1. Corso di formazione per insegnanti
a.s. 2008-2009
Disegno di Michele Nasetta
Docente: Daniela ADHAM
Referente DSA
Istituto Virginio di Cuneo
2. Disturbo Specifico di Apprendimento
Difficoltà di apprendimento
E’ opportuno distinguere:
3. Difficoltà di apprendimento
Con il termine Difficoltà di apprendimento si fa riferimento
a qualsiasi tipo di difficoltà incontrata da uno studente
durante la sua carriera scolastica e che è causa di scarso
rendimento.
4. Le difficoltà di apprendimento possono essere
DOVUTE A:
Disturbi affettivi primari (emotivo-relazionali,familiari, …)
Deficit intellettivi (ritardo o insufficienza mentale, ..)
Non opportunità di imparare
Deficit sensoriali (sordità, cecità, ..)
5. Sindrome dislessica
Con il termine “sindrome dislessica” si comprendono, oltre alla dislessia
(difficoltà di lettura), anche i disturbi definiti come disgrafia (cattiva
grafia), disortografia (frequenti errori ortografici), discalculia (difficoltà nel
calcolo e nella manipolazione dei numeri), disnomia (difficoltà nel
recuperare i termini) e disprassia.
In realtà sempre più si tende ad utilizzare la definizione comune di
dislessia per comprendere anche le altre difficoltà, spesso ad essa
associate.
6. Cosa è
La dislessia è un Disturbo Specifico di
Apprendimento che può verificarsi in
ragazzi per il resto normali, cioè senza
handicap neurologici o sensoriali o
condizioni di svantaggio sociale
7. La gravità
Può essere più o meno grave e spesso
si accompagna a problemi nella scrittura
e/o nel calcolo
Disegno di Michele Nasetta
8. • Le cause sono biologiche dovute
all’organizzazio- ne strutturale di determinate aree
celebrali interessate ai processi di riconoscimento
dei fonemi e alla loro traduzione in grafemi.
• La base è genetica.I geni implicati sono diversi,
non tutti i casi sono familiari. Alcune cause non
sono state individuate.
• Molto spesso i DSA sono associati fra loro
Disturbi specifici (DSA)
cause
9. Le cause
• Si tratta di una caratteristica costituzionale ( personale,
con cui si nasce),
• è determinata biologicamente ( non dovuta a problemi
psicologici o di disagio socio-culturale),
• si modifica nel tempo (senza tuttavia scomparire)
10. Quando e come si manifesta
• Non appena si viene esposti all’apprendimento della
letto-scrittura
•Si manifesta in un difficile rapporto col testo scritto e
la sua decodifica
• Incide pesantemente condizionando la vita scolastica
e professionale dei soggetti che ne sono affetti
11. Dislessia caratteristiche 1
• Per riuscire a leggere e scrivere devono impegnare al
massimo le loro capacità e la loro energia, si stancano
molto ed impiegano molto tempo, sono lenti, troppo lenti,
commettono errori, saltano parole e righe.
Disegno di Michele Nasetta
12. Dislessia caratteristiche 2
• Molti dislessici hanno difficoltà a memorizzare
sequenze, termini difficili imparare procedure, formule,
tabelle, …
Disegno di Michele Nasetta
13. Dislessia caratteristiche 3
• Sostituiscono in lettura e scrittura lettere con grafia
simile:
pbdq – a/o – e/a;
• o suoni simili:
t/d – r/l – d/b – v/f
• e altre non prevedibili.
14. Dislessia caratteristiche 4
• Decodificano lettera per lettera
• Difficile passare dalla lettera alla parola,
… alla frase,
… al significato.
16. Dislessia caratteristiche 6
• Praticamente tutti i dislessici hanno grosse difficoltà ad apprendere le
lingue straniere, in particolare scritte.
La difficoltà maggiore è rappresentata dalla lingua
inglese
- a causa delle differenze molto accentuate tra
scrittura e pronuncia delle lettere e
pronuncia e scrittura di una stessa lettera
in parole diverse
17. Disgrafiacaratteristiche 3
• Omissioni di lettere, sostituzioni, lettere speculari
(b,d,p,q - u,n - fv, pb – un,nu – il,li – a,e – e,o … )
• Omissioni di numeri, inversioni e capovolgimenti
• Non distinguono parole simili
•Inadeguata padronanza fonologica (confondono i suoni e
scrivono in modo errato).
•Segni uguali o indecodificabili.
19. Disortografia caratteristiche
• Difficoltà a comporre la parola (v-f), omissioni,
alterano l’ordine, doppie, accenti, elisioni (loro-l’oro, luna-
l’una).
• Difficoltà a comporre la lettera nella mente e
quindi a realizzarla… (se è difficile scrivere figuriamoci
comporre un testo!)
