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Results
Orientation
Leading
Change
Organisational
Integration
Future-
Oriented
Thinking
Leading
Innovation
Managing
People
Global
Mindset
ENGLISH
Orientamento
ai risultati
Guida del
cambiamento
Integrazione
organizzativa
Pensiero
prospettico
Guida della
innovazione
Gestione
delle
Persone
Gestione
della
diversity
/Pensiero
Globale
ITALIAN
 Be Results-
Oriented
 Decision
Making
 Accountability
 Leading change
 Embracing
change
 Ability for self
development
and reflection
 Learning agility
 Adaptability/
Flexibility
 Dealing with
ambiguity
PAROLECHIAVE
 Organisational
integration
 Organisational
awareness
 Internal client
orientation
 Future-oriented
Thinking
 Formulating
Plans and
strategies
 Make them
happen
 Innovation
Management
 Creativity
 Initiative
 Intellectual
horsepower
 Managing
People
 Managing Team
 Cultural
intelligence
 Diversity
IL MODELLO FERRERO
Competenze Componenti chiave
ORIENTAMENTO
AI
RISULTATI
FOCALIZZARSI SUI RISULTATI
– Focalizzare costantemente l’attività al conseguimento degli
obiettivi definiti, assicurando l’eccellenzadegli outputs e il
rispetto dei valori Ferrero
– Garantire il risultato nei tempi definiti anche in caso di criticità e
imprevisti
PRENDEREDECISONI
– Stabilire tutte le soluzioni alternative possibili e valutare i pro e i
contro di ciascuna
– Scegliere con ponderatezza e tempestività l’alternativa ottimale
– Assumersi la responsabilità dei risultati e delle decisioni,
affrontando di persona i problemi che si presentano
PENSIERO
PROSPETICO
PENSARE IN PROSPETTIVA
– Ipotizzare possibili scenari e configurazioni future
– Formulare modelli previsionali in grado di anticipare le
conseguenzee le evoluzioni di lungo periodo (finanziare e non)
CONFRONTARSI CON I FENOMENI INTERNI ED ESTERNI
ALL’AZIENDA
– Ricercare e comprendere i fenomeni interni ed esterni
all’azienda e il suo business
– Realizzare opportunità di sviluppo sfruttando cambiamenti di
contesto, momenti di crisi o nuove tendenze
FORMULARE STRATEGIE E PIANI DI AZIONE
– Ideare strategie coerenti con le linee guida aziendali e tradurle in
piani d’azione fattibili (sequenza di azioni, risorse e tempi)
– Far patrimonio dell’esperienza passata nel disegnare strategie e
piani d’azione
GUIDA
DEL
CAMBIAMENTO
ESSEREFLESSIBILI E SAPER CONVIVERE CON L’INCERTEZZA
– Adattare il proprio comportamento al mutare delle situazione e
delle persone
– Operare efficacemente anche in situazioni incerte o contrarie
ESSEREAGENTI ATTIVI DEL CAMBIAMENTO
– Cogliere tempestivamente le motivazioni e gli ambiti del
cambiamento e allineare le azioni
– Valorizzare gli elementi nuovi creando un vantaggio e impegnarsi
nei processi di miglioramento
SAPER ACQUISIRE NUOVE COMPETENZE
– Riuscire a svolgere in tempi brevi nuovi ruoli, apprendendo le
competenze necessarie
– Riuscire a lavorare in differenti situazioni, con diverse persone e con
nuovi approcci, senza demotivarsi
GUIDA
DELL’
INNOVAZIONE
RIPENSARE COSTRUTTIVAMENTE LO STATUS QUO
– Cogliere velocemente l'essenza dei problemi e individuare
nuove metodologie in un’ottica di miglioramento continuo
– Giocare d’anticipo piuttosto che reagire agli eventi
GENERARE IDEE NUOVE ED ORIGINALI
– Ricercare e individuare idee originali e creative, restando in
sintonia con gli obiettivi da perseguire
SOSTENERELA REALIZZAZIONE DELL’INNOVAZIONE
– Portare avanti con proattività idee, progetti e soluzioni per innovare
processi, prodotti, attività
– Creare un clima che faciliti la sperimentazione e l’adozione di
approcci innovativi
INTEGRAZIONE
ORGANIZZATIVA
OTTIMIZZARE I PROCESSI
– Essere consapevoli dei processi aziendali, saper gestire gli snodi
critici e, se necessario, ottimizzare i flussi
– Instaurare e mantenere relazioni in funzione del risultato da
raggiungere (networking)
PROMUOVERE LE SINERGIE E LA COLLABORAZIONE
– Condividere in modo strutturato e completo informazioni e
competenze al fine di mettere in grado gli altri di poter svolgere il
proprio lavoro
– Collaborare attivamente con le altre aree aziendali
– Ricercare le esigenze e le priorità dei clienti interni e porre in atto
soluzioni adeguate al loro soddisfacimento
GESTIONE
DELLA
DIVERSITY
COMPRENDERE IL CONTESTO INTERNAZIONALE
– Comprendere senza preconcetti le diversità delle persone (in
termini di caratteristiche innate e non modificabili e di
caratteristiche acquisite)
– Studiare le diversità culturali prima di stabilire un contatto
CONFRONTARSI CON LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE
– Relazionarsi nella maniera più adatta a contesti diversi, al fine di
lavorare in sintonia ed efficacemente
– Ponderare le proprie azioni, valutando anche le caratteristiche
nazionali, economiche e culturali delle persone coinvolte
VALORIZZARE LA MULTINAZIONALITA’
– Utilizzare il potenziale dato dalla diversità (culturale e non) per
ottenere risultati di valore per l’organizzazione nel suo complesso
– Acquisire soluzioni di successo appartenenti a contesti organizzativi e
culturali diversi
GESTIONE
DELLE
PERSONE
CONOSCERE E GUIDARE LE PERSONE
– Comprendere le persone: qualità, esigenze e caratteristiche
– Essere consapevoli del ruolo manageriale e trasmettere intenti
e direzioni da seguire
– Diventare un modello di riferimento per gli altri
VALUTARE E SVILUPPARE LE PERSONE
– Creare occasioni di confronto per trasferire feedback,
competenze e valori
– Favorire la crescita degli altri e accompagnarli verso ruoli di
maggior responsabilità
GESTIRE IL GRUPPO
– Coordinare più persone verso il raggiungimento di obiettivi comuni,
indirizzando le priorità di azione
– Creare integrazione, stimolando il confronto e il dialogo costruttivo
LE 7 COMPETENZE TRASVERSALI
1. ORIENTAMENTO AI RISULTATI
Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA
ORIENTAMENTO AI
RISULTATI
FOCALIZZARSI SUI RISULTATI
Focalizzare costantemente
l’attività al conseguimento
degli obiettivi definiti,
assicurandol’eccellenza degli
outputs e il rispetto dei valori
Ferrero
Garantire il risultato nei
tempi definiti, anche in caso
di criticità e imprevisti
– Esegue le attività
pianificate, controllando
i tempi e la qualità degli
output attesi
– Avvisa immediatamente
se si presenta il rischio di
mancareun obiettivo
(tempi e/o costi)
– Garantisce il
raggiungimento e la
qualità degli obiettivi
assegnati, anche quando
non ne è responsabile in
modo esclusivo
– Gestisce in corso d’opera
le varianti, mobilitando le
risorse, minimizzando i
ritardi e risolvendo i
problemi
– Persegue l’eccellenza
della sua prestazione e di
quella degli altri, senza
accontentarsidei risultati
conseguiti, ma spostando
in avanti il traguardo da
raggiungere
– Definisce misure
d’emergenza e modalità
di realizzazione
alternative, a fronte di
scostamenti rispetto ai
tempi e ai costi previsti
– Ha una visione globale
dei risultati da garantire,
comunicando ai diversi
ruoli/funzioni coinvolti il
senso della loro
importanza e risolvendo
situazioni in cui vi siano
esigenze e priorità
contrastanti
– Governa i piani in
maniera flessibile per
adattarlial cambiamento
degli scenari e per
mantenerli in linea con la
strategia aziendale
PRENDERE DECISONI
Identificare tutte le soluzioni
alternative possibili e
valutare i pro e i contro di
ciascuna
Scegliere con ponderatezza e
tempestività l’alternativa
ottimale
Assumersi la responsabilità
dei risultati e delle decisioni,
affrontandoin prima persona
le possibili implicazioni
– Raccoglie e sintetizza dati
e fatti rilevanti per
supportaregli altri nella
presa di decisione
– Segue le linee guida e le
procedure nel prendere
le decisioni, informando i
responsabili su quelle più
rilevanti
– Accetta la responsabilità
connessa con lo
svolgimento dei compiti a
lui assegnati
