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Internet è cambiato:
     il Web 2.0




      Perbellini Gabriele
       5ci A.S. 2009/2010




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Indice:
Indice:...................................................................................................................................................2
Introduzione..........................................................................................................................................3
Internet, una rete in perenne sviluppo .................................................................................................4
Che cos’è il Web 2.0?...........................................................................................................................6
I cambiamenti nella tecnologia ............................................................................................................7
   XML ................................................................................................................................................7
   AJAX ...............................................................................................................................................7
Il sistema Client – Server.....................................................................................................................9
   Client................................................................................................................................................9
   Server................................................................................................................................................9
Le connessioni Wireless.....................................................................................................................10
   Wi-Fi...............................................................................................................................................10
      Il Wi-Fi e le reti civiche italiane: il caso di Verona...................................................................10
      Gli standard 3G...........................................................................................................................12
   UMTS.............................................................................................................................................12
      Caratteristiche tecniche..............................................................................................................12
   HSDPA...........................................................................................................................................13
   Le compagnie italiane ....................................................................................................................13
Database.............................................................................................................................................14
Conclusione .......................................................................................................................................15
Sitografia............................................................................................................................................16




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Introduzione
                                              Nello sviluppo di Internet ci sono aspetti
                                              particolarmente importanti ed innovativi che stanno
                                              sempre più assumendo autorità, ignorarli o non
                                              conoscerli potrebbe essere un comportamento poco
                                              intelligente, soprattutto se ci serviamo del Web come
strumento di lavoro e lo riteniamo utile per la nostra attività. Il Web 2.0 è certamente uno di quei
fenomeni che sta sempre più entrando a far parte della nostra attività quotidiana sulla rete.
Probabilmente siamo utenti di alcuni servizi che maggiormente lo caratterizzano e non ne siamo a
conoscenza. Vale però la pena di soffermarsi e riflettere su che cosa significhi questo termine, cosa
porti con sé e quali siano i suoi aspetti più interessanti andando oltre il semplice vocabolo che
potrebbe sembrare, per alcuni, una parola vuota e senza un reale significato, salvo quello di creare
aspettativa su qualcosa che forse non esiste realmente.
Vi è un grande dibattito, tutt'ora aperto, sul vero significato di "Web 2.0". C'è chi propone
definizioni articolate senza però esempi concreti, più difficile, invece, trovare chi riesce a
sintetizzare il concetto in poche e semplici frasi. C'è anche chi non si pone il problema di definire
più chiaramente questo concetto perché lo ritiene uno slogan pubblicitario e privo di qualunque
innovazione tecnologica
Il termine Web 2.0 ha una vita molto breve dato che è stato coniato solo nel 2004. Sebbene siano
state fornite più definizioni e spiegazioni sul suo significato, non vi è ancora chiarezza completa e
continui dibattiti si aprono sulla rete nel tentativo di teorizzare, per quanto possibile, questa
nuova visione del Web.




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Internet, una rete in perenne sviluppo
                                        Internet, la rete delle reti, è sempre stata descritta come un
                                        mondo a sé stante, in perpetuo mutamento, un luogo dov'è
                                        possibile cercare e trovare quotidianamente elementi più o
                                        meno innovativi e utili, ma sempre interessanti. È un grande
                                        mare dove c’è spazio per tutti: per chi desidera lavorare, per
                                        chi svolge approfondimenti e ricerche, per chi punta a
realizzare un business, per chi aspira instaurare relazioni sociali o divertirsi e anche per chi studia il
comportamento degli utenti e visitatori.
Il web, proprio per la sua natura, non ha mai smesso di crescere e di svilupparsi, di attirare a sé
gente e di proporre novità. Da quando è stato ideato si trova in una perpetua fase di
miglioramento ed innovazione, oltre che di espansione anche grazie al sempre maggiore numero
di persone che utilizzano questo strumento.
Il Web 2.0 fa parte di questa crescita e può essere visto come il prodotto non finale di anni di
continuo avanzamento e sviluppo del web, la cui storia è iniziata oltre 15 anni fa.

Alcuni dei momenti principali della giovane storia di questo strumento sono:

   •   1991 (6 agosto): Tim Berners-Lee, assieme al suo staff di lavoro del Cern di Ginevra, inventa
       e pubblica il primo sito web della storia, realizzato grazie all'invenzione di un nuovo sistema
       di condivisione delle informazioni che si basa sull'utilizzo dell' ipertesto;

   •   1993 (30 aprile): il Cern annuncia che il World Wide Web (www), sviluppato come progetto
       all'interno dei suoi laboratori, sarà gratuito e disponibile in forma libera per tutti gli utenti.
       È questa una delle principali ragioni del rapido sviluppo del web nel mondo;

   •   1993 (giugno): viene rilasciato il linguaggio di programmazione HTML, elemento principale
       per la programmazione di pagine web strutturate;

   •   1994 (13 ottobre): nasce il browser Netscape Navigator;

   •   1995 (5 agosto): comincia la comparsa in borsa delle compagnie legate al web e l'inizio di
       una capitalizzazione sempre più crescente verso le start up che promuovono lo strumento
       Internet;

   •   2004 (ottobre): nasce il termine Web 2.0 ad opera di Dale Dougherty e Tim O'Reilly;

   •   2006 nascono centinaia di piccole aziende e progetti collegati al Web 2.0 aumentando gli
       investimenti collegati ad Internet.

Per ciò che riguarda invece l'accesso al web e la produzione di contenuti possiamo individuare tre
fasi ben distinte nelle quali si possono suddividere gli ultimi anni:

FASE I:
Internet era limitato, non esistevano infrastrutture tecnologiche che permettevano l'accesso a
tutti.
I contenuti venivano pubblicati da pochi.
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FASE II:
Nascevano così società come Yahoo!, Ebay e Amazon che offrivano ai propri utenti l'accesso a
contenuti e servizi.
Gli utenti che producevano in prima persona contenuti e siti web crescevano con il tempo anche
se questa pratica era limitata dalla necessità di conoscere specifici linguaggi di programmazione o
dall'utilizzo di sistemi di Content Management System (CMS) non facilmente accessibili agli utenti.

FASE III:
arriva il Web 2.0. Internet è uno strumento sempre più diffuso e alla portata delle masse. Aumenta
la quantità di persone raggiunte dalla banda larga.
La gestione delle informazioni non è più un presupposto esclusivo di alcune realtà, ma diventa
un'operazione di pubblico dominio.
Cresce la voglia di comunicare e di condividere il proprio pensiero e la propria personalità sulla
rete attraverso le community.




