2. LETTERA APERTA TESSERAMENTO
Puntuali come l’influenza di stagione, eccoci arrivare Anche quest’anno, chi volesse sottoscrivere il
nelle vostre case con il nuovo calendario 2013. tesseramento per l’anno 2013, può farlo versando
Il 2012 è stato per La Pro Loco un anno particolarmente la somma base di € 5,00 attraverso i membri del
ricco di avvenimenti, fortunatamente per lo più positivi. Consiglio dell’Ente Pro Loco (e dal 7 gennaio
La prima notizia che credo meriti la vostra attenzione, 2013 anche presso la tabaccheria di Michela
è senza dubbio la creazione di una pagina facebook Caporali).
nella quale vengono riportate le notizie aggiornate in Vogliamo ricordare che da diversi anni la quota non
tempo reale riguardanti le manifestazioni organizzate è stata ritoccata e visto il momento difficile che il
da noi o alle quali collaboriamo insieme ad altri Enti ed nostro paese sta vivendo ci è sembrato il minimo
Associazioni del paese. non gravare ulteriormente sui bilanci familiari.
Per chi ha quindi un po’ di dimestichezza con la rete Ci preme altresì ricordare che il tesseramento è la
internet, può tenersi informato riguardo alle nostre principale risorsa dell’Ente Pro Loco, attraverso il
iniziative, oppure dialogare ed avere un contatto diretto quale si rende possibile la realizzazione di tutte le
con noi, digitando l’indirizzo che qui di seguito vi riporto: attività sociali, ricreative e culturali in programma.
http://www.facebook.com/pages/Pro-Loco-Acquanegra Un sentito grazie di cuore a tutti coloro che in
-Cremonese/204754612947514 questi anni ci hanno assiduamente sostenuto e
Oltre all’informatizzazione dell’Ente, anche per quest’anno che siamo sicuri, continueranno a farlo anche
abbiamo ritenuto importante proseguire nel lavoro di in futuro.
ammodernamento e messa in sicurezza delle attrezzature
che utilizziamo principalmente per la sagra dei gnocchi.
A tal proposito lasciatemi spendere due parole di vivo
ringraziamento per tutte le persone che quest’anno nel
periodo più torrido dell’estate, invece di andarsene in
N.d.R.
piscina oppure al mare, hanno preferito aiutarci Con l’arrivo del 2013 eccoci qui, come ogni anno, a
nell’allestimento di quella che oramai è diventata un raccontarvi tramite le pagine del nostro calendario
vero fiore all’occhiello per la nostra Pro Loco. avvenimenti, recenti e meno, intervallati da storie di
L’eccellenza raggiunta dai nostri volontari in campo personaggi che hanno lasciato un segno o un ricordo
culinario e la professionalità profusa in quei momenti ci nel nostro paese e nel cuore dei suoi abitanti.
ha consentito inoltre di poterci far conoscere anche al Un sentito e particolare ringraziamento quest’anno lo
di fuori del nostro paese. vogliamo quindi riservare ai prestigiosi relatori che con
Tutto questo ci ha portato ad essere protagonisti in una i loro scritti hanno deciso di impreziosire il nostro
grande festa privata in un Comune vicino al nostro. calendario.
Grazie quindi alla generosa offerta fatta per il nostro Nella speranza di aver fatto cosa gradita porgiamo a
contributo alla buona riuscita della festa, e grazie tutta la popolazione di Acquanegra e Fengo gli Auguri
soprattutto ai volontari che devolvendo il loro compenso di un sereno Natale e felice Anno Nuovo.
alla Pro Loco, ci hanno consentito di effettuare un
prezioso investimento che riteniamo indispensabile per La Redazione
la buona riuscita delle future sagre dei gnocchi.
Un’ultima riflessione la vorrei dedicare a quello che
succederà ai primi di marzo del 2013.
Sembra ieri eppure sono ormai passati tre anni da
quando ho iniziato insieme ai miei collaboratori attuali PREVISIONE 2013
a prendermi cura delle sorti della Pro Loco.
Nei primi giorni di marzo quindi scadrà il mandato Canti della Merla (con ricco buffet)
dell’attuale Consiglio di Amministrazione ed attraverso
un’assemblea pubblica ed aperta a tutti i tesserati, si Carnevale
potranno scegliere i futuri amministratori dell’Ente. Giugno in piazza (in collaborazione con A.V.I.S.)
Non abbiate paura di farvi avanti! Con questa esortazione
concludo augurandovi i miei più sinceri Auguri di Buone Sagra dei gnocchi
Feste e di un fruttuoso Anno Nuovo. Gara podistica (in collaborazione con A.V.I.S.)
Valerio
Castagnata
Serata medica
RINGRAZIAMENTI
Impossibilitati a ringraziare singolarmente tutti quelli Gita ai mercatini di Natale
che in qualsiasi modo ci danno una mano, lo facciamo Santa Lucia (distribuzione di doni ai bambini)
collettivamente attraverso questa pagina di calendario
nella speranza che proprio nessuno si senta escluso. Calendario “El me paèes”
Consentiteci anche di manifestare i nostri più sinceri ….e quanto potremo fare in più…..
sentimenti di riconoscenza a tutte quelle persone che
con testi o fotografie, hanno contribuito alla stesura del
calendario.
3. ( della dott.ssa Giuseppina “Pinuccia” Chiodelli )
Parlare di Giacomo Chiodelli (el dutùur Ciudèl o più
semplicemente Ciudèl) è in un certo senso ripercorrere
la vita di una persona che ha svolto con semplicità, spirito
di sacrificio, entusiasmo, amore per la medicina e per le
persone il suo lavoro di medico condotto.
Laureatosi a Pavia nel 1942, dopo 6 anni di studio
vissuti con grande interesse sia per gli aspetti scientifici
che clinici della Medicina e frequentando prima l’Istituto
di Patologia Generale poi quello di Clinica Medica, ha
subito iniziato il suo lavoro di medico come assistente
volontario del Reparto di Medicina dell’ospedale di
Cremona e come medico condotto supplente.
Sebbene fosse attratto dal lavoro ospedaliero, che ha
sempre permesso maggiori approfondimenti clinici e
strumentali e discussione collegiale delle varie situazioni
cliniche, ha sempre vissuto il fascino della condotta che
permetteva un costante rapporto medico-paziente ed una Il Dr. Giacomo Chiodelli con la moglie Prof.ssa Maria Teresa Gandolfi
globale cura della persona.
