Intervista reale realizzata da Elisa Ferrarese a Gianpaolo Brignoli, capoufficio informatica del comune di Voghera. L’ intervista è stata realizzata nell' ambito del corso di Didattica della matematica svolto dal Prof. Giovanni Lariccia presso l' Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell' anno accademico 2009 - 2010
Esame di Stato 2024 - Materiale conferenza online 09 aprile 2024
Elisa Ferrarese intervista Gianpaolo Brignoli, genio informatico della porta accanto
1. DIDAMAT 2009-2010 Gianpaolo BrignoliIl genio informatico della porta accanto Intervista reale realizzata da Elisa Ferrarese a Gianpaolo Brignoli, capoufficio informatica del comune di Voghera. L’ intervista è stata realizzata nell' ambito del corso di Didattica della matematica svolto dal Prof. Giovanni Lariccia presso l' Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nell' anno accademico 2009 - 2010
2. [EF] Ho scelto di intervistare Gianpaolo Brignoli, laureato in Informatica e oggi capoufficio informatica del comune di Voghera. Ho fatto questa scelta perchè ricordo ancora che quando ero una bambina, spesso mi recavo a casa sua con i miei genitori e ogni volta rimanevo affascinata dal computer, oggetto che per me era ancora molto lontano e che all’epoca non era ancora così presente nelle nostre case come oggi.
3. Per questo, quando ho dovuto scegliere un genio informatico della porta accanto, mi è ubito venuto in mente lui! Spero che le sue risposte possano davvero servire a tutti. E ora…ecco a voi l’intervista!
4. Com’è nata la tua passione per l’informatica? [GB] Fin da bambino ero appassionato di fumetti e di animazione. I fumetti oltre a leggerli li facevo pure, costringendo i malcapitati ospiti di casa mia a leggerli. Questa passione mi ha portato a metà degli anni ottanta ad interessarmi di computer grafica e animazione computerizzata che all'epoca erano agli albori (la Pixar doveva ancora nascere). Cominciai quindi a leggere libri che parlavano di informatica per scoprire come quella materia potesse aiutarmi a sviluppare la mia passione.
5. [EF] Hai scelto il tuo percorso di studi in base a questa tua passione? Inizialmente sì. Facevo ancora le medie nella mia città (Voghera) quando mi iscrissi all'Istituto Tecnico di Pavia in cui c'era già ad anni l'indirizzo in informatica. Cominciai così a 15 anni la mia carriera da “pendolare”. Ben presto però capì quanto fosse ampio il campo di applicazione dell'informatica e imparai a conoscere molti altri argomenti che mi affascinarono subito, ampliando così in maniera sostanziale i miei interessi e le mie passioni. Continuai gli studi all'università Statale di Milano, sempre in informatica, e indirizzai la mia specializzazione in Intelligenza Artificiale. Quindi un ramo dell'informatica piuttosto lontano da quello che mi ha spinto inizialmente a intraprendere quel percorso di studi.”
6. [EF] Quando hai usato un computer per la prima volta? [VB] Nel 1988. Era un PC1 dell'Olivetti senza hard disk ma con due unità a floppy disc da 3,5
7.
8. Ed è quello che effettivamente fa un computer: fornisce informazioni in maniera automatica; ma anche nel mondo dell'informatica è valida la legge della fisica: “nulla si crea e nulla si distrugge” per cui il computer non “crea” informazione ma semplicemente la “rielabora”... ed infatti non fa altro che riorganizzare le informazioni (arrivate dagli utenti o da precedenti elaborazioni) che ha già incamerato e fornisce informazioni in un formato più adatto all'uso che ne deve fare l'utente che le ha richieste.