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Che cos’è il Web 2.0?
                                                                      Come ho già avuto modo di
                                                                      accennare vi è un grande
                                                                      dibattito sul vero significato di
                                                                      Web 2.0, c'è chi offre definizioni
                                                                      articolate     scendendo       nel
                                                                      dettaglio di tutti gli aspetti che
                                                                      lo caratterizzano; altri, invece,
                                                                      preferiscono sintetizzare il
                                                                      concetto in poche e semplici
                                                                      frasi lasciando poi lo spazio per
                                                                      approfondire         il      tema
                                                                      all’interessato fornendo una
                                                                      propria definizione. All'inizio, il
                                                                      termine Web 2.0 è stato
                                                                      coniato da Dale Dougherty nel
                                                                      2004 durante una sessione di
                                                                      lavoro con Tim O'Reilly.
Quest'ultimo è considerato un pioniere per le sue idee e visioni del web e a lui va riconosciuto il
tentativo di aver fornito una definizione chiara ed esauriente del termine.
Il Web 2.0 è un insieme di molteplici fattori che concorrono insieme alla realizzazione di prodotti
web differenti da quelli che siamo stati abituati ad usare fino a qualche anno fa, possiamo
riassumerne i punti caratteristici:
    • È una nuova visione di Internet.
    • È una nuova modalità di utilizzare i dati pubblici disponibili sulla rete diventando
        indipendenti dagli autori che li redigono.
    • È un nuovo modo di condividere le informazioni all'esterno dal sito nel quale sono state
        pubblicate.
    • È un nuova modo di mettere a disposizione di tutti database tramite l'utilizzo di linguaggi
        strutturati come l'XML o API pubbliche.
    • È un insieme di approcci e di visioni.
    • È una grande piattaforma di sviluppo e di aggregazione di servizi forniti da terzi cono lo
        scopo di trovare nuove forme di utilizzo di questi servizi per realizzarne di alternativi.

Questi sono gli elementi fondamentali che sintetizzano il Web 2.0, ma quali cambiamenti vengono
introdotti nella vita degli utenti medi di Internet?Quali sono i reali aspetti di novità?
Se definito in questo modo, il Web 2.0 rischia di apparire come un'entità alquanto complessa ed
articolata che, però, non corrisponde ad un effettivo riscontro pratico nella realtà dei fatti.
Punto cardine, e quindi elemento fondamentale di questo concetto, è senza dubbio l'acquisita
centralità dell'utente nel processo di partecipazione alla crescita del Web.
Attorno a ciò ruotano tutti gli elementi innovativi dalla logica del Web 2.0 come la collaborazione,
la condivisione e l'unione delle informazioni.

L'utente riveste un ruolo da protagonista in quanto insostituibile fonte di informazioni di qualsiasi
tipo ad alto valore tecnico e commerciale.



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I cambiamenti nella tecnologia
Il Web 2.0 non è da intendersi come l'evoluzione della tecnologia che sta alla base di Internet ma,
precisamente, un’evoluzione dei linguaggi di programmazione usati e del metodo con il quale
interagiscono tra di loro.

XML
                         L’ XML ovvero all'eXtensible Markup Language è la spina dorsale del Web
                         2.0, è un linguaggio di marcatura, indipendente dalla piattaforma, che
                         permette di descrivere il contenuto di una pagina web o, più in generale, di
                         documenti attraverso l'uso opportuni tag.
                         Rispetto all'HTML, l'XML ha uno scopo ben diverso: mentre il primo
                         definisce una grammatica per la descrizione e la formattazione di pagine
web e, più in generale, di ipertesti, il secondo è un metalinguaggio utilizzato per creare nuovi
linguaggi, atti a descrivere documenti strutturati.
La sua sintassi è estremamente più rigida rispetto all'HTML, troppo tollerante in fatto di errori di
codifica, ed è necessaria quindi una scrittura corretta del codice per essere rispettosi delle sue
regole.
Vi è da chiarire inoltre che sebbene XML sia nato dopo dell'HTML non è da considerarsi come una
sua versione più avanzata che va a sostituirlo. I due linguaggi di marcatura hanno scopi ben distinti
che non vanno in sovrapposizione.
Mentre l'HTML ha un insieme ben definito e ristretto di tag, con l'XML è invece possibile definirne
di propri a seconda delle esigenze.
L'XML è oggi molto utilizzato anche come mezzo per l'esportazione di dati tra diversi DBMS.

AJAX
                          Una delle caratteristiche del Web 2.0 è la possibilità di creare interazione
                          con gli utenti e di fornire nuove interfacce grafiche per una differente
                          user experience rispetto a quanto siamo stati abituati fino ad ora.
Molti degli elementi di novità che sono stati introdotti e con i quali stiamo cominciando a
confrontarci fanno capo ad un unica tecnologia chiamata AJAX.
Con questo acronimo coniato nel 2005 che significa "Asynchronous Javascript And Xml", si
desidera identificare l'unione di:
   • Javascript : è un linguaggio di programmazione sicuro ed affidabile e non coinvolge il
       server sul quale è ospitato, dato che viene eseguito solo all'interno del browser dell'utente.
       Il codice sorgente degli script che compongono una pagina web può sempre essere
       esaminato da chiunque, oltre che riprodotto e quindi modificato. Si tratta del collante di
       tutte le tecnologie contenute in AJAX dato che permette di eseguire operazioni a livello
       client.
   • XML (eXtensible Markup Language) e XSLT (eXtensible Stylesheet Language
       Transformable). Sono due linguaggi che lavorano in accoppiata. Il primo è utile per
       effettuare lo scambio di dati, descrive il contenuto delle informazioni e la struttura dei
       documenti. XSLT invece viene utilizzato per eseguire la conversione di un documento XML
       in un altro documento, sempre XML oppure per formattare i suoi contenuti attraverso una
       pagina HTML.
   • XHTML (eXtensible HyperText Markup Language) e CSS (Cascading Style Sheet). L'XHTML è
       un linguaggio di programmazione basato su HTML 4.01 e XML 1.0. La sua sintassi è più

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rigida rispetto all'HTML, per poter ottenere un maggior livello di omogeneità
    dell'interpretazione dei propri tag all'interno dei diversi web browser. Il CSS si occupa della
    definizione degli stili di una pagina web. La gestione dei contenuti è affidata al linguaggio di
    marcatura mentre la loro rappresentazione viene implementata attraverso i fogli di stile.
•   DOM (Document Object Model): permette allo script e al software di accedere al
    contenuto e alla struttura di un documento ed aggiornandoli dinamicamente in modo
    interattivo.
•   XMLHttpRequest : sono una serie di funzioni che possono essere usate da linguaggi di
    scripting per il trasferimento dei dati da e verso un server web. Il loro utilizzo permette
    l'aggiornamento dinamico del contenuto di una pagina senza il bisogno di operare un
    reload della stessa con conseguente ricaricamento di tutti i dati.




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Il sistema Client – Server

                                                           Un'applicazione client/server (letteralmente
                                                           cliente-serviente) è un tipo di applicazione
                                                           di rete nel quale un computer client istanzia
                                                           l'interfaccia    utente di    un'applicazione
                                                           connettendosi ad un application server o ad
                                                           un sistema di database.
                                                           I sistemi client - server sono un'evoluzione
                                                           dei sistemi basati sulla condivisione
                                                           semplice delle risorse.
La presenza di un server permette ad un certo numero di client di condividerne le risorse,
lasciando che sia il server a gestire gli accessi alle risorse per evitare conflitti tipici dei primi sistemi
informatici.
In linea generale quindi si tende ad indicare come Server il componente hardware che attraverso
un software specifico eroga un servizio e Client il componente hardware con relativo software che
ne fa uso su richiesta dell'utente.

