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il principio di esclusione
viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento

 • le origini

 • il terrore all’esterno dei campi

 • lo stato nazista e gli ebrei

 • guerra,
   internazionalizzazione ed
   organizzazione dei campi

 • “produrre a qualsiasi costo”

 • lo sterminio industriale
Già nel 1932, Hitler dichiara: “Nel
futuro stato nazista ci sarà una
classe di signori, proveniente dagli
elementi più disparati, reclutata
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giustificazione storica, e ci sarà la
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ad aeternum ... Ancora più giù,
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Diirrgoy, vicino a Breslavia,
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• Eugen Kogon (oppositore
  cattolico del nazismo,
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  immaginazione ... non vi era forma
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  non praticassero, ma erano sempre
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  particolari doti nella brutalità era
  rapidamente promosso di grado.
• “Camerati delle SS, Voi
  tutti sapete a cosa ci ha
  chiamati il Führer. Non
  siamo venuti qui per essere
  gentili con quei porci
  chiusi là dentro. Non sono
  uomini come noi, ma
  esseri inferiori. Per anni
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  comandiamo noi. Se questi
  porci fossero arrivati al
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Regolamento del campo di concentramento di Dachau:

- sistema di classificazione dei detenuti

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“Tolleranza significa debolezza: Partendo da questa verità,
interverremo senza esitazioni là dove ciò sembrerà
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• Era intenzione di Eicke mobilitare
  le sue SS contro i prigionieri,
  renderle dure, cancellare in loro
  ogni più piccolo moto di
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  influenza favorì, soprattutto nelle
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  un così profondo sentimento di
  odio verso i prigionieri, che un
  estraneo non potrebbe
  immaginarlo. Esso si diffuse tra
  tutte le SS ed i loro capi che
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  concentramento ... La Germania
  ha bisogno di uomini duri e decisi,
  dei deboli non sa che farsene. A
  costoro non resta che entrare in
  convento. (Rudolf Höss, “Comandante
  ad Auschwitz”)
il principio di esclusione
  viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento

• le origini

• il terrore all’esterno dei
  campi

• lo stato nazista e gli ebrei

• guerra, internazionalizzazione ed
  organizzazione dei campi

• “produrre a qualsiasi costo”

• lo sterminio industriale
evoluzione della
“detenzione preventiva”

• Nel Decreto del 12 aprile • Nel Decreto del 25 gennaio
  1934 è un provvedimento     1938 prende di mira
  “contro comportamenti qualsiasi “tendenze ostili,
  che minacciano              che mettono in pericolo
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  Germania nazista si servono di
  “un sistema di spionaggio
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  polizia e tutti si sentono
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  polizia segreta hanno un potere
  tale che le vittime scompaiono
  senza lasciare traccia: “L’azione
  della polizia segreta ... riesce
  miracolosamente a far sì che la
  vittima non sia mai
  esistita” (Hannah Arendt, “Le
  origini del totalitarismo” pp. 589 e
  595)
il principio di esclusione
  viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento

• le origini

• il terrore all’esterno dei campi

• lo stato nazista e gli
  ebrei

• guerra, internazionalizzazione ed
  organizzazione dei campi

• “produrre a qualsiasi costo”

• lo sterminio industriale
le organizzazioni naziste verso gli ebrei:
- boicottaggio, persecuzione e propaganda,
emarginazione ed emigrazione volontaria


lo stato nazista verso gli ebrei:
- discriminazione
- ghettizzazione
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lo stato nazista verso gli ebrei:
(boicottaggio, persecuzione e propaganda, emigrazione
      volontaria), discriminazione, ghettizzazione,
               deportazione2, sterminio2
il principio di esclusione
  viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento
• le origini

• il terrore all’esterno dei campi

• lo stato nazista e gli ebrei

• guerra,
  internazionalizzazione
  ed organizzazione dei
  campi

• “produrre a qualsiasi costo”

• lo sterminio industriale
deciso 15 giorni prima
dell’invasione della Polonia




      aperto 5 mesi dopo
  l’invasione e scelto per le
grandi caserme ex austriache
Decreti sulla sicurezza
 del Reich in tempo di
        guerra
                              • Il 20 settembre 1939 un
• Il 9 settembre 1939 un
                                decreto incarica la Gestapo
  decreto ordina
                                di giustiziare nei campi di
  “l’internamento di tutti
                                concentramento gli
  coloro che rischiano di
                                oppositori ed i sabotatori,
  ostacolare lo spirito
                                senza alcuna forma di
  combattivo della nazione”
                                processo
Decreto del 7 dicembre 1941
           “Nacht und Nebel”
                             (Notte e Nebbia)


• nei campi di concentramento tedeschi sono
  rinchiuse “tutte le persone colpevoli di
  crimini contro il Reich o contro le truppe
  d’occupazione tedesche, ad eccezione dei
  casi in cui la pena di morte debba essere
  inflitta senza esitazione”