– Analizza i pro e i contro
delle situazioni per
identificare la soluzione
migliore
– Garantisce la presa di
decisione in tempo utile,
rispettando i vincoli di cui
deve tenere conto
(tempi, costi, ecc.) e il
processo decisionale
– Si assume rischi calcolati
e responsabilità nel
prendere decisioni
coraggiose
– Valuta i rischi e le
opportunità di sviluppo
nel tempo delle diverse
alternative
– Prende decisioni efficaci
anche in situazioni incerte
e controlla la validità di
quelle prese da altri
– Si assume la
responsabilità delle azioni
e degli errori, propri e del
gruppo
– Decide e sostiene con
fermezza le decisioni
anche quando risultano
impopolari
– Governa i processi
decisionali di lungo
periodo, avendo
consapevolezza di dove
risiedono il potere
decisionale e le
informazioni all’interno
dell’organizzazione
– Si assume i rischi
potenziali e le
responsabilità estese, in
coerenza con il proprio
ruolo e con la mission
aziendale
2. PENSIERO PROSPETTICO
Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA
PENSIERO
PROSPETTICO
PENSARE IN PROSPETTIVA
Ipotizzare possibili scenari e
configurazioni future
Formulare modelli previsionali in
grado di anticipare le
conseguenze e le evoluzioni di
lungo periodo
– Formula ipotesi sul futuro e
sull’andamento dei
fenomeni nei quali
è coinvolto, raccogliendo
dati e indizi a supporto
– Formula ipotesi e scenari
alternativi al fine di ottenere
una visione più ampia della
propria realtà e individuare
le implicazioni non
immediate
– Effettua proiezioni al fine di
valorizzare il presente,
decodificando i segnali e
mettendo in discussione ciò
che appare ovvio
– Compie sforzi previsionali di
lungo periodo, anche in
situazioni in rapido
mutamento, complesse o
rischiose
– Si prefigura una realtà
ancora non in essere a
partire da una realtà nota,
ragionando su connessioni di
causa-effetto e valutando il
rapporto mezzo-fine
– Diagnostica gli andamenti
del contesto di riferimento
(clienti interni ed esterni) e
ne prevede l’evoluzione sul
lungo periodo in termini di
rischi od opportunità
– Progetta la crescita futura e
ricerca opportunità di
business, dando significato
ai “segnali deboli” e
dimostrando lungimiranza
nell’anticipare le esigenze
dell’organizzazione
– Propone una visione chiara
della direzione da seguire,
all’interno degli ambiti
competitivi, normativi e
ambientali in cui è inserita
l’organizzazione
CONFRONTARSI INTERNAMENTE
ED ESTERNAMENTE
ALL’AZIENDA
Identificare e confrontarsi con le
migliori realtà interne ed esterne
all’azienda, per orientare l’azione
futura
Realizzare opportunità di
sviluppo, sfruttando
cambiamenti di contesto,
momenti di crisi o nuove
tendenze
– E’ consapevole del business
e dei principi Ferrero nello
svolgimento delle proprie
attività e nella realizzazione
degli obiettivi assegnati
– Coglie le informazioni che
pervengono dall’ambiente
esterno per immaginare
possibili impatti sulla realtà
operativa
– Si tiene aggiornato sui
fattori e sugli attori che
influenzano il proprio campo
di attività e si confronta con
essi per orientare l’azione
– Realizza opportunità, anche
inaspettate, muovendosi
nella complessità e
nell’incertezza esterna ed
interna
– Scambia esperienze con i
best performer della sua
area di competenza e utilizza
tali informazioni per
determinare le azioni future,
sue e di altri
– Crea rapidamente
opportunità dalle tendenze
o dalle minacce, agendo il
maniera dinamica e
gestendo efficientemente le
risorse
– Promuove strumenti e
modalità di ricerca delle
informazioni al fine di
ampliare la consapevolezza
dell’organizzazione sui
fenomeni esterni all’azienda
– Guida l’organizzazione verso
una crescita sostenibile e di
valore, scoprendo nuove
possibilità di business e di
processi
FORMULARE STRATEGIE E PIANI DI
AZIONE
Ideare strategie che siano in
linea con i piani aziendali e che
creino valore
Implementare le strategie
definite attraverso piani d’azione
fattibili (sequenza di azioni,
risorse, scadenze e consegne)
Comunicare le strategie e i piani
d’azione in modo chiaro e
convincente
– Comprende le strategie
definite e le implicazioni sul
proprio ruolo
– Realizza i piani d’azioni
definiti, controllandone la
fattibilità e l’avanzamento
– Focalizza la propria
attenzione e i propri sforzi
sulle attività a maggior
impatto strategico, dando
loro priorità
– Traduce le strategie in
specifici piani d’azione,
assicurando il rispetto di
scadenze e consegne
– Recepisce e chiarisce le
strategie e i piani d’azione
da realizzare
– Sviluppa per sè e per gli altri
le azioni strategiche da
seguire, definendo obiettivi
auspicabili e raggiungibili
– Monitora la corretta
attuazione delle strategie e
ne gestisce la
consuntivazione
– Comunica le strategie in
essere, assicurando
l’allineamento degli obiettivi
individuali con quelli
aziendali
– Costruisce strategie che
creano valore per l’azienda e
ne incrementano il vantaggio
competitivo
– Definisce gli indicatori di
perfomance su cui sarà
valutata l’implementazione
della strategia
– Diffonde in modo chiaro e
persuasivo la visione
strategica del business
3. GUIDA DEL CAMBIAMENTO
Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA
GUIDA DEL
CAMBIAMENTO
ESSERE FLESSIBILI E SAPER
CONVIVERE CON
L’INCERTEZZA
Adattare il proprio
comportamentoal mutare delle
situazione e delle persone
Operare efficacemente anche in
situazioni incerte o contrarie
– Modifica il proprio
comportamento in risposta
alle esigenze contingenti
derivanti dal cambiamento
– Si adatta a lavorare in
contesti dove mancano
confini precisi di ruoli e
responsabilità e accetta il
fatto di non avere il controllo
sulle situazioni che non
conosce
– Adotta un atteggiamento
positivo verso
l’organizzazione e modifica la
propria linea di
comportamento in relazione
ai cambiamenti del sistema
– Garantisce livelli
prestazionali adeguati anche
in situazioni variabili,
utilizzandole come fonte di
apprendimento
– Prepara le persone ad
attuare concretamente il
cambiamento,
supportandole nel
modificare o acquisire nuove
competenze e nuovi modi di
lavorare
– Chiarisce i tempi del
cambiamento, supportando
gli altri ad agire anche in
situazioni di incertezza
– Valuta la capacità
dell'organizzazione di
cambiare e definisce le
modalità più adeguate per
attuare il cambiamento
– Governa l’azione durante le
fasi di incertezza e
transizione, attivando
interventi organizzativi
ESSERE AGENTI ATTIVI DEL
CAMBIAMENTO
Cogliere tempestivamente le
motivazionie gli ambiti del
cambiamento, allineando l’azione
Valorizzare gli elementi nuovi,
traendone un vantaggio e
impegnandosi nei processi di
miglioramento
Sponsorizzare e sostenere con
impegno costante la realizzazione
del cambiamento
– Comprende il cambiamento
in atto e i suoi motivi
– Adegua con disponibilità la
modalità di realizzazione dei
propri compiti
– Capisce tempestivamente
perché e cosa deve cambiare
e in quale ambito
concentrare il proprio
contributo
– Re-interpreta il proprio
ruolo, uscendo dalla zona di
comfort e dando nuovo
slancio alla propria attività
– E’ costante nel proporre i
cambiamenti, ri-
modulandone i contenuti in
caso di resistenze
– Riconosce le esigenze del
cambiamento (i modi, i tempi
e gli attori principali) e re-
indirizza la propria azione e
quella degli altri
– Persuade gli altri sulla
necessità di cambiare,
spiegando le ragioni e
valorizzando concretamente
gli elementi positivi
– E’ perseverante nel
sostenere i cambiamenti,
sino alla loro completa
attuazione
– Prevede e promuove il
cambiamento determinando
in anticipo le azioni
necessarie a gestirne
l'impatto
– Governa l'implementazione
del cambiamento al fine di
creare valore e assicura la
coerenza di tutti gli interventi
sull'organizzazione
– E’ sponsor del cambiamento
e crea consenso in azienda
ACQUISIRE NUOVE
