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Self Management
Azienda Ospedaliera San Camillo - Forlanini
         Ufficio Governo Clinico
Il Self Management
Il self-management (auto-organizzazione) si riferisce a metodi, caratteristiche personali e
strategie che ogni individuo può efficacemente utilizzare per il raggiungimento dei propri
obiettivi, e include diversi argomenti, tra cui la definizione dei traguardi, il decision making, la
focalizzazione, la pianificazione, il monitoraggio delle attività, l’autovalutazione e l’autosviluppo.

Principali Obiettivi:

Allenare e rafforzare le abilità di auto-gestione e di relazione indispensabili per una maggiore
efficacia personale e del proprio team di collaboratori.

Definire con chiarezza i propri obiettivi e progetti e realizzarli interpretando in chiave positiva le
relazioni e le risorse offerte dal contesto.




        Quindi NON E’
Principali Moduli


        Time Management;
        Efficacia personale;
        Efficacia del ruolo;
I - Time Management
  “I risultati si ottengono facendo le cose giuste,
            non facendo le cose bene!”
                     Peter Drucker
Time Management: Obiettivi del modulo


1. Monitorare l’attuale utilizzo del tempo; attraverso time sheet, checklist, piani di attività.

2. Chiarire i vostri traguardi e obiettivi, rendendoli raggiungibili, realistici, stimolanti (S.M.A.R.T.).

3. Stimare la durata di compiti e attività, determinando come risparmiare tempo in futuro (Diagrammi
da Gantt, Matrice Urgenza/Importanza).

4. Pianificare la gestione dell’imprevisto, facendo piani di emergenza che garantiscano i periodi di
quiete (Risk Management).

5. Usare metodi per la pianificazione del tempo e per dire di no in maniera positiva.
Pianificare i propri tempi: la tabella di marcia

   Un giorno un agricoltore disse alla moglie: “Domani aro il campo ovest”.
               Il mattino successivo uscì per lubrificare il trattore,
            ma gli mancava l’olio e andò al negozio a procurarselo.
         Per strada notò che non era stato dato da mangiare ai maiali.
                Si diresse verso il silo per prendere il granoturco.
Là vide dei sacchi che gli ricordarono che c’era bisogno di mettere le patate a
germogliare. Si avviò verso la buca delle patate e per strada scorse il deposito
 della legna e si ricordò che prima aveva promesso di portarne un po’ a casa.
        Prima però doveva tagliarla e aveva lasciato l’accetta nel pollaio.
 Andando a cercare l’accetta incontrò sua moglie che dava da mangiare alle
            galline e sorpresa lei gli chiese: “Hai già finito di arare?”
           “Finito?” gridò l’agricoltore “Non ho nemmeno cominciato”
I picchi di performance

 Quando sviluppare al massimo le proprie capacità
 di gestione e massimizzare l’uso del proprio tempo

•Identificate il vostro ciclo dell’energia
•Usate i vostri picchi per concentrarvi sulle attività prioritarie
•Usate i vostri tempi “calanti” per svolgere attività semplici o di routine
•Per molte persone, il momento di massima performance è al mattino
•Per molti il dopo pranzo è un momento “calante”
•Spesso c’è un ulteriore picco di attività più tardi nel corso della giornata
Definire gli obiettivi


   Il time management non consiste nel fare il più
    possibile ma nel fare le cose che consentano il
            raggiungimento dell’obiettivo.
Definire gli obiettivi
    Gli obiettivi devono rispondere a precise caratteristiche

     SPECIFICI 	

	

    I progressi verso l’obiettivo dovranno esser attribuiti al progetto e non ad altre
     cause
S    MISURABILI 	

M   In modo da poter valutare e quantificare le performance del progetto
A   ACCURATI 	

    Chiara e precisa definizione di ciò che dovrebbe essere ottenuto
R
    REALISTICI 	

T   Raggiungibili con le risorse finanziarie e umane s disposizione, e in tempi
    ragionevoli
      TEMPIFICATI 	

    Definire l’arco temporale entro il quale gli obiettivi dovranno essere raggiunti
     
Identificare le priorità

Le priorità vanno definite sia rispetto agli obiettivi identificati che rispetto agli
                       altri soggetti con cui si lavora.


L’assegnazione iniziale di priorità:
      •Cosa fare
      •Cosa fare prima
      •Cosa può essere posticipato
      •Cosa può essere delegato.


