2. OGNI ORBITALE E’ INDIVIDUATO DALLA TERNA DEI NUMERI QUANTICI n, l, m
3. Il principio di esclusione di Pauli.
Esiste un ulteriore numero quantico
definito numero quantico di spin ms,
che può assumere valori di -1/2 o
+1/2 (per elettrone). Nessuna coppia
di elettroni può avere gli stessi 4
numeri quantici e quindi un orbitale
può “ospitare” solo 2 elettroni.
Questa regola non ha eccezioni.
Wolfgang Pauli
+1/2 -1/2
9. Configurazioni elettroniche
tre regole si applicano per predire la
configurazione elettronica nello stato
fondamentale di un atomo:
Il principio di esclusione di Pauli. Esiste
un ulteriore numero quantico definito
numero quantico di spin ms, che può
assumere valori di -1/2 o +1/2 (per
elettrone). Nessuna coppia di elettroni può
avere gli stessi 4 numeri quantici e quindi
un orbitale può “ospitare” solo 2 elettroni.
Questa regola non ha eccezioni.
Il principio dell’aufbau (riempimento).
Le configurazioni elettroniche sono
costruite riempendo per primi gli orbitali ad
energia più bassa (quando le differenze di
energia sono significative). Questa regola
permette di ottenere le configurazioni
elettroniche nello stato fondamentale. Altre
configurazioni eccitate che non violino il
principio di Pauli sono possibili.
Regola di Hund. Laddove gli orbitali
hanno la stessa energia (degenerati) o
quasi, questi vengono riempiti ciascuno con
un elettrone, con spin paralleli, prima che
inizi l’accoppiamento. Altre configurazioni
rappresentano stati eccitati (non sono
vietate).
Z= 6
Configurazione elettronica corretta
11. Alt re conf igurazioni
periodiche degli element i
12.
13.
14.
15. Note that elements 113, 115, and 117 are not known, but are included
in the table to show their expected positions. There are unconfirmed
reports for the observation of elements 114 (ununquadium), 116
(ununhexium), and 118 (ununoctium) and so these elements are also
included.
Lantanidi
Attinidi
26. Schema empirico da adottare
per il corretto riempimento
degli orbitali atomici
4f
27. Il tipo di orbitale più esternamente occupato da uno o più elettroni,
condiziona le proprietà chimiche dell’elemento e la sua posizione nella tabella
Il tipo di orbitale più esternamente occupato da uno o più elettroni,
condiziona le proprietà chimiche dell’elemento e la sua posizione nella tabella
28. 12
Mg
17
Cl
11 22 33 44
s
s
p
p
d
s
p
d
f
s
11 22 33 44
s
s
p
p
d
s
p
d
f
s
1s22s22p63s3s22 1s22s22p63s3s223p3p55
3
PERIODO
elettroni in comune
su orbitali col numero
quantico principale
più alto
29. 8
O
34
Se
11 22 33 44
s
s
p
p
d
s
p
d
f
s
11 22 33 44
s
s
p
p
d
s
p
d
f
s
1s22s22p2p44 1s1s222s2s222p2p663s3s223p3p664s4s223d3d10104p4p44
VIA
Gruppo:
identica
configurazione
elettronica più
esterna
36. Principio antropico ?
Se analizziamo attentamente le leggi fisiche che descrivono i fenomeni naturali ci
convinciamo facilmente che queste leggi non potrebbero essere molto diverse da
quelle che sono, senza che peraltro ne siano sconvolti i delicati equilibri presenti
nell'Universo. La forza di gravità ad esempio è molto debole, soprattutto se
paragonata alla forza forte, quella che agisce fra i quark e fra i protoni e i neutroni
presenti nel nucleo atomico.
Se la forza gravitazionale fosse stata solo un poco più forte di quello che è,
l'Universo sarebbe stato molto più piccolo e soggetto ad una evoluzione molto rapida;
le stelle avrebbero consumato il loro combustibile in tempi molto brevi, la vita non
avrebbe avuto il tempo per svilupparsi e l'umanità non esisterebbe. Se viceversa la
forza di gravità fosse stata, anche di poco, più debole di com'è, la materia non si
sarebbe condensata in stelle e galassie e l'Universo sarebbe freddo e rarefatto.
Lo stesso discorso vale per altre grandezze fisiche. Se ad esempio la forza forte
fosse solo un po' più debole di quanto è in realtà, l'unico elemento stabile nel nostro
Universo sarebbe l'idrogeno e non esisterebbero tutti gli altri, compreso il carbonio che
è quello fondamentale per la vita. Se d'altra parte la forza forte fosse leggermente più
forte rispetto alle altre che agiscono sulla materia diverrebbe stabile il diprotone, cioè
un nucleo atomico formato di due protoni: l'idrogeno allora non potrebbe esistere e di
conseguenza non si potrebbero formare nemmeno le stelle e le galassie.