• Lo scopo del decreto è “un effetto
  deterrente, efficace e duraturo, ottenibile
  solo con la pena di morte o provvedimenti
  atti a mantenere i parenti e la popolazione
  nell’incertezza circa la sorte dei colpevoli”
“nel campo la violenza non è gratuita: è semplicemente il
primo segno di preminenza, il criterio elementare per
sopravvivere”. La violenza è la prova che chi la esercita
ha il diritto di picchiare, torturare ed uccidere. Sovente si
è cercato, a torto, di spiegare con la depravazione morale
o le tendenze sadiche l’estrema violenza perpetrata nei
campi. Ciò può essere vero in qualche caso particolare,
ma essa ha un chiaro significato sociale: è il segno
lampante della dominanza dei Prominenz sulla massa di
esseri inutili. “Uccidere è la forma più elementare di
sopravvivenza, un atto di trionfo sul prossimo: l’orgoglio
dell’uno nasce dalla morte dell’altro. Chi uccide sente di
essere ancora vivo e che l’altro non lo è più, e prova una
straordinaria sensazione di forza, quella che gli conferisce
il far parte degli eletti”
“il più grande crimine
 commesso dai nazisti
    nei confronti dei
  detenuti forse non è
stato lo sterminio nelle
 camere a gas, ma gli
    sforzi compiuti,
 sovente con successo,
 per modellarli a loro
       immagine”

(Olga Lengyel, “I forni di
        Hitler”)
il principio di esclusione
  viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento

• le origini

• il terrore all’esterno dei campi

• lo stato nazista e gli ebrei

• guerra, internazionalizzazione ed
  organizzazione dei campi

• “produrre a qualsiasi
  costo”

• lo sterminio industriale
Circolare del 30 aprile 1942
di Oswald Pohl, capo dell'organizzazione economica delle SS

La guerra ha causato un netto
cambiamento nella struttura dei KL e ne
ha radicalmente modificato i compiti
riguardo l’impiego degli internati.
L’internamento per ragioni esclusivamente
di sicurezza, educazione o prevenzione non
ha più ragion d’essere. Ciò che adesso è in
primo piano, e vi sarà sempre più, è la
mobilitazione di tutti gli internati in grado
di lavorare, anzitutto per le esigenze
belliche, quindi per le incombenze della
futura pace ...
un operaio specializzato costava all’industria 6-8 marchi
(previdenza sociale compresa), l’importo andava sul conto delle SS
Heinkel, BMW, VW, Mercedes, Knorr, AEG, Siemens, IG Farben, Krupp...
il principio di esclusione
  viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento


• le origini

• il terrore all’esterno dei campi

• lo stato nazista e gli ebrei

• guerra, internazionalizzazione ed
  organizzazione dei campi

• “produrre a qualsiasi costo”

• lo sterminio industriale
Terzo Reich e
     Konzentrationslager
• KL I fase: 1933-1935/36 = strumento di repressione politica dei nuclei
organizzati antinazisti (comunisti, socialisti, socialdemocratici, sindacalisti ...)

• KL II fase: 1936-1939 = strumento di repressione sociale (arresto e
detenzione di marginali, vagabondi, persone che vivevano di espedienti, i
cosiddetti Asozialen)

• KL III fase: 1939-1942 = strumento di repressione nei territori occupati
dalla Wehrmacht e dagli alleati della Germania, rivolto in primo luogo
contro antifascisti e membri delle Resistenze europee

• KL IV fase 1942-1945 = finalità produttiva, legata all’economia di
guerra e al prolungarsi del conflitto dopo il mancato crollo dell’URSS
(inverno 1941-1942)

   (oltre ai Vernichtungslager, campi di sterminio, ed agli Arbeitslager, campi di lavoro)
i deportati italiani
            in Germania
• i deportati in KL: antifascisti schedati, partigiani, rastrellati, operai
scioperanti, detenuti comuni presi dalle carceri, asociali, carcerati per
fatti non politici consegnati dalla RSI al Reich (solo dopo l’8
settembre, 23.826 i detenuti “politici”. Oltre un terzo dei deportati
politici, e degli ebrei, furono arrestati dalle varie milizie della RSI)

• i lavoratori coatti (circa 100.000), già volontari o arruolati in genere
a forza dalle strutture in Italia del GBA (Generalbevollmächtiger für den
Arbeitseinsatz - plenipotenziario generale per l’impiego del lavoro)

