Diversity Management: primo Project Work, Master in Risorse Umane e Organizzazione
OBIETTIVO: Esplorare il vasto ambito del Diversity Management e indagare in particolare l'area relativa alla multiculturalità; analizzare i punti di forza e i punti critici che un'azienda può incontrare implementando politiche di welfare.
A cura di Antonella Campo, Carla Miritello, Lara Pirrone, Giulia Sinito, Lucia Vargiu
Il project work completo è disponibile su http://freeyourtalent.eu/gruppi/pw01-ruo-diversity-management
2. COS’È IL DIVERSITY MANAGEMENT
“Un approccio diversificato alla gestione delle risorse umane,
finalizzato alla creazione di un ambiente di lavoro inclusivo,
in grado di favorire l’espressione del potenziale individuale e
di utilizzarlo come leva strategica per il raggiungimento degli
obiettivi organizzativi”
(Barabino, Jacobs e Maggio)
1950-1970: età della disuguaglianza. Tolleranza delle differenze
1970-2000: età dell’uguaglianza. Regolamentazione della differenza
2000-oggi: età dell’equità. Valorizzazione delle differenze
3. DM IN IMPRESA:
NECESSITÀ O LUSSO ORGANIZZATIVO?
Vantaggio competitivo Gestione consapevole
delle differenze
CRITICITÀ
Apparenza vs Essenza
Inclusione vs Ghettizzazione
Costi
VANTAGGI
Avvicinamento tra culture
Sistemi operativi univoci
Comprensione dei bisogni dei
soggetti coinvolti
Cultura aziendale inclusiva
Miglioramento dell’immagine
Creatività e innovazione
4. LE TRE PROSPETTIVE DI INTERVENTO
Eliminare le discriminazioni e favorire
l’uguaglianza
Riconoscere e valorizzare le differenze
Promuovere lo sviluppo delle persone e
delle organizzazioni
5. LE CARTE DELLA DIVERSITÀ
FRANCIA (ottobre 2004): rispetto delle minoranze etniche e
delle differenze culturali
GERMANIA (dicembre 2006): ricadute economiche insite nelle
politiche di gestione della diversità
SPAGNA (marzo 2009): legata al contesto, l’unica inoltre a
richiamare esplicitamente le politiche di work life balance e a far
riferimento alle diversità anche esterne dell’impresa
ITALIA (ottobre 2009): differenze di genere, con specifico
riferimento alle politiche di conciliazione tra la vita lavorativa e quella
familiare
6. VERSO LE ORGANIZZAZIONI
MULTICULTURALI
Il management multiculturale…
aiuta a comprendere il comportamento
degli individui nelle organizzazioni e offre
indicazioni utili a chi lavora per aziende
aventi clienti e collaboratori appartenenti a
culture diverse
+ ETEROGENEITÀ = + ADATTABILITÀ
+ CREATIVITÀ
+ INNOVAZIONE
7. TIPOLOGIE D’INTERVENTO NELLE
ORGANIZZAZIONI
Analisi di
sistema
Azioni di
sviluppo
Politiche di
sensibilizzazione
Azioni di
relazione
•L’Oréal
•Ikea
•Autogrill
•L’Oréal
•Ikea
•Janssen
•L’Oréal
•Ikea
•L’Oréal
•Ikea
8. Azienda leader mondiale nel settore della cosmetica
Impiega circa 72.600 dipendenti in tutto il mondo
Presente in 130 paesi
Perché il diversity management?