20. Discalculia caratteristiche 1
• Difficoltà nel calcolo scritto e a mente;
• nell’identificare le grandezze;
• nel memorizzare le tabelline;
• nel calcolo in colonna;
• all’indietro;
• nella lettura e scrittura dei numeri (lessicali e sintattici)
5-S-2-Z-N
21. Discalculia caratteristiche 2
• Non automatizzano i calcoli;
• non traducono i simboli con immediatezza e
quindi non li ricordano se prima non li riempiono di
significato.
• non decodificano le formule con altre formule.
22. Disprassia caratteristiche 1
• Disturbo specifico di coordinazione motoria in assenza
di paralisi, è il correlato motorio della dislessia
• Difficoltà nel programmare i movimenti, può essere
isolata o associata con altri DSA
Disegno di Michele Nasetta
23. Disprassia caratteristiche 2
• Difficoltà visuo-spaziali, goffaggine, non coordinazione
fino e/o grosso-motoria (inciampano, disordinati, poca
cura di sé, degli oggetti, …)
• Colpisce più i maschi che le femmine
Disegno di Michele Nasetta
25. • Collaborare alle iniziative di screening
• Individuare casi a rischio
• Indirizzare i casi a rischio alla valutazione
diagnostica
• Cercare la collaborazione di servizi e famiglia
• Modificare la didattica tenendo conto dei dati forniti
dai servizi sanitari
• Favorire l’autostima
• Attuare provvedimenti compensativi e dispensativi
Chi deve fare, che cosa:
INSEGNANTI
26. • farlo leggere a voce alta
• ridicolizzarlo
• correggere tutti gli errori dei testi scritti
• dare liste di parole da imparare
• farlo copiare dalla lavagna
• far ricopiare il lavoro già svolto
• paragonarlo ad altri
Suggerimenti:
le cose da non fare
27. SUGGERIMENTI:
le cose da fare 1
• Incoraggiare e lodare
• trovare qualcosa in cui è bravo
• scrivere le parole importanti alla lavagna
• dare molto tempo per copiare dalla lavagna
• metterlo in prima fila;
• lasciarlo lavorare con il testo aperto
• alleggerire il carico cognitivo;
• assegnare meno compito.
28. Le cose da fare 2
• Fornire schemi , mappe concettuali, tabelle e tutti quei
mediatori che aiutano l’apprendimento visivo, che sollecitano
le generalizzazioni e realizzano un quadro d’insieme
dell’argomento.
• Brainstorming dell’argomento poichè sollecita i processi di
pensiero e di riflessione.
• Lettura di immagini, lettura silenziosa, parole-chiave
29. Le cose da fare 3
• Valutare il contenuto del lavoro scritto, non
l’ortografia.
• Valutare le risposte orali.
• Valutare il percorso, il contenuto e non la forma.
30. Osservazioni 1
• Un dislessico si stanca più facilmente ed ha perciò
bisogno di molta più concentrazione
•Può leggere un brano correttamente e
non cogliere il significato
•Può avere grosse difficoltà con le cifre (tabelline), la
musica o qualsiasi cosa che necessita di simboli da
interpretare Disegno di Michele Nasetta
31. Osservazioni 2
• La sua performance è incongruente
•Può scrivere una parola due volte o non scriverla
affatto
•Un dislessico soffre di incertezze che lo tormentano
continuamente
(British Dyslexia Association)
Disegno di Michele Nasetta
32. Sempre osservazioni 2
• Non riesce a prendere bene gli appunti perché non sa ascoltare e
scrivere contemporaneamente
(British Dyslexia Association)
PERCHE’
Si possono svolgere più compiti associativi contemporaneamente.
Si può svolgere un compito cognitivo per volta.
INFATTI
Per un dislessico quelli che per noi sono compiti associativi, sono
cognitivi.
33. Sempre osservazioni 3
• Quando si distrae da ciò che sta scrivendo o leggendo ha grosse difficoltà
a ritrovare il punto.
• Un dislessico lavora lentamente a causa delle sue difficoltà, perciò è
sempre pressato dal tempo.