• gli IMI: internati militari italiani (circa 650.000, dei quali 13.000
ufficiali e 57.000 sottufficiali), caduti in mano tedesca dopo l’8
settembre 1943 e detenuti in campi della Wehrmacht, non delle SS
“Sia la memoria collettiva sia la letteratura
scientifica hanno tentato di eludere il significato
più profondo dell'Olocausto, riducendolo a un
episodio della storia millenaria dell'antisemitismo
o considerandolo un incidente di percorso, una
barbara ma temporanea deviazione dalla via
maestra della civilizzazione.”
A queste rassicuranti interpretazioni Baumann
contrappone una spietata analisi di quanto
accadde nei campi di sterminio non come una
sorta di "malattia" sociale, ma come fenomeno
legato alla condizione "normale" della società.
Per Bauman, l'Olocausto è inestricabilmente
connesso alla logica della modernità così come si
è sviluppata in Occidente. La razionalizzazione e
la burocratizzazione tipiche della civiltà
occidentale sono state condizione necessaria del
genocidio nazista
bibliografia minima:

AA. VV. Lager, totalitarismo, modernità. Identità e storia dell’universo
concentrazionario, editore Bruno Mondadori

Eric A. Johnson Il terrore nazista. La Gestapo, gli ebrei e i tedeschi,
Mondadori

Joël Kotek, Pierre Rigoulot Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e
sterminio: la tragedia del Novecento, Mondadori

Cesare Bermani Al lavoro nella Germania di Hitler, Bollati Boringhieri

Wolfgang Sofsky L' ordine del terrore. Il campo di concentramento, editori
Laterza
“se questo è un uomo ...”

http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
Primo Levi: "non siamo tutti uguali","non tutti
abbiamo gli stessi diritti","alcuni hanno diritti ed altri
 no".... dove tutto ciò si diffonde appare un Fascismo,
                        un Lager...


http://www.youtube.com/watch?v=1tffs51lj14

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Il sistema concentrazionario nazista

