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"Sistemi informativi geografici!
per lo sviluppo territoriale!
nel Sud del mondo"	

Simone Sala

Centro di ricerca e di documentazione in
'Tecnologia, architettura e città nei Paesi in via
di sviluppo' (CRD-PVS), Politecnico di Torino
Di cosa parliamo	

(1)  Perché ICT4D? E perché i Sistemi Informativi Geografici
nel Sud del Mondo? 	

(2)  Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non
farla) 	

(3)  Applicazioni di sistemi/tecnologie geo-informatiche	

(4)  Problemi aperti (a.k.a. maps can lie)
Perché ICT4D? 
E perché i Sistemi Informativi Geografici nel Sud del Mondo?
Da dove vengo io?	

Ghana, 2004/2005
ICT per… cosa?	

•  ICT per quale Sviluppo ?	

	

Sustainable development is development that meets the
needs of the present without compromising the ability
of future generations to meet their own needs.”	

	

World Commission on Environment and Development (WCED). 
Our common future. 1987	

	

•  Due concetti fondamentali	

	

	

	

	

1.  Bisogni	

2.  Limiti
Perché ICT4D?	

•  Perché no?
ICT = ?	

INFORMATION 
COMMUNICATION
TECHNOLOGY
Memorizzare dati
e informazioni
Trasformare dati
e informazioni
in conoscenza
Trasmettere e
comunicare
informazioni e
conoscenza
ICT4D in pratica: diversi orizzonti	

•  Politiche pubbliche	

•  Iniziative 
inter-governative	

•  Progetti di ONG	

•  Accademia	

•  Settore Privato	

•  …
ICT4D: dove siamo?	

•  Espansione dell’accesso a ICT	

•  Facilità d’uso crescente	

•  Esplosione del social web	

•  Telefoni cellulari à gateway per lavoro/privato
Internet in Africa Sub-Sahariana 	

ICT Price Basket, IPB* : 
•  -18.3% 2010/2012 (-18%
PvS, -23.5 PS) 
•  Africa: -55% Broadband,
-25% Mobile


* ITU 2013
ICT4D: tutto oro quel che luccica?
ICT4D: tutto oro quel che luccica?	

•  Espansione dell’accesso a ICT	

•  … Persistono diversi tipi di divide	

•  Esplosione del social web e della partecipazione	

•  Disparità di contenuti	

•  Disponibilità di dispositivi	

•  Problemi di smaltimento, corsa alle risorse naturali necessarie
per costruirli
ICT4D: dove saremo?	

Mercato	

Democrazia	

Sostenibilità	

	
  	
  Locale 	
   	
   	
   	
   	
   	
   	
   	
   	
   	
   	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  	
  Globale	
  
Short-­‐term	
  	
  Long-­‐term	
  
Tecnologia
E i Sistemi Informativi Geografici?
Nel Sud del Mondo?	

•  Sviluppo sostenibile è dato dall’interazione tra processi
umani e naturali…	

	

 	

à Geografia è fondamentale nella relazione 
	

 	

 	

Uomo-Terra
	

 	


	

 	

à Informazione geografica è centrale	

•  1992 United Nations Conference on Environment and
Development: richiesta di integrare dati e informazioni
prodotti da diverse enti in un unico formato
E i Sistemi Informativi Geografici?
Nel Sud del Mondo?	

•  SIG = insieme ampio di strumenti, sistemi, applicazioni per
rappresentare un paesaggio	

	

à Mappe cartacee, modelli 3D, (software) GIS
E i Sistemi Informativi Geografici?
Nel Sud del Mondo?	

Cosa ci consentono di fare i SIG ?	

Contributo SIG a sviluppo sostenibile nel quadro dell’Agenda 21?	

	

• “Producing and maintaining geographic information (by definition);	

• Supporting distributed access to (environmental) information (i.e.,
spatial data infrastructures);	

• Solving spatial problems (i.e., spatial analysis and environmental
modeling);	

• Supporting collaborative decision-making (i.e., group spatial decision
making);	

• Supporting public participation (i.e., public participation GIS).”	

