Sperimentazione di modelli di perequazione urbanistica in piccoli centri urbani: l'uso del GIS per la classificazione dei suoli e la valutazione dei diritti edificatori convenzionali nel Regolamento Urbanistico di Picerno (Pz) in applicazione della le
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La redazione dei Piani Urbanistici Comunali in Puglia: banche dati territoria...
Sperimentazione di modelli di perequazione urbanistica in piccoli centri urbani: l'uso del GIS per la classificazione dei suoli e la valutazione dei diritti edificatori convenzionali nel Regolamento Urbanistico di Picerno (Pz) in applicazione della le
1. Sistemi Informativi Territoriali per la redazione dei Regolamenti Urbanistici comunali in Basilicata Piergiuseppe Pontrandolfi, Antonello Azzato [email_address] , [email_address] Sesta Conferenza Nazionale Informatica e Pianificazione Urbana e Territoriale INPUT 2010 Università degli Studi della Basilicata, Viale dell’Ateneo 10 Potenza, 13 – 15 Settembre
13. I dati acquisiti attraverso la schedatura/rilievo effettuata per ogni unità edilizia sono stati imputati in un Sistema Informativo che oltre a consentire la catalogazione sistematica delle informazioni e dei dati raccolti, ha consentito di sviluppare il processo di valutazione finalizzato alla definizione delle categorie di intervento (generali e di dettaglio) previste per ciascuna unità edilizia di progetto compresa nella zona storica.
14. Il processo di valutazione ha consentito, sulla base di criteri preventivamente esplicitati e condivisi con la Amministrazione Comunale ed i cittadini , di identificare e valutare, per ciascun organismo edilizio, la permanenza di elementi costruttivi originari e/o della tradizione costruttiva locale da conservare e valorizzare o, al contrario, la presenza di alterazioni che hanno trasformato i caratteri costruttivi degli organismi edilizi generando, nell'edificio e nel contesto, un impatto negativo. riconoscimento dei caratteri che contraddistinguono e identificano l'immagine e l'identità costruttiva locale e le situazioni in cui tali caratteri permangono ancora Obiettivo
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16. La schedatura delle unità edilizie è avvenuta riportando un giudizio di valore positivo o negativo a seconda che si tratti di un elemento di valore o meno per la caratterizzazione del patrimonio edilizio del centro storico. E' stata definita, inoltre, la tipologia edilizia ed il grado di alterazione rispetto alla situazione originaria. In base a questi due parametri si è stabilita la tipologia di intervento ammessa. Valutando le condizioni al contorno si è stabilita la eventuale ammissibilità di interventi che prevedono limitati adeguamenti volumetrici igienico-funzionali
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19. Dalle indagini effettuate e dalla restituzione ed elaborazione dei dati ed informazioni acquisite nel SIT, emergono interessanti elementi di valutazione sia rispetto alla qualità ed alle caratteristiche del patrimonio edilizio che rispetto allo stato di utilizzo ed alla più generale condizione di adeguatezza dello stesso.
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24. individuare e perimetrare i differenti tipi di tessuti urbanistico-edilizi esistenti , intendendo con tale definizione una organizzazione territoriale urbanistico-edilizia che presenta caratteri di omogeneità da un punto di vista della trasformazione storica, del rapporto formale e dimensionale tra spazi pubblici e spazi privati, del rapporto tra tipo edilizio e lotto edificabile ed infine la prevalenza di una o più funzioni urbanistiche significative Obiettivo La metodologia proposta prende le mosse dalla Classificazione dei suoli relativa allo stato di fatto e di diritto in un ambito territoriale che comprende il centro abitato (in base al perimetro delle previsioni del previgente PRG) ed un ambito significativo all’intorno.
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26. Le analisi operate, restituite nel SIT costruito per il RU, hanno consentito la definizione di un dettagliato quadro conoscitivo della situazione di fatto. Si riportano ad esempio le elaborazioni relative allo stato di attuazione dello strumento urbanistico vigente .
