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Ospedale S.Eugenio Roma
U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica
   Direttore: dott. A. Cabassi




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• La stadiazione dei linfonodi laterocervicali rappresenta
un importante fattore prognostico per la valutazione
delle neoplasie delle vie aeree, tiroidee e del tratto
digestivo superiore.




• Le percentuali di curabilita’ chirurgica ad intento
radicale si riducono della metà in caso di infiltrazione
dei linfonodi locoregionali.
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Le metastasi linfonodali non sono significative per
la prognosi di sopravvivenza nel carcinoma
differenziato della tiroide
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Evoluzione della “neck dissection”
• 1880 – Kocher propose di rimuovere le mets
linfonodali


• 1906 – George Crile descrisse la classica “radical
neck dissection (RND)”


• 1933 e 1941 – Blair and Martin diffusero la pratica
della RND


• 1953 – Pietrantoni mise a punto la tecnica con
conservazione del n. accessorio spinale
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Evoluzione della “neck dissection”
• 1967 - Bocca e Pignataro descrissero la “functional
neck dissection” (FND)
• 1975 – Bocca dimostrò la correttezza oncologica della
FND confrontata con la RND
• 1989, 1991, e 1994 – Medina, Robbins, e Byers
proposero delle classificazioni personali della dissezione
dei linfonodi cervicali
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      LIVELLI LINFONODALI
( Sviluppati presso il Memorial Sloan-Kettering Cancer
                        Center )
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                                  Linfonodi loco-regionali
Livelli linfonodali laterocervicali (Secondo la classificazione TNM AJCC ed UICC, 2002)



                                                                                   I

                                                                                 II


                                                                             III
                        V               VII

                                                                            IV

                                                                            VI




Livello I Stazioni Sottomentoniera e Sottomandibolare
Livello II Stazioni Giugulari superiori (fino all’osso ioide)
Livello III Stazioni Giugulari medie (dallo ioide al bordo superiore della cricoide)
Livello IV Stazioni Giugulari inferiori (Dalla cricoide alla clavicola)
Livello V Stazioni Spinale e Cervicale traversa
Livello VI Stazioni Prelaringea (Delfiana), Pretracheale e Paratracheale
Livelli VII Stazioni Mediastiniche Superiori
Altre stazioni Sub-occipitali; Retrofaringee; Parafaringee; Buccinatorie (facciali); Preauricolari;
Periparotidee ed Intraparotidee.
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• Livello VI: Strutture del compartimento
anteriore
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Sottolivelli linfonodali
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Classificazioni delle dissezioni
            del collo
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Classificazione delle “Neck Dissections”
• Standardizzate dal 1991
• La “Academy’s Committee for Head and Neck
Surgery and Oncology” ha diffuso la classificazione
standardizzata attualmente più utilizzata
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Classificazione delle “Neck
Dissection”
• Academy’s
– Basata su 4 concetti
1) RND è la procedura standard di base per la linfoadenectomia
cervicale; tutte le varianti vengono confrontate, nei risultati, con
la RND
2) Le variazioni alla RND che prevedono la preservazione di
qualsiasi struttura non linfatica che in essa è sacrificata, prendono
il nome di MRND (Modified Radical Neck Dissection)
3) Qualunque dissezione del collo che preservi uno o più gruppi di
linfonodi rispetto alla RND prende il nome di “Selettiva” (SND –
Selective Neck Dissection)
4) Una dissezione “extended” implica una asportazione di piu’
strutture non linfatiche o gruppi linfonodali rispetto alla RND.
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Classificazione delle linfoadenectomie del collo
• Academy’s classification
– 1) Radical neck dissection (RND)
– 2) Modified radical neck dissection (MRND)
– 3) Selective neck dissection (SND)
• Supra-omohyoid type
• Lateral type
• Posterolateral type
• Anterior compartment type
– 4) Extended radical neck dissection
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Selective Neck Dissections
• Definizione
– Linfoadenectomia cervicale con conservazione di uno o
più gruppi linfonodali:
– Quattro sottotipi:
• Sopraomoioidea
• Posterolaterale
• Laterale
• Anteriore
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SELECTIVE NECK
DISSECTION
• Percentuale di mts occulte in casi di linfonodi non palpabili e
non evidenziabili preoperatoriamente: 20-30%
• Indicazione: neoplasia primitiva con rischio di mts occulte pari
o superiore al 20%
• Studi di Fisch and Sigel (1964) hanno dimostrato vie
prevedibili di diffusione linfatica in base alla sede delle neoplasie
cervico facciali
• Necessità di sezioni al congelatore
• Necessità di RT postoperatoria
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SND: Compartimento                         SND: Compartimento
Anteriore                                  Anteriore
• Definizione                              • Indicazioni
– Rimozione en bloc dei                    – CASI SELEZIONATI DI
linfonodi del VI livello                   CARCINOMA TIROIDEO
• Linfonodi peritiroidei                   – Carcinoma delle
                                           paratiroidi
• Linfonodi pretracheali
                                           – Carcinomi della laringe
• Linfonodi precricoidei
                                           sottoglottici
• Linfonodi paratracheali e
                                           – Carcinomi dell’esofago
ricorrenziali
                                           cervicale
– Limiti della dissezione:
osso ioide, incisura
sternale e biforcazione
carotidea
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        Classificazioni clinico-patologiche di
        classi di rischio Sesso T Inv.Extrac. Multif. N+
            Istotipo Grado diff. Età                                     M+     Residuo


