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La comunicazione a due fasi
Lo schema di
Lasswell (1948)
 Chi ?
 Dice che cosa ?
 Attraverso quale
canale ?
 A chi ?
 Con quale effetto ?
Two-step flow of
communication
1. Dai media agli
opinion leader
2. Dagli O.L.
attraverso canali
interpersonali agli
individui meno
esposti.
Modelli e processi della comunicazione - 2002-2003
Forme di comunicazione
 La comunicazione come sistema
relazionale
 La comunicazione verbale
 La comunicazione non verbale
 La comunicazione come rappresentazione
Il sistema comunicativo umano
COMUNICAZIONE
VERBALE
COMUNICAZIONE
NON VERBALE
COMUNICAZIONE
VOCALE
Cfr.L. Paccanella, Sociologia della comunicazione, il Mulino, Bologna, 2004, p.48
Il segno
Nella comunicazione interpersonale
Il codice è analizzato secondo tre punti di
vista:
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2.2. SemanticaSemantica analisi dei significati→
attribuiti ai segni
 Referenti
 Significati
3.3. PragmaticaPragmatica analisi della relazione fra→
codici, individui che li utilizzano e i
comportamenti connessi all’uso
Ogden e RichardsOgden e Richards
Volli U., Il libro della comunicazione, Il Saggiatore, Milano, 1994, p. 88
La comunicazione come
sistema relazionale
Pragmatica
Scuola di Palo Alto
Gli assiomi della comunicazione
Paul Watzlawick e la
“Scuola di Palo Alto”
La “Scuola di Palo Alto” ha utilizzato le teorie della
comunicazione, in particolare della pragmatica, come
sfondo teorico per il lavoro psicoterapeutico.
Gli assiomi della comunicazione sono:
“alcune proprietà semplici della comunicazione che
hanno fondamentali implicazioni interpersonali”
P. Watzlawick, J.H. Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica
della comunicazione umana, trad. it. Astrolabio, Roma, 1971
Scuola di Palo Alto
anni 50 Gregory Bateson e Paul Watzlawick
applicano la teoria cibernetica all’interazione
animale e umana e studiano un modello
circolare retroattivo della comunicazione
1959 Viene fondato il Mental Research Institute di
Palo Alto (California, Usa)
1967 Watzlawick, Helmin e Beacon pubblicano
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ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
1. “Non si può non comunicare”
Chiunque si trovi in una situazione sociale è
comunque la sorgente di un flusso informativo,
indipendentemente dalla propria intenzionalità,
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comprensione reciproca.
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1.“Non si può non comunicare”
Una proprietà fondamentale del comportamento
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NON COMPORTAMENTO = COMPORTAMENTO
NON COMUNICAZIONE = COMUNICAZIONE
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
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conscia inconscia
efficace fraintesa
reciproca univoca
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3. Segreto 4. Ignoto
Noto a sé
Non noto
ad altri
Noto ad altri
Non noto a sé
La finestra di Johari
 Sebbene il nostro modo di comunicare riveli
moltissimo dei nostri pensieri e sensazioni, noi
possiamo nascondere pensieri e sensazioni quasi
completamente anche a noi stessi.
 Il primo quadrante riguarda la sfera pubblica della
personalità, atteggiamenti e comportamenti che il
soggetto assume consapevolmente e di cui anche gli
altri sono al corrente.
 Siamo di fronte ad un’area comunicativa aperta,
dove circolano liberamente i messaggi che
l’individuo conosce, è disposto a comunicare e sono
note agli altri.
La finestra di Johari
 Il secondo quadrante riguarda il caso in cui
nascondiamo alcune verità anche a noi stessi
(siamo ciechi), mentre esse possono risultare
evidenti agli altri.
 La terza area riguarda la capacità dell’individuo di
simulare, inibire e/o mascherare le caratteristiche
che ci riguardano.
 Il quarto quadrante rappresenta i fenomeni che ci
riguardano ma che rimangono ignoti, sia a noi
che alle persone che ci circondano.
