	                                           32
                                                                                                 Cap.	3			    Sostenibilità	economica	                                            35
                                                                                                 	            3.1		 Analisi	dell’andamento	e	del	risultato	di	gestione	           35
                                                                                                 	            3.2		 Ripartizione	del	Valore	Aggiunto	                             38
                                                                                                 	            3.3	 Quando	le	vicende	del	Globo	passano	per	il	tuo	piatto	         41
                                                                                                 Cap.	4				   Sostenibilità	sociale	                                              43
                                                                                                 	            4.1		 Focus	lavoratori	                                             43
                                                                                                 	            4.2		 La	rete	dei	Responsabili	Educazione	verso		                   46
                                                                                                 	            	       un	processo	di	miglioramento	                                 	
                                                                                                 	            4.3		 Attività	di	assistenza	verso	i	soci	                          49
                                                                                                 	            4.4		 Il	rapporto	con	i	Produttori:	assistenza,	prefinanziamenti	   50
                                                                                                 	            4.5		 Attività	Area	Ricerca	Sviluppo	e	Assicurazione	Qualità	       57
                                                                                                 Cap.	5			    Sostenibilità	ambientale	                                           61
                                                                                                 	            5.1	 Alcuni	esempi	di	innovazione	prodotto	                         61
                                                                                                 	            5.1.1						Il	packaging	del	caffè	e	il	Café	del	Sur	                61
                                                                                                 	            5.1.2		 			Natyr.	Il	benessere	sempre	più	sostenibile	              62
                                                                                                 	            5.2		 Lo	sviluppo	dei	nuovi	format	Botteghe	Altromercato	           63
Vietnam,	Accessori	realizzati	usando	colori	tipici	della	cultura	locale.	Foto	di	Tommaso	Cinti




                                                                                                 	            5.3		 La	nuova	linea	di	detergenza	per	la	casa:		                   64
                                                                                                 	            	       Safylla,	in	armonia	con	l’ambiente	                            	
                                                                                                 Cap.	6:		    Il	sistema	di	controllo	                                            65
                                                                                                 	            6.1		 Il	Comitato	Progetti	                                         65
                                                                                                 	            6.2		 Altromercato	e	AGICES	                                        67
                                                                                                 Cap.	7:		    Progetti	in	corso	e	futuri		                                        69
                                                                                                 	            7.1		 Il	marchio	Solidale	Italiano	Altromercato	                    69
                                                                                                 	            7.1.1		 			PEC	-	Prodotti	derivanti	dall’Economia	Carceraria	       69
                                                                                                 	            7.1.2		 			PASS	-	Produzione	Agricola	Sociale	e	Sostenibile	        71
                                                                                                 	            7.2		 Lavorando	sulle	filiere	tessili	                              73
                                                                                                 	            7.2.1		 			La	filiera	del	cotone		indiana	                          73
                                                                                                 	            7.2.2	 			La	filiera	della	canapa	vietnamita	                       74
                                                                                                 	            7.3		 La	revisione	della	strategia	di	comunicazione	                75
                                                                                                 	            7.4		 La	terza	edizione	di	Equopertutti	                            78

                                                                                                                                                                                         3
The English version of the balance report will be available soon
                                                                                    at www.altromercato.it
                                                                                    La vérsion espagnola del informe explicativo de balance serà
                                                                                    publicado en el sitio web www.altromercato.it
    Foto	copertina:	Coltivatrici	di	tè,	India.	Foto	Archivio	Ambootia	Tea	Gardens




    elenco	delle	abbreviazioni	
    AC	(Azioni	Correttive)	WFTO	(World	Fair	Trade	Organization)
    AGICES	(Assemblea	Generale	Italiana	del	Commercio	Equo	e	Solidale)
    ATO’s	(Alternative	Trade	Organizations)
    CCNL	(Contratto	Collettivo	Nazionale	di	Lavoro)
    COMES	(Commercio	equo	e	solidale)
    Consorzio	CTM	altromercato:	nei	testi	all’interno	di	questo	volume	d’ora	in	poi	solo	Altromercato
    CP	(Comitato	Progetti)
    CQ	(Controllo	Qualità)
    CSR	(Coordinatore	Sviluppo	Rete)
    EFTA	(European	Fair	Trade	Association)
    FSC	(Forest	Stewardship	Council)
    GBS	(Gruppo	di	studio	per	la	statuizione	dei	principi	di	redazione	del	Bilancio	Sociale)	
    GRI	(Global	Reporting	Iniziative)
    HACCP	(Hazard	Analysis	and	Critical	Control	Point)
    LCA	(Life	Cycle	Assessment)
    NC	(Non	Conformità)
    ONG	(Organizzazione	Non	Governativa)
    PES	(Piano	per	l’Economia	Solidale)
    RE	(Responsabile	Educazione)

4
Introduzion                                                        introduzione

                                                                   L   a	 necessità	 di	 definire	 chi	 siamo,	 cosa	 facciamo	 o	 dove	 andiamo	 è	 da	 sempre	 una	 delle	
                                                                       esigenze	dell’essere	umano	sia	nella	sua	forma	individuale	sia	aggregata	sotto	forma	di	mo-
                                                                   vimento,	gruppo,	organizzazione,	cooperativa.	Il	senso	di	identità	è	alla	base	del	nostro	essere.
                                                                   La	 finalità	 del	 presente	 documento	 è	 pertanto	 quella	 di	 aiutare	 il	 nostro	 Consorzio	 a	 iniziare	 il	
                                                                   percorso	di	identificazione	del	proprio	essere,	raccontando,	sotto	forma	di	narrazione	numerica,	
                                                                   chi	è,	cosa	sta	facendo,	con	quali	finalità	e	al	contempo	dare	una	rappresentazione	di	sé	stesso	
                                                                   reale,	fedele	e	descrittiva	che,	ci	auguriamo,	possa	aiutare	anche	il	lettore	nel	capire	la	dimensione	
                                                                   Altromercato.
                                                                   Siamo	consapevoli	di	non	essere	riusciti	a	raccontare	tutto	quello	che	siamo,	ma	la	speranza	è	
                                                                   quella	di	aver	scattato	una	fotografia	nitida	e	chiara	della	nostra	realtà,	dei	risultati	ottenuti	e	dei	
                                                                   progetti	futuri.

                                                                   Questo	documento	si	presenta	con	una	formula	diversa	e	sperimentale	rispetto	alle	precedenti	
                                                                   edizioni;	ovvero	si	è	cercato	di	dare	una	forma	ed	un	impianto	apprezzabili	e	comparabili	a	livello	
                                                                   nazionale	e	internazionale	secondo	linee	guida	riconosciute	strutturate	sui	tre	grandi	temi	della	
                                                                   sostenibilità	economica,	sociale	ed	ambientale.	L’intento	è	quello	di	compiere	i	primi	passi	e	trac-
                                                                   ciare	un	nuovo	percorso	con	l’obiettivo	di	approdare	ad	un	prossimo	Bilancio	di	Sostenibilità,	da	
                                                                   qui	il	titolo	“Verso	l’Altrobilancio”.

                                                                   Abbiamo	diviso	il	bilancio	in	due	volumi:	nel	primo	abbiamo	raccolto	le	informazioni	necessarie	ad	
                                                                   esplicitare	la	nostra	identità,	seguendo	le	Linee	Guida	chiarite	nella	Nota	Metodologica	e	tenendo	
                                                                   per	il	momento	come	raggio	di	indagine	la	sola	Altromercato.
                                                                   Nel	secondo	volume,	troverete	il	Bilancio	d’esercizio	del	Consorzio	CTM	Altromercato	e	il	Bilancio	
                                                                   Consolidato	che	abbraccia	le	realtà	di	CTM	altromercato,	Ctm	Agrofair,	Inventa	e	Altromercato	
                                                                   Argentina.

                                                                   La	direzione	presa	vuole	quindi	favorire	una	maggiore	trasparenza	verso	tutti	gli	stakeholder,	in-
                                                                   terni	ed	esterni	all’organizzazione;	in	virtù	di	questa	trasparenza	si	è	operata	la	scelta	di	realizzare	
                                                                   questo	 documento.	 Uno	 strumento	 di	 passaggio	 che,	 come	 tale,	 andrà	 integrato	 e	 migliorato	
                                                                   grazie	anche	ai	vostri	preziosi	suggerimenti,	ovvero	ai	risultati	della	cosiddetta	“attività	di	ascolto”	
                                                                   dei	portatori	di	interesse	che	ci	impegneremo	a	sviluppare	ulteriormente	nel	prossimo	futuro.


                                                                   Buona	lettura
 AjQuen,	comunità	Chaquijya,	Guatemala.	Foto	di	Lorenzo	Boccagni




                                                                                                                                                                                       5
6
Apprende
                                                                     Apprendere	anche	in	tempo	di	crisi	
                                                                     Lettera	del	Presidente	del	Consorzio	CTM	altromercato


                                                                     L    ’annata	economica	che	si	chiude	è	stata	globalmente	definita	tra	le	peggiori	degli	ultimi	cin-
                                                                          quant’anni.	Se	in	Italia	a	pagarne	il	prezzo	più	salato	sono	state	le	famiglie,	con	redditi	sempre	
                                                                     più	schiacciati	e	precari,	nel	mondo	sono	stati	i	Paesi	più	poveri	a	subire	gli	effetti	più	duri;	perfino	il	
                                                                     raggiungimento	degli	obiettivi	del	millennio,	stilati	nel	2000	e	da	raggiungere	per	il	2015,	appaiono	
                                                                     ormai	drasticamente	ridimensionati.	Gli	ultimi	dati	ci	dicono	che	con	la	crisi	è	cresciuto	nel	mondo	
                                                                     il	numero	degli	affamati.
                                                                     In	 questo	 contesto	 macroeconomico	 dal	 quale,	 almeno	 al	 momento,	 è	 difficile	 vedere	 una	 via	
                                                                     d’uscita,	quali	sono	le	motivazioni	e	gli	intenti	che	portano	Altromercato	a	proporre	un	Bilancio	
                                                                     Sociale?

                                                                     Noi	crediamo,	peraltro	non	solo	da	oggi,	che	in	questa	situazione	abbia	davvero	ancora	più	senso	
                                                                     l’impegno	per	un’economia	equa	e	solidale,	come	quella	che	Altromercato	pratica	ormai	da	oltre	
                                                                     un	ventennio;	probabilmente	proprio	questo	è	il	momento,	vero	e	sentito,	di	impegnarsi	ancora	di	
                                                                     più	per	rendere	visibile	e	comunicare	che	queste	“buone	prassi”	sono	alla	portata	di	tutti	e	sono	
                                                                     pratiche	sostenibili	per	tutta	l’umanità	e	per	il	nostro	pianeta.

                                                                     Sono	tutte	attività	che	meritano	di	essere	rendicontate	con	trasparenza,	divulgate	e	valorizzate;	è	
                                                                     questo	il	motivo	che	ci	spinge	a	creare	un	documento	di	sintesi	che	possa	illustrare	ciò	che	fac-
                                                                     ciamo,	ovvero:	l’impegno	a	gestire	una	“filiera	corta”	dal	produttore	al	consumatore,	che	mantiene	
                                                                     nei	suoi	rapporti	interni	quelle	attenzioni	e	quelle	regole	del	Fair	Trade	riferibili	ad	una	partnership	di	
                                                                     lunga	durata	tra	le	organizzazioni,	un	prezzo	equo	e	concordato	tra	le	parti,	la	possibilità	di	effet-
                                                                     tuare	prefinanziamenti	all’ordine	delle	merci,	le	attività	di	cooperazione	finalizzate	al	miglioramento	
                                                                     delle	condizioni	di	vita,	sociali	ed	ambientali,	nonché	di	quelle	tese	al	miglioramento	delle	capacità	
                                                                     produttive	e	della	qualità	intrinseca	dei	prodotti,	in	Italia	l’instancabile	lavoro	per	il	rafforzamento	
                                                                     della	rete	delle	Botteghe	del	Mondo,	di	educazione	al	consumo	sostenibile	e	di	in-formazione	con	
                                                                     il	coinvolgimento	delle	istituzioni.	La	finalità	è	poter	dimostrare	che	l’Economia,	quella	vera	con	la	
                                                                     E	maiuscola,	può	essere	fatta	anche	in	tutt’altro	modo	rispetto	a	quel	mondo	di	cartapesta	oggi	
                                                                     rappresentato	dalla	finanza	internazionale	e	dal	circo	mediatico	delle	Borse	globali.

                                                                     Non	vuole	essere	un	documento	che	vuole	autoincensare	ciò	che	facciamo,	non	ha	secondi	fini,	
                                                                     ma	vuole	definire	il	punto	a	cui	siamo	arrivati,	aperto	al	dialogo	ed	al	confronto	con	i	portatori	
                                                                     di	interesse	anche	per	capire	dove	e	cosa	ancora	migliorare	le	nostre	attività	e	le	nostre	prassi,	
                                                                     a	partire	dal	rendere	sempre	più	sostenibile	il	nostro	impatto	ambientale	(trasporti,	CO2,	pack,	
                                                                     energie	rinnovabili),	così	come	la	capacità	di	innovare	la	proposta	del	commercio	equo,	cogliendo	
                                                                     nuove	sfide,	nuovi	linguaggi	e	nuove	opportunità.	Il	lancio	della	linea	“Solidale	Italiano	Altromerca-
                                                                     to”,	prodotti	dalle	terre	confiscate	alle	mafie,	da	cooperative	dell’economia	carceraria	e	presto	da	
                                                                     agricoltura	sostenibile	vuole	essere	una	risposta	concreta	per	l’innovazione	ma	anche	per	i	tanti	
                                                                     “sud”	che	abitano	anche	il	nord	del	pianeta,	ed	in	particolare	l’Italia.
Produttrice	tessile	di	Pachamama,	Bolivia.	Foto	di	Giulia	Azzaini




                                                                     Infine,	quest’anno	abbiamo	anche	gettato	le	basi	per	rendere	più	stabili	e	durature	alcune	delle	
                                                                     relazioni	con	i	nostri	partner	strategici,	come	ad	esempio	la	Coop.	Manduvirà	di	Esteros	Y	Arroyo	
                                                                     Paraguay	-	neo	socia	del	Consorzio.	è	un	modo	nuovo	e	coinvolgente	di	ampliare	la	base	sociale	
                                                                     nel	tentativo	di	avvicinare	sempre	di	più	produttori,	importatori	e	Botteghe	del	mondo.

                                                                     Vogliamo	 continuare	 a	 camminare	 sulla	 strada	 del	 commercio	 equo	 e	 solidale:	 il	 viaggio,	 per	
                                                                     quanto	lungo	e	faticoso,	non	ci	spaventa.

                                                                     	                                                                           Il	Presidente	Altromercato
                                                                     	                                                                           				Guido	Vittorio	Leoni

                                                                                                                                                                                     7
Premessa	metodologica
    1.	La	scelta	di	un	modello	di	rendicontazione
    Anche	se	Altromercato	si	trova	all’inizio	del	percorso	e	quello	che	avete	in	mano	è	un	documento	
    di	avvicinamento	a	”L’Altrobilancio”,	ciononostante	è	stato	profuso,	già	in	questa	fase,	un	signifi-
    cativo	sforzo	per	cercare	di	seguire	Linee	Guida	riconosciute.	Il	lettore	esperto	sa	che,	almeno	in	
    Italia	e	per	imprese	come	Altromercato,	non	sono	state	definite	dal	legislatore	norme	o	standard	
    obbligatori	per	la	costruzione	di	un	Bilancio	di	Sostenibilità;	ovvero	un’impresa	può	non	solo	de-
    cidere	di	redigere	volontariamente	il	proprio	Bilancio	di	Sostenibilità,	ma	anche	di	procedere	ad	
    una	stesura	di	propria	inventiva	e	sviluppare	i	contenuti	che	più	ritiene	opportuni.	Tuttavia	a	livello	
    nazionale	ed	internazionale	sono	presenti,	e	disponibili	a	tutti,	numerosi	documenti	che	aiutano	
    l’impresa	 nella	 redazione	 del	 proprio	 Bilancio	 di	 sostenibilità;	 in	 pratica	 forniscono	 delle	 vere	 e	
    proprie	linee	guida	che	stabiliscono	ambiti,		percorsi	e	indicatori	di	rendicontazione.	L’effetto	finale	
    dovrebbe	essere	di	maggior	chiarezza	di	lettura,	maggior	completezza	di	informazioni	e,	di	conse-
    guenza,	maggior	trasparenza.		Inoltre,	adottando	le	stesse	modalità	di	rendicontazione,	potrebbe	
    essere	possibile	confrontare	bilanci	di	imprese	diverse,	nel	tentativo	di	agevolare	un	vero	e	proprio	
    “benchmark”	di	sostenibilità.	
    E’	questo	il	motivo	che	ha	spinto	il	gruppo	di	lavoro	a	seguire	una	Linea	Guida	nella	presente	
    stesura.