EORTC        Tutti                                                     
UICC/AJCC    Tutti                                             
AGES         PTC                                                      
AMES         DTC                                                      
MACIS        PTC                                                            
CLIN.CLASS. DTC                                                       
OHIO         DTC                                                       
SAG          PTC                 
NOGUCHI      PTC                                                
MSK          DTC                                    
NTCTCS       Tutti    (FC)                                          

                     3/11   10/11 4/11      9/11 9/11        2/11 5/11   8/11   1/11
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Pazienti con carcinoma differenziato della tiroide
                      pT4
                    pT4
    < 45 aa         pT1-3
                                                             > 45 aa
                                                                         pT4
                                                                         pT1-3

              86%
                                                                       70%

                                                     30%
   14%




                            P = 0.04
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                            TNM
                     6° edizione 2002

             ETA’ < 45 aa                  ETA’ > 45 aa
STADIO     T       N      M             T         N       M
   I     T1-T4 N- N+ M0                 T1       N0       M0
  II     T1-T4 N- N+ M1                 T2       N0       M0
  III                                   T3       N0       M0
                                      T1-T3     N1a       M0
 IV A                                  T4a       N0       M0
                                       T4a      N1a       M0
                                      T1-T4a N1a-N1b      M0
 IV B                                  T4b     N- N+      M0
 IV C                                 T1-T4    N- N+      M1
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In pazienti senza evidenza macroscopica, il 70% di
       linfonodi asportati presenta metastasi.




                                                     L Rosato et al, 2008
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Micrometastasi linfonodali
Cellule tumorali isolate (N0)                    < 0,2 mm
PN1mi (micrometastasi)                           0,2-2 mm

              T< 1cm: pN1mi 26-56%
              T> 1,1cm: pN1mi 66-74%




                                              (Rosato e Al, 2008)
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Tiroidectomia totale:
 intervento di minima per qualsiasi tumore
tiroideo
                   Consensus conference SIEC, Napoli 2006
             British Thyroid Association-Guideline for the
              menagement of thyroid cancer in adults, 2002
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Fattori prognostici
sfavorevoli
     Istotipo: tall cells
            a cellule cilindriche
            sclerosante
            insulare
            oncocitario
     Età: >45aa
     Estensione locale: T4
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        Criteri istomorfologici
      POCA RILEVANZA STRATEGICA PERCH È
    QUASI MAI LA DIAGNOSI È PREOPERATORIA


                                      Se è possibile




COMPARTIMENTO
                      TIROIDECTOMIA TOTALE E
  CENTRALE
                           LINFECTOMIA
                     COMPARTIMENTO CENTRALE
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ETA’ > 45 ANNI

