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Ascolta e …
Vi siete mai chiesti se realmente i desideri si avverano?
Ebbene è così! E io, il Grillo Parlante, l'ho visto accadere!
Ecco, i miei saggi mi portarono in una piccola bottega di proprietà di Geppetto il falegname.
Mi infilai sotto la porta e vidi il vecchio Geppetto che lavorava attorno a un burattino di legno che sembrava
proprio un ragazzino.
Geppetto, gli diede un ultimo tocco di pittura e disse: "Ah,... ora è tutta un'altra cosa!
Ed ora, ho proprio un bel nome per te, eh ?... Pinocchio!
Ti piace Figaro? Andiamo! Ora lo collauderemo!"
Geppetto prese Pinocchio dal tavolo da lavoro e tirandolo per i fili lo fece ballare sul pavimento di legno.
Figaro, il gatto, non era certo di trovare simpatico quel nuovo arrivato che si muoveva traballando per il negozio
con un gran fracasso. Ma a Geppetto, il suo piccolo Pinocchio piaceva moltissimo. "Come si è fatto tardi!
Andiamo, è ora di andare a letto.
Buonanotte, Pinocchio. Eh, musetto sbarazzino!
Guardalo, Figaro! Come sarebbe bello, se fosse un bambino vero!"
Prima di addormentarsi, Geppetto aprì la finestra e guardò la notte stellata.
"Oh, Figaro, guarda! La stella dei Desideri! Figaro, sai cosa ho desiderato?
Ho chiesto che il mio Pinocchio diventi un bambino vero!"
E detto questo andò a dormire tutto contento.
"E' un pensiero molto bello", dissi io mentre mi mettevo a letto in una scatola vuota di fiammiferi.
"Ma desideri come questi non si avverano mai".
Un Attimo dopo la stanza si riempì di luce ed apparve una bellissima Fata Turchina, che toccò Pinocchio con la
sua bacchetta magica.
"Destati, o legni inanimato, perchè la vita io ti ho donato!"
E Pinocchi si mosse! "Mi muovo! So parlare!" "
Si Pinocchio, ti ho donato la vita." "perchè" "Perchè stasera Geppetto ha desiderato un bimbo vero."
"Ma che il desiderio si avveri interamente dipenderà..." ...lo ammonì la Fata Turchina... ...solo da te." "Da me?"
"Dimostrati bravo, coraggioso, disinterassato. E un giorno sarai un bambino vero." "Proprio un bambino vero?"
"Devi imparare a distinguere il bene dal male." "Ma come si fa?"
"Lo aiuterò io, signora Fata", dissi io saltando sul tavolo da lavoro.
 "Inginocchiati, Grillo Parlante. Io ti eleggerò a Coscienza di Pinocchio. Gli sarai guida lungo i sentieri della
vita. E detto questo, la Fata Turchina scomparve.
Immaginate la sorpresa di Geppetto la mattina seguente nel vedere che Pinocchio camminava e parlava!
"Ma è il mio sogno che si realizza! Bisogna festeggiare l'avvenimento! Eh-eh, musica!"
E i due si misero a ballare per tutta la bottega ridendo allegramente.
La mattina dopo, Geppetto mandò Pinocchio a scuola. Ma lungo la strada, c'erano guai ad aspettarlo.
Una volpe astuta e un gatto scaltro convinsero Pinocchio che il posto giusto per un burattino senza fili era il
teatro!
 E invece che andare a scuola, lo persuasero ad accompagnarli dal burattinaio Mangiafuoco.
Mangiafuoco mise subito Pinocchio nel suo spettacolo di marionette. Gli spettatori correvano a vedere il
piccolo burattino che poteva cantare e ballare senza bisogno di fili.
Sissignori, Pinocchio ebbe un gran successo.
Io gli dissi che in quel momento sarebbe dovuto andare a scuola, ma lui non mi ascoltò!
E per di più guadagnava tanto denaro che pensai di avere torto. Come mi sbagliavo!
Dopo lo spettacolo, Mangiafuoco portò Pinocchio nel suo carro, gli prese tutto il denaro e lo rinchiuse in una
gabbia!
"Questa sarà la tua casa! buonanotte, gallinella dalle uova d'oro!"
Pinocchio scuoteva le sbarre della gabbia. "No! No! Un momento! Voglio uscire! Lo dirò al mio babbo!"
Ma Mangiafuoco scoppiò in una risata e uscì sbattendo la porta del carro.
Trovai il povero Pinocchio che piangeva nel buio. "Oh, se avessi dato ascolto alle tur parole. Chissà quando
rivedrò il mio babbo ormai!"
