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PER
              F in
               arsi         ZONA QUATTRO

CRISI ECONOMICA E SOLIDARIETÀ
N     EL DISCORSO di Sant’Ambro-
      gio – pronunciato davanti a tutte
                                                                                                  4
                                                                                       farsin4@gmail.com
                                                                                                                         gennaio 2010
                                                                                                                                     N. 2




le autorità cittadine — l’arcivescovo
Dionigi Tettamanzi ha sferzato le isti-
tuzioni parlando delle occasioni man-
cate, dello smarrimento di quel “soli-
darismo ambrosiano” caratteristico della
città. E, davanti a quel sindaco che per
magnificare i risultati e gli obiettivi fu-
turi della sua giunta ha fatto stampare
e spedire a casa dei milanesi 750.000
copie di un opuscolo costato quasi
300.000 euro, si interroga: «Non abbia-
mo la sensazione che si punti alla co-
struzione di campagne di immagine, na-
scondendo la consistenza reale dei
problemi? Chi è chiamato a operare per
gli altri deve mettere al centro delle pro-
prie attenzioni i problemi delle persone
                                              Operai in sciopero all’INNSE di via Rubattino.
e risolverli».
L’Arcivescovo chiede più solidarietà,
difende i poveri, torna a parlare di crisi    Ed è di questo che vogliamo parlare, per         se esistono opportunità di lavoro sul
economica, del lavoro che manca o che         far conoscere realtà concrete che da anni        territorio, nei servizi alle persone, tra
è precario per i giovani. Il cardinale sot-   operano sul territorio della Zona 4, come        le officine artigiane o le piccole impre-
tolinea che c’è una Milano generosa e         il Centro di Ascolto della Caritas. Che          se, tra chi cerca personale, o badanti,
solidale col prossimo. Ringrazia la Chie-     la crisi ha colpito, e ancora colpisce,          o collaboratrici familiari, e non sa che
sa, il volontariato, quelli che chiama        sono stati tra i primi ad accorgersi: al         rivolgendosi a questo servizio può tro-
«angeli della quotidianità». Ci pare che      loro sportello nel 2009 si sono rivolte          vare una risposta alle sue necessità fa-
quasi li contrapponga alle mancanze de-       140 persone in più rispetto al 2008!             cendo incontrare offerta e domanda di
gli amministratori: «Senza di loro la città   Raccogliamo quindi il loro invito e lo           lavoro.
sarebbe sicuramente più difficile».           rivolgiamo ai nostri lettori per vedere                             © Claudio De Biaggi


     “…non dare per carità ciò che è dovuto per giustizia”
     IL CENTRO DI ASCOLTO CARITAS
I CENTRI DI ASCOLTO sono realtà
  promosse dalle Parrocchie della Dio-
cesi di Milano dove le persone in diffi-
                                              blemi. Valutata la situazione gli operatori
                                              cercano di definire con la persona ascol-
                                              tata un progetto di aiuto specifico, so-
                                                                                               progetto, quando necessario e compati-
                                                                                               bilmente con le risorse messe a dispo-
                                                                                               sizione dalla comunità, vengono offerti
coltà possono incontrare dei volontari        stenibile e rispettoso delle potenzialità        anche degli aiuti concreti per tempi li-
preparati per ascoltarle e accompagnarle      e della dignità di ciascuno evitando ogni
nella ricerca di soluzioni ai propri pro-     assistenzialismo. Nell’ambito di questo                         (continua alla pagina seguente)


     NOTIZIE A CURA DEL                         PARTITO DEMOCRATICO                                  DELLA         ZONA 4
    1
CENTRO DI ASCOLTO CARITAS                        di Ascolto non si esaurisce nella rela-                  presso la Parrocchia B.V. Addolorata
                                                 zione con le persone incontrate. Implica                 di Viale Ungheria (lunedì pomeriggio
mitati. In ogni caso viene garantita             un’interazione con il territorio finaliz-                dalle ore 15,00 alle 17,00).
un’azione di orientamento e accompa-             zata a individuare le possibili risposte                 Le povertà riscontrate sono prevalente-
gnamento ai servizi e alle risorse del ter-      ai bisogni delle persone incontrate. Sol-                mente quelle personali, famigliari, cul-
ritorio.                                         lecita una comunicazione con la comu-                    turali ed economiche conseguenti ora
La nascita dei primi Centri di Ascolto           nità tesa a renderla più consapevole e                   soprattutto alla perdita del lavoro da par-
nella Diocesi di Milano risale alla secon-       corresponsabile nei confronti delle per-                 te di uno o più membri della famiglia:
da metà degli anni settanta. Il Convegno         sone in povertà che vengono accolte.                     per esse si cercano soluzioni in riunioni
“Farsi prossimo” nel 1985 e il Sinodo,           L’efficacia di un Centro di Ascolto non                  di équipe settimanali, dopo aver ascoltato
dieci anni dopo, hanno contribuito a con-        si misura nel numero delle situazioni                    la persona e fatto con lei una prima va-
solidare e accreditare, non solo in ambito       “risolte” ma nell’apporto fornito alla                   lutazione, senza creare eccessive aspet-
ecclesiale, l’esperienza dei Centri di           costruzione di una comunità capace di                    tative, lavorando “in rete” con i Servizi
ascolto favorendone la crescita numerica         condividere i bisogni per restituire di-                 pubblici, il volontariato e i privati sen-
e qualitativa. Oggi sul territorio della         gnità alle persone indipendentemente                     sibili.
Diocesi operano 290 Centri di ascolto            dalla loro provenienza o dallo stato in                  Le persone che prestano gratuitamente
collegati alla Caritas Ambrosiana.               cui si trovano.                                          la loro opera nei Centri di Ascolto Ca-
I Centri di ascolto sono ambiti attraverso       Nel territorio della vecchia Zona 13 è                   ritas sono volontari, motivati ed uniti
i quali la comunità vive concretamente           presente un Centro di Ascolto con due                    dallo “stile Caritas” della quale condi-
la dimensione dell’attenzione solidale           sportelli: presso la Parrocchia S. Gal-                  vidono l’obiettivo “…non dare per ca-
nei confronti di chi si trova in una si-         dino in Via Salomone (aperto il lunedì                   rità ciò che è dovuto per giustizia”.
tuazione difficile. L’attività di un Centro      mattina dalle ore 10,00 alle 12,00), e                                            © Luciana Dolci

                                                                                                          ziative semplici, come l’introduzione dei
             LA SCUOLA DI VIA RAVENNA,                                                                    menu etnici e la celebrazione delle feste
                  un test per il futuro                                                                   tradizionali, il progetto apriva la mente
                                                                                                          alla complessità della vita cittadina e delle
                                                                                                          sue varie culture, in un clima di reciproco

D     OPO I TAGLI ai fondi e alle risorse,
      ci mancava anche il tetto di 30 per
cento di alunni stranieri per classe, e le
                                                 nienza da un ambiente di analfabeti, in
                                                 precarie condizioni abitative ed econo-
                                                 miche. Questo problema riguarda, per
                                                                                                          rispetto. I bambini stranieri si sentivano
                                                                                                          accolti e riconosciuti dalla collettività, i
                                                                                                          bambini italiani arricchivano le loro co-
nostre scuole di periferia rischiavano di        esempio, i Rom e i bambini italiani di re-               noscenze e apprendevano le regole fon-
chiudere. Per fortuna Gelmini ci ha ri-          cente immigrazione dal sud, un flusso                    damentali della civile convivenza. Qual-
pensato e il tetto colpirà solo i bambini        che è ricominciato al Corvetto negli ultimi              cuno si ricorderà la festa del capodanno
non nati in Italia. Nella scuola di via Ra-      anni. La zona, una volta operaia, ora è                  cinese 2003, con il grande drago in piazza
venna, al limite sud della città dove il         un conglomerato mal definibile, di case                  Duomo, partita dall’iniziativa di queste
Corvetto guarda verso Chiaravalle, sei su        popolari abbandonate all’incuria e alla                  scuole; in quell’occasione i bambini fu-
dieci alunni sono figli di immigrati, contro     diffusa illegalità. Ma le istituzioni rico-              rono i protagonisti di un evento culturale
una media milanese di due su dieci. L’an-        noscono ora solo l’handicap psicofisico,                 importante, in cui cibo, tradizioni e riti
no scorso al primo anno si erano iscritti        il cui sostegno è comunque ridotto ai mi-                erano la rappresentazione molto concreta
41 stranieri e 2 italiani. Ma va detto che       nimi termini.                                            e viva del contesto articolato in cui vivia-
questi bambini sono in gran parte nati in        Si tratta di ben altro che tirare a campare;             mo. Ma il Comune tagliò i finanziamenti
Italia – ed è assurdo che dobbiamo ancora        qui è in gioco la nostra idea di democrazia.             e lasciò soli bambini e docenti.
chiamarli immigrati. Di più, gli studenti        Proprio qui, nelle scuole di via Ravenna                 Dopo la chiusura della vicina scuola di
più bravi e motivati sono spesso di fami-        e via Martinengo, è nato il progetto in-                 via Quaranta – araba e non coranica, ci-
glia cinese o egiziana, o comunque pro-          terculturale, ci racconta il prof. Ambrosi,
venienti da famiglie che credono nel va-         che ne è stato promotore. A partire da ini-                              (continua alla pagina seguente)
lore culturale e sociale della scuola. Sono
valori sempre meno sentiti dai genitori
italiani, che vedono i figli grandi disoc-
cupati anche col diploma. Per loro la scuo-
la è un parcheggio, per gli immigrati una
scommessa su un futuro migliore.
Per l’integrazione e l’uguaglianza dei
bambini il governo Prodi aveva istituito
la figura del facilitatore linguistico, ora
quasi estinta dopo i colpi inferti alla scuola
pubblica dalla ministra Moratti e le maz-
zate finali della Gelmini. Di queste figure
ci sarebbe ancora estremo bisogno, per
colmare il vuoto dovuto a condizioni so-
ciali critiche: una difficoltà di partenza
che riguarda bambini italiani e stranieri
in percentuali analoghe. La più grave ipo-
teca sul successo scolastico è la prove-         La scuola di via Ravenna dove è nato il progetto interculturale
    2
LA SCUOLA DI VIA RAVENNA, UN TEST...             nalmente a scuola il rappresentante di                luppo culturale di una zona difficile co-
                                                 un consolato che si è offerto di finan-               me il Corvetto. Vorremmo che le istitu-
tando Chiara Saraceno – la scuola di via         ziarlo. Un segnale anche questo di ap-                zioni preposte fossero altrettanto sensi-
Ravenna aperse un corso facoltativo di           prezzamento per l’intelligente e corag-               bili a questo importantissimo bacino di
arabo, due ore settimanali per 20-30             gioso lavoro degli insegnanti di via                  prova del nostro futuro di milanesi e ita-
bambini. Quando lo si è dovuto chiudere          Ravenna, rivolto alla comprensione re-                liani.
per il taglio dei fondi, è arrivato perso-       ciproca, alla crescita civile e allo svi-                                     © Anna Kemeny