	

M. Campagna (2005)
Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla)
Pronti, partenza, raccolta dati:
come farla (e come non farla) 	

•  Raccolta dati realizzata in diversi modi…	

•  Applicazione di remote sensing o altre tecnologie geospaziali

à GPS
à Applicazioni gratuite per esplorare terra via browsers (Flash
Earth) or software (Google Earth) 	

•  Banche dati (georeferenziati e non) internazionali (e.g.
GeoNetwork)	

•  Digitalizzazione di grafici o mappe cartacee esistenti
Pronti, partenza, raccolta dati:
come farla (e come non farla) 	

•  Raccolta dati realizzata in diversi modi, ma…	

•  A prescindere: è l’attività che richiede più tempo ed
energie nello sviluppo di un SIG (Longley et al., 2011)	

•  Complessità cresce in aree rurali e remote del Sud del
Mondo che sono deficitarie di infrastrutture
Pronti, partenza, raccolta dati:
come farla (e come non farla) 	

•  Problemi di qualità dei dati	

•  Concetto dinamico: qualità è funzione dell’uso	

•  Relazione diretta tra risultati di applicazioni e la qualità dei
dati utilizzati	

•  In regioni marginalizzate l’informazione geografica è
aggregata da diverse fonti
	

à Integrazione, standardizzazione e gestione dei dataset
	

 	

geografici sono grosse sfide!
Pronti, partenza, raccolta dati:
come farla (e come non farla) 	

•  Nascita del Mobile GIS, o MGIS	

•  Tecnologie mobili e cloud hanno facilitato raccolta,
memorizzazione, analisi, visualizzazione di informazione
geografica	

•  Nascita di strumenti gratuiti e/o open source ad hoc per la
raccolta dati nel Sud del Mondo
à Open Data Kit 
à Frontline SMS (Banks et al., 2011) 	

•  Nascita di crowdsourced GIS
Pronti, partenza, raccolta dati:
come farla (e come non farla) 	

•  Volunteered Geographic Information (VGI)	

•  Una specifica tipologia di SIG costruiti a partire da
user-generated information attraverso il web, e… 	

…“the widespread engagement of large numbers of private
citizens, often with little in the way of formal qualifications,
in the creation of geographic information.” 	

Goodchild (2007)
Pronti, partenza, raccolta dati:
come farla (e come non farla) 	

•  Volunteered Geographic Information (VGI)

à CrowdMapping…
Applicazioni di sistemi/tecnologie geo-informatiche
Applicazioni nelle aree rurali	

•  Agricoltura, pesca e silvicoltura sono tra le attività
produttive più importanti nel Sud del Mondo	

Partiamo dall’agricoltura… 	

•  Integrazione di dati su suoli, clima e topografia è di solito
il primo passo per capire il potenziale produttivo di un
territorio
Applicazioni nelle aree rurali	

…Partiamo dall’agricoltura…	

SIG consentono poi di integrare datiinfo in supporto a molte attività agricole:	

•  Gestione della produzione (e.g. location and availability of inputs, labour,
etc) 	

•  Marketing dei prodotti agricoli 
(e.g. data on infrastructures 
and logistics)	

•  Supporto a tracciabilità 
dei prodotti creando così nuovi 
legami tra produttori e consumatori
Applicazioni nelle aree rurali	

… Passando per la silvicoltura…	

•  Pianificazione della gestione delle foreste	

•  Monitoraggio di pratiche produttive ed estrattive	

•  Monitoraggio di deforestazione (spesso con remote
sensing)	

•  I SIG sono poi usati come aggregatore di informazioni su
flora e fauna
Applicazioni nelle aree rurali	

… E infine alla pesca…	

•  In acquacoltura i SIG aiutano a: 	

•  migliorare efficienza produttiva; pianificazione
territoriale	

•  In pesca 	

•  Tracking dei branchi di pesci (e analisi); supporto ad
attività di cattura; marketing; e monitoraggio
Applicazioni nelle aree rurali	

… Ma anche per la conservazione…	

•  Gestione di bacini idrografici, monitoraggio risorse
naturali…	

… Per il supporto a patrimonio culturale	

•  Uso di SIG per mappare landmark culturali locali,
percorsi turistici alternativi, luoghi della memoria…	

… E tutto quanto riportato fin ora, insieme!	