Proprio in quell’ istante la Fata Turchina riapparve. Pinocchio, per nascondere il guaio che aveva combinato, le
raccontò una bugia dopo l'altra, ma dopo ogni bugia il suo naso di legno diventava sempre più lungo!
"Vedi Pinocchio, vi sono due specie di bugie: alcune hanno le gambe corte, altre il naso lungo".
"Non dirò mai più bugie!" "Ti perdonerò per questa volta...ma questa è l'ultima volta che posso aiutarti.“
 La Fata fece un gesto con la mano e in attimo il naso di Pinocchio tornò alla sua lunghezza normale e la porta
della gabbia sparì!
Mentre tornavano verso casa, Pinocchio sentì parlare di un posto meraviglioso chiamato il Paese dei Balocchi,
dove i ragazzi potevano divertirsi a rompere i vetri delle finestre, fumare, e restare alzati fino a tardi.
Io non ci vedevo chiaro, ma Pinocchio volle andarci.
Salì a bordo di una diligenza piena di ragazzi sciocchi e chiassosi.
Non potevo fare altro che seguirlo.
Nel paese dei Balocchi, Pinocchio si unì a tutti quei ragazzi scalmanati che fracassavano mobili, si tiravano
addosso palle di fango e giocavano a biliardo.
Sapevo che quel posto non gli avrebbe portato niente di buono, e tentai di convincere Pinocchioa partire.
"Ma guardati! Come speri di diventare un bambino vero?" "Ma senti, Lucignolo dice che si vive una volta
sola!" "E allora rimani! Fai come vuoi!" E me ne andai.
Mentre mi avviavo verso il molo, notai degli uomini dall'aria sospetta che rinchiudevano in grosse ceste degli
asinelli spaventati. Lo strano era che quegli asinelli indossavano abiti da ragazzi, e alcuni di loro gridavano
"Mamma! Mamma!" E allora capii. Erano ragazzi cattivi trasformati in asini! Dovevo portare via Pinocchio dal
Paese dei Balocchi, e subito!
Mi precipitai nella sala del biliardo, gridando, "Pinocchio! Svelto, Pinocchio! I ragazzi sono stati cambiati in
ciuchini! Vieni, presto, sennò sarà troppo tardi!" Ma era troppo tardi.
A Pinocchio erano cresciute la coda e le orecchie d'asino! "Oh, cosa faccio adesso! Grillo, Grillo aiuto!"
Dobbiamo andarcene da qui prima che ti trasformi completamente! Seguimi, Pinocchio!"
Corremmo fino alla riva del mare, ci tuffammo in acqua e cominciammo a nuotare verso la terraferma.
Quando Pinocchio uscì dall'acqua, aveva ancora orecchie e coda d'asino, ma era felice di essere fuggito dal
Paese dei Balocchi. "Papà! Papà! Sono tornato! Sono io, Pinocchio!"
Ma quando arrivammo alla bottega di Geppetto la porta era sbarrata. Geppetto era partito.
Proprio in quel momento comparve una colomba fatata che lasciò cadere un biglietto.
"Pinocchio, parla del tuo babbo!
C'è scritto che è partito per cercarti ed è stato inghiottito da una balena!"
Il povero Pinocchio pensò che non avrebbe mai più rivisto il suo babbo, ma io continuai a leggere. "Aspetta, è
vivo! Qui dice che vive nella pancia della Balena in fondo al mare!" Pinocchio raddrizzò le spalle. "E' vivo?!
Vado a cercarlo!" "Ma Pinocchio!" "Voglio salvarlo!" "E' pericoloso! La Balena può inghiottire intere navi!"
"Addio, Grillo!"
Detto questo, Pinocchio corse in cima ad una roccia alta sull'acqua, si legò una pietra alla coda e saltò in mare.
La pietra lo trascinò sul fondo, dove Pinocchio cominciò a cercare Geppetto. "Babbo! Babbo!"
Pinocchio non dovette cercare a lungo. La Balena stava inghiottendo dei tonni come pranzo e Pinocchio fu
trascinato nella pancia della Balena insieme ai pesci. Come fu sorpreso Geppetto! "Pinocchio?!" "Babbo!" "
Pinocchio, ragazzo mio! Io sono felice di rivederti!" "Anch'io, papà! Dobbiamo fuggire!" "Fuggire? Eh, no, no
figliolo, ho provato tante volte. Essa apre la bocca solo per mangiare. E allora tutto può entrare, e niente può
uscire."