    2.	Le	Linee	Guida	seguite

    Anche	se	ancora	a	livello	embrionale,	per	questo	“Verso	l’Altrobilancio”	al	gruppo	di	lavoro	è	parso	
    opportuno	seguire	le	seguenti	Linee	Guida:

         1.	 Global Reporting Initiative (GRI) per	la	struttura	e	l’impianto	generali,	la	definizione	
             dei	 confini	 del	 Bilancio	 e	 gli	 indicatori	 di	 misura;	 si	 tratta	 di	 un	 documento	 redatto	
             da		un	network	multi-stakeholder	composto	da	migliaia	di	esperti,	in	decine	di	pae-
             si	in	tutto	il	mondo,	che	partecipano	a	gruppi	di	lavoro	e	il	cui	organo	di	governo	è	
             composto	da	esponenti	di	grandi	società	internazionali	di	revisione	contabile	(KPMG,	
             Deloitte&Touche,	Ernst&Young),	istituzioni	internazionali	(tra	cui	UNEP,	agenzia	delle	
             Nazioni	Unite	per	l’Ambiente,	che	si	occupa	di	Sviluppo	sostenibile),	esponenti	della	
             società	civile	e	altri.	Il	G3,	terza	e	ultima	versione	delle	linee	guida	emanate	dal	GRI	
             nel	2006,	si	compone	di	Linee	guida	e	Protocolli,	ed	è	disponibile	e	scaricabile	dal	link	
             http://www.globalreporting.org.

         2.	 Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale
             (GBS))	per	la	parte	economica	di	ripartizione	del	Valore	Aggiunto	al	fine	di	rendere	evi-
             dente	la	sua	distribuzione	per	tipologia	di	stakeholder;	si	tratta	di	un	documento	redatto	
             da	un	gruppo	di	lavoro	composto	da	28	componenti	provenienti	da	Università	e	enti	di	
             ricerca,	società	di	revisione	contabile	e	altre	organizzazioni	tra	cui	l’Ordine	dei	Dottori	
             Commercialisti	di	Milano,	l’Istituto	Europeo	per	il	Bilancio	Sociale,		la	Fondazione	Soda-
             litas	promossa	nel	1995	da	Assolombarda,	di	riferimento	per	le	imprese	che	vogliono	
             realizzare	progetti	di	Sostenibilità,	per	lo	sviluppo	di	partnership	tra	impresa	e	non	profit,	
             e	tra	l’impresa	e	la	scuola	nonchè	partner	italiano	dell’Unione	Europea	per	l’attuazione	
             dell’Agenda	in	materia	di	Sostenibilità.		                      	          	 	        	
             Le	linee	guida	sono	state	emanate	nel	2001	e	sono	composte	da	un	unico	documento	
             disponibile	al	link		http://www.gruppobilanciosociale.org.

         3.	 l’AccountAbility1000 (AA1000)	sulla	declinazione	della	mission/valori	nel	processo	di	
             rendicontazione	 e	 l’approccio	 multi-stakeholder	 (coinvolgimento	 delle	 parti	 interessa-
             te);	 l’organo	 di	 governo	 attualmente	 è	 composto	 da	 7	 componenti	 tre	 cui	 esponenti	

8
Premessa  di	Group	Corporate	Sustainability,	TATA,	India,	la	Rockefeller	Foundation	(operante	in	
          52	paesi	e	nove	isole	nei	sei	continenti,	allo	scopo	di	promuovere	il	benessere	del	ge-
          nere	umano	in	tutto	il	mondo),	la	Trobe	University	(Melbourne,	Australia),	Net	Balance	
          Foundation	 (specializzata	 in	 tutti	 gli	 aspetti	 della	 sostenibilità	 e	 responsabilità	 sociale,	
          con	sedi	a	Melbourne,	Sydney,	Brisbane,	Hobart,	Londra).	Sono	attivi	anche		Tavoli	Tec-
          nici	composti	da	esponenti	di	grandi	gruppi	di	revisione	contabile	e	controllo	di	gestione	
          (tra	cui	PricewaterhouseCoopers,	Ernst&Young,	ShinNihon),	singoli	gruppi	di	aziende,	                 	
          società	di	consulenza	specializzate	nel	settore	della	sostenibilità,	associazioni	di	catego-
          ria	(come	Confederation	of	Indian	Industry),		ma	anche	organizzazioni	non	profit	(come	
          il	WWF)	presenti	in	tutto	il	mondo.		                               	             	 	          	
          Le	linee	guida	sono	disponibili	al	link	http://www.accountability.org.

Il	processo	di	costruzione	è	stato	seguito	dal	Gruppo	di	lavoro	e	le	caratteristiche	finali	di	questo	
documento	 sono	 state	 approvate	 dal	 Consiglio	 di	 Amministrazione;	 sono	 comunque	 molti	 gli	
interlocutori	interni	che	hanno	contribuito	alla	stesura	delle	parti	di	loro	competenza	e	che	è	ne-
cessario	ringraziare	per	la	collaborazione.
A	tale	scopo	Altromercato	si	impegna	ad	attivare	spazi	per	sollecitare	il	dialogo	e	ricevere	stimoli	di	
ritorno	sul	documento	e	nei	suoi	contenuti,	sulla	sua	efficacia	informativa,	diffusiva	e	comunicativa	
nei	confronti	di	tutte	le	parti	interessate.	

La	presente	relazione,	ai	sensi	dell’art.	2545	e	dell’art	2	legge	59/92,	integra	la	relazione	al	Bilancio	
d’Esercizio	chiuso	al	30.06.2011	ai	fini	dell’illustrazione	degli	aspetti	connessi	al	perseguimento	
dello	scopo	mutualistico.




Gruppo	di	lavoro:

Coordinamento:	Cinzia	Capuzzo
Supervisione	generale:	Carlo	Brugnoli,	Paolo	Palomba
Supporto	metodologico:	Adriana	Ramella,	Alessandro	Galardi		
Contributi	 di:	 Adriana	 Ramella,	 Alessandro	 Galardi,	 Alberto	 Anfossi,	 Cinzia	 Capuzzo,	 Carlo	
Brugnoli,	Cosetta	Zane,	Daniela	Barbato,	Daniela	Dardari,	Elisa	Damoli,	Elisa	Dolci,	Elisa	Salvi,	
Francesca	Ottaviani,	Francesca	Serra,	Giorgio	Dal	Fiume,	Giulia	Sitton,	Giulia	Zanetti,	Ilaria	Favè,	
Inge	Mairhofer,	Lorenzo	Boccagni,	Luca	Palagi,	Luisa	Calcina,	Maria	Moretti,	Michela	Ferrarese,	
Paolo	 Palomba,	 Rita	 Albertin,	 Roberta	 Pietropoli,	 Rossella	 Franchi,	 Rudi	 Dalvai,	 Sara	 Baratta,	
Valentina	Cherubini,	Valeria	Calamaro,	Vittorio	Leproux
Grafica:	Marco	Ceschi			Stampa:	Publistampa	Arti	Grafiche

                                                                                                                    9
10
il consorzio
                                               	
                                                   Cap.	1:			Il	Consorzio	CTM	altromercato
                                                        	

                                                   La	nostra	carta	d’identità	
                                                   Nome:	
                                                   	   Consorzio	CTM	altromercato

                                                   Anno	di	fondazione:
                                                   	    1988

                                                   Segni	particolari:
                                                   	    no	profit

                                                   Amici:
                                                   	    circa	170	gruppi	di	produttori	in	Africa,	Asia,	Sud	e	Centro	America,	Europa

                                                   Compagni	di	viaggio:
                                                   	   124	soci,	di	cui	5	esteri,	(cooperative	e	associazioni)	che	gestiscono	circa	300		       	
                                                   	   Botteghe	Altromercato	

                                                   Prodotti:
                                                   	    Alimentari	confezionati	e	freschi	(molti	biologici)
                                                   	    Tessili,	abbigliamento	e	accessori
                                                   	    Cura	della	casa	e	della	persona

                                                   Professione:
                                                   	    Commercio	equo	e	solidale,	cooperazione	internazionale,	informazione			         	       	
                                                   	    e	sensibilizzazione,	formazione

                                                   Specialità:
                                                   	    Filiere	equosolidali	corte	e	trasparenti	per	commercializzare	prodotti	di	alta	qualità		 	
                                                   	    e	contenuto	valoriale	“buoni	per	chi	li	produce	e	per	chi	li	consuma”.		 	 	             	
                                                   	    Creare	rapporti	diretti	e	continuativi	coni	produttori	del	Sud	e	del	Nord	del	mondo,		 	
                                                   	    prezzi	equi	e	trasparenti,	prefinanziamento,	cooperazione	e	assistenza	tecnica,		 	
                                                   	    salvaguardia	dell’ambiente	e	della	biodiversità,	qualità	e	sicurezza	per	il	consumatore

                                                   Interessi	particolari:
                                                   	     Consumo	sostenibile	e	responsabile,	realizzare	un’economia	che	metta	al	centro		 	
                                                   	     le	persone,	coltivazione	e	produzione	ecocompatibile,	solidarietà	con	il	prossimo,		 	
                                                   	     rispetto	dei	diritti	dell’infanzia,	delle	donne	e	delle	minoranze	

                                                   Associato	a:
                                                   	    WFTO	(World	Fair	Trade	Organization),	AGICES	(Assemblea	Generale	Italiana		             	
                                                   	    del	Commercio	Equo	e	Solidale),	EFTA	(European	Fair	Trade	Association)
Bottega	Altromercato	di	via	Mercato,	Milano




                                                                                                                                                     11
Cap. 1     Il Consorzio CTM altromercato


       1.1	 Il	Consorzio	CTM	altromercato

       Il	Consorzio	CTM	altromercato	è	la	prima	organizzazione	del	commercio	equo	e	solidale	in	Italia	e	
       tra	le	principali	al	mondo.	Fondato	nel	1988,	da	più	di	vent’anni	si	occupa	di	commercio	equo	e	
       solidale	ed	è	impegnato	nella	diffusione	di	un	modello	di	economia	basato	su	regole	giuste,	che	
       metta	al	centro	le	persone	e	l’ambiente.	Realizza	quindi	rapporti	commerciali	diretti	e	continuativi	
       con	produttori	del	Sud	e	del	Nord	del	mondo	per	dare	loro	l’opportunità	di	una	vita	dignitosa.	

       Altromercato	è	formata	da	124	soci	(associazioni	e	cooperative)	che	gestiscono	oltre	300	Botte-
       ghe	Altromercato	impegnate	nella	vendita	di	prodotti	del	commercio	equo	e	solidale,	nella	sensi-
       bilizzazione,	formazione	e	promozione	del	fair	trade	sul	territorio.
       Gestisce	 inoltre	 rapporti	 internazionali	 con	 circa	 170	 organizzazioni	 di	 produttori	 del	 Sud	 e	 del	
       Nord	del	mondo	(decine	di	migliaia	di	soggetti)	in	Africa,	Asia,	America	Latina	ed	Europa	per	la	
       realizzazione	di	progetti	di	cooperazione.

       All’interno	 della	 centrale	 Altromercato	 sono	 occupate	 un	 centinaio	 di	 persone,	 suddivise	 tra	 la	
       centrale	operativa	di	Verona	(all’interno	della	quale	sono	impiegate	68	persone),	la	sede	legale	
       di	Bolzano	(con	7	persone),	i	magazzini	di	artigianato	e	alimentari	di	Vallese	di	Oppeano	(con	15	
       persone),	e	altre	5	persone	sono	impiegate	nelle	Botteghe	gestite	direttamente	dal	Consorzio.	
       Inoltre	circa	6000	volontari	in	tutta	Italia	sono	attivi	presso	le	Botteghe	Altromercato	in	cui	lavora-
       no	circa	400	persone.	Questa	struttura	organizzativa	forma	per	sua	natura	una	rete	nella	quale	si	
       confrontano	competenze	ed	esperienze	di	una	governance	democratica	ed	efficiente	che		dialoga	
       con	un	sistema	di	organizzazioni	di	commercio	equo	e	solidale	europeo	e	mondiale.

       1.2	 Chi	sono	i	soci	del	Consorzio	

       I	soci	Altromercato	sono	una	rete	di	124	fra	associazioni	e	cooperative	che	condividono	i	valori	
       del	 Consorzio,	 partecipano	 direttamente	 alla	 sua	 governance,	 contribuiscono	 allo	 sviluppo	 del	
       sistema	Altromercato.	I	soci	gestiscono	una	rete	di	circa	300	Botteghe	Altromercato	in	Italia	e	3	
       all’estero,	la	quale	costituisce	l’elemento	chiave	del	progetto	di	economia	solidale	di	Altromerca-
       to:	quindi,	per	il	Consorzio,	è	prioritario	un	suo	costante	sviluppo	dal	punto	di	vista	geografico,	
       comunicativo	ed	economico	finanziario.
       Si	possono	distinguere	due	tipologie	di	soci	in	funzione	della	loro	natura	organizzativa-societaria:	
       associazioni	 o	 società	 cooperative,	 tutte	 impegnate	 nella	 diffusione	 dei	 principi	 del	 commercio	
       equo	e	solidale	sul	territorio	locale.	Le	Botteghe	aperte	all’estero	permettono	al	Consorzio	di	pro-
       muovere	anche	al	di		fuori	dei	confini	nazionali	il	marchio	Altromercato.
       I	soci	sono	coinvolti	nell’ampliamento	delle	opportunità	di	diffusione	dell’offerta	di	Altromercato	
       gestendo	delle	attività	di	promozione	locale	e	sostenendo	il	centro	operativo	con	servizi	di	suppor-
       to.	Possono	anche	avviare	dei	percorsi	di	gemellaggio	con	i	produttori	del	Sud	del	mondo:	questa	
       è	una	proposta	che	interessa	maggiormente	il	settore	dell’artigianato	e	costituisce	un	panorama	
       molto	marginale.

       Soci	per	posizione	geografica

                                        Nord Ovest                                                                   22
                                        Lombardia                                                                    32
                                        Nord Est                                                                     27
                                        Centro                                                                       20
                                        Sud e Isole                                                                  18
                                        Estero                                                                       5
                                        (Malta, Argentina, Portogallo, Grecia, Paraguay)
12
13
Cap. 1     Il Consorzio CTM altromercato


       1.3	Il	Gruppo	Altromercato	

       Elenchiamo	brevemente	le	altre	società	che	fanno	parte	del	Gruppo	Altromercato:

       Ctm	Agrofair	Italia	S.r.l.
       Inventa	S.r.l.	Uninominale
       Altromercato	Argentina	S.A.



                                           Consorzio	CTM	altromercato
                                                   Soc.	Coop.

                                                        Capogruppo




                    100%                                   90%                                    50%
                                        10%


               Inventa	S.r.l.                     Altromercato	S.A.                  CTM	Agrofair	Italia	S.r.l.

                                                                                               Collegata
                 Controllata                            Controllata                    Partecipazione	Paritetica




       CTM	 Agrofair	 Italia	 S.r.l.,	 joint-venture	 tra	 il	 Consorzio	 CTM	 Altromercato	 ed	 il	 principale	 attore	
       europeo	per	la	gestione	dei	prodotti	freschi,	Agrofair	Europe	B.V..	La	Società	distribuisce	frutta	
       tropicale	sul	mercato	Italiano	nei	settori	della	grande	distribuzione,	della	ristorazione	collettiva	e	
       nelle	Botteghe	del	Mondo.

       Inventa	 srl,	 società	 uni-personale	 è	 stata	 costituita	 il	 21/07/2006	 per	 gestire	 una	 filiera	 tessile	
       “equa	e	solidale”	e	per	la	commercializzazione	di	prodotti	con	altri	marchi	ed	al	di	fuori	del	canale	
       rappresentato	dalle	Botteghe	del	Mondo.

       Altromercato	 S.A.,	 con	 sede	 a	 Buenos	 Aires	 (Argentina),	 società	 che	 si	 occupa	 della	 gestione	
       della	filiera	per	la	produzione	e	commercializzazione	all’estero	di	abbigliamento.	La	partecipazione	
       è	stata	acquistata	per	una	quota	pari	al	90%	del	capitale	e,	indirettamente,	per	il	restante	10%,	
       attraverso	la	controllata	Inventa	S.r.l




14
Produttrici	di	olio	di	Argan,	Gie	Targanine,	Marocco.	Foto	di	Alessandra	Governa




                                                                                                                                                    1.4		 Altromercato	e	la	rete	internazionale

                                                                                                                                                    Altromercato	è	membro	di:

                                                                                                                                                    1.	    EFTA	(European	Fair	Trade	Association)

                                                                                                                                                    Associazione	costituita	da	10	importatori	fair	trade,	di	9	paesi	(Austria,	Belgio,	Francia,	Germania,	
                                                                                                                                                    Italia,	Olanda,	Spagna,	Svizzera,	Regno	Unito).
                                                                                                                                                    Svolge	 attività	 di	 supporto	 dei	 suoi	 membri;	 identifica	 e	 sviluppa	 delle	 connessioni	 fra	 progetti	
                                                                                                                                                    diversi;	organizza	dei	seminari	formativi.	Il	suo	obiettivo	generale	è	quello	di	rendere	le	pubbliche	
                                                                                                                                                    autorità	e	le	istituzioni	più	sensibili	e	attente	agli	attori	dello	sviluppo	sostenibile.

