Una presentazione sulla storia del software libero e l'OpenSource, a partire dalla sua nascita, con i risvolti sul mercato e nella società.
E' stata tenuta da Nicola Di Marzo e Paolo Campi il 31 maggio 2011 al Gruppo Utenti Linux di Galliate.
28. Il codice della stampante è in formato binario (sequenze di “1” e “0”) quindi sprovvisto di codice sorgente libero,decifrabile
29. Questa volta però nessun intervento fu possibile in quanto il software fornito da Xerox era in formato binario impossibile da decifrare e modificare liberamente senza codice sorgente
38. Free Software: la parola Free è riconducibile a Free Speech (parlare libero ) e non al “gratuito” come Free Beer (birra gratuita).
39.
40. 1710: Nasce lo Statute Of Anna (Statuto Di Anna) Gli Autori ottengono il potere di bloccare la diffusione dell'Opera di Proprietà. (Potere scarso a causa del costo elevato della stampa, quindi cessione obbligatoria della proprietà all'Editore) Gli Editori aumentano i propri profitti grazie alla cessione dei Diritti per la stampa.
46. (Garanzia Legale della libertà di utilizzo , modifica , redistribuzione del codice sorgente )
47. Tutela dell'Autore, codice sorgente e libertà dell'utente si fondono in modo legale creando una “Catena di Sant'Antonio”
48. Il Software Libero di “ dominio pubblico ” ( senza “copertura” del Copyleft ) può essere impugnato e diventare Software Proprietario .
49. Il Copyleft protegge l'Autore e contemporaneamente garantisce la libertà di modifica e ridistribuzione. Richard M. Stallman e
50. Bill Gates Richard M. Stallman PERMESSO D'AUTORE La “C” di Copyleft è ribaltata proprio a sottolineare il pensiero opposto dal COPYRIGHT TUTTI I DIRITTI RISERVATI ALL 'AUTORE ABBIAMO LA LIBERTÀ DI UTILIZZARE, COPIARE, MODIFICARE E RIDISTRIBUIRE IL PROGRAMMA. UNICA LIBERTÀ: UTILIZZO PER SCOPI PRIVATI. QUALSIASI ALTRO UTILIZZO E AZIONE È VIETATA. I TRASGRESSORI SONO PERSEGUIBIL I A NORMA DI LEGGE MODELLO COPYLEFT MODERNO E ATTUALE CONSIDERANDO L'ERA DIGITALE E L'USO MASSIFICATO DEL PC MODELLO COPYRIGHT OBSOLETO NELLA SOCIETÀ DI OGGI IN QUANTO NELL' ERA DIGITALE TUTTI COPIAMO UN FILE IN UN SOLO CLICK E LO CONDIVIDIAMO IN RETE. DIFENDE LE LIBERTÀ DEGLI UTENTI. GLI UTENTI SONO DEI “PIRATI”. APPLICATE RESTRIZIONI DI OGNI TIPO
51. Esempi d'uso del Copyright tradizionale (All rights reserved – Tutti i diritti riservati) È severamente vietata la riproduzione in pubblico, la copia, la distribuzione e il prestito,il noleggio, la vendita. Tutti i trasgressori saranno punibili a norma di legge.
52. Esempi d'uso del Copyleft (All rights reversed – Tutti i diritti rovesciati) Potete copiare, modificare, ridistribuire liberamente, riconoscendo la paternità all'autore originale e pubblicando l'opera derivata con la stessa licenza. (Effetto Catena di Sant'Antonio)
53.
54. La libertà di usare il programma a proprio piacimento e per qualsiasi scopo legittimo.
56. Libertà di aiutare se stessi: ovvero libertà di studiare il codice sorgente e vedere come funziona il programma ed eventualmente adattarlo alle proprie esigenze.
58. Libertà di aiutare il proprio vicino: ossia libertà di distribuire copie per gli altri.
59. Libertà 3 Libertà di aiutare a costruire la propria comunità: ossia la libertà di pubblicare una versione modificata cosi che gli altri possano beneficiarne. N.B. Con il termine “ Freeware ” si intendono i programmi proprietari gratuiti. In questo senso, il prefisso “free” serve solo ad evidenziare la gratuità della cosa, ma non la libertà Anche il termine” Shareware ” fa riferimento a software proprietario che può essere ridistribuito, ma per il quale viene richiesto espressamente il pagamento dopo un periodo di prova. Queste tipologie di software nulla hanno a che vedere con il software libero. Non facciamo confusione !