CONOSCENZE E CAPACITA’
Riuscire a svolgere in tempi brevi
nuovi ruoli, apprendendo le
conoscenzee le capacità
necessarie
Riuscire a lavorare in differenti
situazioni, con diverse persone e
con nuovi approcci, senza
demotivarsi
– Si attiva per apprendere
nuove capacità, utilizzando
gli strumenti più opportuni
per la propria crescita
professionale
– Apprende rapidamente
nuove conoscenze e mostra
interesse quando vengono
divulgati nuovi approcci,
tecniche, metodi, …
– Si aggiorna consapevolmente
per colmare i suoi gap di
competenza rispetto al
proprio ruolo o per svolgere
in autonomia attività nuove
– Lavora efficacemente con
persone nuove o
appartenenti ad altre aree
funzionali e con diversi
metodi di lavoro
– Ricerca per sé e per gli altri
occasioni di apprendimento
nell’operatività o/e
favorendo la mobilità
professionale (job rotation)
– Allarga le proprie
responsabilità, anche in
ambiti non collegati alle
esperienze precedenti, per
essere in linea con la
situazione e/o con le mutate
necessità organizzative
– Crea e implementa processi
che favoriscono il
trasferimento e la
circolazione del know how
esistente e la creazione di
nuove conoscenze
– Costruisce collaborazioni e
contatti con centri di
eccellenza e altre
organizzazioni, per un
confronto e uno scambio
continuo
4. GUIDA DELL’INNOVAZIONE
Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA
GUIDA
DELL’INNOVA-ZIONE
RICERCARE IL
MIGLIORAMENTO
CONTINUO
Cogliere velocemente
l'essenza dei problemi e
individuare nuove
metodologie in un’ottica di
miglioramento continuo
Giocare d’anticipo piuttosto
che reagire agli eventi
– Ricerca una soluzione
adeguata per superare
situazioni problematiche,
chiedendo supporto o
mettendo in pratica
nuove idee che
modificano il modo solito
di lavorare
– Trasferisce nel proprio
ambito di competenza
soluzioni pratiche che
hanno funzionato in altri
contesti
– Analizza i casi di disservizi
e i feedback per
formulare proposte di
miglioramento che
escano dagli schemi
consolidati
– Sviluppa e porta avanti
nuove soluzioni, in
un’ottica di
miglioramento continuo
– E' propositivo nella
ricerca e nell’adozione di
best practice e fa
costantemente
benchmarking nel proprio
settore di riferimento
– Guida lo sviluppo di
nuove metodologie nella
propria area,
rappresentandoun punto
di riferimento
professionale
– Crea soluzioni ad hoc in
risposta a situazioni
problematiche,
ripensando ex novo
l’esistente
– Stimola e raccoglie le
idee innovative da tutti i
settori
dell’organizzazione e le
integra in progetti di
intervento trasversali
GENERARE IDEE NUOVE ED
ORIGINALI
Ricercare e individuare idee
originali e creative, restando
in sintonia con gli obiettivi da
perseguire
– Segnala nuove
opportunità e adotta
tempestivamente nuove
idee o migliorie su
procedure, prodotti e
servizi esistenti
– Formula idee nuove o
utilizza creativamente le
soluzioni esistenti dando
un contributo aggiuntivo
alla propria attività e a
quella degli altri
– Guida gli altri nell’avere
un approccio innovativo,
mostrando come usare la
creatività nella
risoluzione dei problemi e
aiutandoli a cogliere le
possibilità non ancora
esplorate
– Governa l’individuazione
di risposte creative alle
sfide dell’organizzazione,
dimostrando una visione
globale e introducendo
idee e prospettive
esterne
SOSTENERE LA
REALIZZAZIONE
DELL’INNOVAZIONE
Portare avanti con proattività
idee, progetti e soluzioni per
innovare processi, prodotti,
attività
Creare un clima che faciliti la
sperimentazione e l’adozione
di approcci innovativi
– Passa all’azione
nell’attuare le
innovazioni, senza
aspettaredi essere
stimolato a farlo
– E’ ricettivo verso nuove
idee, cerca di estendere
la sua comprensione ad
aree nuove o poco
conosciute
– Traduce le idee
innovative in azioni
concrete, valutando in
modo responsabile le
opportunità e attivando
sperimentazioni non
distruttive rispetto alla
routine
– Introduce soluzioni
innovative proposte da
altri, partecipando
attivamente e fornendo
feedback costruttivi
– Coinvolge gli altri nella
realizzazione delle
innovazioni, sollecitando
l’organizzazione su più
livelli gerarchici
– Incoraggia gli altri
nell’adozione di approcci
innovativi, guidandoli
nella loro realizzazione e
creando un clima in cui è
possibile mettersi alla
prova e assumersi rischi
– Espande il business di
riferimento e genera
valore per
l’organizzazione,
avviando nuovi campi
d’azione e filoni di attività
– Contribuisce a creare un
sistema azienda che
riconosca la creatività
come un valore
5. INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA
Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA
INTEGRAZIONE
ORGANIZZATIVA
OTTIMIZZARE I PROCESSI
Essere consapevoli dei
processi aziendali, saper
gestire gli snodi critici e, se
necessario, ottimizzare i
flussi
Instauraree mantenere
relazioni in funzione del
risultato da raggiungere
(networking)
– E' consapevole di operare
all'interno di più ampi
processi aziendali, avendo
chiara la collocazione in
essi della propria attività
– Utilizza modalità
comunicative che,
mantenendo buona
sintonia con
l'interlocutore, facilitano
la collaborazione
– Si attiva per non causare
"disfunzioni“ nella catena
dei processi nel quale
opera e collabora
all’ottimizzazione delle
diverse fasi
– Gestisce le relazioni
parzialmente conflittuali,
cercando un accordo
soddisfacentee
praticabile per entrambe
le parti
– Ricerca sinergie di
processo che possano
ottimizzare l'utilizzo delle
risorse o favorire un
miglior servizio; si
interfaccia con le altre
funzioni aziendali
coinvolte
– Costruisce e consolida i
rapportiall’interno
dell’organizzazione,
dimostrandosiun partner
affidabile
– Costruisce nuovi processi
aziendali e riprogetta
quelli esistenti,
semplificando la
complessità ed
eliminando le attività a
basso valore aggiunto
– Facilita la partecipazione
ai gruppi di lavoro,
facendo dialogare le
persone su obiettivi e
modalità di esecuzione
PROMUOVERE LE
SINERGIE E LA
COLLABORAZIONE
Condividere in modo
strutturatoe completo
informazioni e
competenze, al fine di
mettere in grado gli altri di
poter svolgere il proprio
lavoro
Collaborare attivamente
con le altre aree aziendali
Ricercare le esigenze dei
clienti interni e porre in
atto soluzioni adeguate al
loro soddisfacimento
– Tiene aggiornate le
persone con le quali
lavora sui fatti inerenti le
attività comuni
– Collabora con i colleghi,
fornendo supporto e
mettendo a disposizione
le proprie competenze
– Fa domande e ascolta le
richieste del collega per
poi attivarsi e fornire le
risposte con prontezza e
in modo esauriente
– Diffonde regolarmente e
con completezza le
informazioni necessarie
e/o critiche
– Collabora su progetti
trasversali e priorità
altrui, interagendo
positivamente e
contribuendo alla
creazione di valore
– Recepisce le attese dei
clienti, strutturandonei
bisogni al di là delle
richieste esplicite, e
fornisce soluzioni,
assumendosila
responsabilità del livello
di soddisfazione
– Promuove la
collaborazione e crea un
flusso informativo
efficace, quando
l’inadeguatezza delle
informazioni (per tempi,
modi e qualità) ostacola
l’integrazione
– Ricerca e individua le
aree in cui le diverse
funzioni possono
migliorare la loro
interazione
– Porta il cliente ad una
migliore consapevolezza
del proprio bisogno e
definisce gli standard di
qualità del servizio,
generando fidelizzazione
attraverso il
raggiungimento di
vantaggi reciproci
– Garantisce un effettivo e
efficace flusso
informativo, facendo sì
che tutte le parti aziendali
agiscano in maniera
coerente
– Crea gruppi
interfunzionali,
individuando e sfruttando
competenze differenti per
ottenere un migliore
risultato d’insieme
– Assicura l’adeguatezza
delle risposte formulate,
intervenendo in caso di
necessità e governando