    Tiroidectomia totale


    Linfectomia centrale?
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  LINFECTOMIA CENTRALE > 45 ANNI
Tiroidectomia totale e
linfectomia del compartimento centrale
    A favore                                     Contro
    -   % micrometastasi elevata                 - Aumento ipoPTH
    -   Poca radiosensibilità                    - Aumento lesioni n. ricorrente
    -   Elevata % complicanze in corso
        di reintervento




                                                                          COMPARTIMENTO
                                                                            CENTRALE
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Fattori prognostici sfavorevoli

 Infiltrazione capsulare



 Infiltrazione mm. pretiroidei



 Infiltrazione strutture circostanti
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Metastasi linfonodali
            Diagnosi
 pre-operatoria
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      Metastasi linfonodali
             Diagnosi
 intra-operatoria
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      Metastasi linfonodali
            Diagnosi
 post-operatoria
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NEOPLASIA INTRATIROIDEA E METASTASI LINFONODALI
(II stadio di De Groot)


                           Interventi di minima:
           I               • Tiroidectomia totale
                           • Linfectomia centrale (stazione VI)
     II
                           • Linfectomia II - III - IV stazione
                             omolaterale o bilaterale di necessità
    III                    • Linfectomia V stazione di necessità
V         VI
    IV


          VII
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U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica
   Direttore: dott. A. Cabassi
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E’ un tumore che uccide “ with sweetness”

Mazzaferri, 1983




“However 10 to 15% of cases can display
 aggressive behaviour, hallmarked by early
 metastasis and increased mortality rates”

                                        Kepal et al, 2005
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ECOCOLOR DOPPLER
    LINFONODI
 LATEROCERVICALI




 RM TOTAL BODY
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Metastasi linfonodali:
Quale deve essere l’estensione della
linfadenectomia nel carcinoma
differenziato della tiroide. . .
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   In pazienti con carcinoma papillare, metastasi linfonodali sono presenti in
    percentuale variabile tra il 35% e il 65% dei casi, valore che può arrivare
    all’80% in età pediatrica.




   In caso di carcinoma follicolare, le metastasi linfonodali risultano meno
    frequenti, essendo state riportate in meno del 20% dei casi.




                                                                 Schlumberger M, et al2003
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Metastasi linfonodali:
che fare nel compartimento centrale?


 L’esecuzione di una dissezione profilattica del VI livello (“compartimento
   centrale”) in corso di tiroidectomia totale è argomento ancora controverso


 può essere evitato in caso di CDT a basso rischio, mentre nei pazienti ad
   alto rischio trova indicazione soprattutto perché permette di effettuare
   una corretta stadiazione del parametro N, nel caso vengano asportati e
   tipizzati istologicamente almeno sei linfonodi.




                                     American Joint Committee on Cancer .Thyroid. 2002
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 La linfadenectomia profilattica del compartimento centrale dovrebbe
   rappresentare l’approccio chirurgico iniziale (insieme alla tiroidectomia
   totale) nei pazienti con carcinoma differenziato della tiroide (>1.5 cm)




                                     Linee Guida Società Italiana di Endocrinologia 2004
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Metastasi linfonodali:
che fare nei linfonodi laterocervicali ?

      La linfadenectomia latero-cervicale deve essere eseguita solo in caso
         di coinvolgimento laterocervicale macroscopico.




Sensibilità 27.2%; Valore predittivo negativo 42.6%
                                                                      Ito et al 2007
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    La linfadenectomia sistematica
    in caso di metastasi
    (compartment-oriented
    dissection) riduce le recidive e
    migliora la sopravvivenza nei
    pazienti con tumori T1-T2
    (p<0.00001 and p<0.005).



    Zeiger Surg Clin N Am 2004
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Prognostic Factors Associated with the Survival of Patients Developing
Loco-Regional Recurrences of Differentiated Thyroid Carcinomas.




