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Lazio
                                                                                                                                                                                                                                                                                              Comitati e cittadini
                                                                                                                                                                                                                                                                                              contro il taglio
                                                                                                                                                                                                                                                                                              selvaggio di alberi
                                                                                                                                                                                                                                                                                              nella Capitale
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  Alle pagine 8 e 9
                                                                                                                  Anno VI - n. 51 - mercoledì 2 marzo 2011 - E 1,00


                                                                                                                  Rinnovabili Proseguono gli incontri tra i tecnici del ministero dello Sviluppo e dell’Ambiente per arrivare a un «testo condiviso»


                                                                                                                  Solare, il governo diviso
                                                                                                                  Levata di scudi contro il decreto messo a punto dalla maggioranza. Non piace agli ambientalisti, alle associazioni di categoria
                                                                                                                  e nemmeno all’opposizione. I Verdi: «L’esecutivo ritiri il testo». Il Pd: «Furore ideologico di Romani»         De Pascale a pagina 2

                                                                                                                                                            Dossier
                                                                                                                              In fondo                                                                                                                                                                  L’analisi

                                                                                                                       RIVoLuzIoNe                                                                                                                                                            NuoVe SFIde
                                                                                                                    e STAGFLAzIoNe/2                                                                                                                                                       PeR LA dIPLomAzIA
                                                                                                                          Luca Bonaccorsi                                                                                                                                                        Emanuele Giordana
                                                                                                                                                                                                                                                                                                  direttore di Ecoradio
                                                                                                                  Sull’occidente che faticosamente
                                                                                                                  cerca di rialzarsi dalla crisi econo-                                                                                                                                    Del senno di poi son piene le fosse,
                                                                                                                  mica è caduta una nuova tegola:                                                                                                                                          sarebbe dunque un esercizio inu-
                                                                                                                  l’inflazione da materie prime.                                                                                                                                           tile dar colpa alle diplomazie oc-
                                                                                                                  Le materie prime alimentari ave-                                                                                                                                         cidentali e americane di non aver
                                                                                                                  vano cominciato a correre l’esta-                                                                                                                                        previsto la vague méditerranéenne
                                                                                                                  te scorsa dopo la siccità russa e le                                                                                                                                     che ha colto tutti impreparati. né è
                                                                                                                  altre calamità metereologiche che                                                                                                                                        stato molto generoso Bill Emmott
                                                                                                                  avevano ridotto l’offerta sul mer-                                                                                                                                       che, sulle pagine de La Stampa, ha
                                                                                                                  cato. nel giro di pochi mesi gli au-                                                                                                                                     ricordato come, sin dal 2009, l’Eco-
                                                                                                                  menti si erano trasmessi ai beni di                                                                                                                                      nomist avesse previsto il “risveglio
                                                                                                                  consumo (dal grano al pane), gio-                                                                                                                                        dal sonno” del mondo arabo. Per
                                                                                                                  cando un ruolo non secondario                                                                                                                                            noi giornalisti gettare lo strale è fa-




                                                                                                                                                                Scuola
                                                                                                                  nelle rivolte magrebine che sono                                                                                                                                         cile e non c’è Paese al mondo del
                                                                                                                  iniziate, come vuole la tradizione,                                                                                                                                      quale non potreste dire “succede-
                                                                                                                  con l’assalto ai forni.                                                                                                                                                  rà qualcosa”, per poi rivendicarlo
                                                                                                                  L’esplosione del malcontento in                                                                                                                                          qualche anno dopo con la cadu-
                                                                                                                  nord africa ha raggiunto Paesi                                                                                                                                           ta della borsa, una sommossa di
                                                                                                                  produttori di petrolio e gas, Libia                                                                                                                                      piazza. La questione è un’altra.




                                                                                                                                                                deprivata
                                                                                                                  in testa, innescando i rialzi sulle                                                                                                                                      Quando una situazione, per quan-
                                                                                                                  materie prime energetiche. Fino-                                                                                                                                         to imperscrutabile e imprevedibi-
                                                                                                                  ra i mercati avevano scommesso                                                                                                                                           le, precipita, la diplomazia si mette
                                                                                                                  evidentemente su una evoluzione                                                                                                                                          al lavoro. è nelle crisi che si vede la
                                                                                                                  rapida della vicenda libica e sul ri-                                                                                                                                    stoffa, la preparazione e di quanti
                                                                                                                  torno delle forniture ai livelli pre-                                                                                                                                    e quali strumenti è in possesso. La
                                                                                                                                                                                                                                                                            © FUSCO/anSa




                                                                                                                  sommossa. Ma così, ad oggi, non                                                                                                                                          rivolta del Mediterraneo, dall’Egit-
                                                                                                                  pare. E allora ecco che si profila il                                                                                                                                    to alla Tunisia passando per la Li-
                                                                                                                  dilemma: Europa e Usa si tengo-                                                                                                                                          bia, ci ha visto solidamente impre-
                                                                                                                  no in piedi da tre anni grazie alla                                                                                                                                      parati, con qualche gaffe notevo-
                                                                                                                  spesa pubblica e al denaro facile (i      Il rapporto Ecosistema scuola di Legambiente racconta le condizioni                                                            le (come indicare durante la crisi
                                                                                                                  tassi d’interesse sono ormai a ze-                                                                                                                                       a Tunisi il modello Gheddafi), un
                                                                                                                  ro) da parte delle banche centra-         delle aule pubbliche: obsolete, insicure, insostenibili. Metà degli edifici                                                    esagerato prendere tempo (non
                                                                                                                  li. Questo castello si reggeva, al-       a rischio sismico o senza certificato di agibilità        Carmignani a pagina 5                                                disturbiamo il colonnello) e poi,
                                                                                                                  meno formalmente, anche sul fat-                                                                                                                                         improvvisamente, un’esibizione
                                                                                                                  to che l’inflazione non c’era. Il ri-                                                                                                                                    muscolare che ci vorrebbe fauto-
                                                                                                                                                               Abruzzo                    4      Uranio                        4         Medio Oriente                  7
   Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma




                                                                                                                  apparire dell’inflazione mette a                                                                                                                                         ri della no fly zone, opzione su cui
                                                                                                                  dura prova l’attuale mix di politi-                                                                                                                                      in queste ore si esercitano analisti
                                                                                                                  che: i banchieri dovrebbero alzare                                                                                                                                       e generali. non è il caso di dilun-
                                                                                                                  i tassi, ma questo deraglierebbe la          Filippo Piccone, uomo forte       nel poligono di Quirra                  Continuano le rivolte in                          garsi sui rischi insiti in questa scel-
                                                                                                                  ripresa e andrebbe a pesare sulle            del Pdl in abruzzo, al centro     trovate altre dieci casse               Libia come in Yemen e                             ta, ben presenti in primis all’am-
                                                                                                                  casse dei governi stremati e inde-           di un’inchiesta della Dda di      radioattive. E spuntano                 Oman. nell’Egitto post-                           ministrazione Obama e ai vertici
                                                                                                                  bitatissimi. Che strada prendere?            napoli sull’infiltrazione dei     nuovi documenti con studi               Mubarak i manifestanti                            dell’Onu, sulla quale conviene in-
                                                                                                                  a fare scuola ieri è stata ancora la         clan nella ricostruzione          sugli effetti nell’ambiente             tornano in piazza Tahrir                          vitare, questa volta sì, alla pruden-
                                                                                                                  Fed americana, che per bocca del                                                                                                                                         za, se non si ha troppa fretta di in-
                                                                                                                  suo governatore Bernanke ha det-                                                                                                                                         nescare l’ennesimo conflitto dagli
                                                                                                                  to chiaramente: niente restrizio-                                                                                                                                        esiti incerti: un altro afghanistan
                                                                                                                  ni al credito finchè non aumenta                                                                                                                                         dietro l’angolo nel quale sperimen-
                                                                                                                  l’occupazione. L’Europa però, pur-                                                                                                                                       tare nuovi sistemi d’arma metten-
                                                                                                                  troppo, è gestita in maniera diver-                                                                                                                                      do in conto, nel centrare gli aerei
                                                                                                                  sa. L’ortodossia monetarista tede-                                                                                                                                       del rais, qualche quotidiano bilan-
                                                                                                                  sca è nel dna della Bce e imporrà                                                                                                                                        cio di effetti collaterali civili. Il vero
                                                                                                                  presto un rialzo dei tassi, o alme-                                                                                                                                      punto è come attrezzarsi nell’epo-
                                                                                                                  no genererà l’attesa che questo ac-                                                                                                                                      ca in cui, con eccessiva semplici-
                                                                                                                  cada (che sui mercati è la stessa                                                                                                                                        tà, abbiamo liquidato schiere di
                                                                                                                  cosa). Sarebbe una scelta sciagu-                                                                                                                                        funzionari pubblici con la feluca
                                                                                                                  rata. Ferita dalla concorrenza ci-
                                                                                                                  nese che le sottrae investimenti,
                                                                                                                                                               Libia
                                                                                                                                                                                               M           arcello Caschili è uno dei 121 italiani rimpatriati da Misura-
                                                                                                                                                                                                           ta il 25 febbraio scorso sulla nave San Giorgio. Sono arrivati
                                                                                                                                                                                                                                                                                           in nome del fatto che la “politica
                                                                                                                                                                                                                                                                                           estera adesso la fanno presidenti e
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                                                                                                                  fabbriche e posti di lavoro, azzop-          Susan Dabbous                               nel porto di Catania domenica, dopo un viaggio di due gior-                     primi ministri”, in una fase in cui
                                                                                                                  pata dalla svalutazione del dolla-                                           ni con i telefoni isolati. Così hanno appreso solo dal comandante che                       la società civile, assai più di mini-
                                                                                                                  ro e dello yuan cinese (che è an-                                            la città da cui stavano scappando, 190 chilometri Est da Tripoli, era                       stri e cancellieri, tiene banco sulla
                                                                                                                                                               «Abbiamo
                                                                                                9 772036 443007




                                                                                                                  corato al dollaro), avvelenata dalle                                         stata bombardata lo stesso giorno dal regime di Gheddafi, provocan-                         scena politica. Se premier e capi di
                                                                                                                  insolvenze bancarie dalla crisi del                                          do la morte di 50 persone. In totale sono stati 258 i passeggeri tratti in                  stato decidono nei vari G (G8, G20
                                                                                                                  2007-2008, e all’alba di una nuova
                                                                                                                  ondata migratoria, la vecchia Eu-
                                                                                                                                                               abbandonato                     salvo, oltre agli italiani c’erano ucraini, indiani, messicani, thailande-
                                                                                                                                                                                               si, filippini, marocchini, tunisini, algerini e un tanzaniano. «Ma non
                                                                                                                                                                                                                                                                                           e via moltiplicando), sono amba-
                                                                                                                                                                                                                                                                                           sciatori e consiglieri, segretari e
                                                                                                                  ropa rischierebbe di esplodere se
                                                                                                                  la Bce iniziasse a togliere liquidità
                                                                                                                                                               350 operai                      capisco che fine abbiano fatto i 350 bengalesi impiegati nella ditta per
                                                                                                                                                                                               cui lavoro». Caschili, 30 anni, è un ingegnere della Ferretti Internatio-
                                                                                                                                                                                                                                                                                           consoli a tessere una tela diventa-
                                                                                                                                                                                                                                                                                           ta sempre più intricata.
                                                                                                                  al sistema.                                  bengalesi»                      nal, ditta bergamasca di costruzioni.                   Segue a pagina 2                                        Segue a pagina 7
2       mercoledì 2 marzo 2011                                                                                                                                                     >>Primo
Energia Il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo: «Non è vero che contiene un tetto per il                                                                             Libia
fotovoltaico». Ma il limite degli 8mila Mw al 2020 c’è. I Verdi: «L’esecutivo ritiri il provvedimento»
                                                                                                                                                                      Abbandonati
Decreto rinnovabili                                                                                                                                                   350 operai
                                                                                                                                                                      bengalesi