Client
Con il termine client (in italiano detto anche cliente) si indica una componente che accede ai
servizi o alle risorse di un'altra componente, detta server.
In pratica è un computer collegato ad un server tramite una rete informatica (locale o geografica)
ed al quale richiede uno o più servizi, utilizzando uno o più protocolli di rete.
Sono sempre di più i servizi, come il web, l'e-mail, i database, che sono divisi in una parte client
(residente ed in esecuzione sul pc client) ed una parte server (residente ed in esecuzione
sul server).
Ad esempio:
    • nel web il software client è il browser, e parla con un server web attraverso il protocol-
        lo HTTP;
    • per l'e-mail il client è detto in gergo mail user agent o MUA (ad esempio,Outlook, Mozilla
        Thunderbird, Eudora, ...), e parla con il server attraverso il protocollo SMTP e POP o IMAP;
    • il client per la consultazione o la modifica del database parla con il DBMS, software che ge-
        stisce il database e risponde alle interrogazioni del client.


Server
Un server (detto anche serviente) è una componente informatico che fornisce servizi ad altre
componenti (client) attraverso una rete di computer.

A seconda del contesto, il termine server può indicare quindi:
    • un computer utilizzato per fornire servizi ad altri computer, a prescindere dalle sue caratte-
       ristiche hardware;
    • un computer specifico appartenente alla fascia di mercato dedicata all'uso come server, ca-
       ratterizzato da alta affidabilità e maggiori prestazioni.
    • un processo (ovvero un programma software in esecuzione) che fornisca servizi ad altri
       processi.

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Le connessioni Wireless
L’aumento del bacino di utenza di Internet e l’invenzione di nuovi dispositivi orientati al web,
hanno fatto si che ci fosse un forte sviluppo anche nel campo delle telecomunicazioni.
Oggi la maggior parte degli utenti possiede palmari, smartphone o portatili che necessitano di una
connessione veloce a Internet senza fili.
Il termine wireless (dall'inglese senza fili) indica una comunicazione tra dispositivi elettronici che
non fa uso di cavi o portanti fisici, ma del mezzo radio o etere. Per estensione sono detti wireless i
rispettivi sistemi o dispositivi di comunicazione che implementano tale modalità di comunicazione.
Vedremo le seguenti tipologie di rete wireless:
     • WLAN (Wireless Local Area Network) propriamente dette come il Wi-Fi;
     • Reti Cellulari radiomobili:
             a) 3G
             b) UMTS
             c) HSDPA


Wi-Fi
                                        Wi-Fi è un termine che indica dispositivi che possono
                                        collegarsi a reti locali senza fili (WLAN) basate sulle specifiche
                                        IEEE 802.11.
                                        Le reti Wi-Fi sono infrastrutture relativamente economiche e
                                        di veloce attivazione e permettono di realizzare sistemi
flessibili per la trasmissione di dati usando frequenze radio, estendendo o collegando reti esistenti
ovvero creandone di nuove.
L'architettura internet è del tutto simile ai tradizionali Internet Service Provider (alice, tiscali,
ecc) che forniscono un punto di accesso agli utenti che si collegano da remoto.
Si tratta di piccole antenne integrate in modem o in router larghi circa 20 cm e spessi qualche
centimetro. Le coperture di queste antenne sono fondamentalmente di due tipi: omnidirezionali e
direttive. Le antenne omnidirezionali vengono utilizzate di norma per distribuire la connettività
all'interno di uffici, o comunque in zone private e relativamente piccole. Oppure, con raggi
d'azione più grandi, si possono coprire aree pubbliche (come aeroporti, centri commerciali ecc.).
Con le antenne direttive è invece possibile coprire grandi distanze, definibili in termini di
chilometri, e sono utili proprio per portare la banda larga nei territori scoperti dalla rete cablata. In
questo caso, è possibile aggregare più reti in un'unica grande rete, portando la banda in zone
altrimenti scollegate.

Il Wi-Fi e le reti civiche italiane: il caso di Verona
Negli ultimi anni, alcune province e amministrazioni comunali hanno avviato progetti per la
realizzazione di reti civiche con tecnologia Wi-Fi. Tipicamente le reti realizzate sono di proprietà
pubblica, mentre la loro gestione è affidata ad un concessionario privato.
L'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Verona, in collaborazione con Guglielmo
Wireless Internet Service Provider e con Agsm sta promuovendo Verona Wi-Fi™.
Grazie a Verona Wi-Fi™ si può navigare gratuitamente in Internet nelle aree in cui è presente il
servizio. Inoltre il sistema agevola la navigazione anche dei turisti che potranno ricevere
direttamente sul cellulare, tramite sms, i codici per accedere alla navigazione della durata massima
di 3 ore. Questa è un ottima iniziativa del Comune di Verona che mette disposizione Internet gratis
per tutti i sui cittadini.

                                                                                                       10
Quali sono le aree coperte da Wi-FiTM a Verona?




Attualmente le aree Internet dedicate sono quelle di Piazza Bra, Piazza Erbe, Biblioteca Civica,
Palazzo Barbieri, Palazzo della Gran Guardia, Casa di Giulietta, Tomba di Giulietta, Museo di
Castelvecchio, Sala Conferenze Museo di Storia Naturale, Centro Culturale Circolo 6 Maggio 1848
di Via Mantovana, Parco San Giacomo, Pradaval, Piazza Corrubio, P.za S. Zeno e Piazza Pozza,
piazza Dei Signori, piazza Viviani, Giardini Piazza Indipendenza, zona Porta Borsari, Porta Leoni, Via
Mazzini (zona farmacia 2 Campane), Arsenale (area giardini esterni), via Roma-Castelvecchio, Porta
Vescovo, Stazione Porta Nuova (area parcheggio autobus), Piazza Penne Nere, Bentegodi e zona
antistadio, tutte le Sedi Circoscrizionali (dalla prima all'ottava), Biblioteca Civica di Cadidavid
(piazza Roma), nelle Biblioteche Universitarie "Arturo Frinzi" e "Egidio Meneghetti", nelle mense
universitarie "S. Francesco" e "Le Grazie", nell'area Palazzetto "Gavagnin 2" e in tutte le aree degli
edifici Pubblici Comunali segnalate con apposito cartello (ad esempio l'Informagiovani e lo
Sportello Adigetto).
Con Verona Wi-Fi™ sarà possibile connettersi anche in tutte le città e i luoghi dotati dello stesso
servizio, ad esempio Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Parco Sempione a Milano e il lungomare di
Jesolo.