Ben volentieri quindi ha accettato, subito dopo la fine della guerra, di iniziare la sua avventura di medico condotto
ad Acquanegra Cremonese.
I più anziani del paese lo ricordano nei duri periodi del dopoguerra mentre si recava incurante delle “condizioni
meteo” col guzzino a visitare i pazienti più gravi, lo ricordano poi a bordo di una rumorosa ed un po’ sgangherata
balilla su cui allegramente caricava i ragazzini del paese che per divertirsi volevano accompagnarlo nel giro delle
visite domiciliari…
L’altro aspetto impegnativo della condotta erano, oltre le visite domiciliari, i lunghi ed affollati ambulatori; la
numerosità delle persone non lo ha mai scoraggiato e spesso sdrammatizzava la lunga attesa e le preoccupazioni
dei pazienti affacciandosi alla porta dell’ambulatorio pronunciando il suo mitico “sursum” corda.
Non raramente la sua attività continuava fuori dall’ambulatorio, in modo informale, (l’informalità era una sua
caratteristica di personalità) facendo ricette sul tetto dell’automobile, dando rapidi consigli per strada, al bar ecc.
Oltre all’attività routinaria clinica ha sempre sentito la necessità di educare alla prevenzione cercando di svolgere
una accurata “educazione “ sanitaria promuovendo la cura della ipertensione, dell’obesità, incitando e stimolando
tutti i controlli per la diagnosi precoce per le neoplasie.
Particolare attenzione dedicava ai piccoli pazienti e, se poteva, spesso la visita iniziava con un gioco (anche lui si
divertiva!) visita alla bambola, qualche tiro con la palla…
Con gioia ed entusiasmo si è dedicato alla sezione AVIS-AIDO: era legato da sincera amicizia al suo fondatore
Artemio Pacenza ed a molti avisini con i quali ha condiviso molte iniziative e feste e, perché no, anche una sincera
passione, alimentata da accese discussioni, per il calcio.
Ovviamente gli entusiasmi e le gioie spesso si accompagnavano alle quotidiane preoccupazioni clinico-diagnostiche
che caratterizzano il lavoro del medico e alla fatica che comunque veniva accettata come una naturale compagna
di vita (la fatica era stata per parecchi anni una
inevitabile compagna del medico condotto che
doveva essere disponibile ogni giorno ed ogni
notte della settimana).
Ha sempre comunque trovato il tempo ed
il piacere per il continuo aggiornamento (libri e
riviste erano sparsi per la casa e l’ambulatorio in
un personalissimo ordine in cui solo lui poteva
avventurarsi e raccapezzarsi).
Poche cose viveva con insofferenza e con ira
(rara ma prorompente e temibile), l’insincerità e
la noncuranza verso la sofferenza.
E’ sempre comunque stato grato agli abitanti
di Acquanegra ed a quelli di Crotta D’Adda con i
quali ha condiviso molti anni della sua vita e con
i quali si era reciprocamente instaurato un vero
rapporto di cordialità, reciproca comprensione
Il Dr. Giacomo Chiodelli con il sindaco dell’epoca Giorgio Canesi e solidarietà.
4. Una carrellata di immagini per illustrare le nostre manifestazioni del 2012
Serata medica: Luciano, Valerio, Patrizio, Danilo, Flavio Canti della Merla presso l’Opera Pia Guida a Fengo
dott.ssa Binda Beschi, dr. Aguggini, dott.ssa Milani, dr. Bottini
Carnevale: Una volontaria del gruppo “pionieri” dedita al trucco Sagra dei gnocchi: il “mago dello spiedino” Patrizio Anelli
Giugno in piazza: Consegna dell’assegno all’Associazione Festa presso i Conti Caccia Dominioni alle Basse di Crotta:
“Donatori del tempo libero” di Cremona Rosa Piseroni, Silvio Capelli, Roberto Pagani e Patrizio Anelli
5. Il Presidende della Pro Loco Valerio Anelli gentilmente mi incarica di ricordare le cause e i momenti più importanti
per la ricostruzione della nuova chiesa. Tanti abitanti del paese non erano ancora nati nel 1972. Ho accettato volentieri
l’incarico frugando nella memoria e negli appunti affidati all’archivio parrocchiale.
PROGETTO DELLA NUOVA CHIESA
Nel 1963 Il Vescovo Danio Bolognini mi affida la parrocchia di
Acquanegra segnalando la precarietà della chiesa a causa delle
lesioni della muratura della navata centrale. Viene quindi avvertito il
Comune per ottenere l’autorizzazione per la demolizione della
cappella di Sant’Agnese, situata sotto l’organo.
Il 26 gennaio 1965 mi reco in udienza dal Vescovo per esporgli il
desiderio di rinnovare la chiesa tramite il contributo statale. La pratica
inizia il suo periglioso cammino: ogni anno il governo stanzia una
somma per la costruzione delle chiese nuove. Mi recai a Roma per
portare direttamente la domanda. Nel frattempo viene avvertito e
sollecitato l’Onorevole Amos Zanibelli. La commissione dell’Arte
Sacra, presieduta dal Vescovo Mons. Fallani, purtroppo esclude il
finanziamento per tutto il 1966. Bisogna attendere il 18 febbraio
1967 per avere la notizia che è alla firma dell’Onorevole Mancini
l’attribuzione della somma di 20 milioni di lire per la costruzione al
rustico della nuova chiesa.
Mi recai dall’architetto Vito Sonzoni di Bergamo, accompagnato
dall’amico Luigi Cofferati, per invitarlo a preparare il progetto. Il 20
marzo vennero convocati i capifamiglia della parrocchia per eleggere
il comitato. Successivamente furono invitate le famiglie ad inviare
un’offerta ogni due mesi: l’adesione è stata quasi totale! I giovani
ogni mese si recavano con il carro a raccogliere la carta, il vetro, il
ferro. Le signorine a turno ritiravano le offerte nelle famiglie: non mi
sarei mai aspettato un’adesione così totale!
L’architetto Sonzoni segnala che i lavori del progetto sono sospesi in attesa che la sovraintendenza dei lavori di
Verona abbia da autorizzare la demolizione della vecchia chiesa. La risposta è negativa. Mi recai a Roma per avere
suggerimenti e delucidazioni.
