1. IL Gotico. Introduzione storica e origine del termine.
Il Gotico è uno stile della storia dell'arte occidentale che, da un punto di vista cronologico, inizia convenzionalmente nell’ Île-de-France con la
costruzione del coro dell'Abbazia di Saint-Denis a Parigi, consacrata nel 1144. Di qui le novità si diffusero con modi e tempi diversi nel resto
d’Europa, diversificandosi ed adattandosi in base alle richieste delle diverse committenze, per terminare in alcune aree anche oltre il XVI
secolo e lasciare il posto al linguaggio architettonico di ispirazione classica recuperato nel Rinascimento italiano e da qui irradiatosi nel resto del
continente a partire dal XV secolo.
Il Gotico è un fenomeno di portata europea dalle caratteristiche complesse e variegate, che interessò tutti i settori della produzione artistica,
portando grandi sviluppi anche nelle cosiddette arti minori: oreficeria, miniatura, intaglio di avorio, vetrate, tessuti, ecc.
In Spagna e in Inghilterra il Gotico segna la nascita delle monarchie nazionali, mentre in altre zone è espressione dei poteri feudali, o ancora
dei liberi comuni dominati dalla nuova borghesia urbana.
In epoca gotica fu stretto il rapporto dell'arte con la fede cristiana, ma fu anche il periodo nel quale rinacque l'arte laica e profana. Se in alcuni
ambiti si cercarono effetti espressivi antinaturalistici, in altre (come nella rinata scultura) si assistette al recupero dello studio del corpo
umano e degli elementi quotidiani.
A causa della sua provenienza francese, in età medievale l'architettura gotica era chiamata opus francigenum. A Venezia, invece, venne
conosciuta come modo di costruire "alla todesca". Il termine "gotico", in senso dispregiativo, fu coniato da Giorgio Vasari nel XVI secolo
come sinonimo di nordico, barbarico, capriccioso, contrapposto alla ripresa del linguaggio classico greco-romano del Rinascimento.
La perdita della connotazione negativa del termine risale alla seconda metà del Settecento, quando prima in Inghilterra e Germania, si ebbe
una rivalutazione di questo periodo della storia dell'arte che si tradusse anche in un vero e proprio revival (Neogotico), che attecchì
gradualmente anche in Francia, in Italia e parte dei paesi anglo-sassoni.
2. Architettura gotica.
Strumenti per lo sviluppo aereo delle cattedrali gotiche:
•l'uso massiccio dell'arco a sesto acuto (di origine sasanide e islamica, in uso già in epoca romanica, per esempio in
Normandia e Inghilterra e in Borgogna), che permette di scaricare il peso sui piedritti generando minori spinte laterali
rispetto ad un arco a tutto sesto;
•la volta a crociera ogivale, che può creare anche campate rettangolari invece di quadrate;
•gli archi rampanti innestati su contrafforti esterni, che ingabbiano la costruzione disponendosi dinamicamente attorno a
navate ed absidi;
•l’utilizzo di torri e pinnacoli con funzione di controspinta delle forze oblique dagli archi rampanti sui piloni e sui
contrafforti su cui sono posti.
•n Inghilterra si ebbe in seguito un ulteriore sviluppo della volta a crociera con la volta a sei spicchi e poi a raggiera o a
ventaglio (archi palmiformi): soluzioni che permettevano una migliore distribuzione del peso a favore di una maggiore
altezza.
L'integrazione di questi strumenti permise la costruzione di flessibili campate rettangolari (non più soggette alla
limitazione dell'impiego della forma quadrata come in età romanica) e la costituzione di organismi architettonici puntiformi,
le cui funzioni portanti di carico da parte delle volte sono svolte dai pilastri e dai contrafforti esterni, riservando ai muri
esterni una sola funzione di tamponamento. Ciò permise la sostituzione della pietra del muro col vetro delle finestre,
che raggiunsero dimensioni mai viste prima.
Il sistema di spinte e controspinte generato dalle volte a crociera e dai contrafforti, realizzati con pinnacoli e archi
rampanti spostati all'esterno, costituisce un altro capitolo dell'estetica gotica, strettamente legata ad un pragmatismo
strutturale che affascinerà gli ingegneri del ferro e dei nuovi materiali del XIX secolo.
