2. La comunicazione non verbale
La comunicazione umana avviene attraverso l’uso
simultaneo e *interdipendente* di diversi sistemi
comunicativi
verbale
*non* verbale
3. La comunicazione non verbale
Canali della comunicazione
Linguistico
parole, frasi,
stilemi, gergo,
ecc
Vocale /intonazionale
Timbro della voce, cadenza,
prosodia, ritmo
Cinesico / mimicogestuale
Paralinguistico
Colpi di tosse,
*hum*, ecc
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4. La comunicazione non verbale
Cinesica / mimico-gestuale
Prossemica
Espressioni facciali
Gesti delle mani
Movimenti del corpo
Uso dello spazio interpersonale
La bolla soggettiva
Contatto corporeo
Es nei rituali di saluto
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5. La comunicazione non verbale
Gli aspetti non verbali…
…integrano, ampliano e a volte sostituiscono il
contenuto verbale di una comunicazione
…trasmettono informazioni sulla qualità della
relazione
…soprattutto…
sono un complesso sistema di comunicazione sociale
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6. La comunicazione non verbale
Un sistema di comunicazione sociale...
…influenzato da fattori culturali
…con funzioni diverse, articolate a volte
sovrapposte
…che utilizza canali autonomi e ben definiti
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7. Alcune domande
Qual è l’origine dei segnali non verbali?
Quanto è innato e quanto appreso?
Quali meccanismi fisiologici regolano l’emissione
dei segnali non verbali?
sorriso
Attivazione del sistema neuromuscolare in seguito
all’attivazione emotiva (sistema limbico)
Strumento di segnalazione sociale
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8. Un criterio fondamentale
Tutto ciò che possiamo osservare nei meccanismi
della CNV è frutto della storia evolutiva della specie
umana, dei meccanismi di adattamento alla propria
*nicchia ecologica* che per gli esseri umani è
anche il gruppo sociale
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9. Innato-appreso
Segnali non verbali
Origine fisiologica
Evoluzione
Centri cerebrali
Ipotalamo&
Sistema
limbico
nervo facciale
Corteccia
muscoli
espressione volto
Espressioni intenzionali
Espressioni spontanee
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12. La comunicazione non verbale
I segnali non verbali sono frequenti e connaturati
nel comportamento comunicativo
Non facile avere la consapevolezza della loro
funzione
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13. Intenzionalità
Segnali non verbali possono essere
Involontari
Sudorazione
Rossore
Volontari & diretti a
uno scopo
Intenzionali
Un dito davanti alla
bocca per chiedere
silenzio
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14. Il comportamento non verbale può essere…
Informativo
Comunicativo
Gesti il cui significato è condiviso e interpretato in modo
analogo da alcune classi di osservatori
Gesti che vengono inviati consapevolmente e in modo
chiaro per trasmettere un messaggio
Interattivo
Gesti che vengono usati durante un’interazione e che
influenzano i partecipanti all’interazione
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15. Codifica e decodifica
Codificare un messaggio non verbale significa
inviare informazioni in modo consapevole o
inconsapevole a un’altra persona attraverso i canali
e i segnali che costituiscono la CNV
Decodificare questi messaggi significa: percepirli &
interpretarli
Ma la decodifica può non essere adeguata!
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16. Quali situazioni?