                                                                                                                                                    2.		   AGICES	(Assemblea	Generale	Italiana	del	Commercio	Equo	e	Solidale)

                                                                                                                                                    AGICES	è	l’associazione	di	categoria	delle	organizzazioni	di	Commercio	Equo	e	Solidale	italiane.	
                                                                                                                                                    Rappresenta	nel	Paese,	nella	società	civile,	con	i	media	e	le	istituzioni	locali	e	nazionali	le	espe-
                                                                                                                                                    rienze	e	la	cultura	dei	suoi	soci:	organizzazioni	non	profit	e	Botteghe	del	Mondo	che	promuovono	
                                                                                                                                                    i	prodotti	e	i	principi	di	un’economia	di	giustizia.	
                                                                                                                                                    AGICES	offre	alle	proprie	Organizzazioni	socie	un	sistema	di	garanzia,	sottoposto	a	verifica	ester-
                                                                                                                                                    na		da	parte	di	un	Organismo	di	Certificazione,	che	non	ha	eguali	al	mondo:	infatti	organizzazioni	
                                                                                                                                                    di	diversa	natura	(Botteghe	del	Mondo	e	importatori)	si	sono	date	un	sistema	di	tutela	per	garan-
                                                                                                                                                    tire	il	rispetto	dei	valori	del	Commercio	Equo,	descritti	nella	Carta	Italiana	dei	Criteri	di	cui	AGICES	
                                                                                                                                                    è	depositaria.

                                                                                                                                                    3.		   WFTO	(World	Fair	Trade	Organization)

                                                                                                                                                    E’	l’autorità	internazionale	nell’ambito	del	fair	trade.	WFTO	è	l’organizzazione	mondiale	nata	con	
                                                                                                                                                    lo	scopo	di	tutelare	e	diffondere	i	criteri	e	le	pratiche	del	commercio	equo	e	solidale	e	di	verificarne	
                                                                                                                                                    l’applicazione	da	parte	dei	propri	400	soci.	Per	essere	membri	di	questa	organizzazione	bisogna	
                                                                                                                                                    dimostrare	un	impegno	al	100%	nel	campo	del	fair	trade.	Tra	i	suoi	compiti	vi	è	quello	di	monito-
Produttore	di	caffè,	Cecocafen,	Nicaragua.	Foto	di	Ilaria	Favè




                                                                                                                                                    rare	il	rispetto	dei	10	principi	WFTO	da	parte	dei	suoi	membri.
                                                                                                                                                    L’attuale	Responsabile	dell’Unità	di	Cooperazione	Produttori,	e	storico	fondatore	di	Altromercato	
                                                                                                                                                    e	del	commercio	equo	e	solidale	in	Italia,	Rudi	Dalvai,	è	il	presidente	dell’Organizzazione	dal	26	
                                                                                                                                                    maggio	2011.
                                                                                                                                                    Ai	fini	della	sua	elezione	è	stato	rilevante	il	sostegno	di	numerosi	produttori	di	tutti	i	continenti,	con	
                                                                                                                                                    i	quali	spesso	Dalvai	ha	lavorato	fianco	a	fianco	nel	corso	degli	anni.
                                                                                                                                                    Inoltre	Giorgio	Dal	Fiume,	attuale	Responsabile	Formazione	Soci	di	Altromercato,	è	il	Presidente	di	
                                                                                                                                                    WFTO	Europe,	che	aggrega	tutti	i	soci	della	organizzazione	mondiale	che	risiedono	nel	continente	
                                                                                                                                                    europeo.

                                                                                                                                                                                                                                                                      15
Cap. 1      Il Consorzio CTM altromercato


       1.5		 Alcuni	cenni	storici

       Anni	’80:		         il	commercio	equo	e	solidale	è	poco	conosciuto	in	Italia	dove	sono	
       	     	             attive	solo	2	Botteghe,	una	a	Bressanone	ed	una	a	Bolzano	
       	     	             che	si	appoggiano	alla	rete	di	fair	trade	d’oltralpe.

       1987:		             nasce	una	società	a	nome	collettivo	fondata	da	Rudi	Dalvai,	Heini	Grandi
       		    	             e	Antonio	Vaccaro.

       1988:		             la	società	viene	trasformata	in	cooperativa	con	l’acronimo	di	Ctm
       		    	             (Cooperativa	Terzo	Mondo),	formata	da	9	soci	(3	lavoratori	e	6	Botteghe).	
       	     	             Si	occupa	di	importazioni	dirette	e	di	sviluppo	del	commercio	equo		 	
       	     	             sul	territorio	in	cui	operano.

       1988:		             Ctm	diventa	socio	di	EFTA.

       1989:		             Ctm	è	co-fondatore	di	IFAT	(l’attuale	WFTO)	e	fonda	CTM	Mag.

       Anni	’90:		         la	cooperativa	cresce	arrivando	ad	includere	50	soci.

       1997:		             apertura	della	distribuzione	dei	prodotti	a	nuovi	canali	quali	la	grande
       		    	             distribuzione,	negozi	biologici,	alimentari,	ecc.

       28	giugno	1998:		 Ctm	compie	un	passaggio	importante.	Da	cooperativa	si	trasforma	in
       		    	           Consorzio	di	Botteghe	del	Mondo	garantendo	maggiore	partecipazione	
       	     	           alle	Botteghe,	una	crescita	dei	servizi	per	lo	sviluppo	qualitativo	dei	soci.

       1998-2004:		        Il	Consorzio	vede	un	incremento	massiccio	sia	del	fatturato	che	dei	soci,
       		   	              che	diventano	150.	Aumentano	anche	le	collaborazioni	con	i	produttori:	
       		   	              150	organizzazioni.	

       2004:		             Viene	fondata	Ctm	Agrofair,	una	joint-venture	tra	il	consorzio	Altromercato	
       	     	             e	l’Olandese	Agrofair	Europe.

       2006:		             nascono	Inventa	S.r.l.	Uninominale	e	Altromercato	Argentina	S.A.

       2008:		             Altromercato	ha	festeggiato	i	suoi	primi	vent’anni	di	vita.




16
Rudi Dalva
                      1.6			   La	storia	di	“un’utopia	concreta”:	
                      																																				Altromercato	raccontata	da	Rudi	Dalvai

                      Come e quando è iniziata la tua avventura nel mondo del commercio equo?

                      “La	mia	avventura	è	iniziata	nel	1975,	durante	gli	studi	di	Economia	ad	Innsbruck	in	Austria,	quan-
                      do	da	semplice	consumatore	andavo	a	comprare	il	miele	in	una	Bottega	del	Terzo	mondo	e	il	caffè	
                      nel	panificio	del	mio	compagno	di	studi,	Heini	Grandi.	Qualche	anno	dopo	aprirono	una	Bottega	
                      del	mondo	a	Bressanone	e	nell’85	decisi	di	fare	altrettanto	e	assieme	ad	un	amico	aprimmo	una	
                      Bottega	a	Bolzano,	in	via	Alto	Adige	dov’è	ancora	oggi	dopo	26	anni.	
                      La	svolta	è	avvenuta	negli	anni	tra	l’85	e	l’88,	quando	abbiamo	iniziato	ad	acquistare	i	prodotti	dal-
                      le	altre	centrali	europee	come	Gepa	o	Heza	e	io	continuavo	ad	affiancare	il	mio	lavoro	nel	campo	
                      alimentare	all’attività	di	volontariato.
                      Poi	nell’86	assieme	all’associazione	di	Sir	Jhon,	un’organizzazione	di	Morbegno	in	Valtellina,	sono	
                      stato	in	Bangladesh	dove	ho	conosciuto	padre	Giovanni	Abbiati	e	i	produttori	con	cui	lui	lavorava;	
                      fu	in	quell’occasione	che	decisi	di	dedicarmi	interamente	al	fair	trade.
                      Tornato	dal	viaggio	ho	deciso	di	coinvolgere	i	miei	amici	e	compagni	di	studi	a	Innsbruck	Heini	
                      Grandi	e	Antonio	Vaccari	con	i	quali	ho	fondato,	nell’agosto	dell’87,	una	società	a	nome	collettivo,	
                      CTM	s.n.c.,	che	l’anno	dopo	diventò	una	cooperativa.	Io	mi	occupavo	di	formazione,	tra	l’altro	
                      ero	l’unico	che	avesse	compiuto	studi	economici,	mentre	Heini	si	rivelò	sin	da	subito	un	ottimo	
                      imprenditore	e	Antonio	uno	scrupoloso	amministratore.”		

                      Quali sono stati i primi prodotti importati e poi i primi progetti realizzati nel Sud del
                      mondo?

                      I	primi	prodotti	importanti	provenivano	da	un	ordine	realizzato	durante	il	mio	viaggio	in	Bangla-
                      desh.	Al	tempo	esistevano	solo	una	serie	di	gruppi	dai	quali	comperai	un	totale	di	12	milioni	delle	
                      vecchie	lire	di	prodotti	artigianali,	soprattutto	in	juta.	Non	fu	proprio	un	affare,	tant’è	che	i	prodotti	
                      in	juta	rimasero	a	lungo	tempo	in	magazzino,	ma	l’aspetto	positivo	fu	che	quando	del	resto	non	
                      restava	più	nulla	c’era	sempre	la	juta	da	vendere.
                      All’inizio	importammo,	come	unici	distributori	nazionali,	prodotti	di	artigianato	da	Gepa;	a	breve	
                      acquistammo	direttamente	dal	Sud	del	mondo	altri	prodotti	artigianali.	In	un	secondo	momento,	
                      era	l’89,	iniziammo	ad	importare	il	caffè	dal	Nicaragua	e	da	Uciri	del	Messico.	In	pochi	anni	quindi	
                      riuscimmo	ad	importare	da	una	ventina	di	produttori	e	organizzazioni	diverse.
                      In	quegli	anni	ci	furono	le	prime	assunzioni.	Fu	assunto	anche	Fabio	Salviato	che	da	responsabile	
                      dell’artigianato	passò	ad	occuparsi	di	Ctm	Mag,	poi	di	Etimos	e	infine	di	Banca	Etica.


                      Da allora Altromercato è cresciuta sino a diventare una delle principali organizzazioni
                      di commercio equo e solidale europee. Come può “un’utopia” diventare “concreta”,
                      riprendendo uno dei nostri slogan del passato?

                      Un	fattore	determinante	è	stato	senz’altro	riuscire	a	coinvolgere	tante	persone	e	organizzazioni	
                      diverse	 nello	 stesso	 progetto.	 Quindi	 a	 condividere	 un’ideale,	 a	 collaborare	 e	 a	 fare	 rete	 con	
                      entusiasmo	a	livello	nazionale	per	ben	quattro	anni,	fino	cioè	all’uscita	di	coloro	che	poi	hanno	
                      fondato	Commercio	Alternativo.	Tuttora	Altromercato	può	contare	su	questa	capacità	aggrega-
                      trice	e	sulla	volontà	delle	persone	di	mettersi	in	gioco	e	di	lavorare	in	modo	strutturato	anche	se	
                      come	volontari.	Secondo	punto	di	forza	è	stata	la	creazione	di	Ctm	Mag	e	quindi	il	poter	utilizzare	
Caffè	Altromercato




                      il	microcredito	per	finanziarie	i	nostri	progetti.

                                                                                                                                      17
Ci sono dei momenti della storia di Altromercato che vuoi ricordare per la loro particola-
     rità, perché hanno segnato qualche passaggio cruciale e di cambiamento importante?

     Personalmente	senz’altro	il	momento	che	ha	cambiato	la	mia	vita	è	stato	il	viaggio	in	Bangladesh	
     al	cui	ritorno	ho	deciso	di	lavorare	nel	sociale.	
     Altro	passaggio	importante	è	stata	la	creazione	di	Ctm	Mag,	nell’85	e	poi	l’ingresso	in	Altromer-
     cato	di	Paolo	Brichetti	che	ne	è	stato	il	direttore	dal	96	sino	al	2000,	dando	un	contributo	impor-
     tantissimo	alla	crescita	economica	senza	però	perdere	di	vista	i	nostri	ideali.

     E la decisione di vendere alla Grande distribuzione?

     La	decisione	di	vendere	alla	Grande	distribuzione	è	stato	in	realtà	un	processo	durato	diversi	anni,	
     a	partire	dal	‘95,	che	si	è	innescato	a	seguito	dell’idea	di	Mandacarù	di	vendere	a	“Sait	consorzio	
     cooperative	Trentine”.	La	discussione	interna	si	è	chiusa	con	la	delibera	favorevole	dell’	Assem-
     blea	soci.	Io	stesso	ero	convinto	della	necessità	di	dover	affrontare	questo	passaggio.	Era	una	
     tappa	obbligata	da	percorrere	con	attenzione,	senza	perdere	di	vista	la	meta.	

     Oggi, a più di vent’anni dalla nascita di Altromercato, le cose sono molto cambiate per il
     commercio equo in Italia. È decisamente più conosciuto e cresciuto in volumi, ma deve
     inevitabilmente fare i conti con la crisi globale.

     Il	commercio	equo	e	solidale	è	una	storia	di	successo.	Credo	che	nel	giro	di	dieci	anni	qualcuna	
     delle	centrali	inevitabilmente	non	ci	sarà	più	e	che	sarà	sempre	più	necessario	tenere	in	equilibrio	
     l’aspetto	economico	e	quello	degli	ideali,	farli	convivere.	Anzi	noi	dovremo	distinguerci	sempre	più	
     da	coloro	che	sul	Comes	vorranno	speculare.	Dovremo	fare	da	vigilanti	e	promuovere	i	valori	forti	
     che	stanno	dietro	il	fair	trade.

     Immagino che anche a livello mondiale, penso alla tua carica a presidente di WFTO,
     stiate monitorando la situazione. Avete messo in atto qualche azione particolare?

     Anche	a	livello	globale	si	sente	l’esigenza	di	promuovere	fortemente	il	commercio	equo	e	solidale	
     e	di	dare	un’identità	pregnante	sia	al	movimento	nel	suo	complesso	che	alle	singole	centrali	la	
     cui	attività	è	esclusivamente	quella	di	occuparsi	di	fair	trade.	Questa	è	un’esigenza	sia	delle	150	
     organizzazioni	europee	che	di	quelle	che	compongono	le	5	regioni	a	livello	globale.	
     In	Italia	Agices	realizzerà	un’alleanza	per	promuovere	il	commercio	equo	e	solidale	e	distinguerlo	
     dalle	attività	similari	intraprese	dalle	aziende	dell’economia	tradizionale.	Dobbiamo	ripensare	alla	
     nostra	strategia	per	non	essere	schiacciati	dal	nostro	successo	o	esserlo	il	più	tardi	possibile.		

18
1.7	 La	Nuvola	di	Valori	e	la	Mission
                                                                                                            I valori
Ciliegie	di	caffè,	Cecocafen,	Nicaragua.	Foto	Archivio	Cecocafen




                                                                   La	Nuvola	di	Valori	sui	quali	Altromercato	fonda	la	cultura	d’impresa	e	articola	la	propria	attività	
                                                                   sono	suddivisi	in:


                                                                   VALORI	UNIVERSALI

                                                                   Onestà:	sincerità,	trasparenza	e	linearità	sono	la	declinazione	del	valore	“onestà”	inteso	non	solo	
                                                                   nel	senso	tradizionale	del	termine	ma	anche	come	onestà	intellettuale,	cioè	la	capacità	di	ricono-
                                                                   scere	le	proprie	possibilità,	potenzialità	e	responsabilità,	ma	anche	i	propri	limiti.	Nella	comunica-
                                                                   zione	significa	volontà	di	non	ingannare,	autenticità	e	consapevolezza.

                                                                   Correttezza:	correttezza	e	conformità	del	sistema	di	gestione	alla	legislazione,	alle	norme	e	alle	
                                                                   convenzioni	vigenti,	nei	riguardi	sia	delle	componenti	interne	sia	esterne	all’Organizzazione	sia	nei	
                                                                   confronti	della	propria	base	sociale.

                                                                   Democrazia:	in	virtù	della	dimensione	strutturale	a	rete	del	Consorzio,	la	democrazia	non	può	
                                                                   che	essere	il	valore	garante	della	partecipazione	collettiva	e	comune	ai	processi	decisionali;	è	il	
                                                                   presupposto	del	senso	di	appartenenza	all’interno	della	base	sociale	delle	Botteghe	del	mondo;	
                                                                   la	democrazia,	come	valore	e	come	prassi,	è	incoraggiata	e	sostenuta	anche	presso	le	realtà	dei	
                                                                   produttori	partner.