3. Proporzioni dell'architettura gotica: architettura e musica.
L'estetica medievale ha nella matematica e nella geometria la sua fondazione. Le proporzioni dell'edificio sacro derivano da una visione
dell'arte come ricerca dei divini rapporti geometrici alla base del cosmo, che governano anche il mondo della musica, le cui regole armoniche
sono riflessi delle armonie celesti.
Gli edifici gotici (soprattutto i primi) sono costruiti in base a rapporti numerici analoghi agli intervalli perfetti dell'armonia musicale, cioè
ottava, quinta e quarta e unisono (rapporto di uguaglianza tra suoni di medesima frequenza, pur se di timbro differente), come nel rapporto fra le
dimensioni della campata o del transetto rispetto alla navata. In questo modo l'edificio sacro ha gli stessi rapporti armonici del creato e della
musica, che Dio, architetto dell'universo, ha stabilito e ha reso decifrabili attraverso il Libro della Natura e il Libro della Rivelazione. Lo
stesso tempio di Salomone, stando alla descrizione che ne fa la Scrittura, ha delle proporzioni numeriche perfette.
S.Agostino nel De Musica enuncia questa estetica come riflesso della perfezione divina che ha nella musica (e nella armonia musicale) la
sua espressione più compiuta. L'architettura, fondata come l'armonia musicale sulla consonanza delle varie parti e costruita come sviluppo e
fioritura di figure geometriche perfette, è la forma d'arte maggiore che permette un contatto diretto con Dio, perché condivide le stesse regole
che ha seguito il Creatore nel dar forma all'universo. In Occidente l'architettura ha lo stesso ruolo di tramite che in Oriente hanno le icone, ma
mentre l'immagine si ferma al sensibile e all'apparente, nell'architettura si coglie l'essenza divina attraverso l'intelletto, poiché “Dio ha creato
ogni cosa come numero, peso e misura”, come riportato nel Libro della Sapienza di Salomone. Questo spiega anche l'avversione per le
immagini sensibili in Sant'Agostino e anche nei teologi medievali, in particolare in Bernardo da Chiaravalle, il quale proibì ogni forma di arte
figurativa nelle chiese del suo ordine cistercense promuovendo, per gli edifici di questo ordine monastico, un’architettura pura e silenziosa,
dove le pietre, finemente squadrate e lavorate, e le stereometrie degli spazi geometricamente perfetti erano più eloquenti riguardo ai misteri
divini delle difformità e delle raffigurazioni che adornavano le chiese romaniche.
4. Architettura gotica.
Schema dello scaricamento a terra del peso di una volta a crociera
ogivale.
Cattedrale Noyon (1145-1235),
divisione in quattro livelli del
cleristorio (protogotico)
Cattedrale di Langres (1150-1196),
divisione in tre livelli del cleristorio
(Gotico maturo)
6. Le età del Gotico.
1.
2.
3.
4.
Protogotico (1° ½ XII sec. - (½ XII sec.): si definiscono i caratteri dello stile, ma sono presenti alcuni elementi romanici come il
matroneo e mura spesse in alzato e campate quadrate in pianta.
Gotico classico o aureo (½ XII sec. - ½ XIII sec): lo stile giunge a compimento, presentando i suoi caratteri tipici.
Gotico radiante o rayonnant (½ XII sec - in. XIV sec): le vetrate diventano protagoniste e gli edifici altissimi.
Gotico fiorito o flamboyant o tardo o cortese (in. XIV sec - XVI sec.): l’apparato decorativo incentrato su motivi vegetali e
sinuosi come fiamme prende il sopravvento.
Architettura gotica
Tipologia
Si esprime nell’architettura religiosa (cattedrali, abbazie) e civile (palazzi pubblici, castelli, torri).
Tecnica
costruttiva
Gli elementi strutturali sono indipendenti dai muri perimetrali, che perciò possono accogliere ampie
aperture vetrate.
Pianta
Affrancata dal vincolo dei muri portanti, la pianta di chiese e cattedrali può assumere
un’articolazione più varia e complessa.
Proporzioni
Accentuato sviluppo verticale, reso possibile dall’utilizzo dell’arco ogivale.
Decorazione
interna
Le grandi finestre favoriscono l’uso di vetrate policrome istoriate con motivi iconografici a contenuto
vetero e neotestamentario disposti secondo una concezione tiplogica o figurale (cioè che mette in
relazione episodi storici anche lontani tra loro, individuando tra essi legami di anticipazione o
compimento) e filosofico-escatologico; tali motivi sono ripresi e continuati nell’apparato scultoreo
interno ed esterno come pure nelle proporzioni e nelle forme (in pianta e in alzato) degli edifici,
secondo una concezione già presente nell’arte romanica.