                                                                                                       che noi del Partito Democratico vorrem-
                             Il bus della vergogna...                                                  mo dare a questi nostri ospiti cercati e
                                                                                                       graditi non solo la nostra ospitalità ma
     ... premiato con l’«Ambrogino d’oro»                                                              anche il diritto ad un permesso di sog-
                                                                                                       giorno provvisorio di un anno per la ri-

P     ER COMBATTERE il fenomeno del-
     l’immigrazione clandestina, è stato
trovato un sistema molto semplice. Gli
                                                 Il nostro buon Amir, per fortuna sua, era
                                                 approdato in America lasciando in Af-
                                                 ghanistan suo fratello Hassan maestro
                                                                                                       cerca o l’offerta di un lavoro. Poi il diritto
                                                                                                       al voto ovvio per chi è soggetto fiscale e
                                                                                                       quindi cittadino a tutti gli effetti.
stranieri senza documenti vengono fatti          nel cacciare gli aquiloni. A Milano avreb-            “Dice che era un bell’uomo e veniva dal
salire su un autobus dell’ATM (in gergo          be superato il dazio e sarebbe stato preda            mare, parlava un’altra lingua, però sapeva
denominato Stranamore dal format TV)             dei Puma. Ma è civiltà questa ? E pensare             amare.”            © Giorgio Malinverni
con grate sui vetri e porte blindate, e por-
tati in Questura da parte di un Nucleo Tu-
tela del Trasporto Pubblico (NTTP) isti-
tuito all’interno della Polizia Municipale
e composto da 29 figure (dette Puma).
Detto così sembra la sceneggiatura scritta
di Aldo, Giovanni e Giacomo, ma è la let-
terale formazione di un’idea tanto forte
quanto stupida. A questa struttura NTTP
l’attuale governo cittadino ha assegnato
la medaglia d’oro indicata come “Am-
brogino d’oro”, massima benemerenza
civica della città di Milano. Compagni di
scelta sono tra gli altri : Marina Berlusconi,
e l’islamico moderato Asfa Mohmoud
sponsorizzato dal Pdl. Non si è voluto ri-
cordare la grande Alda Merini o gli operai
dell’INSE, né Teresa Strada, ma tant’è.
L’ombra di LUI (novello Don Giovanni)
alla Moratti deve sempre essere presente
come perenne “convitato di pietra”.              L’autobus che non avremmo mai voluto vedere per le vie di Milano con i Puma al lavoro.



        Il gazebo: Democratici fra la gente                                                            poste a contatto diretto con i cittadini;
                                                                                                       e questo dovrà essere la nostra direttrice
                                                                                                       nel divenire per essere sempre più radi-

S    ABATO 9 GENNAIO, ore 9,30 il
    cielo è grigio l’aria umida ma per
fortuna non piove, almeno per ora, l’ap-
                                                 parcheggio pubblico di via Salomone
                                                 chiuso dal 31 agosto 2009 e poi per chie-
                                                 dere l’apertura di un nuovo collegamento
                                                                                                       cati e presenti nel territorio.
                                                                                                       Questo è il momento, infatti, di uscire
                                                                                                       dal palazzo, scendere in strada e dialo-
puntamento è in viale Ungheria davanti           ATM tra Rogoredo-Santa Giulia e via                   gare, facendo cioè l’opposto di quello
al supermercato Standa.                          Bonfadini-Ungheria con l’attivazione                  che sta facendo l’attuale amministrazio-
Per ora siamo solo in due: io e Marco            di una nuova linea di bus (88).                       ne comunale la quale, con il Sindaco in
Pazzini. Più tardi ci raggiungeranno altri       Il fine è quello di unire sempre più questi           testa, governa e cerca di risolvere i pro-
volenterosi; tra gli altri a dare maggior        due grandi quartieri.                                 blemi della città riunendosi non in con-
spessore ci saranno Emma Colombo                 La signora: “Ah… allora ci sto! Bravi                 siglio comunale, luogo preposto alla di-
consigliere PD in zona 4 e Marco Cor-            dove devo firmare?” Comincia così la                  scussione e risoluzione dei problemi,
mio consigliere comunale PD.                     nostra mattinata che ci porterà a racco-              ma bensì nei salotti bene disquisendo
Mentre montiamo il gazebo una signora            gliere più di un centinaio di firme in po-            qui, tra un salatino e un aperitivo, di po-
si avvicina e domanda: “Chi siete? Cosa          che ore.                                              litica e sulle cose da fare elaborando,
fate?” Rispondiamo: “Siamo del Partito           Ma la cosa più importante è stata stare               probabilmente solo con la pancia, poli-
Democratico signora, siamo qui per rac-          tra la gente, dialogare con i passanti;               tiche non proprio di alto livello, vedi ad
cogliere firme a sostegno di una inizia-         beccarsi anche qualche improperio ma                  esempio il nuovo arruffato PGT del ter-
tiva già partita mesi or sono in viale Un-       va bene così; il Partito Democratico que-             ritorio in discussione in questo momento
gheria, ad opera di alcuni residenti             sto deve fare: stare tra la gente per la              per restare all’attualità.
volenterosi riunitosi per ora sotto il nome      gente, essere forza propositiva e alter-              Concludo auspicando di essere qui a rac-
provvisorio di “Amici del quartiere Bon-         nativa per risolvere i piccoli/grandi pro-            contare un’altra bella giornata.
fadini/Ungheria”, per la riapertura del          blemi del quartiere, portare le nostre pro-                                  © Enrico Mattioli
    3
Una storica ARCI, tutta rinnovata
A     DESSO che il Circolo Corvetto del
      Partito Democratico ha finalmente
una sede, resa piacevolmente vivibile
                                                         allegri festeggiamenti mangerecci e per
                                                         riunioni volanti. A metà novembre si so-
                                                         no inaugurati, a lavori ormai finiti, i
                                                                                                                del corso di italiano per stranieri.
                                                                                                                Però la nota prevalente è quella di un
                                                                                                                luogo di aggregazione allegro, cultural-
dall’attività generosa di alcuni soci, il                grandi spazi luminosi, gli arredi, i pavi-             mente significativo, finalmente fuori
pensiero torna grato a chi ci ha salvato                 menti e i servizi nuovi di zecca.                      dalle grinfie dello stile-TV. Aleggia il
dalla depressione di sentirci “senza fissa               Questo è un luogo di accoglienza, dove                 ricordo delle canzoni di Ivan Della Mea,
dimora”: i locali dell’ARCI Corvetto.                    gli immigrati possono trovare il sostegno              che per anni è stato direttore burbero e
Anche se impegnanti nella ristruttura-                   tecnico-giuridico per affrontare l’arcigna             geniale di questo circolo. Ci si può ce-
zione – a singhiozzo, in attesa dei finan-               città e le sue regole. Mi ricordo con ri-              nare ascoltando jazz, fare dello sport,
ziamenti – i locali dell’ARCI ci sono                    spetto e simpatia di aver visto una sera               giocare a carte, seguire corsi di musica
stati più volte confortevole rifugio per                 su un muro i manifesti a grandi caratteri              e di ballo. Da gennaio partirà un corso
                                                                                                                di fotografia analogica e digitale.
                                                                                                                Il giardino e il pergolato promettono in
                                                                                                                estate piacevoli serate all’aperto, nel
                                                                                                                profumo di fragole e nespole. Abbiamo
                                                                                                                visto anche violette spontanee quando,
                                                                                                                in primavera, ci hanno ospitati per uno
                                                                                                                dei vari giri di “primarie” celebrati in
                                                                                                                questo luogo.
                                                                                                                Basta superare una facciata d’ingresso
                                                                                                                severa, conforme al vecchio uso di fab-
                                                                                                                brica, per trovarsi in un ambiente sereno,
                                                                                                                dove i soci possono prenotare una cena
                                                                                                                per un gran numero di amici, o fare due
                                                                                                                chiacchiere bevendo un caffé.
                                                                                                                http://www.arcicorvetto.com/Benvenuti
                                                                                                                al Corvetto
                                                                                                                Via Oglio 21 - 20139, Milano (MI), te-
                                                                                                                lefono 02/5694840
Ecco come si presenta il salone dell’ARCI Corvetto dopo i lavori di restauro.                                                            © Anna Kemeny