Improvvisamente Pinocchio ebbe un'idea straordinaria. "Un fuoco! E' quello che ci vuole! Un gran fuoco, che
faccia molto fumo!" "Fumo?" "Lo farò starnutire!"
Pinocchio e Geppetto accesero il fuoco, poi saltarono su una zattera, mentre il fumo saliva verso il naso della
gigantesca Balena, che prese a soffiare e a sbuffare, finchè con uno starnuto la spinse fuori!
Pinocchio e Geppetto erano sani e salvi, ma la Balena, furiosa per quell'inganno, inseguì la piccola zattera con
uno sguardo terribile negli occhi.
Geppetto gridò: "Farà del tutto per ucciderci! Rema, figliolo!"
La Balena si tuffò sott'acqua, poi riemerse improvvisamente proprio sotto la zattera. Pinocchio e Geppetto
vennero gettati in aria e la zattera andò in mille pezzi!
Geppetto si dibatteva disperatamente nell'acqua, mentre la Balena furiosa tornava verso di loro. "Eccola!
Attento, salta!" "Babbo, oh Babbo!" "Pinocchio salvati, non pensare a me!"
"Vengo anch'io! Coraggio!" Pinocchio afferrò Geppetto per la camicia e coraggiosamente nuotò verso la
spiaggia.
"E' inutile non ci riusciremo. Te l'avevo detto che si sarebbe arrabbiata!"
Proprio mentre la terribile Balena si gettava su di loro..."Siamo fuori!"... Pinocchio trasse in salvo Geppetto
dietro ad una roccia.
Quando Geppetto aprì gli occhi si ritrovò sulla spiaggia, fuori pericolo.
Ma il povero Pinocchio giaceva immobile nell'acqua.
Piangendo, Geppetto riportò Pinocchio alla sua bottega e adagiò il burattino sul letto.
Improvvisamente, sentimmo la voce della Fata Turchina. "Dimostrati bravo, coraggioso, e disinteressato.E un
giorno sarai un bambino vero.
Destati, Pinocchio!" Pinocchio si mise a sedere sul letto e scoprì di essere diventato un ragazzo vero!
Scoppiando di gioia, Pinocchio e Geppetto ballarono per tutta la stanza.
Quindi, come avete visto, i desideri si possono avverare.

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  • 2. Vi siete mai chiesti se realmente i desideri si avverano? Ebbene è così! E io, il Grillo Parlante, l'ho visto accadere! Ecco, i miei saggi mi portarono in una piccola bottega di proprietà di Geppetto il falegname.
  • 3. Mi infilai sotto la porta e vidi il vecchio Geppetto che lavorava attorno a un burattino di legno che sembrava proprio un ragazzino. Geppetto, gli diede un ultimo tocco di pittura e disse: "Ah,... ora è tutta un'altra cosa! Ed ora, ho proprio un bel nome per te, eh ?... Pinocchio! Ti piace Figaro? Andiamo! Ora lo collauderemo!"
  • 4. Geppetto prese Pinocchio dal tavolo da lavoro e tirandolo per i fili lo fece ballare sul pavimento di legno. Figaro, il gatto, non era certo di trovare simpatico quel nuovo arrivato che si muoveva traballando per il negozio con un gran fracasso. Ma a Geppetto, il suo piccolo Pinocchio piaceva moltissimo. "Come si è fatto tardi! Andiamo, è ora di andare a letto. Buonanotte, Pinocchio. Eh, musetto sbarazzino! Guardalo, Figaro! Come sarebbe bello, se fosse un bambino vero!"
  • 5. Prima di addormentarsi, Geppetto aprì la finestra e guardò la notte stellata. "Oh, Figaro, guarda! La stella dei Desideri! Figaro, sai cosa ho desiderato? Ho chiesto che il mio Pinocchio diventi un bambino vero!" E detto questo andò a dormire tutto contento. "E' un pensiero molto bello", dissi io mentre mi mettevo a letto in una scatola vuota di fiammiferi. "Ma desideri come questi non si avverano mai".
  • 6. Un Attimo dopo la stanza si riempì di luce ed apparve una bellissima Fata Turchina, che toccò Pinocchio con la sua bacchetta magica. "Destati, o legni inanimato, perchè la vita io ti ho donato!" E Pinocchi si mosse! "Mi muovo! So parlare!" " Si Pinocchio, ti ho donato la vita." "perchè" "Perchè stasera Geppetto ha desiderato un bimbo vero."