7. Basilica di Saint-Denis (1137-44)
Il Gotico in Europa. Francia.
La diffusione geografica del modello
gotico di Saint-Denis coincide con
l’estensione
territoriale
della
corona
francese (dinastia Capetingia), che nel XII
secolo mira a raggiungere l’effettiva unità
politica, ostacolata dalla frammentazione
del potere in contee e marchesati: adottare
tale paradigma architettonico equivale ad
allinearsi al primo embrione di Stato
nazionale francese e riconoscere il potere
di Parigi come capitale.
La chiesa era anche il sacrario dei re di
Francia: tutti i sovrani defunti dal X secolo al
1789, ad eccezione di tre, furono sepolti qui.
8. Il Gotico in Europa. Francia.
Cattedrale Notre Dame a Chartres (1135-1194/1194-1260)
9. Il Gotico in Europa. Francia.
Correlazione tra la dinamica geometrica, i livelli della scala musicale diatonica naturale e le
quote dove sono collocati gli elementi architettonici della Cattedrale di Chartres
Nel corso dei secoli, la costellazione della Vergine è stata associata con quasi ogni famosa
dea, tra cui Shala (da cui la denominazione di Casa del pane), Astarte-Ishtar, Cibele,
Demetra, Iside, Atena, legate alla fertilità, alla fecondità ed alla guerra (retaggio
dell’iconografia della Grande Madre o Venere neolitica).
Secondo una versione, la costellazione raffigura Astrea, la vergine figlia di Zeus e della dea
Temi. Astraea era conosciuta come la dea della giustizia (e per questo, lo strumento della
giustizia, la Bilancia, si trova lì vicino). Secondo la leggenda, essa amministrava il mondo in
modo saggio, finché gli uomini diventarono così intrattabili che si ritirò nei cieli in disgusto.
Spesso la Vergine è associata anche con Persefone, perché la costellazione è
principalmente visibile nei mesi primaverili, quando si pensava che la dea fosse uscita dal
mondo delle ombre.
Corrispondenza speculare tra la posizione terrestre delle cattedrali dedicate a “Nostra Signora” e le
stelle della costellazione della Vergine
10. Geometrie sacre
La Geometria Sacra tende a inserire l'uomo in un sistema
di ritmi e armonie affini a quelli naturali.
Se l'uomo vive e sperimenta correttamente gli stimoli
prodotti dall'osservazione dei Simboli Geometrici Sacri
potrà sostenere l'armonia con se stesso accordandola
con l'armonia della creazione.
I monaci cistercensi avevano sviluppato una straordinaria
conoscenza sul potere evocatore dei forme simbolo che
venivano costruite utilizzando precisi codici geometrici,
tenuti rigorosamente segreti.
Queste
conoscenze
erano
soprattutto
nell'architettura delle loro Abbazie (gotiche).
usate
Alla base dei modelli antichi, anche greci, sono spesso
presenti due forme elementari:
a - il rettangolo 1-2 (doppio quadrato)
b - il Triangolo Sacro 3-4-5
Le quote dove sono collocati capitelli, modanature, chiavi
di volta e altri “particolari architettonici” si trovano
esattamente agli stessi livelli dell' ottava diatonica
naturale come si ottengono dal modello geometrico.
L'interasse delle navate tiene conto della dinamica
geometrica generata da un percorso ideale seguito dal
pellegrino che entra dalla porta di ingresso della
Cattedrale e prosegue verso l' Altare maggiore. Dove si
creano incroci nello stesso punto di tre allineamenti si
evidenziano linee privilegiate da tenere in considerazione
rendendole manifeste attraverso precisi elementi
architettonici.
11. Il Gotico in Europa.
Francia.
Cattedrale di Notre Dame a Parigi (1163 - 1345)
12. Il Gotico in Europa. Francia.
Cattedrale Notre Dame a Coutances, 1210.
13. Il Gotico in Europa. Francia.
Cattedrale di Notre-Dame
Reims, 1211-75/1475.
a
14. Il Gotico in Europa. Francia.
Cattedrale di Notre-Dame
Amiens, 1220-1288.
ad
15. Il Gotico in Europa. Francia.
Cattedrale
di
Saint-Pierre
Beauvais, 1225-1605 .
a
16. Il Gotico in Europa. Inghilterra.
Cattedrale di Nostro Signore Gesù Cristo a Canterbury , 1174-87 .