                                                                   VALORI	TIPIZZANTI

                                                                   Rispetto:	l’attenzione	all’essere	altro	è	parte	fondante	di	una	vita	che	fa	dell’alterità	un	tema	vita-
                                                                   le.	Ciò	si	tramuta	essenzialmente	in	un	articolato	tessuto	di	relazioni	basato	sul	rispetto:
                                                                         della persona	concepita	in	tre	dimensioni:	1)	come	produttore	del	sud	del	mondo,	cui	viene	
                                                                         riconosciuta	una	parità	di	relazione	che	culmina	con	la	determinazione	del	prezzo	equo	2)	
                                                                         come	dipendente,	quindi	attenzione	ai	bisogni	e	alle	aspettative	legittime	dei	propri	lavoratori	
                                                                         al	fine	di	generare	un	clima	di	riconoscimento,	appartenenza	e	di	soddisfazione,	3)	come	
                                                                         umanità/cittadinanza	e	quindi	interrelazione	con	la	collettività	e	con	le	sue	componenti	rap-
                                                                         presentative,	per	un	dialogo	partecipativo	di	scambio	e	di	arricchimento	sociale,	finalizzato	
                                                                         al	miglioramento	della	qualità	della	vita	di	tutti.
                                                                         dei clienti/consumatori: attenzione	ai	bisogni	ed	alle	aspettative	di	chi	utilizza	i	nostri	prodotti	
                                                                         in	una	logica	di	miglioramento	continuo	della	qualità	del	servizio	percepito	e	di	gusto/estetica	
                                                                         del	prodotto	acquistato.
                                                                         dell’ambiente:	attenzione	e	rispetto	verso	un	attore	importante	ma	silenzioso,	quale	l’am-
                                                                         biente	che	ci	circonda	al	fine	di	garantire	alle	generazioni	future	la	possibilità	di	soddisfare	le	
                                                                         proprie	esigenze	così	come	lo	è	stato,	indicativamente,	per	la	nostra.

                                                                   Giustizia:	intesa	come	valore	da	ricercare	sempre	e	comunque,	da	vivere	non	sono	nei	rapporti	
                                                                   con	i	produttori	ma	anche	nelle	relazioni	con	tutti	i	portatori	di	interesse;	giustizia	come	equa	sud-
                                                                   divisione	delle	risorse,	dell’ambiente,	della	parola	e	dei	pensieri.	

                                                                   Innovazione:	nell’ambito	dei	prodotti	del	commercio	equo	è	possibile	portare	elementi	di	miglio-
                                                                   ramento	e	di	innovazione	sotto	tutti	i	punti	di	vista,	dall’ambito	ambientale	all’efficienza-ottimizza-
                                                                   zione	della	filiera,	dal	format	di	vendita	all’ideazione	di	nuovi	canali	di	vendita,	dall’originalità	dei	
                                                                   prodotti	alla	spinta	verso	una	società	diversa	in	una	logica	di	sostenibilità	ambientale	ed	econo-
                                                                   mica.

                                                                                                                                                                                 19
Cap. 1    Il Consorzio CTM altromercato


       La	Nuvola	dei	Valori	di	Altromercato




                                     Correttezza

              Onestà                                                         Democrazia




         Rispetto                                                              Innovazione


                                             Giustizia


       La	nostra	Mission

       Offrire	una	concreta	opportunità	commerciale	ai	produttori	marginalizzati	delle	economie	interna-
       zionali	e	nazionali,	di	entrare	nel	mercato	cercando	soluzioni	innovative,	rispettose	dell’ambiente,	
       economicamente	sostenibili	e	funzionali;	diffondere	i	principi	ed	i	prodotti	del	commercio	equo	e	
       solidale,	favorire	il	cambiamento	sociale,	soprattutto	attraverso	la	Rete	di	Botteghe	nostre	socie,	
       per	promuovere	una	maggiore	e	migliore	equità	delle	regole	e	delle	pratiche	del	commercio	inter-
       nazionale.	

20
I produttor
                                                                                        1.8	 I	partner	di	Altromercato:	i	produttori	

                                                                                        Garantire	 un	 accesso	 diretto	 al	 mercato	 ai	 produttori	 con	 lo	 scopo	 di	 favorire	 il	 miglioramento	
                                                                                        delle	loro	condizioni	di	vita	e	delle	comunità	in	cui	vivono,	passando	da	una	situazione	economica	
                                                                                        precaria	ad	una	di	autosufficienza.	Questo	è	l’obiettivo	primario	di	Altromercato	incluso	nella	sua	
                                                                                        Mission.
                                                                                        Per	raggiungerlo	Altromercato	agisce	costruendo	una	relazione	paritaria	e	diretta	con	i	produttori	
                                                                                        svantaggiati,	garantendo	loro	un	prezzo	equo	che	si	stabilisce	con	il	dialogo	e	lavorando	con	un	
                                                                                        sistema	 di	 pre-finanziamento	 degli	 acquisti	 (che	 può	 raggiungere	 il	 50%	 del	 valore	 d’acquisto	
                                                                                        stesso).		
                                                                                        Le	 decine	 di	 migliaia	 di	 produttori	 con	 cui	 collabora,	 (circa	 170,	 organizzazioni	 in	 Asia,	 Africa,	
                                                                                        America	Latina	ed	Europa),	possono	essere	semplici	famiglie,	gruppi	familiari	o	informali,	asso-
                                                                                        ciazioni	 e	 cooperative	 più	 o	 meno	 strutturate.	 Nei	 rapporti	 con	 questi	 partner	 Altromercato	 ha	
                                                                                        costruito	negli	anni	relazioni	paritarie	e	dirette,	consolidate	attraverso	rapporti	commerciali	e	le	
                                                                                        diverse	attività	previste	nel	Programma	di	Partnership.
Produttrici	di	tè,	Bombay	Burmah	Trading	Corporation,	India.	Foto	di	Stefano	Magnoni




                                                                                        Elemento	imprescindibile	è	comunque	il	concetto	del	prezzo	equo	che	Altromercato	riconosce	ai	
                                                                                        produttori:	si	paga	un	prezzo	giusto,	più	alto	rispetto	a	quello	che	viene	riconosciuto	dal	mercato	
                                                                                        tradizionale	per	permettere	al	produttore	di	vivere	e	di	non	sopravvivere.	

                                                                                        Ma	come	si	forma	un	prezzo	equo?

                                                                                        -		Viene	concordato	tra	le	parti;
                                                                                        -		deve	poter	essere	sostenibile	dal	mercato;
                                                                                        -		è	indicato	in	prima	battuta	dal	produttore;
                                                                                        -	 è	modificabile	dalle	parti	in	seguito	ad	una	valutazione	congiunta	della	sua	adeguatezza	a		
                                                                                        	 sostenere	l’impresa	del	produttore	e	degli	effetti	che	tale	misura	produce	sulla	filiera	produttiva;
                                                                                        -	 deve	essere	idoneo	a	coprire	il	“premio	sociale”,	cioè	gli	investimenti	sociali	e	il	“premio	bio	
                                                                                        	 logico”	che	viene	utilizzato	per	coprire	i	costi	di	produzione	secondo	il	metodo	biologico.
                                                                                        -	 deve	essere	rispettoso	del	Fair	Trade	Minimum	Price	posto	da	FLO,	cioè	del	prezzo	minimo		
                                                                                        	 pagato	da	chi	acquista	al	produttore	per	essere	certificato	secondo	gli	standard	Fair	trade.




                                                                                                                                                                                                            21
I	produttori	nel	Mondo




22
La	freccia	rossa	indica	la	presenza	di	produttori	nel	Paese	

                                                               23
Cap. 1      Il Consorzio CTM altromercato


       Tabella	di	sintesi	delle	organizzazioni	divise	per	area	geografica	
       e	tipologia	di	prodotti


         AREA	 NUMERO		                PRODOTTI
         	 ORGANIZZAZIONI	
         Africa      33                   Uva	sultanina,	rooibos	tisana,	honeybush	tisana,	olio	essen-
                                          ziale	olio	di	garofano,	bacche	di	vaniglia	bio,	sculture,	gioielli,	
                                          cesti,	t-shirt,	borse	in	cotone,	grembiuli,	tappeti,	felpe,	zainet-
                                          ti,	arachidi,	oggetti	in	terracotta,	artigianato	in	ebano,	caffè	
                                          verde,	caffè	solubile,	tessili,	zucchero	demerara,	strumenti	
                                          musicali	tipici,	bigiotteria,	oggetti	in	legno	e	pietra	sapona-
                                          ria,	cartoline,	cesti	in	fibra	di	banano,	camomilla,	carcadè,	
                                          marmellata,	caffè	arabica	bio,	caffè	robusta,	olio	di	argan,	
                                          zafferano,	frutto	del	baobab	in	polvere,	burro	di	karitè,	olio	di	
                                          palma,	mango	e	papaya	secco.

         America	 41                      Tappeti,	ceramica,	bigiotteria,	noci	del	brasile,	estratto	di	
         del	Sud                          maca,	purea	di	mango,	abbigliamento	in	alpaca	e	lana,	tessili,	
                                          cesti,	specchi,	oggetti	in	vetro,	fagioli,	riso,	banane,	strumenti	
                                          musicali,	marmellate,	funghi	secchi	e	torrone,	zucchero	di	
                                          canna,	arachidi,	oli	essenziali,	saponette,	artigianato,	cacao,	
                                          quinoa,	tisana	alla	frutta,	gioielli	in	argento	e	pietre,	pupazzi	in	
                                          lana,	miele	Valdivia

         Centro	     30                   Oggetti	da	tavola	in	vetro	soffiato,	abbigliamento,	borse,	
         America                          astucci,	zainetti,	caffè,	zucchero	raffinato,	ananas,	legno	
                                          laccato,	cartapesta,	cesti,	bigiotteria,	caffè	bio,	caffè	arabica,	
                                          miele,	miele	fiori	d’arancio	bio,	amaranto,	artigianato	in	legno	
                                          dipinto,	ceramica	gress,	amache,	mobili,	sesamo,	olio	di	se-
                                          samo,	arachidi,	cacao,	zucchero	raffinato	bio,	succhi	di	frutta

         India       24                   Tessili	casa,	prodotti	in	pelle,	ceramica,	argento,	tappeti,	co-
                                          smetici,	bigiotteria,	abbigliamento,	incensi,	bigiotteria	argento	
                                          e	pietre,	prodotti	in	cartapesta	laccata,	ricamo	su	abbiglia-
                                          mento	e	accessori	casa,	prodotti	uncinetto,	seta,	candele	,	
                                          cartoline,	tappeti	e	zerbini	in	fibra	di	cocco,	tè,	riso	basmati,	
                                          amaranto,	giochi	in	legno,	prodotti	in	legno,	pietra	saponaria,	
                                          vetro,	pelletteria

         Asia        36                   Carta,	terracotta,	fibra,	juta,	abbigliamento,	tessili	ricamati,	
                                          candele,	accessori,	decorativi,	tessili	casa,	feltro,	oli	essenzia-
                                          li,	accessori	personali,	giochi	tessili,	ceramica,	abbigliamento	
                                          lana,	feltro,	giochi,	sorprese	uova	di	Pasqua,	giochi	di	stoffa,	
                                          tè,	cocco	essiccato,	spezie,	bambù,	fibra,	carta	riciclata,	vimi-
                                          ni,	gelatine,	strumenti	musicali,	bigiotteria	argento,	artigianato	
                                          vario,	borse	e	zainetti,	ananas	fette	in	latta,	riso,	aloe	vera,	
                                          prodotti	bambù,	banana	chips,	mango	secco,	olio	di	cocco,	
                                          cocco	essiccato,	accessori	in	fibra,	articoli	religiosi	in	legno,	
                                          cous	cous,	olio	d’oliva,	mandorle,	datteri,	sapone	in	scaglie

         Europa      8                    Prodotti	alimentari	di	Solidale	Italiano	e	rosa	canina


24
Stakeholde
                                                                              Cap.	2:			Perimetro	e	stakeholder	
                                                                              2.1	Descrizione	di	Perimetro	e	stakeholder

                                                                              Perimetro
                                                                              La	 struttura	 societaria	 di	 Altromercato	 comprende	 anche	 le	 partecipate	 CTM	 Agrofair	 Italia	 srl,	
                                                                              Inventa	S.r.l	e		Altromercato	Argentina	S.A.	Normalmente	il	perimetro	di	un	Bilancio	di	sostenibi-
                                                                              lità	dovrebbe	essere	esteso	anche	alle	società	controllate,		o	comunque	partecipate,	in	quanto	
                                                                              ricadenti	nel	campo	di	influenza	della	società	controllante.	Il	Bilancio	economico,	infatti,	presenta	
                                                                              anche	i	dati	consolidati	delle	tre	società.	Tuttavia,	almeno	in	questa	prima	stesura,	i	dati	espressi	e	
                                                                              presentati	nelle	successive	pagine	saranno	limitati	solo	ad	Altromercato.	Nella	prossima	edizione	
                                                                              sarà	possibile	evidenziare	sia	i	dati	di	tutte	le	altre	organizzazioni	sia	i	dati	consolidati.	


                                                                              Stakeholder
                                                                              Gli	 stakeholder	 rappresentano	 una	 molteplicità	 complessa	 e	 variegata	 di	 soggetti	 portatori	 di	
                                                                              interesse.
                                                                              Gli	 stakeholder	 sono	 soggetti	 che	 hanno	 un	 interesse	 diretto	 o	 indiretto	 sulle	 attività	 di	 Altro-
                                                                              mercato	e/o		hanno	investito	capitale	umano,	economico,	finanziario,	risorse	in	genere,	oppure	
                                                                              partecipano	 direttamente	 alla	 produzione	 o	 fruiscono	 dei	 prodotti/servizi	 o	 ne	 determinano	 le	
                                                                              caratteristiche.
                                                                              Lo	stakeholder	è	un	soggetto	(una	persona,	un’organizzazione	o	un	gruppo	di	persone)	che	de-
                                                                              tiene	un	“titolo”	per	entrare	in	relazione	con	Altromercato;	un	soggetto	le	cui	opinioni	o	decisioni,	
                                                                              i	cui	atteggiamenti	o	comportamenti,	possono	oggettivamente	favorire	od	ostacolare	il	raggiungi-
                                                                              mento	degli	obiettivi.		
                                                                              Lo	stakeholder	può	essere	“Primario”	o	“Secondario”	in	base	al	suo	coinvolgimento	nelle	attività	
                                                                              economiche,	 negli	 investimenti	 o	 anche	 solo	 nelle	 relazioni,	 ma	 anche	 nell’influenza	 che	 esso	
                                                                              esercita	sull’attività	(ad	esempio	le	associazioni	dei	consumatori,	le	organizzazioni	di	commercio	
                                                                              nazionale	e	internazionale,	i	Governi,	le	istituzioni	ecc.).

                                                                              Per	rilevare	le	categorie	degli	stakeholder	di	Altromercato	è	stato	analizzato	il	contesto	e	la	collet-
                                                                              tività	di	riferimento.	I	portatori	di	interesse	sono	stati	individuati	sulla	base	del	ruolo	che	Altromer-
                                                                              cato	gioca	tra	le	parti	sociali	e	dell’esperienza.



                                                                              Per	questa	prima	edizione		sono	state	identificate	queste	categorie	di	stakeholder:


                                                                               CATEGORIE	               COMPOSIZIONE	                                  VALORE	AGGIUNTO	
                                                                               DI	STAKEHOLDER	          DEL	GRUPPO	                                    OFFERTO
                                                                               PRIMARI
Produttori	oli	essenziali,	Himalayan	bio	trade,	Nepal.	Foto	di	Rudi	Dalvai




                                                                               Organizzazioni	          Circa	170	organizzazioni	di	produttori,	       •	Partnership	di	alto	valore
                                                                               di	fair	trade	           distribuite	in	quattro	aree	geografiche:       per	l’autosviluppo
                                                                               del	Sud	                 Asia,	Africa,	America	Latina	e	Europa.         •	Maggiore	equità	e	solidarietà	
                                                                                                        Possono	essere:	famiglie,	gruppi	di	pro-       nelle	regole	e	pratiche	di	com-
                                                                                                        duttori	familiari,	gruppi	di	produttori        mercio	internazionale
                                                                                                        informali;	associazioni	di	produttori,
                                                                                                        	cooperative	o	grandi	strutture	di
                                                                                                        servizi	alla	produzione,	commercializzazio-
                                                                                                        ne	o	all’esportazione,imprese	private	
                                                                                                        e	pubbliche,	ONG



                                                                                                                                                                                                25
Cap. 2    Perimetro e stakeholder


         CATEGORIE	      COMPOSIZIONE	                                             VALORE	AGGIUNTO	
         DI	STAKEHOLDER	 DEL	GRUPPO	                                               OFFERTO
         PRIMARI

         Organizzazioni	       I	soci	di	Altromercato:                             Possibilità	di	essere	parte
         di	fair	trade	        una	rete	di	124	fra	associazioni	e	coopera-         attiva	nella	costruzione	di
         del	Nord              tive	che	condividono	i	valori	del	Consorzio,	       un	modello	di	fair	trade
                               partecipano	direttamente	alla	sua	gover-            basato	sulle	organizzazioni
                               nance,	concorronoì	allo	sviluppo	del	siste-
                               ma	Altromercato	attraverso	la	gestione	di	
                               circa	300	Botteghe	del	Mondo	sul	territorio	
                               italiano	e	3	all’estero.	Tutte	le	organizzazioni	
                               nazionali	e	internazionali	che	si	occupano	
                               di	commercio	equo	(es.:	EFTA,	WFTO,	AGI-
                               CES,	ecc.).	

