Presentazione svolta il 17 luglio 2008 presso CdIE Centro di Iniziativa Europea, Milano.
Titolo: Responsabilità Sociale d'Impresa e Benessere d'Organizzazione.
2. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione Giorgio Tacconi l’impresa è il ramo che sostiene i portatori di interesse la società è l’albero che sostiene le imprese RSI = pre occuparsi della sostenibilità
3. l’impresa come comunità dipendenti e collaboratori fornitori e appaltatori clienti utenti consumatori autorità e istituzioni Giorgio Tacconi responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione
4. il rapporto di lavoro retribuzione diritti formazione motivazione prestazioni doveri cooperazione impegno Giorgio Tacconi responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione
5. l’organizzazione Giorgio Tacconi responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione persone struttura scopo ambiente tecnologie
6. i bisogni individuali 1 elementari 2 sicurezza socialità 3 4 stima realizzazione 5 Giorgio Tacconi responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione la scala di Maslow
7. la cultura d’organizzazione artefatti ambiente tecnologia linguaggio comportamenti strategie obiettivi filosofie regole valori espliciti assunti di base impliciti convinzioni inconsce date per scontate atteggiamenti consuetudini sentimenti miti credenze Giorgio Tacconi responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione
8. il clima d’organizzazione partecipazione calore ricompense sociali cooperazione comunicazione gerarchia struttura achievement ricompense estrinseche crescita innovazione autonomia Giorgio Tacconi responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione
9. il disagio d’organizzazione dinamica personale sociale o istituzionale che danneggia la salute psico-fisica e impedisce di raggiungere gli obiettivi aziendali stress strain burnout turnover mobbing molestie conflitto azzardo Giorgio Tacconi responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione
10. determinante di un processo che coinvolge l’individuo nella sua interazione con l’organizzazione Giorgio Tacconi stress responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione
11. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione produzione di risposte fisiologiche, psicologiche e comportamentali di tensione in seguito alla percezione di potenziali fonti di tensione (stressor) Giorgio Tacconi strain
12. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione uno stato di esaurimento fisico emozionale e mentale che si sviluppa da una protratta esposizione a situazioni emotivamente “esigenti” Giorgio Tacconi burnout
13. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione decisione di abbandonare l’organizzazione in cui si opera Giorgio Tacconi turnover
14. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione comunicazione ostile e non etica diretta in maniera sistematica da parte di uno o più individui generalmente contro un singolo Giorgio Tacconi mobbing
15. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione ogni atto o comportamento indesiderato, anche verbale, a connotazione sessuale arrecante offesa alla dignità e alla libertà della persona che lo subisce, Giorgio Tacconi molestie ovvero che sia suscettibile di creare ritorsioni o un clima di intimidazione nei suoi confronti
16. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione Giorgio Tacconi conflitto tentativo di compiere una scelta ottimale entro una varietà di opzioni
17. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione comportamento volontario o inconsapevole che espone a pericoli sé e/o gli altri Giorgio Tacconi azzardo
18. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione cittadinanza d’organizzazione competenze creatività altruismo feedback motivazione ergonomia ascolto attivo soddisfazione compliance collaborazione committment sicurezza comunicazione problem solving ruolo team autonomia POS Giorgio Tacconi
20. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione gestire il sistema politica deleghe funzioni procedure obiettivi audit Giorgio Tacconi
21. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione integrare i sistemi ambiente responsabilità amministrativa sicurezza privacy qualità rsi risk management Giorgio Tacconi
22. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione team working dinamiche di gruppo ciclo di vita ruoli e motivazioni comunicazione Giorgio Tacconi
23. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione valutare i rischi 1 identificare i fattori di rischio 2 misurare i rischi 3 identificare e attuare le misure di prevenzione Giorgio Tacconi
24. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione identificare i fattori di rischio palesi occulti da controllare da individuare analisi delle mansioni Giorgio Tacconi
25. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione identificare i fattori di rischio l’albero delle cause o degli eventi evento non desiderato behaviour based safety analisi dei comportamenti pericolosi l’infortunio non è una fatalità ready for the unespected Giorgio Tacconi
26. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione misurare i rischi gravità delle peggiori conseguenze se… numero di esposti tempo di esposizione rischio zero area del miglioramento intervento prioritario Giorgio Tacconi
27. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione identificare le misure di prevenzione tecniche organizzative procedurali microclima ergonomia formazione manutenzione dpi controllo autorizzazione tempi e metodi sostituzione Giorgio Tacconi
28. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione identificare le misure di prevenzione problem solving brainstorming Giorgio Tacconi plan do check act ciclo di Deming innovazione
29. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione attuare le misure di prevenzione project management chi fa che cosa tempi e fasi risorse verifica dei risultati Giorgio Tacconi
30. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione attuare le misure di prevenzione verifica delle performance efficacia ed efficienza nel tempo mantenimento aggiornamento Giorgio Tacconi
31. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione empowerment tempo conoscenze comfort stile di vita consapevole riconoscimento incentivi investimento emotivo personale coinvolgimento Giorgio Tacconi
32. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione stile di vita consapevole alimentazione dipendenze idoneità alla mansione problematiche psico-sociali sorveglianza sanitaria Giorgio Tacconi
33. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione imparare ad apprendere 1 esperienza concreta 2 osservazione riflessiva 4 spe r imentazione attiva 3 concettualizzazi o ne concreta Giorgio Tacconi ciclo di Kolb
34. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione gestire il tempo mobilità famiglia ritmi e metodi di lavoro Giorgio Tacconi
35. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione coinvolgimento ascolto informazione consultazione gestione dei cambiamenti Giorgio Tacconi
36. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione comfort ambiente postura ordine relax ergonomia cognitiva Giorgio Tacconi
37. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione riconoscimento valorizzazione delle diversità coltivazione de i talenti pari opportunità meritocrazia categorie protette riabilitazione reinserimento Giorgio Tacconi
38. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione tutto questo per sviluppare… consapevolezza abilità creatività appartenenza Giorgio Tacconi
39. responsabilità sociale d’impresa e benessere d’organizzazione Giorgio Tacconi riassumendo… intervenire su leadership monitorare il disagio creare cittadinanza team working empowerment
Kondo (1993) “un’azienda è le sue persone”. Le loro conoscenze, esperienze e il loro coinvolgimento sono necessari per ottenere il successo dell’organizzazione nel lungo termine.