Il governo rivede il testo
                                                                                                                                                                      Dabbous dalla prima

                                                                                                                                                                      Caschili, perché sono rimasti
                                                                                                                                                                      a terra solo i bengalesi?
                                                                                                                                                                      Forse non c’era spazio per loro,
                                                                                                                                                                      o per mancanza di un accordo
Alessandro De Pascale               mente a non rispettare l’impegno        te dei Verdi Angelo Bonelli. Sul-       Realacci, responsabile green eco-                 bilaterale tra il governo italiano




L
                                    preso con l’Ue e sarebbe un impli-      la stessa linea anche il Partito De-    nomy del Pd. «Il ministro Roma-                   e quello bengalese, fatto sta che
         e levate di scudi del mondocito tentativo di tenere l’Italia le-   mocratico: «Ora che finalmente          ni mente sapendo di mentire se                    la nostra ditta, che pure ha insi-
         ambientalista e delle im-  gata a doppio filo alla dipenden-       l’Italia si è messa in moto, il furo-   afferma che gli incentivi alle rin-               stito per imbarcarli, ha evacua-
         prese delle green economy, za energetica da altre nazioni»,        re ideologico del ministro Roma-        novabili sono costati agli italia-                to tutti i dipendenti tranne lo-
         contro il decreto sulle rin-
                                    denuncia l’Associazione naziona-        ni, ci auguriamo contrastato dal-       ni 20 miliardi di euro tra il 2009                ro. Si tratta di 350 cittadini del
novabili del governo, continua      le tutela energie rinnovabili (An-      la Prestigiacomo, rischia di affos-     e il 2010. La grandissima parte di                Bangladesh, che lavoravano co-
senza sosta. Si spera nelle riunio- ter). «Chiediamo al governo di ri-      sare un settore che è in espansio-      queste risorse ha infatti finanzia-               me operai nei nostri cantieri.
ni in corso tra i tecnici del mini- tirare questo decreto», attacca         ne e già oggi vale come occupa-         to i combustibili fossili e la chiu-              Cosa rischiano?
stero dello Sviluppo economico e    senza mezzi termini il presiden-        ti 5 volte la Fiat», spiega Ermete      sura del vecchio nucleare».                       Ho chiamato la sede mi hanno
quelli dell’Ambiente che mirano                                                                                                                                       detto che nel campo sono al si-




                                                                                                                                                           © SOITEC
a realizzare un «testo condiviso»                                                                                                                                     curo, ma non so se hanno vive-
da entrambi i dicasteri. Una dele-                                                                                                                                    ri, sono isolati a 8 chilometri da
gazione del Gruppo imprese foto-                                                                                                                                      Misurata. La situazione non è
voltaiche italiane (Gifi) ha incon-                                                                                                                                   tranquilla, prima di partire sen-
trato i rappresentanti dello Svi-                                                                                                                                     tivamo bombe e spari.
luppo economico chiedendo di                                                                                                                                          E il suo collega tanzaniano?
eliminare la sospensione degli in-                                                                                                                                    Per farlo partire abbiamo dovu-
centivi previsti dal Conto energia                                                                                                                                    to insistere con le autorità ita-
al raggiungimento degli 8.000 Mw.                                                                                                                                     liane, far capire che dopo l’im-
Dal canto suo, il ministro dell’Am-                                                                                                                                   piego dei mercenari africani ri-
biente Stefania Prestigiacomo ha                                                                                                                                      schiava il linciaggio.
assicurato ieri agli                                                                                                                                                  Gli italiani come sono visti?
operatori che il go- «Per raggiungere                                                                                                                                 Piuttosto bene, sia prima che
verno manterrà l’im- gli obiettivi Ue,                                                                                                                                dopo le manifestazioni antire-
pegno «preso con l’Italia dovrà                                                                                                                                       gime. Quando per la prima vol-
l’Unione europea del                                                                                                                                                  ta, il 22 febbraio, il nostro gover-
17 per cento di pro-
                            produrre ben                                                                                                                              no ha tentato di rimpatriarci
duzione da fonti rin- 72mila Mw»,                                                                                                                                     con un volo militare, sono sta-
novabili», aggiun- spiega Sofia,                                                                                                                                      ti i libici passati dalla parte dei
gendo che «non c’è ad di Conergy                                            Il reeding di un impianto Soitec con le fasce dei pannelli, i sentieri e quelle agricole
un tetto degli 8.000
Mw». Peccato che la bozza del
decreto in circolazione sui tavo-
li dell’esecutivo, che porta la data
                                       L’alternativa                La maggioranza vuole limitare gli impianti su aree agricole. «Ma con la nostra
del 24 febbraio, dice chiaramen-       tecnologia si continua a coltivare. Bisogna pianificare non vietare», spiega Bonaldi della Soitec
te che «nel caso di raggiungimen-



                                       «Una scelta incoerente
to anticipato dell’obiettivo speci-
fico per il solare fotovoltaico, fis-
sato a 8.000 Mw per il 2020, è so-
spesa l’assegnazione di incentivi
per ulteriori produzioni da sola-



                                       con quanto fatto finora»
re fotovoltaico». Si tratta del pun-
to più controverso del testo. «Per
coprire il 17 per cento del fabbiso-
gno italiano di energia attraverso
le fonti rinnovabili - spiega Giu-




                                      L
seppe Sofia, amministratore dele-
gato di Conergy Italy - l’Italia do-            a bozza del nuovo prov- pannelli fotovoltaici e continuare ma è quella agricola destinata al- ne del territorio e non sulle limi-
vrà produrre ben 72mila Mw». Il                 vedimento sulle rinno- a coltivare quasi la metà del ter- la coltivazione, sulla seconda c’è tazioni. Il primo compito è indi-
nostro Paese oggi è a quota 3.115               vabili fissa nuovi limiti reno agricolo. «L’uso razionale un sentiero di servizio, sulla ter- viduare le aree adibite ai diver-
Mw di fotovoltaico, con 154mila                 per gli impianti fotovol- del suolo nel fotovoltaico in agri- za i pannelli fotovoltaici a con- si usi, considerando che il foto-
impianti, secondo i dati diffusi dal   taici sui terreni agricoli. «Dalla coltura è un tema fondamenta- centrazione. «Così facendo il ter- voltaico è realtà, è il futuro, è un
Gestore servizi energetici (Gse).      data di entrata in vigore del pre- le ed è comprensibile la reazione reno coltivabile si riduce soltan- obiettivo europeo. Non basta dire
Motivo per cui il tetto di 8.000 Mw    sente decreto - si legge nel testo istintiva della popolazione locale to del 48 per cento e ai pannelli che non puoi produrre più di un
al 2020 appare incomprensibile e       - per gli impianti solari fotovol- e delle amministrazioni, perché viene garantita la stessa ombreg- determinata potenza per ettaro -
potrebbe essere raggiunto nel gi-      taici con moduli collocati a terra non hanno una visione comple- giatura di un impianto tradizio- come stabilisce questo decreto -
ro di qualche anno. La Germa-          in aree agricole, l’accesso agli in- ta della situazione», spiega Tom- nale», assicura Bonaldi. L’idea ha ma bisogna mettere a disposizio-
nia nel solo 2010 ha infatti instal-   centivi statali è consentito a con- maso Bonaldi dell’azienda tede- del rivoluzionario in questo set- ne le aree, altrimenti si creerà so-
lato 6.500 Mw, arrivando a quo-        dizione che il rapporto tra la po- sca Soitec che si occupa di foto- tore e secondo la Soitec consen- lo frammentazione. La concen-
ta 16mila Mw totali con l’obiet-       tenza nominale dell’impianto e voltaico a concentrazione. Que- tirebbe di «creare una nuova eco- trazione si fa solo a terra, quin-
tivo di raggiungerne ben 52mila        la superficie del terreno agrico- sta società ha progettato un se- nomia, legittimare questo tipo di di vietare pannelli sul suolo è in-
nel 2020. La speranza è che quel       lo nella disponibilità del propo- rie di piccoli impianti su terreni strutture e garantire una nuova coerente con quanto fatto fino-
tetto risalga quindi a diversi an-     nente non sia superiore a 100 agricoli in Puglia, con potenza da fonte di guadagno per gli agricol- ra. Perché l’Italia, che per questa
ni fa e sia stato calcolato prima      Kw per ogni ettaro di terreno, o 1 a 5 Mw, che utilizzano pannel- tori». Nell’area del Mediterraneo, tecnologia ha le maggiori oppor-
dell’attuale boom: mille nuovi im-     a 200 Kw per ogni ettaro di terre- li fotovoltaici a concentrazione. continua Bonaldi, «l’agricoltura tunità d’Europa, è stato il primo
pianti che secondo il Gse entra-       no per gli impianti solari fotovol- «Una tecnica che serve a ridurre è soggetta ad una forte concor- Paese a inserire il fotovoltaico a
no in esercizio ogni giorno. «Met-     taici con fattore di concentrazio- i costi, aumentando l’efficienza, renza, i terreni vengono costan- concentrazione nell’ultimo Con-
tere un freno alle rinnovabili si-     ne superiore a 400 (soli)». Su que- senza dover sospendere la colti- temente abbandonati, anche per to energia e ora vuole limitarlo».
gnifica prendersi la responsabili-     sta tipologia di impianti da tem- vazione», continua Bonaldi. Il se- problemi di fertilità, e ci sono ri- Facendo proliferare solo piccolis-
tà dell’uccisione di un potenziale     po c’è una forte opposizione, no- greto sono le «strisce agricole». In schi elevati di desertificazione». simi o grandissimi impianti. Pro-
di sviluppo molto importante per       nostante le nuove soluzioni pro- pratica il terreno viene diviso in Proprio per questo la Soitec chie- prio quello che il governo ha det-
il Paese che ci porterà inevitabil-    gettuali permettano di installare i diversi gruppi di tre fasce: la pri- de di puntare sulla «pianificazio- to di voler evitare.      a.d.p.
piano>>                                                                                                                                                        mercoledì 2 marzo 2011         3


 ribelli a scortarci fino all’aero-
                                                      Diritti Oltre 300mila lavoratori immigrati ieri hanno scioperato occupando le piazze dello Stivale.
 porto. Poi però, non siamo più                       Chiedendo la chiusura dei Cie, l’accesso alla cittadinanza e una «legge organica per i richiedenti asilo»
 partiti. Si era diffusa la voce che



                                                      “Stranieri al razzismo”
 stava atterrando un aereo mili-
 tare, un C130, i cittadini teme-
 vano che fosse carico di mer-
 cenari pronti a sparagli. I libici
 che ci scortavano hanno pro-



                                                      Dall’Italia al Nord Africa
 vato a spiegare che serviva per
 noi, per gli italiani da evacua-
 re, ma il timore era forte. La di-
 scussione è poi degenerata in
 una sparatoria. L’aereo non è
 più atterrato.
 Ritiene che il governo ab-                           Dina Galano               lavorano nel nostro Paese, ha co-      to a quanti sono riusciti ad arri- gli organizzatori del Primo Marzo,