eventuali conflitti di
interesse
6. GESTIONE DELLA “DIVERSITY ”
Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA
GESTIONE DELLA
DIVERSITY E
PENSIERO GLOBALE
VALORIZZARE LA
DIVERSITA’
Comprendere e rispettare le
diversità delle persone con
cui si lavora (in termini di
caratteristiche innate e non
modificabili e di
caratteristiche acquisite)
Lavorare in sintonia ed
efficacemente in contesti e
con persone diverse,
relazionandosinella maniera
più adatta
Utilizzare il potenziale dato
dalla diversità per ottenere
risultati di valore superiore
per l’organizzazione
– Accetta le diversità delle
persone con cui entra in
contatto ed evita di
arrivare a conclusioni
affrettate
– Instaura relazioni
positive e lavora
efficacemente anche con
persone che hanno
esperienze, percezioni e
valori diversi dai suoi
– E’ consapevole del
contributo portato dalla
diversità e mette in
discussione i propri
stereotipi
– Ascolta e reagisce con
azioni concrete alle
esigenze non solo
professionali ma anche
personali dell’altro
– Rispetta il lavoro degli
altri e fa emergere le loro
esigenze e capacità,
massimizzando
l’interazione
– Adotta prassi e approcci
di successo, derivanti da
contesti organizzativi,
professionali e personali
diversi dal proprio
– Crea un ambiente
"inclusivo” favorendo
l’integrazione nel gruppo
di individui con
caratteristiche diverse
– Promuove azioni mirate
ad accrescere e integrare
la diversità,
considerandola un
vantaggio competitivo
– Ricerca l’eterogeneità
all’interno del proprio
gruppo, in quanto
vantaggiosa per
rispondere a
cambiamenti di contesto
e alle sfide
– Contribuisce a creare le
condizioni necessarie
all’accettazione delle
differenze individuali e a
garantire parità di
trattamento all’interno
dell’organizzazione
– Riconosce le eterogeneità
presenti in azienda e
prende decisioni che
vanno a vantaggio di tutti
– Trae beneficio per
l’organizzazione dalla
valorizzazione delle
potenzialità legate alle
specificità delle persone
VALORIZZARE LA
MULTINAZIONALITA’
Comprendere e studiare le
diversità culturali
Lavorare efficacemente in
contesti internazionali e con
persone di cultura diversa
Utilizzare il potenziale dato
dalla dimensione
internazionale per ottenere
risultati di successo per
l’organizzazione
– Raccoglie informazioni
sui Paesi, sulla cultura e
sulle usanze delle
persone straniere con cui
deve entrare in contatto
– Instaura relazioni
positive e lavora
efficacemente con le
persone di cultura
diversa, nel proprio Paese
o all’estero
– Acquisisce soluzioni di
successo appartenenti a
contesti culturali diversi
– E’ tollerante e non si
sente minacciato in un
contesto internazionale
– Adatta il proprio stile di
comportamento e
comunicazione,
riducendo al minimo il
rischio di malintesi
– Opera efficacemente
oltre i confini nazionali,
bilanciamento le prassi di
derivazione globale con le
esigenze locali
– Favorisce le esperienze
internazionali, proprie e
del gruppo, fornendo gli
strumenti utili per
acquisire una prospettiva
cosmopolita
– Guida squadre i cui
membri provengono da
più Paesi o sono
fisicamente in aree
geografiche differenti
– Avvia, sotto la propria
responsabilità, attività in
regioni nuove, riuscendo
a soddisfare i criteri di
fiducia richiesti dai
contatti esteri
– Governa l’attività con una
visione globale e dà
valore alla diversità
culturale
– Contribuisce a creare
senso di appartenenza
all’azienda su scala
internazionale
– Costruisce alleanze
strategiche e opportunità
di business adottando
una visione globale
7. GESTIONE DELLE PERSONE
Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA
GESTIONE DELLE
PERSONE
CONOSCERE E GUIDARE LE
PERSONE
Comprendere le persone: qualità,
esigenze e caratteristiche
Ricopre il ruolo manageriale,
creando motivazionee
coinvolgimento e trasmettendo
intenti e direzioni
Diventare un modello di
riferimento per gli altri
– E’ consapevole delle proprie
caratteristiche ed esigenze
– Si accerta di avere compreso
gli obiettivi da raggiungere
– Valuta le esigenze e le
aspirazioni (professionali e
personali) dei colleghi con
cui collabora
– Incoraggia gli altri e li spinge
verso i comportamenti
richiesti e il raggiungimento
degli obiettivi
– Mette in atto
comportamenti coerenti con
quanto dichiara
– Individua nel gruppo chi può
crescere e, verificandone le
esigenze, gli esprime fiducia
– Motiva le persone,
stabilendo responsabilità,
assegnando obiettivi sfidanti
e premiando prestazioni
eccellenti
– E’ un esempio professionale
e di comportamento per la
propria area
– Garantisce che le persone
siano assegnate a un ruolo in
cui possano esprimere al
meglio la propria potenzialità
– Stabilisce compiti sfidanti,
cercando di potenziare la
capacità delle persone di
leggere gli obiettivi aziendali
– E’ un modello di riferimento
in azienda per lo stile
manageriale che sa adottare
VALUTARE E SVILUPPARE LE
PERSONE
Valutare e dare feedback,
identificando punti forza e aree di
miglioramento
Sostenere la crescita attraverso
adeguate azioni di sviluppo,
aiutando gli altri a realizzare
pienamente il loro potenziale
– Ricerca feedback al fine di
migliorare la sua prestazione
– Si sente responsabile del
proprio sviluppo ed è
consapevole dei propri gap
di competenza
– Dà feedback costruttivi agli
altri e li aiuta nel colmare le
loro lacune
– Affianca gli altri nell’attività
lavorativa, aiutandoli
crescere professionalmente
– Fornisce coaching, aiutando
ad individuale il percorso di
sviluppo professionale più
adeguato alla persona
– Costruisce il piano di
sviluppo in accordo con
propri collaboratori e ne
sostiene la realizzazione
– Scopre Key People e talenti
all’interno
dell’organizzazione,
valutando correttamente le
potenzialità dei gruppi e dei
singoli
– Contribuisce allo sviluppo
dell’azienda favorendo il
sistema di apprendimento
organizzativo
GESTIRE IL GRUPPO
Coordinare più persone verso il
raggiungimento di obiettivi
comuni, indirizzando le priorità di
azione
Creare integrazione, stimolando il
confronto e il dialogo costruttivo
– Dà il proprio contributo al
gruppo di lavoro,
collaborando al
raggiungimento dei risultati
attesi
– Interagisce positivamente
con i membri del gruppo di
lavoro
– Coordina il gruppo di lavoro
per ottenere la massima
efficienza
– Mette in comune esperienze
ed idee all’interno del
gruppo
– Riconoscee valorizza il
contributo di tutti i
componenti del gruppo,
bilanciando carichi di lavoro
e responsabilità
– Promuove nel gruppo un
clima di confronto,
risolvendo conflitti e facendo
sentire tutti utili e importanti
– Esercita la guida sul gruppo,
aiutandolo a superare le
difficoltà e a celebrare i
risultati
– Crea un team di lavoro coeso
con obiettivi comuni e
condivisi da perseguire
modellosviluppo
I PROFILI DI RIFERIMENTO
Marketing
Area
Managing
Director
Sales
Area
Operation/
Technical Area
Staff
Area
Supply
Chain
Results Orientation Results Orientation Results Orientation Results Orientation Results Orientation Results Orientation
Future Oriented
Thinking
Future Oriented
Thinking
Future Oriented
Thinking
Future Oriented
Thinking
Future Oriented
Thinking
Future Oriented
Thinking
Leading
Change
Leading
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Leading
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Leading
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Leading
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Leading Innovation Leading Innovation Leading Innovation Leading Innovation Leading Innovation Leading Innovation
Organizational
Integration
Organizational
Integration
Organizational
Integration
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Diversity
Management &
Global Thinking
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core competencies ferrero

  • 1.