   Per recidiva loco-regionale si intende la presenza di tessuto metastatico da
    Cancro Differenziato della Tiroide (DTC) nel letto tiroideo, nei tessuti molli o
    nei linfonodi latero-cervicali.




                                                              Agnes Rouxel, 2004
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            Sopravvivenza dei pazienti con LRR


Tempo          Totale              <45 aa                  >45 aa

A 5 anni       69.8%               92.7%                   58.2%

A 10 anni      49.1%               89.3%                   32.6%

A 20 anni      34.1%               76%                     18.3%
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    Caratteristiche del tumore iniziale in pazienti con LRR


  I pazienti con Carcinoma follicolare hanno rischio di morte 3 volte maggiore
   rispetto a quelli con Carcinoma papillifero

  L’intervallo di Tempo tra trattamento iniziale e diagnosi di LRR è indipendente
  dalla grandezza dei tumori iniziali

  I pazienti con età > 45 anni hanno un rischio di morte 5 volte maggiore
   rispetto ai pazienti con età < 45 anni


Non c’è differenza nei tempi di sopravvivenza tra soggetti sottoposti
a tiroidectomia totale o quasi totale, né fra soggetti sottoposti a dissezione linfonodale
radicale modificata o limitata!
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Conclusioni

• Sulla base dei risultati e degli studi pubblicati possiamo concludere che la
  Tiroidectomia Totale è il trattamento di scelta per il carcinoma differenziato
  della tiroide ed è giudicata fattore prognostico indipendente per la
  sopravvivenza a lungo termine.


• La linfoadenectomia si esegue se vi è evidenza pre o intraoperatoria di
  linfonodi megalici espressione di malattia metastatica.
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• Le metastasi cervicali nelle neoplasie del distretto testa-collo hanno una
prognosi severa
• La stadiazione preoperatoria guiderà il tipo di dissezione linfonodale più
idoneo ad ogni caso
• Una classificazione unitaria delle stazioni linfonodali e dei tipi di
dissezione è relativamente recente.
• Le indicazioni alla linfoadenectomia ed a quale tipo di linfoadenectomia
nei casi di neoplasie N+ del distretto testa – collo sono a tutt’oggi oggetto di
discussione
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La conoscenza della storia naturale del cancro della
tiroide….. da una parte definisce il progredire delle
acquisizioni biologiche e dall’altra indirizza l’evoluzione del
pensiero chirurgico……..

Caracò A, Marcialis A. 1971

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Di Gaetano Giuseppe. Linfoadenectomie profilattiche o terapeutiche. Il compartimento centrale. ASMaD 2011

