3. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
4. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza
5. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza
• questione etnico/razziale
6. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza
• questione etnico/razziale
• mancanza di controllo
7. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza
• questione etnico/razziale
• mancanza di controllo
• luogo pubblico
8. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza
• questione etnico/razziale
• mancanza di controllo
• luogo pubblico
• donna vittima e debole
9. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza • patriarcato e machismo
• questione etnico/razziale
• mancanza di controllo
• luogo pubblico
• donna vittima e debole
10. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza • patriarcato e machismo
• questione etnico/razziale • problema rapporti tra i generi
• mancanza di controllo
• luogo pubblico
• donna vittima e debole
11. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza • patriarcato e machismo
• questione etnico/razziale • problema rapporti tra i generi
• mancanza di controllo • problema strumentalizzazione
• luogo pubblico
• donna vittima e debole
12. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza • patriarcato e machismo
• questione etnico/razziale • problema rapporti tra i generi
• mancanza di controllo • problema strumentalizzazione
• luogo pubblico • mura domestiche
• donna vittima e debole
13. Due modalità diverse di interpretare
la violenza di genere
“MAINSTREAM” “INDIPENDENTE”
• emergenza • patriarcato e machismo
• questione etnico/razziale • problema rapporti tra i generi
• mancanza di controllo • problema strumentalizzazione
• luogo pubblico • mura domestiche
• donna vittima e debole • responsabilizzazione
15. la violenza di genere
due diverse risposte
SECURITY: “a private police force that
guards a building, campus, park, etc”.
La sicurezza si ottiene
attraverso la
militarizzazione del
territorio e le sanzioni
penali.
16. la violenza di genere
due diverse risposte
SECURITY: “a private police force that SAFETY: “denoting something designed
guards a building, campus, park, etc”. to prevent injury or damage”.
La sicurezza si ottiene La sicurezza si ottiene
attraverso la attraverso la prevenzione
militarizzazione del e azioni che agiscano a
territorio e le sanzioni livello culturale e
penali. simbolico.
17. La campagna
macho free zone
E’ stata ideata e realizzata da:
SexyShock, laboratorio di comunicazione che opera sulle
tematiche di genere, in collaborazione con Armonie,
associazione donne di Bologna, Comunicattive, agenzia
creativa che si occupa delle tematiche genere, Orfeo TV,
street tv bolognese.
19. Due parole su
macho free zone
• Si ispira al progetto europeo “rape free zone”.
20. Due parole su
macho free zone
• Si ispira al progetto europeo “rape free zone”.
• Progetto pilota cittadino sulla “sicurezza” delle donne.
21. Due parole su
macho free zone
• Si ispira al progetto europeo “rape free zone”.
• Progetto pilota cittadino sulla “sicurezza” delle donne.
• Ironia e protagonismo.
22. Due parole su
macho free zone
• Si ispira al progetto europeo “rape free zone”.
• Progetto pilota cittadino sulla “sicurezza” delle donne.
• Ironia e protagonismo.
• Ha come obiettivo la responsabilizzazione individuale.
24. macho free zone
“fai un fischio”
Come
durante la manifestazione per l’8 marzo del 2002 viene distribuito in kit
contenente un volantino, degli stickers e dei fischietti colorati.
Obiettivo
• Rendere le donne protagoniste e non vittime.
• Riappropriarsi delle città, degli spazi, dei quartieri.
• Non delegare la sicurezza non ad un “esterno”, ma responsabilizzare
ogni donna nei confronti delle altre.
27. macho free zone
“sicure che basti?”
Come
Con una campagna fotografica vengono rappresentate situazioni
paradossali legate alla paura delle donne di una possibile violenza.
Obiettivo
• Far riflettere sull’atteggiamento di paura che porta le donne a sentire
di doversi mimetizzare.
• Comunicare che l’attenzione e la solidarietà sono le armi migliori
contro la violenza sulle donne.