Il metodo “urgenza e importanza”.
Decidere cosa deve essere fatto prima (alta priorità) e cosa può essere lasciato
ad un momento successivo (bassa priorità) o addirittura messo da parte.
Matrice Urgenze/Importanza
 Quadrante di Gartner



             Tempo di
                               Correre
              Qualità
Importanza




             Spreco di
                              Distrazioni
              Tempo


                    Urgenza
Diagramma di Gantt
Un diagramma di Gantt permette di rappresentare graficamente un calendario di attività, utili al
fine di pianificare, coordinare e tracciare specifiche attività in un progetto dando una chiara
illustrazione dello stato d'avanzamento del progetto rappresentato
Il controllo del tempo

E’ difficile evitare le emergenze, ma è possibile gestirle:

    •prevedendo uno spazio per gli imprevisti nel
    vostro programma giornaliero

    •rivedendo il vostro programma per garantirvi il
    raggiungimento dei vostri obiettivi

    •imparando dai propri errori.
Gli sprechi di tempo

Chi spreca il proprio tempo può essere classificato nelle seguenti categorie:

  •dubbiosi – che non credono alla propria abilità nel lavoro
  •perfezionisti – che fissano degli standard eccessivamente elevati per sé stessi e di
  conseguenza non riescono a raggiungerli
  •ribelli – che vogliono mostrare di avere il pieno controllo della situazione, di sé e
  degli altri, lavorando sempre in emergenza e secondo scadenze dell’ultimo minuto
  (prolungando eccessivamente le ore dedicate al processo lavorativo)
  •sociali – che si lasciano coinvolgere in chiacchiere, prolungano la pausa pranzo,
  fanno continuamente pause caffè, ecc.
II - Personal Effectviness
   E’ la misura di quale effetto si ha su un’altra persona
   Consapevolezza di sè e degli altri
   3 Dimensioni principali per individuare una persona:

  Sicurezza in sè
                      Feedback      Sensibilità verso
                                          altri

Un esempio: Che persona sei?
  Inserisci un livello per ogni dimensione (alto o basso)
Un esempio: Che persona sei?

Sicura      Uso di Feedback   Sensibile/Percettiva     Categoria

 Alto            Alto                 Alto              Efficace

 Alto            Alto               Basso              Insensibile

 Alto           Basso               Basso             Egocentrico

 Alto           Basso                 Alto            Dogmatico

Basso            Alto                 Alto             Riservato

Basso            Alto               Basso            Task-Obsessed

Basso           Basso                 Alto             Empatico

Basso           Basso               Basso              Anaffettivo
Le 7 dimensioni del benessere

           Sociale
           Fisica
           Emotiva
           Lavorativa
           Intelletuale
           Ambientale
           Spirituale
La dimensione sociale
La dimensione fisica
La dimensione emotiva
La dimensione professionale
La dimensione intelletuale
La dimensione ambientale
La dimensione spirituale
III - Efficacia del ruolo
 Il concetto di Efficacia personale, adesso viene inserito in un
 contesto più ampio, quello di una organizzazione;
 Non è più l’individuo a fare la differenze, ma l’individuo nel
 contesto di un team di lavoro;
 Saper gestire un team, ed il proprio ruolo, significa avere meno
 stress, e fare le cose meglio;
 3 Dimensioni principali per l’efficacia di un ruolo:

                           Role Making
                                Proattività
                                Creatività
                                Confronto


                                                 Role Centering
   Role Linking           Role Efficacy                     Centralità
         Relazioni                                         Influenza
                                                       Crescita Personale
Un esempio
       Ad ogni domanda attribuisci un punteggio
                  come in tabella


  0 punti    1 punto     2 punti    3 punti    4 punti

                                                 sono
sono in forte sono in                 sono
                         non so              pienamente
 disaccordo disaccordo             d’accordo
                                              d’accrodo
Score sheet
          Aspects                 Statement No./Grade       Total scores   Multiply by
                                                                             8.33

                             10          *20          *30
1.   Self-role Integration


                             *9          19           *29
2. Pro-activity


                             8           *18          *28
3. Creativity


                             *7          17           27
4. Confrontation


5. Centrality                6           16           *26



6. Influence                 *5          15           25



7. Personal growth           4           14           *24



                             3           *13          23
8. Inter-role linkage


                             *2          *12          22
9. Helping relationship


10. Super-ordination         1           *11          21
La gestione dello stress
  Gli effetti negativi dello stress si verificano quando:

 •il livello dello stress è più elevato della capacità di
 sostenerlo (che può variare da persona a persona)

 •i segnali di allarme non vengono percepiti e restano
 quindi inascoltati

 •le strategie di gestione della tensione sono inadeguate
La gestione dello stress
  Le condizioni di tensione di un singolo individuo possono influenzare lo
  stato generale del gruppo. E’ quindi responsabilità di tutti i membri di un
  gruppo fare in modo che nessuno si senta stressato:

 •aumentando la consapevolezza del livello di tensione
 •identificando e discutendo i vari atteggiamenti negativi
 •identificando i fabbisogni formativi/educativi
 •rivedendo regolarmente le priorità e il carico di lavoro
 •usando il confronto come misura preventiva
 •delegando
 •partecipando nella definizione di obiettivi
 •controllando l’uso del tempo
 •incoraggiando un comportamento cordiale e rispettoso
La delega come strumento per un uso più efficace
del tempo e delle risorse disponibili

 Una delega efficace deve:

    •   alleggerire le attività di routine
    •   lasciare più tempo per programmare
    •   aumentare la capacità di gestire il proprio tempo
    •   motivare e migliorare la soddisfazione professionale di coloro ai quali è diretta
    •   sviluppare lo spirito di squadra
    •   allontanare la noia
    •   aumentare la produttività
La delega

• cosa delegare – considerando l’appropriatezza dei compiti, se delegarli
 interamente o in parte. Ricordate di delegare sia le attività “piacevoli”,
                   che quelle non percepite come tali!


• chi delegare – la persona alla quale si decide di affidare un lavoro deve
possedere le competenze, le conoscenze, la motivazione e/o il potenziale
                     per portare a termine l’attività.
La delega
             Una volta stabilito a chi e cosa delegare, occorre:

•Istruire la persona – dedicate il tempo necessario a spiegare l’attività. Siate
chiari e precisi e assicuratevi che la persona abbia capito cosa fare. Specificate
i risultati che vi aspettate di ottenere.

•Seguire l’attività – assicuratevi che vi sia una comunicazione a doppio senso,
incoraggiando e fornendo un eventuale addestramento alla persona delegata.

•Monitorare i progressi – controllate che i passi iniziali siano correttamente
compiuti e che vengano adottate sia delle scadenze intermedie che un sistema
di feedback. Imparate a concedere eventuali errori!

•Rivedere il processo – date feedback positivi – fate apprezzamenti e critiche
costruttive.
Il principio di Pareto: la regola 80/20
•   Il 20% di un gruppo di lavoro fa l’80% del lavoro

•   Il 20% di un documento contiene l’80% delle informazioni rilevanti

•   Il 20% delle vendite di un’azienda contribuisce per l’80% ai suoi 	

profitti
 




     Applicare questa regola al time
     management significa che il 20%
     delle vostre attività può produrre
           l’80% dei risultati.
Grazie