P   iazza Corvetto è il primo impatto
    con la città per chi arrivi da sud. Se                        Le rose e le spine del Corvetto
non la sorvola rombando in curva sul-
l’orrendo cavalcavia, potrebbe poi inol-                 piani, dove il grande mercato del martedì              La sistemazione finale della piazza Fer-
trarsi in via Polesine. Qui, da qualche                  si trova ora soffocato in spazi ridotti.               rara e dei sensi unici è oggetto di con-
mese, il paesaggio urbano si è dato un                   È più che verosimile il rischio di paurosi             getture preoccupate. Il Consiglio di zona,
bel maquillage: la scuola è tinteggiata                  ingorghi mattutini da piazza Corvetto                  che avrebbe diritto di dire la sua, non è
di un giallo vivace, le vecchie case po-                 verso ovest. Se poi, come me, girate in                mai stato interpellato, e a tuttora mi ri-
polari scrostate e fatiscenti sul lato si-               bici, occhio a come percorrete via Mom-                sulta che nessun consigliere abbia rice-
nistro sono state rimesse a nuovo, con                   piani, ora ridotta a senso unico; c’è così             vuto la mappa della futura viabilità. Go-
una decorazione blu che corre sotto la                   poco spazio che rischiate di farvi stirare             diamoci le rose...
linea del tetto. La strada esibisce aiuole               gli abiti da un suv.                                                           © Anna Kemeny
con alberelli e cespugli fitti di roselline,
di un colore delicato e prezioso, ancora
fiorite ora che siamo in dicembre.
L’effetto, devo dirlo, è visivamente gra-
devole, simile a quello di una cittadina
di provincia a misura umana, ma la realtà
è ben diversa. I parcheggi a spina di pesce
hanno di fatto ristretto di molto la strada
ed eliminato duecento posti macchina.
Qui c’è un’alta densità abitativa, di tipo
popolare, e ben pochi troverebbero i soldi
per eventuali box sotterranei.
La questione è tanto più drammatica per-
ché è stata risistemata in modo analogo
(ma senza rose) anche la zona contigua
a piazza Ferrara. La riduzione dello spa-
zio percorribile sta per essere completata
anche in via Panigarola e in via Mom-                     Godiamoci almeno le rose girando alla ricerca di un posto macchina.
    4
Il Consiglio di Zona 4 approva il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.)
                                        IL PD VOTA CONTRO
Nella seduta del 26 novembre 2009 il             mediante nuove infrastrutture viarie e         mente a 1,15 mq/mq costruendo con cri-
Consiglio di Zona 4 ha espresso un               di trasporto pubblico di difficile realiz-     teri di edilizia bioclimatica e risparmio
parere favorevole sul Piano di Gover-            zazione (se non impossibile), costosis-        energetico.
no del Territorio (P.G.T.), preparato            sime come il tunnel Fiera–Linate: ope-         Il principio dell’indifferenza funzio-
dall’Assessorato allo Sviluppo del Ter-          ra da ritenere inutile, che si chiede di       nale, che consente di localizzare desti-
ritorio, con il voto contrario di tutti i        cassare, perché non adatta a risolvere i       nazioni d’uso e attività liberamente, de-
consiglieri dell’opposizione di centro-          problemi di carico viabilistico, per i quali   termina il rischio di uno sviluppo
sinistra.                                        occorre puntare sul trasporto pubblico         urbano casuale, del tutto svincolato
Il nuovo P.G.T. consta di tre documenti          e non certo su una strada interrata a pe-      dalla programmazione raccordata dei
(il Documento di Piano, il Piano dei Ser-        daggio.                                        servizi e delle attrezzature urbane. In so-
vizi e il Piano delle Regole) e sostituirà       Il P.G.T. ipotizza una città meno ra-          stanza, si opta per “prendere solo atto”
il Piano Regolatore Generale del 1980.           diocentrica, ma le decisioni attuali           delle destinazioni volute da parte di chi
Dopo il parere espresso dalle 9 zone, è          vanno in tutt’altra direzione, come,           interviene.
approdato in Consiglio Comunale, dove            ad esempio, nella zona 4, il Centro Con-       Il principio della perequazione urba-
la discussione è iniziata il 15 dicembre         gressi non si costruirà più a Rogoredo         nistica (non consentita dalla legge urba-
e proseguirà in gennaio 2010, anche se           – Montecity, ma in centro, nell’area ex-       nistica regionale per le aree agricole) sem-
i termini per la sua approvazione defi-          Fiera, il progetto definitivo della MM4        bra poco credibile nella sua attuazione.
nitiva sono stati già prorogati dalla Re-        non prevede più l’interscambio con la          Inoltre non si specificano i meccanismi
gione Lombardia dal 31 marzo al 31 di-           MM3 (alla Crocetta).                           di funzionamento: borsa dei diritti, regole,
cembre 2010.                                     L’obiettivo dell’aumento dei residenti         eventuale Authority. Può bastare un sem-
Le ragioni del voto contrario dei con-           nel 2030 (338.000 nel Piano dei Servizi        plice Registro delle Cessioni dei diritti
siglieri del PD, insieme a tutta l’oppo-         e 287.000 nel Documento di Piano)              edificatori e custodito da chi?
sizione, sono molteplici:                        sembra eccessivo, rispetto alla previ-         Il P.G.T. rivendica per il Comune il
La documentazione è pesante, di fati-            sione di crescita zero dell’Ufficio Sta-       ruolo di regia, di governo del territo-
cosa consultazione, sia per aspetti ec-          tistica del Comune, e molto discutibile        rio: ma con quale forza contrattuale?
cessivamente tecnici, sia per la presen-         nelle modalità di come raggiungerlo:           Quella conosciuta nella passata gestione
tazione formale. In compenso la                  quali tipologie di case saranno costruite      delle DIA (Dichiarazione Inizio Attività)
presentazione sintetica è puro mar-              per i nuovi residenti?                         e superDIA, dei P.R.U. (Piani di Recu-
keting di propaganda politica di una             Densificazione e limitato uso del ter-         pero Urbano) e dei P.I.I. (Piani Integrati
città avveniristica nel 2030: consumo di         ritorio sono un fondamento del P.G.T.:         d’Intervento)? (vedi, in zona 4, P.I.I.Ro-
suolo (dal 73% al 65%), verde (da 13,5           costruire su aree dismesse (brownfields        goredo-Santa Giulia, P.I.I. Porta Vittoria,
a 30 mq/abitante), infrastrutture (da 74.6       – suolo bruno) può essere un criterio          P.R.U. area ex-TIBB, ecc). Ad esempio,
a 192 km, da 88 a 226 stazioni) e servizi        condivisibile, ma Porto di Mare e Ca-          nell’area del P.I.I. di Porta Vittoria, at-
(accessibili in 10 minuti invece di 26).         scina Monluè sono aree in larga parte          tualmente non è prevedibile nessuna data
Il periodo di 30 giorni assegnato ai             inedificate e con scarsi carichi urbani-       per l’avvio della costruzione della Bi-
Consigli di Zona per esprimere il pro-           stici, quindi potenziali aree verdi (cioè      blioteca Europea ma neppure la data per
prio parere su un documento così im-             greenfields – suolo verde piuttosto che        il completamento della viabilità locale
portante e complesso è assolutamente             bruno).                                        stravolta da molti mesi, a causa della si-
insufficiente e irragionevole.                   Il P.G.T. sembra completare il disegno         tuazione di stallo dovuta ai problemi
Il P.G.T. avrebbe dovuto tenere conto            di cementificazione della città iniziato       giudiziari dell’operatore privato e del-
sia del raccordo con i Comuni del-               nel 1999 con il nuovo regolamento edi-         l’impossibilità/incapacità del Comune
l’area metropolitana, sia dell’artico-           lizio, proseguito dalla Regione nello          di intervenire direttamente.
lazione in Zone del territorio comuna-           stesso anno con il recupero dei sottotetti     I 15 grandi progetti d’interesse pub-
le.                                              e con la legge 9/99 sui Programmi In-          blico sono un fiore all’occhiello: si
La mancanza di un più ampio diffuso              tegrati di Intervento, confermato dalla        tratta di realtà oppure di fiction? I
confronto in sede di predisposizione             legge urbanistica regionale 12 del 2005        raggi (ex piste) ciclabili già conosciuti
dello stesso P.G.T., attraverso lo stru-         promossa dalle stesse forze politiche,         come raggi verdi, la circle line (cioè una
mento dell’udienza pubblica anche a li-          proseguito con il piano casa di Formi-         linea metropolitana circolare come quel-
vello zonale, si riflette, ad esempio, nel-      goni.                                          la di Londra), per citarne solo due, sono
la profonda lacunosità delle schede                                                             progetti credibili?
NIL (Nuclei d’Identità Locale), che ana-         La densificazione “selettiva”, enunciata       Sulla base delle osservazioni sopra svol-
lizzano porzioni territoriali omogenee           come principio nel P.G.T., non trova           te, anche se alcune sono state recepite
in termini di servizi presenti e di criticità,   però attuazione pratica nel Piano delle        come elementi critici nel documento fi-
proponendo poi interventi mirati – 11            Regole. È possibile, infatti, operare do-      nale approvato, il PD e l’opposizione in
per la zona 4.                                   vunque a partire dall’indice base costrut-     zona 4 hanno espresso un parere nega-
Il Documento di Piano appare un in-              tivo di 0.50 mq/mq, incrementabile             tivo al P.G.T., chiedendo di procedere a
sieme astratto di scenari di trasfor-            eventualmente ad 1 mq/mq tramite l’ac-         una sua nuova redazione secondo le in-
mazioni urbane come, ad esempio, la              quisizione di diritti volumetrici perequati    dicazioni sopra fornite.
sostituzione dell’antico sistema radio-          o attraverso la realizzazione di social                                  © Aldo Dell’Oro
centrico della città con uno reticolare,         housing (edilizia sociale) ed ulterior-                            consigliere PD zona 4
    5
definire gli interventi previsti e la divi-
                                     PISCINA SAMUELE                                                      sione dei costi a carico dei vari enti.
                                                                                                          Nell'ultima settimana di dicembre la
                    A QUANDO L’APERTURA?                                                                  giunta del Comune di Milano ha deli-
                                                                                                          berato i costi e la convenzione.
                                                                                                          Pertanto a breve dovrebbero iniziare i

L   A PISCINA Samuele di via Mece-
    nate è chiusa da diversi mesi per
problemi alla copertura e per altri inter-
                                                         Tutte le attività sono state interrotte in at-
                                                         tesa della stipula della convenzione tra il
                                                         Comune di Milano e la Federazione Ita-
                                                                                                          lavori. Restiamo in attesa di poter tornare
                                                                                                          ad utilizzare un impianto sportivo molto
                                                                                                          frequentato nel quartiere e da abitanti di
venti alla sua struttura.                                liana Nuoto, che gestisce l'impianto, per        altre zone.                © Paolo Cova