 È l’espressione sintetica della sfera dell’inconscio,
indisponibile in un dato momento, ma sempre
fonte latente di informazione accessibile tramite
l’analisi.
2 Assioma della
comunicazione
“Gli esseri umani comunicano sia in modo
digitale che analogico”
La comunicazione analogica è
essenzialmente ogni tipo di comunicazione
non verbale
Si riferisce all’aspetto di relazione della
comunicazione
“si basa su una semantica precisa, ma è
priva di una sintassi utile a definire la natura
delle relazioni che propone”
COMUNICAZIONE ANALOGICA
COMUNICAZIONE ANALOGICA
Non solo il movimento del corpo (cinesica), ma anche i gesti, le
espressioni del viso, le inflessioni della voce, la sequenza, il ritmo
e la cadenza delle stesse parole, e ogni altra espressione non
verbale di cui l’organismo sia capace, come pure i segni di
comunicazione immancabilmente presenti in ogni contesto
comunicativo
Esempio:
È sempre fondamentale non trascurare mai l’importanza che ha il
contesto per la comunicazione
“Chiunque si lavasse i denti in una strada affollata invece che nel
proprio bagno rischierebbe di essere portato in gran fretta al
commissariato o al manicomio”
Analogici sono quei segnali che contengono una
qualche rappresentazione o immagine del
significato a cui si riferiscono
Un disegno, ma anche l’abbraccio protettivo di
una madre
COMUNICAZIONE ANALOGICA
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
analogica
La comunicazione analogica ha radici arcaiche e la
sua validità è molto più estesa e generale perché
non si basa sull’apprendimento di un codice
ma su una capacità espressiva congenita
COMUNICAZIONE ANALOGICA
La comunicazione digitale ha una sintassi
logica assai complessa e di estrema efficacia
ma manca di una semantica direttamente
ispirata alla natura delle relazioni che propone
“Numerici o simbolici sono quei messaggi che
rimandano a un sistema simbolico codificato e
formalizzato di segni, la cui relazione con il
significato di cui sono portatori è del tutto
arbitrario”
COMUNICAZIONE DIGITALE
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Parafrasando Bateson e Jackson, non c’è nulla di
specificatamente simile al cinque nel numero
cinque; non c’è nulla di specificatamente simile a
un leone nella parola leone
LEONE digitale
COMUNICAZIONE DIGITALE
Il simbolo esprime una relazione
tra un certo segno e il significato
attribuito a questo segno,
relazione
di tipo arbitrario, generale e
convenzionale
Il simbolo
3 Assioma della
comunicazione
“Ogni comunicazione ha un
aspetto di contenuto e un aspetto di
relazione, di modo che il secondo
classifica il primo ed è quindi
metacomunicazione”.
 Dal punto di vista pragmatico, la
natura della relazione condiziona le
conseguenze comportamentali di
un certo contenuto comunicativo
Metacomunicazione =
comunicazione sulla comunicazione
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
3. In sostanza ogni tipo di comunicazione fra
due o più individui può avere livelli diversi
di:
a. notizia
b. comando
Il primo aspetto(a) trasmette i dati , il
secondo(b) il modo in cui si deve assumere
tale comunicazione
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
3. Ad esempio, i messaggi
“E’ importante togliere la frizione gradatamente
e dolcemente”
oppure
“Togli di colpo la frizione, rovinerai la
trasmissione in un momento”
recano lo stesso tipo di contenuto (aspetto di
notizia), ma hanno un livello estremamente
differente di relazione (aspetto di
comando)
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Il concetto di metacomunicazione riguarda la
possibilità di comunicare dati sull’atto stesso
di comunicare.