         Altre	                Cooperative	sociali	coinvolte	nel	Solidale	         Valori	condivisi,	trasparenza,	
         Organizzazioni		      Italiano,	Libera                                    accordi	commerciali	chiari,	
         partner                                                                   sinergie	commerciali

         Consumatori           Acquirenti	dei	prodotti:	con	le	loro	scelte	        Strumenti	e	opportunità	per
                               di	consumo,	partecipano	attivamente	alla            concretizzare	uno	stile	di
                               costruzione	di	un’economia	più	giusta               vita	socialmente	responsabile
                                                                                   ed	essere	parte	attiva	nella	co-
                                                                                   struzione	di	un’economia	solidale

         Lavoratori            Tutto	il	personale	dipendente,	                     Correttezza	di	rapporti	e	rispetto	
                               collaboratori,	stagisti,	tirocinanti,               del	diritto	del	lavoro
                               società	di	servizio	in	appalto

         CATEGORIE	      COMPOSIZIONE	                                             VALORE	AGGIUNTO	
         DI	STAKEHOLDER	 DEL	GRUPPO	                                               OFFERTO
         SECONDARI

         Pubbliche             Enti	locali:	con	i	loro	uffici	pubblici,	mense	     Opportunità	di	contribuire
         amministrazioni       scolastiche,	ecc.                                   attivamente	alla	promozione
                                                                                   e	diffusione	del	commercio
                                                                                   equo	e	solidale

         Istituti	di	          Istituzioni	deputate	al	controllo	quali	Asl,	  Conformità	legislativa
         controllo             NAS,	Ispettorati	provinciali	del	lavoro,	ARPAV

                               Trasformatori	di	prodotto,	GDO,	imprese	di	         Prodotti	o	iniziative	di	comunica-
         Imprese               produzione,	negozi,	imprese	di	ristorazione,	       zione	che	supportino	lo	sviluppo	
                               distributori	di	ristorazione	automatica.            del	commercio	equo	e	solidale

                               Le	imprese	che	costituiscono	un	canale	             Promuovere	la	finanza	etica	e	
         Istituti	finanziari   di	distribuzione	di	prodotti	del	Consorzio          solidale	e	il	microcredito
                               Tutti	i	soggetti	finanziari	che	collaborano	
                               con	Altromercato	nel	campo	della	finanza	
                               solidale
                                                                                   Rapporti	commerciali	chiari	e	
         Fornitori             Organizzazioni	presso	le	quali	sono	approvvi-       condivisi
                               gionati	beni	e	servizi	per	lo	svolgimento	della	
                               normale	attività	gestionale	e	operativa


26
2.2	Coinvolgimento	stakeholder	e	questionari

Altromercato	aderisce	agli	intenti	di	AccountAbility,	l’organizzazione	internazionale	che	ha	emesso	
linee	guida	per	il	coinvolgimento	degli	stakeholder	al	fine	di	impegnarsi	nel	dialogo	con	gli	sta-
keholder,	 inclusi	 quelli	 cosiddetti	 “senza	 voce”	 (stakeholder	 deboli,	 cioè	 coloro	 che	 hanno	 alto	
interesse	ma	bassa	o	nulla	influenza	tra	cui,	per	esempio	l’ambiente).	Questa	categoria	è	rappre-
sentata	da	soggetti	che	non	hanno	i	mezzi	e	gli	strumenti	per	poter	esprimere	in	modo	forte	e	
omogeneo	i	propri	interessi.	Il	coinvolgimento	deve	assicurare	il	diritto	di	essere	ascoltati	a	coloro	
che	sono	influenzati	o	possono	influenzare	le	attività	di	un’organizzazione	“e	obbligare	quest’ulti-
ma	a	farsi		carico	di	queste	aspettative”,	al	fine	di	aiutarla	ad	agire	meglio.	
In	quest’ottica	,	nel	corso	del	2010-2011	Altromercato	ha	attivato	alcuni	canali	di	dialogo	i	quali,	
ancorchè	incompleti	e	diffusi	per	tutti	gli	stakeholder,	hanno	rappresentato	una	significativa	forma	
di	ascolto	e	di	comunicazione;	si	tratta	dei	questionari	a	seguito	di	“Equopertutti”,	Questionario	ai	
soci,	Questionario	a	seguito	delle	attività	formative.

Equopertutti	2010
Le	domande	riguardavano	in	generale	la	scelta	dei	prodotti	testimonial,	l’efficacia	dell’iniziativa	nel	
sensibilizzare	le	persone,	le	tempistiche,	il	supporto	di	Altromercato,	l’adeguatezza	e	l’utilità	dei	
materiali	per	la	comunicazione,	il	livello	di	apprezzamento	da	parte	dei	clienti,	l’utilità	dei	materiali	
di	supporto	per	organizzare	l’iniziativa,	la	soddisfazione	degli	organizzatori	nelle	botteghe,	la	loca-
lizzazione	dei	banchetti	per	l’iniziativa	(stazione,	cinema,	Forum	FNAC).

Analisi	dei	questionari	di	gradimento	Equopertutti	
Hanno	inviato	i	questionari	compilati	17	botteghe,	(campione	parziale).	In	breve	i	risultati.

Opinioni	generali
A	tutte	le	Botteghe	è	piaciuta	molto	l’idea	di	utilizzare	due	prodotti	“testimonial”	come	lo	zucchero	
e	il	caffè,	mentre	la	maggior	parte	credono	che	l’iniziativa	Equopertutti	sia	efficace	per	sensibiliz-
zare	rispetto	alle	nostre	tematiche,	alcuni	credono	che	sia	mediamente	efficace	e	due	botteghe	
non	ritengono	che	l’iniziativa	possa	essere	efficace	a	questo	scopo.
La	maggior	parte	credono	sia	efficace	la	durata	di	due	settimane,	mentre	alcuni	suggeriscono	che	
la	campagna	possa	anche	durare	di	più	per	avere	un’efficacia	maggiore.
La	maggior	parte	delle	Botteghe	danno	una	valutazione	positiva	sul	fatto	che	quest’anno	sia	an-
dato	meglio	dello	scorso	anno.	In	due	rispondono	invece	che	è	andata	peggio	e	alcuni	non	hanno	
dato	risposta	poiché	è	stata	la	prima	volta	che	hanno	aderito	ad	Equopertutti.
In	 generale	 il	 supporto	 di	 Altromercato	 nella	 gestione	 di	 Equopertutti	 è	 stato	 valutato	 positiva-
mente,	ma	spesso	ci	si	lamenta	della	poca	chiarezza	e	confusione	nelle	varie	comunicazioni	che	
arrivavano.	Non	si	riesce	ad	esprimere	un	singolo	giudizio	sul	supporto	di	“comunicazione	in	lista	
RE”,	“coordinatore	RE	d’area”	e	“CSR”	perché	solo	un	piccolo	numero	di	botteghe	ha	dato	una	
valutazione	singola	ai	tre	soggetti,	mentre	si	è	sempre	valutata	in	termini	generali.

Materiali	di	comunicazione
Tutte	le	botteghe	hanno	utilizzato	i	materiali	forniti.	I	problemi	si	sono	riscontrati	solo	per	quel	che	
riguarda	 le	 cartoline	 “tazzina”	 personalizzabili,	 perché	 alcune	 botteghe	 hanno	 affermato	 di	 non	
aver	mai	ricevuto	la	cartolina	o	aver	avuto	dei	ritardi,	questo	è	uno	dei	punti	più	criticati.
Per	tutti	è	stata	molto	utile	la	locandina	generale	(tranne	una	bottega	che	ha	affermato	che	non	
è	stata	molto	utile);	la	cartolina	“tazzina”	ha	avuto	un	riscontro	positivo	per	tutte	le	botteghe	che	
l’hanno	ricevuta,	le	altre	sottolineano	il	fatto	che	non	l’hanno	mai	avuta	o	che	ne	sono	entrati	in	
possesso	in	ritardo;	il	libretto	informativo	è	stato	ritenuto	utile	o	molto	utile	da	tutti	tranne	da	una	
bottega;	la	locandina	omaggi	è	stata	ritenuta	nel	complesso	molto	utile	da	tutti.
I	materiali	ordinati	sono	stati	utilizzati	quasi	tutti.

                                                                                                                 27
Cap.	2		 Perimetro	e	stakeholder	




       Per	la	maggior	parte	delle	botteghe	il	fatto	di	poter	personalizzare	la	cartolina	è	ritenuto	molto	utile,	




                                                                                                                    Produttrice	del	Venezuela.	Foto	di	Simonetta	Lorigliola
       ma	alcuni	informano	che	non	sono	stati	contattati	per	la	personalizzazione	e	altri	lamentano	il	fatto	
       che	è	un	po’	difficile	personalizzare	la	cartolina	con	gli	eventi	con	così	tanto	anticipo.
       I	suggerimenti	per	la	personalizzazione	che	più	spesso	vengono	dati	sono	quelli	relativi	ad	una	
       semplificazione	della	procedura,	all’anticipare	i	tempi	e	avere	i	materiali	per	tempo,	mentre	una	
       bottega	chiede	di	farla	il	più	tardi	possibile	in	modo	che	si	riescano	a	definire	più	in	dettaglio	che	
       eventi	organizzare.		

       Spot	radio	e	video	
       Possiamo	rilevare	dei	pareri	discordanti,	infatti	poco	più	della	metà	crede	che	gli	spot	abbiano	
       avuto	un	impatto	mentre	gli	altri	non	sono	d’accordo	su	questo.
       Un	dato	da	rilevare	è	che	la	metà	delle	botteghe	che	hanno	compilato	i	questionari	non	hanno	
       inserito	gli	eventi	sul	sito,	ma	la	maggior	parte	di	queste	perché	non	hanno	organizzato	eventi	da	
       comunicare	o	perché	ritenevano	che	non	fossero	eventi	da	comunicare	sul	sito,	una	bottega	ha	
       dichiarato	che	non	è	stato	possibile	inserire	gli	eventi.
       Avere	un	modello	di	comunicato	stampa	è	ritenuto	molto	utile	dalla	maggior	parte	delle	botteghe.
       Più	della	metà	delle	botteghe	ha	dichiarato	di	aver	prodotto	dei	materiali	propri	per	promuovere	
       Equopertutti.
       Parlando	della	promozione	in	bottega	tutte	le	botteghe	rispondono	che	i	clienti	hanno	apprezzato	
       la	promozione,	tranne	una	bottega	che	afferma	che	non	riescono	a	capire	se	è	stato	apprezzato	
       poiché	non	hanno	strumenti	per	potersi	esprimere	in	un	senso	o	nell’altro	ma	che	il	messaggio	
       della	locandina	non	era	troppo	chiaro	e	immediato	e	le	richieste	di	saperne	di	più	non	sono	state	
       molte.
       Nessuna	bottega	ha	trovato	complicata	la	gestione	della	promozione.
       In	pochi	affermano	di	aver	notato	un	considerevole	aumento	a	seguito	della	promozione,	mentre	
       gli	altri	non	hanno	notato	un	aumento	particolarmente	rilevante	o	non	l’hanno	notato	affatto.
       Per	la	maggior	parte	delle	botteghe	è	stato	utile	avere	un	allestimento	della	vetrina	nel	periodo	di	
       Equopertutti.
       Le	proposte	trovate	nel	vademecum	sono	state	considerate	in	linea	di	massima	abbastanza	rea-
       lizzabili.	Hanno	realizzato	eventi	in	bottega	meno	della	metà	delle	botteghe	che	hanno	compilato	
       i	questionari,	mentre	la	maggior	parte	hanno	realizzato	eventi	non	in	bottega.
       La	maggior	parte	delle	botteghe	si	ritiene	soddisfatta	della	partecipazione	agli	eventi		e	di	essere	
       riusciti	a	raggiungere	persone	nuove.
       Nessuna	delle	botteghe	che	ha	risposto	al	questionario	ha	preso	parte	alle	iniziative	di	Fnac	e	
       Centostazioni,	mentre	solo	una	ha	partecipato	agli	eventi	nei	cinema	ma	non	si	ritiene	soddisfatta.

       Questionario	per	Valutazione	soddisfazione	del	socio
       Nel	mese	di	gennaio	2011	è	stato		inviato	un	primo	Questionario	sul	livello	di	soddisfazione	del	
       socio	relativamente	al	servizio	di	assistenza	clienti	e	a	seguire	lo	stesso	questionario	è	stato	ripro-
       posto	nel	mese	di	luglio	2011	per	verificare	se	ci	sono	state	delle	variazioni	sul	livello	dei	servizi.
       Un	altro	passo	importante	per	migliorare	il	servizio	verso	il	socio,	rendendo	più	facile	e	immediato	
       il	contatto	con	la	sede	operativa	è	rappresentato	dalla	riorganizzazione	dell’area	assistenza	clienti.	
       Dal	mese	di	settembre	2011	quindi	l’area	è	stata	riorganizzata	in	modo	da	prevedere	un’assi-
       stenza	alle	botteghe	del	mondo	e	ai	responsabili	promozione	suddivisa	per	area	geografica.	Ogni	
       socio	quindi	avrà	un	solo	referente	a	cui	rivolgersi	per	tutti	gli	aspetti	di	carattere	operativo.	
       Il	progetto	naturalmente	è	in	continua	evoluzione	anche	grazie	al	continuo	scambio	di	opinioni/
       informazioni	tra	operativo	e	i	soci.	