11. [EF] Usando il computer è cambiato il tuo modo di pensare? E il tuo modo di relazionarti alle persone? [VB] E' molto difficile rispondere a questa domanda... Quanto ciò che facciamo dipende dalla nostra indole e quanto le nostre inclinazioni sono plasmate dalla nostra attività? Io ho vissuto l'informatica come una materia decisamente adatta alla mia personalità, come un vestito che mi sta proprio bene... un vestito proprio comodo da indossare. Sono una persona molto razionale e logica e a cui piace approfondire le cose quanto più possibile... e queste sono caratteristiche che strutturalmente lo studio dell'informatica favorisce; …ma avendo avuto a che fare coi PC fin dai 14 - 15 anni, non so quanto la mia personalità si sia sviluppata autonomamente o sia stata parzialmente plasmata dalla mia passione per l'informatica
12. [EF] Qual è il tuo mezzo informatico preferito? [VB] La logica... Che è alla base di tutta l'informatica... il resto sono tutte periferiche o funzioni adattabili alle esigenze dell'utente
13. [EF] Per lavorare in questo campo bisogna continuamente tenersi aggiornati: come fai? [VB] Non è difficile tenersi aggiornati... specialmente per il lavoro che faccio in cui sono i commerciali che si propongono in prima persona per proporre soluzioni sempre più innovative. Piuttosto il difficile è riuscire a scremare quali novità sono introdotte solo per scopi commerciali e quali hanno effettivamente dei vantaggi pratici sulla vita lavorativa o delle proprie attività in genere
14. [EF] Che lavoro fai oggi? [VB] Sono capo ufficio informatica del Comune di Voghera L'ufficio si occupa del controllo, della gestione e dello sviluppo delle strumentazioni informatiche della rete e del Centro di Elaborazione Dati del Comune di Voghera
15. [EF] Cosa pensi del massiccio uso del computer e di internet che viene fatto oggi soprattutto tra i giovani? [VB] I computer e le reti informatiche hanno messo a disposizione di tutti grandi potenzialità dal punto di vista informativo e lo hanno fatto in una maniera molto semplice e libera. Ma è proprio la semplicità e la libertà del mezzo che lo rendono anche molto pericoloso per le inevitabili “deformazioni” della realtà che possono passare attraverso esso. Già è difficile riuscire a percepire il mondo attraverso i nostri organi sensoriali, con un contatto diretto con esso, perché noi stessi deformiamo la realtà che ci circonda per le innate imperfezioni dei nostri sensi e i modelli che la nostra esperienza tende a cristallizzare nella nostra mente, figuriamoci se il contatto col mondo e con ciò che non conosciamo avviene attraverso uno strumento che per sua natura tratta e “deforma” le informazioni che ha ricevuto a sua volta da esseri umani (e quindi contaminate all'origine dalle interpretazioni personali della fonte). Tutto ciò che può essere raccolto dalla rete passa quindi attraverso più lenti deformanti che non possono che produrre, se il tutto non fosse assistito o da una spiccata personalità critica del giovane o da delle figure educative preparate, un'immagine deviata della realtà. Rimane chiaro che un giovane sotto i 20 anni ha le possibilità mentali e fisiche, le motivazionali e il dovere morale di fare esperienze dirette della realtà e non affidarsi a “mondi virtuali” forniti da internet: è quindi consigliabile un uso ragionato e ragionevole dell'informatica.”
16. [EF] Pensi che possa essere utile il computer in campo educativo? Perché? [VB] Come accennato prima, il Computer è uno strumento. Quindi non può essere un maestro di vita e nemmeno un buon insegnante. Ma è pur sempre, come già detto, un dispositivo che tratta, elabora e organizza informazioni e perciò è uno strumento potentissimo in mano ad un educatore per poter raccogliere e predisporre grandi quantitativi di conoscenza in modo da presentarli in una forma il più possibilmente fruibile e percepibile dall'allievo
17. [EF] Come inseriresti l’insegnamento dell’informatica a scuola? [VB] Sinceramente comincerei a insegnare l'informatica senza l'uso dei computer. Tramite schemi teorici o flow-chart o linguaggi formali; questo per chiarire fin dal principio che l'informatica non è legata al solo uso dei computer ma che dietro ci stanno delle logiche e delle teorie indipendenti dagli strumenti che si utilizzano
18. [EF] Voglio ringraziare davvero Gianpaolo per il tempo che mi ha dedicato ma soprattutto per le risposte che mi ha dato: il suo è proprio il racconto di un’esperienza di vita; inoltre ci mostra come siano importanti l’informatica e i suoi vari mezzi ma sempre in un’ottica educativa, al servizio dell’uomo e che non perda mai di vista la realtà.