(British Dyslexia Association)
Disegni di Michele Nasetta
35. • Fare una Diagnosi qualificata, con un bilancio cognitivo
e funzionale dettagliato
• Utilizzare strumenti e procedure diagnostiche adeguate
(protocollo diagnostico)
• Effettuare trattamenti riabilitativi quando necessari
OPERATORI SANITARI 1
Chi deve fare, che cosa:
36. OPERATORI SANITARI 2
• Comunicare la diagnosi alla scuola e alla famiglia
in maniera non burocratica
• Instaurare rapporti di collaborazione continuativa
• Presentare il caso, in particolare nei cambi di
scuola
37. OPERATORI SANITARI 3
• Counseling agli insegnanti per le strategie didattiche
e altri aspetti della gestione
38. Ruolo dell’insegnante referente
su dislessia e DSA
• All’interno della scuola è un riferimento per i colleghi
avendo una formazione specifica sul problema
• Può fornire informazioni, materiali didattici e di
valutazione specifici
• E’ in contatto con AID e con gli enti di formazione
• E’ coinvolto o interviene nella programmazione didattica
e nella soluzione dei problemi nella classe quando ci sono
alunni con DSA
39. Aurigemma L’ INTERVENTO EDUCATIVO 1
• Programmazione flessibile (che varia in funzione
dei tempi, ritmi e modalità di apprendimento della
classe), riferita agli obiettivi della classe e non
differenziata condivisa dall’intero C.d.C., dalla
famiglia e dagli specialisti.
40. 2 Aurigemma
• Uso di strumenti compensativi ed eventuali
dispense da alcune prestazioni.
Disegno di Michele Nasetta
41. STRUMENTI COMPENSATIVI
Permettono di compensare difficoltà di esecuzione di
compiti automatici derivanti da una disabilità specifica
mettendo il soggetto in condizioni di operare più
agevolmente. [G. Stella]
43. Abilità 1 Aurigemma
È la capacità di un soggetto di eseguire una procedura,
composta da una sequenza di atti, in modo:
• rapido,
• standardizzato,
• con basso dispendio di risorse attentive
44. Abilità 2 Aurigemma
Un soggetto viene definito abile in un compito quando
riesce ad eseguirlo ripetutemente, in modo soddisfacente
e senza sforzo apparente.
Riesce quindi ad automatizzare le procedure
45. Automatizzare significa:
Per la lettura:
decodificare in modo automatico, rapido e corretto il
grafema (linguaggio scritto) in fonema(linguaggio orale)
Per la scrittura:
trasformare il linguaggio verbale, tenendo conto delle
regole linguistiche, in linguaggio scritto in modo
automatico, rapido e corretto.
Aurigemma
46. Gli strumenti compensativi
A che cosa servono?
Aiutano a superare la difficoltà di automatizzazione
che l’alunno dislessico presenta mettendolo in
condizione di oprare più agevolmente
Aurigemma
47. Strumenti compensativi 1
• Tabelle di misure, di formule.
• calcolatrice
• registratore
• cartine geografiche, storiche, tabelle di ogni tipo
• computer con programmi di videoscrittura con
corretttore ortografico e sintesi vocale
Aurigemma
48. Strumenti compensativi 2
• cassette registrate (da insegnanti, alunni e/o allegate
ai testi), testo parlato dei libri in adozione e di altri
culturalmente significativi
• dizionari in lingua straniera computerizzati, tabelle,
traduttori
• richiesta alle case editrici di produrre testi anche
ridotti e contenenti audio-cassette o cd-rom.
Aurigemma
49. Uso computer 1
• L’alunno deve avere le competenze
di base per utilizzare gli strumenti
compensativi
Disegni di Michele Nasetta
51. Uso computer 3
• L’uso dello
strumento deve
essere funzionale al
compito e all’obiettivo
Disegno di Michele Nasetta
52. Strumenti dispensativi 1 Aurigemma
Parallelamente, in maniera commisurata alle necessità
individuali e all’entità del disturbo di apprendimento, si
dovrà garantire la dispensa da alcune prestazioni quali:
• lettura a voce alta,
• scrittura veloce sotto dettatura,
• lettura di consegne (I prova esame di stato?),
• uso del vocabolario,
53. Strumenti dispensativi 2 Aurigemma
• studio mnemonico di tabelle,
• dispensa dallo studio di lingue straniere in forma
scritta, … ma a novembre …
• tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio,
54. Strumenti dispensativi 3 Aurigemma
• interrogazioni programmate,
• assegnazione di compiti a casa in misura ridotta,
• uso di testi ridotti non per contenuto ma per quantità
di pagine
55. Caratteristiche grafiche Aurigemma
• Aumentare l’interlinea almeno a 2
• è preferibile usare come dimensione il carattere 14
• considerando un’eventuale disgrafia è opportuno
lasciare uno spazio ampio per scrivere
56. Aurigemma Le caratteristiche del testo di facile
lettura 1
• Non più di 150-200 parole complessive;
• parole tratte dal “Vocabolario di base”;
• frasi brevi, semplici, coordinate più che subordinate;
• esplicitare sempre soggetto ed oggetto, evitando i
pronomi, attenzione ai connettivi;
• verbi in modo finito all’indicativo, in forma attiva;
• evitare doppie congiunzioni e doppie negazioni;
57. Aurigemma Le caratteristiche del testo di facile
lettura 2
• distinguere informazioni principali e secondarie;
• non sovraccaricare il testo di troppe informazioni e
dati;
• evidenziare i passaggi necessari alla comprensione
ed esplicitarne il contenuto;
• fornire il testo in anticipo.