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Ctm verso altrobilancio-2010
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  • 3. Consorzio CTM altromercato Verso l’Altrobilancio 2010/2011 Produttrice di Navdanya, India. Foto Valeria Calamaro Una nuova modalità di rendicontazione 1
  • 4. 2
  • 5. Indice Introduzione Indice Lettera del Presidente del Consorzio CTM altromercato Premessa metodologica 5 7 8 Cap. 1 Il Consorzio CTM altromercato 11 1.1 Il Consorzio CTM altromercato 12 1.2 Chi sono i soci del Consorzio 12 1.3 Il Gruppo Altromercato 14 1.4 Altromercato e la rete internazionale 15 1.5 Alcuni cenni storici 16 1.6 La storia di “un’utopia concreta”: 17 Altromercato raccontata da Rudi Dalvai 1.7 La Nuvola di Valori e la Mission 19 1.8 I partner di Altromercato: i produttori 21 Cap. 2 Perimetro e stakeholder 25 2.1 Descrizione di Perimetro e stakeholder 25 2.2 Coinvolgimento stakeholder e questionari 27 2.3 La formazione dei soci 29 2.4 Il tour produttori 32 Cap. 3 Sostenibilità economica 35 3.1 Analisi dell’andamento e del risultato di gestione 35 3.2 Ripartizione del Valore Aggiunto 38 3.3 Quando le vicende del Globo passano per il tuo piatto 41 Cap. 4 Sostenibilità sociale 43 4.1 Focus lavoratori 43 4.2 La rete dei Responsabili Educazione verso 46 un processo di miglioramento 4.3 Attività di assistenza verso i soci 49 4.4 Il rapporto con i Produttori: assistenza, prefinanziamenti 50 4.5 Attività Area Ricerca Sviluppo e Assicurazione Qualità 57 Cap. 5 Sostenibilità ambientale 61 5.1 Alcuni esempi di innovazione prodotto 61 5.1.1 Il packaging del caffè e il Café del Sur 61 5.1.2 Natyr. Il benessere sempre più sostenibile 62 5.2 Lo sviluppo dei nuovi format Botteghe Altromercato 63 Vietnam, Accessori realizzati usando colori tipici della cultura locale. Foto di Tommaso Cinti 5.3 La nuova linea di detergenza per la casa: 64 Safylla, in armonia con l’ambiente Cap. 6: Il sistema di controllo 65 6.1 Il Comitato Progetti 65 6.2 Altromercato e AGICES 67 Cap. 7: Progetti in corso e futuri 69 7.1 Il marchio Solidale Italiano Altromercato 69 7.1.1 PEC - Prodotti derivanti dall’Economia Carceraria 69 7.1.2 PASS - Produzione Agricola Sociale e Sostenibile 71 7.2 Lavorando sulle filiere tessili 73 7.2.1 La filiera del cotone indiana 73 7.2.2 La filiera della canapa vietnamita 74 7.3 La revisione della strategia di comunicazione 75 7.4 La terza edizione di Equopertutti 78 3
  • 6. The English version of the balance report will be available soon at www.altromercato.it La vérsion espagnola del informe explicativo de balance serà publicado en el sitio web www.altromercato.it Foto copertina: Coltivatrici di tè, India. Foto Archivio Ambootia Tea Gardens elenco delle abbreviazioni AC (Azioni Correttive) WFTO (World Fair Trade Organization) AGICES (Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale) ATO’s (Alternative Trade Organizations) CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro) COMES (Commercio equo e solidale) Consorzio CTM altromercato: nei testi all’interno di questo volume d’ora in poi solo Altromercato CP (Comitato Progetti) CQ (Controllo Qualità) CSR (Coordinatore Sviluppo Rete) EFTA (European Fair Trade Association) FSC (Forest Stewardship Council) GBS (Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale) GRI (Global Reporting Iniziative) HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Point) LCA (Life Cycle Assessment) NC (Non Conformità) ONG (Organizzazione Non Governativa) PES (Piano per l’Economia Solidale) RE (Responsabile Educazione) 4
  • 7. Introduzion introduzione L a necessità di definire chi siamo, cosa facciamo o dove andiamo è da sempre una delle esigenze dell’essere umano sia nella sua forma individuale sia aggregata sotto forma di mo- vimento, gruppo, organizzazione, cooperativa. Il senso di identità è alla base del nostro essere. La finalità del presente documento è pertanto quella di aiutare il nostro Consorzio a iniziare il percorso di identificazione del proprio essere, raccontando, sotto forma di narrazione numerica, chi è, cosa sta facendo, con quali finalità e al contempo dare una rappresentazione di sé stesso reale, fedele e descrittiva che, ci auguriamo, possa aiutare anche il lettore nel capire la dimensione Altromercato. Siamo consapevoli di non essere riusciti a raccontare tutto quello che siamo, ma la speranza è quella di aver scattato una fotografia nitida e chiara della nostra realtà, dei risultati ottenuti e dei progetti futuri. Questo documento si presenta con una formula diversa e sperimentale rispetto alle precedenti edizioni; ovvero si è cercato di dare una forma ed un impianto apprezzabili e comparabili a livello nazionale e internazionale secondo linee guida riconosciute strutturate sui tre grandi temi della sostenibilità economica, sociale ed ambientale. L’intento è quello di compiere i primi passi e trac- ciare un nuovo percorso con l’obiettivo di approdare ad un prossimo Bilancio di Sostenibilità, da qui il titolo “Verso l’Altrobilancio”. Abbiamo diviso il bilancio in due volumi: nel primo abbiamo raccolto le informazioni necessarie ad esplicitare la nostra identità, seguendo le Linee Guida chiarite nella Nota Metodologica e tenendo per il momento come raggio di indagine la sola Altromercato. Nel secondo volume, troverete il Bilancio d’esercizio del Consorzio CTM Altromercato e il Bilancio Consolidato che abbraccia le realtà di CTM altromercato, Ctm Agrofair, Inventa e Altromercato Argentina. La direzione presa vuole quindi favorire una maggiore trasparenza verso tutti gli stakeholder, in- terni ed esterni all’organizzazione; in virtù di questa trasparenza si è operata la scelta di realizzare questo documento. Uno strumento di passaggio che, come tale, andrà integrato e migliorato grazie anche ai vostri preziosi suggerimenti, ovvero ai risultati della cosiddetta “attività di ascolto” dei portatori di interesse che ci impegneremo a sviluppare ulteriormente nel prossimo futuro. Buona lettura AjQuen, comunità Chaquijya, Guatemala. Foto di Lorenzo Boccagni 5
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  • 9. Apprende Apprendere anche in tempo di crisi Lettera del Presidente del Consorzio CTM altromercato L ’annata economica che si chiude è stata globalmente definita tra le peggiori degli ultimi cin- quant’anni. Se in Italia a pagarne il prezzo più salato sono state le famiglie, con redditi sempre più schiacciati e precari, nel mondo sono stati i Paesi più poveri a subire gli effetti più duri; perfino il raggiungimento degli obiettivi del millennio, stilati nel 2000 e da raggiungere per il 2015, appaiono ormai drasticamente ridimensionati. Gli ultimi dati ci dicono che con la crisi è cresciuto nel mondo il numero degli affamati. In questo contesto macroeconomico dal quale, almeno al momento, è difficile vedere una via d’uscita, quali sono le motivazioni e gli intenti che portano Altromercato a proporre un Bilancio Sociale? Noi crediamo, peraltro non solo da oggi, che in questa situazione abbia davvero ancora più senso l’impegno per un’economia equa e solidale, come quella che Altromercato pratica ormai da oltre un ventennio; probabilmente proprio questo è il momento, vero e sentito, di impegnarsi ancora di più per rendere visibile e comunicare che queste “buone prassi” sono alla portata di tutti e sono pratiche sostenibili per tutta l’umanità e per il nostro pianeta. Sono tutte attività che meritano di essere rendicontate con trasparenza, divulgate e valorizzate; è questo il motivo che ci spinge a creare un documento di sintesi che possa illustrare ciò che fac- ciamo, ovvero: l’impegno a gestire una “filiera corta” dal produttore al consumatore, che mantiene nei suoi rapporti interni quelle attenzioni e quelle regole del Fair Trade riferibili ad una partnership di lunga durata tra le organizzazioni, un prezzo equo e concordato tra le parti, la possibilità di effet- tuare prefinanziamenti all’ordine delle merci, le attività di cooperazione finalizzate al miglioramento delle condizioni di vita, sociali ed ambientali, nonché di quelle tese al miglioramento delle capacità produttive e della qualità intrinseca dei prodotti, in Italia l’instancabile lavoro per il rafforzamento della rete delle Botteghe del Mondo, di educazione al consumo sostenibile e di in-formazione con il coinvolgimento delle istituzioni. La finalità è poter dimostrare che l’Economia, quella vera con la E maiuscola, può essere fatta anche in tutt’altro modo rispetto a quel mondo di cartapesta oggi rappresentato dalla finanza internazionale e dal circo mediatico delle Borse globali. Non vuole essere un documento che vuole autoincensare ciò che facciamo, non ha secondi fini, ma vuole definire il punto a cui siamo arrivati, aperto al dialogo ed al confronto con i portatori di interesse anche per capire dove e cosa ancora migliorare le nostre attività e le nostre prassi, a partire dal rendere sempre più sostenibile il nostro impatto ambientale (trasporti, CO2, pack, energie rinnovabili), così come la capacità di innovare la proposta del commercio equo, cogliendo nuove sfide, nuovi linguaggi e nuove opportunità. Il lancio della linea “Solidale Italiano Altromerca- to”, prodotti dalle terre confiscate alle mafie, da cooperative dell’economia carceraria e presto da agricoltura sostenibile vuole essere una risposta concreta per l’innovazione ma anche per i tanti “sud” che abitano anche il nord del pianeta, ed in particolare l’Italia. Produttrice tessile di Pachamama, Bolivia. Foto di Giulia Azzaini Infine, quest’anno abbiamo anche gettato le basi per rendere più stabili e durature alcune delle relazioni con i nostri partner strategici, come ad esempio la Coop. Manduvirà di Esteros Y Arroyo Paraguay - neo socia del Consorzio. è un modo nuovo e coinvolgente di ampliare la base sociale nel tentativo di avvicinare sempre di più produttori, importatori e Botteghe del mondo. Vogliamo continuare a camminare sulla strada del commercio equo e solidale: il viaggio, per quanto lungo e faticoso, non ci spaventa. Il Presidente Altromercato Guido Vittorio Leoni 7
  • 10. Premessa metodologica 1. La scelta di un modello di rendicontazione Anche se Altromercato si trova all’inizio del percorso e quello che avete in mano è un documento di avvicinamento a ”L’Altrobilancio”, ciononostante è stato profuso, già in questa fase, un signifi- cativo sforzo per cercare di seguire Linee Guida riconosciute. Il lettore esperto sa che, almeno in Italia e per imprese come Altromercato, non sono state definite dal legislatore norme o standard obbligatori per la costruzione di un Bilancio di Sostenibilità; ovvero un’impresa può non solo de- cidere di redigere volontariamente il proprio Bilancio di Sostenibilità, ma anche di procedere ad una stesura di propria inventiva e sviluppare i contenuti che più ritiene opportuni. Tuttavia a livello nazionale ed internazionale sono presenti, e disponibili a tutti, numerosi documenti che aiutano l’impresa nella redazione del proprio Bilancio di sostenibilità; in pratica forniscono delle vere e proprie linee guida che stabiliscono ambiti, percorsi e indicatori di rendicontazione. L’effetto finale dovrebbe essere di maggior chiarezza di lettura, maggior completezza di informazioni e, di conse- guenza, maggior trasparenza. Inoltre, adottando le stesse modalità di rendicontazione, potrebbe essere possibile confrontare bilanci di imprese diverse, nel tentativo di agevolare un vero e proprio “benchmark” di sostenibilità. E’ questo il motivo che ha spinto il gruppo di lavoro a seguire una Linea Guida nella presente stesura. 2. Le Linee Guida seguite Anche se ancora a livello embrionale, per questo “Verso l’Altrobilancio” al gruppo di lavoro è parso opportuno seguire le seguenti Linee Guida: 1. Global Reporting Initiative (GRI) per la struttura e l’impianto generali, la definizione dei confini del Bilancio e gli indicatori di misura; si tratta di un documento redatto da un network multi-stakeholder composto da migliaia di esperti, in decine di pae- si in tutto il mondo, che partecipano a gruppi di lavoro e il cui organo di governo è composto da esponenti di grandi società internazionali di revisione contabile (KPMG, Deloitte&Touche, Ernst&Young), istituzioni internazionali (tra cui UNEP, agenzia delle Nazioni Unite per l’Ambiente, che si occupa di Sviluppo sostenibile), esponenti della società civile e altri. Il G3, terza e ultima versione delle linee guida emanate dal GRI nel 2006, si compone di Linee guida e Protocolli, ed è disponibile e scaricabile dal link http://www.globalreporting.org. 2. Gruppo di studio per la statuizione dei principi di redazione del Bilancio Sociale (GBS)) per la parte economica di ripartizione del Valore Aggiunto al fine di rendere evi- dente la sua distribuzione per tipologia di stakeholder; si tratta di un documento redatto da un gruppo di lavoro composto da 28 componenti provenienti da Università e enti di ricerca, società di revisione contabile e altre organizzazioni tra cui l’Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano, l’Istituto Europeo per il Bilancio Sociale, la Fondazione Soda- litas promossa nel 1995 da Assolombarda, di riferimento per le imprese che vogliono realizzare progetti di Sostenibilità, per lo sviluppo di partnership tra impresa e non profit, e tra l’impresa e la scuola nonchè partner italiano dell’Unione Europea per l’attuazione dell’Agenda in materia di Sostenibilità. Le linee guida sono state emanate nel 2001 e sono composte da un unico documento disponibile al link http://www.gruppobilanciosociale.org. 3. l’AccountAbility1000 (AA1000) sulla declinazione della mission/valori nel processo di rendicontazione e l’approccio multi-stakeholder (coinvolgimento delle parti interessa- te); l’organo di governo attualmente è composto da 7 componenti tre cui esponenti 8
  • 11. Premessa di Group Corporate Sustainability, TATA, India, la Rockefeller Foundation (operante in 52 paesi e nove isole nei sei continenti, allo scopo di promuovere il benessere del ge- nere umano in tutto il mondo), la Trobe University (Melbourne, Australia), Net Balance Foundation (specializzata in tutti gli aspetti della sostenibilità e responsabilità sociale, con sedi a Melbourne, Sydney, Brisbane, Hobart, Londra). Sono attivi anche Tavoli Tec- nici composti da esponenti di grandi gruppi di revisione contabile e controllo di gestione (tra cui PricewaterhouseCoopers, Ernst&Young, ShinNihon), singoli gruppi di aziende, società di consulenza specializzate nel settore della sostenibilità, associazioni di catego- ria (come Confederation of Indian Industry), ma anche organizzazioni non profit (come il WWF) presenti in tutto il mondo. Le linee guida sono disponibili al link http://www.accountability.org. Il processo di costruzione è stato seguito dal Gruppo di lavoro e le caratteristiche finali di questo documento sono state approvate dal Consiglio di Amministrazione; sono comunque molti gli interlocutori interni che hanno contribuito alla stesura delle parti di loro competenza e che è ne- cessario ringraziare per la collaborazione. A tale scopo Altromercato si impegna ad attivare spazi per sollecitare il dialogo e ricevere stimoli di ritorno sul documento e nei suoi contenuti, sulla sua efficacia informativa, diffusiva e comunicativa nei confronti di tutte le parti interessate. La presente relazione, ai sensi dell’art. 2545 e dell’art 2 legge 59/92, integra la relazione al Bilancio d’Esercizio chiuso al 30.06.2011 ai fini dell’illustrazione degli aspetti connessi al perseguimento dello scopo mutualistico. Gruppo di lavoro: Coordinamento: Cinzia Capuzzo Supervisione generale: Carlo Brugnoli, Paolo Palomba Supporto metodologico: Adriana Ramella, Alessandro Galardi Contributi di: Adriana Ramella, Alessandro Galardi, Alberto Anfossi, Cinzia Capuzzo, Carlo Brugnoli, Cosetta Zane, Daniela Barbato, Daniela Dardari, Elisa Damoli, Elisa Dolci, Elisa Salvi, Francesca Ottaviani, Francesca Serra, Giorgio Dal Fiume, Giulia Sitton, Giulia Zanetti, Ilaria Favè, Inge Mairhofer, Lorenzo Boccagni, Luca Palagi, Luisa Calcina, Maria Moretti, Michela Ferrarese, Paolo Palomba, Rita Albertin, Roberta Pietropoli, Rossella Franchi, Rudi Dalvai, Sara Baratta, Valentina Cherubini, Valeria Calamaro, Vittorio Leproux Grafica: Marco Ceschi Stampa: Publistampa Arti Grafiche 9
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  • 13. il consorzio Cap. 1: Il Consorzio CTM altromercato La nostra carta d’identità Nome: Consorzio CTM altromercato Anno di fondazione: 1988 Segni particolari: no profit Amici: circa 170 gruppi di produttori in Africa, Asia, Sud e Centro America, Europa Compagni di viaggio: 124 soci, di cui 5 esteri, (cooperative e associazioni) che gestiscono circa 300 Botteghe Altromercato Prodotti: Alimentari confezionati e freschi (molti biologici) Tessili, abbigliamento e accessori Cura della casa e della persona Professione: Commercio equo e solidale, cooperazione internazionale, informazione e sensibilizzazione, formazione Specialità: Filiere equosolidali corte e trasparenti per commercializzare prodotti di alta qualità e contenuto valoriale “buoni per chi li produce e per chi li consuma”. Creare rapporti diretti e continuativi coni produttori del Sud e del Nord del mondo, prezzi equi e trasparenti, prefinanziamento, cooperazione e assistenza tecnica, salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, qualità e sicurezza per il consumatore Interessi particolari: Consumo sostenibile e responsabile, realizzare un’economia che metta al centro le persone, coltivazione e produzione ecocompatibile, solidarietà con il prossimo, rispetto dei diritti dell’infanzia, delle donne e delle minoranze Associato a: WFTO (World Fair Trade Organization), AGICES (Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale), EFTA (European Fair Trade Association) Bottega Altromercato di via Mercato, Milano 11