Casualmente m’incontrai con Monsignor Mazzotti, di
Ravenna, l’unico prete in Italia che fa parte del Consiglio
Superiore delle Belle Arti: ottenni ottime informazioni.
Varie raccomandazioni all’Onorevole Zeglioli - Lanzini,
Presidente del Senato. Bisognerà attendere però fino al
26 marzo 1968 per ottenere finalmente l’autorizzazione
per l’inizio dei lavori. La pratica naviga fra i vari uffici del
genio civile. Interpellate varie imprese il lavoro venne
affidato alla ditta Bosio di Soresina, la quale accetta con
l’aumento del 15% sull’appalto. Siamo ormai nel 1969.
Nella demolizione della vecchia chiesa, con l’architetto
venne concordato di creare un salone sotto la nuova chiesa.
Inizia il repedonamento della vecchia torre: sotto un metro
c’è sabbia finissima; in sagrestia attualmente è conservata
la prima pietra della vecchia torre. Il 3 aprile, giovedì santo,
gli operai e il vecchio sagrestano Cornelio mi avvertono che
si vedono delle fenditure nella torre che si sta inclinando.
L’ingegner Brignoli teme per la stabilità della torre stessa e
della casa parrocchiale. Venne progettato ed attuato un
contenimento in cemento armato che venne a costare la
bella somma di 3 milioni di lire.
POSA DELLA PRIMA PIETRA
Il 22 giugno 1969 il Vescovo di Cremona benedice la prima pietra: tutto il paese è presente. La buona popolazione
sopporta con ammirevole pazienza il disagio del teatrino che funge da chiesa. La gente umile e povera è veramente
ammirevole conservando intatti i valori della fede e della generosità. I lavori proseguono celermente.
6. CONSACRAZIONE DELLA CHIESA E DELL’ALTARE
L’anno 1972 inizia con l’approvazione della pratica iniziata da
alcuni mesi per ottenere un contributo sul piano di finanziamento circa
l’impianto di riscaldamento per la chiesa.
La ditta Mombrini di Caravaggio provvede alla posa del pavimento
in chiesa e in sagrestia: mattoni in gres provenienti da Monaco di
Baviera. Il signor Lumina di Pianico consegna le finestre in onice del
Messico, lucidate da ambo le parti. Viene lanciata una nuova iniziativa:
espongo un cartellone con tanti quadratini quanti sono i metri quadrati
del pavimento della chiesa. Ogni quadratino costa 8 mila lire. Tanti
parrocchiani, perfino i bambini, si impegnano per raccogliere la somma.
Si tenga presente che tutte le spese inerenti all’intonaco esterno ed
interno della chiesa, le finestre, il pavimento, l’illuminazione sono a
carico della parrocchia. Al signor Gino Gamba venne assegnata la
montatura delle finestre, al signor Franco Zucchetti l’illuminazione;
l’altare in botticino, l’ambone e la colonnetta del Tabernacolo sono
costruite in ceppo da una ditta di Sarnico.
Il falegname Ottini Clearco di Soresina consegna le sue porte della chiesa: il disegno elaborato dal professor
Stabili Claudio, apprezzato dall’architetto Sonzoni, è identico a quello dell’Incoronata di Sabbioneta. Il Tabernacolo
è fatto in onice, la porticina del Tabernacolo è ancora quella della vecchia chiesa. A metà febbraio mi reco in udienza
dal Vescovo per fissare la data della Consacrazione della chiesa. Viene scelto il giorno di San Giuseppe.
Le notizie sulla salute del Vescovo suscitano serie preoccupazioni: ricoverato in ospedale per disturbi vari, esce
il mercoledì 15. Il segretario vescovile vorrebbe che il Vescovo si riposasse invitando un altro Vescovo alla cerimonia.
Monsignor Bolognini ritiene invece suo dovere partecipare alla funzione della Consacrazione della chiesa e
dell’altare a tutti i costi. Arrivò puntuale alle ore 16 del 19. Grande e straripante folla; in chiesa ci sono anche 30
bambini cresimandi. Ricordo i sacerdoti presenti: don Cappellini, don Beltrami, don Mazzoni e don Antonio Cerioli.
La schola cantorum esegue le parti brevi della messa “Madre di Dio” di G. Pedemonti. Il Vescovo, seppur affaticato
dalla lunga funzione, terminato il rito si compiace con il parroco e con i fedeli per questa realizzazione. Ecco le parole
testuali: “Non si offendano altri costruttori di chiese nuove in diocesi, ma nel periodo del mio episcopato è la prima
volta che constato, in proporzione al numero modesto degli abitanti, che in poco tempo si è realizzata ad Acquanegra
una chiesa completa, armoniosa e bella”.
Dopo il rinfresco in casa parrocchiale il Vescovo accetta di
posare sul sagrato per una foto ricordo; era veramente soddisfatto.
Mentalmente pensai a tutte le difficoltà incontrate dal giorno
dell’ingresso fino alla festa di San Giuseppe; la Provvidenza ci ha
veramente aiutato.
La ditta Bosio provvede al restauro della torre. Nel documento
redatto dal Consiglio Superiore delle Belle Arti di Roma si autorizza
la demolizione della vecchia chiesa, ma si raccomanda di conservare
la torre che probabilmente è nata in anni lontani come mezzo di
avvistamento a protezione di un vecchio castello. Nella nuova
chiesa vengono posizionati i nuovi banchi costruiti con legno di
noce di Mansonia. Nella sagrestia, ampia e decorosa, fanno bella
vista il quadro di S. Antonio, restaurato da Bonomi, l’Icona della
Madonna e il quadro della Madonna del Carmine.
STRUTTURA DELLA CHIESA
L’architetto ha disposto la facciata in modo ortogonale alla torre: le dissimmetrie risultanti, rispetto all’asse della
navata interna, sono state eluse con la soluzione del pronao ad unico grande arco. Il piazzale della chiesa è stato
tutto rifatto a spese della parrocchia con lastre di porfido del Trentino. Tramite il quotidiano “La Provincia”, molte
persone furono invogliate a venire ad Acquanegra per ammirare una chiesa moderna, ma nello stesso tempo in
armonia con il massiccio campanile.