                                                     Il Comune cancella il futuro
                            CHIUSURA DEI CIVICI LICEI SERALI
“H       O LE LACRIME agli occhi –
         commenta Letizia Gioffrè, cen-
tralinista in un call center e iscritta fino
                                                         La protervia dell’assessore Moioli, e
                                                         un’assurda interpretazione di un articolo
                                                         della Legge finanziaria 2008, applicando
                                                                                                          che, in quanto gestite dagli enti locali,
                                                                                                          possono godere di un’autonoma defini-
                                                                                                          zione dei criteri di composizione delle
all’anno scorso al liceo socio-psicope-                  in maniera restrittiva i criteri di compo-       classi.
dagogico –. Ho dormito per terra e pro-                  sizione del numero di studenti per classe,       Oggi, circa 200 studenti si trovano nelle
testato tutti questi mesi perché sognavo                 ha sostanzialmente decretato la chiusura         condizioni di non sapere cosa succederà
l’università, nient’altro. Lavoro da quan-               del Gandhi e delle classi che, per molti         di loro, dopo che il Consiglio di Stato,
do avevo 14 anni e volevo studiare per                   studenti lavoratori, erano l’unica spe-          in un ennesimo batti e ribatti legale ha
poter anche solo pensare a un futuro mi-                 ranza di un’istruzione e un titolo di studio     sospeso l’ordinanza con la quale il TAR
gliore. Evidentemente non è possibile”.                  che permettesse loro l’accesso all’Uni-          imponeva la riapertura dei Civici Licei
Queste poche parole, tratte da un’inter-                 versità e una speranza di miglioramento          Serali, accogliendo l’ennesimo ricorso
vista a Repubblica del 5 gennaio scorso,                 delle proprie opportunità professio-             del Comune.
meglio di qualsiasi analisi, sintetizzano                nali.                                            A questo punto rimangono poche spe-
quanto sta succedendo sulla vicenda dei                  Tutto questo, nonostante un’ordinanza
Civici Licei Serali di Milano e agli stu-                del TAR che ribadisce che questa nor-
denti del Gandhi.                                        mativa non si applica alle scuole paritarie                     (continua alla pagina seguente)




Un momento della manifestazioine degli studenti del Gandhi, per il diritto allo studio.
    6
CHIUSURA DEI CIVICI LICEI SERALI                  gnati in una guerra senza quartiere contro         menti e l’autonomia scolastica.
                                                  una realtà che storicamente faceva parte           I cittadini, le loro aspirazioni e le loro
ranze per un’apertura anche perché                della tradizione scolastica del Comune             esigenze sono l’ultimo dei problemi e
un’eventuale sentenza definitiva, anche           di Milano.                                         dei riferimenti di questa giunta. L’inter-
favorevole, arriverebbe troppo tardi per          Le parole di Giorgio Bonera della CGIL,            vista all’inizio di questo pezzo è esem-
garantire il numero minimo di giorni di           presidente del Consiglio d’Istituto del            plare e significativa. In nome dell’effi-
lezione per rendere valido l’anno sco-            Gandhi, potrebbero riempire pagine di              cienza e della privatizzazione si
lastico.                                          una cronaca a cavallo tra il legal thriller        cancellano le legittime aspirazioni di
In questo momento la protesta continua            e il racconto dell’assurdo.                        crescita personale e professionale e so-
anche se il numero di studenti coinvolti          Alcune considerazioni più generali mi              prattutto il diritto a un’istruzione e alla
si è ridotto per il logoramento imposto           sembrano però importanti:                          cultura.
dal tempo e per gli interventi sopra le           Lo smantellamento e la demonizzazione              Su questo terreno come Partito Demo-
righe della polizia negli sgomberi della          di tutto quanto è pubblico sembra ormai            cratico dovremo sempre più essere in
scuola occupata.                                  una priorità del Comune di Milano. In              prima fila (così come siamo stati in que-
Un gruppo di insegnati si è reso dispo-           questa vicenda sembra emergere proprio             sto caso) perché in questa città si ritorni
nibile a garantire volontariamente la con-        la volontà univoca e pervicace di muo-             a fare una politica che metta i cittadini,
tinuità didattica per gli studenti dispo-         versi in questa direzione. Il tentativo di         le persone, le loro esigenze al centro del
nibili presso alcuni dei Circoli del Partito      affossamento delle Civiche Serali si af-           dibattito politico e delle attività di go-
Democratico: Carminelli, XV Martiri,              fianca ai tentativi di diminuire il numero         verno della Città.
Pergolesi; si tratta di un impegno di 4           di classi e di studenti di un’esperienza           Lavorare e battersi per una città più giu-
ore per 6 giorni alla settimana che ga-           storica e di prestigio dell’istruzione mi-         sta e più umana non è retorica, ma il mo-
rantisce una continuità didattica in pre-         lanese, come quella del Liceo linguistico          do di contrapporre un modello di Città
visione della riapertura delle scuole o           Manzoni (ci ritorneremo).                          e di Società a quello oggi imperante.
per la preparazione degli esami da pri-           L’idea di federalismo di questa destra è           L’iniziativa di accoglienza dei corsi nei
vatista per l’ammissione all’anno suc-            paradossale. Per poter dare via a questa           nostri Circoli in questo senso è un segno
cessivo.                                          operazione si è deciso di sacrificare l’au-        forte di apertura al sociale, di ruolo sul
Sarebbe interessante narrare l’intera cro-        tonomia amministrativa e decisionale               territorio e di condivisione di esperienze
nistoria di questa vicenda che ha visto           del Comune in nome di un appiattimento             che rendano la politica nella città più vi-
un Comune come quello di Milano, con              sulle leggi nazionali e su una finanziaria         cina alle persone.
l’assessore Moioli in prima fila, impe-           che attaccava pesantemente gli investi-                              © Roberto Fuso Nerini




        Grazie al lavoro dei nostri consiglieri del PD: Cormio e Comotti e a tanti volonterosi
   La linea «88», da marzo collegherà i nostri quartieri
A      SEGUITO delle iniziative già in-
      traprese e dalle raccolte firme già
effettuate dai volenterosi di Via Mece-
                                                  A fronte di questo incontro abbiamo ot-
                                                  tenuto tempi certi per l’attivazione della
                                                  nuova linea «88», linea che, come già
                                                                                                     Emma Colombo ha fatto presente la ne-
                                                                                                     cessità di installare una pensilina alla
                                                                                                     fermata della «45» in via Zama angolo
nate/Viale Ungheria e Rogoredo, coa-              annunciato, dovrà collegare i nostri quar-         via Norico.
diuvati nella loro iniziativa dal circolo         tieri con la stazione MM3 e FS di Ro-              Segnalo l’ottima impressione ricevuta
PD Mecenate Lomellina Ponte Lambro,               goredo. Il servizio avrà inizio, salvo con-        e la disponibilità del dott. Catania e del
per migliorare la viabilità nei nostri quar-      troindicazioni dell’ultima ora, ai primi           suo staff nel dialogare con noi per risol-
tieri lo scorso 18 gennaio alle ore 17,30         di marzo.                                          vere i problemi connessi alla viabilità
alcuni di noi (Marino Cominelli di via            La linea partirà come detto da Rogoredo            dei mezzi pubblici.
Mecenate, Pezzali di via Marco Bruto,             e prevede due capolinea: uno in via dei            Questo piccolo successo ci porta ad una
lo scrivente Enrico Mattioli per Viale            Liri e uno in via dell’Aviazione (servizio         riflessione: se il Partito Democratico
Ungheria, e alcuni amici di Rogoredo)             questo che dovrebbe sostituire l’attuale           nella sua azione diretta sul territorio
capitanati dai consiglieri comunale Mar-          giro della «66»); le corse avranno una             riuscirà ad appoggiare e sostenere le-
co Cormio, Natale Comotti e dal consi-            frequenza di 10 minuti.                            gittime richieste di cittadini, come in
gliere di zona 4 Emma Colombo, hanno              La dirigenza dell’ATM, sollecitata da              questo caso, sarà in grado di ottenere
incontrato il presidente dell’ATM dott.           Marco Cormio, si è poi resa disponibile            ottimi risultati, dimostrando di essere
Catania e alcuni dirigenti in qualità di          a monitorare gli orari della linea tran-           una valida alternativa al governo citta-
responsabili alla programmazione del              viaria «27» col fine di quantificare e poi         dino attuale.
servizio.                                         cercare di risolvere i ritardi abituali.                                  © Enrico Mattioli




 Hanno collaborato a questo numero:
 Claudio DE BIAGGI (responsabile e coordinatore redazionale); Carlotta BASSANO; Paolo COVA; Luciana DOLCI; Aldo DELL’ORO; Roberto FUSO NERINI; Anna
 KEMENY; Massimo LIGUORI; Giorgio MALINVERNI; Enrico MATTIOLI; Claudia PELLEGRIN; Marino COMINELLI.

    7
POLIAMBULATORIO A ROGOREDO
                                La reale soluzione è ancora da trovare

A     NNO NUOVO, quartiere nuovo:
      migliore o peggiore? Purtroppo
sembra che ci toccherà rispondere peg-
                                             uno dei quali specifico per Rogoredo.
                                             Le possibili sedi al momento individuate
                                             sono in via Decemviri, via Muratori,
                                                                                          sono bloccati a seguito delle note vi-
                                                                                          cende legate al blocco di tutte le attività
                                                                                          per l’area di “Santa Giulia”, ma la do-
giore, poiché il poliambulatorio di via      viale Ortles, viale Corsica, tutte palaz-    manda che ci si pone è: non è meglio
Monte Palombino è a rischio chiusura.        zine di proprietà privata che quindi pre-    per il Comune investire nella ristruttu-
Effettivamente questo poliambulatorio        vedono l’acquisto o l’affitto dei locali.    razione di un edificio di sua proprietà
presenta una serie di problematiche:         Delle quattro sedi la meno ovvia per Ro-     e adatto allo scopo, con la prospettiva
non ha il servizio ticket, e questo signi-   goredo, a livello geografico e di colle-     di ottenere da Zunino il rimborso futuro
fica che chi usufruisce di una presta-       gamenti, sarebbe via Decemviri; invece,      delle spese effettuate, piuttosto che in-
zione a Rogoredo è costretto a pagare        in base a ciò che è ad oggi noto, sembra     vestire a fondo perduto in proprietà al-
in via Fantoli, pertanto in molti prefe-     essere la più probabile come sede pen-       trui? I tempi previsti per l’attivazione
riscono fare direttamente le visite dove     sata dal Comune per Rogoredo; scelta         del nuovo poliambulatorio, qualunque
pagano; in secondo luogo i locali a di-      che sembra quantomeno illogica.              sia la sede scelta, sono comunque lun-
sposizione sono piccoli, circa 170 mq,       Esiste un accordo tra il Comune di Mi-       ghi. Chiediamo quindi che l’Ammini-
nei quali si possono offrire pochi ser-      lano e la società Risanamento di Zunino      strazione Comunale si impegni perchè
vizi. Risultato: ultimamente sono stati      (costruttore di “Santa Giulia”) per la ri-   il poliambulatorio vigente funzioni al
eliminati sia ginecologia che fisiotera-     strutturazione della palazzina ex chimici    meglio, con tutti i servizi possibili per
pia.                                         (1500 mq di superficie utilizzabile) co-     lo spazio esistente e con il pagamento
Il Comune ha in progetto la creazione        me onere di costruzione, per adibirla a      del ticket in loco.
di due nuovi poliambulatori in Zona 4,       poliambulatorio per Rogoredo; i lavori                           © Claudia Pellegrin




  sta arrivando il tesseramento 2010
        fai anche tu la tua parte
        per costruire l’alternativa
        iscriviti al PARTITO DEMOCRATICO nei circoli del tuo quartiere