Early English (1180-1275):
•Muri portanti e massicci
•Contrafforti e archi rampanti decorativi
•Finestre strette e alte
•Archi delle vote palmiformi
•Purbeck marble per crere contrasti cromatici
17. Il Gotico in Europa. Inghilterra.
Cattedrale di St. Peter di Westminster a Londra, 1245-69 .
Decorated Style (12901330):
•ricca
decorazione
floreale (timpani a fioroni e
archi
rampanti
irti
di
fogliame con timpani e
pinnacoli su cui si elevano
le statue );
•modanature numerose e
giustapposte aumentanti il
senso del rilievo e gli
effetti chiaroscurali, che
rendono i profili più
aguzzi;
•volte con nervature a
stella simili alle cupole
islamiche
•archi
polo
lobati
orientaleggianti nelle pareti
18. Il Gotico in Europa. Inghilterra.
Cathedral of St. Andrew in Wells,
1180 - 1490 .
Decorated Style (1290-1330):
•ricca decorazione floreale (timpani
a fioroni e archi rampanti irti di
fogliame con timpani e pinnacoli su cui
si elevano le statue );
•modanature
numerose
e
giustapposte aumentanti il senso del
rilievo e gli effetti chiaroscurali, che
rendono i profili più aguzzi;
•volte con nervature a stella simili
alle cupole islamiche
•archi polilobati orientaleggianti nelle
pareti
19. Il Gotico in Europa. Inghilterra.
Perpendicular Style (dal 1330):
•volta a ventaglio (sfrutta i muri come punti di appoggio e forma
una successione di semi-coni svasati lungo le pareti );
•superfici interne ondulate con ricca decorazione in rilievo
•Ripresa del Gotico ornato nelle finestre trilobate (ma la
suddivisione delle nervature dei costoloni produce un aspetto di
reticolato)
•archi staccati al di sotto della sezione di volta e collegati alle
chiavi che sembrano archi rampanti all’interno
Cattedrale di San Pietro e della Santa e Indivisibile
Trinità a Gloucester, 1089-1499
•tre navate
•transetto centrale
•torre quadra al centro del transetto
•coro rettangolare finale staccato la cui parete è una
immensa vetrata traforata che riverbera la luce contro le
pareti interamente scavate da nicchie
20. Il Gotico in Europa. Germania (Sacro Romano Impero e nell'Europa centrale).
Cattedrale di
San Pietro e
Maria a Colonia,
12481322/1560/18421880
21. Il Gotico in Europa. Area mediterranea. Francia meridionale e Spagna.
cattedrale di Santa Cecilia
ad Albi, 1282-1390/1535
22. Il Gotico in Europa. Area mediterranea. Francia meridionale e Spagna.
cattedrale della Santa Croce e Sant'Eulalia a Barcellona, 1298-1459/1535
23. Il Gotico in Europa. Area mediterranea.
Francia meridionale e Spagna.
Cattedrale della Vergine Maria a Burgos, 1221-1567
28. Il Gotico in Italia. Tradizione e novità.
Basilica di S. Antonio a Padova, 1232-1310
29. Il Gotico in Italia. Tradizione e novità.
Chiesa abbaziale di S. Andrea a Vercelli, 1219-24
30. Il Gotico in Italia. Tradizione e novità.
Marco da Brescia, Chiesa di S. Francesco a Bologna,
1236-50
Chiesa di S. Lorenzo Maggiore a Napoli, 1270-in. XIV sec.
31. Il Gotico in Italia. Tradizione e novità.
Fra Sisto e Ristoro, Chiesa di S. Maria
Novella a Firenze, 1278-1360
Arnolfo di Cambio, Chiesa di S. Croce a
Firenze, 1294-1442
Arnolfo di Cambio e Francesco Talenti, Cattedrale di S. Maria del
Fiore a Firenze, 1296-13022/
32. Il Gotico in Italia. Tradizione e novità.
Cattedrale di Santa Maria Assunta a Siena, 1226-1376
Cattedrale di Santa Maria Assunta a Orvieto, 1290-1310,
facciata di Lorenzo Maitani
33. Il Gotico in Italia. Tradizione e novità.
Frate Elia da Cortona, Basilica di S. Francesco ad Assisi, 122839/1241-53
34. Il Gotico in Italia. Tradizione e novità.
Basilica di Santa Maria di Collemaggio, Aquila, 1287-XVIII sec.