                                             «A
 bia reagito prontamente                                                        sì voluto costruire un solido pon-     vare ma si sono scontrati con le   quando sarebbe necessaria «una
 all’emergenza?                                          ccogliete i profughi   te con i dirimpettai del Nord Afri-    falle di un sistema di accoglien-  legge organica e adeguata per la
 C’è stata una totale mancanza                           della rivoluzione».    ca. Chi si è trasferito qui da tem-    za che per molti ha significato im-tutela dei rifugiati e dei richieden-
 di previsione di un evento ine-                         Il richiamo all’Italia po ieri ha sfilato in corteo, abban-   provvise detenzioni e trasferimen- ti asilo». Le piazze di ieri, piene di
 vitabile dopo i fatti di Tunisi e                       ieri si è eretto pro-  donando per un giorno le fabbri-       ti coatti da una struttura all’altra.
                                                                                                                                                          italiani e non, hanno chiarito di
 del Cairo. Lavoravo con giovani        prio dalle piazze delle nostre mag-     che del Nord e le campagne del         «Si evoca un inesistente “stato di essere “straniere” soltanto al raz-
 libici, tunisini ed egiziani, c’era    giori città. Il Primo marzo, secon-     Sud. Con lo sguardo rimasto pun-       emergenza” solo per evitare acco-  zismo e alla xenofobia. A Roma,
 un gran fermento, voglia di li-        da edizione della giornata di scio-     tato sul Mediterraneo e sui moti       gliere le persone che stanno arri- uno striscione è stato esposto da-
 bertà. Per il 17 febbraio era sta-     pero degli stranieri che vivono e       di ribellione, la mano tesa in aiu-    vando sulle nostre coste», dicono  vanti alla Breccia di Porta Pia con
 ta indetta un manifestazione                                                                                                                             la scritta «150 anni di Unità: razzi-
                                         © LAPRESSE




 anti Gheddafi. Ma i colleghi ita-                                                                                                                        smo, sfruttamento, precarietà». A
 liani più anziani e gli stessi libici                                                                                                                    Palermo, la manifestazione ha sa-
 over 40 dicevano: «Non vi pre-                                                                                                                           lutato il giovane Noureddine, am-
 occupate il Colonnello sisteme-                                                                                                                          bulante di origini marocchine che
 rà tutto con i suoi metodi, sono                                                                                                                         si è dato fuoco perché gli era im-
 40 anni che fa così». Sì ma pri-                                                                                                                         pedito di lavorare. In quella Sici-
 ma non c’era facebook.                                                                                                                                   lia, la terra dove stanno inevita-
 Ha avuto paura?                                                                                                                                          bilmente concentrandosi i flussi
 Dopo il discorso di Gheddafi                                                                                                                             dei migranti nordafricani, il siste-
 contro gli italiani pensavamo                                                                                                                            ma di accoglienza in questi giorni
 alle ritorsioni. E invece quello è                                                                                                                       sembra ancora più fragile. E il pro-
 stato il più grande errore strate-                                                                                                                                      getto del “Villaggio
 gico del dittatore, dopo aver or-                                                                                                          Per l’Alto                   della solidarietà” di
 dinato di uccidere la sua gente,                                                                                                           commissariato                Mineo, che dovreb-
 ha perso la fiducia del popolo.                                                                                                            Onu «i toni vanno            be ospitare almeno
 A quel punto parte dell’esercito                                                                                                                                        duemila richiedenti
 è passato dalla parte dei ribelli.
                                                                                                                                            abbassati» perché            asilo, piace poco sia
 Da un momento a l’altro è cam-                                                                                                             «il nostro Paese             agli operatori uma-
 biata la Libia.                                                                                                                            non è il più esposto nitari sia agli ammi-
                                        Napoli, manifestazione anti razzismo del 1 Marzo                                                    dell’Ue» ai flussi           nistratori locali. No-
                                                                                                                                                                         nostante per la sua
                                                                                                                                                          approvazione siano scesi in cam-
    Padova           Da quattro notti, circa trenta immigrati sono accampati in presidio permanente                                                       po il presidente del Consiglio Ber-
                                                                                                                                                          lusconi e il ministro dell’Interno
    sotto la Prefettura. Chiedono una soluzione alla situazione «e la garanzia di non essere espulsi» Maroni - quest’ultimo in visita al-
                                                                                                                                                          la struttura per la seconda volta



    Contro la sanatoria
                                                                                                                                                          lunedì scorso - ieri la portavoce
                                                                                                                                                          dell’Alto commissariato Onu per i
                                                                                                                                                          rifugiati, Laura Boldrini, è tornata
                                                                                                                                                          a esprimere contrarietà a un «si-
                                                                                                                                                          stema di accoglienza, come quello



    Nella Basilica del Santo
                                                                                                                                                          che si sta attuando nel “Villaggio
                                                                                                                                                          della solidarietà” a Mineo, che va
                                                                                                                                                          rivisto». Nel corso dell’audizione
                                                                                                                                                          in Commissione diritti umani del
                                                                                                                                                          Senato, Boldrini ha spiegato che
                                                                                                                                                          il progetto «rimette in discussio-
    Marco Maschietto                   dopo l’ennesima porta in fac- ca 500 i migranti avvicinati da via ad una lunga ed impressio-                       ne l’intero sistema di asilo in Italia




   è
                                       cia di Palazzo Santo Stefano, è aziende che in cambio di dena- nante serie di rigetti agli stra-                   che, in un momento di emergen-
            successo       nuovamen- scattata la decisione di occupa- ro, dai 2000 ai 3000 euro, pro- nieri precedentemente condan-                       za, non so se sia saggio intaccare
            te. La Basilica del San- re simbolicamente la facciata mettevano di fornire dei con- nati per la violazione dell’ordine                       dal momento che, pur con tutti i
            to, luogo simbolo di Pa- esterna della Basilica. In linea tratti di lavoro per ottenere il di allontanamento del Questo-                      suoi limiti, ha finora dimostrato
            dova, è ritornata ad esse- con quello che già era accaduto permesso di soggiorno. Socie- re. Un paradosso: non puoi re-                       di funzionare». Eccentrico rispet-
    re al centro delle proteste. Dopo nella gru di Brescia e nella torre tà che, non appena riceveva- golarizzarti in virtù della tua ir-                 to alla rete di assistenza che gesti-
    gli studenti, che a dicembre si di Milano, a Padova i migranti, no i contanti, svanivano lette- regolarità.                                           sce le domande di asilo, il progetto
    erano arrampicati sulle impal- dalla sommità del Santo, hanno ralmente nel nulla. Una vera e Dal presidio che si è creato sot-                        di Mineo non assicura che, come
    cature esterne contro la Gelmi- srotolato un enorme striscione propria truffa confermata an- to la Basilica per tutelare l’ini-                       prevede la legge, vi venga istitui-
    ni, è la volta delle contestazioni con scritto “No alle espulsioni” che dagli accertamenti della ziativa dei migranti, Nicola Gri-                    ta un’apposita commissione ter-
    dei migranti contro la “sanato- al grido: «Permesso di soggior- magistratura. Proprio per que- gion del Progetto Melting Pot                          ritoriale. «Diventa sempre più al-
    ria truffa”.                       no subito».                               sto i migranti, clandestini per lo Europa, spiega: “hanno deciso         to il rischio che il governo depor-
    Da quattro notti una trentina di L’Associazione Razzismo Stop Stato, stanno chiedendo un per- di occupare la facciata del San-                        ti da un centro all’altro, per tutta
    senegalesi, nigeriani e maroc- aveva già denunciato che «a messo di soggiorno di protezio- to perché questa città silenzio-                           l’Italia, coloro che sono già in re-
    chini si erano accampati in pre- settembre del 2009, in occasio- ne sociale.                                    sa parli della loro vicenda e co-     gime di accoglienza e che questo
    sidio permanente sotto la Pre- ne della procedura di emersio- Alla truffa, in un secondo mo- nosca quello che sta avvenendo.                          spezzi i legami di integrazione ed
    fettura in Piazza Antenore per ne dei rapporti di lavoro dome- mento, si è aggiunta l’ingiusti- Ribadiamo ancora una volta al-                        abbatta le possibilità di presenta-
    chiedere una soluzione alla loro stico sommersi , si sono consu- zia. C’è chi, dopo aver avuto la Prefettura la necessità di con-                     re ricorsi contro i dinieghi degli
    situazione: «In qualità di truffa- mate truffe e raggiri di dimen- accesso alla procedura, si è vi- cedere un permesso di soggior-                    status», ha commentato la sezio-
    ti, chiediamo, alla Procura della sioni eccezionali in questa città sto vanificare davanti agli occhi no ai truffati.”                                ne siciliana dell’Associazione giu-
    Repubblica di questa città e alla e in questa regione ai danni di la possibilità di ottenere il per- Una vicenda che ha assunto i                     risti per l’immigrazione (Asgi), nel
    Questura di Padova, la garanzia cittadini extracomunitari irre- messo di soggiorno. Una circo- colori grigi del ricatto. Un ricat-                    timore che una cattiva gestione di
    di non essere espulsi».            golarmente presenti in Italia».           lare interpretativa del Capo del- to che i migranti pagano quoti-        questa fase esponga a ulteriori ri-
    Nel primo pomeriggio di lunedì, Nel padovano sarebbero cir- la Polizia Manganelli ha dato il dianamente sulla loro pelle.                             volte e violenze.
4        mercoledì 2 marzo 2011                                                                                                                                                                              >>Primo
Inchiesta Filippo Piccone, senatore e coordinatore regionale del Pdl in Abruzzo, al centro
di un’indagine della Dda di Napoli sull’infiltrazione dei clan della camorra nella ricostruzione                                        Inchiesta
Sisma, il ras del Pdl
                                                                                                                                                                                          chiesta sui rapporti tra il senato-
                                                                                                                                                                                          re e la camorra.
                                                                                                                                                                                          Ciò però non implica necessaria-
                                                                                                                                                                                          mente che non ci sia alcuna inda-
                                                                                                                                                                                          gine. Riferimenti a Piccone emer-



nel mirino dell’antimafia
                                                                                                                                                                                          gerebbero infatti da alcune inter-
                                                                                                                                                                                          cettazioni telefoniche, nell’ambi-
                                                                                                                                                                                          to un’inchiesta che la Dda napo-
                                                                                                                                                                                          letana tiene aperta da mesi su al-
                                                                                                                                                                                          cune società legate alla camorra,
                                                                                                                                                                                          che subito dopo il terremoto han-




                                                                                                                                                                   © SCRoBoGNA/LAPRESSE
Giorgio Mottola                                                                                                                                                                           no provato a sbarcare in Abruzzo.




L
                                                                                                                                                                                          I fascicoli dell’inchiesta non sa-
        a politica potrebbe aver                                                                                                                                                          rebbero stati però ancora trasferi-
        aiutato i clan della camor-                                                                                                                                                       ti ai colleghi aquilani.
        ra a infiltrarsi in Abruz-                                                                                                                                                        Fuori dall’Abruzzo, non gode di
        zo negli appalti della rico-                                                                                                                                                      molta notorietà Filippo Piccone.
struzione post terremoto. C’è una                                                                                                                                                         Eppure il coordinatore del Pdl è
traccia precisa che i magistrati                                                                                                                                                          uno degli uomini chiave del po-
stanno seguendo da diversi mesi.                                                                                                                                                          tere abruzzese. Per anni sindaco
Nelle indagini sarebbe finito an-                                                                                                                                                         di Celano, in provincia dell’Aqui-
che Filippo Piccone, coordinato-                                                                                                                                                          la, e ras incontrastato della Marsi-
re regionale del Pdl, senatore della                                                                                                                                                      ca, nel 2008 non raggiunse la can-
Repubblica e tra gli uo-                                                                                                                                                                  didatura alla presidenza della Re-
mini politici più poten- È l’uomo forte                                                                                                                                                   gione solo per un soffio. Dopo un
ti dell’Abruzzo. Il suo di Berlusconi                                                                                                                                                     lungo ballottaggio interno Ber-
nome spunta nelle car- in Regione.                                                                                                                                                        lusconi gli preferì il più telegeni-
te di un’inchiesta del-                                                                                                                                                                   co Gianni Chiodi, eletto poi Go-
la Procura distrettuale
                              È stato già                                                                                                                                                 vernatore. Come compensazio-
antimafia di Napoli.          coinvolto                                                                                                                                                   ne venne affidata a Piccone, elet-
Il coinvolgimento di nell’inchiesta                                                                                                                                                       to senatore prima nel 2006 e poi
Piccone è confermato Re Mida                                                                                                                                                              nel 2008, la guida del partito re-
da fonti molto attendi-                                                                                                                                                                   gionale. Lo scorso anno è stato
bili della       Dda napoletana. le indagini e con quali responsa-                dimento aperto presso la Procu-          stata prima la smentita dell’avvo-                             coinvolkto nell’inchiesta Re Mi-
Non                  è però ancora bilità. Il contesto sarebbe tutta-             ra dell’Aquila. Lunedì sera il sito      cato di Piccone: «Non è arrivato                               da, senza essere però indagato. Il
pos-                  sibile chiarire via quello degli appalti pubblici e         internet di Repubblica aveva fat-        alcun avviso di garanzia, la noti-                             padre è socio in affari di Dante Di
a che                  titolo il sena- privati per il dopo sisma e il ten-        to riferimento a un’inchiesta del-       zia apparsa sui giornali è falsa». E                           Marco. A una società di quest’ul-
                       tore del Pdl tativo dei clan casertani e napole-           la magistratura abruzzese sui pre-       poi anche quella del Procuratore                               timo è stato sospeso il certifica-
                             sia pre- tani di partecipare alla spartizio-         sunti legami tra il coordinatore         dell’Aquila, Alfredo Rossini che a                             to antimafia perché sospettata di
                                sente ne. A carico di Piccone non ci sa-          del Pdl e una ditta casertana, le-       Terra ha negato che presso la sua                              aver riciclato i soldi del tesoro di




                        Uranio
                                n e l - rebbe invece ancora alcun proce-          gata al clan dei casalesi. Ieri c’è      Procura sia stata aperta un’in-                                Vito Ciancimino.