   Circolo ROMANA-CALVAIRATE                                     Circolo CORVETTO
   via Tommei 3/4 - tel. 327/3399963                             via Mompiani 10
   pd.romanacalvairate@gmail.com                                 pdcorvetto@alice.it
   http://pdromanacalvairate.blogspot.com/                       http://www.pdcorvetto.it

   Circolo CARMINELLI                                            Circolo ROGOREDO
   via Archimede 13 - tel. 339/7493923                           via Monte Palombino 2
   pdcarminelli@gmail.com                                        tel. 339/1770533
   http://pdcarminelli.blogspot.com/                             pdrogoredo@tiscalinet

                    Circolo MECENATE - LOMELLINA - PONTE LAMBRO
                    via Mecenate 25 - tel. 333/9057484
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Farsi in quattro n 1 dicembre 2009
 

Farsi in quattro n 2 gennaio 2010

  • 1. PER F in arsi ZONA QUATTRO CRISI ECONOMICA E SOLIDARIETÀ N EL DISCORSO di Sant’Ambro- gio – pronunciato davanti a tutte 4 farsin4@gmail.com gennaio 2010 N. 2 le autorità cittadine — l’arcivescovo Dionigi Tettamanzi ha sferzato le isti- tuzioni parlando delle occasioni man- cate, dello smarrimento di quel “soli- darismo ambrosiano” caratteristico della città. E, davanti a quel sindaco che per magnificare i risultati e gli obiettivi fu- turi della sua giunta ha fatto stampare e spedire a casa dei milanesi 750.000 copie di un opuscolo costato quasi 300.000 euro, si interroga: «Non abbia- mo la sensazione che si punti alla co- struzione di campagne di immagine, na- scondendo la consistenza reale dei problemi? Chi è chiamato a operare per gli altri deve mettere al centro delle pro- prie attenzioni i problemi delle persone Operai in sciopero all’INNSE di via Rubattino. e risolverli». L’Arcivescovo chiede più solidarietà, difende i poveri, torna a parlare di crisi Ed è di questo che vogliamo parlare, per se esistono opportunità di lavoro sul economica, del lavoro che manca o che far conoscere realtà concrete che da anni territorio, nei servizi alle persone, tra è precario per i giovani. Il cardinale sot- operano sul territorio della Zona 4, come le officine artigiane o le piccole impre- tolinea che c’è una Milano generosa e il Centro di Ascolto della Caritas. Che se, tra chi cerca personale, o badanti, solidale col prossimo. Ringrazia la Chie- la crisi ha colpito, e ancora colpisce, o collaboratrici familiari, e non sa che sa, il volontariato, quelli che chiama sono stati tra i primi ad accorgersi: al rivolgendosi a questo servizio può tro- «angeli della quotidianità». Ci pare che loro sportello nel 2009 si sono rivolte vare una risposta alle sue necessità fa- quasi li contrapponga alle mancanze de- 140 persone in più rispetto al 2008! cendo incontrare offerta e domanda di gli amministratori: «Senza di loro la città Raccogliamo quindi il loro invito e lo lavoro. sarebbe sicuramente più difficile». rivolgiamo ai nostri lettori per vedere © Claudio De Biaggi “…non dare per carità ciò che è dovuto per giustizia” IL CENTRO DI ASCOLTO CARITAS I CENTRI DI ASCOLTO sono realtà promosse dalle Parrocchie della Dio- cesi di Milano dove le persone in diffi- blemi. Valutata la situazione gli operatori cercano di definire con la persona ascol- tata un progetto di aiuto specifico, so- progetto, quando necessario e compati- bilmente con le risorse messe a dispo- sizione dalla comunità, vengono offerti coltà possono incontrare dei volontari stenibile e rispettoso delle potenzialità anche degli aiuti concreti per tempi li- preparati per ascoltarle e accompagnarle e della dignità di ciascuno evitando ogni nella ricerca di soluzioni ai propri pro- assistenzialismo. Nell’ambito di questo (continua alla pagina seguente) NOTIZIE A CURA DEL PARTITO DEMOCRATICO DELLA ZONA 4 1
  • 2. CENTRO DI ASCOLTO CARITAS di Ascolto non si esaurisce nella rela- presso la Parrocchia B.V. Addolorata zione con le persone incontrate. Implica di Viale Ungheria (lunedì pomeriggio mitati. In ogni caso viene garantita un’interazione con il territorio finaliz- dalle ore 15,00 alle 17,00). un’azione di orientamento e accompa- zata a individuare le possibili risposte Le povertà riscontrate sono prevalente- gnamento ai servizi e alle risorse del ter- ai bisogni delle persone incontrate. Sol- mente quelle personali, famigliari, cul- ritorio. lecita una comunicazione con la comu- turali ed economiche conseguenti ora La nascita dei primi Centri di Ascolto nità tesa a renderla più consapevole e soprattutto alla perdita del lavoro da par- nella Diocesi di Milano risale alla secon- corresponsabile nei confronti delle per- te di uno o più membri della famiglia: da metà degli anni settanta. Il Convegno sone in povertà che vengono accolte. per esse si cercano soluzioni in riunioni “Farsi prossimo” nel 1985 e il Sinodo, L’efficacia di un Centro di Ascolto non di équipe settimanali, dopo aver ascoltato dieci anni dopo, hanno contribuito a con- si misura nel numero delle situazioni la persona e fatto con lei una prima va- solidare e accreditare, non solo in ambito “risolte” ma nell’apporto fornito alla lutazione, senza creare eccessive aspet- ecclesiale, l’esperienza dei Centri di costruzione di una comunità capace di tative, lavorando “in rete” con i Servizi ascolto favorendone la crescita numerica condividere i bisogni per restituire di- pubblici, il volontariato e i privati sen- e qualitativa. Oggi sul territorio della gnità alle persone indipendentemente sibili. Diocesi operano 290 Centri di ascolto dalla loro provenienza o dallo stato in Le persone che prestano gratuitamente collegati alla Caritas Ambrosiana. cui si trovano. la loro opera nei Centri di Ascolto Ca- I Centri di ascolto sono ambiti attraverso Nel territorio della vecchia Zona 13 è ritas sono volontari, motivati ed uniti i quali la comunità vive concretamente presente un Centro di Ascolto con due dallo “stile Caritas” della quale condi- la dimensione dell’attenzione solidale sportelli: presso la Parrocchia S. Gal- vidono l’obiettivo “…non dare per ca- nei confronti di chi si trova in una si- dino in Via Salomone (aperto il lunedì rità ciò che è dovuto per giustizia”. tuazione difficile. L’attività di un Centro mattina dalle ore 10,00 alle 12,00), e © Luciana Dolci ziative semplici, come l’introduzione dei LA SCUOLA DI VIA RAVENNA, menu etnici e la celebrazione delle feste un test per il futuro tradizionali, il progetto apriva la mente alla complessità della vita cittadina e delle sue varie culture, in un clima di reciproco D OPO I TAGLI ai fondi e alle risorse, ci mancava anche il tetto di 30 per cento di alunni stranieri per classe, e le nienza da un ambiente di analfabeti, in precarie condizioni abitative ed econo- miche. Questo problema riguarda, per rispetto. I bambini stranieri si sentivano accolti e riconosciuti dalla collettività, i bambini italiani arricchivano le loro co- nostre scuole di periferia rischiavano di esempio, i Rom e i bambini italiani di re- noscenze e apprendevano le regole fon- chiudere. Per fortuna Gelmini ci ha ri- cente immigrazione dal sud, un flusso damentali della civile convivenza. Qual- pensato e il tetto colpirà solo i bambini che è ricominciato al Corvetto negli ultimi cuno si ricorderà la festa del capodanno non nati in Italia. Nella scuola di via Ra- anni. La zona, una volta operaia, ora è cinese 2003, con il grande drago in piazza venna, al limite sud della città dove il un conglomerato mal definibile, di case Duomo, partita dall’iniziativa di queste Corvetto guarda verso Chiaravalle, sei su popolari abbandonate all’incuria e alla scuole; in quell’occasione i bambini fu- dieci alunni sono figli di immigrati, contro diffusa illegalità. Ma le istituzioni rico- rono i protagonisti di un evento culturale una media milanese di due su dieci. L’an- noscono ora solo l’handicap psicofisico, importante, in cui cibo, tradizioni e riti no scorso al primo anno si erano iscritti il cui sostegno è comunque ridotto ai mi- erano la rappresentazione molto concreta 41 stranieri e 2 italiani. Ma va detto che nimi termini. e viva del contesto articolato in cui vivia- questi bambini sono in gran parte nati in Si tratta di ben altro che tirare a campare; mo. Ma il Comune tagliò i finanziamenti Italia – ed è assurdo che dobbiamo ancora qui è in gioco la nostra idea di democrazia. e lasciò soli bambini e docenti. chiamarli immigrati. Di più, gli studenti Proprio qui, nelle scuole di via Ravenna Dopo la chiusura della vicina scuola di più bravi e motivati sono spesso di fami- e via Martinengo, è nato il progetto in- via Quaranta – araba e non coranica, ci- glia cinese o egiziana, o comunque pro- terculturale, ci racconta il prof. Ambrosi, venienti da famiglie che credono nel va- che ne è stato promotore. A partire da ini- (continua alla pagina seguente) lore culturale e sociale della scuola. Sono valori sempre meno sentiti dai genitori italiani, che vedono i figli grandi disoc- cupati anche col diploma. Per loro la scuo- la è un parcheggio, per gli immigrati una scommessa su un futuro migliore. Per l’integrazione e l’uguaglianza dei bambini il governo Prodi aveva istituito la figura del facilitatore linguistico, ora quasi estinta dopo i colpi inferti alla scuola pubblica dalla ministra Moratti e le maz- zate finali della Gelmini. Di queste figure ci sarebbe ancora estremo bisogno, per colmare il vuoto dovuto a condizioni so- ciali critiche: una difficoltà di partenza che riguarda bambini italiani e stranieri in percentuali analoghe. La più grave ipo- teca sul successo scolastico è la prove- La scuola di via Ravenna dove è nato il progetto interculturale 2