                                                                                                   11
3G
                                                        Nell'ambito della telefonia cellulare, il
                                                        termine 3G sta a indicare le tecnologie e
                                                        gli standard di terza generazione. I suoi
                                                        servizi consentono il trasferimento sia
                                                        di dati "voce" (telefonate digitali) che di
                                                        dati "non-voce" (download da internet,
                                                        invio e ricezione di email). Il primo paese
                                                        ad introdurre la tecnologia 3G su scala
                                                        commerciale è stato il Giappone:
                                                        nel 2005 circa il 40% delle utenze erano
                                                        esclusivamente su reti 3G e la transizione
                                                        della maggior parte delle utenze da reti
                                                        2G a 3G dovrebbe concludersi entro
                                                        il 2006. L'esperienza giapponese ha
                                                        inoltre mostrato che la videotelefonia è
                                                        lungi dall'essere la killer application delle
                                                        reti 3G ed occupa solo una frazione dei
                                                        servizi offerti su tali reti; tra i servizi di
                                                        maggiore interesse per gli utenti vi è
                                                        il downloading di file musicali, l'utilizzo di
                                                        servizi video a contenuto generato
                                                        dall'utente.

Gli standard 3G
Le tecnologie 3G sono basate sulle specifiche ITM-2000 emanate dall'ITU (International
Telecommunication Union): originariamente pensato per essere uno standard univoco ed unificato
a livello mondiale il 3G è stato in realtà implementato in quattro differenti standard, vediamo in
particolare lo standard UMTS.


UMTS
Universal Mobile Telecommunications System (UMTS) è la tecnologia di telefonia mobile di terza
generazione (3G), successore del GSM. Tale tecnologia impiega lo standard base W-CDMA come
interfaccia di trasmissione.
L'UMTS è a volte lanciato sul mercato con la sigla 3GSM per mettere in evidenza la combinazione
fra la tecnologia 3G e lo standard GSM di cui dovrebbe in futuro prendere il posto.


Caratteristiche tecniche
Il sistema UMTS, supporta un tasso di trasferimento massimo teorico di 21 Mb/s, sebbene gli
utenti delle attuali reti hanno a disposizione un transfer rate fino 384 Kb/s utilizzando
dispositivi R99 e fino a 7.2 Mbit/s con dispositivi HSDPA nelle connessioni in download.
Le applicazioni tipiche attualmente implementate, usate dalle reti UMTS in Italia, sono tre:
     • voce con tasso di trasferimento di 12,2 Kb/s;
     • videoconferenza con tasso di trasferimento di 64 Kb/s;
     • trasmissione dati a pacchetto con tasso di trasferimento di 384 Kb/s.

                                                                                                   12
UMTS è quindi in grado di consentire per la prima volta l'accesso, a costi contenuti, di dispositivi
mobili al World Wide Web di Internet.
Dal 2004 sono presenti anche in Italia l'UMTS 2 e l'UMTS 2+, due estensioni del protocollo UMTS,
che funzionano sulle attuali reti UMTS e raggiungono velocità rispettivamente di 1,8 e 3 Mb/s.
Le attuali reti UMTS sono state potenziate mediante i protocolli HSDPA e HSUPA con una velocità
massima teorica di scaricamento dati in download di 14,4 Mb/s e in upload di 7,2 Mb/s.
Con il lancio di tariffe flat su tecnologia HSDPA, e con l'implementazione della tecnologia HSUPA
(che migliore la velocità in upload), i servizi definiti "a banda larga mobile" possono essere
considerati come alternativa alle connessioni ADSL fisse.




HSDPA
                           HSDPA è l'acronimo inglese di High Speed Downlink Packet Access, un
                           protocollo introdotto nello standard UMTS per migliorarne le
                           prestazioni, aumentando la capacità delle reti, ed ampliando la
                           larghezza di banda che, in download, può raggiungere la velocità
                           massima teorica di 14,4 Mb/s.
Nella cronologia delle tecnologie e dei relativi acronimi, l'HSDPA può essere considerato l'anello
successivo della catena costituita dalla tecnologia GSM (2G), GPRS (2,5G), EDGE (2,75G),
UMTS (3G) e infine HSDPA.
Si può considerare quindi l'HSDPA come un'evoluzione, in termini di sola velocità, al pari della
proposta EDGE.


Le compagnie italiane
                          Con le prestazioni dell'HSDPA, oltre ai servizi già presenti nelle
                          reti UMTS come la videochiamata, si possono ottenere delle velocità
                          di navigazione pari a quelle che erano precedentemente disponibili
                          solo attraverso collegamenti fissi ADSL, ovvero superiori ai 2 Mb/s
                          teorici (e 385 Kb/s pratici) dell'UMTS. Nel panorama italiano al 2007
                          tutte le Compagnie di Telefonia Mobile, da poco anche Wind, hanno
                          aggiunto la tecnologia HSDPA alle loro reti UMTS.
Dal 2009 Vodafone Italia predispone già per la maggior parte della sua copertura HSDPA una
velocità di 14,4 Mb/s in download e 2 Mb/s in upload, mentre la restante frazione di rete
raggiunge i 7,2 Mb/s in download. TIM e H3G predispongono una connessione HSDPA di 7,2 Mb/s
in download e 2 Mb/s in upload. Wind invece fornisce prestazioni di velocità sino ad un massimo
di 7,2 Mbps in download e 384 Kb/s in upload.




                                                                                                   13
Database
A database indicates a filing system structured to allow access and management of data by specific
software applications. The database is a collection of information, data is divided by subject in
logical order (tables) and then these topics are divided into categories (fields).
The Database Management System (DBMS) refers to a broad category of software systems that
enable the creation and management of data in a database.

Information Management
The database should also contain information on the representation and relations that bind data.
In a computer system, a database can be manipulated directly by application programs, interfacing
directly with the operating system.

Facilities
The databases may have different structures, typically in chronological order:
   • hierarchical (represented by a tree),
   • lattice (represented by a graph),
   • relational (currently the most common, represented by tables and relationships between
       them),
   • objects (extension to the databases of the paradigm "Object Oriented", a typical object-
       oriented programming).

Languages for databases
You can distinguish languages for databases according to their use:
   • Data Definition Language (DDL) - Defines the structure of the database and access
       permissions.
   • Data Manipulation Language (DML) - to query and update instances of the database.




                                                                                               14
Conclusione
In conclusione direi che siamo lontani dall'aver esaurito l'argomento, ma credo di avere dato
sufficienti informazioni per comprendere cosa significhi Web 2.0 e quali siano gli elementi
principali che lo caratterizzano. La mia speranza è che i fattori positivi portati dal Web 2.0, entrino
sempre più a far parte degli usi di chi si serve dello strumento Internet e delle sue risorse.
A breve potrebbero seguire un Web 3.0, 4.0 o 5.0. Magari troveremo diversi modi per chiamarlo,
ma alla fine saranno tutti sinonimi di una sola parola: innovazione.
Innovazione è lo spirito vero di Internet e del suo continuo rinnovamento, giorno dopo giorno,
realizzato esclusivamente dai suoi utenti. Noi.