35. Il Gotico in Italia. Edilizia civile.
Torri di S. Gimignano (Siena), 1297-1348
Pal. Pubblico e Torre del Mangia a Siena, 1297-1348
Arnolfo di Cambio, Pal. Vecchio a Firenze, 1299-1314
Broletto di Como, 1215
Castel del Monte ad Andria, 1240
36. Il Gotico. Scultura e pittura. Recupero della tradizione classica e cortesi sinuosità espressive.
Iconografia
Torna ad essere protagonista la figura umana. Inizialmente prevalgono tematiche di carattere religioso, poi si affermano
temi fiabeschi e cavallereschi (Gotico fiorito o flamboyant o tardo o cortese, in. XIV sec - XVI sec.).
Proporzioni
Si accentua il valore della linea, con proporzioni di solito allungate; si privilegiano sempre più scene ricche di particolari,
con figure slanciate e sinuose (hanchement).
Rapporto
architettura-scultura
La scultura, pur restando legata all’architettura, mostra una maggiore autonomia formale staccandosi progressivamente dal
supporto
Tecniche
Viene ripreso il tutto tondo; in ambito pittorico, oltre ad affreschi e mosaici, si diffondono opere su supporto ligneo (polittici,
pale, crocifissi)
Tendenza stilistica
Pittura e scultura sono più naturalistiche nella resa di corpi e panneggi (recupero dei modelli classici) e danno maggiore
importanza all’espressione dei sentimenti (attraverso il linearismo sinuoso che rileva le figure e l’ hanchement), ciò al fine di
rendere verosimili i soggetti trattati e avvicinarli ad una società orientata alla conoscenza del mondo reale (specchio di quello
divino) attraverso l’esperienza sensibile al fine di interpretare il progetto divino. Nell’ambito della tendenza espressiva
convivono due direttrici, una rivolta ad accentuare l’espressività delle figure, l’altra la grazia e l’eleganza proprie degli
ideali cortesi.
Cortese = qualità di raffinatezza, eleganza e moralità necessarie per partecipare alla vita di corte.
37. Il Gotico. Scultura. Recupero della tradizione classica e cortesi sinuosità espressive.
Catt. di Chartres:
Portale centrale dei
Re e delle Regine
d’Israele, facciata,
1145-50; Portale dei
Profeti, trans. Sx,
1200-60
Ekkehard von Meissen e Uta von Ballenstendt,
Catt. di Naumburg, coro, 1250
Catt. di Reims, Annunciazione e Visitazione
particolare strombatura destra, 1230-40
38. Il Gotico. Scultura. Recupero della tradizione classica e cortesi sinuosità espressive.
Nicola Pisano, Pergamo, rilievi in marmo bianco,
colonne in breccia rossa, Battistero di Pisa, 1257-60
a) Annunciazione, Natività, Annuncio ai pastori; b)
Adorazione dei Magi; c) Presentazione al tempio;
d) Crocifissione; e) Giudizio universale
Nicola Pisano, Pergamo, rilievi in marmo bianco,
colonne in marmo verde, Duomo di Siena, 1266-68
a) Annunciazione, Natività, Annuncio ai pastori; b)
Adorazione dei Magi; c) Presentazione al tempio e
Fuga in Egitto; d) Strage degli innocenti; e)
Crocifissione; f-g) Giudizio universale
39. Il Gotico. Scultura. Recupero della tradizione classica e cortesi
sinuosità espressive.
Giovanni Pisano, Pergamo, rilievi in marmo bianco, colonne in porfido,
Chiesa di S. Andrea a Pistoia, 1298-1301
a) Annunciazione, Natività e Annuncio ai pastori; b) Adorazione dei
Magi; c) Strage degli Innocenti; d) Crocifissione; e) Giudizio universale
Giovanni Pisano, Pergamo, rilievi in marmo bianco, colonne in porfido,
Duomo di Pisa, 1302-10
a) Annunciazione, Visitazione e Nascita di S. Giovanni Battista;
b)Natività e Annuncio ai pastori; c) Adorazione dei Magi; d)
Presentazione al tempio e Fuga in Egitto; e) Strage degli Innocenti; f)
Passione; g) Crocifissione; h-i) Giudizio universale
40. Il Gotico. Scultura. Recupero della tradizione classica e cortesi
sinuosità espressive.
