Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Quali ambienti di apprendimento per contrastare la dispersione scolastica
1. Ambienti di
apprendimento per il
contrasto della
dispersione scolastica
METIS GENOVA 8 FEBBRAIO 2014
MIUR – MAESTRI DI STRADA – MUSEO LUZZATI
GIANNI MARCONATO
3. Le tante forme della dispersione
Si “disperde” chi sta a scuola e vi rimane
regolarmente (si impara poco);
Si disperde chi viene a scuola e se ne allontana
(abbandono)
Si disperdono prima di venire a scuola (nei
momenti del passaggio)
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4. Alcuni dei sintomi scolastici
… non ascoltano
… non seguono
… disturbano
…non si impegnano
…non imparano: sembra che imparino ma a distanza anche breve
hanno dimenticato tutto
….
LA SCUOLA NON E’ IL LORO MONDO
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5. La questione non è ….
Come farmi ascoltare
Come farmi seguire
Come mantenere la disciplina
Come far memorizzare di più e meglio
……….
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7. La principale leva a nostra
disposizione: sostenere gli
studenti nella costruzione di
significato
.
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8. Andare oltre le pratiche consolidate
di tipo “scolastico” recuperando le
modalità naturali attraverso cui le
persone apprendono
UN’IDEA FORTE
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9. La strada, secondo la mia
esperienza, sta solo nel ripensare
radicalmente i fondamenti su cui si
poggia la nostra didattica e,
conseguentemente, le nostre
pratiche didattiche
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10. Alcuni punti da riconsiderare
A. Fissare gli obiettivi e conseguirli: NO. Fare in modo che i nostri
studenti imparino il più possibile
B. L’insegnante determina il percorso didattico. NO. l’insegante crea
le condizioni per apprendere e guida gli studenti nei loro percorsi
personali
C. L’insegnante svolge la maggior parte del lavoro. NO. Gli studenti
svolgono la maggior parte del lavoro (ovviamente con supporto)
D. Si valuta il conseguimento di un obiettivo. NO. Si valuta il
progresso compiuto
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11. Cosa fare? Le didattiche possibili
A. Far leva sulle risorse in possesso di ogni studente
B. Sfruttare tutte le opportunità di apprendimento che si
hanno a disposizione: la principale risorsa non è il
curricolo, non è l’insegnante …è la realtà
C. A scuola puntare su
A. didattica attiva, laboratoriale, del fare, del costruire
B. peer tutoring
C. …………
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