•  Pianificazione territoriale
Applicazioni nelle aree urbane	

•  Popolazione urbana cresce vertiginosamente	

•  Maggioranza della popolazione in Asia e Africa risiederà
in città entro 20/30 anni	

•  In America Latina è già così
Applicazioni nelle aree urbane	

•  Tipiche applicazioni di SIG: pianificazione territoriale
urbana	

Ma anche:	

•  Valutazione e controllo dell’inurbamento	

•  Gestione infrastrutturale	

•  Misura d’accesso a servizi offerti alla popolazione
urbana…
Applicazioni nelle aree urbane	

•  Misura d’accesso a servizi offerti alla popolazione
urbana… sempre più effettuati indipendentemente dalla
popolazione stessa	

•  A Mathare un gruppo di attivisti locali ha iniziato a
mappare il proprio territorio per rendere visibili i loro
problemi alle autorità
Applicazioni nelle aree urbane
Applicazioni per il policy making	

•  Importanza dell’informazione geografica crescente	

•  Creare un SIG è sempre più visto come un passo
fondamentale per sviluppare politiche o far pressione
affinché ne nascano nuove
Applicazioni per il policy making	

•  Poverty mapping come disciplina emergente	

	

 	

Global Poverty Mapping Project - Columbia University 
	

 	

Center for International Earth Science Information 
	

 	

Network (CIESIN)	

•  Sistemi interattivi via web per raccogliere e visualizzare e disseminare dati/
informazioni su questioni aperte nel Sud del Mondo	

	

à 	

www.storymaps.esri.com/stories/2013/refugee-camps/
	

 	

www.landobservatory.org
	

 	

http://www.cifor.org/map/fire/
	

 	

www.endinghunger.org/en/mappinghunger/Hunger_map_FAO.html
	

 	

www.fspmaps.com
	

 	

…
Applicazioni per il policy making	

•  Poverty mapping come disciplina emergente	

	

 	

Global Poverty Mapping Project - Columbia University 
	

 	

Center for International Earth Science Information 
	

 	

Network (CIESIN)	

•  Sistemi interattivi via web per raccogliere e visualizzare e disseminare dati/
informazioni su questioni aperte nel Sud del Mondo	

	

à 	

www.storymaps.esri.com/stories/2013/refugee-camps/
	

 	

www.landobservatory.org
	

 	

http://www.cifor.org/map/fire/
	

 	

www.endinghunger.org/en/mappinghunger/Hunger_map_FAO.html
	

 	

www.fspmaps.com
	

 	

…
Un capitolo a parte: 
il crisis mapping	

•  Forte sviluppo da fine 2000s 	

•  Disponibilità diVGI e crowdsourced GIS	

•  Basata sul concetto di utilizzare l’informazione prodotta
da una comunità in crisi per meglio supportarla
Un capitolo a parte: 
il crisis mapping	

Tra i possibili obiettivi…	

•  Monitoraggio bottom-up di processi sociali e politici
sensibili	

•  Un esempio per tutti: Ushahidi
Un capitolo a parte: 
il crisis mapping	

Ushahidi	

•  Piattaforma per reporting da cittadini su incidenti nelle
elezioni del 2008	

•  Nel primo mese di utlizzo circa 45,000 persone usavano
attivamente il portale	

•  Piattaforma (Crowdmap) è stata poi usata in India e
Mexico 
… Ma anche dal British Geological Survey…
… E da vostri colleghi di UNITO! J
Un capitolo a parte: il crisis
mapping
Un capitolo a parte: 
il crisis mapping	

Ushahidi	

•  Piattaforma (Crowdmap) è stata poi usata in India e
Messico 
… Ma anche dal British Geological Survey…
… E da vostri colleghi di POLITO/UNITO! J
Un capitolo a parte: 
il crisis mapping
Un capitolo a parte: 
il crisis mapping	