Giovanni Pisano, Monumento funerario di Margherita di Lussemburgo
(Margherita di Brabante, moglie di Enrico VII), frammento dell’Elevatio
animae, 1313-14, dalla chiesa di S. Francesco di Castelletto a Genova,
marmo, museo di S. Agostino a Genova
Giovanni Pisano, Mosè, Simeone,
Platone, Sibilla, 1285-96, marmo, h
190 cm, Siena, Museo dell’Opera del
Duomo
Giovanni Pisano, Madonna
con
Bambino,
1298-99,
avorio, h 53 cm, Pisa, Museo
dell’Opera del Duomo
Giovanni Pisano, Madonna con
Bambino, 1305-06, marmo, Padova,
Cappella degli Scrovegni
41. Il Gotico. Scultura. Recupero della
tradizione classica e cortesi sinuosità
espressive.
Arnolfo di Cambio. Fontana degli assetati.
Vecchia alla fonte, 1281, marmo, Perugia,
Galleria Nazionale dell'Umbria.
Arnolfo di Cambio. Fontana degli assetati. Lo
storpio. 1281, marmo, Perugia, Galleria Nazionale
dell'Umbria.
Arnolfo di Cambio, Carlo I d’Angiò, 1277,
marmo, h 160 cm, Roma, Musei Capitolini
Arnolfo di Cambio, Presepe, 1291, marmo, Basilica di
Santa Maria Maggiore, Roma
Arnolfo di Cambio, Monumento funebre di Riccardo
Annibaldi, 1289-90, San Giovanni in Laterano, Roma
Arnolfo di Cambio, Monumento funebre del
cardinale De Braye, 1282, marmo e
mosaico, Orvieto, chiesa di San Domenico.
42. Il Gotico. Scultura. Recupero della tradizione
classica e cortesi sinuosità espressive.
Arnolfo di Cambio, Monumento funebre a
Bonifacio VIII, 1296-1300, Grotte Vaticane, Roma
Arnolfo di Cambio, Statua bronzea
di San Pietro, 1300, Basilica di San
Pietro, Roma
Arnolfo di Cambio, Ciborio, 1285,
marmi policromi e mosaici, San Paolo
fuori le mura, Roma
Arnolfo di Cambio, Ciborio, 1293,
marmi policromi e mosaici, Santa
Cecilia in Trastevere , Roma
43. Verso il naturalismo: la pittura italiana nel Duecento. La scuola toscana: Pisa e Firenze.
Coppo di Marcovaldo (Firenze,1225-76), Inferno, 1260-70, mosaico, Firenze, Battistero
Giunta Capitini da Pisa alias Giunta Pisano (11901200), Crocifisso, 1250, tempera e oro su tavola,
185x135 cm, Pisa, Museo nazionale
Coppo di Marcovaldo (Firenze,1225-76), San Michele Arcangelo e storie della sua leggenda,
1250-60, tmp/tv, 98x124 cm,San Casciano in Val di Pesa, Firenze, Museo di arte sacra
44. Verso il naturalismo: la pittura italiana nel Duecento. La scuola toscana: Pisa e Firenze.
Cenni di Pepo alias
Cimabue (Firenze,
1240-Pisa, 1302),
Crocifisso, 126871, tempera e oro
su tavola, 336×267
cm, Arezzo, Chiesa
di San Domenico
Cenni di Pepo alias Cimabue (Firenze,
1240-Pisa, 1302), Maestà, 1280, tempera e
oro su tavola, 424×276 cm, Parigi, Louvre
Cenni di Pepo alias Cimabue
(Firenze,
1240-Pisa,
1302),
Crocifisso, 1280, tempera e oro su
tavola, 390 cm, Firenze, Chiesa di
Santa Croce
Cenni di Pepo alias Cimabue (Firenze, 1240-Pisa,
1302), Maestà di Santa Trinita, 1290, tempera e oro su
tavola,385×223 cm, Firenze, Uffizi
45. Verso il naturalismo: la pittura italiana nel Duecento. La scuola toscana: Pisa e Firenze.
Cenni di Pepo alias Cimabue (Firenze, 1240-Pisa, 1302), Crocifissione, 12801290, affresco,350×690 cm, Assisi, Basilica di S. Francesco, Chiesa superiore,
transetto settentrionale
Cenni di Pepo alias Cimabue (Firenze, 1240-Pisa, 1302),
Madonna col Bambino in trono, quattro angeli e san
Francesco, 1278-1280, affresco, 320×340 cm, Assisi,
Basilica di S. Francesco, Chiesa inferiore, transetto destro
Schema compositivio afreschi, Assisi, Basilica di S. Francesco, Chiesa superiore: 1) S.