  • 3. LA SCUOLA DI VIA RAVENNA, UN TEST... nalmente a scuola il rappresentante di luppo culturale di una zona difficile co- un consolato che si è offerto di finan- me il Corvetto. Vorremmo che le istitu- tando Chiara Saraceno – la scuola di via ziarlo. Un segnale anche questo di ap- zioni preposte fossero altrettanto sensi- Ravenna aperse un corso facoltativo di prezzamento per l’intelligente e corag- bili a questo importantissimo bacino di arabo, due ore settimanali per 20-30 gioso lavoro degli insegnanti di via prova del nostro futuro di milanesi e ita- bambini. Quando lo si è dovuto chiudere Ravenna, rivolto alla comprensione re- liani. per il taglio dei fondi, è arrivato perso- ciproca, alla crescita civile e allo svi- © Anna Kemeny che noi del Partito Democratico vorrem- Il bus della vergogna... mo dare a questi nostri ospiti cercati e graditi non solo la nostra ospitalità ma ... premiato con l’«Ambrogino d’oro» anche il diritto ad un permesso di sog- giorno provvisorio di un anno per la ri- P ER COMBATTERE il fenomeno del- l’immigrazione clandestina, è stato trovato un sistema molto semplice. Gli Il nostro buon Amir, per fortuna sua, era approdato in America lasciando in Af- ghanistan suo fratello Hassan maestro cerca o l’offerta di un lavoro. Poi il diritto al voto ovvio per chi è soggetto fiscale e quindi cittadino a tutti gli effetti. stranieri senza documenti vengono fatti nel cacciare gli aquiloni. A Milano avreb- “Dice che era un bell’uomo e veniva dal salire su un autobus dell’ATM (in gergo be superato il dazio e sarebbe stato preda mare, parlava un’altra lingua, però sapeva denominato Stranamore dal format TV) dei Puma. Ma è civiltà questa ? E pensare amare.” © Giorgio Malinverni con grate sui vetri e porte blindate, e por- tati in Questura da parte di un Nucleo Tu- tela del Trasporto Pubblico (NTTP) isti- tuito all’interno della Polizia Municipale e composto da 29 figure (dette Puma). Detto così sembra la sceneggiatura scritta di Aldo, Giovanni e Giacomo, ma è la let- terale formazione di un’idea tanto forte quanto stupida. A questa struttura NTTP l’attuale governo cittadino ha assegnato la medaglia d’oro indicata come “Am- brogino d’oro”, massima benemerenza civica della città di Milano. Compagni di scelta sono tra gli altri : Marina Berlusconi, e l’islamico moderato Asfa Mohmoud sponsorizzato dal Pdl. Non si è voluto ri- cordare la grande Alda Merini o gli operai dell’INSE, né Teresa Strada, ma tant’è. L’ombra di LUI (novello Don Giovanni) alla Moratti deve sempre essere presente come perenne “convitato di pietra”. L’autobus che non avremmo mai voluto vedere per le vie di Milano con i Puma al lavoro. Il gazebo: Democratici fra la gente poste a contatto diretto con i cittadini; e questo dovrà essere la nostra direttrice nel divenire per essere sempre più radi- S ABATO 9 GENNAIO, ore 9,30 il cielo è grigio l’aria umida ma per fortuna non piove, almeno per ora, l’ap- parcheggio pubblico di via Salomone chiuso dal 31 agosto 2009 e poi per chie- dere l’apertura di un nuovo collegamento cati e presenti nel territorio. Questo è il momento, infatti, di uscire dal palazzo, scendere in strada e dialo- puntamento è in viale Ungheria davanti ATM tra Rogoredo-Santa Giulia e via gare, facendo cioè l’opposto di quello al supermercato Standa. Bonfadini-Ungheria con l’attivazione che sta facendo l’attuale amministrazio- Per ora siamo solo in due: io e Marco di una nuova linea di bus (88). ne comunale la quale, con il Sindaco in Pazzini. Più tardi ci raggiungeranno altri Il fine è quello di unire sempre più questi testa, governa e cerca di risolvere i pro- volenterosi; tra gli altri a dare maggior due grandi quartieri. blemi della città riunendosi non in con- spessore ci saranno Emma Colombo La signora: “Ah… allora ci sto! Bravi siglio comunale, luogo preposto alla di- consigliere PD in zona 4 e Marco Cor- dove devo firmare?” Comincia così la scussione e risoluzione dei problemi, mio consigliere comunale PD. nostra mattinata che ci porterà a racco- ma bensì nei salotti bene disquisendo Mentre montiamo il gazebo una signora gliere più di un centinaio di firme in po- qui, tra un salatino e un aperitivo, di po- si avvicina e domanda: “Chi siete? Cosa che ore. litica e sulle cose da fare elaborando, fate?” Rispondiamo: “Siamo del Partito Ma la cosa più importante è stata stare probabilmente solo con la pancia, poli- Democratico signora, siamo qui per rac- tra la gente, dialogare con i passanti; tiche non proprio di alto livello, vedi ad cogliere firme a sostegno di una inizia- beccarsi anche qualche improperio ma esempio il nuovo arruffato PGT del ter- tiva già partita mesi or sono in viale Un- va bene così; il Partito Democratico que- ritorio in discussione in questo momento gheria, ad opera di alcuni residenti sto deve fare: stare tra la gente per la per restare all’attualità. volenterosi riunitosi per ora sotto il nome gente, essere forza propositiva e alter- Concludo auspicando di essere qui a rac- provvisorio di “Amici del quartiere Bon- nativa per risolvere i piccoli/grandi pro- contare un’altra bella giornata. fadini/Ungheria”, per la riapertura del blemi del quartiere, portare le nostre pro- © Enrico Mattioli 3
  • 4. Una storica ARCI, tutta rinnovata A DESSO che il Circolo Corvetto del Partito Democratico ha finalmente una sede, resa piacevolmente vivibile allegri festeggiamenti mangerecci e per riunioni volanti. A metà novembre si so- no inaugurati, a lavori ormai finiti, i del corso di italiano per stranieri. Però la nota prevalente è quella di un luogo di aggregazione allegro, cultural- dall’attività generosa di alcuni soci, il grandi spazi luminosi, gli arredi, i pavi- mente significativo, finalmente fuori pensiero torna grato a chi ci ha salvato menti e i servizi nuovi di zecca. dalle grinfie dello stile-TV. Aleggia il dalla depressione di sentirci “senza fissa Questo è un luogo di accoglienza, dove ricordo delle canzoni di Ivan Della Mea, dimora”: i locali dell’ARCI Corvetto. gli immigrati possono trovare il sostegno che per anni è stato direttore burbero e Anche se impegnanti nella ristruttura- tecnico-giuridico per affrontare l’arcigna geniale di questo circolo. Ci si può ce- zione – a singhiozzo, in attesa dei finan- città e le sue regole. Mi ricordo con ri- nare ascoltando jazz, fare dello sport, ziamenti – i locali dell’ARCI ci sono spetto e simpatia di aver visto una sera giocare a carte, seguire corsi di musica stati più volte confortevole rifugio per su un muro i manifesti a grandi caratteri e di ballo. Da gennaio partirà un corso di fotografia analogica e digitale. Il giardino e il pergolato promettono in estate piacevoli serate all’aperto, nel profumo di fragole e nespole. Abbiamo visto anche violette spontanee quando, in primavera, ci hanno ospitati per uno dei vari giri di “primarie” celebrati in questo luogo. Basta superare una facciata d’ingresso severa, conforme al vecchio uso di fab- brica, per trovarsi in un ambiente sereno, dove i soci possono prenotare una cena per un gran numero di amici, o fare due chiacchiere bevendo un caffé. http://www.arcicorvetto.com/Benvenuti al Corvetto Via Oglio 21 - 20139, Milano (MI), te- lefono 02/5694840 Ecco come si presenta il salone dell’ARCI Corvetto dopo i lavori di restauro. © Anna Kemeny P iazza Corvetto è il primo impatto con la città per chi arrivi da sud. Se Le rose e le spine del Corvetto non la sorvola rombando in curva sul- l’orrendo cavalcavia, potrebbe poi inol- piani, dove il grande mercato del martedì La sistemazione finale della piazza Fer- trarsi in via Polesine. Qui, da qualche si trova ora soffocato in spazi ridotti. rara e dei sensi unici è oggetto di con- mese, il paesaggio urbano si è dato un È più che verosimile il rischio di paurosi getture preoccupate. Il Consiglio di zona, bel maquillage: la scuola è tinteggiata ingorghi mattutini da piazza Corvetto che avrebbe diritto di dire la sua, non è di un giallo vivace, le vecchie case po- verso ovest. Se poi, come me, girate in mai stato interpellato, e a tuttora mi ri- polari scrostate e fatiscenti sul lato si- bici, occhio a come percorrete via Mom- sulta che nessun consigliere abbia rice- nistro sono state rimesse a nuovo, con piani, ora ridotta a senso unico; c’è così vuto la mappa della futura viabilità. Go- una decorazione blu che corre sotto la poco spazio che rischiate di farvi stirare diamoci le rose... linea del tetto. La strada esibisce aiuole gli abiti da un suv. © Anna Kemeny con alberelli e cespugli fitti di roselline, di un colore delicato e prezioso, ancora fiorite ora che siamo in dicembre. L’effetto, devo dirlo, è visivamente gra- devole, simile a quello di una cittadina di provincia a misura umana, ma la realtà è ben diversa. I parcheggi a spina di pesce hanno di fatto ristretto di molto la strada ed eliminato duecento posti macchina. Qui c’è un’alta densità abitativa, di tipo popolare, e ben pochi troverebbero i soldi per eventuali box sotterranei. La questione è tanto più drammatica per- ché è stata risistemata in modo analogo (ma senza rose) anche la zona contigua a piazza Ferrara. La riduzione dello spa- zio percorribile sta per essere completata anche in via Panigarola e in via Mom- Godiamoci almeno le rose girando alla ricerca di un posto macchina. 4