28. macho free zone
“bambole”
Come
campagna grafica su locandine e
cartoline.
Obiettivo
• Decostruire l’immagine della donna-
oggetto o bambola (preferibilmente
adatta ad essere sgonfiata e riposta
nel cassetto).
30. macho free zone
“street investigation”
• Mappatura dei luoghi della città ritenuti/percepiti meno
sicuri da un campione di donne.
31. macho free zone
“street investigation”
• Mappatura dei luoghi della città ritenuti/percepiti meno
sicuri da un campione di donne.
• Strumento di partecipazione alla cittadinanza.
32. macho free zone
“street investigation”
• Mappatura dei luoghi della città ritenuti/percepiti meno
sicuri da un campione di donne.
• Strumento di partecipazione alla cittadinanza.
• Non è una ricerca sociologica o un’indagine statistica.
33. macho free zone
“street investigation”
Di fronte ad un’enorme cartina di ogni quartiere di
Bologna, con a disposizione foglietti rosa (luoghi sicuri) e
gialli (luoghi pericolosi) e di una telecamera è stato chiesto
alle donne: “Dove ti senti sicura o insicura e perché?”.
35. macho free zone
“street investigation”
• Luoghi vivi & luoghi familiari sono percepiti sicuri. “Mi sento sicura dappertutto, qui
sono nata e non cambierei”, ”Mi sento sicura nella zona universitaria perché c’è tanta
gente”.
36. macho free zone
“street investigation”
• Luoghi vivi & luoghi familiari sono percepiti sicuri. “Mi sento sicura dappertutto, qui
sono nata e non cambierei”, ”Mi sento sicura nella zona universitaria perché c’è tanta
gente”.
• Luoghi con socialità straniere e maschili sono percepiti come insicuri. “Ci sono i
giardinetti lì alla porta che ogni tanto mi possono lasciare un po’ perplessa, vedo
degli uomini che sono insieme e io son da sola, non è una percezione di sicurezza”.
37. macho free zone
“street investigation”
• Luoghi vivi & luoghi familiari sono percepiti sicuri. “Mi sento sicura dappertutto, qui
sono nata e non cambierei”, ”Mi sento sicura nella zona universitaria perché c’è tanta
gente”.
• Luoghi con socialità straniere e maschili sono percepiti come insicuri. “Ci sono i
giardinetti lì alla porta che ogni tanto mi possono lasciare un po’ perplessa, vedo
degli uomini che sono insieme e io son da sola, non è una percezione di sicurezza”.
• Illuminazione, strade ampie, presenza di attività commerciali trasmettono sicurezza.
“Io mi sento sicura in via del Lavoro perché c’è molto traffico, negozi e luce”.
38. macho free zone
“street investigation”
• Luoghi vivi & luoghi familiari sono percepiti sicuri. “Mi sento sicura dappertutto, qui
sono nata e non cambierei”, ”Mi sento sicura nella zona universitaria perché c’è tanta
gente”.
• Luoghi con socialità straniere e maschili sono percepiti come insicuri. “Ci sono i
giardinetti lì alla porta che ogni tanto mi possono lasciare un po’ perplessa, vedo
degli uomini che sono insieme e io son da sola, non è una percezione di sicurezza”.
• Illuminazione, strade ampie, presenza di attività commerciali trasmettono sicurezza.
“Io mi sento sicura in via del Lavoro perché c’è molto traffico, negozi e luce”.
• La notte provoca insicurezza generalizzata. “Il parco di giorno lo attraversano, di
notte no, anche se è lo stesso e ha più o meno le stesse frequentazioni”, “Non esco
mai da sola la sera; solo con il mio fidanzato”.
39. macho free zone
“street investigation”
• Luoghi vivi & luoghi familiari sono percepiti sicuri. “Mi sento sicura dappertutto, qui
sono nata e non cambierei”, ”Mi sento sicura nella zona universitaria perché c’è tanta
gente”.