Ringrazio la Direzione della Pro Loco perché tramite questo trafiletto ho potuto ricordare, specialmente ai giovani,
quanto si è fatto in anni ormai lontani. Mi astengo dal fare confronti con la situazione attuale. Però è doveroso ricordare
tante persone, ormai scomparse, che hanno contribuito con molta generosità. Nostro dovere ricordarle con l a
preghiera del suffragio. Il Signore saprà ricompensarle in modo adeguato.
7. GENNAIO
Immagini dell’interno della vecchia chiesa
A destra: l’altare maggiore
Sotto: veduta della navata centrale
Due immagini che raffigurano il Vescovo Danio Bolognini durante la posa della prima pietra
La schola cantorum davanti alla Il Vescovo consacra le reliquie dei Santi Patroni
Dùni, pùtei e càan cùme i chiesa prima dell’abbattimento
se ùsa se ghe jàa!
8. FEBBRAIO
Grazie a tutti quelli che sono venuti a trovarci...
Grazie a tutti i volontari che ci hanno aiutato durante le serate della festa...
Grazie a tutti i volontari che hanno allestito e smontato le attrezzature...
Grazie per la professionalità e l’eccellenza raggiunta in campo culinario...
Grazie a chi vorrà aiutarci o venirci a trovare anche l'anno prossimo !
Pubblicazione del 24 agosto 2012
Pubblicazione tratta dal giornale “La Provincia” del giorno 24 Agosto 201 2
riguardante la “Sagra dei gnocchi” che si è tenuta da venerdì 17 a domenica 19
agosto 2012
Due delle tre nuove “gnoccare” : Nuovi ingressi e preziose conferme:
Quàant en pùarèt
Sabina Abate - Emanuela Grandi Silvio Capelli - Lina Cofferati - Antonella Piseroni
el mangia na galina manca all’appello Romina Capelli
o l’è malàat lùu
o l’è malàada
la galina!
9. MARZO
I fióoi de ‘l dé d’incóo
(di Teresa Odelli)
…E i fùm stüdiàa fìn a vìint’àn,
per el so bèen…ma crèdi fùm en dàn
a fàaghe mai vèder gnàan na sàpa
e a insegnaghe a ìser sèemper chèl che ciàpa.
Na vòolta nòon gh’ìivum la paghèta,
i püsèe siùr i gh’ìiva la Lambrèta;
adès i gh’àa amò ‘l réef en sö ‘l nuìin
che strèt in màan i gh’àa ‘l sò bràu telefunìin.
Per nùn parlàa de bicicléeti e muturèti
che ‘n sö strada i fa ‘ndàa tàme saèti;
e po’ quàant i và zó per i desdòt
se ghe cumpra perlomeno en milaeòt.
J è eguìisti i fióoi de’l dé d’incóo
perché i tróova de spès en pàar de bóo
che a pareciàaghe varàat el sò campèt
par che a lùur ghe fài ne càalt ne frèt!
Cuzé, püsèe avanti, quant i sarà gràant
asùura ‘l préesi i ghe darà de ‘l ignuràant.
perché se sà che i bóo j è méen de nièent,
j è dèi sugèt che j è ‘n gràan pòoch inteligèent…
Ma ‘l püsèe bèl ‘l è quàant se vèt a rivàa
l’età agugnàada de la giösta libertàa:
de la parola “single” i gh’àa la bùca pièena
cume se prìma i fès ligàat a la cadèena!
E quant i te pòorta de lavàa la ròba spùurca,
‘l è inütil che te i màandet sö la fùurca,
perchè te ghe l’èet pròopia insegnàat té
che per stàa bèen al mùunt se fa cuzé.
La róoda de ‘l tèemp
(di Teresa Odelli)
Gh’è rivàat ‘l Invèernu, stagiòon silensiùuza,
‘l è rivàat a l’imprüìisa cù ‘l sò vestìit de spùuza,
a querciàa li muntàgni e li campàgni e i téc…
e quàant el rìiva lüü sùm töti püsèe véc.
Sùta a ‘l mantél de néef
el guàarna el fardél gréef
de ‘l gràn lauràa de frèsa
e j òs rùt de fiachèsa.
Gh’è rivàat ‘l Invèernu, stagiòon de puesìa,
‘l è rivàat cù ‘l fagòt pièen de malincunìa,
a catàa sö ‘l guadàgn e calculàa ‘l rizültàat
per vèder se l’anàada a vergùt la gh’àa frütàat.
El dùcia a li finèestri de li cà ‘ndua gh’è ‘l fóoch pìs,
per vèt se se rapùlum u stùm cù j ùc schìs.
Gh’è rivàat ‘l Invèernu, l’ültima stagiòon,
‘l è rivàat per dìime che vizìin gh’è la stasiòon…
ma prìma de fermàase e verìime la purtéera
el me prümèt che “dòpu” veràa la Primavera.
Per intàant nòon la vèdum ‘n de j ùc de i nòst neóot :
la róoda del tèemp l’è mìia giràada a vóot.
La frèesa la fa rùmper
li pügnati!
10. APRILE
La nuova sede dello
Juventus club
realizzata nello
stabile ristrutturato
del sig. Ferrari
La cascina Fogliazza nel 2004 prima della demolizione e il nuovo ingresso della proprietà Boiocchi
Il grande pruno selvatico di Via Roma nel 2005 ed il nuovo insediamento residenziale
A rubàa pòoch se va
in galera
e a rubàa tant La ghiacciaia sita nella proprietà Pozzali alla cascina Vernazzuola - a destra lo stato attuale
se fa carrieera!
11. MAGGIO
Onde ricordare il 50 anniversario di matrimonio Aimè Cesare con la moglie Elsa il fratello Salvino
e gli amici. Da sinistra: Romano Meazzi - Bruno Antonioli - Pasquale Baroni - Rosolino Dioli
Ferruccio Grandi
1948: Sopra e a destra Brambati Giuseppe
Meazzi Romano - Lanzi Tullio - Fornaciari Aldo
Aimè Cesareanno in Gita a San Remo con la
prima corriera che arriva ad Acquanegra
Casale Monferrato 1956
1968: Morena Garoli con il nonno
Contini Fernando osserva il Po
Mario Villa
Tòti i can i mof la cua e
tòti i cuiòon i vol di la sua!