  • 14. Cap. 1 Il Consorzio CTM altromercato 1.1 Il Consorzio CTM altromercato Il Consorzio CTM altromercato è la prima organizzazione del commercio equo e solidale in Italia e tra le principali al mondo. Fondato nel 1988, da più di vent’anni si occupa di commercio equo e solidale ed è impegnato nella diffusione di un modello di economia basato su regole giuste, che metta al centro le persone e l’ambiente. Realizza quindi rapporti commerciali diretti e continuativi con produttori del Sud e del Nord del mondo per dare loro l’opportunità di una vita dignitosa. Altromercato è formata da 124 soci (associazioni e cooperative) che gestiscono oltre 300 Botte- ghe Altromercato impegnate nella vendita di prodotti del commercio equo e solidale, nella sensi- bilizzazione, formazione e promozione del fair trade sul territorio. Gestisce inoltre rapporti internazionali con circa 170 organizzazioni di produttori del Sud e del Nord del mondo (decine di migliaia di soggetti) in Africa, Asia, America Latina ed Europa per la realizzazione di progetti di cooperazione. All’interno della centrale Altromercato sono occupate un centinaio di persone, suddivise tra la centrale operativa di Verona (all’interno della quale sono impiegate 68 persone), la sede legale di Bolzano (con 7 persone), i magazzini di artigianato e alimentari di Vallese di Oppeano (con 15 persone), e altre 5 persone sono impiegate nelle Botteghe gestite direttamente dal Consorzio. Inoltre circa 6000 volontari in tutta Italia sono attivi presso le Botteghe Altromercato in cui lavora- no circa 400 persone. Questa struttura organizzativa forma per sua natura una rete nella quale si confrontano competenze ed esperienze di una governance democratica ed efficiente che dialoga con un sistema di organizzazioni di commercio equo e solidale europeo e mondiale. 1.2 Chi sono i soci del Consorzio I soci Altromercato sono una rete di 124 fra associazioni e cooperative che condividono i valori del Consorzio, partecipano direttamente alla sua governance, contribuiscono allo sviluppo del sistema Altromercato. I soci gestiscono una rete di circa 300 Botteghe Altromercato in Italia e 3 all’estero, la quale costituisce l’elemento chiave del progetto di economia solidale di Altromerca- to: quindi, per il Consorzio, è prioritario un suo costante sviluppo dal punto di vista geografico, comunicativo ed economico finanziario. Si possono distinguere due tipologie di soci in funzione della loro natura organizzativa-societaria: associazioni o società cooperative, tutte impegnate nella diffusione dei principi del commercio equo e solidale sul territorio locale. Le Botteghe aperte all’estero permettono al Consorzio di pro- muovere anche al di fuori dei confini nazionali il marchio Altromercato. I soci sono coinvolti nell’ampliamento delle opportunità di diffusione dell’offerta di Altromercato gestendo delle attività di promozione locale e sostenendo il centro operativo con servizi di suppor- to. Possono anche avviare dei percorsi di gemellaggio con i produttori del Sud del mondo: questa è una proposta che interessa maggiormente il settore dell’artigianato e costituisce un panorama molto marginale. Soci per posizione geografica Nord Ovest 22 Lombardia 32 Nord Est 27 Centro 20 Sud e Isole 18 Estero 5 (Malta, Argentina, Portogallo, Grecia, Paraguay) 12
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  • 16. Cap. 1 Il Consorzio CTM altromercato 1.3 Il Gruppo Altromercato Elenchiamo brevemente le altre società che fanno parte del Gruppo Altromercato: Ctm Agrofair Italia S.r.l. Inventa S.r.l. Uninominale Altromercato Argentina S.A. Consorzio CTM altromercato Soc. Coop. Capogruppo 100% 90% 50% 10% Inventa S.r.l. Altromercato S.A. CTM Agrofair Italia S.r.l. Collegata Controllata Controllata Partecipazione Paritetica CTM Agrofair Italia S.r.l., joint-venture tra il Consorzio CTM Altromercato ed il principale attore europeo per la gestione dei prodotti freschi, Agrofair Europe B.V.. La Società distribuisce frutta tropicale sul mercato Italiano nei settori della grande distribuzione, della ristorazione collettiva e nelle Botteghe del Mondo. Inventa srl, società uni-personale è stata costituita il 21/07/2006 per gestire una filiera tessile “equa e solidale” e per la commercializzazione di prodotti con altri marchi ed al di fuori del canale rappresentato dalle Botteghe del Mondo. Altromercato S.A., con sede a Buenos Aires (Argentina), società che si occupa della gestione della filiera per la produzione e commercializzazione all’estero di abbigliamento. La partecipazione è stata acquistata per una quota pari al 90% del capitale e, indirettamente, per il restante 10%, attraverso la controllata Inventa S.r.l 14
  • 17. Produttrici di olio di Argan, Gie Targanine, Marocco. Foto di Alessandra Governa 1.4 Altromercato e la rete internazionale Altromercato è membro di: 1. EFTA (European Fair Trade Association) Associazione costituita da 10 importatori fair trade, di 9 paesi (Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Olanda, Spagna, Svizzera, Regno Unito). Svolge attività di supporto dei suoi membri; identifica e sviluppa delle connessioni fra progetti diversi; organizza dei seminari formativi. Il suo obiettivo generale è quello di rendere le pubbliche autorità e le istituzioni più sensibili e attente agli attori dello sviluppo sostenibile. 2. AGICES (Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale) AGICES è l’associazione di categoria delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane. Rappresenta nel Paese, nella società civile, con i media e le istituzioni locali e nazionali le espe- rienze e la cultura dei suoi soci: organizzazioni non profit e Botteghe del Mondo che promuovono i prodotti e i principi di un’economia di giustizia. AGICES offre alle proprie Organizzazioni socie un sistema di garanzia, sottoposto a verifica ester- na da parte di un Organismo di Certificazione, che non ha eguali al mondo: infatti organizzazioni di diversa natura (Botteghe del Mondo e importatori) si sono date un sistema di tutela per garan- tire il rispetto dei valori del Commercio Equo, descritti nella Carta Italiana dei Criteri di cui AGICES è depositaria. 3. WFTO (World Fair Trade Organization) E’ l’autorità internazionale nell’ambito del fair trade. WFTO è l’organizzazione mondiale nata con lo scopo di tutelare e diffondere i criteri e le pratiche del commercio equo e solidale e di verificarne l’applicazione da parte dei propri 400 soci. Per essere membri di questa organizzazione bisogna dimostrare un impegno al 100% nel campo del fair trade. Tra i suoi compiti vi è quello di monito- Produttore di caffè, Cecocafen, Nicaragua. Foto di Ilaria Favè rare il rispetto dei 10 principi WFTO da parte dei suoi membri. L’attuale Responsabile dell’Unità di Cooperazione Produttori, e storico fondatore di Altromercato e del commercio equo e solidale in Italia, Rudi Dalvai, è il presidente dell’Organizzazione dal 26 maggio 2011. Ai fini della sua elezione è stato rilevante il sostegno di numerosi produttori di tutti i continenti, con i quali spesso Dalvai ha lavorato fianco a fianco nel corso degli anni. Inoltre Giorgio Dal Fiume, attuale Responsabile Formazione Soci di Altromercato, è il Presidente di WFTO Europe, che aggrega tutti i soci della organizzazione mondiale che risiedono nel continente europeo. 15
  • 18. Cap. 1 Il Consorzio CTM altromercato 1.5 Alcuni cenni storici Anni ’80: il commercio equo e solidale è poco conosciuto in Italia dove sono attive solo 2 Botteghe, una a Bressanone ed una a Bolzano che si appoggiano alla rete di fair trade d’oltralpe. 1987: nasce una società a nome collettivo fondata da Rudi Dalvai, Heini Grandi e Antonio Vaccaro. 1988: la società viene trasformata in cooperativa con l’acronimo di Ctm (Cooperativa Terzo Mondo), formata da 9 soci (3 lavoratori e 6 Botteghe). Si occupa di importazioni dirette e di sviluppo del commercio equo sul territorio in cui operano. 1988: Ctm diventa socio di EFTA. 1989: Ctm è co-fondatore di IFAT (l’attuale WFTO) e fonda CTM Mag. Anni ’90: la cooperativa cresce arrivando ad includere 50 soci. 1997: apertura della distribuzione dei prodotti a nuovi canali quali la grande distribuzione, negozi biologici, alimentari, ecc. 28 giugno 1998: Ctm compie un passaggio importante. Da cooperativa si trasforma in Consorzio di Botteghe del Mondo garantendo maggiore partecipazione alle Botteghe, una crescita dei servizi per lo sviluppo qualitativo dei soci. 1998-2004: Il Consorzio vede un incremento massiccio sia del fatturato che dei soci, che diventano 150. Aumentano anche le collaborazioni con i produttori: 150 organizzazioni. 2004: Viene fondata Ctm Agrofair, una joint-venture tra il consorzio Altromercato e l’Olandese Agrofair Europe. 2006: nascono Inventa S.r.l. Uninominale e Altromercato Argentina S.A. 2008: Altromercato ha festeggiato i suoi primi vent’anni di vita. 16
  • 19. Rudi Dalva 1.6 La storia di “un’utopia concreta”: Altromercato raccontata da Rudi Dalvai Come e quando è iniziata la tua avventura nel mondo del commercio equo? “La mia avventura è iniziata nel 1975, durante gli studi di Economia ad Innsbruck in Austria, quan- do da semplice consumatore andavo a comprare il miele in una Bottega del Terzo mondo e il caffè nel panificio del mio compagno di studi, Heini Grandi. Qualche anno dopo aprirono una Bottega del mondo a Bressanone e nell’85 decisi di fare altrettanto e assieme ad un amico aprimmo una Bottega a Bolzano, in via Alto Adige dov’è ancora oggi dopo 26 anni. La svolta è avvenuta negli anni tra l’85 e l’88, quando abbiamo iniziato ad acquistare i prodotti dal- le altre centrali europee come Gepa o Heza e io continuavo ad affiancare il mio lavoro nel campo alimentare all’attività di volontariato. Poi nell’86 assieme all’associazione di Sir Jhon, un’organizzazione di Morbegno in Valtellina, sono stato in Bangladesh dove ho conosciuto padre Giovanni Abbiati e i produttori con cui lui lavorava; fu in quell’occasione che decisi di dedicarmi interamente al fair trade. Tornato dal viaggio ho deciso di coinvolgere i miei amici e compagni di studi a Innsbruck Heini Grandi e Antonio Vaccari con i quali ho fondato, nell’agosto dell’87, una società a nome collettivo, CTM s.n.c., che l’anno dopo diventò una cooperativa. Io mi occupavo di formazione, tra l’altro ero l’unico che avesse compiuto studi economici, mentre Heini si rivelò sin da subito un ottimo imprenditore e Antonio uno scrupoloso amministratore.” Quali sono stati i primi prodotti importati e poi i primi progetti realizzati nel Sud del mondo? I primi prodotti importanti provenivano da un ordine realizzato durante il mio viaggio in Bangla- desh. Al tempo esistevano solo una serie di gruppi dai quali comperai un totale di 12 milioni delle vecchie lire di prodotti artigianali, soprattutto in juta. Non fu proprio un affare, tant’è che i prodotti in juta rimasero a lungo tempo in magazzino, ma l’aspetto positivo fu che quando del resto non restava più nulla c’era sempre la juta da vendere. All’inizio importammo, come unici distributori nazionali, prodotti di artigianato da Gepa; a breve acquistammo direttamente dal Sud del mondo altri prodotti artigianali. In un secondo momento, era l’89, iniziammo ad importare il caffè dal Nicaragua e da Uciri del Messico. In pochi anni quindi riuscimmo ad importare da una ventina di produttori e organizzazioni diverse. In quegli anni ci furono le prime assunzioni. Fu assunto anche Fabio Salviato che da responsabile dell’artigianato passò ad occuparsi di Ctm Mag, poi di Etimos e infine di Banca Etica. Da allora Altromercato è cresciuta sino a diventare una delle principali organizzazioni di commercio equo e solidale europee. Come può “un’utopia” diventare “concreta”, riprendendo uno dei nostri slogan del passato? Un fattore determinante è stato senz’altro riuscire a coinvolgere tante persone e organizzazioni diverse nello stesso progetto. Quindi a condividere un’ideale, a collaborare e a fare rete con entusiasmo a livello nazionale per ben quattro anni, fino cioè all’uscita di coloro che poi hanno fondato Commercio Alternativo. Tuttora Altromercato può contare su questa capacità aggrega- trice e sulla volontà delle persone di mettersi in gioco e di lavorare in modo strutturato anche se come volontari. Secondo punto di forza è stata la creazione di Ctm Mag e quindi il poter utilizzare Caffè Altromercato il microcredito per finanziarie i nostri progetti. 17
  • 20. Ci sono dei momenti della storia di Altromercato che vuoi ricordare per la loro particola- rità, perché hanno segnato qualche passaggio cruciale e di cambiamento importante? Personalmente senz’altro il momento che ha cambiato la mia vita è stato il viaggio in Bangladesh al cui ritorno ho deciso di lavorare nel sociale. Altro passaggio importante è stata la creazione di Ctm Mag, nell’85 e poi l’ingresso in Altromer- cato di Paolo Brichetti che ne è stato il direttore dal 96 sino al 2000, dando un contributo impor- tantissimo alla crescita economica senza però perdere di vista i nostri ideali. E la decisione di vendere alla Grande distribuzione? La decisione di vendere alla Grande distribuzione è stato in realtà un processo durato diversi anni, a partire dal ‘95, che si è innescato a seguito dell’idea di Mandacarù di vendere a “Sait consorzio cooperative Trentine”. La discussione interna si è chiusa con la delibera favorevole dell’ Assem- blea soci. Io stesso ero convinto della necessità di dover affrontare questo passaggio. Era una tappa obbligata da percorrere con attenzione, senza perdere di vista la meta. Oggi, a più di vent’anni dalla nascita di Altromercato, le cose sono molto cambiate per il commercio equo in Italia. È decisamente più conosciuto e cresciuto in volumi, ma deve inevitabilmente fare i conti con la crisi globale. Il commercio equo e solidale è una storia di successo. Credo che nel giro di dieci anni qualcuna delle centrali inevitabilmente non ci sarà più e che sarà sempre più necessario tenere in equilibrio l’aspetto economico e quello degli ideali, farli convivere. Anzi noi dovremo distinguerci sempre più da coloro che sul Comes vorranno speculare. Dovremo fare da vigilanti e promuovere i valori forti che stanno dietro il fair trade. Immagino che anche a livello mondiale, penso alla tua carica a presidente di WFTO, stiate monitorando la situazione. Avete messo in atto qualche azione particolare? Anche a livello globale si sente l’esigenza di promuovere fortemente il commercio equo e solidale e di dare un’identità pregnante sia al movimento nel suo complesso che alle singole centrali la cui attività è esclusivamente quella di occuparsi di fair trade. Questa è un’esigenza sia delle 150 organizzazioni europee che di quelle che compongono le 5 regioni a livello globale. In Italia Agices realizzerà un’alleanza per promuovere il commercio equo e solidale e distinguerlo dalle attività similari intraprese dalle aziende dell’economia tradizionale. Dobbiamo ripensare alla nostra strategia per non essere schiacciati dal nostro successo o esserlo il più tardi possibile. 18
  • 21. 1.7 La Nuvola di Valori e la Mission I valori Ciliegie di caffè, Cecocafen, Nicaragua. Foto Archivio Cecocafen La Nuvola di Valori sui quali Altromercato fonda la cultura d’impresa e articola la propria attività sono suddivisi in: VALORI UNIVERSALI Onestà: sincerità, trasparenza e linearità sono la declinazione del valore “onestà” inteso non solo nel senso tradizionale del termine ma anche come onestà intellettuale, cioè la capacità di ricono- scere le proprie possibilità, potenzialità e responsabilità, ma anche i propri limiti. Nella comunica- zione significa volontà di non ingannare, autenticità e consapevolezza. Correttezza: correttezza e conformità del sistema di gestione alla legislazione, alle norme e alle convenzioni vigenti, nei riguardi sia delle componenti interne sia esterne all’Organizzazione sia nei confronti della propria base sociale. Democrazia: in virtù della dimensione strutturale a rete del Consorzio, la democrazia non può che essere il valore garante della partecipazione collettiva e comune ai processi decisionali; è il presupposto del senso di appartenenza all’interno della base sociale delle Botteghe del mondo; la democrazia, come valore e come prassi, è incoraggiata e sostenuta anche presso le realtà dei produttori partner. VALORI TIPIZZANTI Rispetto: l’attenzione all’essere altro è parte fondante di una vita che fa dell’alterità un tema vita- le. Ciò si tramuta essenzialmente in un articolato tessuto di relazioni basato sul rispetto: della persona concepita in tre dimensioni: 1) come produttore del sud del mondo, cui viene riconosciuta una parità di relazione che culmina con la determinazione del prezzo equo 2) come dipendente, quindi attenzione ai bisogni e alle aspettative legittime dei propri lavoratori al fine di generare un clima di riconoscimento, appartenenza e di soddisfazione, 3) come umanità/cittadinanza e quindi interrelazione con la collettività e con le sue componenti rap- presentative, per un dialogo partecipativo di scambio e di arricchimento sociale, finalizzato al miglioramento della qualità della vita di tutti. dei clienti/consumatori: attenzione ai bisogni ed alle aspettative di chi utilizza i nostri prodotti in una logica di miglioramento continuo della qualità del servizio percepito e di gusto/estetica del prodotto acquistato. dell’ambiente: attenzione e rispetto verso un attore importante ma silenzioso, quale l’am- biente che ci circonda al fine di garantire alle generazioni future la possibilità di soddisfare le proprie esigenze così come lo è stato, indicativamente, per la nostra. Giustizia: intesa come valore da ricercare sempre e comunque, da vivere non sono nei rapporti con i produttori ma anche nelle relazioni con tutti i portatori di interesse; giustizia come equa sud- divisione delle risorse, dell’ambiente, della parola e dei pensieri. Innovazione: nell’ambito dei prodotti del commercio equo è possibile portare elementi di miglio- ramento e di innovazione sotto tutti i punti di vista, dall’ambito ambientale all’efficienza-ottimizza- zione della filiera, dal format di vendita all’ideazione di nuovi canali di vendita, dall’originalità dei prodotti alla spinta verso una società diversa in una logica di sostenibilità ambientale ed econo- mica. 19
  • 22. Cap. 1 Il Consorzio CTM altromercato La Nuvola dei Valori di Altromercato Correttezza Onestà Democrazia Rispetto Innovazione Giustizia La nostra Mission Offrire una concreta opportunità commerciale ai produttori marginalizzati delle economie interna- zionali e nazionali, di entrare nel mercato cercando soluzioni innovative, rispettose dell’ambiente, economicamente sostenibili e funzionali; diffondere i principi ed i prodotti del commercio equo e solidale, favorire il cambiamento sociale, soprattutto attraverso la Rete di Botteghe nostre socie, per promuovere una maggiore e migliore equità delle regole e delle pratiche del commercio inter- nazionale. 20