Ad esempio:
un uomo che dice “Sto scherzando!”
un cartello con la scritta “Ignorate questa
indicazione”
Quest’ultimo esempio, in particolare,
può generare la
comunicazione paradossale
Che cos’è il Paradosso
Si può definire il paradosso come una contraddizione
che deriva dalla deduzione corretta da premesse
coerenti
Esistono 3 tipi di paradossi:
- paradossi logico matematici antinomie
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Che cos’è il Paradosso
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contenere anche se stesso”
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Scorrettezza della correttezza di un comportamento
suggerito, ordinato, perseguito
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“Voglio che tu mi domini”
“Non essere così ubbidiente”
La comunicazione paradossale si basa sulla
teoria del doppio legame:
un messaggio è codificato in modo che
1)asserisce qualcosa
2)asserisce qualcosa sulla propria asserzione
3)queste due asserzioni si escludono a vicenda.
Ad esempio, le seguenti affermazioni
costituiscono esempi chiarissimi di
comunicazione paradossale
“Sii spontaneo!!”
“Ti ordino di
non
obbedirmi!!!”
4 Assioma della
comunicazione
“La natura di una relazione dipende
dalla punteggiatura delle
sequenze di comunicazione fra i
partecipanti”
• Fa riferimento ad una comunicazione
circolare e bidirezionale,
• Evidenzia il carattere convenzionale e
arbitrario
• Incide sulla natura della relazione fra gli
interlocutori
• fa riferimento ai processi interpretativi
innescati dagli interlocutori su atteggiamenti
metacognitivi dell’altro
La punteggiatura…
MoglieMarito Lui si arrabbia
Lei mette il broncio
Lui si arrabbia
Lei mette il broncio
Lui si arrabbia
Lei mette il broncio
Lui si arrabbia
Lei mette il broncio
Moglie
Moglie
Moglie
Marito
Marito
Marito
Problemi di reazioni determinati dalla
punteggiatura
causa effetto
rinforzo
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Questo esempio dimostra che:
- non esiste una punteggiatura
“oggettiva”
- anche la punteggiatura fa parte degli
aspetti di relazione della comunicazione
Idea di comunicazione come sistema
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Un osservatore esterno può ritenere
che una serie di comunicazioni
rappresenti una serie ininterrotta di
scambi.
In realtà ogni atto comunicativo
rappresenta contemporaneamente
uno stimolo, una risposta, un
rinforzo
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Ad esempio, un ricercatore che cerca
di addestrare una cavia, associa
alla risposta della cavia
(abbassare la leva di una
gabbietta) un rinforzo (fornire
alla cavia un pezzo di
formaggio)
ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE
Allo stesso modo, però, la
cavia può arrivare alla
conclusione di aver
addestrato un
ricercatore perché tutte
le volte che gli fornisce
uno stimolo
(abbassare la leva di
una gabbietta) ottiene
dal ricercatore la
medesima risposta (un
pezzo di formaggio)
5 Assioma della comunicazione
“Tutti gli scambi di comunicazione
sono simmetrici o complementari,
a seconda che siano basati
sull’uguaglianza o sulla differenza”
In generale…
In generale, uno scambio simmetrico avviene
fra interlocutori che si considerano sullo stesso
piano, svolgendo funzioni comunicative e ruoli
sociali analoghi
In generale, uno scambio complementare fa
incontrare persone che hanno una relazione ma
non sono sullo stesso piano per potere, ruolo
comunicativo, autorità sociale, interessi.