Francesco oniorato da un uomo semplice; 2) Dono del mantello; 3) Sogno del palazzo; 4) Crocifisso
di S. Damiano; 5) Rinuncia agli averi; 6) Sogno di Innocenzo III; 7) Conferma della Regola; 8) Carro
di fuoco; 9) Visione dei seggi; 10) Cacciata dei diavoli da Arezzo; 11) Prova del fuoco; 12) Estasi;
13) Presepe di Greccio; 14) Miracolo della fonte; 15) Predica agli uccelli; 16) Morte del cavaliere di
Celano; 17) Predica davanti a Onorio III; 18) Apparizione al Capitolo di Arles; 19) Le stimmate; 20)
Morte di S. Francesco; 21) Apparizione al vescovo e a frate Agostino; 22) Accertamento delle
stimmate; 23) Il pianto delle clarisse; 24) Canonizzazione; 25) Apparizione a Gregorio IX; 26)
Guarigione dell'uomo di Lleida; 27) Confessione della donna resuscitata; 28) San Francesco libera
l'eretico Pietro di Alife
46. Verso il naturalismo: la pittura italiana nel Duecento. La scuola toscana: Pisa e Firenze.
Maestro di Isacco, Benedizione di Isacco a Giacobbe, 1291-1295,
affresco, 300x300 cm, Assisi, Basilica di S. Francesco, Chiesa superiore,
fascia superiore della parete destra
Maestro di Isacco, Esaù respinto da Isacco, 1291-1295, affresco, 300x300
cm, Assisi, Basilica di S. Francesco, Chiesa superiore, fascia superiore
della parete destra
47. Verso il naturalismo. La scuola toscana: Giotto.
Giotto, Il dono del mantello, La rinuncia agli averi, Il presepe di Greccio, La predica dinanzi a
Onorio III,Il trapasso, Apparizioni in punto di morte, L'accertamento delle stimmate, 1290-95,
affresco, Assisi, Basilica di S. Francesco, Chiesa superiore
48. Verso il naturalismo. La scuola toscana: Giotto.
Giotto, Polittico di Badia, 1300, tempera e oro su tavola,Firenze, Uffizi
Giotto, Crocifisso, 1290-95, tempera e
oro su tavola,Firenze, Santa Maria
Novella
Giotto, centri di attività
Giotto, Madonna di Ognissanti, 1310, tempera
e oro su tavola,Firenze, Uffizi
49. Verso il naturalismo. La scuola toscana: Giotto.
Giotto, Cappella Scrovegni, 1303-05, affreschi, Padova
50. Verso il naturalismo. La scuola toscana: Giotto.
Giotto,
Cappella
Scrovegni,
1303-05,
affreschi, Padova
51. Verso il naturalismo: la pittura italiana nel Duecento. La raffinata scuola senese.
Duccio, Madonna in Maestà o Madonna Rucellai,
1285, tempera e oro su tavola, Firenze, Uffizi
52. Verso il naturalismo. La raffinata scuola senese.
Simone
Martini, Storie
di S. Martino,
Investitura del
cavaliere,
1315-17,
affresco,
Assisi, Chiesa
inferiore,
Cappella di S.
Martino
Simone Martini, S. Ludovico
di Tolosa, 1317, tempera e
oro su tavola, Napoli, Museo
di Capodimonte
Simone Martini, Maestà, 1312-21, affresco, Siena,
Palazzo Pubblico, Sala del Mappamondo.
Simone Martini, Guidoriccio da Fogliano all'assedio di Sassoforte e
Montemassi, 1330, affresco, Sala del Consiglio, Palazzo Pubblico di Siena
Simone Martini, Annunciazione tra i santi Ansano e Margherita, 1333, tempera e
oro su tavola proveniente dal Duomo di Siena, Galleria degli Uffizi di Firenze
53. Verso il naturalismo. La raffinata scuola senese.
Pietro Lorenzetti, Ultima cena, 1310-1320, affresco,
Assisi, Basilica inferiore.