  • 2. Results Orientation Leading Change Organisational Integration Future- Oriented Thinking Leading Innovation Managing People Global Mindset ENGLISH Orientamento ai risultati Guida del cambiamento Integrazione organizzativa Pensiero prospettico Guida della innovazione Gestione delle Persone Gestione della diversity /Pensiero Globale ITALIAN  Be Results- Oriented  Decision Making  Accountability  Leading change  Embracing change  Ability for self development and reflection  Learning agility  Adaptability/ Flexibility  Dealing with ambiguity PAROLECHIAVE  Organisational integration  Organisational awareness  Internal client orientation  Future-oriented Thinking  Formulating Plans and strategies  Make them happen  Innovation Management  Creativity  Initiative  Intellectual horsepower  Managing People  Managing Team  Cultural intelligence  Diversity IL MODELLO FERRERO
  • 3. Competenze Componenti chiave ORIENTAMENTO AI RISULTATI FOCALIZZARSI SUI RISULTATI – Focalizzare costantemente l’attività al conseguimento degli obiettivi definiti, assicurando l’eccellenzadegli outputs e il rispetto dei valori Ferrero – Garantire il risultato nei tempi definiti anche in caso di criticità e imprevisti PRENDEREDECISONI – Stabilire tutte le soluzioni alternative possibili e valutare i pro e i contro di ciascuna – Scegliere con ponderatezza e tempestività l’alternativa ottimale – Assumersi la responsabilità dei risultati e delle decisioni, affrontando di persona i problemi che si presentano PENSIERO PROSPETICO PENSARE IN PROSPETTIVA – Ipotizzare possibili scenari e configurazioni future – Formulare modelli previsionali in grado di anticipare le conseguenzee le evoluzioni di lungo periodo (finanziare e non) CONFRONTARSI CON I FENOMENI INTERNI ED ESTERNI ALL’AZIENDA – Ricercare e comprendere i fenomeni interni ed esterni all’azienda e il suo business – Realizzare opportunità di sviluppo sfruttando cambiamenti di contesto, momenti di crisi o nuove tendenze FORMULARE STRATEGIE E PIANI DI AZIONE – Ideare strategie coerenti con le linee guida aziendali e tradurle in piani d’azione fattibili (sequenza di azioni, risorse e tempi) – Far patrimonio dell’esperienza passata nel disegnare strategie e piani d’azione GUIDA DEL CAMBIAMENTO ESSEREFLESSIBILI E SAPER CONVIVERE CON L’INCERTEZZA – Adattare il proprio comportamento al mutare delle situazione e delle persone – Operare efficacemente anche in situazioni incerte o contrarie ESSEREAGENTI ATTIVI DEL CAMBIAMENTO – Cogliere tempestivamente le motivazioni e gli ambiti del cambiamento e allineare le azioni – Valorizzare gli elementi nuovi creando un vantaggio e impegnarsi nei processi di miglioramento SAPER ACQUISIRE NUOVE COMPETENZE – Riuscire a svolgere in tempi brevi nuovi ruoli, apprendendo le competenze necessarie – Riuscire a lavorare in differenti situazioni, con diverse persone e con nuovi approcci, senza demotivarsi GUIDA DELL’ INNOVAZIONE RIPENSARE COSTRUTTIVAMENTE LO STATUS QUO – Cogliere velocemente l'essenza dei problemi e individuare nuove metodologie in un’ottica di miglioramento continuo – Giocare d’anticipo piuttosto che reagire agli eventi GENERARE IDEE NUOVE ED ORIGINALI – Ricercare e individuare idee originali e creative, restando in sintonia con gli obiettivi da perseguire SOSTENERELA REALIZZAZIONE DELL’INNOVAZIONE – Portare avanti con proattività idee, progetti e soluzioni per innovare processi, prodotti, attività – Creare un clima che faciliti la sperimentazione e l’adozione di approcci innovativi INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA OTTIMIZZARE I PROCESSI – Essere consapevoli dei processi aziendali, saper gestire gli snodi critici e, se necessario, ottimizzare i flussi – Instaurare e mantenere relazioni in funzione del risultato da raggiungere (networking) PROMUOVERE LE SINERGIE E LA COLLABORAZIONE – Condividere in modo strutturato e completo informazioni e competenze al fine di mettere in grado gli altri di poter svolgere il proprio lavoro – Collaborare attivamente con le altre aree aziendali – Ricercare le esigenze e le priorità dei clienti interni e porre in atto soluzioni adeguate al loro soddisfacimento GESTIONE DELLA DIVERSITY COMPRENDERE IL CONTESTO INTERNAZIONALE – Comprendere senza preconcetti le diversità delle persone (in termini di caratteristiche innate e non modificabili e di caratteristiche acquisite) – Studiare le diversità culturali prima di stabilire un contatto CONFRONTARSI CON LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE – Relazionarsi nella maniera più adatta a contesti diversi, al fine di lavorare in sintonia ed efficacemente – Ponderare le proprie azioni, valutando anche le caratteristiche nazionali, economiche e culturali delle persone coinvolte VALORIZZARE LA MULTINAZIONALITA’ – Utilizzare il potenziale dato dalla diversità (culturale e non) per ottenere risultati di valore per l’organizzazione nel suo complesso – Acquisire soluzioni di successo appartenenti a contesti organizzativi e culturali diversi GESTIONE DELLE PERSONE CONOSCERE E GUIDARE LE PERSONE – Comprendere le persone: qualità, esigenze e caratteristiche – Essere consapevoli del ruolo manageriale e trasmettere intenti e direzioni da seguire – Diventare un modello di riferimento per gli altri VALUTARE E SVILUPPARE LE PERSONE – Creare occasioni di confronto per trasferire feedback, competenze e valori – Favorire la crescita degli altri e accompagnarli verso ruoli di maggior responsabilità GESTIRE IL GRUPPO – Coordinare più persone verso il raggiungimento di obiettivi comuni, indirizzando le priorità di azione – Creare integrazione, stimolando il confronto e il dialogo costruttivo LE 7 COMPETENZE TRASVERSALI
  • 4. 1. ORIENTAMENTO AI RISULTATI Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA ORIENTAMENTO AI RISULTATI FOCALIZZARSI SUI RISULTATI Focalizzare costantemente l’attività al conseguimento degli obiettivi definiti, assicurandol’eccellenza degli outputs e il rispetto dei valori Ferrero Garantire il risultato nei tempi definiti, anche in caso di criticità e imprevisti – Esegue le attività pianificate, controllando i tempi e la qualità degli output attesi – Avvisa immediatamente se si presenta il rischio di mancareun obiettivo (tempi e/o costi) – Garantisce il raggiungimento e la qualità degli obiettivi assegnati, anche quando non ne è responsabile in modo esclusivo – Gestisce in corso d’opera le varianti, mobilitando le risorse, minimizzando i ritardi e risolvendo i problemi – Persegue l’eccellenza della sua prestazione e di quella degli altri, senza accontentarsidei risultati conseguiti, ma spostando in avanti il traguardo da raggiungere – Definisce misure d’emergenza e modalità di realizzazione alternative, a fronte di scostamenti rispetto ai tempi e ai costi previsti – Ha una visione globale dei risultati da garantire, comunicando ai diversi ruoli/funzioni coinvolti il senso della loro importanza e risolvendo situazioni in cui vi siano esigenze e priorità contrastanti – Governa i piani in maniera flessibile per adattarlial cambiamento degli scenari e per mantenerli in linea con la strategia aziendale PRENDERE DECISONI Identificare tutte le soluzioni alternative possibili e valutare i pro e i contro di ciascuna Scegliere con ponderatezza e tempestività l’alternativa ottimale Assumersi la responsabilità dei risultati e delle decisioni, affrontandoin prima persona le possibili implicazioni – Raccoglie e sintetizza dati e fatti rilevanti per supportaregli altri nella presa di decisione – Segue le linee guida e le procedure nel prendere le decisioni, informando i responsabili su quelle più rilevanti – Accetta la responsabilità connessa con lo svolgimento dei compiti a lui assegnati – Analizza i pro e i contro delle situazioni per identificare la soluzione migliore – Garantisce la presa di decisione in tempo utile, rispettando i vincoli di cui deve tenere conto (tempi, costi, ecc.) e il processo decisionale – Si assume rischi calcolati e responsabilità nel prendere decisioni coraggiose – Valuta i rischi e le opportunità di sviluppo nel tempo delle diverse alternative – Prende decisioni efficaci anche in situazioni incerte e controlla la validità di quelle prese da altri – Si assume la responsabilità delle azioni e degli errori, propri e del gruppo – Decide e sostiene con fermezza le decisioni anche quando risultano impopolari – Governa i processi decisionali di lungo periodo, avendo consapevolezza di dove risiedono il potere decisionale e le informazioni all’interno dell’organizzazione – Si assume i rischi potenziali e le responsabilità estese, in coerenza con il proprio ruolo e con la mission aziendale