  • 7. "Ma che il desiderio si avveri interamente dipenderà..." ...lo ammonì la Fata Turchina... ...solo da te." "Da me?" "Dimostrati bravo, coraggioso, disinterassato. E un giorno sarai un bambino vero." "Proprio un bambino vero?" "Devi imparare a distinguere il bene dal male." "Ma come si fa?" "Lo aiuterò io, signora Fata", dissi io saltando sul tavolo da lavoro. "Inginocchiati, Grillo Parlante. Io ti eleggerò a Coscienza di Pinocchio. Gli sarai guida lungo i sentieri della vita. E detto questo, la Fata Turchina scomparve.
  • 8. Immaginate la sorpresa di Geppetto la mattina seguente nel vedere che Pinocchio camminava e parlava! "Ma è il mio sogno che si realizza! Bisogna festeggiare l'avvenimento! Eh-eh, musica!" E i due si misero a ballare per tutta la bottega ridendo allegramente.
  • 9. La mattina dopo, Geppetto mandò Pinocchio a scuola. Ma lungo la strada, c'erano guai ad aspettarlo. Una volpe astuta e un gatto scaltro convinsero Pinocchio che il posto giusto per un burattino senza fili era il teatro! E invece che andare a scuola, lo persuasero ad accompagnarli dal burattinaio Mangiafuoco.
  • 10. Mangiafuoco mise subito Pinocchio nel suo spettacolo di marionette. Gli spettatori correvano a vedere il piccolo burattino che poteva cantare e ballare senza bisogno di fili. Sissignori, Pinocchio ebbe un gran successo. Io gli dissi che in quel momento sarebbe dovuto andare a scuola, ma lui non mi ascoltò! E per di più guadagnava tanto denaro che pensai di avere torto. Come mi sbagliavo!
  • 11. Dopo lo spettacolo, Mangiafuoco portò Pinocchio nel suo carro, gli prese tutto il denaro e lo rinchiuse in una gabbia! "Questa sarà la tua casa! buonanotte, gallinella dalle uova d'oro!" Pinocchio scuoteva le sbarre della gabbia. "No! No! Un momento! Voglio uscire! Lo dirò al mio babbo!" Ma Mangiafuoco scoppiò in una risata e uscì sbattendo la porta del carro. Trovai il povero Pinocchio che piangeva nel buio. "Oh, se avessi dato ascolto alle tur parole. Chissà quando rivedrò il mio babbo ormai!"
  • 12. Proprio in quell’ istante la Fata Turchina riapparve. Pinocchio, per nascondere il guaio che aveva combinato, le raccontò una bugia dopo l'altra, ma dopo ogni bugia il suo naso di legno diventava sempre più lungo! "Vedi Pinocchio, vi sono due specie di bugie: alcune hanno le gambe corte, altre il naso lungo". "Non dirò mai più bugie!" "Ti perdonerò per questa volta...ma questa è l'ultima volta che posso aiutarti.“ La Fata fece un gesto con la mano e in attimo il naso di Pinocchio tornò alla sua lunghezza normale e la porta della gabbia sparì!
  • 13. Mentre tornavano verso casa, Pinocchio sentì parlare di un posto meraviglioso chiamato il Paese dei Balocchi, dove i ragazzi potevano divertirsi a rompere i vetri delle finestre, fumare, e restare alzati fino a tardi. Io non ci vedevo chiaro, ma Pinocchio volle andarci. Salì a bordo di una diligenza piena di ragazzi sciocchi e chiassosi. Non potevo fare altro che seguirlo.
  • 14. Nel paese dei Balocchi, Pinocchio si unì a tutti quei ragazzi scalmanati che fracassavano mobili, si tiravano addosso palle di fango e giocavano a biliardo. Sapevo che quel posto non gli avrebbe portato niente di buono, e tentai di convincere Pinocchioa partire. "Ma guardati! Come speri di diventare un bambino vero?" "Ma senti, Lucignolo dice che si vive una volta sola!" "E allora rimani! Fai come vuoi!" E me ne andai.
  • 15. Mentre mi avviavo verso il molo, notai degli uomini dall'aria sospetta che rinchiudevano in grosse ceste degli asinelli spaventati. Lo strano era che quegli asinelli indossavano abiti da ragazzi, e alcuni di loro gridavano "Mamma! Mamma!" E allora capii. Erano ragazzi cattivi trasformati in asini! Dovevo portare via Pinocchio dal Paese dei Balocchi, e subito!