58. 3 Aurigemma
• Rispettare i tempi d’apprendimento dell’alunno
DSA concordando tempi e modi delle verifiche
sommative
59. 4 Aurigemma
•Valutare l’apprendimento della
competenza, tenendo sempre in
considerazione le abilità di partenza ed i
tempi personali dovuti al riattivarsi del
processo d’apprendimento
60. LA QUANTITA’ DEGLI ESERCIZI
“Io avrei saputo fare l’espressione di matematica, ma gli
esercizi erano troppi …”
NON E’ PIETISMO, ma se si riduce il numero delle
richieste si verifica comunque l’apprendimento della
competenza!
61. NON APPRENDIAMO tutti IN MODO IDENTICO
Non c’è uniformità nel modo di apprendere, pensare ed
esprimersi
EVITARE un sistema incentrato e governato dalla
• rigidità dei programmi
• valutazione comparativa e competitiva
• l’eccessivo “tecnologicismo”
62. … ED ALLORA …
in presenza di discente DSA, l’insegnante può
esprimere al massimo le sue capacità professionali
e umane ponendo sempre attenzione
• ai bisogni di supporto
• alle potenzialità
• e ai tempi di apprendimento
64. 6 Aurigemma
Proviamo ad impostare
delle attività comuni
brainstorming
Mappe mentali
e
mappe concettuali
Lavoro in p.g.
non di ricerca
65. 7- Brainstorming 1
• Significato
• possibilmente visivo
•“tirar fuori” le idee come vengono date
Disegni di Michele NASETTA
66. 7- Brainstorming 2
• non dare giudizi
• in fase finale rianalizzare le idee espresse e creare i
collegamenti tra le idee
67. 6- Mappe mentali – Tony Bunzan – ‘60
• Appunti organizzati in modo differente a seconda
dello “stile di apprendimento”… sono apparentemente
in disordine.
• il senso dell’ordine appare diverso con alcune linee
che collegano le abbreviazioni
• emerge il flusso di pensiero
68. 7- Mappe concettuali -J.D.Novac – ’80
• Quando l’alunno dice “ho in testa ciò che voglio dire
ma non so come dirlo!”
• oppure “ho tante idee in testa …”
• “cosa devo dire prima e cosa dopo? … mi sono
perso!”
• quando ci si perde … si usa una mappa!
• la può proporre il docente per non far perdere l’alunno
o la può usare il discente per orientarsi
69. 8- Accorgimenti per l’uso di m.c. con DSA
• Fornire, mentre si danno istruzioni, dei criteri es.: non
più di sei parole-chiave
• evitare, nella prima fase, di richiedere la correttezza
ortografica e sintattica
• permettere l’uso della m.c. nel corso
dell’interrogazione e della verifica scritta
• evitare, durante l’attività, di essere direttivi, di guidare
l’attività sostituendosi
• sono sospesi giudizio e valutazione
70. 8 bis
• in una prima fase la mappa può apparire confusa e
ricca di parole o eccessivamente sintetica
• può mancare sequenzialità, ordine gerarchico e
temporale
• è necessario far osservare e riflettere il discente
guidandolo nell’analisi dell’errore
• stimolarlo all’autocorrezione, all’analisi dell’eccesso o
spronarlo all’arricchimento
71. 9- Lavoro a coppia o con tutor
• Rivolto a tutto il gruppo-classe
• distribuzione dei compiti, dei ruoli, far mettere in atto
abilità di problem-solving
• figura del tutor che ruota
• lavori a p.g. di tre
• produzione di elaborati scritti a tre, a due, a parti
alternate, …
72. I non riconosciuti …
Molti ragazzi non sono riconosciuti come
dislessici e non ottengono alcuna
facilitazione o adattamento della didattica
che permetta loro di avere pari
opportunità di apprendimento
73. … conseguenze 1
Il mancato riconoscimento ha importanti
conseguenze psicologiche,
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74. … conseguenze 2
determina spesso l’abbandono della scuola e talora
un futuro professionale di basso livello…
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75. … conseguenze 3
… nonostante le potenzialità di creatività e di
intelligenza che questi ragazzi manifestano.
Disegno di Michele Nasetta
76. … conseguenze 4
Inoltre influisce negativamente sullo sviluppo della
personalità…
Disegno di Michele Nasetta
77. … conseguenze 5
… e compromette un adattamento sociale equilibrato
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