Tra i possibili obiettivi…	

•  Supporto a risoluzione emergenza dal basso (e.g. disastro
naturale)	

•  Un esempio per tutti: Haiti 2010
Un capitolo a parte: 
il crisis mapping	

Haiti 2010	

•  Patrick Meier e 100 studenti (via Ushahidi) effettuarono la
prima grande mobilitazione di crisis mapping mondiale	

•  Mobilitazione diTelecom ad Haiti e della diaspora haitina
in USA	

•  Mappa raccolse 2,000 report individuali	

•  In pochi giorni OpenStreetMap costruì il reticolo stradale
di Haiti
Un capitolo a parte: 
il crisis mapping	

Haiti 2010
Community Mapping	

•  SIG utilizzati per studiare la conoscenza locale di un
territorio e promuovere sviluppo comunitario,
cambiamento sociale 	

•  Comunicazione di questioni legate alla terra (e
riconoscimento diritti)	

•  Attivazione di processi di condivisione di conoscenza con
attori esterni alla comunità 	

•  Sviluppo di coesione tra I membri della stessa comunità
Community Mapping
Problemi aperti (a.k.a. maps can lie)
Problemi aperti 
(a.k.a. maps can lie) #1	

Nel community mapping…	

•  Rappresentazione della conoscenza locale diviene pubblica, con
nomi, simboli, etc.	

•  Processo non reversibile, e aperto a interpretazioni sbagliate o	

•  Tecnologie avanzate spesso sfuggono al controllo delle
comunità locali (disappropriazione)	

•  Dimensione etica del community mapping è fondamentale: 
Di chi sono i dati? Come rendere dati e informazioni locali
realmente disponibili alle comunità con cui si lavora?
Problemi aperti 
(a.k.a. maps can lie) #2	

Una mappa non è mai neutrale!	

•  Manipolazione dell’informazione presente su una mappa	

•  Ogni mappa ha un’agenda, esplicita o implicita, e rappresenta la
visione del suo creatore	

•  Ottimo strumento per disseminare conoscenza e/o per uso
strumentale dalle elite tecnocratiche (Clark, 2007)	

•  Monmonier (1996) ha parlato di ‘cartopropaganda:’ mappe
come “ideological statements rather than fully objective
scientific representations of geographic reality”
Problemi aperti 
(a.k.a. maps can lie) #3	

Più i soliti noti problemi dell’ICT4D!
Tra cui:	

•  Proibitività dei costi della tecnologia	

•  Difficoltà a trasmissione la conoscenza tecnica 	

•  Design-Reality Gap (Heeks)
Ricapitolando…
Ricapitolando…	

“Technology—no matter how well designed—is
only a magnifier of human intent and capacity. 
It is not a substitute.”	

KentaroToyama
Grazie!	

salas@mit.edu 	

 	

 	

 	

 	

 	

 	

 	

 	

 	

@hereissimone

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Sistemi informativi geografici per lo sviluppo territoriale nel Sud del mondo