  • 23. I produttor 1.8 I partner di Altromercato: i produttori Garantire un accesso diretto al mercato ai produttori con lo scopo di favorire il miglioramento delle loro condizioni di vita e delle comunità in cui vivono, passando da una situazione economica precaria ad una di autosufficienza. Questo è l’obiettivo primario di Altromercato incluso nella sua Mission. Per raggiungerlo Altromercato agisce costruendo una relazione paritaria e diretta con i produttori svantaggiati, garantendo loro un prezzo equo che si stabilisce con il dialogo e lavorando con un sistema di pre-finanziamento degli acquisti (che può raggiungere il 50% del valore d’acquisto stesso). Le decine di migliaia di produttori con cui collabora, (circa 170, organizzazioni in Asia, Africa, America Latina ed Europa), possono essere semplici famiglie, gruppi familiari o informali, asso- ciazioni e cooperative più o meno strutturate. Nei rapporti con questi partner Altromercato ha costruito negli anni relazioni paritarie e dirette, consolidate attraverso rapporti commerciali e le diverse attività previste nel Programma di Partnership. Produttrici di tè, Bombay Burmah Trading Corporation, India. Foto di Stefano Magnoni Elemento imprescindibile è comunque il concetto del prezzo equo che Altromercato riconosce ai produttori: si paga un prezzo giusto, più alto rispetto a quello che viene riconosciuto dal mercato tradizionale per permettere al produttore di vivere e di non sopravvivere. Ma come si forma un prezzo equo? - Viene concordato tra le parti; - deve poter essere sostenibile dal mercato; - è indicato in prima battuta dal produttore; - è modificabile dalle parti in seguito ad una valutazione congiunta della sua adeguatezza a sostenere l’impresa del produttore e degli effetti che tale misura produce sulla filiera produttiva; - deve essere idoneo a coprire il “premio sociale”, cioè gli investimenti sociali e il “premio bio logico” che viene utilizzato per coprire i costi di produzione secondo il metodo biologico. - deve essere rispettoso del Fair Trade Minimum Price posto da FLO, cioè del prezzo minimo pagato da chi acquista al produttore per essere certificato secondo gli standard Fair trade. 21
  • 26. Cap. 1 Il Consorzio CTM altromercato Tabella di sintesi delle organizzazioni divise per area geografica e tipologia di prodotti AREA NUMERO PRODOTTI ORGANIZZAZIONI Africa 33 Uva sultanina, rooibos tisana, honeybush tisana, olio essen- ziale olio di garofano, bacche di vaniglia bio, sculture, gioielli, cesti, t-shirt, borse in cotone, grembiuli, tappeti, felpe, zainet- ti, arachidi, oggetti in terracotta, artigianato in ebano, caffè verde, caffè solubile, tessili, zucchero demerara, strumenti musicali tipici, bigiotteria, oggetti in legno e pietra sapona- ria, cartoline, cesti in fibra di banano, camomilla, carcadè, marmellata, caffè arabica bio, caffè robusta, olio di argan, zafferano, frutto del baobab in polvere, burro di karitè, olio di palma, mango e papaya secco. America 41 Tappeti, ceramica, bigiotteria, noci del brasile, estratto di del Sud maca, purea di mango, abbigliamento in alpaca e lana, tessili, cesti, specchi, oggetti in vetro, fagioli, riso, banane, strumenti musicali, marmellate, funghi secchi e torrone, zucchero di canna, arachidi, oli essenziali, saponette, artigianato, cacao, quinoa, tisana alla frutta, gioielli in argento e pietre, pupazzi in lana, miele Valdivia Centro 30 Oggetti da tavola in vetro soffiato, abbigliamento, borse, America astucci, zainetti, caffè, zucchero raffinato, ananas, legno laccato, cartapesta, cesti, bigiotteria, caffè bio, caffè arabica, miele, miele fiori d’arancio bio, amaranto, artigianato in legno dipinto, ceramica gress, amache, mobili, sesamo, olio di se- samo, arachidi, cacao, zucchero raffinato bio, succhi di frutta India 24 Tessili casa, prodotti in pelle, ceramica, argento, tappeti, co- smetici, bigiotteria, abbigliamento, incensi, bigiotteria argento e pietre, prodotti in cartapesta laccata, ricamo su abbiglia- mento e accessori casa, prodotti uncinetto, seta, candele , cartoline, tappeti e zerbini in fibra di cocco, tè, riso basmati, amaranto, giochi in legno, prodotti in legno, pietra saponaria, vetro, pelletteria Asia 36 Carta, terracotta, fibra, juta, abbigliamento, tessili ricamati, candele, accessori, decorativi, tessili casa, feltro, oli essenzia- li, accessori personali, giochi tessili, ceramica, abbigliamento lana, feltro, giochi, sorprese uova di Pasqua, giochi di stoffa, tè, cocco essiccato, spezie, bambù, fibra, carta riciclata, vimi- ni, gelatine, strumenti musicali, bigiotteria argento, artigianato vario, borse e zainetti, ananas fette in latta, riso, aloe vera, prodotti bambù, banana chips, mango secco, olio di cocco, cocco essiccato, accessori in fibra, articoli religiosi in legno, cous cous, olio d’oliva, mandorle, datteri, sapone in scaglie Europa 8 Prodotti alimentari di Solidale Italiano e rosa canina 24
  • 27. Stakeholde Cap. 2: Perimetro e stakeholder 2.1 Descrizione di Perimetro e stakeholder Perimetro La struttura societaria di Altromercato comprende anche le partecipate CTM Agrofair Italia srl, Inventa S.r.l e Altromercato Argentina S.A. Normalmente il perimetro di un Bilancio di sostenibi- lità dovrebbe essere esteso anche alle società controllate, o comunque partecipate, in quanto ricadenti nel campo di influenza della società controllante. Il Bilancio economico, infatti, presenta anche i dati consolidati delle tre società. Tuttavia, almeno in questa prima stesura, i dati espressi e presentati nelle successive pagine saranno limitati solo ad Altromercato. Nella prossima edizione sarà possibile evidenziare sia i dati di tutte le altre organizzazioni sia i dati consolidati. Stakeholder Gli stakeholder rappresentano una molteplicità complessa e variegata di soggetti portatori di interesse. Gli stakeholder sono soggetti che hanno un interesse diretto o indiretto sulle attività di Altro- mercato e/o hanno investito capitale umano, economico, finanziario, risorse in genere, oppure partecipano direttamente alla produzione o fruiscono dei prodotti/servizi o ne determinano le caratteristiche. Lo stakeholder è un soggetto (una persona, un’organizzazione o un gruppo di persone) che de- tiene un “titolo” per entrare in relazione con Altromercato; un soggetto le cui opinioni o decisioni, i cui atteggiamenti o comportamenti, possono oggettivamente favorire od ostacolare il raggiungi- mento degli obiettivi. Lo stakeholder può essere “Primario” o “Secondario” in base al suo coinvolgimento nelle attività economiche, negli investimenti o anche solo nelle relazioni, ma anche nell’influenza che esso esercita sull’attività (ad esempio le associazioni dei consumatori, le organizzazioni di commercio nazionale e internazionale, i Governi, le istituzioni ecc.). Per rilevare le categorie degli stakeholder di Altromercato è stato analizzato il contesto e la collet- tività di riferimento. I portatori di interesse sono stati individuati sulla base del ruolo che Altromer- cato gioca tra le parti sociali e dell’esperienza. Per questa prima edizione sono state identificate queste categorie di stakeholder: CATEGORIE COMPOSIZIONE VALORE AGGIUNTO DI STAKEHOLDER DEL GRUPPO OFFERTO PRIMARI Produttori oli essenziali, Himalayan bio trade, Nepal. Foto di Rudi Dalvai Organizzazioni Circa 170 organizzazioni di produttori, • Partnership di alto valore di fair trade distribuite in quattro aree geografiche: per l’autosviluppo del Sud Asia, Africa, America Latina e Europa. • Maggiore equità e solidarietà Possono essere: famiglie, gruppi di pro- nelle regole e pratiche di com- duttori familiari, gruppi di produttori mercio internazionale informali; associazioni di produttori, cooperative o grandi strutture di servizi alla produzione, commercializzazio- ne o all’esportazione,imprese private e pubbliche, ONG 25
  • 28. Cap. 2 Perimetro e stakeholder CATEGORIE COMPOSIZIONE VALORE AGGIUNTO DI STAKEHOLDER DEL GRUPPO OFFERTO PRIMARI Organizzazioni I soci di Altromercato: Possibilità di essere parte di fair trade una rete di 124 fra associazioni e coopera- attiva nella costruzione di del Nord tive che condividono i valori del Consorzio, un modello di fair trade partecipano direttamente alla sua gover- basato sulle organizzazioni nance, concorronoì allo sviluppo del siste- ma Altromercato attraverso la gestione di circa 300 Botteghe del Mondo sul territorio italiano e 3 all’estero. Tutte le organizzazioni nazionali e internazionali che si occupano di commercio equo (es.: EFTA, WFTO, AGI- CES, ecc.). Altre Cooperative sociali coinvolte nel Solidale Valori condivisi, trasparenza, Organizzazioni Italiano, Libera accordi commerciali chiari, partner sinergie commerciali Consumatori Acquirenti dei prodotti: con le loro scelte Strumenti e opportunità per di consumo, partecipano attivamente alla concretizzare uno stile di costruzione di un’economia più giusta vita socialmente responsabile ed essere parte attiva nella co- struzione di un’economia solidale Lavoratori Tutto il personale dipendente, Correttezza di rapporti e rispetto collaboratori, stagisti, tirocinanti, del diritto del lavoro società di servizio in appalto CATEGORIE COMPOSIZIONE VALORE AGGIUNTO DI STAKEHOLDER DEL GRUPPO OFFERTO SECONDARI Pubbliche Enti locali: con i loro uffici pubblici, mense Opportunità di contribuire amministrazioni scolastiche, ecc. attivamente alla promozione e diffusione del commercio equo e solidale Istituti di Istituzioni deputate al controllo quali Asl, Conformità legislativa controllo NAS, Ispettorati provinciali del lavoro, ARPAV Trasformatori di prodotto, GDO, imprese di Prodotti o iniziative di comunica- Imprese produzione, negozi, imprese di ristorazione, zione che supportino lo sviluppo distributori di ristorazione automatica. del commercio equo e solidale Le imprese che costituiscono un canale Promuovere la finanza etica e Istituti finanziari di distribuzione di prodotti del Consorzio solidale e il microcredito Tutti i soggetti finanziari che collaborano con Altromercato nel campo della finanza solidale Rapporti commerciali chiari e Fornitori Organizzazioni presso le quali sono approvvi- condivisi gionati beni e servizi per lo svolgimento della normale attività gestionale e operativa 26
  • 29. 2.2 Coinvolgimento stakeholder e questionari Altromercato aderisce agli intenti di AccountAbility, l’organizzazione internazionale che ha emesso linee guida per il coinvolgimento degli stakeholder al fine di impegnarsi nel dialogo con gli sta- keholder, inclusi quelli cosiddetti “senza voce” (stakeholder deboli, cioè coloro che hanno alto interesse ma bassa o nulla influenza tra cui, per esempio l’ambiente). Questa categoria è rappre- sentata da soggetti che non hanno i mezzi e gli strumenti per poter esprimere in modo forte e omogeneo i propri interessi. Il coinvolgimento deve assicurare il diritto di essere ascoltati a coloro che sono influenzati o possono influenzare le attività di un’organizzazione “e obbligare quest’ulti- ma a farsi carico di queste aspettative”, al fine di aiutarla ad agire meglio. In quest’ottica , nel corso del 2010-2011 Altromercato ha attivato alcuni canali di dialogo i quali, ancorchè incompleti e diffusi per tutti gli stakeholder, hanno rappresentato una significativa forma di ascolto e di comunicazione; si tratta dei questionari a seguito di “Equopertutti”, Questionario ai soci, Questionario a seguito delle attività formative. Equopertutti 2010 Le domande riguardavano in generale la scelta dei prodotti testimonial, l’efficacia dell’iniziativa nel sensibilizzare le persone, le tempistiche, il supporto di Altromercato, l’adeguatezza e l’utilità dei materiali per la comunicazione, il livello di apprezzamento da parte dei clienti, l’utilità dei materiali di supporto per organizzare l’iniziativa, la soddisfazione degli organizzatori nelle botteghe, la loca- lizzazione dei banchetti per l’iniziativa (stazione, cinema, Forum FNAC). Analisi dei questionari di gradimento Equopertutti Hanno inviato i questionari compilati 17 botteghe, (campione parziale). In breve i risultati. Opinioni generali A tutte le Botteghe è piaciuta molto l’idea di utilizzare due prodotti “testimonial” come lo zucchero e il caffè, mentre la maggior parte credono che l’iniziativa Equopertutti sia efficace per sensibiliz- zare rispetto alle nostre tematiche, alcuni credono che sia mediamente efficace e due botteghe non ritengono che l’iniziativa possa essere efficace a questo scopo. La maggior parte credono sia efficace la durata di due settimane, mentre alcuni suggeriscono che la campagna possa anche durare di più per avere un’efficacia maggiore. La maggior parte delle Botteghe danno una valutazione positiva sul fatto che quest’anno sia an- dato meglio dello scorso anno. In due rispondono invece che è andata peggio e alcuni non hanno dato risposta poiché è stata la prima volta che hanno aderito ad Equopertutti. In generale il supporto di Altromercato nella gestione di Equopertutti è stato valutato positiva- mente, ma spesso ci si lamenta della poca chiarezza e confusione nelle varie comunicazioni che arrivavano. Non si riesce ad esprimere un singolo giudizio sul supporto di “comunicazione in lista RE”, “coordinatore RE d’area” e “CSR” perché solo un piccolo numero di botteghe ha dato una valutazione singola ai tre soggetti, mentre si è sempre valutata in termini generali. Materiali di comunicazione Tutte le botteghe hanno utilizzato i materiali forniti. I problemi si sono riscontrati solo per quel che riguarda le cartoline “tazzina” personalizzabili, perché alcune botteghe hanno affermato di non aver mai ricevuto la cartolina o aver avuto dei ritardi, questo è uno dei punti più criticati. Per tutti è stata molto utile la locandina generale (tranne una bottega che ha affermato che non è stata molto utile); la cartolina “tazzina” ha avuto un riscontro positivo per tutte le botteghe che l’hanno ricevuta, le altre sottolineano il fatto che non l’hanno mai avuta o che ne sono entrati in possesso in ritardo; il libretto informativo è stato ritenuto utile o molto utile da tutti tranne da una bottega; la locandina omaggi è stata ritenuta nel complesso molto utile da tutti. I materiali ordinati sono stati utilizzati quasi tutti. 27
  • 30. Cap. 2 Perimetro e stakeholder Per la maggior parte delle botteghe il fatto di poter personalizzare la cartolina è ritenuto molto utile, Produttrice del Venezuela. Foto di Simonetta Lorigliola ma alcuni informano che non sono stati contattati per la personalizzazione e altri lamentano il fatto che è un po’ difficile personalizzare la cartolina con gli eventi con così tanto anticipo. I suggerimenti per la personalizzazione che più spesso vengono dati sono quelli relativi ad una semplificazione della procedura, all’anticipare i tempi e avere i materiali per tempo, mentre una bottega chiede di farla il più tardi possibile in modo che si riescano a definire più in dettaglio che eventi organizzare. Spot radio e video Possiamo rilevare dei pareri discordanti, infatti poco più della metà crede che gli spot abbiano avuto un impatto mentre gli altri non sono d’accordo su questo. Un dato da rilevare è che la metà delle botteghe che hanno compilato i questionari non hanno inserito gli eventi sul sito, ma la maggior parte di queste perché non hanno organizzato eventi da comunicare o perché ritenevano che non fossero eventi da comunicare sul sito, una bottega ha dichiarato che non è stato possibile inserire gli eventi. Avere un modello di comunicato stampa è ritenuto molto utile dalla maggior parte delle botteghe. Più della metà delle botteghe ha dichiarato di aver prodotto dei materiali propri per promuovere Equopertutti. Parlando della promozione in bottega tutte le botteghe rispondono che i clienti hanno apprezzato la promozione, tranne una bottega che afferma che non riescono a capire se è stato apprezzato poiché non hanno strumenti per potersi esprimere in un senso o nell’altro ma che il messaggio della locandina non era troppo chiaro e immediato e le richieste di saperne di più non sono state molte. Nessuna bottega ha trovato complicata la gestione della promozione. In pochi affermano di aver notato un considerevole aumento a seguito della promozione, mentre gli altri non hanno notato un aumento particolarmente rilevante o non l’hanno notato affatto. Per la maggior parte delle botteghe è stato utile avere un allestimento della vetrina nel periodo di Equopertutti. Le proposte trovate nel vademecum sono state considerate in linea di massima abbastanza rea- lizzabili. Hanno realizzato eventi in bottega meno della metà delle botteghe che hanno compilato i questionari, mentre la maggior parte hanno realizzato eventi non in bottega. La maggior parte delle botteghe si ritiene soddisfatta della partecipazione agli eventi e di essere riusciti a raggiungere persone nuove. Nessuna delle botteghe che ha risposto al questionario ha preso parte alle iniziative di Fnac e Centostazioni, mentre solo una ha partecipato agli eventi nei cinema ma non si ritiene soddisfatta. Questionario per Valutazione soddisfazione del socio Nel mese di gennaio 2011 è stato inviato un primo Questionario sul livello di soddisfazione del socio relativamente al servizio di assistenza clienti e a seguire lo stesso questionario è stato ripro- posto nel mese di luglio 2011 per verificare se ci sono state delle variazioni sul livello dei servizi. Un altro passo importante per migliorare il servizio verso il socio, rendendo più facile e immediato il contatto con la sede operativa è rappresentato dalla riorganizzazione dell’area assistenza clienti. Dal mese di settembre 2011 quindi l’area è stata riorganizzata in modo da prevedere un’assi- stenza alle botteghe del mondo e ai responsabili promozione suddivisa per area geografica. Ogni socio quindi avrà un solo referente a cui rivolgersi per tutti gli aspetti di carattere operativo. Il progetto naturalmente è in continua evoluzione anche grazie al continuo scambio di opinioni/ informazioni tra operativo e i soci. 28