Applicando questo concetto al campo dei
mezzi di comunicazione di massa sarebbe
possibile definire:
una Comunicazione
simmetrica quella che
avviene attraverso
Internet (one  one)
una Comunicazione
complementare quella
che avviene attraverso il
tradizionale medium
televisivo (one many)
BIBLIOGRAFIA RECENTE
Istruzioni per rendersi infelici
America, istruzioni per l'uso
Di bene in peggio. Istruzioni per un successo catastrofico
Il linguaggio del cambiamento. Elementi di comunicazione terapeutica
by Paul Watzlawick - 1991 - 2002

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Linguaggio e intelligenza
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198 assiomi comunicazione

  • 1. link La comunicazione a due fasi Lo schema di Lasswell (1948)  Chi ?  Dice che cosa ?  Attraverso quale canale ?  A chi ?  Con quale effetto ? Two-step flow of communication 1. Dai media agli opinion leader 2. Dagli O.L. attraverso canali interpersonali agli individui meno esposti. Modelli e processi della comunicazione - 2002-2003
  • 2. Forme di comunicazione  La comunicazione come sistema relazionale  La comunicazione verbale  La comunicazione non verbale  La comunicazione come rappresentazione
  • 3. Il sistema comunicativo umano COMUNICAZIONE VERBALE COMUNICAZIONE NON VERBALE COMUNICAZIONE VOCALE Cfr.L. Paccanella, Sociologia della comunicazione, il Mulino, Bologna, 2004, p.48 Il segno
  • 4. Nella comunicazione interpersonale Il codice è analizzato secondo tre punti di vista: 1.1. SintassiSintassi analisi delle regole→ grammaticali 2.2. SemanticaSemantica analisi dei significati→ attribuiti ai segni  Referenti  Significati 3.3. PragmaticaPragmatica analisi della relazione fra→ codici, individui che li utilizzano e i comportamenti connessi all’uso Ogden e RichardsOgden e Richards Volli U., Il libro della comunicazione, Il Saggiatore, Milano, 1994, p. 88
  • 5. La comunicazione come sistema relazionale Pragmatica Scuola di Palo Alto Gli assiomi della comunicazione
  • 6. Paul Watzlawick e la “Scuola di Palo Alto” La “Scuola di Palo Alto” ha utilizzato le teorie della comunicazione, in particolare della pragmatica, come sfondo teorico per il lavoro psicoterapeutico. Gli assiomi della comunicazione sono: “alcune proprietà semplici della comunicazione che hanno fondamentali implicazioni interpersonali” P. Watzlawick, J.H. Beavin, D.D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, trad. it. Astrolabio, Roma, 1971
  • 7. Scuola di Palo Alto anni 50 Gregory Bateson e Paul Watzlawick applicano la teoria cibernetica all’interazione animale e umana e studiano un modello circolare retroattivo della comunicazione 1959 Viene fondato il Mental Research Institute di Palo Alto (California, Usa) 1967 Watzlawick, Helmin e Beacon pubblicano The Pragmatics of Human Communication
  • 8. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 1. “Non si può non comunicare” Chiunque si trovi in una situazione sociale è comunque la sorgente di un flusso informativo, indipendentemente dalla propria intenzionalità, dall’efficacia dell’atto comunicativo o dalla comprensione reciproca.
  • 9. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 1.“Non si può non comunicare” Una proprietà fondamentale del comportamento è che il comportamento non ha un suo opposto NON COMPORTAMENTO = COMPORTAMENTO NON COMUNICAZIONE = COMUNICAZIONE
  • 10. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 1. “Non si può non comunicare” La comunicazione può anche essere: intenzionale involontaria conscia inconscia efficace fraintesa reciproca univoca
  • 11. Esempio: La finestra di Johari 1. Aperto 2. Cieco 3. Segreto 4. Ignoto Noto a sé Non noto ad altri Noto ad altri Non noto a sé
  • 12. La finestra di Johari  Sebbene il nostro modo di comunicare riveli moltissimo dei nostri pensieri e sensazioni, noi possiamo nascondere pensieri e sensazioni quasi completamente anche a noi stessi.  Il primo quadrante riguarda la sfera pubblica della personalità, atteggiamenti e comportamenti che il soggetto assume consapevolmente e di cui anche gli altri sono al corrente.  Siamo di fronte ad un’area comunicativa aperta, dove circolano liberamente i messaggi che l’individuo conosce, è disposto a comunicare e sono note agli altri.
  • 13. La finestra di Johari  Il secondo quadrante riguarda il caso in cui nascondiamo alcune verità anche a noi stessi (siamo ciechi), mentre esse possono risultare evidenti agli altri.  La terza area riguarda la capacità dell’individuo di simulare, inibire e/o mascherare le caratteristiche che ci riguardano.  Il quarto quadrante rappresenta i fenomeni che ci riguardano ma che rimangono ignoti, sia a noi che alle persone che ci circondano.  È l’espressione sintetica della sfera dell’inconscio, indisponibile in un dato momento, ma sempre fonte latente di informazione accessibile tramite l’analisi.
