La storia dell'Universo raccontata dal Prof. Guido Cossard
Si è laureato in fisica a Torino.
E’ presidente dell’Associazione ricerche e studi di archeoastronomia e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio di Saint-Barthélemy.
Ha pubblicato numerosi libri scientifici e di recente ha parlato dell’interpretazione astronomica delle spirali, nella puntata di
Voyager del 21 gennaio scorso.
In considerazione del contributo dato nel campo dell’archeoastronomia, nel 2005 la International Astronomical
Union (IAU) gli ha dedicato il pianetino (4993) 1983 GR, che da allora si chiama Cossard
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
DAL BIG BANG ALLA VITA
1.
2.
3. Le risposte della scienza
alle domande dell’Astronomia
DAL BIG BANG ALLA VITA
Guido Cossard
17 ottobre 2009 - Via Bellardi 116 a Torino
4. La storia dell’universo
La storia dell’universo si può riassumere in
poche fasi:
Era degli adroni 10 -43 sec 10 -4 sec
Era dei leptoni 10 -4 sec 20 sec
Era della radiazione 20 sec 106 anni
Era della materia 106 anni attuale
5. L’era della materia
Formazione delle protogalassie
Formazione delle stelle di popolazione II
Formazione delle stelle di popolazione I
Formazione dei pianeti
Formazione della vita
Formazione della vita intelligente
Presa di coscienza dell’universo
6. All’inizio l’Universo era completamente
buio perché non esisteva ancora la luce.
Anche utilizzando i più potenti telescopi
del mondo possiamo vedere sempre più
lontano e, quindi, più indietro nel tempo,
ma non potremo mai vedere il Big Bang
7. Non potremo neppure udirne l’eco, perché
non esisteva ancora il suono.
Eppure questo Universo sordo e oscuro
d’improvviso esplose!
8. Non fu un’esplosione come quelle che
siamo abituati a considerare sulla
Terra, con un centro di espansione
da cui si espande del materiale
9. Ma fu un’esplosione simultanea
di tutto il cosmo.
Tutto il tessuto dell’universo
prese a espandersi
Ed ogni punto dell’universo era
ed è ancora il centro di questa esplosione
10. Intanto la singolarità iniziale, che
aveva densità e temperatura
elevatissime,
si andava raffreddando e la sua
densità scendeva
25. Formazione delle stelle
Nelle galassie si formano le prime grandi
stelle
Esse hanno come materiale disponibile
solo l’idrogeno e l’elio,
Perché, per adesso, nell’universo non
esiste nessun altro elemento
33. Formazione delle stelle
Esse sono dunque delle immense sfere di
gas,
al loro interno iniziano le prime reazioni
nucleari che portano alla formazione degli
altri elementi
Dall’idrogeno sintetizzano altro elio,
dall’elio producono boro, dal boro carbonio
e così via
34. Formazione delle stelle
In questo modo le stelle sintetizzano altri
elementi fino al ferro
Poi il loro nucleo non riesce a riscaldarsi
ulteriormente
E le reazioni si fermano
35. Fine delle stelle
Alla fine della loro evoluzione le stelle
esplodono
Talvolta sono solo gli strati esterni ad
esplodere, formando così una nova
39. Formazione delle stelle
gli elementi più pesanti del ferro si
formano nelle esplosioni di supernovae e
tutti i nuovi elementi sintetizzati si
espandono nello spazio
46. Formazione delle stelle
Le stelle di popolazione I nascono sulle
ceneri delle stelle più antiche
Quindi non sono più formate solo da
idrogeno e elio
Ma contengono, anche se in piccole
percentuali, tutti gli altri elementi
47. Formazione delle stelle
Queste percentuali sono piccole per delle
stelle, ma sono più che sufficienti per
formare pianeti che orbitano intorno alle
stelle generatrici
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49. I pianeti e i satelliti
Non tutti i mondi sono adatti ad
ospitare la vita
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77. Le costanti di natura
Interazione forte
Interazione debole
Interazione elettromagnetica
Interazione gravitazionale
78. Costante dell’interazione forte
Se fosse stata dello 0,2% più grande tutto
l’idrogeno si sarebbe trasformato in elio negli
istanti iniziali e l’universo sarebbe una distesa
sconfinata di elio
Se fosse stata dello 0,2% più piccola l’idrogeno
non si sarebbe trasformato in elio negli istanti
iniziali e l’universo sarebbe una distesa
sconfinata di idrogeno
79. Rapporto masse neutrone/elettrone
Il rapporto tra la massa del neutrone e
quella dell’elettrone è esattamente 1837.
Se il rapporto tra le masse fosse diverso si
formerebbero ugualmente gli atomi e le
molecole, ma non sarebbero stabili la
molecole complesse come gli acidi
nucleici che sono alla base della vita.
80. Costante di gravità
Se il valore della costante di gravità fosse stato un
po’ più piccolo, l’universo avrebbe avuto una
espansione velocissima, che non avrebbe
portato all’universo che conosciamo
Se il valore della costante di gravità fosse stato un
po’ più grande, l’espansione dell’universo
sarebbe durata poco tempo e poi l’universo
avrebbe iniziato a contrarsi, senza dare il tempo
alla vita intelligente di formarsi
81. La probabilità che tutte queste
costanti assumano
esclusivamente per caso
dei valori così opportuni sono
bassissime,
molto vicine allo zero
86. Formulazione forte:
l’universo è strutturato per accogliere,
almeno in un suo punto ed almeno in un
momento della sua storia, la vita
intelligente
87. Quindi l’uomo prende conoscenza
dell’universo
Ma l’uomo non è esterno all’universo
Dunque non è l’uomo a prendere
conoscenza dell’universo,
Ma è l’universo che, attraverso l’uomo,
prende conoscenza di sé
88. L’esistenza di vita intelligente è dunque la
condizione per l’autoconoscenza
dell’universo
89. Allora se l’universo giunge alla conoscenza
di sé dopo una fase così lunga di
esistenza, non poteva avere conoscenza
di sé nella fase di formazione
Non avendo conoscenza di sé non poteva
programmarsi
91. Ognuno può definire come crede
il Grande Programmatore
E’ un modo di arrivare a Dio?
92. Guido Cossard
Si è laureato in fisica a Torino.
E’ presidente dell’Associazione ricerche e studi di
archeoastronomia e membro del Comitato Scientifico
dell’Osservatorio di Saint-Barthélemy.
Ha pubblicato numerosi libri scientifici e di recente ha parlato
dell’interpretazione astronomica delle spirali, nella puntata di
Voyager del 21 gennaio scorso.
In considerazione del contributo dato nel campo
dell’archeoastronomia, nel 2005 la International Astronomical
Union (IAU) gli ha dedicato il pianetino (4993) 1983 GR, che da
allora si chiama Cossard