  • 1. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Roma, 5 novemb
  • 2. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi • La stadiazione dei linfonodi laterocervicali rappresenta un importante fattore prognostico per la valutazione delle neoplasie delle vie aeree, tiroidee e del tratto digestivo superiore. • Le percentuali di curabilita’ chirurgica ad intento radicale si riducono della metà in caso di infiltrazione dei linfonodi locoregionali.
  • 3. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Le metastasi linfonodali non sono significative per la prognosi di sopravvivenza nel carcinoma differenziato della tiroide
  • 4. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Evoluzione della “neck dissection” • 1880 – Kocher propose di rimuovere le mets linfonodali • 1906 – George Crile descrisse la classica “radical neck dissection (RND)” • 1933 e 1941 – Blair and Martin diffusero la pratica della RND • 1953 – Pietrantoni mise a punto la tecnica con conservazione del n. accessorio spinale
  • 5. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Evoluzione della “neck dissection” • 1967 - Bocca e Pignataro descrissero la “functional neck dissection” (FND) • 1975 – Bocca dimostrò la correttezza oncologica della FND confrontata con la RND • 1989, 1991, e 1994 – Medina, Robbins, e Byers proposero delle classificazioni personali della dissezione dei linfonodi cervicali
  • 6. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi LIVELLI LINFONODALI ( Sviluppati presso il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center )
  • 7. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi
  • 8. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Linfonodi loco-regionali Livelli linfonodali laterocervicali (Secondo la classificazione TNM AJCC ed UICC, 2002) I II III V VII IV VI Livello I Stazioni Sottomentoniera e Sottomandibolare Livello II Stazioni Giugulari superiori (fino all’osso ioide) Livello III Stazioni Giugulari medie (dallo ioide al bordo superiore della cricoide) Livello IV Stazioni Giugulari inferiori (Dalla cricoide alla clavicola) Livello V Stazioni Spinale e Cervicale traversa Livello VI Stazioni Prelaringea (Delfiana), Pretracheale e Paratracheale Livelli VII Stazioni Mediastiniche Superiori Altre stazioni Sub-occipitali; Retrofaringee; Parafaringee; Buccinatorie (facciali); Preauricolari; Periparotidee ed Intraparotidee.
  • 9. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi • Livello VI: Strutture del compartimento anteriore
  • 10. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Sottolivelli linfonodali
  • 11. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Classificazioni delle dissezioni del collo
  • 12. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Classificazione delle “Neck Dissections” • Standardizzate dal 1991 • La “Academy’s Committee for Head and Neck Surgery and Oncology” ha diffuso la classificazione standardizzata attualmente più utilizzata
  • 13. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Classificazione delle “Neck Dissection” • Academy’s – Basata su 4 concetti 1) RND è la procedura standard di base per la linfoadenectomia cervicale; tutte le varianti vengono confrontate, nei risultati, con la RND 2) Le variazioni alla RND che prevedono la preservazione di qualsiasi struttura non linfatica che in essa è sacrificata, prendono il nome di MRND (Modified Radical Neck Dissection) 3) Qualunque dissezione del collo che preservi uno o più gruppi di linfonodi rispetto alla RND prende il nome di “Selettiva” (SND – Selective Neck Dissection) 4) Una dissezione “extended” implica una asportazione di piu’ strutture non linfatiche o gruppi linfonodali rispetto alla RND.
  • 14. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Classificazione delle linfoadenectomie del collo • Academy’s classification – 1) Radical neck dissection (RND) – 2) Modified radical neck dissection (MRND) – 3) Selective neck dissection (SND) • Supra-omohyoid type • Lateral type • Posterolateral type • Anterior compartment type – 4) Extended radical neck dissection
  • 15. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Selective Neck Dissections • Definizione – Linfoadenectomia cervicale con conservazione di uno o più gruppi linfonodali: – Quattro sottotipi: • Sopraomoioidea • Posterolaterale • Laterale • Anteriore
  • 16. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi SELECTIVE NECK DISSECTION • Percentuale di mts occulte in casi di linfonodi non palpabili e non evidenziabili preoperatoriamente: 20-30% • Indicazione: neoplasia primitiva con rischio di mts occulte pari o superiore al 20% • Studi di Fisch and Sigel (1964) hanno dimostrato vie prevedibili di diffusione linfatica in base alla sede delle neoplasie cervico facciali • Necessità di sezioni al congelatore • Necessità di RT postoperatoria