(Argyle 1988)
A&B attribuiscono a un segnale NV significato uguale
B interpreta male il segnale di A perché A inefficace o B
inefficace
A invia un messaggio ingannevole
A non intende comunicare ma B decodifica ugualmente i
suoi segnali es. sbadiglio
A non intentende comunicare e B interpreta in modo
inadeguato
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17. Competenza comunicativa non verbale
Competenze sociali adeguate per fare un uso
corretto dei segnali NV e per risonoscerne
significato e finalità
E’ un importante *abilità* sociale
Determina la buona qualità e varietà dei rapporti
sociali
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18. Competenza comunicativa non verbale
Scegliere nella gamma possibile il/i segnali
pertinenti e consoni alla situazione e alla qualità e
tipologia di relazione tra i parlanti
Regolare adeguatamente l’intensità dei segnali
Identificare adeguatamente norme sociali, regole
culturali e caratteristiche personologiche individuali
Riconoscere e utilizzare i segnali di feedback
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19. Le funzioni della
comunicazione non verbale
Esprimere emozioni
Comunicare gli atteggiamenti interpersonali
Presentare se stessi
Sostenere, modificare, completare, sostituire
il discorso
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20. Le funzioni della comunicazione non verbale
Esprimere emozioni
uomini che gli animali emettono spontaneamente in
modo costante segnali non verbali che manifestano
con molta efficacia gli stati emotivi
I segnali non verbali possiedono rispetto al linguaggio
maggiore efficacia comunicativa e veridicità: in parte
per la loro visibilità in parte per il minor controllo che è
possibile esercitare su di essi
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21. Le funzioni della comunicazione non verbale: esprimere emozioni
Lo stato emozionale viene rivelato in modo più esplicito
da alcuni canali:
VOLTO (espressioni facciali e sguardo) comunica il maggior
numero di informazioni, canale più controllato
Indica per lo più il tipo di emozione provata
CORPO - postura, gesti, movimenti, e il TONO DELLA VOCE
canali meno controllabili
forniscono informazioni sull’intensità delle emozioni
Zuckerman et al 1982
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22. Le funzioni della comunicazione non verbale: esprimere emozioni
Espressione delle emozioni
Volontaria
Controllata
Eckman&Friesen, 1969
Display rules
Nascondere
l’emozione provata
simulandone un’altra
Ridurre il livello di
espressione dell’
emozione
Mostrare
indifferenza
Aumentare
l’espressività
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23. Le funzioni della comunicazione non verbale: esprimere emozioni
Espressione delle emozioni
Stato fisiologico
Segnali fisiologici: temperatura, conduttanza cutanea, tremore,
sudorazione, respirazione, ecc
Esperienza soggettiva
Tre componenti
Interpretazione soggettiva
Segnali NVb
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24. Le funzioni della comunicazione non verbale
Comunicare gli atteggiamenti interpersonali
CNV mezzo primario per segnalare mutamenti di
qualità nello svolgimento delle relazioni interpersonali
dominanza/sottomissione, amicizia/ostilità
Atteggiamenti
Segnali
sempre orientati a un *altro*
Spontanei
Controllati intenzionalmente per mantenere la relazione
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25. Le funzioni della comunicazione non verbale: comunicare gli
atteggiamenti interpersonali
I segnali non verbali hanno maggiore efficacia
comunicativa rispetto a quelli verbali
ricerca amicizia-ostilità e superiorità-inferiorità
Sono centrali nella definizione di ruolo in ambito
professionale o sociale
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26. Le funzioni della comunicazione non verbale
Presentare se stessi
Nell’interazione sociale la CNV consente agli
individui uno scambio di informazioni su se stessi
con lo scopo di raggiungere una maggiore
conoscenza reciproca e di stabilire delle relazioni
Goffman (1959) self-presentation come *piece*
teatrale, con scena attori e pubblico
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27. Le funzioni della comunicazione non verbale: presentare se stessi
Strategie di presentazione di sé
Status
Ruolo
Appartenenza di gruppo
Immagine
Uso di simboli
….
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28. Le funzioni della comunicazione non verbale: presentare se stessi
Goffman (1959) “la vita quotidiana come
rappresentazione” il Mulino
Self-presentation come *piece* teatrale,
con scena attori e pubblico
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29. Le funzioni della comunicazione non verbale
Sostenere, modificare, completare, sostituire il
discorso
il messaggio verbale è accompagnato e influenzato da
un insieme di elementi non verbali
non vocale: gesti, movimenti del corpo, posture ecc.
Vocale: intonazione, qualità della voce, pause ecc
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30. Le funzioni della comunicazione non verbale: Sostenere, modificare,
completare, sostituire il discorso
Nella conversazione le persone fanno largo uso
di gesti e dello sguardo per sottolineare o
enfatizzare il discorso (le pause rappresentano
circa il 50% di un discorso)
Segnali non verbali come regolatori del flusso e
del fluire ottimale dell’interazione (turn taking)
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31. Le funzioni della comunicazione non verbale: Sostenere, modificare,
completare, sostituire il discorso
Regolazione
sguardo, cenno del capo o gesto per indicare che si è
finito un discorso e si vuole cedere la parola
sorrisi, gesti di assenso o espressioni quali «sì, bene,
certo» rivelano in genere approvazione e interesse
scuotere il capo, alzare le spalle, guardare altroverivela in
genere disinteresse, disaccordo da parte dell’interlocutore
e contribuisce in alcuni casi a modificare o sminuire la
comunicazione
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32. Le funzioni della comunicazione non verbale: Sostenere, modificare,
completare, sostituire il discorso
Uso delle pause..