37. Potrebbero in realtà esistere, insieme al nostro, moltissimi altri Universi, tutti differenti fra
loro e indipendenti l'uno dall'altro, ognuno dei quali con proprie leggi e propri parametri
fisici. Non esistono infatti ragioni a priori per cui le leggi fisiche che regolano il
comportamento della materia nel nostro Universo debbano essere necessariamente
quelle che sono. Leggi diverse da quelle che sperimentiamo giornalmente potrebbero
benissimo esistere, ma darebbero luogo a Universi diversi, e comunque senza vita
(almeno per come intendiamo noi la vita). La vita, e in particolare la vita intelligente, si può
infatti sviluppare solo se le leggi fisiche rispondono a requisiti precisi ed appropriati.
Esisterebbero quindi tanti Universi di cui però uno solo osservabile: ovvero solo nel
nostro Universo esisterebbe qualcuno in grado di compiere osservazioni. Come nel caso
della meccanica quantistica abbiamo fatto osservare che per descrivere un fenomeno è
indispensabile interagire con esso, per cui non ha senso parlare di fenomeni dei quali non
sia possibile cogliere la misura, allo stesso modo possiamo affermare che i fenomeni che
si realizzano nell'Universo non avrebbero senso (cioè, in pratica, non esisterebbero) se
non vi fossero gli uomini ad osservarli.
38. Non è detto che fra i tanti Universi possibili non ve ne possa essere qualcuno identico al
nostro, nel quale si sarebbero realizzate le condizioni che hanno portato alla nascita della
vita intelligente. Potrebbero esistere in teoria tanti altri Universi come il nostro, ma
sarebbe come se non ci fossero in quanto risulterebbe comunque impossibile mettersi in
contatto con essi. Sappiamo infatti che qualsiasi messaggio non può uscire dal luogo in
cui viene prodotto: così ad esempio la luce, che è il segnale più veloce che esista, si
incurva lungo il percorso a causa della presenza della materia, ragion per cui nemmeno
essa potrà mai uscire dall'Universo nel quale è stata generata.
I limiti del principio antropico sono evidenti. Secondo alcuni esso non spiegherebbe
nulla trattandosi di semplice tautologia: "Il mondo in cui viviamo è il mondo in cui viviamo".
Per altri non avrebbe senso parlare di altri Universi, diversi o anche uguali al nostro, se
poi tutti questi Universi, per definizione, non sono osservabili. Infine, da un punto di vista
strettamente scientifico, il principio antropico deve essere respinto semplicemente perché
non vi è modo di sottoporlo a verifica. Di esso, in altre parole, non saremo mai in grado di
dimostrare sperimentalmente né che sia giusto, né che sia sbagliato.
39. Alcune proprietà degli elementi mostrano
variazioni graduali procedendo attraverso
un periodo o un gruppo
Conoscere queste tendenze permette di
comprendere le proprietà chimiche
Le tendenze che prenderemo in considerazione
per gli elementi rappresentativi sono:
dimensioni atomichedimensioni atomiche
energia di prima ionizzazioneenergia di prima ionizzazione
affinità elettronicaaffinità elettronica
raggio ionicoraggio ionico
elettronegativitàelettronegatività
40. dimensioni atomichedimensioni atomiche
energia di prima ionizzazioneenergia di prima ionizzazione
affinità elettronicaaffinità elettronica
raggio ionicoraggio ionico
elettronegativitàelettronegatività
42. Si occupa un
guscio
orbitalico
con numero
quantico
principale n
maggiore
e quindi più
voluminoso
Aumentando il numero di elettroni nello stesso
guscio orbitalico aumenta l’attrazione con i
protoni nucleari causando una contrazione
43. dimensioni atomichedimensioni atomiche
energia di prima ionizzazioneenergia di prima ionizzazione
affinità elettronicaaffinità elettronica
raggio ionicoraggio ionico
elettronegativitàelettronegatività
44. POTENZIALE DI IONIZZAZIONE
enrgia necessaria a strappare l’elettrone più debolmente
legato all’atomo isolato (allo stato gassoso) e portarlo a
distanza infinita dal nucleo
A +A + EnergiaEnergia ---------> A---------> A++
+ e+ e--
aument a
diminuisce
45. dimensioni atomichedimensioni atomiche
energia di prima ionizzazioneenergia di prima ionizzazione
affinità elettronicaaffinità elettronica
raggio ionicoraggio ionico
elettronegativitàelettronegatività
46. AFFINITA’ ELETTRONICA
energia liberata per acquisire un elettrone da parte di un
atomo neutro
A + eA + e--
----------> A----------> A--
++ EnergiaEnergia
aument a
variapoco
47.
48. dimensioni atomichedimensioni atomiche
energia di prima ionizzazioneenergia di prima ionizzazione
affinità elettronicaaffinità elettronica
raggio ionicoraggio ionico
elettronegativitàelettronegatività