  • 16. Mi precipitai nella sala del biliardo, gridando, "Pinocchio! Svelto, Pinocchio! I ragazzi sono stati cambiati in ciuchini! Vieni, presto, sennò sarà troppo tardi!" Ma era troppo tardi. A Pinocchio erano cresciute la coda e le orecchie d'asino! "Oh, cosa faccio adesso! Grillo, Grillo aiuto!" Dobbiamo andarcene da qui prima che ti trasformi completamente! Seguimi, Pinocchio!" Corremmo fino alla riva del mare, ci tuffammo in acqua e cominciammo a nuotare verso la terraferma. Quando Pinocchio uscì dall'acqua, aveva ancora orecchie e coda d'asino, ma era felice di essere fuggito dal Paese dei Balocchi. "Papà! Papà! Sono tornato! Sono io, Pinocchio!"
  • 17. Ma quando arrivammo alla bottega di Geppetto la porta era sbarrata. Geppetto era partito. Proprio in quel momento comparve una colomba fatata che lasciò cadere un biglietto. "Pinocchio, parla del tuo babbo! C'è scritto che è partito per cercarti ed è stato inghiottito da una balena!"
  • 18. Il povero Pinocchio pensò che non avrebbe mai più rivisto il suo babbo, ma io continuai a leggere. "Aspetta, è vivo! Qui dice che vive nella pancia della Balena in fondo al mare!" Pinocchio raddrizzò le spalle. "E' vivo?! Vado a cercarlo!" "Ma Pinocchio!" "Voglio salvarlo!" "E' pericoloso! La Balena può inghiottire intere navi!" "Addio, Grillo!" Detto questo, Pinocchio corse in cima ad una roccia alta sull'acqua, si legò una pietra alla coda e saltò in mare. La pietra lo trascinò sul fondo, dove Pinocchio cominciò a cercare Geppetto. "Babbo! Babbo!"
  • 19. Pinocchio non dovette cercare a lungo. La Balena stava inghiottendo dei tonni come pranzo e Pinocchio fu trascinato nella pancia della Balena insieme ai pesci. Come fu sorpreso Geppetto! "Pinocchio?!" "Babbo!" " Pinocchio, ragazzo mio! Io sono felice di rivederti!" "Anch'io, papà! Dobbiamo fuggire!" "Fuggire? Eh, no, no figliolo, ho provato tante volte. Essa apre la bocca solo per mangiare. E allora tutto può entrare, e niente può uscire."
  • 20. Improvvisamente Pinocchio ebbe un'idea straordinaria. "Un fuoco! E' quello che ci vuole! Un gran fuoco, che faccia molto fumo!" "Fumo?" "Lo farò starnutire!" Pinocchio e Geppetto accesero il fuoco, poi saltarono su una zattera, mentre il fumo saliva verso il naso della gigantesca Balena, che prese a soffiare e a sbuffare, finchè con uno starnuto la spinse fuori!
  • 21. Pinocchio e Geppetto erano sani e salvi, ma la Balena, furiosa per quell'inganno, inseguì la piccola zattera con uno sguardo terribile negli occhi. Geppetto gridò: "Farà del tutto per ucciderci! Rema, figliolo!"
  • 22. La Balena si tuffò sott'acqua, poi riemerse improvvisamente proprio sotto la zattera. Pinocchio e Geppetto vennero gettati in aria e la zattera andò in mille pezzi! Geppetto si dibatteva disperatamente nell'acqua, mentre la Balena furiosa tornava verso di loro. "Eccola! Attento, salta!" "Babbo, oh Babbo!" "Pinocchio salvati, non pensare a me!"
  • 23. "Vengo anch'io! Coraggio!" Pinocchio afferrò Geppetto per la camicia e coraggiosamente nuotò verso la spiaggia. "E' inutile non ci riusciremo. Te l'avevo detto che si sarebbe arrabbiata!" Proprio mentre la terribile Balena si gettava su di loro..."Siamo fuori!"... Pinocchio trasse in salvo Geppetto dietro ad una roccia.
  • 24. Quando Geppetto aprì gli occhi si ritrovò sulla spiaggia, fuori pericolo. Ma il povero Pinocchio giaceva immobile nell'acqua. Piangendo, Geppetto riportò Pinocchio alla sua bottega e adagiò il burattino sul letto.
  • 25. Improvvisamente, sentimmo la voce della Fata Turchina. "Dimostrati bravo, coraggioso, e disinteressato.E un giorno sarai un bambino vero. Destati, Pinocchio!" Pinocchio si mise a sedere sul letto e scoprì di essere diventato un ragazzo vero! Scoppiando di gioia, Pinocchio e Geppetto ballarono per tutta la stanza. Quindi, come avete visto, i desideri si possono avverare.