  • 14. 2 Assioma della comunicazione “Gli esseri umani comunicano sia in modo digitale che analogico”
  • 15. La comunicazione analogica è essenzialmente ogni tipo di comunicazione non verbale Si riferisce all’aspetto di relazione della comunicazione “si basa su una semantica precisa, ma è priva di una sintassi utile a definire la natura delle relazioni che propone” COMUNICAZIONE ANALOGICA
  • 16. COMUNICAZIONE ANALOGICA Non solo il movimento del corpo (cinesica), ma anche i gesti, le espressioni del viso, le inflessioni della voce, la sequenza, il ritmo e la cadenza delle stesse parole, e ogni altra espressione non verbale di cui l’organismo sia capace, come pure i segni di comunicazione immancabilmente presenti in ogni contesto comunicativo Esempio: È sempre fondamentale non trascurare mai l’importanza che ha il contesto per la comunicazione “Chiunque si lavasse i denti in una strada affollata invece che nel proprio bagno rischierebbe di essere portato in gran fretta al commissariato o al manicomio”
  • 17. Analogici sono quei segnali che contengono una qualche rappresentazione o immagine del significato a cui si riferiscono Un disegno, ma anche l’abbraccio protettivo di una madre COMUNICAZIONE ANALOGICA
  • 18. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE analogica La comunicazione analogica ha radici arcaiche e la sua validità è molto più estesa e generale perché non si basa sull’apprendimento di un codice ma su una capacità espressiva congenita COMUNICAZIONE ANALOGICA
  • 19. La comunicazione digitale ha una sintassi logica assai complessa e di estrema efficacia ma manca di una semantica direttamente ispirata alla natura delle relazioni che propone “Numerici o simbolici sono quei messaggi che rimandano a un sistema simbolico codificato e formalizzato di segni, la cui relazione con il significato di cui sono portatori è del tutto arbitrario” COMUNICAZIONE DIGITALE
  • 20. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE Parafrasando Bateson e Jackson, non c’è nulla di specificatamente simile al cinque nel numero cinque; non c’è nulla di specificatamente simile a un leone nella parola leone LEONE digitale COMUNICAZIONE DIGITALE
  • 21. Il simbolo esprime una relazione tra un certo segno e il significato attribuito a questo segno, relazione di tipo arbitrario, generale e convenzionale Il simbolo
  • 22. 3 Assioma della comunicazione “Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione, di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione”.
  • 23.  Dal punto di vista pragmatico, la natura della relazione condiziona le conseguenze comportamentali di un certo contenuto comunicativo Metacomunicazione = comunicazione sulla comunicazione
  • 24. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 3. In sostanza ogni tipo di comunicazione fra due o più individui può avere livelli diversi di: a. notizia b. comando Il primo aspetto(a) trasmette i dati , il secondo(b) il modo in cui si deve assumere tale comunicazione
  • 25. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE 3. Ad esempio, i messaggi “E’ importante togliere la frizione gradatamente e dolcemente” oppure “Togli di colpo la frizione, rovinerai la trasmissione in un momento” recano lo stesso tipo di contenuto (aspetto di notizia), ma hanno un livello estremamente differente di relazione (aspetto di comando)
  • 26. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE Il concetto di metacomunicazione riguarda la possibilità di comunicare dati sull’atto stesso di comunicare. Ad esempio: un uomo che dice “Sto scherzando!” un cartello con la scritta “Ignorate questa indicazione” Quest’ultimo esempio, in particolare, può generare la comunicazione paradossale
  • 27. Che cos’è il Paradosso Si può definire il paradosso come una contraddizione che deriva dalla deduzione corretta da premesse coerenti Esistono 3 tipi di paradossi: - paradossi logico matematici antinomie Nell’ambito della sintassi logica - definizioni paradossali antinomie semantiche Nell’ambito della semantica - paradossi pragmatici  ingiunzioni paradossali e predizioni paradossali Nell’ambito della pragmatica
  • 28. Che cos’è il Paradosso Nell’ambito della sintassi logica Scorrettezza della correttezza di un ragionamento logico “un contenitore che contenga tutto non può esistere perché dovrebbe contenere anche se stesso” Nell’ambito della semantica Scorrettezza della correttezza di un significante veicolato “Io sto mentendo” è una frase vera se è falsa, falsa se è vera Nell’ambito della pragmatica Scorrettezza della correttezza di un comportamento suggerito, ordinato, perseguito “Dovresti amarmi” “Voglio che tu mi domini” “Non essere così ubbidiente”
  • 29. La comunicazione paradossale si basa sulla teoria del doppio legame: un messaggio è codificato in modo che 1)asserisce qualcosa 2)asserisce qualcosa sulla propria asserzione 3)queste due asserzioni si escludono a vicenda.