• Luoghi con socialità straniere e maschili sono percepiti come insicuri. “Ci sono i
giardinetti lì alla porta che ogni tanto mi possono lasciare un po’ perplessa, vedo
degli uomini che sono insieme e io son da sola, non è una percezione di sicurezza”.
• Illuminazione, strade ampie, presenza di attività commerciali trasmettono sicurezza.
“Io mi sento sicura in via del Lavoro perché c’è molto traffico, negozi e luce”.
• La notte provoca insicurezza generalizzata. “Il parco di giorno lo attraversano, di
notte no, anche se è lo stesso e ha più o meno le stesse frequentazioni”, “Non esco
mai da sola la sera; solo con il mio fidanzato”.
• Media e informazione veicolano l’immaginario di sicurezza/insicurezza che spesso non
trova riscontro nell’esperienza. “Non mi sento sicura di questi tempi, ci sono ‘brutte
facce’”, “Con quello che si vede nella televisione”.
41. La campagna
elettrodomestiche
Campagna organizzata dal gruppo FrangetteEstreme che
nasce durante il gaypride del 2008 e continua il suo
percorso all'interno del centro sociale bolognese xm24.
Utilizza pratiche creative (performance artistiche, mostre)
per portare avanti il discorso sulle questioni di genere.
42. La campagna
elettrodomestiche
Come
Mostra fotografica e comunicazione in rete di immagini ironiche sul tema
“violenza domestica”.
Obiettivo
• Sottolineare che la violenza di genere avviene all'interno delle mura
domestiche.
• Scardinare lo stereotipo della donna come soggetto passivo e
rappresentarla come soggetto re-attivo.
• Ribaltare l'immagine degli strumenti tipicamente associati al ruolo della
donna in casa (elettrodomestici) e renderli strumenti di liberazione.
45. La campagna
it’s up to you
Durante i mondiali antirazzisti 2009 in parallelo al torneo è
stata istituita una pizza antirazzista e antissista che è stata
un luogo di incontro e documentazione per diversi gruppi
operanti su q uest e t ematic he. La cam pagna di
sensibilizzazione ha preso forma attraverso dibatti,
workshop e incontri.
46. La campagna
it’s up to you
«Che io stia bene it's up to you - dipende da te. Questo significa responsabilità
nei confronti di tutti, evitando sempre atteggiamenti machisti e sessisti.
Costruiamo relazioni e pratiche in grado di sconfiggere il clima di paura,
intolleranza, razzismo e sospetto che viviamo ogni giorno».
Obiettivo
• Sensibilizzare alla responsabilità individuale e collettiva della violenza
• Creare uno “spazio liberato” in cui promuovere un concetto diverso di
sicurezza, fondato sul sentirsi a proprio agio.
• Incoraggiare all’azione: attraverso pratiche e relazioni che si
oppongano al clima di discriminazione e paura.
48. un caso locale
deportivo caracoles
Organizzazione del Torneo Tacchetti a spillo a Bergamo, in
occasione della giornata contro la violenza sulle donne.
Obiettivo
• Stimolare la riflessione sui legami tra sessualità, politica e informazione
attraverso mostre, presentazioni video.
• Costituzione di una cassa di mutuo soccorso per donne vittime di
violenza.
• Denunciare il tentativo delle forze politiche e delle gerarchie
ecclesiastiche di limitare il diritto all’autodeterminazione delle donne.
• Denunciare la parziale applicazione della legge 194 in Lombardia.
50. qualche link
gruppi e campagne
• gruppo sexyshock
www.ecn.org/sexyshock
• campagna macho free zone
machofreezone.wordpress.com
• campagna it’s up to you & mondiali antirazzisti
www.mondialiantirazzisti.org
• gruppo frangette estreme
frangetteestreme.noblogs.org
• gruppo caracoles
caracoles.noblogs.org
• gruppo gravid@mente
gravidamente.noblogs.org