60. Rapporto Gestione/Costi Risultati/Diffusione/Marketing Software Proprietario Software Libero Gestione Aziendale Community Costi A carico dell'azienda A carico della Community Debug Debug lento e “Aziendale” Debug “Collettivo” Diffusione Mercato proprietario Community Modello Marketing Sostenibile all'interno del Mercato Assente
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63. Motivazione Commerciale 1998: Netscape Progetto Mozilla Rilascio gratuito del codice sorgente Dipendenti + Community = Nascita Open Source Software Libero (Marketing assente) Open Source (Marketing Competitivo)
64. Commercializzazione Tramite Internet: Strumento Di Conoscenza Di Massa Software Libero Open Source COEXIST DISTRIBUZIONE INTERNET Internet + GNU/Linux Internet + Apache Internet + Red Hat, Suse Internet + Netscape, Oracle
65. Open Source Definition: 9 Diritti 1. Re Distribuzione Licenza (Ridistribuzione libera – non necessariamente gratuita) 2. Codice Sorgente Disponibile Possibilità di cambiare il software 3. Consentire Prodotti Derivati Chi migliora il software deve poter ridistribuire la modifica 4. Integrità Codice Sorgente Evidenziare modifica del programma o nome di chi ha apportato la modifica (codice d'onore) 5. Nessuna Discriminazione Verso Singoli O Gruppi Es: No al divieto di usare software in ospedali dove si praticano aborti o attività anti aborto 6. Nessuna Discriminazione Verso Settori Software utilizzabile in Aziende come in una scuola 7. Licenza Distribuibile Licenza Distribuibile ad un secondo individuo e da questo a terzi 8. La Licenza Non Può Essere Specifica Per Un Prodotto La Licenza è valida anche in Distribuzioni diverse da quella originale 9. La Licenza Non Può Contaminare Altri Software Licenza distribuibile solo per quel Software
77. “ Quando le persone hanno la libertà ma non la riconoscono e non gli danno valore,il pericolo è che se la lascino scappare dalle mani. Ci sono tanti modi di perdere la libertà nella vita, che se non dai valore alla tua libertà, finirai col perderla” Richard M. Stallman
78. FONTI E SITI INTERNET Libri: RICHARD M. STALLMAN, Free Software, Free Society: The Selected Essays of RICHARD M. STALLMAN , Edizione italiana Codice Libero Pensiero Libero SAM WILLIAMS, Free as in Freedom, Edizione Italiana Codice Libero SIMONE ALIPRANDI , Teoria e pratica del copyleft , www.copyleft-italia.it/libro2 Video: J.T.S. MOORE, Revolution OS ARTURO DI CORINTO, Revolution OS 2 CHRISTIAN BIASCO, FRANCESCA TERRI, Lo gnu, il pinguino e il cerbiatto esuberante Siti: WIKIPEDIA http://it.wikipedia.org/wiki/Copyright Sito di Richard Stallman: http://stallman.org/ Le Campagne della Free Software Foundation: http://www.fsf.org/campaigns Free Software Foundation Europe: http://fsfe.org/index.it.html LibrePlanet Italia: http://libreplanetitalia.noblogs.org/ Associazione per il Software Libero: http://softwarelibero.it/ Software Libero nelle Scuole: http://www.fuss.bz.it/ Rai 3- Report Software Libero a Bolzano http://www.youtube.com/watch?v=ITzX7zRgOkA I video di Christian Biasco: http://biasco.ch/videoblog/vbp4 F.L.O.S.S. (Free Libre Open Source Software) http://www.flossproject.org/
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Hinweis der Redaktion
Sin dagli albori dell'informatica come agli inizi degli anni 70, quando Richard M. Stallman iniziò a lavorare al MIT ( Laboratorio di Intelligenza Artificiale Massachusetts) di Boston, il software era libero. Nel senso che i programmi all'epoca non avevano padroni. Richard entrò subito a far parte della comunità di Hacker, esistente già da molti anni, di cui condivideva lo spirito di libertà e cooperazione. Gli Hacker si scambiavano i programmi e i relativi codici sorgenti ( il testo di un programma, scritto in un linguaggio di programmazione ad alto livello quindi facile da memorizzare e comprendere da un programmatore), aiutandosi reciprocamente al fine di migliorare la qualità del laboratorio e dell'informatica in generale , un po' come scambiarsi ricette di cucina tra vicini è pratica antica quanto l'arte culinaria. ( Il termine Hacker indicato dai mezzi di comunicazione come una