  • 1. "Sistemi informativi geografici! per lo sviluppo territoriale! nel Sud del mondo" Simone Sala Centro di ricerca e di documentazione in 'Tecnologia, architettura e città nei Paesi in via di sviluppo' (CRD-PVS), Politecnico di Torino
  • 2. Di cosa parliamo (1)  Perché ICT4D? E perché i Sistemi Informativi Geografici nel Sud del Mondo? (2)  Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla) (3)  Applicazioni di sistemi/tecnologie geo-informatiche (4)  Problemi aperti (a.k.a. maps can lie)
  • 3. Perché ICT4D? E perché i Sistemi Informativi Geografici nel Sud del Mondo?
  • 4. Da dove vengo io? Ghana, 2004/2005
  • 5. ICT per… cosa? •  ICT per quale Sviluppo ? Sustainable development is development that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs.” World Commission on Environment and Development (WCED). Our common future. 1987 •  Due concetti fondamentali 1.  Bisogni 2.  Limiti
  • 7. ICT = ? INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY Memorizzare dati e informazioni Trasformare dati e informazioni in conoscenza Trasmettere e comunicare informazioni e conoscenza
  • 8. ICT4D in pratica: diversi orizzonti •  Politiche pubbliche •  Iniziative inter-governative •  Progetti di ONG •  Accademia •  Settore Privato •  …
  • 9. ICT4D: dove siamo? •  Espansione dell’accesso a ICT •  Facilità d’uso crescente •  Esplosione del social web •  Telefoni cellulari à gateway per lavoro/privato
  • 10. Internet in Africa Sub-Sahariana ICT Price Basket, IPB* : •  -18.3% 2010/2012 (-18% PvS, -23.5 PS) •  Africa: -55% Broadband, -25% Mobile * ITU 2013
  • 11. ICT4D: tutto oro quel che luccica?
  • 12. ICT4D: tutto oro quel che luccica? •  Espansione dell’accesso a ICT •  … Persistono diversi tipi di divide •  Esplosione del social web e della partecipazione •  Disparità di contenuti •  Disponibilità di dispositivi •  Problemi di smaltimento, corsa alle risorse naturali necessarie per costruirli
  • 13. ICT4D: dove saremo? Mercato Democrazia Sostenibilità    Locale                                            Globale   Short-­‐term    Long-­‐term   Tecnologia
  • 14. E i Sistemi Informativi Geografici? Nel Sud del Mondo? •  Sviluppo sostenibile è dato dall’interazione tra processi umani e naturali… à Geografia è fondamentale nella relazione Uomo-Terra à Informazione geografica è centrale •  1992 United Nations Conference on Environment and Development: richiesta di integrare dati e informazioni prodotti da diverse enti in un unico formato
  • 15. E i Sistemi Informativi Geografici? Nel Sud del Mondo? •  SIG = insieme ampio di strumenti, sistemi, applicazioni per rappresentare un paesaggio à Mappe cartacee, modelli 3D, (software) GIS
  • 16. E i Sistemi Informativi Geografici? Nel Sud del Mondo? Cosa ci consentono di fare i SIG ? Contributo SIG a sviluppo sostenibile nel quadro dell’Agenda 21? • “Producing and maintaining geographic information (by definition); • Supporting distributed access to (environmental) information (i.e., spatial data infrastructures); • Solving spatial problems (i.e., spatial analysis and environmental modeling); • Supporting collaborative decision-making (i.e., group spatial decision making); • Supporting public participation (i.e., public participation GIS).” M. Campagna (2005)
  • 17. Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla)
  • 18. Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla) •  Raccolta dati realizzata in diversi modi… •  Applicazione di remote sensing o altre tecnologie geospaziali à GPS à Applicazioni gratuite per esplorare terra via browsers (Flash Earth) or software (Google Earth) •  Banche dati (georeferenziati e non) internazionali (e.g. GeoNetwork) •  Digitalizzazione di grafici o mappe cartacee esistenti
  • 19. Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla) •  Raccolta dati realizzata in diversi modi, ma… •  A prescindere: è l’attività che richiede più tempo ed energie nello sviluppo di un SIG (Longley et al., 2011) •  Complessità cresce in aree rurali e remote del Sud del Mondo che sono deficitarie di infrastrutture