  • 30. Ad esempio, le seguenti affermazioni costituiscono esempi chiarissimi di comunicazione paradossale “Sii spontaneo!!” “Ti ordino di non obbedirmi!!!”
  • 31. 4 Assioma della comunicazione “La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione fra i partecipanti”
  • 32. • Fa riferimento ad una comunicazione circolare e bidirezionale, • Evidenzia il carattere convenzionale e arbitrario • Incide sulla natura della relazione fra gli interlocutori • fa riferimento ai processi interpretativi innescati dagli interlocutori su atteggiamenti metacognitivi dell’altro La punteggiatura…
  • 33. MoglieMarito Lui si arrabbia Lei mette il broncio Lui si arrabbia Lei mette il broncio Lui si arrabbia Lei mette il broncio Lui si arrabbia Lei mette il broncio Moglie Moglie Moglie Marito Marito Marito Problemi di reazioni determinati dalla punteggiatura causa effetto rinforzo
  • 34. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE Questo esempio dimostra che: - non esiste una punteggiatura “oggettiva” - anche la punteggiatura fa parte degli aspetti di relazione della comunicazione Idea di comunicazione come sistema
  • 35. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE Un osservatore esterno può ritenere che una serie di comunicazioni rappresenti una serie ininterrotta di scambi. In realtà ogni atto comunicativo rappresenta contemporaneamente uno stimolo, una risposta, un rinforzo
  • 36. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE Ad esempio, un ricercatore che cerca di addestrare una cavia, associa alla risposta della cavia (abbassare la leva di una gabbietta) un rinforzo (fornire alla cavia un pezzo di formaggio)
  • 37. ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE Allo stesso modo, però, la cavia può arrivare alla conclusione di aver addestrato un ricercatore perché tutte le volte che gli fornisce uno stimolo (abbassare la leva di una gabbietta) ottiene dal ricercatore la medesima risposta (un pezzo di formaggio)
  • 38. 5 Assioma della comunicazione “Tutti gli scambi di comunicazione sono simmetrici o complementari, a seconda che siano basati sull’uguaglianza o sulla differenza”
  • 39. In generale… In generale, uno scambio simmetrico avviene fra interlocutori che si considerano sullo stesso piano, svolgendo funzioni comunicative e ruoli sociali analoghi In generale, uno scambio complementare fa incontrare persone che hanno una relazione ma non sono sullo stesso piano per potere, ruolo comunicativo, autorità sociale, interessi.