  • 5. 2. PENSIERO PROSPETTICO Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA PENSIERO PROSPETTICO PENSARE IN PROSPETTIVA Ipotizzare possibili scenari e configurazioni future Formulare modelli previsionali in grado di anticipare le conseguenze e le evoluzioni di lungo periodo – Formula ipotesi sul futuro e sull’andamento dei fenomeni nei quali è coinvolto, raccogliendo dati e indizi a supporto – Formula ipotesi e scenari alternativi al fine di ottenere una visione più ampia della propria realtà e individuare le implicazioni non immediate – Effettua proiezioni al fine di valorizzare il presente, decodificando i segnali e mettendo in discussione ciò che appare ovvio – Compie sforzi previsionali di lungo periodo, anche in situazioni in rapido mutamento, complesse o rischiose – Si prefigura una realtà ancora non in essere a partire da una realtà nota, ragionando su connessioni di causa-effetto e valutando il rapporto mezzo-fine – Diagnostica gli andamenti del contesto di riferimento (clienti interni ed esterni) e ne prevede l’evoluzione sul lungo periodo in termini di rischi od opportunità – Progetta la crescita futura e ricerca opportunità di business, dando significato ai “segnali deboli” e dimostrando lungimiranza nell’anticipare le esigenze dell’organizzazione – Propone una visione chiara della direzione da seguire, all’interno degli ambiti competitivi, normativi e ambientali in cui è inserita l’organizzazione CONFRONTARSI INTERNAMENTE ED ESTERNAMENTE ALL’AZIENDA Identificare e confrontarsi con le migliori realtà interne ed esterne all’azienda, per orientare l’azione futura Realizzare opportunità di sviluppo, sfruttando cambiamenti di contesto, momenti di crisi o nuove tendenze – E’ consapevole del business e dei principi Ferrero nello svolgimento delle proprie attività e nella realizzazione degli obiettivi assegnati – Coglie le informazioni che pervengono dall’ambiente esterno per immaginare possibili impatti sulla realtà operativa – Si tiene aggiornato sui fattori e sugli attori che influenzano il proprio campo di attività e si confronta con essi per orientare l’azione – Realizza opportunità, anche inaspettate, muovendosi nella complessità e nell’incertezza esterna ed interna – Scambia esperienze con i best performer della sua area di competenza e utilizza tali informazioni per determinare le azioni future, sue e di altri – Crea rapidamente opportunità dalle tendenze o dalle minacce, agendo il maniera dinamica e gestendo efficientemente le risorse – Promuove strumenti e modalità di ricerca delle informazioni al fine di ampliare la consapevolezza dell’organizzazione sui fenomeni esterni all’azienda – Guida l’organizzazione verso una crescita sostenibile e di valore, scoprendo nuove possibilità di business e di processi FORMULARE STRATEGIE E PIANI DI AZIONE Ideare strategie che siano in linea con i piani aziendali e che creino valore Implementare le strategie definite attraverso piani d’azione fattibili (sequenza di azioni, risorse, scadenze e consegne) Comunicare le strategie e i piani d’azione in modo chiaro e convincente – Comprende le strategie definite e le implicazioni sul proprio ruolo – Realizza i piani d’azioni definiti, controllandone la fattibilità e l’avanzamento – Focalizza la propria attenzione e i propri sforzi sulle attività a maggior impatto strategico, dando loro priorità – Traduce le strategie in specifici piani d’azione, assicurando il rispetto di scadenze e consegne – Recepisce e chiarisce le strategie e i piani d’azione da realizzare – Sviluppa per sè e per gli altri le azioni strategiche da seguire, definendo obiettivi auspicabili e raggiungibili – Monitora la corretta attuazione delle strategie e ne gestisce la consuntivazione – Comunica le strategie in essere, assicurando l’allineamento degli obiettivi individuali con quelli aziendali – Costruisce strategie che creano valore per l’azienda e ne incrementano il vantaggio competitivo – Definisce gli indicatori di perfomance su cui sarà valutata l’implementazione della strategia – Diffonde in modo chiaro e persuasivo la visione strategica del business
  • 6. 3. GUIDA DEL CAMBIAMENTO Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA GUIDA DEL CAMBIAMENTO ESSERE FLESSIBILI E SAPER CONVIVERE CON L’INCERTEZZA Adattare il proprio comportamentoal mutare delle situazione e delle persone Operare efficacemente anche in situazioni incerte o contrarie – Modifica il proprio comportamento in risposta alle esigenze contingenti derivanti dal cambiamento – Si adatta a lavorare in contesti dove mancano confini precisi di ruoli e responsabilità e accetta il fatto di non avere il controllo sulle situazioni che non conosce – Adotta un atteggiamento positivo verso l’organizzazione e modifica la propria linea di comportamento in relazione ai cambiamenti del sistema – Garantisce livelli prestazionali adeguati anche in situazioni variabili, utilizzandole come fonte di apprendimento – Prepara le persone ad attuare concretamente il cambiamento, supportandole nel modificare o acquisire nuove competenze e nuovi modi di lavorare – Chiarisce i tempi del cambiamento, supportando gli altri ad agire anche in situazioni di incertezza – Valuta la capacità dell'organizzazione di cambiare e definisce le modalità più adeguate per attuare il cambiamento – Governa l’azione durante le fasi di incertezza e transizione, attivando interventi organizzativi ESSERE AGENTI ATTIVI DEL CAMBIAMENTO Cogliere tempestivamente le motivazionie gli ambiti del cambiamento, allineando l’azione Valorizzare gli elementi nuovi, traendone un vantaggio e impegnandosi nei processi di miglioramento Sponsorizzare e sostenere con impegno costante la realizzazione del cambiamento – Comprende il cambiamento in atto e i suoi motivi – Adegua con disponibilità la modalità di realizzazione dei propri compiti – Capisce tempestivamente perché e cosa deve cambiare e in quale ambito concentrare il proprio contributo – Re-interpreta il proprio ruolo, uscendo dalla zona di comfort e dando nuovo slancio alla propria attività – E’ costante nel proporre i cambiamenti, ri- modulandone i contenuti in caso di resistenze – Riconosce le esigenze del cambiamento (i modi, i tempi e gli attori principali) e re- indirizza la propria azione e quella degli altri – Persuade gli altri sulla necessità di cambiare, spiegando le ragioni e valorizzando concretamente gli elementi positivi – E’ perseverante nel sostenere i cambiamenti, sino alla loro completa attuazione – Prevede e promuove il cambiamento determinando in anticipo le azioni necessarie a gestirne l'impatto – Governa l'implementazione del cambiamento al fine di creare valore e assicura la coerenza di tutti gli interventi sull'organizzazione – E’ sponsor del cambiamento e crea consenso in azienda ACQUISIRE NUOVE CONOSCENZE E CAPACITA’ Riuscire a svolgere in tempi brevi nuovi ruoli, apprendendo le conoscenzee le capacità necessarie