  • 20. Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla) •  Problemi di qualità dei dati •  Concetto dinamico: qualità è funzione dell’uso •  Relazione diretta tra risultati di applicazioni e la qualità dei dati utilizzati •  In regioni marginalizzate l’informazione geografica è aggregata da diverse fonti à Integrazione, standardizzazione e gestione dei dataset geografici sono grosse sfide!
  • 21. Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla) •  Nascita del Mobile GIS, o MGIS •  Tecnologie mobili e cloud hanno facilitato raccolta, memorizzazione, analisi, visualizzazione di informazione geografica •  Nascita di strumenti gratuiti e/o open source ad hoc per la raccolta dati nel Sud del Mondo à Open Data Kit à Frontline SMS (Banks et al., 2011) •  Nascita di crowdsourced GIS
  • 22. Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla) •  Volunteered Geographic Information (VGI) •  Una specifica tipologia di SIG costruiti a partire da user-generated information attraverso il web, e… …“the widespread engagement of large numbers of private citizens, often with little in the way of formal qualifications, in the creation of geographic information.” Goodchild (2007)
  • 23. Pronti, partenza, raccolta dati: come farla (e come non farla) •  Volunteered Geographic Information (VGI) à CrowdMapping…
  • 25. Applicazioni nelle aree rurali •  Agricoltura, pesca e silvicoltura sono tra le attività produttive più importanti nel Sud del Mondo Partiamo dall’agricoltura… •  Integrazione di dati su suoli, clima e topografia è di solito il primo passo per capire il potenziale produttivo di un territorio
  • 26. Applicazioni nelle aree rurali …Partiamo dall’agricoltura… SIG consentono poi di integrare datiinfo in supporto a molte attività agricole: •  Gestione della produzione (e.g. location and availability of inputs, labour, etc) •  Marketing dei prodotti agricoli (e.g. data on infrastructures and logistics) •  Supporto a tracciabilità dei prodotti creando così nuovi legami tra produttori e consumatori
  • 27. Applicazioni nelle aree rurali … Passando per la silvicoltura… •  Pianificazione della gestione delle foreste •  Monitoraggio di pratiche produttive ed estrattive •  Monitoraggio di deforestazione (spesso con remote sensing) •  I SIG sono poi usati come aggregatore di informazioni su flora e fauna
  • 28. Applicazioni nelle aree rurali … E infine alla pesca… •  In acquacoltura i SIG aiutano a: •  migliorare efficienza produttiva; pianificazione territoriale •  In pesca •  Tracking dei branchi di pesci (e analisi); supporto ad attività di cattura; marketing; e monitoraggio
  • 29. Applicazioni nelle aree rurali … Ma anche per la conservazione… •  Gestione di bacini idrografici, monitoraggio risorse naturali… … Per il supporto a patrimonio culturale •  Uso di SIG per mappare landmark culturali locali, percorsi turistici alternativi, luoghi della memoria… … E tutto quanto riportato fin ora, insieme! •  Pianificazione territoriale
  • 30. Applicazioni nelle aree urbane •  Popolazione urbana cresce vertiginosamente •  Maggioranza della popolazione in Asia e Africa risiederà in città entro 20/30 anni •  In America Latina è già così
  • 31. Applicazioni nelle aree urbane •  Tipiche applicazioni di SIG: pianificazione territoriale urbana Ma anche: •  Valutazione e controllo dell’inurbamento •  Gestione infrastrutturale •  Misura d’accesso a servizi offerti alla popolazione urbana…
  • 32. Applicazioni nelle aree urbane •  Misura d’accesso a servizi offerti alla popolazione urbana… sempre più effettuati indipendentemente dalla popolazione stessa •  A Mathare un gruppo di attivisti locali ha iniziato a mappare il proprio territorio per rendere visibili i loro problemi alle autorità
  • 34. Applicazioni per il policy making •  Importanza dell’informazione geografica crescente •  Creare un SIG è sempre più visto come un passo fondamentale per sviluppare politiche o far pressione affinché ne nascano nuove
  • 35. Applicazioni per il policy making •  Poverty mapping come disciplina emergente  Global Poverty Mapping Project - Columbia University Center for International Earth Science Information Network (CIESIN) •  Sistemi interattivi via web per raccogliere e visualizzare e disseminare dati/ informazioni su questioni aperte nel Sud del Mondo à www.storymaps.esri.com/stories/2013/refugee-camps/ www.landobservatory.org http://www.cifor.org/map/fire/ www.endinghunger.org/en/mappinghunger/Hunger_map_FAO.html www.fspmaps.com …