sorta di terrorista informatico capace di infrangere i sistemi di sicurezza è in realtà confuso ed in parte travisato. Il termine indica una persona dall'intelligenza spiccata con una forte propensione al gioco). La crescita continua del settore informatico portò alla nascita di molte aziende e numerosi furono gli interessi economici che subentrarono ( vedi es. Silicon Valley). Fu così che agli inizi degli anni '80 la situazione si ribaltò completamente. Le comunità Hacker vennero man mano smembrate, molti di loro iniziarono a lavorare come programmatori per grosse aziende e per accedere al codice sorgente dei programmi furono costretti a firmare accordi di non divulgazione. Intorno all'83 quasi tutti i software divennero proprietari. Stallman fu colpito profondamente da quelle vicende sia come persona che come programmatore e vide il danno sociale in atto. Negare l'aiuto al proprio vicino, come oscurargli il codice di funzionamento, equivaleva diventare un cattivo cittadino. Nessun motivo avrebbe potuto giustificare un simile comportamento: non uno stipendio elevato, tanto meno il conseguimento di una posizione privilegiata. Tutto questo violava il diritto alla conoscenza che è un diritto di ogni cittadino ed sancito dalla Costituzione Americana così come da quella Italiana.
Il Laboratorio era abituato a ricevere doni. Vere e proprie meraviglie tecnologiche, messe a disposizione dei ricercatori per studiarle ed eventualmente migliorarne le prestazioni. Gli Hacker come Stallman rappresentavano per l'imprenditoria un capitale, un'unità aggiuntiva per la ricerca e sviluppo disponibile a costi minimi. Un giorno la Xerox Corporation donò un prototipo di fotocopiatrice laser che successivamente avrebbe rivoluzionato la stampa desktop. Inizialmente la fotocopiatrice diede prova della sua alta qualità ma qualche giorno dopo i ricercatori riscontrarono subito i suoi difetti tra i quali, il più grave, fu quello dell'inceppamento carta. Richard era abituato ad intervenire per risolvere i problemi delle macchine, se non da un punto di vista meccanico sicuramente dal lato informatico,modificando i software. A volte faceva delle aggiunte inserendo nuove funzionalità mentre altre si limitava ad aggirare il problema inventandosi dei trucchetti o avvisi che avrebbero diminuito gli sprechi di tempo e/o consentito a qualcuno di intervenire a sua volta. Purtroppo in questo caso le cose non andarono proprio così Infatti, il software fornito dalla Xerox era in formato pre-compilato ovvero binario, infinite sequenze di 1 e 0 impossibili da decifrare. Fiducioso dei valori e dello spirito collaborativo degli Hacker inizialmente Richard non se ne preoccupò molto, pensò che presto avrebbe trovato un collega disposto a mostragli i sorgenti, perciò decise di non disturbare quelli della Xerox in quanto già dimostrarono la loro generosità regalando la macchina. Poco dopo venne a sapere che un ricercatore della Carnegie Mellon University di nome Robert Sproull si era appena dimesso dalla Xerox, avendo contribuito alla realizzazione del programma in questione, decise di andare a fargli visita chiedendogli un piccolo aiuto. L' incontro fu cordiale ma schietto e alla sua richiesta dei sorgenti per la stampante laser questi rispose: Mi spiace ma ho promesso che non gliene avrei fornito una copia. Stallman se ne andò senza neanche riuscire a replicare dalla rabbia. Questo rifiuto, causato da un accordo di non divulgazione stipulato tra Sproull e la Xerox, fu per lui la goccia che fece traboccare il vaso. Il software sotto proprietà privata, che in futuro sarebbe stato battezzato proprietario dagli hacker come lui, ovvero il software che non si può studiare e modificare liberamente, si era ormai diffuso ovunque, persino nei rami di ricerca come i laboratori. E qui vi era entrato sotto le mentite spoglie di un regalo. Secondo Stallman atteggiamenti come quelli di Sproull producono delle vittime e lui fu uno dei tanti. Quasi in risposta, decise che non avrebbe mai negato l'aiuto a nessuno. Così lasciò il MIT per intraprendere un percorso in solitario ed in favore esclusivo del Software Libero.