  • 5. Il Consiglio di Zona 4 approva il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.) IL PD VOTA CONTRO Nella seduta del 26 novembre 2009 il mediante nuove infrastrutture viarie e mente a 1,15 mq/mq costruendo con cri- Consiglio di Zona 4 ha espresso un di trasporto pubblico di difficile realiz- teri di edilizia bioclimatica e risparmio parere favorevole sul Piano di Gover- zazione (se non impossibile), costosis- energetico. no del Territorio (P.G.T.), preparato sime come il tunnel Fiera–Linate: ope- Il principio dell’indifferenza funzio- dall’Assessorato allo Sviluppo del Ter- ra da ritenere inutile, che si chiede di nale, che consente di localizzare desti- ritorio, con il voto contrario di tutti i cassare, perché non adatta a risolvere i nazioni d’uso e attività liberamente, de- consiglieri dell’opposizione di centro- problemi di carico viabilistico, per i quali termina il rischio di uno sviluppo sinistra. occorre puntare sul trasporto pubblico urbano casuale, del tutto svincolato Il nuovo P.G.T. consta di tre documenti e non certo su una strada interrata a pe- dalla programmazione raccordata dei (il Documento di Piano, il Piano dei Ser- daggio. servizi e delle attrezzature urbane. In so- vizi e il Piano delle Regole) e sostituirà Il P.G.T. ipotizza una città meno ra- stanza, si opta per “prendere solo atto” il Piano Regolatore Generale del 1980. diocentrica, ma le decisioni attuali delle destinazioni volute da parte di chi Dopo il parere espresso dalle 9 zone, è vanno in tutt’altra direzione, come, interviene. approdato in Consiglio Comunale, dove ad esempio, nella zona 4, il Centro Con- Il principio della perequazione urba- la discussione è iniziata il 15 dicembre gressi non si costruirà più a Rogoredo nistica (non consentita dalla legge urba- e proseguirà in gennaio 2010, anche se – Montecity, ma in centro, nell’area ex- nistica regionale per le aree agricole) sem- i termini per la sua approvazione defi- Fiera, il progetto definitivo della MM4 bra poco credibile nella sua attuazione. nitiva sono stati già prorogati dalla Re- non prevede più l’interscambio con la Inoltre non si specificano i meccanismi gione Lombardia dal 31 marzo al 31 di- MM3 (alla Crocetta). di funzionamento: borsa dei diritti, regole, cembre 2010. L’obiettivo dell’aumento dei residenti eventuale Authority. Può bastare un sem- Le ragioni del voto contrario dei con- nel 2030 (338.000 nel Piano dei Servizi plice Registro delle Cessioni dei diritti siglieri del PD, insieme a tutta l’oppo- e 287.000 nel Documento di Piano) edificatori e custodito da chi? sizione, sono molteplici: sembra eccessivo, rispetto alla previ- Il P.G.T. rivendica per il Comune il La documentazione è pesante, di fati- sione di crescita zero dell’Ufficio Sta- ruolo di regia, di governo del territo- cosa consultazione, sia per aspetti ec- tistica del Comune, e molto discutibile rio: ma con quale forza contrattuale? cessivamente tecnici, sia per la presen- nelle modalità di come raggiungerlo: Quella conosciuta nella passata gestione tazione formale. In compenso la quali tipologie di case saranno costruite delle DIA (Dichiarazione Inizio Attività) presentazione sintetica è puro mar- per i nuovi residenti? e superDIA, dei P.R.U. (Piani di Recu- keting di propaganda politica di una Densificazione e limitato uso del ter- pero Urbano) e dei P.I.I. (Piani Integrati città avveniristica nel 2030: consumo di ritorio sono un fondamento del P.G.T.: d’Intervento)? (vedi, in zona 4, P.I.I.Ro- suolo (dal 73% al 65%), verde (da 13,5 costruire su aree dismesse (brownfields goredo-Santa Giulia, P.I.I. Porta Vittoria, a 30 mq/abitante), infrastrutture (da 74.6 – suolo bruno) può essere un criterio P.R.U. area ex-TIBB, ecc). Ad esempio, a 192 km, da 88 a 226 stazioni) e servizi condivisibile, ma Porto di Mare e Ca- nell’area del P.I.I. di Porta Vittoria, at- (accessibili in 10 minuti invece di 26). scina Monluè sono aree in larga parte tualmente non è prevedibile nessuna data Il periodo di 30 giorni assegnato ai inedificate e con scarsi carichi urbani- per l’avvio della costruzione della Bi- Consigli di Zona per esprimere il pro- stici, quindi potenziali aree verdi (cioè blioteca Europea ma neppure la data per prio parere su un documento così im- greenfields – suolo verde piuttosto che il completamento della viabilità locale portante e complesso è assolutamente bruno). stravolta da molti mesi, a causa della si- insufficiente e irragionevole. Il P.G.T. sembra completare il disegno tuazione di stallo dovuta ai problemi Il P.G.T. avrebbe dovuto tenere conto di cementificazione della città iniziato giudiziari dell’operatore privato e del- sia del raccordo con i Comuni del- nel 1999 con il nuovo regolamento edi- l’impossibilità/incapacità del Comune l’area metropolitana, sia dell’artico- lizio, proseguito dalla Regione nello di intervenire direttamente. lazione in Zone del territorio comuna- stesso anno con il recupero dei sottotetti I 15 grandi progetti d’interesse pub- le. e con la legge 9/99 sui Programmi In- blico sono un fiore all’occhiello: si La mancanza di un più ampio diffuso tegrati di Intervento, confermato dalla tratta di realtà oppure di fiction? I confronto in sede di predisposizione legge urbanistica regionale 12 del 2005 raggi (ex piste) ciclabili già conosciuti dello stesso P.G.T., attraverso lo stru- promossa dalle stesse forze politiche, come raggi verdi, la circle line (cioè una mento dell’udienza pubblica anche a li- proseguito con il piano casa di Formi- linea metropolitana circolare come quel- vello zonale, si riflette, ad esempio, nel- goni. la di Londra), per citarne solo due, sono la profonda lacunosità delle schede progetti credibili? NIL (Nuclei d’Identità Locale), che ana- La densificazione “selettiva”, enunciata Sulla base delle osservazioni sopra svol- lizzano porzioni territoriali omogenee come principio nel P.G.T., non trova te, anche se alcune sono state recepite in termini di servizi presenti e di criticità, però attuazione pratica nel Piano delle come elementi critici nel documento fi- proponendo poi interventi mirati – 11 Regole. È possibile, infatti, operare do- nale approvato, il PD e l’opposizione in per la zona 4. vunque a partire dall’indice base costrut- zona 4 hanno espresso un parere nega- Il Documento di Piano appare un in- tivo di 0.50 mq/mq, incrementabile tivo al P.G.T., chiedendo di procedere a sieme astratto di scenari di trasfor- eventualmente ad 1 mq/mq tramite l’ac- una sua nuova redazione secondo le in- mazioni urbane come, ad esempio, la quisizione di diritti volumetrici perequati dicazioni sopra fornite. sostituzione dell’antico sistema radio- o attraverso la realizzazione di social © Aldo Dell’Oro centrico della città con uno reticolare, housing (edilizia sociale) ed ulterior- consigliere PD zona 4 5
  • 6. definire gli interventi previsti e la divi- PISCINA SAMUELE sione dei costi a carico dei vari enti. Nell'ultima settimana di dicembre la A QUANDO L’APERTURA? giunta del Comune di Milano ha deli- berato i costi e la convenzione. Pertanto a breve dovrebbero iniziare i L A PISCINA Samuele di via Mece- nate è chiusa da diversi mesi per problemi alla copertura e per altri inter- Tutte le attività sono state interrotte in at- tesa della stipula della convenzione tra il Comune di Milano e la Federazione Ita- lavori. Restiamo in attesa di poter tornare ad utilizzare un impianto sportivo molto frequentato nel quartiere e da abitanti di venti alla sua struttura. liana Nuoto, che gestisce l'impianto, per altre zone. © Paolo Cova Il Comune cancella il futuro CHIUSURA DEI CIVICI LICEI SERALI “H O LE LACRIME agli occhi – commenta Letizia Gioffrè, cen- tralinista in un call center e iscritta fino La protervia dell’assessore Moioli, e un’assurda interpretazione di un articolo della Legge finanziaria 2008, applicando che, in quanto gestite dagli enti locali, possono godere di un’autonoma defini- zione dei criteri di composizione delle all’anno scorso al liceo socio-psicope- in maniera restrittiva i criteri di compo- classi. dagogico –. Ho dormito per terra e pro- sizione del numero di studenti per classe, Oggi, circa 200 studenti si trovano nelle testato tutti questi mesi perché sognavo ha sostanzialmente decretato la chiusura condizioni di non sapere cosa succederà l’università, nient’altro. Lavoro da quan- del Gandhi e delle classi che, per molti di loro, dopo che il Consiglio di Stato, do avevo 14 anni e volevo studiare per studenti lavoratori, erano l’unica spe- in un ennesimo batti e ribatti legale ha poter anche solo pensare a un futuro mi- ranza di un’istruzione e un titolo di studio sospeso l’ordinanza con la quale il TAR gliore. Evidentemente non è possibile”. che permettesse loro l’accesso all’Uni- imponeva la riapertura dei Civici Licei Queste poche parole, tratte da un’inter- versità e una speranza di miglioramento Serali, accogliendo l’ennesimo ricorso vista a Repubblica del 5 gennaio scorso, delle proprie opportunità professio- del Comune. meglio di qualsiasi analisi, sintetizzano nali. A questo punto rimangono poche spe- quanto sta succedendo sulla vicenda dei Tutto questo, nonostante un’ordinanza Civici Licei Serali di Milano e agli stu- del TAR che ribadisce che questa nor- denti del Gandhi. mativa non si applica alle scuole paritarie (continua alla pagina seguente) Un momento della manifestazioine degli studenti del Gandhi, per il diritto allo studio. 6