12. GIUGNO
Sfilata di moda: Gruppo musicale “ A Life for Music”
Stefano Roncaglio e Sebastiano Baroni
La compagnia teatrale
Teatrovare "El Turass"
ha presentato
“ROMEO E GIULIETTA"
Coro della Valle dell'Adda "PAOLO ASTI"
Te podet anca levàa sö Scuola di danza "On Stage"
prèst, ma el tò destin el Di Cremona
leva sèmper sö
prima de te!
13. LUGLIO
Da decenni nel magazzino della chiesa di Fengo esisteva, abbandonato ad un
destino di oblio, un misterioso oggetto, coperto da un tendaggio: suscitava un certo
timore ai principianti chierichetti che mi davano una mano nei piccoli lavori di sacrestia.
Nessuno osava alzare il velo, si fidavano della mia spiegazione “ma è una statua!!”
e ciò bastava, al momento, per tacitare la curiosità morbosa, quietando le fantasie
infantili circa la presenza di fantasmi strani.
Poi veniva la volta che qualcuno più coraggioso affrontava il mistero e, nella luce
fioca di lampade polverose, scopriva il volto severo, ma non drammatico, di
un’immagine femminile con due braccia semoventi e delle mani protese verso il
curioso di turno, che indietreggiava vedendo quelle mani dalle dita mozzate.
Il resto della struttura era modellato a tronco di cono a mo’ di manichino, come
figura vestita.
Ed ecco allora la spiegazione più particolareggiata: era un’antica statua della
Madonna, fatta così per poter essere rivestita con abiti secondo la foggia di ipotetici
indumenti regali: gonna, corsetto, manto e corona.
Dalla mia fanciullezza emergeva allora il ricordo di pie donne ( ricordo all’opera
Peppina e Nella, mogli dei fabbri Francesco e Piero Manara, Tilde Franzosi, Giuditta
Sgariboldi, Ersilia Canesi, Aldina Cervi, Rina Colombi ) che, incaricate della sacra
vestizione, preparavano l’immagine con l’abito nero dell’Addolorata: così avrebbe
seguito in lutto il simulacro del Figlio morto, nella processione del Venerdì Santo
mentre con il canto struggente dello “STABAT MATER DOLOROSA” accompagnava
i fedeli nel pio esercizio della Via Crucis.
Con gli anni la tradizione si è spenta e il ricordo dell’immagine affievolito come la
nostra povera fede… altri orizzonti e nuove dimensioni religiose avevano trovato
campo, cancellando ciò che si riteneva superato.
La statua rischiò di divenire un paralume da salotto, per i neo ricchi del miracolo
economico, ma per un senso di rispettoso timore non se ne fece nulla e là rimase
nel suo doloroso silenzio.
L’abito nero fu ritrovato, ma ormai portava i segni del tempo e dalla seta a brandelli
risorgeva la targhetta con il nome della donatrice: 16 SETTEMBRE 1882 - LUCIA
GUIDA. Il tutto fu riposto con cura per la conservazione.
Prepùtent e imbrujoon i
va a finii a riguloon!
14. AGOSTO
Don Giovanni, fin dal suo ingresso
nella parrocchia, ne propose il restauro
per un riuso liturgico; così la statua
tornò a rivivere ripulita e con le dita
mancanti ricostruite.
Il volto è bello ma non sdolcinato
ed è la parte più antica risalente alla
fine del 1600, mentre le mani, da
donna che ha faticato e sofferto, sono
più recenti e di fattura meno pregiata.
Ma perché sul braccio sinistro c’è
un foro? Il mistero è stato risolto per
analogia con altri modelli del tempo.
Il restauratore sostiene che la statua
portasse Gesù Bambino. Ma se è
così, un tempo non rappresentava
l’Addolorata.
Originariamente era la Madonna
del Carmelo che, prima che con il
titolo di Madonna del Rosario, veniva
venerata nella nostra chiesa ed era
rivestita di abiti splendidi divenuti poi
paramenti sacri.
Ma perché questa vicenda?
Verso i primi anni del novecento ( se l’informazione è esatta ) vennero sconsigliati
per il culto “manichini vestiti” : molte statue di quel tempo erano in effetti in condizioni
pietose e i responsabili presero l’occasione per un “ripulisti” generale, spinti anche
dalle mode razionaliste del tempo, retaggio di fallite e sanguinose rivoluzioni; si
sostituirono così quegli oggetti di pietà con statue più consone al nuovo orientamento.
E le antiche? Vennero bruciate o “saccheggiate” dagli antiquari per la felicità di
collezionisti nostalgici.
Probabile che il Gesù Bambino, separato dalla Madre, fece quella fine mentre la
Madre assunse il ruolo di Addolorata ( doppiamente ); finita nel deposito, una volta
all’anno veniva riesumata e destinata alla scenografia della Sacra Rappresentazione
del Venerdì Santo.
Poi la “morte” delle antiche confraternite fece il resto e, onde evitare il dileggio
della statua svestita, venne coperta e dimenticata.
Ora la stessa statua per la generosità di un donatore della nostra Parrocchia
risplende con un nuovo abito e una nuova missione.
L’abito sfavilla di fiori come un nuovo Eden e sotto il suo azzurro manto noi come
piccoli cerchiamo, non solo simbolicamente, la sua protezione.
Nell’ANNO DELLA FEDE Ella con una mano ci porge la corona del Rosario e
nell’altra ci mostra il Vangelo.
Lei che per prima lo ha accolto e fu testimone della DIVINA PAROLA.
En bòon cudeghiin el và
mangiàat cùl cuciàariin!
15. SETTEMBRE
1994: foto di gruppo Giugno in Piazza
Fengo: classe V dei nati nel 1965 con la maestra Savi Angiola
Aimè Giannina - Gino Barbieri
Antonella Piseroni all’asilo
Anca se la sacòosa Foto di gruppo anni 50 con
l’è voda, varda Bruschi Giuliana e Maria Depetri
che el too capel el resti
dritt!
16. OTTOBRE
Targa ricordo che è
possibile ammirare
nella sede della Pro
Loco
Enrico Stagnati, Giorgio Canesi e Carmen Calza durante la
consegna della targa commemorativa
Enrico Stagnati e Giorgio Canesi in posa per una foto di gruppo
Giuseppina Zava, Maria Cristina Ermini, Umberto Ferrari, Celestino Stanghina, Giovanni Degara e
L’è mèi ciùùcia n’òs Graziano Crosina in un momento di convivialità
che èn bac!