Uranio Mentre ancora non si hanno notizie delle analisi dei cinque contenitori ritrovati
nel poligono militare sardo, emergono nuovi documenti. Sono dossier con le ricerche ambientali


A Quirra spuntano altre
                                                                                                                                                                                          frammenti di quei missili che han-
                                                                                                                                                                                          no al loro interno elementi alta-
                                                                                                                                                                                          mente radioattivi.” Veleni che do-
                                                                                                                                                                                          vevano essere smaltiti con un par-
                                                                                                                                                                                          ticolare sistema e che, invece, so-



dieci casse radioattive
                                                                                                                                                                                          no stati conservati in un deposi-
                                                                                                                                                                                          to. In realtà, stando alle regole del-
                                                                                                                                                                                          le basi statunitensi, il tempo mas-
                                                                                                                                                                                          simo di stoccaggio per quel gene-
                                                                                                                                                                                          re di residui bellici è di pochi mesi.
                                                                                                                                                                                          Facevano eccezione solo piccole
Gianluca Martelliano*                    da 5 sono diventate 15. E ora spun-      sei, Domenico Fiordalisi. Poi sarà       to nei teatri di guerra. A qualcuno                            isole. Nella lista c’era anche la ba-




L
                                         tano anche i documenti. Gli uomi-        lui a decidere se divulgarle o me-       però sembra strano che l’arma del                              se Usa della Maddalena, nel nord
        a scatola nera del mistero       ni della Procura di Lanusei sono         no”, spiega Maria Antonietta Gatti,      delitto sia così a portata di mano.                            della Sardegna, dove i pezzi di mis-
        di Quirra è ancora nel bun-      arrivati a Pisa, al Centro Interfor-     consulente scientifico degli inqui-      “Io non credo che i militari siano                             sili potevano essere conservati per
        ker dell’Università di Ca-       ze Studi Applicazioni Militari, per      renti. Il problema è capire se dav-      così ingenui da tenere in un ma-                               due anni. Non a caso, il tasso di lin-
        gliari. Non è dato sapere        sequestrare i dossier con le ricer-      vero in quelle casse con alti livel-     gazzino incustodito scatole piene                              fomi non Hodgkin della zona è su-
se gli scienziati abbiano già ana-       che ambientali effettuate nel poli-      li di radioattività c’è l’uranio impo-   di munizionamento”, ironizza Ma-                               periore del 158 per cento rispetto
lizzato le cinque casse radioatti-       gono del Salto di Quirra. Carte che,     verito o, quantomeno, la risposta        riella Cao, del comitato Gettiamo                              al resto dell’isola. Dal 2008 la ban-
ve trovate nei magazzini del poli-       unite ai ritrovamenti di materiale       al mistero di Quirra. Gli strumen-       Le Basi. E allora, se non sono pro-                            diera a stelle e strisce non sventola
gono militare sardo. Nessuno, al-        bellico, potrebbero incastrare il        ti indicano la presenza di U238.         iettili all’uranio impoverito, di che                          più sull’arcipelago. La base dell’Us
meno formalmente, ha dimostra-           killer che uccide con tumori e leu-      Si tratta di un isotopo dell’uranio.     si tratta? “In alcuni missili - chia-                          Navy è stata chiusa. A Quirra, in-
to la correlazione tra l’alto tasso di   cemie gli abitanti dell’area intor-      Ma la questione non è così sempli-       risce Cao - c’è una determinata                                vece, il grand hotel per eserciti e
tumori nella zona e le sperimen-         no alla base. «Non so se faranno         ce. Tutto dipende da quanto è pu-        componente di materiale radioat-                               aziende di tutto il mondo è rima-
tazioni balistiche nella base. Con       uscire subito i risultati delle anali-   ro. Se la percentuale arriva quasi al    tivo e ci sono procedure segretissi-                           sto. E conserva i souvenir di tutti
l’ultimo sequestro, le scatole che       si. Prima le dovrà vedere il Procu-      100 per cento, ci troviamo di fron-      me per lo smaltimento. Penso che                               gli ospiti.
presentano tracce di radioattività       ratore della Repubblica di Lanu-         te a uranio impoverito, quello usa-      queste scatole possano contenere                               *Ecoradio


    Calabria                             Due morti, smottamenti, frane e tanta
                                         paura. E i soliti problemi legati alla man-
                                                                                            sotto i nostri piedi. Da questo punto di vi-
                                                                                            sta, la Calabria è una regione al collasso,
    Altri due morti                      canza di prevenzione. Quasi tutta l’Italia
                                         sta facendo i conti con l’ondata di maltem-
                                                                                            con il 100 per cento dei comuni a rischio
                                                                                            idrogeologico. In Italia 6 milioni di persone
                                                                                                                                                                                                                                   © SAPoNE/LAPRESSE




    per il dissesto                      po, particolamente violenta in Calabria e
                                         Sicilia. Del dissesto idrogeologico ci si ri-
                                                                                            abitano un territorio ad alto rischio idro-
                                                                                            geologico e 3 milioni vivono in zone ad al-
    idrogeologico                        corda solo quando piove e il terreno frana         to rischio sismico.
piano>>                                                                                                                                              mercoledì 2 marzo 2011         5



  Dossier                                                   Dossier Legambiente presenta il rapporto annuale sull’edilizia scolastica italiana. Più di un
                                                            terzo degli edifici ha urgente bisogno di manutenzione. Oltre la metà è in area a rischio sismico


       Una scuola pubblica
  Diego Carmignani




  L
            e infelici uscite del no-
            stro premier in merito al-
            la scuola pubblica hanno



       insicura e insostenibile
            sollevato un inevitabile
  vespaio di polemiche, dichiara-
  zioni e controffensive. Alla bre-
  ve vita delle parole, si suole ri-
  spondere con la solidità dei fat-
  ti. Giunge così come un risveglio
                                           © ABBATE/ANSAw




  sulla nuda realtà il rapporto an-                                                                                                             li, premiata dalle certificazioni
  nuale che Legambiente dedica                                                                                                                  di agibilità, staticità e igiene, ma
  allo salute dell’edilizia scolasti-                                                                                                           anche da un buon risultato nel-
  ca italiana. Per la sua undicesi-                                                                                                             la raccolta differenziata. Sul ver-
  ma edizione, il dossier “Ecosiste-                                                                                                            sante energie rinnovabili, emer-
  ma scuola” non lesina particolari                                                                                                             gono le virtuose Imperia, Prato,
  poco rassicuranti sulle condizio-                                                                                                             Ragusa e Vicenza. Proprio il te-
  ni delle strutture in cui passano                                                                                                             ma ambientale si salda a quello
  il loro tempo 8 milioni di ragazzi.                                                                                                           della sicurezza. In larga parte, le
  L’indagine si è concentrata sulle                                                                                                             scuole italiane non monitorano
  scuole d’infanzia primarie e se-                                                                                                              il rischio ambientale: malgrado
  condarie di primo grado di 93 ca-                                                                                                             la legge 257 del 1992, che richie-
  poluoghi di provincia, rendendo                                                                                                                           de alle Regioni il censi-
  conto di un patrimonio edilizio                                                                                                   Insufficiente           mento degli edifici in
  scolastico largamente in stato di                                                                                                 il monitoraggio cui sia presente amian-
  emergenza, con più di un terzo                                                                                                    del rischio             to, il 18 per cento dei
  degli stabili (il 36 per cento) che                                                                                                                       comuni non fa regola-
  ancora necessita di urgenti in-
                                                                                                                                    ambientale              re monitoraggio. Grave
  terventi di manutenzione. I nu-                                                                                                   determinato da la percentuale relativa
  meri messi in maggiore eviden-                                                                                                    amianto, radon al radon, misurato ap-
  za nella ricerca dicono già tutto:                                                                                                ed elettrodotti pena dal 30 per cento
  su 42.000 edifici, la metà è situa-                                                                                                                       delle amministrazioni.
  ta in aree a rischio sismico, men-  solo il 10,14 per cento è costrui- ne incendi presente nel 35,4 per da Trento, Parma, Siena, Biella Sottovalutati anche i rischi deri-
  tre solo il 58 per cento possiede   to secondo criteri antisismici. A cento e scale di sicurezza in poco e Alessandria, mentre le regioni vanti dalla vicinanza ad elettro-
                                      fronte di ciò, si registra che qua- più della metà. Poche novità ri- che continuano ad essere ai ver- dotti, monitorati appena nell’11
  il certificato di agibilità. In parti-
  colare, le rilevazioni dicono che ilsi nella totalità degli edifici ven- spetto alle scorse edizioni anche tici sono Piemonte, Toscana ed per cento dei casi. Inoltre, quasi
  9 per cento delle scuole è situato  gono fatte prove di evacuazione, nella classifica della qualità che Emilia Romagna. Scendendo a il 17 per cento degli edifici sco-
  su un terreno a rischio idrogeo-    che in più del 90 per cento delle vede il Centro Nord saldo in te- Sud bisogna scorrere fino al 24° lastici si trova a meno di 5 chi-
  logico, meno della metà possiede    scuole si trovano porte antipani- sta. A svettare è il comune di Pra- posto per trovare la città più vir- lometri da industrie e il 10,5 per
  il certificato di collaudo statico eco. Certificazione di prevenzio- to, seguito, tra i primissimi posti, tuosa, che risulta essere Napo- cento a meno di un km da fonti




  Mobilità
                                                                                                                                                di inquinamento acustico. Anco-
                                                                                                                                                ra, la prossimità ad antenne per
  Mobilità            Una ricerca di Deloitte rivela la predisposizione dei cittadini a cambiare i mezzi                                        cellulari è nel 15 per cento dei ca-
                                                                                                                                                si, ad antenne televisive emitten-
  tradizionali. I problemi restano legati all’autonomia (bassa) e al prezzo d’acquisto (alto) dei veicoli                                       ti radio televisive nel 4. In mate-
                                                                                                                                                ria di ambiente, la raccolta diffe-