  • 17. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi SND: Compartimento SND: Compartimento Anteriore Anteriore • Definizione • Indicazioni – Rimozione en bloc dei – CASI SELEZIONATI DI linfonodi del VI livello CARCINOMA TIROIDEO • Linfonodi peritiroidei – Carcinoma delle paratiroidi • Linfonodi pretracheali – Carcinomi della laringe • Linfonodi precricoidei sottoglottici • Linfonodi paratracheali e – Carcinomi dell’esofago ricorrenziali cervicale – Limiti della dissezione: osso ioide, incisura sternale e biforcazione carotidea
  • 18. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Classificazioni clinico-patologiche di classi di rischio Sesso T Inv.Extrac. Multif. N+ Istotipo Grado diff. Età M+ Residuo EORTC Tutti     UICC/AJCC Tutti      AGES PTC      AMES DTC      MACIS PTC      CLIN.CLASS. DTC      OHIO DTC      SAG PTC    NOGUCHI PTC     MSK DTC    NTCTCS Tutti  (FC)       3/11 10/11 4/11 9/11 9/11 2/11 5/11 8/11 1/11
  • 19. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Pazienti con carcinoma differenziato della tiroide pT4 pT4 < 45 aa pT1-3 > 45 aa pT4 pT1-3 86% 70% 30% 14% P = 0.04
  • 20. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi TNM 6° edizione 2002 ETA’ < 45 aa ETA’ > 45 aa STADIO T N M T N M I T1-T4 N- N+ M0 T1 N0 M0 II T1-T4 N- N+ M1 T2 N0 M0 III T3 N0 M0 T1-T3 N1a M0 IV A T4a N0 M0 T4a N1a M0 T1-T4a N1a-N1b M0 IV B T4b N- N+ M0 IV C T1-T4 N- N+ M1
  • 21. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi In pazienti senza evidenza macroscopica, il 70% di linfonodi asportati presenta metastasi. L Rosato et al, 2008
  • 22. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Micrometastasi linfonodali Cellule tumorali isolate (N0) < 0,2 mm PN1mi (micrometastasi) 0,2-2 mm T< 1cm: pN1mi 26-56% T> 1,1cm: pN1mi 66-74% (Rosato e Al, 2008)
  • 23. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Tiroidectomia totale: intervento di minima per qualsiasi tumore tiroideo Consensus conference SIEC, Napoli 2006 British Thyroid Association-Guideline for the menagement of thyroid cancer in adults, 2002
  • 24. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Fattori prognostici sfavorevoli Istotipo: tall cells a cellule cilindriche sclerosante insulare oncocitario Età: >45aa Estensione locale: T4
  • 25. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Criteri istomorfologici POCA RILEVANZA STRATEGICA PERCH È QUASI MAI LA DIAGNOSI È PREOPERATORIA Se è possibile COMPARTIMENTO TIROIDECTOMIA TOTALE E CENTRALE LINFECTOMIA COMPARTIMENTO CENTRALE
  • 26. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi ETA’ > 45 ANNI Tiroidectomia totale Linfectomia centrale?
  • 27. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi LINFECTOMIA CENTRALE > 45 ANNI Tiroidectomia totale e linfectomia del compartimento centrale A favore Contro - % micrometastasi elevata - Aumento ipoPTH - Poca radiosensibilità - Aumento lesioni n. ricorrente - Elevata % complicanze in corso di reintervento COMPARTIMENTO CENTRALE
  • 28. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Fattori prognostici sfavorevoli  Infiltrazione capsulare  Infiltrazione mm. pretiroidei  Infiltrazione strutture circostanti
  • 29. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Metastasi linfonodali Diagnosi  pre-operatoria
  • 30. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Metastasi linfonodali Diagnosi  intra-operatoria
  • 31. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Metastasi linfonodali Diagnosi  post-operatoria
  • 32. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi NEOPLASIA INTRATIROIDEA E METASTASI LINFONODALI (II stadio di De Groot) Interventi di minima: I • Tiroidectomia totale • Linfectomia centrale (stazione VI) II • Linfectomia II - III - IV stazione omolaterale o bilaterale di necessità III • Linfectomia V stazione di necessità V VI IV VII
  • 33. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi
  • 34. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi
  • 35. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi
  • 36. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi
  • 37. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi E’ un tumore che uccide “ with sweetness” Mazzaferri, 1983 “However 10 to 15% of cases can display aggressive behaviour, hallmarked by early metastasis and increased mortality rates” Kepal et al, 2005
  • 38. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi ECOCOLOR DOPPLER LINFONODI LATEROCERVICALI RM TOTAL BODY