17. NOVEMBRE
( di Teresa Odelli )
Un altro pezzo di storia di Acquanegra se ne è andato
via con Benedetto, uno dei personaggi più popolari ed
originali del nostro comune nel XX secolo.
Benedetto, nome che evoca un carattere bonario e
semplice, non poteva essere meglio indovinato per questo
nostro concittadino, rimasto sempre, anche da adulto, un
ragazzone naturale e genuino, dal temperamento mansueto
ed accomodante.
E’ stato il nostro ciabattino, mestiere che oggi va
scomparendo, ritenuto forse superfluo, poiché le calzature
adesso le buttiamo prima che siano consumate o bucate,
ma che Benedetto ha praticato come un’arte per mezzo
secolo, quando poter recuperare un paio di scarpe poteva
fare la differenza fra averle e non averle.
Passando davanti alla sua finestra con la vecchia inferriata, eravamo soliti sentire
la sua presenza dal suono della radio, che sempre teneva accanto, per compagnia
mentre lavorava, con la massima calma, seduto davanti al suo dischetto fra pìigula,
làsa, sumensìni, cùràam e pàara, con lo stesso grembiule rigido, vecchio una vita.
Amava il suo lavoro ma oltre quello c’erano altre due grandi passioni:
l’apicoltura ed il tifo calcistico. Ogni giorno, per decenni con il glorioso millecento, si
è recato a prestare le cure alle sue arnie, presso casali appena fuori paese, ed era
molto preciso e competente, un vero appassionato.
Ma per il suo Milan nessuna passione poteva tenere il paragone. Dalla sua finestra
al piano superiore sventolava sempre una bandiera rossonera, che diveniva grande
come un lenzuolo da una o due piazze, a seconda del valore delle vittorie che la
squadra conseguiva.
La sua figura è stata rappresentativa di un’Italia del tempo passato. Lui sembrava
non andare al passo dei tempi, pareva si fosse fermato, almeno nell’aspetto e nel
vestire, a quei meravigliosi anni cinquanta della sua gioventù. Non da credere però
che fosse un ingenuo o non sapesse gestire gli affari suoi! Per tutta la vita è vissuto
in questo paese senza mai viaggiare e, ironia della sorte, il cuore lo ha tradito proprio
il giorno che, valigia pronta sul letto, si stava preparando a partire per un meraviglioso
viaggio in Terrasanta.
Ciao Benedetto. La tua finestra chiusa fa tristezza ma noi sappiamo che ora
guardi le partite del tuo Milan da lassù, dalla Tribuna d’Onore che ti sei guadagnato
con i calli delle mani.
A Sinistra: Benedetto in una foto d’epoca seduto nella
sua bottega
Li dùni Sopra: Benedetto intento alla cura delle sue api
l’ì dìis sempre la verità,
ma i na dìis apena
la metà!
18. DICEMBRE
Benedetto davanti al suo caratteristico negozio Immancabile partita a carte con gli amici
Foto di gruppo della classe del ‘39
Sopra e sotto:
Benedetto dedito alla cura delle api
Sopra e sotto:
Due riconoscimenti importanti per la sua bravura nel
lavoro quotidiano
Con il Milan nel cuore
Pagàa e moorer,
se fa sèmper in tèemp!
19. GRUPPO AMICI DI FENGO GLI AUGURI DEL PARROCO
Approfittiamo delle spazio che ci viene cortesemente messo a L’immagine della porta, scelta dal nostro Papa Benedetto XVI°,
disposizione dalla Pro Loco per formulare ai cittadini di Fengo e per l’anno della fede, si può applicare anche al fluire del tempo:
Acquanegra, i più cordiali e sinceri auguri di un Santo Natale e di usciamo da un anno ed entriamo in un altro.
un felice Anno Nuovo. Il “Gruppo Amici di Fengo” che conta per La porta fa parte della nostra esperienza quotidiana: entriamo ed
l’anno 2012 50 iscritti, si è sempre contraddistinto, nei primi 20 usciamo da casa svariate volte al giorno; talvolta varchiamo anche
anni di vita che ha alle sue spalle, per generosità ed altruismo la soglia di una chiesa, del posto di lavoro, della casa di parenti e
arrivando anche quest’anno, grazie all’ormai celeberrima “Festa amici, e quante reazioni ed emozioni producono questi passaggi!
della Birra”, ad offrire aiuti economici e non a chi era in difficoltà. Ci sono anche due significati importanti richiamati dal passaggio
Purtroppo al momento della stesura dell’articolo, non abbiamo attraverso una porta: l’entrata nella vita umana, con tutto il suo
ancora potuto definire l’esatto importo (alcune piccole spese devono inestimabile valore e fascino, con il suo carico di entusiasmo e di
ancora essere saldate)né gli Enti ai quali devolvere la cifra. Non fatiche, e l’uscita da questa vita, che, per chi crede, non è un
siamo così presuntuosi da poter pensare che il nostro intervento salto nel nulla ma l'abbraccio della vita eterna.
possa risolvere tutti i problemi che ci circondano, ma semplicemente Cosa augurare per l’anno 2013?
convinti che, anche sensibilizzando la popolazione locale su delle Come Parroco desidero augurare la serenità e la pace per ogni
realtà esistenti e spesso sconosciute, si sia già compiuto il primo giorno, ma pure il coraggio di spalancare le porte del proprio cuore
significativo passo sulla strada che porta ad aiutare i meno fortunati all’azione beneficiante e necessaria di Dio, alla disponibilità di
ed i più deboli. condivisione, di collaborazione; aprire al buono, al bello, al vero
Sperando di riuscire a coinvolgere un numero maggiore di persone che è presente in chi incontriamo per non sciupare le occasioni
nelle nostre iniziative, che abbiano il divertimento al fine ultimo che che ci si presentano e recuperare la serenità e la speranza del
à sempre la beneficenza vi diamo appuntamento (speriamo) alla vivere. Un nuovo anno si presenta alla porta della nostra vita: lo
“22^ Festa della Birra”. accogliamo come dono e con responsabilità guardandolo come
Il Presidente una possibilità per dare il meglio di noi stessi! Buon Anno!