  Sette italiani su dieci
                                                                                                                                                renziata è ferma all’80 per cen-
                                                                                                                                                to; lenta la crescita del biologico
                                                                                                                                                nelle mense dove, anche se all’87
                                                                                                                                                per cento vengono serviti pro-
                                                                                                                                                dotti biologici, solo l’8,66 offre ci-



  vogliono l’auto elettrica
                                                                                                                                                bi interamente bio, mentre il re-
                                                                                                                                                sto delle mense dichiara di uti-
                                                                                                                                                lizzarne una percentuale intor-
                                                                                                                                                no al 54 per cento; in trend po-
                                                                                                                                                sitivo il risparmio energetico, co-
                                                                                                                                                sì come l’impiego di fonti rinno-
  Guliano Rosciarelli                 tivi governativi. Mentre i veicoli a non è in grado di offrire; e que- tre, lo sviluppo nel medio termi- vabili, che hanno superato la so-




 S
                                      combustione continuano a esse- sto nonostante che solo l’1% de- ne dell’infrastruttura di ricari- glia dell’8 per cento. In generale,
         ette italiani su dieci oggi re considerati superiori in termi- gli automobilisti percorra gior- ca per i veicoli elettrici a Roma, dal dossier, emerge la difficoltà
         stanno pensando di passa- ni di autonomia, comodità del ri- nalmente più di 320 km. Riguar- nonché accordi con costruttori degli Enti locali di tenere in piedi
         re dall’automobile tradizio- fornimento rispetto alla ricarica do ai costi d’acquisto, l’indagi- di veicoli elettrici finalizzati alla un patrimonio edilizio ormai ob-
         nale a quella elettrica. Un e di prezzo. Secondo oltre l’80% ne mostra che il 57% del cam- sperimentazione e alla diffusio- soleto, costruito nel 65 per cen-
  passaggio epocale per un pae- degli intervistati, infatti, la co- pione non è disposto a paga- ne dei veicoli nei territori. «Co- to dei casi prima del 1974, anno
  se che presenta il parco auto più modità di ricarica, l’autonomia e re di più per una vettura elettri- me Acea -ha dichiarato l’ammi- dell’entrata in vigore dei prov-
  numeroso d’Europa (59 vettu- il costo di ricarica sono estrema- ca. La vita utile della batteria e nistrato delegato Marco Stade- vedimenti per l’edilizia antisi-
  re ogni 100 abitanti), fotografato mente importanti per considera- i costi connessi al cambio della rini- intendiamo sviluppare so- smica, e condizionato da diffe-
  nell’ultima ricerca condotta da re l’acquisto o il noleggio di una stessa come alternativa alla ri- luzioni di mobilità per integra- renze evidenti nell’investimen-
  Deloitte. Lo studio, presentato vettura elettrica.                       carica- continua la ricerca – re- re le fonti di produzione rinno- to: il divario tra Nord (53.472 eu-
  ieri in anteprima europea a Mila- Il potenziale cliente - si legge stano fattori determinanti nel- vabile, a partire dall’impianto ro) e Sud (22.482) testimonia un
  no, dice che i potenziali first mo- ancora - ha compreso che la ri- lo sviluppo del settore. I produt- fotovoltaico realizzato a Com- approccio politico-amministra-
  vers (i pionieri) sono soprattutto carica della batteria è una at- tori di energia sembrano essere mercity che, con i suoi 5Mw, è tivo agli antipodi nella gestione
  i giovani di città, attenti all’am- tività che richiede molto tem- consapevoli del futuro sviluppo il più grande in Italia in ambito complessiva dell’edilizia scola-
  biente e sono attratti dalle au- po ed è disponibile a cambiare del settore. In questa ottica va urbano».                                     stica. E, va da se, nel considerare
  to elettriche perché convenienti, le proprie abitudini, accettando inquadrato l’accordo siglato ie-                                           la scuola come centro vitale del-
  sicure, alla moda e con un buon l’idea di dover aspettare qual- ri tra Acea e Enel per lo svilup- La grande maggioranza                       la nostra società. Legambiente,
  rapporto prezzo/prestazioni. Per che ora rispetto ai 10 minuti per po congiunto dell’infrastruttura del campione (74%)                        perché il quadro dell’emergenza
  la maggior parte degli intervista- gli attuali carburanti, ma non di ricarica per la mobilità elet- ha però aspettative di                    sia il più preciso possibile, riba-
  ti i veicoli elettrici sono miglio- transige sulle necessità di au- trica. Un accordo che prevede                                             disce la necessità della pubblica-
  ri rispetto ai tradizionali veicoli tonomia. La grande maggioran- il lancio di test e progetti pilota
                                                                                                             autonomia (480 km)                 zione dell’Anagrafe scolastica, at-
  a combustione, in termini di im- za del campione (74%) ha infat- congiunti di mobilità elettrica che attualmente il                           tesa da quindici anni e più volte
  patto ambientale e costi, grazie ti aspettative di autonomia (480 a Roma e in altre città e regioni mercato non è in grado                    annunciata, senza alcun seguito,
  anche alla disponibilità di incen- km) che attualmente il mercato italiane. L’intesa prevede, inol- di offrire                                dal nostro Governo.
TERRA - quotidiano - 02/03/2011
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  • 1. Lazio Comitati e cittadini contro il taglio selvaggio di alberi nella Capitale Alle pagine 8 e 9 Anno VI - n. 51 - mercoledì 2 marzo 2011 - E 1,00 Rinnovabili Proseguono gli incontri tra i tecnici del ministero dello Sviluppo e dell’Ambiente per arrivare a un «testo condiviso» Solare, il governo diviso Levata di scudi contro il decreto messo a punto dalla maggioranza. Non piace agli ambientalisti, alle associazioni di categoria e nemmeno all’opposizione. I Verdi: «L’esecutivo ritiri il testo». Il Pd: «Furore ideologico di Romani» De Pascale a pagina 2 Dossier In fondo L’analisi RIVoLuzIoNe NuoVe SFIde e STAGFLAzIoNe/2 PeR LA dIPLomAzIA Luca Bonaccorsi Emanuele Giordana direttore di Ecoradio Sull’occidente che faticosamente cerca di rialzarsi dalla crisi econo- Del senno di poi son piene le fosse, mica è caduta una nuova tegola: sarebbe dunque un esercizio inu- l’inflazione da materie prime. tile dar colpa alle diplomazie oc- Le materie prime alimentari ave- cidentali e americane di non aver vano cominciato a correre l’esta- previsto la vague méditerranéenne te scorsa dopo la siccità russa e le che ha colto tutti impreparati. né è altre calamità metereologiche che stato molto generoso Bill Emmott avevano ridotto l’offerta sul mer- che, sulle pagine de La Stampa, ha cato. nel giro di pochi mesi gli au- ricordato come, sin dal 2009, l’Eco- menti si erano trasmessi ai beni di nomist avesse previsto il “risveglio consumo (dal grano al pane), gio- dal sonno” del mondo arabo. Per cando un ruolo non secondario noi giornalisti gettare lo strale è fa- Scuola nelle rivolte magrebine che sono cile e non c’è Paese al mondo del iniziate, come vuole la tradizione, quale non potreste dire “succede- con l’assalto ai forni. rà qualcosa”, per poi rivendicarlo L’esplosione del malcontento in qualche anno dopo con la cadu- nord africa ha raggiunto Paesi ta della borsa, una sommossa di produttori di petrolio e gas, Libia piazza. La questione è un’altra. deprivata in testa, innescando i rialzi sulle Quando una situazione, per quan- materie prime energetiche. Fino- to imperscrutabile e imprevedibi- ra i mercati avevano scommesso le, precipita, la diplomazia si mette evidentemente su una evoluzione al lavoro. è nelle crisi che si vede la rapida della vicenda libica e sul ri- stoffa, la preparazione e di quanti torno delle forniture ai livelli pre- e quali strumenti è in possesso. La © FUSCO/anSa sommossa. Ma così, ad oggi, non rivolta del Mediterraneo, dall’Egit- pare. E allora ecco che si profila il to alla Tunisia passando per la Li- dilemma: Europa e Usa si tengo- bia, ci ha visto solidamente impre- no in piedi da tre anni grazie alla parati, con qualche gaffe notevo- spesa pubblica e al denaro facile (i Il rapporto Ecosistema scuola di Legambiente racconta le condizioni le (come indicare durante la crisi tassi d’interesse sono ormai a ze- a Tunisi il modello Gheddafi), un ro) da parte delle banche centra- delle aule pubbliche: obsolete, insicure, insostenibili. Metà degli edifici esagerato prendere tempo (non li. Questo castello si reggeva, al- a rischio sismico o senza certificato di agibilità Carmignani a pagina 5 disturbiamo il colonnello) e poi, meno formalmente, anche sul fat- improvvisamente, un’esibizione to che l’inflazione non c’era. Il ri- muscolare che ci vorrebbe fauto- Abruzzo 4 Uranio 4 Medio Oriente 7 Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB - Roma apparire dell’inflazione mette a ri della no fly zone, opzione su cui dura prova l’attuale mix di politi- in queste ore si esercitano analisti che: i banchieri dovrebbero alzare e generali. non è il caso di dilun- i tassi, ma questo deraglierebbe la Filippo Piccone, uomo forte nel poligono di Quirra Continuano le rivolte in garsi sui rischi insiti in questa scel- ripresa e andrebbe a pesare sulle del Pdl in abruzzo, al centro trovate altre dieci casse Libia come in Yemen e ta, ben presenti in primis all’am- casse dei governi stremati e inde- di un’inchiesta della Dda di radioattive. E spuntano Oman. nell’Egitto post- ministrazione Obama e ai vertici bitatissimi. Che strada prendere? napoli sull’infiltrazione dei nuovi documenti con studi Mubarak i manifestanti dell’Onu, sulla quale conviene in- a fare scuola ieri è stata ancora la clan nella ricostruzione sugli effetti nell’ambiente tornano in piazza Tahrir vitare, questa volta sì, alla pruden- Fed americana, che per bocca del za, se non si ha troppa fretta di in- suo governatore Bernanke ha det- nescare l’ennesimo conflitto dagli to chiaramente: niente restrizio- esiti incerti: un altro afghanistan ni al credito finchè non aumenta dietro l’angolo nel quale sperimen- l’occupazione. L’Europa però, pur- tare nuovi sistemi d’arma metten- troppo, è gestita in maniera diver- do in conto, nel centrare gli aerei sa. L’ortodossia monetarista tede- del