Creatività e innovazione
Conoscenza delle realtà locali
Una prova? BB Cream/Fructis Shampoo & Oil/Color Naturals
Vantaggio competitivo
9. I MANAGERS MULTICULTURALI
1. Flessibilità degli schemi mentali
2. Passaggio completo delle informazioni
3. Capacità di integrare i nuovi membri dei team
4. Fluidità della comunicazione sede – team
5. Interpretazione dei comportamenti di diverse culture
Su 40 project development
team, 1/3 sono guidati da
managers multiculurali
10. I PREMI
2004: Global Leadership Award
2009: Label Diversité dal
governo francese
2012: candidata tra le Company
of the Year negli European
Diversity Awards
“Diversity lies at the very heart of our activity”
(Diversities Overview Report, 2005-2010)
11. DIVERSITY MANAGEMENT IN ITALIA
Caratteristiche del sistema italiano:
Panorama imprenditoriale dominato dalle Piccole e
Medie Imprese (PMI)
Assenza di normative sulle pari opportunità per gli
stranieri
Stranieri impiegati in lavori poco qualificati
Pluralità di attori coinvolti (sindacati, organizzazioni
locali, enti no profit)
12. Multinazionale italiana presente in 30 Paesi, con 4.700
punti vendita e 56.000 dipendenti
In Italia: circa 8.000 dipendenti; il 10% stranieri
“Solo con il supporto di
collaboratori provenienti da
culture diverse si possono
affrontare le sfide dei nuovi
mercati”
(Rapporto di sostenibilità 2012)
13. DM: MISURE ADOTTATE
Reclutamento e selezione:
Selezionatori che operano in lingua spagnola, francese e
inglese
Test attitudinali multilingua/prove pratiche
Collaborazioni con Università italiane e straniere per
reclutare profili d’eccellenza
Inserimento dei neoassunti stranieri in azienda:
Questionario per mappare le differenze etnico-culturali
Welcome Kit
14. I RISULTATI
Dipendenti collocati in ruoli idonei alle loro
competenze
Valorizzazione delle differenze per migliorare la
qualità del servizio
15. Ad oggi…
345 punti vendita, 42 paesi, 151.000 dipendenti
Azioni di Diversity Management
Mirroring del territorio
Sensibilizzazione
16. Progetto Plurality di Sesto Fiorentino
2002: inserimento di 37 persone, di cui 25 provenienti da
Paesi non europei e 12 da Paesi europei
Accordi con il Comune per supporto (sportello informativo e
rassegna cinematografica per i cittadini)
Progetto Integ.r.a nello store di Porta di Roma
2005: inserimento di 350 persone (circa 50 stranieri)
Collaborazione con il progetto Integ.r.a per l’integrazione dei
richiedenti asilo politico e rifugiati
Inserimento finale di 35 lavoratori stranieri (15 rifugiati
politici)
17. “Creare un clima che abbracci le
differenze e le somiglianze
incoraggiando e sostenendo lo
sviluppo di un ambiente dove
persone di diverse culture […] siano
le benvenute: un ambiente dove una
forza lavoro eterogenea possa
migliorare i risultati di
business, rafforzare la
competitività e fare di IKEA il
migliore, nonché il più desiderabile
luogo di lavoro”
(www.ikea.it)
LA FILOSOFIA DI
18. “Siamo responsabili nei confronti del nostro
personale, gli uomini e le donne che lavorano con
noi in tutto il mondo. Tutti devono essere
considerati in quanto persone. Dobbiamo
rispettare la loro dignità e riconoscere i loro
meriti.”
( tratto dal CREDO aziendale)
Progetto “At lunch with…”
7 dipendenti stranieri
Piatti tipici dei Paesi
nel Menù della mensa
aziendale
“Questa azienda, indipendentemente dal paese di origine, valuta la qualità della
persona […] Le persone che fanno parte di questa azienda hanno un DNA
comune. Lavorare con colleghi che provengono da altri Paesi è stimolante non
solo da un punto di vista professionale di competenze, ma anche da come
possono vedere determinate realtà sul lavoro”
19. IL DM NON È UN LUSSO SE…
Cambiamento organizzativo
verso una cultura inclusiva
Il DM come parte della
cultura organizzativa
Valorizzazione delle
differenze in un’ottica di
vantaggio competitivo