                                                                                                     15
Sitografia
WEB 2.0:

Prati, G. (2007 ) Internet è cambiato,Trento, UNI Service, 9 - 19
http://it.wikipedia.org/wiki/Web_2.0

XML:

Prati, G. (2007 ) Internet è cambiato,Trento, UNI Service, 119 - 120
http://it.wikipedia.org/wiki/XML

AJAX:

Prati, G. (2007 ) Internet è cambiato,Trento, UNI Service, 121 - 125
http://it.wikipedia.org/wiki/AJAX
http://www.aspitalia.com/articoli/asp.net2/AJAX-web-2.0.aspx

Wi-Fi:

http://support.euro.dell.com/support/topics/topic.aspx/emea/shared/support/root/it/wireless_n
etwork
http://it.wikipedia.org/wiki/Wireless
http://it.wikipedia.org/wiki/Wi-Fi
http://portale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=17263

3G:

http://it.wikipedia.org/wiki/3G_(telefonia)
http://nokia6630.forumcommunity.net/?t=1785095

UMTS:

http://it.wikipedia.org/wiki/Universal_Mobile_Telecommunications_System

HSDPA:

http://it.wikipedia.org/wiki/High-Speed_Downlink_Packet_Access

Database:

http://it.wikipedia.org/wiki/Database




                                                                                           16

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Tesina web2

  • 1. Internet è cambiato: il Web 2.0 Perbellini Gabriele 5ci A.S. 2009/2010 1
  • 2. Indice: Indice:...................................................................................................................................................2 Introduzione..........................................................................................................................................3 Internet, una rete in perenne sviluppo .................................................................................................4 Che cos’è il Web 2.0?...........................................................................................................................6 I cambiamenti nella tecnologia ............................................................................................................7 XML ................................................................................................................................................7 AJAX ...............................................................................................................................................7 Il sistema Client – Server.....................................................................................................................9 Client................................................................................................................................................9 Server................................................................................................................................................9 Le connessioni Wireless.....................................................................................................................10 Wi-Fi...............................................................................................................................................10 Il Wi-Fi e le reti civiche italiane: il caso di Verona...................................................................10 Gli standard 3G...........................................................................................................................12 UMTS.............................................................................................................................................12 Caratteristiche tecniche..............................................................................................................12 HSDPA...........................................................................................................................................13 Le compagnie italiane ....................................................................................................................13 Database.............................................................................................................................................14 Conclusione .......................................................................................................................................15 Sitografia............................................................................................................................................16 2
  • 3. Introduzione Nello sviluppo di Internet ci sono aspetti particolarmente importanti ed innovativi che stanno sempre più assumendo autorità, ignorarli o non conoscerli potrebbe essere un comportamento poco intelligente, soprattutto se ci serviamo del Web come strumento di lavoro e lo riteniamo utile per la nostra attività. Il Web 2.0 è certamente uno di quei fenomeni che sta sempre più entrando a far parte della nostra attività quotidiana sulla rete. Probabilmente siamo utenti di alcuni servizi che maggiormente lo caratterizzano e non ne siamo a conoscenza. Vale però la pena di soffermarsi e riflettere su che cosa significhi questo termine, cosa porti con sé e quali siano i suoi aspetti più interessanti andando oltre il semplice vocabolo che potrebbe sembrare, per alcuni, una parola vuota e senza un reale significato, salvo quello di creare aspettativa su qualcosa che forse non esiste realmente. Vi è un grande dibattito, tutt'ora aperto, sul vero significato di "Web 2.0". C'è chi propone definizioni articolate senza però esempi concreti, più difficile, invece, trovare chi riesce a sintetizzare il concetto in poche e semplici frasi. C'è anche chi non si pone il problema di definire più chiaramente questo concetto perché lo ritiene uno slogan pubblicitario e privo di qualunque innovazione tecnologica Il termine Web 2.0 ha una vita molto breve dato che è stato coniato solo nel 2004. Sebbene siano state fornite più definizioni e spiegazioni sul suo significato, non vi è ancora chiarezza completa e continui dibattiti si aprono sulla rete nel tentativo di teorizzare, per quanto possibile, questa nuova visione del Web. 3
  • 4. Internet, una rete in perenne sviluppo Internet, la rete delle reti, è sempre stata descritta come un mondo a sé stante, in perpetuo mutamento, un luogo dov'è possibile cercare e trovare quotidianamente elementi più o meno innovativi e utili, ma sempre interessanti. È un grande mare dove c’è spazio per tutti: per chi desidera lavorare, per chi svolge approfondimenti e ricerche, per chi punta a realizzare un business, per chi aspira instaurare relazioni sociali o divertirsi e anche per chi studia il comportamento degli utenti e visitatori. Il web, proprio per la sua natura, non ha mai smesso di crescere e di svilupparsi, di attirare a sé gente e di proporre novità. Da quando è stato ideato si trova in una perpetua fase di miglioramento ed innovazione, oltre che di espansione anche grazie al sempre maggiore numero di persone che utilizzano questo strumento. Il Web 2.0 fa parte di questa crescita e può essere visto come il prodotto non finale di anni di continuo avanzamento e sviluppo del web, la cui storia è iniziata oltre 15 anni fa. Alcuni dei momenti principali della giovane storia di questo strumento sono: • 1991 (6 agosto): Tim Berners-Lee, assieme al suo staff di lavoro del Cern di Ginevra, inventa e pubblica il primo sito web della storia, realizzato grazie all'invenzione di un nuovo sistema di condivisione delle informazioni che si basa sull'utilizzo dell' ipertesto; • 1993 (30 aprile): il Cern annuncia che il World Wide Web (www), sviluppato come progetto all'interno dei suoi laboratori, sarà gratuito e disponibile in forma libera per tutti gli utenti. È questa una delle principali ragioni del rapido sviluppo del web nel mondo; • 1993 (giugno): viene rilasciato il linguaggio di programmazione HTML, elemento principale per la programmazione di pagine web strutturate; • 1994 (13 ottobre): nasce il browser Netscape Navigator; • 1995 (5 agosto): comincia la comparsa in borsa delle compagnie legate al web e l'inizio di una capitalizzazione sempre più crescente verso le start up che promuovono lo strumento Internet; • 2004 (ottobre): nasce il termine Web 2.0 ad opera di Dale Dougherty e Tim O'Reilly; • 2006 nascono centinaia di piccole aziende e progetti collegati al Web 2.0 aumentando gli investimenti collegati ad Internet. Per ciò che riguarda invece l'accesso al web e la produzione di contenuti possiamo individuare tre fasi ben distinte nelle quali si possono suddividere gli ultimi anni: FASE I: Internet era limitato, non esistevano infrastrutture tecnologiche che permettevano l'accesso a tutti. I contenuti venivano pubblicati da pochi. 4