rais, qualche quotidiano bilan- sca è nel dna della Bce e imporrà cio di effetti collaterali civili. Il vero presto un rialzo dei tassi, o alme- punto è come attrezzarsi nell’epo- no genererà l’attesa che questo ac- ca in cui, con eccessiva semplici- cada (che sui mercati è la stessa tà, abbiamo liquidato schiere di cosa). Sarebbe una scelta sciagu- funzionari pubblici con la feluca rata. Ferita dalla concorrenza ci- nese che le sottrae investimenti, Libia M arcello Caschili è uno dei 121 italiani rimpatriati da Misura- ta il 25 febbraio scorso sulla nave San Giorgio. Sono arrivati in nome del fatto che la “politica estera adesso la fanno presidenti e 10302 fabbriche e posti di lavoro, azzop- Susan Dabbous nel porto di Catania domenica, dopo un viaggio di due gior- primi ministri”, in una fase in cui pata dalla svalutazione del dolla- ni con i telefoni isolati. Così hanno appreso solo dal comandante che la società civile, assai più di mini- ro e dello yuan cinese (che è an- la città da cui stavano scappando, 190 chilometri Est da Tripoli, era stri e cancellieri, tiene banco sulla «Abbiamo 9 772036 443007 corato al dollaro), avvelenata dalle stata bombardata lo stesso giorno dal regime di Gheddafi, provocan- scena politica. Se premier e capi di insolvenze bancarie dalla crisi del do la morte di 50 persone. In totale sono stati 258 i passeggeri tratti in stato decidono nei vari G (G8, G20 2007-2008, e all’alba di una nuova ondata migratoria, la vecchia Eu- abbandonato salvo, oltre agli italiani c’erano ucraini, indiani, messicani, thailande- si, filippini, marocchini, tunisini, algerini e un tanzaniano. «Ma non e via moltiplicando), sono amba- sciatori e consiglieri, segretari e ropa rischierebbe di esplodere se la Bce iniziasse a togliere liquidità 350 operai capisco che fine abbiano fatto i 350 bengalesi impiegati nella ditta per cui lavoro». Caschili, 30 anni, è un ingegnere della Ferretti Internatio- consoli a tessere una tela diventa- ta sempre più intricata. al sistema. bengalesi» nal, ditta bergamasca di costruzioni. Segue a pagina 2 Segue a pagina 7
  • 2. 2 mercoledì 2 marzo 2011 >>Primo Energia Il ministro dell’Ambiente Prestigiacomo: «Non è vero che contiene un tetto per il Libia fotovoltaico». Ma il limite degli 8mila Mw al 2020 c’è. I Verdi: «L’esecutivo ritiri il provvedimento» Abbandonati Decreto rinnovabili 350 operai bengalesi Il governo rivede il testo Dabbous dalla prima Caschili, perché sono rimasti a terra solo i bengalesi? Forse non c’era spazio per loro, o per mancanza di un accordo Alessandro De Pascale mente a non rispettare l’impegno te dei Verdi Angelo Bonelli. Sul- Realacci, responsabile green eco- bilaterale tra il governo italiano L preso con l’Ue e sarebbe un impli- la stessa linea anche il Partito De- nomy del Pd. «Il ministro Roma- e quello bengalese, fatto sta che e levate di scudi del mondocito tentativo di tenere l’Italia le- mocratico: «Ora che finalmente ni mente sapendo di mentire se la nostra ditta, che pure ha insi- ambientalista e delle im- gata a doppio filo alla dipenden- l’Italia si è messa in moto, il furo- afferma che gli incentivi alle rin- stito per imbarcarli, ha evacua- prese delle green economy, za energetica da altre nazioni», re ideologico del ministro Roma- novabili sono costati agli italia- to tutti i dipendenti tranne lo- contro il decreto sulle rin- denuncia l’Associazione naziona- ni, ci auguriamo contrastato dal- ni 20 miliardi di euro tra il 2009 ro. Si tratta di 350 cittadini del novabili del governo, continua le tutela energie rinnovabili (An- la Prestigiacomo, rischia di affos- e il 2010. La grandissima parte di Bangladesh, che lavoravano co- senza sosta. Si spera nelle riunio- ter). «Chiediamo al governo di ri- sare un settore che è in espansio- queste risorse ha infatti finanzia- me operai nei nostri cantieri. ni in corso tra i tecnici del mini- tirare questo decreto», attacca ne e già oggi vale come occupa- to i combustibili fossili e la chiu- Cosa rischiano? stero dello Sviluppo economico e senza mezzi termini il presiden- ti 5 volte la Fiat», spiega Ermete sura del vecchio nucleare». Ho chiamato la sede mi hanno quelli dell’Ambiente che mirano detto che nel campo sono al si- © SOITEC a realizzare un «testo condiviso» curo, ma non so se hanno vive- da entrambi i dicasteri. Una dele- ri, sono isolati a 8 chilometri da gazione del Gruppo imprese foto- Misurata. La situazione non è voltaiche italiane (Gifi) ha incon- tranquilla, prima di partire sen- trato i rappresentanti dello Svi- tivamo bombe e spari. luppo economico chiedendo di E il suo collega tanzaniano? eliminare la sospensione degli in- Per farlo partire abbiamo dovu- centivi previsti dal Conto energia to insistere con le autorità ita- al raggiungimento degli 8.000 Mw. liane, far capire che dopo l’im- Dal canto suo, il ministro dell’Am- piego dei mercenari africani ri- biente Stefania Prestigiacomo ha schiava il linciaggio. assicurato ieri agli Gli italiani come sono visti? operatori che il go- «Per raggiungere Piuttosto bene, sia prima che verno manterrà l’im- gli obiettivi Ue, dopo le manifestazioni antire- pegno «preso con l’Italia dovrà gime. Quando per la prima vol- l’Unione europea del ta, il 22 febbraio, il nostro gover- 17 per cento di pro- produrre ben no ha tentato di rimpatriarci duzione da fonti rin- 72mila Mw», con un volo militare, sono sta- novabili», aggiun- spiega Sofia, ti i libici passati dalla parte dei gendo che «non c’è ad di Conergy Il reeding di un impianto Soitec con le fasce dei pannelli, i sentieri e quelle agricole un tetto degli 8.000 Mw». Peccato che la bozza del decreto in circolazione sui tavo- li dell’esecutivo, che porta la data L’alternativa La maggioranza vuole limitare gli impianti su aree agricole. «Ma con la nostra del 24 febbraio, dice chiaramen- tecnologia si continua a coltivare. Bisogna pianificare non vietare», spiega Bonaldi della Soitec te che «nel caso di raggiungimen- «Una scelta incoerente to anticipato dell’obiettivo speci- fico per il solare fotovoltaico, fis- sato a 8.000 Mw per il 2020, è so- spesa l’assegnazione di incentivi per ulteriori produzioni da sola- con quanto fatto finora» re fotovoltaico». Si tratta del pun- to più controverso del testo. «Per coprire il 17 per cento del fabbiso- gno italiano di energia attraverso le fonti rinnovabili - spiega Giu- L seppe Sofia, amministratore dele- gato di Conergy Italy - l’Italia do- a bozza del nuovo prov- pannelli fotovoltaici e continuare ma è quella agricola destinata al- ne del territorio e non sulle limi- vrà produrre ben 72mila Mw». Il vedimento sulle rinno- a coltivare quasi la metà del ter- la coltivazione, sulla seconda c’è tazioni. Il primo compito è indi- nostro Paese oggi è a quota 3.115 vabili fissa nuovi limiti reno agricolo. «L’uso razionale un sentiero di servizio, sulla ter- viduare le aree adibite ai diver- Mw di fotovoltaico, con 154mila per gli impianti fotovol- del suolo nel fotovoltaico in agri- za i pannelli fotovoltaici a con- si usi, considerando che il foto- impianti, secondo i dati diffusi dal taici sui terreni agricoli. «Dalla coltura è un tema fondamenta- centrazione. «Così facendo il ter- voltaico è realtà, è il futuro, è un Gestore servizi energetici (Gse). data di entrata in vigore del pre- le ed è comprensibile la reazione reno coltivabile si riduce soltan- obiettivo europeo. Non basta dire Motivo per cui il tetto di 8.000 Mw sente decreto - si legge nel testo istintiva della popolazione locale to del 48 per cento e ai pannelli che non puoi produrre più di un al 2020 appare incomprensibile e - per gli impianti solari fotovol- e delle amministrazioni, perché viene garantita la stessa ombreg- determinata potenza per ettaro - potrebbe essere raggiunto nel gi- taici con moduli collocati a terra non hanno una visione comple- giatura di un impianto tradizio- come stabilisce questo decreto - ro di qualche anno. La Germa- in aree agricole, l’accesso agli in- ta della situazione», spiega Tom- nale», assicura Bonaldi. L’idea ha ma bisogna mettere a disposizio- nia nel solo 2010 ha infatti instal- centivi statali è consentito a con- maso Bonaldi dell’azienda tede- del rivoluzionario in questo set- ne le aree, altrimenti si creerà so- lato 6.500 Mw, arrivando a quo- dizione che il rapporto tra la po- sca Soitec che si occupa di foto- tore e secondo la Soitec consen- lo frammentazione. La concen- ta 16mila Mw totali con l’obiet- tenza nominale dell’impianto e voltaico a concentrazione. Que- tirebbe di «creare una nuova eco- trazione si fa solo a terra, quin- tivo di raggiungerne ben 52mila la superficie del terreno agrico- sta società ha progettato un se- nomia, legittimare questo tipo di di vietare pannelli sul suolo è in- nel 2020. La speranza è che quel lo nella disponibilità del propo- rie di piccoli impianti su terreni strutture e garantire una nuova coerente con quanto fatto fino- tetto risalga quindi a diversi an- nente non sia superiore a 100 agricoli in Puglia, con potenza da fonte di guadagno per gli agricol- ra. Perché l’Italia, che per questa ni fa e sia stato calcolato prima Kw per ogni ettaro di terreno, o 1 a 5 Mw, che utilizzano pannel- tori». Nell’area del Mediterraneo, tecnologia ha le maggiori oppor- dell’attuale boom: mille nuovi im- a 200 Kw per ogni ettaro di terre- li fotovoltaici a concentrazione. continua Bonaldi, «l’agricoltura tunità d’Europa, è stato il primo pianti che secondo il Gse entra- no per gli impianti solari fotovol- «Una tecnica che serve a ridurre è soggetta ad una forte concor- Paese a inserire il fotovoltaico a no in esercizio ogni giorno. «Met- taici con fattore di concentrazio- i costi, aumentando l’efficienza, renza, i terreni vengono costan- concentrazione nell’ultimo Con- tere un freno alle rinnovabili si- ne superiore a 400 (soli)». Su que- senza dover sospendere la colti- temente abbandonati, anche per to energia e ora vuole limitarlo». gnifica prendersi la responsabili- sta tipologia di impianti da tem- vazione», continua Bonaldi. Il se- problemi di fertilità, e ci sono ri- Facendo proliferare solo piccolis- tà dell’uccisione di un potenziale po c’è una forte opposizione, no- greto sono le «strisce agricole». In schi elevati di desertificazione». simi o grandissimi impianti. Pro- di sviluppo molto importante per nostante le nuove soluzioni pro- pratica il terreno viene diviso in Proprio per questo la Soitec chie- prio quello che il governo ha det- il Paese che ci porterà inevitabil- gettuali permettano di installare i diversi gruppi di tre fasce: la pri- de di puntare sulla «pianificazio- to di voler evitare. a.d.p.