La teoria dei bisogni di Maslow Bisogni elementari : fame, sete, sonno, ecc. Bisogni di sicurezza : stabilità dell'occupazione, retribuzione, ecc. Bisogni di socialità : relazioni e senso di appartenenza a gruppi Bisogni di stima : autostima e stima altrui Bisogni di realizzazione : poter esprimere le proprie capacità
Il clima organizzativo è una caratteristica relativamente omogenea di una organizzazione ciò permette di distinguerla da altre organizzazioni: 1. incorpora le percezioni collettive che gli individui hanno della loro organizzazione considerando dimensioni come autonomia, fiducia, coesione, sostegno, riconoscimento, innovazione, equità; 2. è prodotto dall'interazione tra i individui; 3. si usa come base per l'interpretazione della situazione; 4. riflette la cultura organizzativa ed i prevalenti valori normativi e atteggiamenti ; 5. esercita la sua influenza modellando il comportamento. Il clima organizzativo si studia in maniera empirica attraverso la valutazione degli attributi ambientali da parte dei soggetti che vivono in tale ambiente. Un valore personale e’ stato definito come ciò che una persona cerca di ottenere…in quanto ciò conduce al proprio benessere”. Il valore personale serve come indicatore latente per stabilire ciò che per una persona è significativo del proprio benessere in un ambiente di lavoro, o della qualità di una organizzazione. Il carico di lavoro e’ associato alla soddisfazione lavorativa e a una serie di malesseri fisici, psicologici e comportamentali. Il malessere insorge se il controllo non e’ commisurato alle richieste del compito. L’autonomia e il controllo, riguardano il grado di libertà, di indipendenza e di discrezione che ogni individuo ha nel determinare le procedure per portare a compimento il proprio compito. Gli impiegati con un alto livello di autonomia al lavoro sono di solito più motivati, soddisfatti e impegnati attivamente . Al contrario si avrà un alto grado di assenteismo e stress emozionale, patologia fisiche e mentali. La chiarezza o l’ambiguità’ del proprio ruolo sono determinanti la sicurezza nel posto di lavoro. L’ambiguità del ruolo porta a insoddisfazione e poco impegno. Le condizioni ambientali includono una serie di caratteristiche fisiche dell’ambiente quali : il rumore, il fumo, la qualità della luce, le attrezzature a disposizione, la comodità della postazione. Dinamiche organizzative In questa categoria si fa riferimento alle possibilità dei lavoratori di poter far carriera, alle opportunità che hanno di accrescere le loro competenze , di essere informati sulla stabilità della loro situazione lavorativa. Questa categoria include la sicurezza del posto di lavoro, le possibilità di apprendimento, la equità dei pagamenti e dei benefici. La percezione di avere un lavoro sicuro e’ relazionato alla soddisfazione, alla qualità della vita extralavorativa, al benessere psicologico In generale la sicurezza del lavoro coincide con un alto grado di fiducia nei confronti dell’organizzazione e a un più alto impegno nella realizzazione del ruolo professionale. Struttura organizzativa Gli indicatori su questa dimensione enfatizzano il modo in cui il luogo di lavoro e’ organizzato, nei termini di come influenza le relazioni interpersonali e l’ambiente sociale. Questi includono il supporto dell’organizzazione, il coinvolgimento, la partecipazione, il feedback e la comunicazione. I fattori interpersonali , quali la collaborazione tra colleghi e superiori, sono importanti nell’organizzazione della qualità in quanto sono un supporto alla risoluzione dei problemi e strumenti di condivisione. Il supporto dell’organizzazione e’ ogni azione presa dall’organizzazione rappresentativa dell’importanza che attribuisce alla salute dei lavoratori.
Si sviluppa attraverso varie fasi: dalla percezione di potenziali fonti di tensione nell’ambiente (stressor), fino alla determinazione di conseguenze sia individuali che organizzative. Lo stress è dunque inteso come una dinamica fra la persona e l’organizzazione. Due classi di fattori: - gli stressor, ovvero le fonti di stress (fattori intrinseci al lavoro, relazione con altre persone, carriera e riuscita, interfaccia casa-lavoro, …); - gli effetti dello stress sull’individuo (salute psicologica e salute fisica).
L’essenza dei conflitti sociali è l’interazione: la tipologia di relazione determina la tipologia di conflitto intrapersonale, interpersonale, intragruppo, intergruppi. Il conflitto organizzativo può derivare dalla percezione di incompatibilità tra preferenze comportamentali, limitatezza delle risorse disponibili in relazione agli obiettivi di più persone; nonché dal contrasto fra valori e atteggiamenti di persone diverse. Secondo un approccio tradizionale il conflitto è disfunzionale per l’organizzazione e l’obiettivo da perseguire è la sua risoluzione o riduzione. Secondo un apprroccio innovativo esiste un conflitto costruttivo, capace di aumentare la produttiviità, da un lato, e la soddisfazione per il lavoro delle persone, dall’altro: l’interesse si sposta dalla sua risoluzione alla gestione delle situazioni conflittuali.