  • 5. FASE II: Nascevano così società come Yahoo!, Ebay e Amazon che offrivano ai propri utenti l'accesso a contenuti e servizi. Gli utenti che producevano in prima persona contenuti e siti web crescevano con il tempo anche se questa pratica era limitata dalla necessità di conoscere specifici linguaggi di programmazione o dall'utilizzo di sistemi di Content Management System (CMS) non facilmente accessibili agli utenti. FASE III: arriva il Web 2.0. Internet è uno strumento sempre più diffuso e alla portata delle masse. Aumenta la quantità di persone raggiunte dalla banda larga. La gestione delle informazioni non è più un presupposto esclusivo di alcune realtà, ma diventa un'operazione di pubblico dominio. Cresce la voglia di comunicare e di condividere il proprio pensiero e la propria personalità sulla rete attraverso le community. 5
  • 6. Che cos’è il Web 2.0? Come ho già avuto modo di accennare vi è un grande dibattito sul vero significato di Web 2.0, c'è chi offre definizioni articolate scendendo nel dettaglio di tutti gli aspetti che lo caratterizzano; altri, invece, preferiscono sintetizzare il concetto in poche e semplici frasi lasciando poi lo spazio per approfondire il tema all’interessato fornendo una propria definizione. All'inizio, il termine Web 2.0 è stato coniato da Dale Dougherty nel 2004 durante una sessione di lavoro con Tim O'Reilly. Quest'ultimo è considerato un pioniere per le sue idee e visioni del web e a lui va riconosciuto il tentativo di aver fornito una definizione chiara ed esauriente del termine. Il Web 2.0 è un insieme di molteplici fattori che concorrono insieme alla realizzazione di prodotti web differenti da quelli che siamo stati abituati ad usare fino a qualche anno fa, possiamo riassumerne i punti caratteristici: • È una nuova visione di Internet. • È una nuova modalità di utilizzare i dati pubblici disponibili sulla rete diventando indipendenti dagli autori che li redigono. • È un nuovo modo di condividere le informazioni all'esterno dal sito nel quale sono state pubblicate. • È un nuova modo di mettere a disposizione di tutti database tramite l'utilizzo di linguaggi strutturati come l'XML o API pubbliche. • È un insieme di approcci e di visioni. • È una grande piattaforma di sviluppo e di aggregazione di servizi forniti da terzi cono lo scopo di trovare nuove forme di utilizzo di questi servizi per realizzarne di alternativi. Questi sono gli elementi fondamentali che sintetizzano il Web 2.0, ma quali cambiamenti vengono introdotti nella vita degli utenti medi di Internet?Quali sono i reali aspetti di novità? Se definito in questo modo, il Web 2.0 rischia di apparire come un'entità alquanto complessa ed articolata che, però, non corrisponde ad un effettivo riscontro pratico nella realtà dei fatti. Punto cardine, e quindi elemento fondamentale di questo concetto, è senza dubbio l'acquisita centralità dell'utente nel processo di partecipazione alla crescita del Web. Attorno a ciò ruotano tutti gli elementi innovativi dalla logica del Web 2.0 come la collaborazione, la condivisione e l'unione delle informazioni. L'utente riveste un ruolo da protagonista in quanto insostituibile fonte di informazioni di qualsiasi tipo ad alto valore tecnico e commerciale. 6
  • 7. I cambiamenti nella tecnologia Il Web 2.0 non è da intendersi come l'evoluzione della tecnologia che sta alla base di Internet ma, precisamente, un’evoluzione dei linguaggi di programmazione usati e del metodo con il quale interagiscono tra di loro. XML L’ XML ovvero all'eXtensible Markup Language è la spina dorsale del Web 2.0, è un linguaggio di marcatura, indipendente dalla piattaforma, che permette di descrivere il contenuto di una pagina web o, più in generale, di documenti attraverso l'uso opportuni tag. Rispetto all'HTML, l'XML ha uno scopo ben diverso: mentre il primo definisce una grammatica per la descrizione e la formattazione di pagine web e, più in generale, di ipertesti, il secondo è un metalinguaggio utilizzato per creare nuovi linguaggi, atti a descrivere documenti strutturati. La sua sintassi è estremamente più rigida rispetto all'HTML, troppo tollerante in fatto di errori di codifica, ed è necessaria quindi una scrittura corretta del codice per essere rispettosi delle sue regole. Vi è da chiarire inoltre che sebbene XML sia nato dopo dell'HTML non è da considerarsi come una sua versione più avanzata che va a sostituirlo. I due linguaggi di marcatura hanno scopi ben distinti che non vanno in sovrapposizione. Mentre l'HTML ha un insieme ben definito e ristretto di tag, con l'XML è invece possibile definirne di propri a seconda delle esigenze. L'XML è oggi molto utilizzato anche come mezzo per l'esportazione di dati tra diversi DBMS. AJAX Una delle caratteristiche del Web 2.0 è la possibilità di creare interazione con gli utenti e di fornire nuove interfacce grafiche per una differente user experience rispetto a quanto siamo stati abituati fino ad ora. Molti degli elementi di novità che sono stati introdotti e con i quali stiamo cominciando a confrontarci fanno capo ad un unica tecnologia chiamata AJAX. Con questo acronimo coniato nel 2005 che significa "Asynchronous Javascript And Xml", si desidera identificare l'unione di: • Javascript : è un linguaggio di programmazione sicuro ed affidabile e non coinvolge il server sul quale è ospitato, dato che viene eseguito solo all'interno del browser dell'utente. Il codice sorgente degli script che compongono una pagina web può sempre essere esaminato da chiunque, oltre che riprodotto e quindi modificato. Si tratta del collante di tutte le tecnologie contenute in AJAX dato che permette di eseguire operazioni a livello client. • XML (eXtensible Markup Language) e XSLT (eXtensible Stylesheet Language Transformable). Sono due linguaggi che lavorano in accoppiata. Il primo è utile per effettuare lo scambio di dati, descrive il contenuto delle informazioni e la struttura dei documenti. XSLT invece viene utilizzato per eseguire la conversione di un documento XML in un altro documento, sempre XML oppure per formattare i suoi contenuti attraverso una pagina HTML. • XHTML (eXtensible HyperText Markup Language) e CSS (Cascading Style Sheet). L'XHTML è un linguaggio di programmazione basato su HTML 4.01 e XML 1.0. La sua sintassi è più 7