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  • 3. Principali Moduli Time Management; Efficacia personale; Efficacia del ruolo;
  • 4. I - Time Management “I risultati si ottengono facendo le cose giuste, non facendo le cose bene!” Peter Drucker
  • 5. Time Management: Obiettivi del modulo 1. Monitorare l’attuale utilizzo del tempo; attraverso time sheet, checklist, piani di attività. 2. Chiarire i vostri traguardi e obiettivi, rendendoli raggiungibili, realistici, stimolanti (S.M.A.R.T.). 3. Stimare la durata di compiti e attività, determinando come risparmiare tempo in futuro (Diagrammi da Gantt, Matrice Urgenza/Importanza). 4. Pianificare la gestione dell’imprevisto, facendo piani di emergenza che garantiscano i periodi di quiete (Risk Management). 5. Usare metodi per la pianificazione del tempo e per dire di no in maniera positiva.
  • 6. Pianificare i propri tempi: la tabella di marcia Un giorno un agricoltore disse alla moglie: “Domani aro il campo ovest”. Il mattino successivo uscì per lubrificare il trattore, ma gli mancava l’olio e andò al negozio a procurarselo. Per strada notò che non era stato dato da mangiare ai maiali. Si diresse verso il silo per prendere il granoturco. Là vide dei sacchi che gli ricordarono che c’era bisogno di mettere le patate a germogliare. Si avviò verso la buca delle patate e per strada scorse il deposito della legna e si ricordò che prima aveva promesso di portarne un po’ a casa. Prima però doveva tagliarla e aveva lasciato l’accetta nel pollaio. Andando a cercare l’accetta incontrò sua moglie che dava da mangiare alle galline e sorpresa lei gli chiese: “Hai già finito di arare?” “Finito?” gridò l’agricoltore “Non ho nemmeno cominciato”
  • 7. I picchi di performance Quando sviluppare al massimo le proprie capacità di gestione e massimizzare l’uso del proprio tempo •Identificate il vostro ciclo dell’energia •Usate i vostri picchi per concentrarvi sulle attività prioritarie •Usate i vostri tempi “calanti” per svolgere attività semplici o di routine •Per molte persone, il momento di massima performance è al mattino •Per molti il dopo pranzo è un momento “calante” •Spesso c’è un ulteriore picco di attività più tardi nel corso della giornata
  • 8. Definire gli obiettivi Il time management non consiste nel fare il più possibile ma nel fare le cose che consentano il raggiungimento dell’obiettivo.
  • 9. Definire gli obiettivi Gli obiettivi devono rispondere a precise caratteristiche SPECIFICI I progressi verso l’obiettivo dovranno esser attribuiti al progetto e non ad altre cause S MISURABILI M In modo da poter valutare e quantificare le performance del progetto A ACCURATI Chiara e precisa definizione di ciò che dovrebbe essere ottenuto R REALISTICI T Raggiungibili con le risorse finanziarie e umane s disposizione, e in tempi ragionevoli TEMPIFICATI Definire l’arco temporale entro il quale gli obiettivi dovranno essere raggiunti  
  • 10. Identificare le priorità Le priorità vanno definite sia rispetto agli obiettivi identificati che rispetto agli altri soggetti con cui si lavora. L’assegnazione iniziale di priorità: •Cosa fare •Cosa fare prima •Cosa può essere posticipato •Cosa può essere delegato. Il metodo “urgenza e importanza”. Decidere cosa deve essere fatto prima (alta priorità) e cosa può essere lasciato ad un momento successivo (bassa priorità) o addirittura messo da parte.
  • 11. Matrice Urgenze/Importanza Quadrante di Gartner Tempo di Correre Qualità Importanza Spreco di Distrazioni Tempo Urgenza
  • 12. Diagramma di Gantt Un diagramma di Gantt permette di rappresentare graficamente un calendario di attività, utili al fine di pianificare, coordinare e tracciare specifiche attività in un progetto dando una chiara illustrazione dello stato d'avanzamento del progetto rappresentato
  • 13. Il controllo del tempo E’ difficile evitare le emergenze, ma è possibile gestirle: •prevedendo uno spazio per gli imprevisti nel vostro programma giornaliero •rivedendo il vostro programma per garantirvi il raggiungimento dei vostri obiettivi •imparando dai propri errori.
  • 14. Gli sprechi di tempo Chi spreca il proprio tempo può essere classificato nelle seguenti categorie: •dubbiosi – che non credono alla propria abilità nel lavoro •perfezionisti – che fissano degli standard eccessivamente elevati per sé stessi e di conseguenza non riescono a raggiungerli •ribelli – che vogliono mostrare di avere il pieno controllo della situazione, di sé e degli altri, lavorando sempre in emergenza e secondo scadenze dell’ultimo minuto (prolungando eccessivamente le ore dedicate al processo lavorativo) •sociali – che si lasciano coinvolgere in chiacchiere, prolungano la pausa pranzo, fanno continuamente pause caffè, ecc.