Giancarlo Pagani Il Parroco
Sac. Giovanni Nava
SEZIONE A.V.I.S. ACQUANEGRA
Anche quest’anno accogliamo piacevolmente l’invito della PRO GRUPPO VOLONTARI DI ACQUANEGRA E FENGO
LOCO ringraziando Valerio e tutto il consiglio per lo spazio a noi Anche il 2012 è stato un anno impegnativo per i volontari che,
dedicato e per la partecipazione nelle attività svolte insieme. La nell’incertezza e nello sconforto portati dalla crisi, hanno dimostrato
nostra associazione quest’anno ha cambiato sede e per chi non come donare gratuitamente e con generosità parte del proprio
lo sapesse ancora ci siamo spostati nella struttura comunale tempo può trasformarsi in considerevole ricchezza per tutta la
appena ristrutturata in Piazza delle arti ed è per questo che collettività. Così anche quest’anno, è continuata l’attività quotidiana
ringraziamo l’amministrazione comunale di Acquanegra. Prosegue dei soci per il trasporto degli anziani, per l’assistenza ai piccoli e per il
ottimamente la collaborazione con il gruppo dei cicloamatori prelievo ematologico dei pazienti TAO a domicilio che, assieme al
(cogliamo l’occasione per salutare il Sig.Colombi augurandogli di costante e gravoso servizio presso la piazzola, costituiscono
ristabilirsi al più presto). Ad ottobre si è svolta come ogni anno la patrimonio per tutti. In chiusura del 2012 la nuova sede
gara podistica alla memoria dell’indimenticato Artemio Pacenza dell’associazione è stata attrezzata per renderla disponibile e
con una buona affluenza di atleti. funzionale all’ascolto dei bisogni della cittadinanza. L’apertura
Per concludere vorrei ricordare che a febbraio 2013 si terrà il prevista negli stessi orari dell’ambulatorio del medico permetterà
rinnovo del consiglio direttivo lanciando un appello soprattutto ai anche un’immediata prenotazione del servizio di trasporto degli
donatori più giovani a partecipare all’assemblea e a rendersi anziani e un punto di riferimento per gli stessi per qualsiasi
disponibili ad entrare nel consiglio. necessità. Anche a fronte di questo nuovo servizio, incoraggio
BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO. tutti coloro che vogliono provare a donare un po’ di se stessi e a
Il Presidente farlo con generosità, pazienza, altruismo e responsabilità.
Flavio Lanzi Nell’occasione delle feste natalizie, a nome dell’Associazione,
porgo a tutta la cittadinanza i più fervidi auguri di un sereno 2013
e ringrazio tutti coloro che si sono adoperati o hanno in qualunque
modo contribuito e continuano a contribuire per la prosecuzione
A.S.D. ACQUANENGO delle iniziative.
Un’annata sportiva entusiasmante il 2011/12!
Perché tanta enfasi in queste parole? Perché l’Acquanengo volley Il Presidente
è arrivata alla 2^ fase regionale con le sue allieve dopo aver vinto Gianfranco Brambati
il campionato provinciale e l’Acquanengo calcio ha vinto il suo
primo campionato ed è stato promosso alla categoria superiore.
L’Acquanengo è arrivata seconda come società grazie alla massiccia
partecipazione dei suoi atleti nella gara provinciale di corsa su FONDAZIONE “GUIDA DR. VENCESLAO” ONLUS
strada svoltasi lo scorso mese di ottobre ad Acquanegra. “Onora la persona del vecchio” (Lv 19, 32)
L’entusiasmo ha coinvolto tutti, a partire dai più piccoli, con una “Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi...e temi il tuo Dio” (ibid.)
esplosione di iscrizioni nella squadra del fanthatlon, e in quelle di “Onora tuo padre e tua madre” (Dt. 5, 16)
volley, a cominciare dal mini volley, l’under 12, le due squadre Potremmo riassumere in queste tre esortazioni quello che anima
under 14, le allieve e la squadra di calcio, costantemente seguite “NOI” della Fondazione Guida. Sono esortazioni prese dalla Bibbia,
da allenatrici e allenatori, tutti volontari, con competenza e passione. ma possono essere il motto per qualsiasi persona cristiana e non
Un grazie sentito ai dirigenti e a tutti coloro che in maniera gratuita che lavora in strutture come la nostra Casa di Riposo. Prima di
si impegnano a portare avanti l’attività di questa associazione tutto e sopra tutto loro: gli anziani!!! Ed è proprio con la semplicità
sportiva che fa crescere ed educa tutti gli atleti attraverso lo sport. di queste tre esortazioni che vogliamo farvi giungere i nostri più
Nell’attesa del Santo Natale e in prossimità del nuovo anno, sinceri auguri per un Natale sereno accanto alle persone care e
ringraziamo la Pro Loco per l’ospitalità e porgiamo alla nostra uno splendido 2013 ricco di serenità e di pace.
Comunità, alle Istituzioni e Associazioni tutte i migliori auguri di Gli ospiti della Fondaz. “Guida dr. Venceslao”
Buon Natale e sereno Anno Nuovo.
A.S.D. Acquanengo
20. AMMINISTRAZIONE COMUNALE BIBLIOTECA
Giunti a fine anno, ancora una volta grazie alla Pro Loco per Un caro saluto a tutti i lettori da parte della Commissione Biblioteca.
l'ospitalità concessa sul periodico bollettino ed eccoci pronti per la Quest’anno le nostre energie sono state completamente assorbite
consueta riflessione. dal tanto atteso trasloco nella nuova sede, all’interno del Polo
La cronaca drammatica degli ultimi mesi si è concentrata sulla Civico di Piazza delle Arti. Dal momento in cui l’amministrazione
emergenza finanziaria che ha colpito il nostro Paese: dubbi dei ha reso noto che la ristrutturazione dell’area in questione avrebbe
mercati sulla solvibilità dello Stato, aumento vertiginoso dei tassi previsto anche la nuova sede della Biblioteca Comunale, tanti di
di interesse, con lo spettro dell'insostenibilità del nostro elevatissimo voi hanno cominciato a fare domande su tempi e modalità, come
debito pubblico, ecc. Il compito di recuperare vitalità e credibilità succede di solito quando si preannuncia una importante novità.
