1. STUDENTI, GENITORI, INSEGNANTI
Anche quest’anno le scuole si accingono a celebrare il rito delle prove INVALSI.
Tali prove si svolgono con la somministrazione di quiz che non sono in grado di valutare gli
apprendimenti degli alunni/studenti.
I quiz INVALSI, denominati test per una valutazione oggettiva, con prove standardizzate, sono state
ormai marchiate come un falso clamoroso. Già dal 1991 Gardner famoso pedagogista e psicologo
USA va documentando e avvertendo:
“Il test è l’ultima invenzione scolastica “una misurazione decontestualizzata” da usare in un ambiente
anch’esso decontestualizzato…tant’è che spesso sono accompagnati da ansie ed imbrogli”.
Lo scienziato Gardner conclude dicendo che i milioni di numeri e tabelle cui danno luogo le
somministrazioni dei test non servono a capire nulla sulle capacità di apprendimento e comprensione
degli studenti.
Per esperienza di questi anni possiamo dire che le prove somministrate dall’INVALSI :
• Sono disallineate con gli stessi programmi/indicazioni ministeriali.
• Non sono alla portata, non solo degli alunni/studenti, ma neanche ( ) di adulti con titolo di studio
superiore ( la prova di matematica di terza media, del 2015 era composta di 28 items, 40 domande, per
la cui soluzione in molti casi servono, misurazioni, calcoli, tentativi, riflessioni, formule, procedure…, il
tutto da realizzare in 75 minuti, meno di 2 minuti per trovare la risposta a ciascuna domanda,
servirebbero delle ore!!!)
• A nessuno cittadino a nessun genitore viene fatto conoscere il processo e le modalità di validazione
delle prove.
• L’attività dell’INVALSI è sostenuta da una normativa che ha sempre, negli anni, aggirato la
normale procedura prevista dalla nostra Costituzione per la formazione delle leggi.
• L’INVALSI sottrae alla scuola, agli insegnanti la responsabilità e la funzione essenziale della
valutazione per il loro lavoro, cancellando ogni forma di collegialità, complessità, cooperazione prevista
nella scuola italiana.
• Le prove INVALSI inducono nella scuola, nell’insegnamento e negli studenti il conformismo
cognitivo primo nemico di un apprendimento libero ed efficace. Selezionano saperi semplici e banali
perché non sono in grado d’investigare e conoscere la complessità delle conoscenze e dei saperi.
L’attività dell’INVALSI ormai pervasiva e soffocante per le scuole, è sostenuta da finanziamenti
faraonici (oltre 10 milioni di euro l’anno) mentre la ricerca psicologica e pedagogica dei centri
universitari viene tagliata in continuazione.
Il fine di tutta questa attività è essenzialmente quella di denigrare, calunniare, deprimere la scuola
pubblica i suoi insegnanti e studenti. Creare un clima pseudo-culturale che fornisce argomenti e
motivazioni, falsi e pretestuosi, ai politici di turno per sotto- finanziare la scuola ( ) della Repubblica
disegnata dalla Costituzione, trasferire finanziamenti sempre più cospicui alla scuola privata.
Realizzare i diktat imposti dal regime di austerità e dalle scelte neoliberiste della classe politica
europea.
Per tutte queste ragioni è indispensabile e doveroso per studenti, genitori, insegnanti
responsabili e consapevoli boicottare le prove INVALSI e rispondere con un esercizio di
OBBEDIENZA CIVILE contro le pratiche autoritarie e distruttive dei governi, succubi dei poteri
finanziari e di dirigenti insipienti.
I COBAS hanno già indetto lo sciopero per i giorni nei quali sono state calendarizzate le prove,
l’Unione degli Studenti (UDS) ha già proclamato il boicottaggio dei test ed una vasta mobilitazione
studio e una serie di manifestazioni per dare corpo ad un’opposizione sociale diffusa, e radicata.
Gruppo NoINVALSI - Roma