  • 39. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Metastasi linfonodali: Quale deve essere l’estensione della linfadenectomia nel carcinoma differenziato della tiroide. . .
  • 40. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi  In pazienti con carcinoma papillare, metastasi linfonodali sono presenti in percentuale variabile tra il 35% e il 65% dei casi, valore che può arrivare all’80% in età pediatrica.  In caso di carcinoma follicolare, le metastasi linfonodali risultano meno frequenti, essendo state riportate in meno del 20% dei casi. Schlumberger M, et al2003
  • 41. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Metastasi linfonodali: che fare nel compartimento centrale?  L’esecuzione di una dissezione profilattica del VI livello (“compartimento centrale”) in corso di tiroidectomia totale è argomento ancora controverso  può essere evitato in caso di CDT a basso rischio, mentre nei pazienti ad alto rischio trova indicazione soprattutto perché permette di effettuare una corretta stadiazione del parametro N, nel caso vengano asportati e tipizzati istologicamente almeno sei linfonodi. American Joint Committee on Cancer .Thyroid. 2002
  • 42. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi  La linfadenectomia profilattica del compartimento centrale dovrebbe rappresentare l’approccio chirurgico iniziale (insieme alla tiroidectomia totale) nei pazienti con carcinoma differenziato della tiroide (>1.5 cm) Linee Guida Società Italiana di Endocrinologia 2004
  • 43. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Metastasi linfonodali: che fare nei linfonodi laterocervicali ?  La linfadenectomia latero-cervicale deve essere eseguita solo in caso di coinvolgimento laterocervicale macroscopico. Sensibilità 27.2%; Valore predittivo negativo 42.6% Ito et al 2007
  • 44. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi  La linfadenectomia sistematica in caso di metastasi (compartment-oriented dissection) riduce le recidive e migliora la sopravvivenza nei pazienti con tumori T1-T2 (p<0.00001 and p<0.005). Zeiger Surg Clin N Am 2004
  • 45. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Prognostic Factors Associated with the Survival of Patients Developing Loco-Regional Recurrences of Differentiated Thyroid Carcinomas.  Per recidiva loco-regionale si intende la presenza di tessuto metastatico da Cancro Differenziato della Tiroide (DTC) nel letto tiroideo, nei tessuti molli o nei linfonodi latero-cervicali. Agnes Rouxel, 2004
  • 46. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Sopravvivenza dei pazienti con LRR Tempo Totale <45 aa >45 aa A 5 anni 69.8% 92.7% 58.2% A 10 anni 49.1% 89.3% 32.6% A 20 anni 34.1% 76% 18.3%
  • 47. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Caratteristiche del tumore iniziale in pazienti con LRR I pazienti con Carcinoma follicolare hanno rischio di morte 3 volte maggiore rispetto a quelli con Carcinoma papillifero L’intervallo di Tempo tra trattamento iniziale e diagnosi di LRR è indipendente dalla grandezza dei tumori iniziali I pazienti con età > 45 anni hanno un rischio di morte 5 volte maggiore rispetto ai pazienti con età < 45 anni Non c’è differenza nei tempi di sopravvivenza tra soggetti sottoposti a tiroidectomia totale o quasi totale, né fra soggetti sottoposti a dissezione linfonodale radicale modificata o limitata!
  • 48. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi Conclusioni • Sulla base dei risultati e degli studi pubblicati possiamo concludere che la Tiroidectomia Totale è il trattamento di scelta per il carcinoma differenziato della tiroide ed è giudicata fattore prognostico indipendente per la sopravvivenza a lungo termine. • La linfoadenectomia si esegue se vi è evidenza pre o intraoperatoria di linfonodi megalici espressione di malattia metastatica.
  • 49. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi • Le metastasi cervicali nelle neoplasie del distretto testa-collo hanno una prognosi severa • La stadiazione preoperatoria guiderà il tipo di dissezione linfonodale più idoneo ad ogni caso • Una classificazione unitaria delle stazioni linfonodali e dei tipi di dissezione è relativamente recente. • Le indicazioni alla linfoadenectomia ed a quale tipo di linfoadenectomia nei casi di neoplasie N+ del distretto testa – collo sono a tutt’oggi oggetto di discussione
  • 50. Ospedale S.Eugenio Roma U.O.S.D. di Chirurgia Oncologica Direttore: dott. A. Cabassi La conoscenza della storia naturale del cancro della tiroide….. da una parte definisce il progredire delle acquisizioni biologiche e dall’altra indirizza l’evoluzione del pensiero chirurgico…….. Caracò A, Marcialis A. 1971