  • 7. CHIUSURA DEI CIVICI LICEI SERALI gnati in una guerra senza quartiere contro menti e l’autonomia scolastica. una realtà che storicamente faceva parte I cittadini, le loro aspirazioni e le loro ranze per un’apertura anche perché della tradizione scolastica del Comune esigenze sono l’ultimo dei problemi e un’eventuale sentenza definitiva, anche di Milano. dei riferimenti di questa giunta. L’inter- favorevole, arriverebbe troppo tardi per Le parole di Giorgio Bonera della CGIL, vista all’inizio di questo pezzo è esem- garantire il numero minimo di giorni di presidente del Consiglio d’Istituto del plare e significativa. In nome dell’effi- lezione per rendere valido l’anno sco- Gandhi, potrebbero riempire pagine di cienza e della privatizzazione si lastico. una cronaca a cavallo tra il legal thriller cancellano le legittime aspirazioni di In questo momento la protesta continua e il racconto dell’assurdo. crescita personale e professionale e so- anche se il numero di studenti coinvolti Alcune considerazioni più generali mi prattutto il diritto a un’istruzione e alla si è ridotto per il logoramento imposto sembrano però importanti: cultura. dal tempo e per gli interventi sopra le Lo smantellamento e la demonizzazione Su questo terreno come Partito Demo- righe della polizia negli sgomberi della di tutto quanto è pubblico sembra ormai cratico dovremo sempre più essere in scuola occupata. una priorità del Comune di Milano. In prima fila (così come siamo stati in que- Un gruppo di insegnati si è reso dispo- questa vicenda sembra emergere proprio sto caso) perché in questa città si ritorni nibile a garantire volontariamente la con- la volontà univoca e pervicace di muo- a fare una politica che metta i cittadini, tinuità didattica per gli studenti dispo- versi in questa direzione. Il tentativo di le persone, le loro esigenze al centro del nibili presso alcuni dei Circoli del Partito affossamento delle Civiche Serali si af- dibattito politico e delle attività di go- Democratico: Carminelli, XV Martiri, fianca ai tentativi di diminuire il numero verno della Città. Pergolesi; si tratta di un impegno di 4 di classi e di studenti di un’esperienza Lavorare e battersi per una città più giu- ore per 6 giorni alla settimana che ga- storica e di prestigio dell’istruzione mi- sta e più umana non è retorica, ma il mo- rantisce una continuità didattica in pre- lanese, come quella del Liceo linguistico do di contrapporre un modello di Città visione della riapertura delle scuole o Manzoni (ci ritorneremo). e di Società a quello oggi imperante. per la preparazione degli esami da pri- L’idea di federalismo di questa destra è L’iniziativa di accoglienza dei corsi nei vatista per l’ammissione all’anno suc- paradossale. Per poter dare via a questa nostri Circoli in questo senso è un segno cessivo. operazione si è deciso di sacrificare l’au- forte di apertura al sociale, di ruolo sul Sarebbe interessante narrare l’intera cro- tonomia amministrativa e decisionale territorio e di condivisione di esperienze nistoria di questa vicenda che ha visto del Comune in nome di un appiattimento che rendano la politica nella città più vi- un Comune come quello di Milano, con sulle leggi nazionali e su una finanziaria cina alle persone. l’assessore Moioli in prima fila, impe- che attaccava pesantemente gli investi- © Roberto Fuso Nerini Grazie al lavoro dei nostri consiglieri del PD: Cormio e Comotti e a tanti volonterosi La linea «88», da marzo collegherà i nostri quartieri A SEGUITO delle iniziative già in- traprese e dalle raccolte firme già effettuate dai volenterosi di Via Mece- A fronte di questo incontro abbiamo ot- tenuto tempi certi per l’attivazione della nuova linea «88», linea che, come già Emma Colombo ha fatto presente la ne- cessità di installare una pensilina alla fermata della «45» in via Zama angolo nate/Viale Ungheria e Rogoredo, coa- annunciato, dovrà collegare i nostri quar- via Norico. diuvati nella loro iniziativa dal circolo tieri con la stazione MM3 e FS di Ro- Segnalo l’ottima impressione ricevuta PD Mecenate Lomellina Ponte Lambro, goredo. Il servizio avrà inizio, salvo con- e la disponibilità del dott. Catania e del per migliorare la viabilità nei nostri quar- troindicazioni dell’ultima ora, ai primi suo staff nel dialogare con noi per risol- tieri lo scorso 18 gennaio alle ore 17,30 di marzo. vere i problemi connessi alla viabilità alcuni di noi (Marino Cominelli di via La linea partirà come detto da Rogoredo dei mezzi pubblici. Mecenate, Pezzali di via Marco Bruto, e prevede due capolinea: uno in via dei Questo piccolo successo ci porta ad una lo scrivente Enrico Mattioli per Viale Liri e uno in via dell’Aviazione (servizio riflessione: se il Partito Democratico Ungheria, e alcuni amici di Rogoredo) questo che dovrebbe sostituire l’attuale nella sua azione diretta sul territorio capitanati dai consiglieri comunale Mar- giro della «66»); le corse avranno una riuscirà ad appoggiare e sostenere le- co Cormio, Natale Comotti e dal consi- frequenza di 10 minuti. gittime richieste di cittadini, come in gliere di zona 4 Emma Colombo, hanno La dirigenza dell’ATM, sollecitata da questo caso, sarà in grado di ottenere incontrato il presidente dell’ATM dott. Marco Cormio, si è poi resa disponibile ottimi risultati, dimostrando di essere Catania e alcuni dirigenti in qualità di a monitorare gli orari della linea tran- una valida alternativa al governo citta- responsabili alla programmazione del viaria «27» col fine di quantificare e poi dino attuale. servizio. cercare di risolvere i ritardi abituali. © Enrico Mattioli Hanno collaborato a questo numero: Claudio DE BIAGGI (responsabile e coordinatore redazionale); Carlotta BASSANO; Paolo COVA; Luciana DOLCI; Aldo DELL’ORO; Roberto FUSO NERINI; Anna KEMENY; Massimo LIGUORI; Giorgio MALINVERNI; Enrico MATTIOLI; Claudia PELLEGRIN; Marino COMINELLI. 7
  • 8. POLIAMBULATORIO A ROGOREDO La reale soluzione è ancora da trovare A NNO NUOVO, quartiere nuovo: migliore o peggiore? Purtroppo sembra che ci toccherà rispondere peg- uno dei quali specifico per Rogoredo. Le possibili sedi al momento individuate sono in via Decemviri, via Muratori, sono bloccati a seguito delle note vi- cende legate al blocco di tutte le attività per l’area di “Santa Giulia”, ma la do- giore, poiché il poliambulatorio di via viale Ortles, viale Corsica, tutte palaz- manda che ci si pone è: non è meglio Monte Palombino è a rischio chiusura. zine di proprietà privata che quindi pre- per il Comune investire nella ristruttu- Effettivamente questo poliambulatorio vedono l’acquisto o l’affitto dei locali. razione di un edificio di sua proprietà presenta una serie di problematiche: Delle quattro sedi la meno ovvia per Ro- e adatto allo scopo, con la prospettiva non ha il servizio ticket, e questo signi- goredo, a livello geografico e di colle- di ottenere da Zunino il rimborso futuro fica che chi usufruisce di una presta- gamenti, sarebbe via Decemviri; invece, delle spese effettuate, piuttosto che in- zione a Rogoredo è costretto a pagare in base a ciò che è ad oggi noto, sembra vestire a fondo perduto in proprietà al- in via Fantoli, pertanto in molti prefe- essere la più probabile come sede pen- trui? I tempi previsti per l’attivazione riscono fare direttamente le visite dove sata dal Comune per Rogoredo; scelta del nuovo poliambulatorio, qualunque pagano; in secondo luogo i locali a di- che sembra quantomeno illogica. sia la sede scelta, sono comunque lun- sposizione sono piccoli, circa 170 mq, Esiste un accordo tra il Comune di Mi- ghi. Chiediamo quindi che l’Ammini- nei quali si possono offrire pochi ser- lano e la società Risanamento di Zunino strazione Comunale si impegni perchè vizi. Risultato: ultimamente sono stati (costruttore di “Santa Giulia”) per la ri- il poliambulatorio vigente funzioni al eliminati sia ginecologia che fisiotera- strutturazione della palazzina ex chimici meglio, con tutti i servizi possibili per pia. (1500 mq di superficie utilizzabile) co- lo spazio esistente e con il pagamento Il Comune ha in progetto la creazione me onere di costruzione, per adibirla a del ticket in loco. di due nuovi poliambulatori in Zona 4, poliambulatorio per Rogoredo; i lavori © Claudia Pellegrin sta arrivando il tesseramento 2010 fai anche tu la tua parte per costruire l’alternativa iscriviti al PARTITO DEMOCRATICO nei circoli del tuo quartiere Circolo ROMANA-CALVAIRATE Circolo CORVETTO via Tommei 3/4 - tel. 327/3399963 via Mompiani 10 pd.romanacalvairate@gmail.com pdcorvetto@alice.it http://pdromanacalvairate.blogspot.com/ http://www.pdcorvetto.it Circolo CARMINELLI Circolo ROGOREDO via Archimede 13 - tel. 339/7493923 via Monte Palombino 2 pdcarminelli@gmail.com tel. 339/1770533 http://pdcarminelli.blogspot.com/ pdrogoredo@tiscalinet Circolo MECENATE - LOMELLINA - PONTE LAMBRO via Mecenate 25 - tel. 333/9057484 pd.circolomecenate@gmail.com 8