  • 3. piano>> mercoledì 2 marzo 2011 3 ribelli a scortarci fino all’aero- Diritti Oltre 300mila lavoratori immigrati ieri hanno scioperato occupando le piazze dello Stivale. porto. Poi però, non siamo più Chiedendo la chiusura dei Cie, l’accesso alla cittadinanza e una «legge organica per i richiedenti asilo» partiti. Si era diffusa la voce che “Stranieri al razzismo” stava atterrando un aereo mili- tare, un C130, i cittadini teme- vano che fosse carico di mer- cenari pronti a sparagli. I libici che ci scortavano hanno pro- Dall’Italia al Nord Africa vato a spiegare che serviva per noi, per gli italiani da evacua- re, ma il timore era forte. La di- scussione è poi degenerata in una sparatoria. L’aereo non è più atterrato. Ritiene che il governo ab- Dina Galano lavorano nel nostro Paese, ha co- to a quanti sono riusciti ad arri- gli organizzatori del Primo Marzo, «A bia reagito prontamente sì voluto costruire un solido pon- vare ma si sono scontrati con le quando sarebbe necessaria «una all’emergenza? ccogliete i profughi te con i dirimpettai del Nord Afri- falle di un sistema di accoglien- legge organica e adeguata per la C’è stata una totale mancanza della rivoluzione». ca. Chi si è trasferito qui da tem- za che per molti ha significato im-tutela dei rifugiati e dei richieden- di previsione di un evento ine- Il richiamo all’Italia po ieri ha sfilato in corteo, abban- provvise detenzioni e trasferimen- ti asilo». Le piazze di ieri, piene di vitabile dopo i fatti di Tunisi e ieri si è eretto pro- donando per un giorno le fabbri- ti coatti da una struttura all’altra. italiani e non, hanno chiarito di del Cairo. Lavoravo con giovani prio dalle piazze delle nostre mag- che del Nord e le campagne del «Si evoca un inesistente “stato di essere “straniere” soltanto al raz- libici, tunisini ed egiziani, c’era giori città. Il Primo marzo, secon- Sud. Con lo sguardo rimasto pun- emergenza” solo per evitare acco- zismo e alla xenofobia. A Roma, un gran fermento, voglia di li- da edizione della giornata di scio- tato sul Mediterraneo e sui moti gliere le persone che stanno arri- uno striscione è stato esposto da- bertà. Per il 17 febbraio era sta- pero degli stranieri che vivono e di ribellione, la mano tesa in aiu- vando sulle nostre coste», dicono vanti alla Breccia di Porta Pia con ta indetta un manifestazione la scritta «150 anni di Unità: razzi- © LAPRESSE anti Gheddafi. Ma i colleghi ita- smo, sfruttamento, precarietà». A liani più anziani e gli stessi libici Palermo, la manifestazione ha sa- over 40 dicevano: «Non vi pre- lutato il giovane Noureddine, am- occupate il Colonnello sisteme- bulante di origini marocchine che rà tutto con i suoi metodi, sono si è dato fuoco perché gli era im- 40 anni che fa così». Sì ma pri- pedito di lavorare. In quella Sici- ma non c’era facebook. lia, la terra dove stanno inevita- Ha avuto paura? bilmente concentrandosi i flussi Dopo il discorso di Gheddafi dei migranti nordafricani, il siste- contro gli italiani pensavamo ma di accoglienza in questi giorni alle ritorsioni. E invece quello è sembra ancora più fragile. E il pro- stato il più grande errore strate- getto del “Villaggio gico del dittatore, dopo aver or- Per l’Alto della solidarietà” di dinato di uccidere la sua gente, commissariato Mineo, che dovreb- ha perso la fiducia del popolo. Onu «i toni vanno be ospitare almeno A quel punto parte dell’esercito duemila richiedenti è passato dalla parte dei ribelli. abbassati» perché asilo, piace poco sia Da un momento a l’altro è cam- «il nostro Paese agli operatori uma- biata la Libia. non è il più esposto nitari sia agli ammi- Napoli, manifestazione anti razzismo del 1 Marzo dell’Ue» ai flussi nistratori locali. No- nostante per la sua approvazione siano scesi in cam- Padova Da quattro notti, circa trenta immigrati sono accampati in presidio permanente po il presidente del Consiglio Ber- lusconi e il ministro dell’Interno sotto la Prefettura. Chiedono una soluzione alla situazione «e la garanzia di non essere espulsi» Maroni - quest’ultimo in visita al- la struttura per la seconda volta Contro la sanatoria lunedì scorso - ieri la portavoce dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, Laura Boldrini, è tornata a esprimere contrarietà a un «si- stema di accoglienza, come quello Nella Basilica del Santo che si sta attuando nel “Villaggio della solidarietà” a Mineo, che va rivisto». Nel corso dell’audizione in Commissione diritti umani del Senato, Boldrini ha spiegato che il progetto «rimette in discussio- Marco Maschietto dopo l’ennesima porta in fac- ca 500 i migranti avvicinati da via ad una lunga ed impressio- ne l’intero sistema di asilo in Italia è cia di Palazzo Santo Stefano, è aziende che in cambio di dena- nante serie di rigetti agli stra- che, in un momento di emergen- successo nuovamen- scattata la decisione di occupa- ro, dai 2000 ai 3000 euro, pro- nieri precedentemente condan- za, non so se sia saggio intaccare te. La Basilica del San- re simbolicamente la facciata mettevano di fornire dei con- nati per la violazione dell’ordine dal momento che, pur con tutti i to, luogo simbolo di Pa- esterna della Basilica. In linea tratti di lavoro per ottenere il di allontanamento del Questo- suoi limiti, ha finora dimostrato dova, è ritornata ad esse- con quello che già era accaduto permesso di soggiorno. Socie- re. Un paradosso: non puoi re- di funzionare». Eccentrico rispet- re al centro delle proteste. Dopo nella gru di Brescia e nella torre tà che, non appena riceveva- golarizzarti in virtù della tua ir- to alla rete di assistenza che gesti- gli studenti, che a dicembre si di Milano, a Padova i migranti, no i contanti, svanivano lette- regolarità. sce le domande di asilo, il progetto erano arrampicati sulle impal- dalla sommità del Santo, hanno ralmente nel nulla. Una vera e Dal presidio che si è creato sot- di Mineo non assicura che, come cature esterne contro la Gelmi- srotolato un enorme striscione propria truffa confermata an- to la Basilica per tutelare l’ini- prevede la legge, vi venga istitui- ni, è la volta delle contestazioni con scritto “No alle espulsioni” che dagli accertamenti della ziativa dei migranti, Nicola Gri- ta un’apposita commissione ter- dei migranti contro la “sanato- al grido: «Permesso di soggior- magistratura. Proprio per que- gion del Progetto Melting Pot ritoriale. «Diventa sempre più al- ria truffa”. no subito». sto i migranti, clandestini per lo Europa, spiega: “hanno deciso to il rischio che il governo depor- Da quattro notti una trentina di L’Associazione Razzismo Stop Stato, stanno chiedendo un per- di occupare la facciata del San- ti da un centro all’altro, per tutta senegalesi, nigeriani e maroc- aveva già denunciato che «a messo di soggiorno di protezio- to perché questa città silenzio- l’Italia, coloro che sono già in re- chini si erano accampati in pre- settembre del 2009, in occasio- ne sociale. sa parli della loro vicenda e co- gime di accoglienza e che questo sidio permanente sotto la Pre- ne della procedura di emersio- Alla truffa, in un secondo mo- nosca quello che sta avvenendo. spezzi i legami di integrazione ed fettura in Piazza Antenore per ne dei rapporti di lavoro dome- mento, si è aggiunta l’ingiusti- Ribadiamo ancora una volta al- abbatta le possibilità di presenta- chiedere una soluzione alla loro stico sommersi , si sono consu- zia. C’è chi, dopo aver avuto la Prefettura la necessità di con- re ricorsi contro i dinieghi degli situazione: «In qualità di truffa- mate truffe e raggiri di dimen- accesso alla procedura, si è vi- cedere un permesso di soggior- status», ha commentato la sezio- ti, chiediamo, alla Procura della sioni eccezionali in questa città sto vanificare davanti agli occhi no ai truffati.” ne siciliana dell’Associazione giu- Repubblica di questa città e alla e in questa regione ai danni di la possibilità di ottenere il per- Una vicenda che ha assunto i risti per l’immigrazione (Asgi), nel Questura di Padova, la garanzia cittadini extracomunitari irre- messo di soggiorno. Una circo- colori grigi del ricatto. Un ricat- timore che una cattiva gestione di di non essere espulsi». golarmente presenti in Italia». lare interpretativa del Capo del- to che i migranti pagano quoti- questa fase esponga a ulteriori ri- Nel primo pomeriggio di lunedì, Nel padovano sarebbero cir- la Polizia Manganelli ha dato il dianamente sulla loro pelle. volte e violenze.
  • 4. 4 mercoledì 2 marzo 2011 >>Primo Inchiesta Filippo Piccone, senatore e coordinatore regionale del Pdl in Abruzzo, al centro di un’indagine della Dda di Napoli sull’infiltrazione dei clan della camorra nella ricostruzione Inchiesta Sisma, il ras del Pdl chiesta sui rapporti tra il senato- re e la camorra. Ciò però non implica necessaria- mente che non ci sia alcuna inda- gine. Riferimenti a Piccone emer- nel mirino dell’antimafia gerebbero infatti da alcune inter- cettazioni telefoniche, nell’ambi- to un’inchiesta che la Dda napo- letana tiene aperta da mesi su al- cune società legate alla camorra, che subito dopo il terremoto han- © SCRoBoGNA/LAPRESSE Giorgio Mottola no provato a sbarcare in Abruzzo. L I fascicoli dell’inchiesta non sa- a politica potrebbe aver rebbero stati però ancora trasferi- aiutato i clan della camor- ti ai colleghi aquilani. ra a infiltrarsi in Abruz- Fuori dall’Abruzzo, non gode di zo negli appalti della rico- molta notorietà Filippo Piccone. struzione post terremoto. C’è una Eppure il coordinatore del Pdl è traccia precisa che i magistrati uno degli uomini chiave del po- stanno seguendo da diversi mesi. tere abruzzese. Per anni sindaco Nelle indagini sarebbe finito an- di Celano, in provincia dell’Aqui- che Filippo Piccone, coordinato- la, e ras incontrastato della Marsi- re regionale del Pdl, senatore della ca, nel 2008 non raggiunse la can- Repubblica e tra gli uo- didatura alla presidenza della Re- mini politici più poten- È l’uomo forte gione solo per un soffio. Dopo un ti dell’Abruzzo. Il suo di Berlusconi lungo ballottaggio interno Ber- nome spunta nelle car- in Regione. lusconi gli preferì il più telegeni- te di un’inchiesta del- co Gianni Chiodi, eletto poi Go- la Procura distrettuale È stato già vernatore. Come compensazio- antimafia di Napoli. coinvolto ne venne affidata a Piccone, elet- Il coinvolgimento di nell’inchiesta to senatore prima nel 2006 e poi Piccone è confermato Re Mida nel 2008, la guida del partito re- da fonti molto attendi- gionale. Lo scorso anno è stato bili della Dda napoletana. le indagini e con quali responsa- dimento aperto presso la Procu- stata prima la smentita dell’avvo- coinvolkto nell’inchiesta Re Mi- Non è però ancora bilità. Il contesto sarebbe tutta- ra dell’Aquila. Lunedì sera il sito cato di Piccone: «Non è arrivato da, senza essere però indagato. Il pos- sibile chiarire via quello degli appalti pubblici e internet di Repubblica aveva fat- alcun avviso di garanzia, la noti- padre è socio in affari di Dante Di a che titolo il sena- privati per il dopo sisma e il ten- to riferimento a un’inchiesta del- zia apparsa sui giornali è falsa». E Marco. A una società di quest’ul- tore del Pdl tativo dei clan casertani e napole- la magistratura abruzzese sui pre- poi anche quella del Procuratore timo è stato sospeso il certifica- sia pre- tani di partecipare alla spartizio- sunti legami tra il coordinatore dell’Aquila, Alfredo Rossini che a to antimafia perché sospettata di sente ne. A carico di Piccone non ci sa- del Pdl e una ditta casertana, le- Terra ha negato che presso la sua aver riciclato i soldi del tesoro di Uranio n e l - rebbe invece ancora alcun proce- gata al clan dei casalesi. Ieri c’è Procura sia stata aperta un’in- Vito Ciancimino. Uranio Mentre ancora non si hanno notizie delle analisi dei cinque contenitori ritrovati nel poligono militare sardo, emergono nuovi documenti. Sono dossier con le ricerche ambientali A Quirra spuntano altre frammenti di quei missili che han- no al loro interno elementi alta- mente radioattivi.” Veleni che do- vevano essere smaltiti con un par- ticolare sistema e che, invece, so- dieci casse radioattive no stati conservati in un deposi- to. In realtà, stando alle regole del- le basi statunitensi, il tempo mas- simo di stoccaggio per quel gene- re di residui bellici è di pochi mesi. Facevano eccezione solo piccole Gianluca Martelliano* da 5 sono diventate 15. E ora spun- sei, Domenico Fiordalisi. Poi sarà to nei teatri di guerra. A qualcuno isole. Nella