Enfasi
Segnale di cambio di turno
… e del silenzio…
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33. Elementi della CNV
Aspetto esteriore
Volto
Sguardo
Voce e aspetti non verbali del parlato
Comportamento spaziale
Movimenti del corpo e gesti
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34. Elementi della CNV
Aspetto esteriore
elementi “statici”
Non subiscono modificazioni nel corso dell’interazione, ma
possono venire intenzionalmente manipolati (Cook, 1971)
conformazione fisica
stereotipi cognitivo-emotivi
volto (nei suoi tratti fisici),
abiti, il trucco, l’acconciatura
Es. Grassi e magri
Segnale sociale
Status, ruolo, gruppo, gerarchia, riti
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36. Elementi della CNV
Lo sguardo
Elementi fisiologici: dilatazione pupille, battito palpebre,
movimenti oculari, ..
Guardare/essere guardati
piacere
ansia
Equilibrio nel contatto oculare
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37. Elementi della CNV
Voce e aspetti non verbali del parlato:
paralinguistica (Trager, 1958)
Qualità della voce
Tono, risonanza, aspetti soggettivi
Vocalizzazioni
caratterizzatori vocali
Qualificatori vocali
Sospiro, pianto, riso, sbadiglio
Intensità, timbro , estensione
Segregati vocali
Uh, uhm, inspirazioni, aspirazioni, pause
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38. Elementi della CNV:
Voce e aspetti non verbali del parlato
Argyle 1988
Segnali prosodici fanno parte integrante del linguaggio
Segnali sincronici segnalano che si è terminato di
parlare
Pause per evidenziare i passaggi del discorso, sonorità per
dare enfasi, tono di voce ascendente nelle domande
Tono discendente
Segnali di disturbo
Ripetizioni balbettii, omissioni, suoni incoerenti, ecc
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39. Elementi della CNV:
Voce e aspetti non verbali del parlato
Voce: canale su cui si esercita meno controllo
Riconoscere gli stati emotivi da tono, ritmo, tono della
voce
Alto livello di attivazione
psicofisiologica ALTO
AROUSAL
Aumento di velocità
Alta frequenza
Ampiezza di estensione
della voce
Basso livello di attivazione
psicofisiologica BASSO
AROUSAL
Riduzione della velocità
Bassa frequenza
Riduzione dell’ estensione della voce
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40. Elementi della CNV
Comportamento spaziale
studio del comportamento spaziale dell’ individuo: dei
movimenti del suo corpo nell’ambiente fisico, il livello di
contatto fisico o distanza che tende a stabiilre tra sé e gli
altri, postura
migliore comprensione degli aspetti di personalità, stati
emotivi, atteggiamenti ecc
Rapporto individuo-spazio
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41. Elementi della CNV Comportamento spaziale
Rapporto individuo-spazio
Elementi fisici dell’ambiente
Caratteristiche individuali
Fattori sociali
Fattori culturali
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42. Elementi della CNV Comportamento spaziale
Contatto corporeo
Vicinanza-lontananza
intima (0-45 cm)
personale (45 cm- 1,20 m)
sociale (1,20 m – 3,65 m)
pubblica (3,65 m in poi)
Orientazione
Postura
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43. Elementi della CNV
Movimenti del corpo e gesti
Si definiscono gesti tutte le azioni che vengono prodotte
volontariamente per comunicare informazioni a chi
guarda. Esistono anche dei gesti spontanei, involontari,
apparentemente privi di una precisa finalità
comunicativa, ma che rappresentano comunque segnali
visivi percepiti e osservati da chi guarda
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44. Elementi della CNV
Alcune classificazioni
Gesticolazione
Rosenfeld 1966
Manipolazione di sé
Kendon 1983
Semiotici - significato intrinseco
Funzionali - significato in funzione del discorso
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45. Elementi della CNV Movimenti del corpo e gesti
Gesti emblematici
Segnali emessi da una persona intenzionalmente, il significato
può essere traducibile direttamente in parole
Eckman & Friesen, 1969
Condivisione sociale es. autostop
Gesti illustratori
Gesti fatti con le mani, collegati strettamente al discorso,
aumentano le informazioni trasmesse sul piano verbale
Culturalmente differenti, consapevoli anch se non sempre
intenzionali
Servono a enfatizzare, scandire, sottolineare parti del discorso
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46. Elementi della CNV Movimenti del corpo e gesti
Segnali regolatori
Segnali indicatori di stato emotivo
Utilizzati per mantenre il flusso dell’interazione, sincrnizzare gli
interventi, indicare interesse, approvazione ecc
Pugno contratto
Gesti di adattamento
Es. automanipolazione
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