  • 36. Applicazioni per il policy making •  Poverty mapping come disciplina emergente  Global Poverty Mapping Project - Columbia University Center for International Earth Science Information Network (CIESIN) •  Sistemi interattivi via web per raccogliere e visualizzare e disseminare dati/ informazioni su questioni aperte nel Sud del Mondo à www.storymaps.esri.com/stories/2013/refugee-camps/ www.landobservatory.org http://www.cifor.org/map/fire/ www.endinghunger.org/en/mappinghunger/Hunger_map_FAO.html www.fspmaps.com …
  • 37. Un capitolo a parte: il crisis mapping •  Forte sviluppo da fine 2000s •  Disponibilità diVGI e crowdsourced GIS •  Basata sul concetto di utilizzare l’informazione prodotta da una comunità in crisi per meglio supportarla
  • 38. Un capitolo a parte: il crisis mapping Tra i possibili obiettivi… •  Monitoraggio bottom-up di processi sociali e politici sensibili •  Un esempio per tutti: Ushahidi
  • 39. Un capitolo a parte: il crisis mapping Ushahidi •  Piattaforma per reporting da cittadini su incidenti nelle elezioni del 2008 •  Nel primo mese di utlizzo circa 45,000 persone usavano attivamente il portale •  Piattaforma (Crowdmap) è stata poi usata in India e Mexico … Ma anche dal British Geological Survey… … E da vostri colleghi di UNITO! J
  • 40. Un capitolo a parte: il crisis mapping
  • 41. Un capitolo a parte: il crisis mapping Ushahidi •  Piattaforma (Crowdmap) è stata poi usata in India e Messico … Ma anche dal British Geological Survey… … E da vostri colleghi di POLITO/UNITO! J
  • 42. Un capitolo a parte: il crisis mapping
  • 43. Un capitolo a parte: il crisis mapping Tra i possibili obiettivi… •  Supporto a risoluzione emergenza dal basso (e.g. disastro naturale) •  Un esempio per tutti: Haiti 2010
  • 44. Un capitolo a parte: il crisis mapping Haiti 2010 •  Patrick Meier e 100 studenti (via Ushahidi) effettuarono la prima grande mobilitazione di crisis mapping mondiale •  Mobilitazione diTelecom ad Haiti e della diaspora haitina in USA •  Mappa raccolse 2,000 report individuali •  In pochi giorni OpenStreetMap costruì il reticolo stradale di Haiti
  • 45. Un capitolo a parte: il crisis mapping Haiti 2010
  • 46. Community Mapping •  SIG utilizzati per studiare la conoscenza locale di un territorio e promuovere sviluppo comunitario, cambiamento sociale •  Comunicazione di questioni legate alla terra (e riconoscimento diritti) •  Attivazione di processi di condivisione di conoscenza con attori esterni alla comunità •  Sviluppo di coesione tra I membri della stessa comunità
  • 48. Problemi aperti (a.k.a. maps can lie)
  • 49. Problemi aperti (a.k.a. maps can lie) #1 Nel community mapping… •  Rappresentazione della conoscenza locale diviene pubblica, con nomi, simboli, etc. •  Processo non reversibile, e aperto a interpretazioni sbagliate o •  Tecnologie avanzate spesso sfuggono al controllo delle comunità locali (disappropriazione) •  Dimensione etica del community mapping è fondamentale: Di chi sono i dati? Come rendere dati e informazioni locali realmente disponibili alle comunità con cui si lavora?
  • 50. Problemi aperti (a.k.a. maps can lie) #2 Una mappa non è mai neutrale! •  Manipolazione dell’informazione presente su una mappa •  Ogni mappa ha un’agenda, esplicita o implicita, e rappresenta la visione del suo creatore •  Ottimo strumento per disseminare conoscenza e/o per uso strumentale dalle elite tecnocratiche (Clark, 2007) •  Monmonier (1996) ha parlato di ‘cartopropaganda:’ mappe come “ideological statements rather than fully objective scientific representations of geographic reality”
  • 51. Problemi aperti (a.k.a. maps can lie) #3 Più i soliti noti problemi dell’ICT4D! Tra cui: •  Proibitività dei costi della tecnologia •  Difficoltà a trasmissione la conoscenza tecnica •  Design-Reality Gap (Heeks)
  • 53. Ricapitolando… “Technology—no matter how well designed—is only a magnifier of human intent and capacity. It is not a substitute.” KentaroToyama
  • 54. Grazie! salas@mit.edu @hereissimone