Riuscire a lavorare in differenti situazioni, con diverse persone e con nuovi approcci, senza demotivarsi – Si attiva per apprendere nuove capacità, utilizzando gli strumenti più opportuni per la propria crescita professionale – Apprende rapidamente nuove conoscenze e mostra interesse quando vengono divulgati nuovi approcci, tecniche, metodi, … – Si aggiorna consapevolmente per colmare i suoi gap di competenza rispetto al proprio ruolo o per svolgere in autonomia attività nuove – Lavora efficacemente con persone nuove o appartenenti ad altre aree funzionali e con diversi metodi di lavoro – Ricerca per sé e per gli altri occasioni di apprendimento nell’operatività o/e favorendo la mobilità professionale (job rotation) – Allarga le proprie responsabilità, anche in ambiti non collegati alle esperienze precedenti, per essere in linea con la situazione e/o con le mutate necessità organizzative – Crea e implementa processi che favoriscono il trasferimento e la circolazione del know how esistente e la creazione di nuove conoscenze – Costruisce collaborazioni e contatti con centri di eccellenza e altre organizzazioni, per un confronto e uno scambio continuo
  • 7. 4. GUIDA DELL’INNOVAZIONE Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA GUIDA DELL’INNOVA-ZIONE RICERCARE IL MIGLIORAMENTO CONTINUO Cogliere velocemente l'essenza dei problemi e individuare nuove metodologie in un’ottica di miglioramento continuo Giocare d’anticipo piuttosto che reagire agli eventi – Ricerca una soluzione adeguata per superare situazioni problematiche, chiedendo supporto o mettendo in pratica nuove idee che modificano il modo solito di lavorare – Trasferisce nel proprio ambito di competenza soluzioni pratiche che hanno funzionato in altri contesti – Analizza i casi di disservizi e i feedback per formulare proposte di miglioramento che escano dagli schemi consolidati – Sviluppa e porta avanti nuove soluzioni, in un’ottica di miglioramento continuo – E' propositivo nella ricerca e nell’adozione di best practice e fa costantemente benchmarking nel proprio settore di riferimento – Guida lo sviluppo di nuove metodologie nella propria area, rappresentandoun punto di riferimento professionale – Crea soluzioni ad hoc in risposta a situazioni problematiche, ripensando ex novo l’esistente – Stimola e raccoglie le idee innovative da tutti i settori dell’organizzazione e le integra in progetti di intervento trasversali GENERARE IDEE NUOVE ED ORIGINALI Ricercare e individuare idee originali e creative, restando in sintonia con gli obiettivi da perseguire – Segnala nuove opportunità e adotta tempestivamente nuove idee o migliorie su procedure, prodotti e servizi esistenti – Formula idee nuove o utilizza creativamente le soluzioni esistenti dando un contributo aggiuntivo alla propria attività e a quella degli altri – Guida gli altri nell’avere un approccio innovativo, mostrando come usare la creatività nella risoluzione dei problemi e aiutandoli a cogliere le possibilità non ancora esplorate – Governa l’individuazione di risposte creative alle sfide dell’organizzazione, dimostrando una visione globale e introducendo idee e prospettive esterne SOSTENERE LA REALIZZAZIONE DELL’INNOVAZIONE Portare avanti con proattività idee, progetti e soluzioni per innovare processi, prodotti, attività Creare un clima che faciliti la sperimentazione e l’adozione di approcci innovativi – Passa all’azione nell’attuare le innovazioni, senza aspettaredi essere stimolato a farlo – E’ ricettivo verso nuove idee, cerca di estendere la sua comprensione ad aree nuove o poco conosciute – Traduce le idee innovative in azioni concrete, valutando in modo responsabile le opportunità e attivando sperimentazioni non distruttive rispetto alla routine – Introduce soluzioni innovative proposte da altri, partecipando attivamente e fornendo feedback costruttivi – Coinvolge gli altri nella realizzazione delle innovazioni, sollecitando l’organizzazione su più livelli gerarchici – Incoraggia gli altri nell’adozione di approcci innovativi, guidandoli nella loro realizzazione e creando un clima in cui è possibile mettersi alla prova e assumersi rischi – Espande il business di riferimento e genera valore per l’organizzazione, avviando nuovi campi d’azione e filoni di attività – Contribuisce a creare un sistema azienda che riconosca la creatività come un valore
  • 8. 5. INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA INTEGRAZIONE ORGANIZZATIVA OTTIMIZZARE I PROCESSI Essere consapevoli dei processi aziendali, saper gestire gli snodi critici e, se necessario, ottimizzare i flussi Instauraree mantenere relazioni in funzione del risultato da raggiungere (networking) – E' consapevole di operare all'interno di più ampi processi aziendali, avendo chiara la collocazione in essi della propria attività – Utilizza modalità comunicative che, mantenendo buona sintonia con l'interlocutore, facilitano la collaborazione – Si attiva per non causare "disfunzioni“ nella catena dei processi nel quale opera e collabora all’ottimizzazione delle diverse fasi – Gestisce le relazioni parzialmente conflittuali, cercando un accordo soddisfacentee praticabile per entrambe le parti – Ricerca sinergie di processo che possano ottimizzare l'utilizzo delle risorse o favorire un miglior servizio; si interfaccia con le altre funzioni aziendali coinvolte – Costruisce e consolida i rapportiall’interno dell’organizzazione, dimostrandosiun partner affidabile – Costruisce nuovi processi aziendali e riprogetta quelli esistenti, semplificando la complessità ed eliminando le attività a basso valore aggiunto – Facilita la partecipazione ai gruppi di lavoro, facendo dialogare le persone su obiettivi e modalità di esecuzione PROMUOVERE LE SINERGIE E LA COLLABORAZIONE Condividere in modo strutturatoe completo informazioni e competenze, al fine di mettere in grado gli altri di poter svolgere il proprio lavoro Collaborare attivamente con le altre aree aziendali Ricercare le esigenze dei clienti interni e porre in atto soluzioni adeguate al loro soddisfacimento – Tiene aggiornate le persone con le quali lavora sui fatti inerenti le attività comuni – Collabora con i colleghi, fornendo supporto e mettendo a disposizione le proprie competenze – Fa domande e ascolta le richieste del collega per poi attivarsi e fornire le risposte con prontezza e in modo esauriente – Diffonde regolarmente e con completezza le informazioni necessarie e/o critiche – Collabora su progetti trasversali e priorità altrui, interagendo positivamente e contribuendo alla creazione di valore – Recepisce le attese dei clienti, strutturandonei bisogni al di là delle richieste esplicite, e fornisce soluzioni, assumendosila responsabilità del livello di soddisfazione – Promuove la collaborazione e crea un flusso informativo efficace, quando l’inadeguatezza delle informazioni (per tempi, modi e qualità) ostacola l’integrazione – Ricerca e individua le aree in cui le diverse funzioni possono migliorare la loro interazione – Porta il cliente ad una migliore consapevolezza del proprio bisogno e definisce gli standard di qualità del servizio, generando fidelizzazione attraverso il raggiungimento di vantaggi reciproci – Garantisce un effettivo e efficace flusso informativo, facendo sì che tutte le parti aziendali agiscano in maniera coerente – Crea gruppi interfunzionali, individuando e sfruttando competenze differenti per ottenere un migliore risultato d’insieme – Assicura l’adeguatezza delle risposte formulate, intervenendo in caso di necessità e governando eventuali conflitti di interesse