  • 40. Applicando questo concetto al campo dei mezzi di comunicazione di massa sarebbe possibile definire: una Comunicazione simmetrica quella che avviene attraverso Internet (one  one) una Comunicazione complementare quella che avviene attraverso il tradizionale medium televisivo (one many)
  • 41. BIBLIOGRAFIA RECENTE Istruzioni per rendersi infelici America, istruzioni per l'uso Di bene in peggio. Istruzioni per un successo catastrofico Il linguaggio del cambiamento. Elementi di comunicazione terapeutica by Paul Watzlawick - 1991 - 2002

Hinweis der Redaktion

  1. Sintassi analisi tecnica delle componenti di un codice Il referente fa riferimento d un oggetto specifico mentre il significato rimanda al concetto generale La sociologia della comunicazione oltre a studiare gli elementi e le caratteristiche di un sistema di comunicazione, si interessa anche di come la comunicazione comporti un mutameto dei legami fra le persone
  2. Il rapporto fra comunicazione e relazione è stata analizzata dalla Scuola di Palo Alto traendo contributi dalla: sociologia, psicologia, etologia, e antropologia
  3. Siamo negli anni 40 vicino San Francisco. Alcuni studiosi riflettono e si interrogano sulla teoria matematica dell’informazione di Shannon e Weaver imposta come paradigma comunicativo. Questi studiosi si allontanano dalla linearità del processo comunicativo ingegneristico, partono da quello circolare di Wiener applicato alle scienze umane. Questi studiosi esaltano la comunicazione intesa come relazione, come processo sociale in cui acquistano importanza la parola, il gesto, lo spazio interpersonale (elementi della comunicazione non verbale
  4. La sociologia della comunicazione oltre a studiare gli elementi e le caratteristiche di un sistema di comunicazione, si interessa anche di come la comunicazione comporti un mutamento dei legami fra le persone
  5. Un tipo di comunicazione per cui non esistono regole grammaticali circoscritte o definite o standard, la comunicazione dei gesti dell’espressione del volto, una comunicazione che può evere molte sfumature e interpretazioni che acquisisce connotazioni diverse a seconda del contesto e della persona che comunica
  6. Ogni volta che si usa una parola per nominare una cosa è evidente che il rapporto tra il nome e la cosa nominata è un rapporto stabilito arbitrariamente Le parole sono segni arbitrari che vengono manipolati secondo la sintassi logica della lingua
  7. Ad esempio ue persone litigano, dopo ue settimane uno dei due incontra l’altro e lo invita a pescare, il contenuto della esca è un pretesto per la riconciliazione, il contenuto dunque influenza o condiziona la relazione, la risposta dell’altr interverà sulla stessa relazioe ma non tamto per il tipo di risposta data quanto per il modo in cui è data, da cui si può intendere ‘intento della riconcliazione oppure il on intento.
  8. Ad esempio “sei proprio un genio” assume connotazioni differenti a seconda di come è pronunciato (in senso dispregiativo o di stima), il quale a sua volta dipende dal tipo di relazione che si instaura fra i due. La metacomunicazione è una comunicazione di secondo grado o ordine
  9. seconda, dunque del tipo di contenuto, e della relazione preesistente tra i gli attori che partecipano allo scambio comunicativo, la comunicazione acquisisce una forma diversa
  10. Antinomia In generale (dal greco antí = "contro" e nómos = "legge"), significa contraddizione di una legge con un'altra, pur essendo giustificabili separatamente. Nel linguaggio filosofico indica una contraddizione irrisolvibile fra due proposizioni entrambe dimostrabili
  11. Non esiste un contenitore
  12. Il paradosso consiste nell’affermare e negare allo stesso tempo ciò che sto dicendo. Io affermo qualcosa, quello che affermo si definisce paradossale quando nella sua affermazione viene pronunciato qualcosa che vanifica o nega quello che sto dicendo Nel paradosso è presente una comunicazione e una metacomunicazione che annulla la comunicazione 1
  13. Comunicazione intesa come scambio di significati e non trasmissione unidirezionale da un soggetto all’altro, una comunicazione in cui entrano in gioco variabili di diverso tipo che rendono la comunicazione arbitraria La punteggiatura dpende dal modo di vedere il mondo dellinterlocutore condizionato dalle esperienze pregresse e all’interiorizzazione di alcuni valori, ec.
  14. Diventa un meccanismo circolare e chiuso di causa ed effetto e rinforzo, per cui l’atteggiamento dell’uno causa una reazione dell’altro (effetto) che a sua volta causa un rafforzamento dell’atteggiamento non condiviso dall’altro, diventa una reazione a catena fino a quando il circolo viene interrotto da qualcuno che razionalmente interpreta le due punteggiature.
  15. Non esiste una uteggiatura giusta e sbagliata, ma relativa e connessa ai punti di vista degli interlocutori