lista c’era anche la ba- L tano anche i documenti. Gli uomi- lui a decidere se divulgarle o me- però sembra strano che l’arma del se Usa della Maddalena, nel nord a scatola nera del mistero ni della Procura di Lanusei sono no”, spiega Maria Antonietta Gatti, delitto sia così a portata di mano. della Sardegna, dove i pezzi di mis- di Quirra è ancora nel bun- arrivati a Pisa, al Centro Interfor- consulente scientifico degli inqui- “Io non credo che i militari siano sili potevano essere conservati per ker dell’Università di Ca- ze Studi Applicazioni Militari, per renti. Il problema è capire se dav- così ingenui da tenere in un ma- due anni. Non a caso, il tasso di lin- gliari. Non è dato sapere sequestrare i dossier con le ricer- vero in quelle casse con alti livel- gazzino incustodito scatole piene fomi non Hodgkin della zona è su- se gli scienziati abbiano già ana- che ambientali effettuate nel poli- li di radioattività c’è l’uranio impo- di munizionamento”, ironizza Ma- periore del 158 per cento rispetto lizzato le cinque casse radioatti- gono del Salto di Quirra. Carte che, verito o, quantomeno, la risposta riella Cao, del comitato Gettiamo al resto dell’isola. Dal 2008 la ban- ve trovate nei magazzini del poli- unite ai ritrovamenti di materiale al mistero di Quirra. Gli strumen- Le Basi. E allora, se non sono pro- diera a stelle e strisce non sventola gono militare sardo. Nessuno, al- bellico, potrebbero incastrare il ti indicano la presenza di U238. iettili all’uranio impoverito, di che più sull’arcipelago. La base dell’Us meno formalmente, ha dimostra- killer che uccide con tumori e leu- Si tratta di un isotopo dell’uranio. si tratta? “In alcuni missili - chia- Navy è stata chiusa. A Quirra, in- to la correlazione tra l’alto tasso di cemie gli abitanti dell’area intor- Ma la questione non è così sempli- risce Cao - c’è una determinata vece, il grand hotel per eserciti e tumori nella zona e le sperimen- no alla base. «Non so se faranno ce. Tutto dipende da quanto è pu- componente di materiale radioat- aziende di tutto il mondo è rima- tazioni balistiche nella base. Con uscire subito i risultati delle anali- ro. Se la percentuale arriva quasi al tivo e ci sono procedure segretissi- sto. E conserva i souvenir di tutti l’ultimo sequestro, le scatole che si. Prima le dovrà vedere il Procu- 100 per cento, ci troviamo di fron- me per lo smaltimento. Penso che gli ospiti. presentano tracce di radioattività ratore della Repubblica di Lanu- te a uranio impoverito, quello usa- queste scatole possano contenere *Ecoradio Calabria Due morti, smottamenti, frane e tanta paura. E i soliti problemi legati alla man- sotto i nostri piedi. Da questo punto di vi- sta, la Calabria è una regione al collasso, Altri due morti canza di prevenzione. Quasi tutta l’Italia sta facendo i conti con l’ondata di maltem- con il 100 per cento dei comuni a rischio idrogeologico. In Italia 6 milioni di persone © SAPoNE/LAPRESSE per il dissesto po, particolamente violenta in Calabria e Sicilia. Del dissesto idrogeologico ci si ri- abitano un territorio ad alto rischio idro- geologico e 3 milioni vivono in zone ad al- idrogeologico corda solo quando piove e il terreno frana to rischio sismico.
  • 5. piano>> mercoledì 2 marzo 2011 5 Dossier Dossier Legambiente presenta il rapporto annuale sull’edilizia scolastica italiana. Più di un terzo degli edifici ha urgente bisogno di manutenzione. Oltre la metà è in area a rischio sismico Una scuola pubblica Diego Carmignani L e infelici uscite del no- stro premier in merito al- la scuola pubblica hanno insicura e insostenibile sollevato un inevitabile vespaio di polemiche, dichiara- zioni e controffensive. Alla bre- ve vita delle parole, si suole ri- spondere con la solidità dei fat- ti. Giunge così come un risveglio © ABBATE/ANSAw sulla nuda realtà il rapporto an- li, premiata dalle certificazioni nuale che Legambiente dedica di agibilità, staticità e igiene, ma allo salute dell’edilizia scolasti- anche da un buon risultato nel- ca italiana. Per la sua undicesi- la raccolta differenziata. Sul ver- ma edizione, il dossier “Ecosiste- sante energie rinnovabili, emer- ma scuola” non lesina particolari gono le virtuose Imperia, Prato, poco rassicuranti sulle condizio- Ragusa e Vicenza. Proprio il te- ni delle strutture in cui passano ma ambientale si salda a quello il loro tempo 8 milioni di ragazzi. della sicurezza. In larga parte, le L’indagine si è concentrata sulle scuole italiane non monitorano scuole d’infanzia primarie e se- il rischio ambientale: malgrado condarie di primo grado di 93 ca- la legge 257 del 1992, che richie- poluoghi di provincia, rendendo de alle Regioni il censi- conto di un patrimonio edilizio Insufficiente mento degli edifici in scolastico largamente in stato di il monitoraggio cui sia presente amian- emergenza, con più di un terzo del rischio to, il 18 per cento dei degli stabili (il 36 per cento) che comuni non fa regola- ancora necessita di urgenti in- ambientale re monitoraggio. Grave terventi di manutenzione. I nu- determinato da la percentuale relativa meri messi in maggiore eviden- amianto, radon al radon, misurato ap- za nella ricerca dicono già tutto: ed elettrodotti pena dal 30 per cento su 42.000 edifici, la metà è situa- delle amministrazioni. ta in aree a rischio sismico, men- solo il 10,14 per cento è costrui- ne incendi presente nel 35,4 per da Trento, Parma, Siena, Biella Sottovalutati anche i rischi deri- tre solo il 58 per cento possiede to secondo criteri antisismici. A cento e scale di sicurezza in poco e Alessandria, mentre le regioni vanti dalla vicinanza ad elettro- fronte di ciò, si registra che qua- più della metà. Poche novità ri- che continuano ad essere ai ver- dotti, monitorati appena nell’11 il certificato di agibilità. In parti- colare, le rilevazioni dicono che ilsi nella totalità degli edifici ven- spetto alle scorse edizioni anche tici sono Piemonte, Toscana ed per cento dei casi. Inoltre, quasi 9 per cento delle scuole è situato gono fatte prove di evacuazione, nella classifica della qualità che Emilia Romagna. Scendendo a il 17 per cento degli edifici sco- su un terreno a rischio idrogeo- che in più del 90 per cento delle vede il Centro Nord saldo in te- Sud bisogna scorrere fino al 24° lastici si trova a meno di 5 chi- logico, meno della metà possiede scuole si trovano porte antipani- sta. A svettare è il comune di Pra- posto per trovare la città più vir- lometri da industrie e il 10,5 per il certificato di collaudo statico eco. Certificazione di prevenzio- to, seguito, tra i primissimi posti, tuosa, che risulta essere Napo- cento a meno di un km da fonti Mobilità di inquinamento acustico. Anco- ra, la prossimità ad antenne per Mobilità Una ricerca di Deloitte rivela la predisposizione dei cittadini a cambiare i mezzi cellulari è nel 15 per cento dei ca- si, ad antenne televisive emitten- tradizionali. I problemi restano legati all’autonomia (bassa) e al prezzo d’acquisto (alto) dei veicoli ti radio televisive nel 4. In mate- ria di ambiente, la raccolta diffe- Sette italiani su dieci renziata è ferma all’80 per cen- to; lenta la crescita del biologico nelle mense dove, anche se all’87 per cento vengono serviti pro- dotti biologici, solo l’8,66 offre ci- vogliono l’auto elettrica bi interamente bio, mentre il re- sto delle mense dichiara di uti- lizzarne una percentuale intor- no al 54 per cento; in trend po- sitivo il risparmio energetico, co- sì come l’impiego di fonti rinno- Guliano Rosciarelli tivi governativi. Mentre i veicoli a non è in grado di offrire; e que- tre, lo sviluppo nel medio termi- vabili, che hanno superato la so- S combustione continuano a esse- sto nonostante che solo l’1% de- ne dell’infrastruttura di ricari- glia dell’8 per cento. In generale, ette italiani su dieci oggi re considerati superiori in termi- gli automobilisti percorra gior- ca per i veicoli elettrici a Roma, dal dossier, emerge la difficoltà stanno pensando di passa- ni di autonomia, comodità del ri- nalmente più di 320 km. Riguar- nonché accordi con costruttori degli Enti locali di tenere in piedi re dall’automobile tradizio- fornimento rispetto alla ricarica do ai costi d’acquisto, l’indagi- di veicoli elettrici finalizzati alla un patrimonio edilizio ormai ob- nale a quella elettrica. Un e di prezzo. Secondo oltre l’80% ne mostra che il 57% del cam- sperimentazione e alla diffusio- soleto, costruito nel 65 per cen- passaggio epocale per un pae- degli intervistati, infatti, la co- pione non è disposto a paga- ne dei veicoli nei territori. «Co- to dei casi prima del 1974, anno se che presenta il parco auto più modità di ricarica, l’autonomia e re di più per una vettura elettri- me Acea -ha dichiarato l’ammi- dell’entrata in vigore dei prov- numeroso d’Europa (59 vettu- il costo di ricarica sono estrema- ca. La vita utile della batteria e nistrato delegato Marco Stade- vedimenti per l’edilizia antisi- re ogni 100 abitanti), fotografato mente importanti per considera- i costi connessi al cambio della rini- intendiamo sviluppare so- smica, e condizionato da diffe- nell’ultima ricerca condotta da re l’acquisto o il noleggio di una stessa come alternativa alla ri- luzioni di mobilità per integra- renze evidenti nell’investimen- Deloitte. Lo studio, presentato vettura elettrica. carica- continua la ricerca – re- re le fonti di produzione rinno- to: il divario tra Nord (53.472 eu- ieri in anteprima europea a Mila- Il potenziale cliente - si legge stano fattori determinanti nel- vabile, a partire dall’impianto ro) e Sud (22.482) testimonia un no, dice che i potenziali first mo- ancora - ha compreso che la ri- lo sviluppo del settore. I produt- fotovoltaico realizzato a Com- approccio politico-amministra- vers (i pionieri) sono soprattutto carica della batteria è una at- tori di energia sembrano essere mercity che, con i suoi 5Mw, è tivo agli antipodi nella gestione i giovani di città, attenti all’am- tività che richiede molto tem- consapevoli del futuro sviluppo il più grande in Italia in ambito complessiva dell’edilizia scola- biente e sono attratti dalle au- po ed è disponibile a cambiare del settore. In questa ottica va urbano». stica. E, va da se, nel considerare to elettriche perché convenienti, le proprie abitudini, accettando inquadrato l’accordo siglato ie- la scuola come centro vitale del- sicure, alla moda e con un buon l’idea di dover aspettare qual- ri tra Acea e Enel per lo svilup- La grande maggioranza la nostra società. Legambiente, rapporto prezzo/prestazioni. Per che ora rispetto ai 10 minuti per po congiunto dell’infrastruttura del campione (74%) perché il quadro dell’emergenza la maggior parte degli intervista- gli attuali carburanti, ma non di ricarica per la mobilità elet- ha però aspettative di sia il più preciso possibile, riba- ti i veicoli elettrici sono miglio- transige sulle necessità di au- trica. Un accordo che prevede disce la necessità della pubblica- ri rispetto ai tradizionali veicoli tonomia. La grande maggioran- il lancio di test e progetti pilota autonomia (480 km) zione dell’Anagrafe scolastica, at- a combustione, in termini di im- za del campione (74%) ha infat- congiunti di mobilità elettrica che attualmente il tesa da quindici anni e più volte patto ambientale e costi, grazie ti aspettative di autonomia (480 a Roma e in altre città e regioni mercato non è in grado annunciata, senza alcun seguito, anche alla disponibilità di incen- km) che attualmente il mercato italiane. L’intesa prevede, inol- di offrire dal nostro Governo.