  • 8. rigida rispetto all'HTML, per poter ottenere un maggior livello di omogeneità dell'interpretazione dei propri tag all'interno dei diversi web browser. Il CSS si occupa della definizione degli stili di una pagina web. La gestione dei contenuti è affidata al linguaggio di marcatura mentre la loro rappresentazione viene implementata attraverso i fogli di stile. • DOM (Document Object Model): permette allo script e al software di accedere al contenuto e alla struttura di un documento ed aggiornandoli dinamicamente in modo interattivo. • XMLHttpRequest : sono una serie di funzioni che possono essere usate da linguaggi di scripting per il trasferimento dei dati da e verso un server web. Il loro utilizzo permette l'aggiornamento dinamico del contenuto di una pagina senza il bisogno di operare un reload della stessa con conseguente ricaricamento di tutti i dati. 8
  • 9. Il sistema Client – Server Un'applicazione client/server (letteralmente cliente-serviente) è un tipo di applicazione di rete nel quale un computer client istanzia l'interfaccia utente di un'applicazione connettendosi ad un application server o ad un sistema di database. I sistemi client - server sono un'evoluzione dei sistemi basati sulla condivisione semplice delle risorse. La presenza di un server permette ad un certo numero di client di condividerne le risorse, lasciando che sia il server a gestire gli accessi alle risorse per evitare conflitti tipici dei primi sistemi informatici. In linea generale quindi si tende ad indicare come Server il componente hardware che attraverso un software specifico eroga un servizio e Client il componente hardware con relativo software che ne fa uso su richiesta dell'utente. Client Con il termine client (in italiano detto anche cliente) si indica una componente che accede ai servizi o alle risorse di un'altra componente, detta server. In pratica è un computer collegato ad un server tramite una rete informatica (locale o geografica) ed al quale richiede uno o più servizi, utilizzando uno o più protocolli di rete. Sono sempre di più i servizi, come il web, l'e-mail, i database, che sono divisi in una parte client (residente ed in esecuzione sul pc client) ed una parte server (residente ed in esecuzione sul server). Ad esempio: • nel web il software client è il browser, e parla con un server web attraverso il protocol- lo HTTP; • per l'e-mail il client è detto in gergo mail user agent o MUA (ad esempio,Outlook, Mozilla Thunderbird, Eudora, ...), e parla con il server attraverso il protocollo SMTP e POP o IMAP; • il client per la consultazione o la modifica del database parla con il DBMS, software che ge- stisce il database e risponde alle interrogazioni del client. Server Un server (detto anche serviente) è una componente informatico che fornisce servizi ad altre componenti (client) attraverso una rete di computer. A seconda del contesto, il termine server può indicare quindi: • un computer utilizzato per fornire servizi ad altri computer, a prescindere dalle sue caratte- ristiche hardware; • un computer specifico appartenente alla fascia di mercato dedicata all'uso come server, ca- ratterizzato da alta affidabilità e maggiori prestazioni. • un processo (ovvero un programma software in esecuzione) che fornisca servizi ad altri processi. 9
  • 10. Le connessioni Wireless L’aumento del bacino di utenza di Internet e l’invenzione di nuovi dispositivi orientati al web, hanno fatto si che ci fosse un forte sviluppo anche nel campo delle telecomunicazioni. Oggi la maggior parte degli utenti possiede palmari, smartphone o portatili che necessitano di una connessione veloce a Internet senza fili. Il termine wireless (dall'inglese senza fili) indica una comunicazione tra dispositivi elettronici che non fa uso di cavi o portanti fisici, ma del mezzo radio o etere. Per estensione sono detti wireless i rispettivi sistemi o dispositivi di comunicazione che implementano tale modalità di comunicazione. Vedremo le seguenti tipologie di rete wireless: • WLAN (Wireless Local Area Network) propriamente dette come il Wi-Fi; • Reti Cellulari radiomobili: a) 3G b) UMTS c) HSDPA Wi-Fi Wi-Fi è un termine che indica dispositivi che possono collegarsi a reti locali senza fili (WLAN) basate sulle specifiche IEEE 802.11. Le reti Wi-Fi sono infrastrutture relativamente economiche e di veloce attivazione e permettono di realizzare sistemi flessibili per la trasmissione di dati usando frequenze radio, estendendo o collegando reti esistenti ovvero creandone di nuove. L'architettura internet è del tutto simile ai tradizionali Internet Service Provider (alice, tiscali, ecc) che forniscono un punto di accesso agli utenti che si collegano da remoto. Si tratta di piccole antenne integrate in modem o in router larghi circa 20 cm e spessi qualche centimetro. Le coperture di queste antenne sono fondamentalmente di due tipi: omnidirezionali e direttive. Le antenne omnidirezionali vengono utilizzate di norma per distribuire la connettività all'interno di uffici, o comunque in zone private e relativamente piccole. Oppure, con raggi d'azione più grandi, si possono coprire aree pubbliche (come aeroporti, centri commerciali ecc.). Con le antenne direttive è invece possibile coprire grandi distanze, definibili in termini di chilometri, e sono utili proprio per portare la banda larga nei territori scoperti dalla rete cablata. In questo caso, è possibile aggregare più reti in un'unica grande rete, portando la banda in zone altrimenti scollegate. Il Wi-Fi e le reti civiche italiane: il caso di Verona Negli ultimi anni, alcune province e amministrazioni comunali hanno avviato progetti per la realizzazione di reti civiche con tecnologia Wi-Fi. Tipicamente le reti realizzate sono di proprietà pubblica, mentre la loro gestione è affidata ad un concessionario privato. L'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Verona, in collaborazione con Guglielmo Wireless Internet Service Provider e con Agsm sta promuovendo Verona Wi-Fi™. Grazie a Verona Wi-Fi™ si può navigare gratuitamente in Internet nelle aree in cui è presente il servizio. Inoltre il sistema agevola la navigazione anche dei turisti che potranno ricevere direttamente sul cellulare, tramite sms, i codici per accedere alla navigazione della durata massima di 3 ore. Questa è un ottima iniziativa del Comune di Verona che mette disposizione Internet gratis per tutti i sui cittadini. 10
  • 11. Quali sono le aree coperte da Wi-FiTM a Verona? Attualmente le aree Internet dedicate sono quelle di Piazza Bra, Piazza Erbe, Biblioteca Civica, Palazzo Barbieri, Palazzo della Gran Guardia, Casa di Giulietta, Tomba di Giulietta, Museo di Castelvecchio, Sala Conferenze Museo di Storia Naturale, Centro Culturale Circolo 6 Maggio 1848 di Via Mantovana, Parco San Giacomo, Pradaval, Piazza Corrubio, P.za S. Zeno e Piazza Pozza, piazza Dei Signori, piazza Viviani, Giardini Piazza Indipendenza, zona Porta Borsari, Porta Leoni, Via Mazzini (zona farmacia 2 Campane), Arsenale (area giardini esterni), via Roma-Castelvecchio, Porta Vescovo, Stazione Porta Nuova (area parcheggio autobus), Piazza Penne Nere, Bentegodi e zona antistadio, tutte le Sedi Circoscrizionali (dalla prima all'ottava), Biblioteca Civica di Cadidavid (piazza Roma), nelle Biblioteche Universitarie "Arturo Frinzi" e "Egidio Meneghetti", nelle mense universitarie "S. Francesco" e "Le Grazie", nell'area Palazzetto "Gavagnin 2" e in tutte le aree degli edifici Pubblici Comunali segnalate con apposito cartello (ad esempio l'Informagiovani e lo Sportello Adigetto). Con Verona Wi-Fi™ sarà possibile connettersi anche in tutte le città e i luoghi dotati dello stesso servizio, ad esempio Parma, Reggio Emilia, Piacenza, Parco Sempione a Milano e il lungomare di Jesolo. 11