spetta ora a tutto il Paese nel suo insieme ed in quest'opera di Finalmente tutte le vostre domande hanno trovato risposta, e
ricostruzione, ci sembra che il punto da cui partire per trovare crediamo che le aspettative non siano state disattese, anche se
unità d'intenti e accomunare gli sforzi, muovendo da un confronto per questioni logistiche siamo stati costretti a sospendere il servizio
serio e costruttivo e non da sterili polemiche, possa essere la per circa un mese durante il periodo estivo, in modo di consentire
questione del lavoro, che, non a caso, l'art.1 della Costituzione lo spostamento di tutti i volumi dalla precedente sede a quella
pone a fondamento della nostra Repubblica. In questo modo si attuale.
comincerebbe ad affrontare con decisione anche un'altra emergenza, Beh, possiamo veramente dire che il risultato ha lasciato a bocca
che per l'impatto sulla vita delle persone, non è meno drammatica aperta più di una persona, e questo è per noi motivo di grande
di quella finanziaria: quella dell'occupazione. Senza entrare qui soddisfazione. Visto poi che eravamo in tema di cambiamenti,
nel merito di una completa trattazione del significato antropologico abbiamo pensato di sperimentare anche l’apertura al mattino, il
del lavoro, la provocazione esposta consente di individuare alcuni lunedì, in concomitanza con gli orari dell’ambulatorio, in modo da
aspetti cruciali; il primo è quello della famiglia: senza lavoro, o poter individuare delle fasce orarie che possano soddisfare il
con un lavoro precario, nel vero senso del termine, non solo viene maggior numero di persone. Vi auguriamo quindi buona lettura, e
meno la possibilità di tutelare la famiglia, ma se ne impedisce che le prossime festività natalizie portino nelle vostre case gioia e
anche la formazione, in particolare per i giovani. Il secondo è serenità. A tutti voi e alle vostre famiglie, un Felice Natale ed un
quello della tutela del più debole, attraverso un diritto del lavoro Buon Anno Nuovo
equo, per salvaguardare insieme crescita economica e coesione La Commissione Biblioteca
sociale. Infine, il lavoro è problema di tutti, e di tutte le categorie,
non di alcuni soltanto; è una questione primaria, che deve trovarci
tutti insieme impegnati per uscire dall'attuale emergenza, ciascuno A.N.C.R “COSTRUTTORI DI PACE”
secondo le proprie competenze e responsabilità. Non si esce dalla Approfittando dell’opportunità che ci viene offerta dalla Pro Loco,
crisi occupazionale senza una rinnovata solidarietà tra lavoratori, che ringraziamo oltre che per questo spazio anche per la preziosa
come in alcuni Paesi esteri avvenuto attraverso i patti di solidarietà, collaborazione nelle varie attività che organizziamo, possiamo
ma anche senza un rinnovamento delle relazioni tra le varie parti dire che il 2012 è stato importante per la nostra associazione che
sociali ed economiche; in questo frangente la coesione sociale è ha raggiunto quest’anno 40 anni di vita. Nella ricorrenza del 25
fondamentale e proseguire in una serie di scontri frontali, spesso Aprile abbiamo inaugurato, presso il Centro Civico, la nuova sede,
demagogicamente a scopi prettamente elettorali e di potere, non gentilmente concessa dall’Amministrazione Comunale alla quale
può che rendere il Paese più debole e meno credibile. va la nostra gratitudine, celebrata con l’esibizione delle majorettes
Da questa breve e semplice analisi, è necessario concludere che di Formigara e le note della Banda di Pizzighettone.
non si possono intendere le Amministrazioni e gli Enti locali come Il ricavato della lotteria ci ha permesso il finanziamento della
fonti di reddito o alla meglio come ammortizzatori sociali; ognuno ricorrenza del 4 Novembre per la quale abbiamo voluto allestire
deve fare la propria parte ed un ruolo fondamentale spetta al una manifestazione di spessore onorando la Festa delle Forze
Governo, a cui si chiede equità ed interventi soprattutto in favore Armate e dell’Unità Nazionale invitando i militari del 10° Reggimento
della crescita e dello sviluppo, con uno sguardo permanente alla Guastatori della caserma Col di Lana di Cremona ad illustrare,
tutela dei più deboli; e poi alla scuola, perchè si spenda per un presso la Sala Civica di Piazza delle Arti, le attività dei nostri
rinnovato ruolo di orientamento culturale e formativo. Ma in primo soldati nelle missioni internazionali alle quali sono stati chiamati a
piano stanno senza dubbio le parti sociali, il capitale, la forza partecipare in questi anni in varie parti del mondo. In questa
lavoro, le forze produttive tutte, alle quali si chiede un sincero occasione è stato fatto omaggio alle autorità, alle associazioni
impegno per il conseguimento non di un mito, ma di un traguardo combattentistiche ed alle associazioni locali, di un gagliardetto
possibile, concreto e reale: il bene comune. celebrativo dei 40 anni della nostra sezione. Il tradizionale pranzo
Nello spirito natalizio l'Amministrazione Comunale vuole essere sociale ha concluso la celebrazione. La gita sociale sul Monte
vicino soprattutto a chi soffre, alle persone sole, a chi vive fra tante grappa con l’Associazione Nazionale Bersaglieri di Sesto e gli
difficoltà ed a tutti i cittadini che animano la Comunità di Acquanegra auguri natalizi agli ospiti dell’Opera Pia completano le attività del
e Fengo augurando Buon Natale e confidando in un felice Anno nostro sodalizio. Vogliamo inoltre cogliere questa occasione per
Nuovo. ricordare coloro i quali ci hanno lasciato nel corso di quest’anno: il
Amministrazione Comunale nostro consigliere e reduce Egidio Sudati, la croce di Guerra
Giuseppe (Pino) Contini, i simpatizzanti Piero Clerici, Ugo Rapuzzi,
Romano Meazzi.
Nel ringraziare tutti gli iscritti alla sezione, porgo a tutti, anche a
SOCIETA’ SPORTIVA ACQUANEGRA nome del Presidente Onorario Luigi Gagliardi e del Consiglio
La Societa' Sportiva Acquanegra, giunta alla sua 43^ stagione Direttivo, i più sinceri auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo.
agonistica, augura alla Cittadinanza, alle Istituzioni e Organizzazioni Il Presidente
locali, un Sereno Natale e Felice Anno Nuovo. Giorgio Fantoni
Il Presidente
Gianfranco Brambati