  • 15. II - Personal Effectviness E’ la misura di quale effetto si ha su un’altra persona Consapevolezza di sè e degli altri 3 Dimensioni principali per individuare una persona: Sicurezza in sè Feedback Sensibilità verso altri Un esempio: Che persona sei? Inserisci un livello per ogni dimensione (alto o basso)
  • 16. Un esempio: Che persona sei? Sicura Uso di Feedback Sensibile/Percettiva Categoria Alto Alto Alto Efficace Alto Alto Basso Insensibile Alto Basso Basso Egocentrico Alto Basso Alto Dogmatico Basso Alto Alto Riservato Basso Alto Basso Task-Obsessed Basso Basso Alto Empatico Basso Basso Basso Anaffettivo
  • 17. Le 7 dimensioni del benessere Sociale Fisica Emotiva Lavorativa Intelletuale Ambientale Spirituale
  • 25. III - Efficacia del ruolo Il concetto di Efficacia personale, adesso viene inserito in un contesto più ampio, quello di una organizzazione; Non è più l’individuo a fare la differenze, ma l’individuo nel contesto di un team di lavoro; Saper gestire un team, ed il proprio ruolo, significa avere meno stress, e fare le cose meglio; 3 Dimensioni principali per l’efficacia di un ruolo: Role Making Proattività Creatività Confronto Role Centering Role Linking Role Efficacy Centralità Relazioni Influenza Crescita Personale
  • 26. Un esempio Ad ogni domanda attribuisci un punteggio come in tabella 0 punti 1 punto 2 punti 3 punti 4 punti sono sono in forte sono in sono non so pienamente disaccordo disaccordo d’accordo d’accrodo
  • 27.
  • 28.
  • 29.
  • 30. Score sheet Aspects Statement No./Grade Total scores Multiply by 8.33 10 *20 *30 1. Self-role Integration *9 19 *29 2. Pro-activity 8 *18 *28 3. Creativity *7 17 27 4. Confrontation 5. Centrality 6 16 *26 6. Influence *5 15 25 7. Personal growth 4 14 *24 3 *13 23 8. Inter-role linkage *2 *12 22 9. Helping relationship 10. Super-ordination 1 *11 21
  • 31. La gestione dello stress Gli effetti negativi dello stress si verificano quando: •il livello dello stress è più elevato della capacità di sostenerlo (che può variare da persona a persona) •i segnali di allarme non vengono percepiti e restano quindi inascoltati •le strategie di gestione della tensione sono inadeguate
  • 32. La gestione dello stress Le condizioni di tensione di un singolo individuo possono influenzare lo stato generale del gruppo. E’ quindi responsabilità di tutti i membri di un gruppo fare in modo che nessuno si senta stressato: •aumentando la consapevolezza del livello di tensione •identificando e discutendo i vari atteggiamenti negativi •identificando i fabbisogni formativi/educativi •rivedendo regolarmente le priorità e il carico di lavoro •usando il confronto come misura preventiva •delegando •partecipando nella definizione di obiettivi •controllando l’uso del tempo •incoraggiando un comportamento cordiale e rispettoso
  • 33. La delega come strumento per un uso più efficace del tempo e delle risorse disponibili Una delega efficace deve: • alleggerire le attività di routine • lasciare più tempo per programmare • aumentare la capacità di gestire il proprio tempo • motivare e migliorare la soddisfazione professionale di coloro ai quali è diretta • sviluppare lo spirito di squadra • allontanare la noia • aumentare la produttività
  • 34. La delega • cosa delegare – considerando l’appropriatezza dei compiti, se delegarli interamente o in parte. Ricordate di delegare sia le attività “piacevoli”, che quelle non percepite come tali! • chi delegare – la persona alla quale si decide di affidare un lavoro deve possedere le competenze, le conoscenze, la motivazione e/o il potenziale per portare a termine l’attività.
  • 35. La delega Una volta stabilito a chi e cosa delegare, occorre: •Istruire la persona – dedicate il tempo necessario a spiegare l’attività. Siate chiari e precisi e assicuratevi che la persona abbia capito cosa fare. Specificate i risultati che vi aspettate di ottenere. •Seguire l’attività – assicuratevi che vi sia una comunicazione a doppio senso, incoraggiando e fornendo un eventuale addestramento alla persona delegata. •Monitorare i progressi – controllate che i passi iniziali siano correttamente compiuti e che vengano adottate sia delle scadenze intermedie che un sistema di feedback. Imparate a concedere eventuali errori! •Rivedere il processo – date feedback positivi – fate apprezzamenti e critiche costruttive.
  • 36. Il principio di Pareto: la regola 80/20 •   Il 20% di un gruppo di lavoro fa l’80% del lavoro •   Il 20% di un documento contiene l’80% delle informazioni rilevanti •   Il 20% delle vendite di un’azienda contribuisce per l’80% ai suoi profitti   Applicare questa regola al time management significa che il 20% delle vostre attività può produrre l’80% dei risultati.