27. …………………… ..sono state perimetrate le aree asservite agli edifici esistenti ed è stato calcolato l'indice fondiario medio per ciascuna zona
28. La valutazione dello stato di attuazione dello strumento urbanistico vigente e del grado di sfruttamento edilizio dei suoli compresi in Ambito Urbano hanno rappresentato elementi tra i più importanti per la classificazione dei Suoli Urbanizzati Classificazione dei suoli ai sensi della L.R. 23/1999
29. Perimetrazione dell’Ambito Urbano di progetto Operata la classificazione dei suoli si è proceduto, sulla base della valutazione delle domande da soddisfare nel piano e agli obiettivi quali-quantitativi e prestazionali da perseguire con il nuovo strumento urbanistico, alla perimetrazione dell’ Ambito Urbano a cui riferire la disciplina urbanistica per la parte esistente e per quella di nuovo impianto. tessuti urbanistico-edilizi esistenti e in corso di formazione Suoli Non Urbanizzati (ed alcuni suoli non urbanizzabili) Dimensionamento dell’offerta sia di nuove aree edificabili che di aree da destinare ad uso pubblico
32. Ai fini della definizione del modello di perequazione urbanistica da applicare si è proceduto alla definizione ed individuazione di tutte le aree su cui applicare la perequazione , con riferimento chiaramente a tutte le aree di nuovo impianto previste ma anche ad alcuni suoli non urbanizzati compresi in prossimità o ai margini dei tessuti edificati .
33. Le aree interessate dalla perequazione urbanistica sono state, come previsto dalla legge e dettagliato dal Regolamento di attuazione, aggregate in sette Distretti Perequativi di Nuovo Impianto (DUNI) secondo il criterio delle contiguità delle aree interessate dagli interventi pubblici o privati ed una preliminare valutazione di massima del volume risultante dagli indici convenzionali rispetto al carico urbanistico in termini di abitanti definito nella fase di primo dimensionamento del piano.
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36. In riferimento alla acclività dei suoli ed alla presenza di particolari limitazioni alla edificabilità degli stessi sono state individuate tre classi di suoli per l’attribuzione di coefficienti correttivi dell’indice convenzionale di edificabilità di base: bassa, medio, alta. Classi per la attribuzione del coefficiente correttivo dell'Indice Convenzionale di Edificabilità del DUNI6
37. Agli indici convenzionali di base, differenziati per le aree destinate a NI già comprese nelle aree urbane di espansione del previgente PRG e per le aree di NI definite precedentemente come zone agricole, sono stati applicati coefficienti correttivi che hanno tenuto conto della effettiva diversa qualità delle aree in riferimento a caratteristiche intrinseche delle stesse (classi delle limitazioni alta, medio, bassa). Indice Convenzionale Corretto incrementato a titolo di compensazione, nel caso di previsione di aree da cedere destinate ad edilizia sociale o di una quantità di aree da cedere al Comune da parte dei privati eccedente un valore medio predefinito
38. Si è in tal modo pervenuti alla definizione, per ogni classe di suoli compresa nel distretto, all’ indice convenzionale di edificabilità effettivo . Indici Convenzionali di Edificabilità e volumetrie spettanti ai privati proprietari di terreni compresi nel DUNI6
39. Calcolato l'Indice Convenzionale di Edificabilità per tutti gli ambiti di trasformazione è stata definita la disciplina normativa di dettaglio del Distretto con la definizione degli specifici Regimi Urbanistici . Indicazioni di dettaglio delle trasformazioni urbanistiche previste per il DUNI6
40. Superfici delle aree con differenti destinazioni d'uso comprese nel DUNI6 Indici urbanistici spettanti ai privati proprietari di terreni compresi nel DUNI6
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43. Il RU, strumento finalizzato alla disciplina degli insediamenti esistenti, si connota ancora in molti casi come un piano di tipo tradizionale con la previsione spesso di interventi di ulteriore sviluppo degli abitati ed una scarsa attenzione alla definizione di una adeguata disciplina per il recupero ed il miglior utilizzo del patrimonio edilizio esistente ed in particolare di quello presente nelle zone storiche degli abitati. Conclusioni nuovi approcci metodologici nella costruzione dello strumento urbanistico La progettazione ed implementazione di Sistemi Informativi Territoriali per la redazione e gestione dei piani può favorire e supportare il complesso procedimento di analisi e valutazioni necessario. Le esperienze riportate nel contributo rivestono in tal senso un interesse più generale sia per le modalità di costruzione delle scelte di piano che soprattutto per la formulazione di approcci e metodi applicabili anche in altri contesti.