  • 12. 3G Nell'ambito della telefonia cellulare, il termine 3G sta a indicare le tecnologie e gli standard di terza generazione. I suoi servizi consentono il trasferimento sia di dati "voce" (telefonate digitali) che di dati "non-voce" (download da internet, invio e ricezione di email). Il primo paese ad introdurre la tecnologia 3G su scala commerciale è stato il Giappone: nel 2005 circa il 40% delle utenze erano esclusivamente su reti 3G e la transizione della maggior parte delle utenze da reti 2G a 3G dovrebbe concludersi entro il 2006. L'esperienza giapponese ha inoltre mostrato che la videotelefonia è lungi dall'essere la killer application delle reti 3G ed occupa solo una frazione dei servizi offerti su tali reti; tra i servizi di maggiore interesse per gli utenti vi è il downloading di file musicali, l'utilizzo di servizi video a contenuto generato dall'utente. Gli standard 3G Le tecnologie 3G sono basate sulle specifiche ITM-2000 emanate dall'ITU (International Telecommunication Union): originariamente pensato per essere uno standard univoco ed unificato a livello mondiale il 3G è stato in realtà implementato in quattro differenti standard, vediamo in particolare lo standard UMTS. UMTS Universal Mobile Telecommunications System (UMTS) è la tecnologia di telefonia mobile di terza generazione (3G), successore del GSM. Tale tecnologia impiega lo standard base W-CDMA come interfaccia di trasmissione. L'UMTS è a volte lanciato sul mercato con la sigla 3GSM per mettere in evidenza la combinazione fra la tecnologia 3G e lo standard GSM di cui dovrebbe in futuro prendere il posto. Caratteristiche tecniche Il sistema UMTS, supporta un tasso di trasferimento massimo teorico di 21 Mb/s, sebbene gli utenti delle attuali reti hanno a disposizione un transfer rate fino 384 Kb/s utilizzando dispositivi R99 e fino a 7.2 Mbit/s con dispositivi HSDPA nelle connessioni in download. Le applicazioni tipiche attualmente implementate, usate dalle reti UMTS in Italia, sono tre: • voce con tasso di trasferimento di 12,2 Kb/s; • videoconferenza con tasso di trasferimento di 64 Kb/s; • trasmissione dati a pacchetto con tasso di trasferimento di 384 Kb/s. 12
  • 13. UMTS è quindi in grado di consentire per la prima volta l'accesso, a costi contenuti, di dispositivi mobili al World Wide Web di Internet. Dal 2004 sono presenti anche in Italia l'UMTS 2 e l'UMTS 2+, due estensioni del protocollo UMTS, che funzionano sulle attuali reti UMTS e raggiungono velocità rispettivamente di 1,8 e 3 Mb/s. Le attuali reti UMTS sono state potenziate mediante i protocolli HSDPA e HSUPA con una velocità massima teorica di scaricamento dati in download di 14,4 Mb/s e in upload di 7,2 Mb/s. Con il lancio di tariffe flat su tecnologia HSDPA, e con l'implementazione della tecnologia HSUPA (che migliore la velocità in upload), i servizi definiti "a banda larga mobile" possono essere considerati come alternativa alle connessioni ADSL fisse. HSDPA HSDPA è l'acronimo inglese di High Speed Downlink Packet Access, un protocollo introdotto nello standard UMTS per migliorarne le prestazioni, aumentando la capacità delle reti, ed ampliando la larghezza di banda che, in download, può raggiungere la velocità massima teorica di 14,4 Mb/s. Nella cronologia delle tecnologie e dei relativi acronimi, l'HSDPA può essere considerato l'anello successivo della catena costituita dalla tecnologia GSM (2G), GPRS (2,5G), EDGE (2,75G), UMTS (3G) e infine HSDPA. Si può considerare quindi l'HSDPA come un'evoluzione, in termini di sola velocità, al pari della proposta EDGE. Le compagnie italiane Con le prestazioni dell'HSDPA, oltre ai servizi già presenti nelle reti UMTS come la videochiamata, si possono ottenere delle velocità di navigazione pari a quelle che erano precedentemente disponibili solo attraverso collegamenti fissi ADSL, ovvero superiori ai 2 Mb/s teorici (e 385 Kb/s pratici) dell'UMTS. Nel panorama italiano al 2007 tutte le Compagnie di Telefonia Mobile, da poco anche Wind, hanno aggiunto la tecnologia HSDPA alle loro reti UMTS. Dal 2009 Vodafone Italia predispone già per la maggior parte della sua copertura HSDPA una velocità di 14,4 Mb/s in download e 2 Mb/s in upload, mentre la restante frazione di rete raggiunge i 7,2 Mb/s in download. TIM e H3G predispongono una connessione HSDPA di 7,2 Mb/s in download e 2 Mb/s in upload. Wind invece fornisce prestazioni di velocità sino ad un massimo di 7,2 Mbps in download e 384 Kb/s in upload. 13
  • 14. Database A database indicates a filing system structured to allow access and management of data by specific software applications. The database is a collection of information, data is divided by subject in logical order (tables) and then these topics are divided into categories (fields). The Database Management System (DBMS) refers to a broad category of software systems that enable the creation and management of data in a database. Information Management The database should also contain information on the representation and relations that bind data. In a computer system, a database can be manipulated directly by application programs, interfacing directly with the operating system. Facilities The databases may have different structures, typically in chronological order: • hierarchical (represented by a tree), • lattice (represented by a graph), • relational (currently the most common, represented by tables and relationships between them), • objects (extension to the databases of the paradigm "Object Oriented", a typical object- oriented programming). Languages for databases You can distinguish languages for databases according to their use: • Data Definition Language (DDL) - Defines the structure of the database and access permissions. • Data Manipulation Language (DML) - to query and update instances of the database. 14
  • 15. Conclusione In conclusione direi che siamo lontani dall'aver esaurito l'argomento, ma credo di avere dato sufficienti informazioni per comprendere cosa significhi Web 2.0 e quali siano gli elementi principali che lo caratterizzano. La mia speranza è che i fattori positivi portati dal Web 2.0, entrino sempre più a far parte degli usi di chi si serve dello strumento Internet e delle sue risorse. A breve potrebbero seguire un Web 3.0, 4.0 o 5.0. Magari troveremo diversi modi per chiamarlo, ma alla fine saranno tutti sinonimi di una sola parola: innovazione. Innovazione è lo spirito vero di Internet e del suo continuo rinnovamento, giorno dopo giorno, realizzato esclusivamente dai suoi utenti. Noi. 15
  • 16. Sitografia WEB 2.0: Prati, G. (2007 ) Internet è cambiato,Trento, UNI Service, 9 - 19 http://it.wikipedia.org/wiki/Web_2.0 XML: Prati, G. (2007 ) Internet è cambiato,Trento, UNI Service, 119 - 120 http://it.wikipedia.org/wiki/XML AJAX: Prati, G. (2007 ) Internet è cambiato,Trento, UNI Service, 121 - 125 http://it.wikipedia.org/wiki/AJAX http://www.aspitalia.com/articoli/asp.net2/AJAX-web-2.0.aspx Wi-Fi: http://support.euro.dell.com/support/topics/topic.aspx/emea/shared/support/root/it/wireless_n etwork http://it.wikipedia.org/wiki/Wireless http://it.wikipedia.org/wiki/Wi-Fi http://portale.comune.verona.it/nqcontent.cfm?a_id=17263 3G: http://it.wikipedia.org/wiki/3G_(telefonia) http://nokia6630.forumcommunity.net/?t=1785095 UMTS: http://it.wikipedia.org/wiki/Universal_Mobile_Telecommunications_System HSDPA: http://it.wikipedia.org/wiki/High-Speed_Downlink_Packet_Access Database: http://it.wikipedia.org/wiki/Database 16