  • 9. 6. GESTIONE DELLA “DIVERSITY ” Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA GESTIONE DELLA DIVERSITY E PENSIERO GLOBALE VALORIZZARE LA DIVERSITA’ Comprendere e rispettare le diversità delle persone con cui si lavora (in termini di caratteristiche innate e non modificabili e di caratteristiche acquisite) Lavorare in sintonia ed efficacemente in contesti e con persone diverse, relazionandosinella maniera più adatta Utilizzare il potenziale dato dalla diversità per ottenere risultati di valore superiore per l’organizzazione – Accetta le diversità delle persone con cui entra in contatto ed evita di arrivare a conclusioni affrettate – Instaura relazioni positive e lavora efficacemente anche con persone che hanno esperienze, percezioni e valori diversi dai suoi – E’ consapevole del contributo portato dalla diversità e mette in discussione i propri stereotipi – Ascolta e reagisce con azioni concrete alle esigenze non solo professionali ma anche personali dell’altro – Rispetta il lavoro degli altri e fa emergere le loro esigenze e capacità, massimizzando l’interazione – Adotta prassi e approcci di successo, derivanti da contesti organizzativi, professionali e personali diversi dal proprio – Crea un ambiente "inclusivo” favorendo l’integrazione nel gruppo di individui con caratteristiche diverse – Promuove azioni mirate ad accrescere e integrare la diversità, considerandola un vantaggio competitivo – Ricerca l’eterogeneità all’interno del proprio gruppo, in quanto vantaggiosa per rispondere a cambiamenti di contesto e alle sfide – Contribuisce a creare le condizioni necessarie all’accettazione delle differenze individuali e a garantire parità di trattamento all’interno dell’organizzazione – Riconosce le eterogeneità presenti in azienda e prende decisioni che vanno a vantaggio di tutti – Trae beneficio per l’organizzazione dalla valorizzazione delle potenzialità legate alle specificità delle persone VALORIZZARE LA MULTINAZIONALITA’ Comprendere e studiare le diversità culturali Lavorare efficacemente in contesti internazionali e con persone di cultura diversa Utilizzare il potenziale dato dalla dimensione internazionale per ottenere risultati di successo per l’organizzazione – Raccoglie informazioni sui Paesi, sulla cultura e sulle usanze delle persone straniere con cui deve entrare in contatto – Instaura relazioni positive e lavora efficacemente con le persone di cultura diversa, nel proprio Paese o all’estero – Acquisisce soluzioni di successo appartenenti a contesti culturali diversi – E’ tollerante e non si sente minacciato in un contesto internazionale – Adatta il proprio stile di comportamento e comunicazione, riducendo al minimo il rischio di malintesi – Opera efficacemente oltre i confini nazionali, bilanciamento le prassi di derivazione globale con le esigenze locali – Favorisce le esperienze internazionali, proprie e del gruppo, fornendo gli strumenti utili per acquisire una prospettiva cosmopolita – Guida squadre i cui membri provengono da più Paesi o sono fisicamente in aree geografiche differenti – Avvia, sotto la propria responsabilità, attività in regioni nuove, riuscendo a soddisfare i criteri di fiducia richiesti dai contatti esteri – Governa l’attività con una visione globale e dà valore alla diversità culturale – Contribuisce a creare senso di appartenenza all’azienda su scala internazionale – Costruisce alleanze strategiche e opportunità di business adottando una visione globale
  • 10. 7. GESTIONE DELLE PERSONE Competenza Componenti chiave Livello 1 - Learning Livello 2 - Applying Livello 3 - Guiding Livello 4 - Shaping NA GESTIONE DELLE PERSONE CONOSCERE E GUIDARE LE PERSONE Comprendere le persone: qualità, esigenze e caratteristiche Ricopre il ruolo manageriale, creando motivazionee coinvolgimento e trasmettendo intenti e direzioni Diventare un modello di riferimento per gli altri – E’ consapevole delle proprie caratteristiche ed esigenze – Si accerta di avere compreso gli obiettivi da raggiungere – Valuta le esigenze e le aspirazioni (professionali e personali) dei colleghi con cui collabora – Incoraggia gli altri e li spinge verso i comportamenti richiesti e il raggiungimento degli obiettivi – Mette in atto comportamenti coerenti con quanto dichiara – Individua nel gruppo chi può crescere e, verificandone le esigenze, gli esprime fiducia – Motiva le persone, stabilendo responsabilità, assegnando obiettivi sfidanti e premiando prestazioni eccellenti – E’ un esempio professionale e di comportamento per la propria area – Garantisce che le persone siano assegnate a un ruolo in cui possano esprimere al meglio la propria potenzialità – Stabilisce compiti sfidanti, cercando di potenziare la capacità delle persone di leggere gli obiettivi aziendali – E’ un modello di riferimento in azienda per lo stile manageriale che sa adottare VALUTARE E SVILUPPARE LE PERSONE Valutare e dare feedback, identificando punti forza e aree di miglioramento Sostenere la crescita attraverso adeguate azioni di sviluppo, aiutando gli altri a realizzare pienamente il loro potenziale – Ricerca feedback al fine di migliorare la sua prestazione – Si sente responsabile del proprio sviluppo ed è consapevole dei propri gap di competenza – Dà feedback costruttivi agli altri e li aiuta nel colmare le loro lacune – Affianca gli altri nell’attività lavorativa, aiutandoli crescere professionalmente – Fornisce coaching, aiutando ad individuale il percorso di sviluppo professionale più adeguato alla persona – Costruisce il piano di sviluppo in accordo con propri collaboratori e ne sostiene la realizzazione – Scopre Key People e talenti all’interno dell’organizzazione, valutando correttamente le potenzialità dei gruppi e dei singoli – Contribuisce allo sviluppo dell’azienda favorendo il sistema di apprendimento organizzativo GESTIRE IL GRUPPO Coordinare più persone verso il raggiungimento di obiettivi comuni, indirizzando le priorità di azione Creare integrazione, stimolando il confronto e il dialogo costruttivo – Dà il proprio contributo al gruppo di lavoro, collaborando al raggiungimento dei risultati attesi – Interagisce positivamente con i membri del gruppo di lavoro – Coordina il gruppo di lavoro per ottenere la massima efficienza – Mette in comune esperienze ed idee all’interno del gruppo – Riconoscee valorizza il contributo di tutti i componenti del gruppo, bilanciando carichi di lavoro e responsabilità – Promuove nel gruppo un clima di confronto, risolvendo conflitti e facendo sentire tutti utili e importanti – Esercita la guida sul gruppo, aiutandolo a superare le difficoltà e a celebrare i risultati – Crea un team di lavoro coeso con obiettivi comuni e condivisi da perseguire modellosviluppo
  • 11. I PROFILI DI RIFERIMENTO Marketing Area Managing Director Sales Area Operation/ Technical Area Staff Area Supply Chain Results Orientation Results Orientation Results Orientation Results Orientation Results Orientation Results Orientation Future Oriented Thinking Future Oriented Thinking Future Oriented Thinking Future Oriented Thinking Future Oriented Thinking Future Oriented Thinking Leading Change Leading Change Leading Change Leading Change Leading Change Leading Change Leading Innovation Leading Innovation Leading Innovation Leading Innovation Leading Innovation Leading Innovation Organizational Integration Organizational Integration Organizational Integration Organizational Integration Organizational Integration Organizational Integration Diversity Management & Global Thinking Diversity Management & Global Thinking Diversity Management & Global Thinking Diversity Management & Global Thinking Diversity Management & Global Thinking Diversity Management & Global Thinking People Management People Management People Management People Management People Management People Management Planning Planning Planning Planning Analysis Planning Analysis Active Listening Negotiating Problem Solving Client Orientation Client Orientation