Pietro Lorenzetti, Trittico di S. Savino, 1335-45,
tempera e oro su tavola, Siena, Mus. Op. Duomo
Pietro Lorenzetti, Presentazione di
Cristo al Tempio, 1342, tempera e
oro su tavola, Firenze, Uffizi
Caratteristiche del contesto
Legami culturali ed economici con la Francia, governo senese come principale committente, presenza di Giovanni Pisano nel
cantiere del Duomo
Gusto prevalente
Raffigurazioni raffinate ed eleganti
Committenza
Pubblica (governo di Siena)
Protagonisti
Duccio da Buoninsegna, Simone martini, Pietro e Ambrogio Lorenzetti
Caratteri stilistici
Fondo aureo di matrice bizantina, valorizzazione della linea di contorno sinuosa, accentuazione dei preziosismi cromatici in
funzione decorativa
54. Verso il naturalismo. La raffinata scuola senese.
Ambrogio Lorenzetti, il Buono e
il Cattivo Governo, 1337-39,
affresco,
Siena,
Palazzo
Pubblico, Sala del Consiglio dei
Nove
55. Verso il naturalismo: la pittura italiana nel Duecento. La scuola romana.
Pietro Cavallini, Annunciazione e Natività, 1291, mosaico, Roma, Santa
Maria in Trastevere, abside
Pietro Cavallini, Giudizio Universale, 1293, affresco,
Roma, Santa Cecilia in Trastevere
56. Verso il naturalismo: la pittura italiana nel Duecento. La scuola romana.
Jacopo Torriti, Croce mistica tra la
Vergine il Battista e santi, 1291,
mosaico, Roma, San Giovanni in
Laterano, abside
Jacopo Torriti, Deesis con S. Giovanni battista,
Redentore, Vergine, . Francesco, 1288, affresco,
Assisi, Basilica di S. Francesco, Chiesa superiore
Jacopo Torriti, Incoronazione della Vergine e le Storie
di Maria, 1295.96, mosaico, Roma, Santa Maria
Maggiore, abside
57. Il Gotico internazionale, un’arte di corte.
King's College Chapel, Cambridge, 1448-1515
Palazzo Ducale, Venezia, dal XIV sec.
59. Il Gotico internazionale, un’arte di corte.
Vesperbild, 1420 ca, Klagenfurt, Museo diocesano
Iconografia
Pittura
Si
privilegiano
scene
particolareggiate,
con
figure
slanciate e definite da una linea di
contorno sinuosa
Scultura
Madonna Krumlov, 1393, da Krumlov
(Rep. Ceca), Vienna, Art History
Museum
Accanto a soggetti religiosi si
affermano
temi
fiabeschi
e
cavallereschi
Convivono due tendenze, una volta
ad accentuare l’espressività delle
figure, l’altra l’eleganza e la grazia
Architettura
Stile decorativo (Gotico fiorito o
fiammeggiante)
Pol eJean Hennequin Limbourg, Mese di aprile:
Fidanzamento tra la figlia del duca di Berry e il
duca Charles d’Orleans, dalle Très riches heures
del duca di Berry, 1411-16, miniatura su
pergamena, 22,5 x 13,6 cm, Chantilly, Musée Condé.
60. Il Gotico internazionale, un’arte di corte.
Michelino da Besozzo, Sposalizio mistico di Santa
Caterina da Siena, 1420, tempera e oro su tavola, 75x57
cm, Siena, Pinacoteca nazionale
Gentile da Fabriano, Adorazione dei Magi, 1423, tempera e oro su tavola, 330x283 cm, Firenze,
Uffizi, Parigi, Louvre
61. Il Gotico internazionale, un’arte di corte.
Pisanello, Visione di
S. Eustachio, 143338, tempera su
tavola, 65x53cm,
Londra, National
Gallery
Pisanello, Ritratto di
Ginevra d’Este,
1435-1445 , tempera
su tavola, 43×30 cm,
Parigi, Louvre
Pisanello, S. Giorgio e la Principessa, 1436-38, affresco, 223x430cm,
Verona, Chiesa di S. Anastasia, Cappella Pellegrini
62. Il Gotico internazionale, un’arte di corte.
Maestro della Manta, I nove prodi e le nove eroine, 1416-24, affresco,
Saluzzo (Cuneo), Castello della Manta, Sala baronale