  • 1. il principio di esclusione viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento • le origini • il terrore all’esterno dei campi • lo stato nazista e gli ebrei • guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi • “produrre a qualsiasi costo” • lo sterminio industriale
  • 2. Già nel 1932, Hitler dichiara: “Nel futuro stato nazista ci sarà una classe di signori, proveniente dagli elementi più disparati, reclutata nel combattimento, e che troverà in questo la propria giustificazione storica, e ci sarà la folla dei vari membri del partito, in ordine gerarchico ... Ci sarà anche la grande massa anonima, la collettività dei servitori, gregari ad aeternum ... Ancora più giù, vedremo la classe degli stranieri conquistati, quelli che chiameremo con freddezza gli schiavi moderni”
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  • 13. Bad Diirnheim, nel Baden Bornicke, vicino a Nauen, Brema, Breslavia, Kassel, Colditz, Dachau, vicino a Monaco, Diirrgoy, vicino a Breslavia, Esterwegen, vicino a Dorfen, in Westfalia, Francoforte-Fechenheim (fabbrica di gas), Fuehlsbuttel, vicino ad Amburgo, Gotteszell, nel Baden, Guisheim, vicino a Francoforte Grundau, vicino a Konisberg, GrUnhainischen, in Sassonia, Hainewald, vicino a Zitta, in Sassonia, Heuberg, nell' Alto Baden, Hohenstein (castello di), in Sassonia, Kieslau, vicino a Bruchsal, nel Baden, Langer, in Assia
  • 14. Mathildenschlosschen, vicino a Dresda, Moringen, vicino a Hannover, Muelheilm, sul Reno, Ohrdruf, in Turingia, Oranienburg, vicino a Berlino, Ortenstein (castello di), vicino a Zwickau, in Sassonia, Osthoffen, in Assia Papenburg, vicino all'Ems, Pfalz, Rastatt, nel Baden, Rodelsheim, vicino a Francoforte, Sachsenburg, Erzgebirge, Sonneberg in Prussia, Sonnenlager, vicino a Paderborn, Vechta, nell'Oldenburg, Wanne-Eickel, in Westfalia, Wilseder, nella Brughiera di Luneburgo, Wittmoor, vicino ad Amburgo, Zittau, in Sassonia
  • 15.
  • 16. • Eugen Kogon (oppositore cattolico del nazismo, arrestato nel 1936, sociologo, politologo e giornalista) in “Lo stato delle SS”: La vita nei primi KZ supera ogni immaginazione ... non vi era forma di sadismo che gli uomini delle SA non praticassero, ma erano sempre atti di bestialità individuali e non ancora il sistema organizzato a freddo delle SS che avrebbe inglobato masse ... Chi mostrava particolari doti nella brutalità era rapidamente promosso di grado.
  • 17.
  • 18.
  • 19. • “Camerati delle SS, Voi tutti sapete a cosa ci ha chiamati il Führer. Non siamo venuti qui per essere gentili con quei porci chiusi là dentro. Non sono uomini come noi, ma esseri inferiori. Per anni hanno potuto mettere in pratica i loro istinti criminali, ma adesso comandiamo noi. Se questi porci fossero arrivati al potere, ci avrebbero tagliato la testa a tutti ...”
  • 20. Regolamento del campo di concentramento di Dachau: - sistema di classificazione dei detenuti - il lavoro concepito come mezzo terroristico - sistema graduale di punizioni, che possono essere inflitte in modo ufficiale o informale - applicazione della legge marziale per atti gravi (rivolta, tentativi di evasione ...) “Tolleranza significa debolezza: Partendo da questa verità, interverremo senza esitazioni là dove ciò sembrerà necessario nell’interesse della Patria”
  • 21. • Era intenzione di Eicke mobilitare le sue SS contro i prigionieri, renderle dure, cancellare in loro ogni più piccolo moto di compassione. La sua prolungata influenza favorì, soprattutto nelle nature più primitive, la nascita di un così profondo sentimento di odio verso i prigionieri, che un estraneo non potrebbe immaginarlo. Esso si diffuse tra tutte le SS ed i loro capi che lavoravano nei campi di concentramento ... La Germania ha bisogno di uomini duri e decisi, dei deboli non sa che farsene. A costoro non resta che entrare in convento. (Rudolf Höss, “Comandante ad Auschwitz”)
  • 22.
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  • 26. il principio di esclusione viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento • le origini • il terrore all’esterno dei campi • lo stato nazista e gli ebrei • guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi • “produrre a qualsiasi costo” • lo sterminio industriale
  • 27. evoluzione della “detenzione preventiva” • Nel Decreto del 12 aprile • Nel Decreto del 25 gennaio 1934 è un provvedimento 1938 prende di mira “contro comportamenti qualsiasi “tendenze ostili, che minacciano che mettono in pericolo direttamente l’ordine l’esistenza e la sicurezza del pubblico e lo Stato” popolo e dello Stato”
  • 28. • Le società totalitarie come la Germania nazista si servono di “un sistema di spionaggio omnipresente, in cui ogni persona può essere un agente di polizia e tutti si sentono sottoposti a costante sorveglianza”. La segretezza e la polizia segreta hanno un potere tale che le vittime scompaiono senza lasciare traccia: “L’azione della polizia segreta ... riesce miracolosamente a far sì che la vittima non sia mai esistita” (Hannah Arendt, “Le origini del totalitarismo” pp. 589 e 595)
  • 29.
  • 30.
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  • 32. il principio di esclusione viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento • le origini • il terrore all’esterno dei campi • lo stato nazista e gli ebrei • guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi • “produrre a qualsiasi costo” • lo sterminio industriale
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  • 38. le organizzazioni naziste verso gli ebrei: - boicottaggio, persecuzione e propaganda, emarginazione ed emigrazione volontaria lo stato nazista verso gli ebrei: - discriminazione - ghettizzazione - deportazione (soluzione territoriale e campi di concentramento) - sterminio (campi di sterminio 3.149.000 + campi di concentramento 1.100.000 + Einsatzgruppen 1.500.000 + ghetti 800.000)
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  • 48. lo stato nazista verso gli ebrei: (boicottaggio, persecuzione e propaganda, emigrazione volontaria), discriminazione, ghettizzazione, deportazione2, sterminio2
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  • 53. il principio di esclusione viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento • le origini • il terrore all’esterno dei campi • lo stato nazista e gli ebrei • guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi • “produrre a qualsiasi costo” • lo sterminio industriale
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  • 55. deciso 15 giorni prima dell’invasione della Polonia aperto 5 mesi dopo l’invasione e scelto per le grandi caserme ex austriache
  • 56. Decreti sulla sicurezza del Reich in tempo di guerra • Il 20 settembre 1939 un • Il 9 settembre 1939 un decreto incarica la Gestapo decreto ordina di giustiziare nei campi di “l’internamento di tutti concentramento gli coloro che rischiano di oppositori ed i sabotatori, ostacolare lo spirito senza alcuna forma di combattivo della nazione” processo
  • 57. Decreto del 7 dicembre 1941 “Nacht und Nebel” (Notte e Nebbia) • nei campi di concentramento tedeschi sono rinchiuse “tutte le persone colpevoli di crimini contro il Reich o contro le truppe d’occupazione tedesche, ad eccezione dei casi in cui la pena di morte debba essere inflitta senza esitazione” • Lo scopo del decreto è “un effetto deterrente, efficace e duraturo, ottenibile solo con la pena di morte o provvedimenti atti a mantenere i parenti e la popolazione nell’incertezza circa la sorte dei colpevoli”
  • 58.
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  • 62. “nel campo la violenza non è gratuita: è semplicemente il primo segno di preminenza, il criterio elementare per sopravvivere”. La violenza è la prova che chi la esercita ha il diritto di picchiare, torturare ed uccidere. Sovente si è cercato, a torto, di spiegare con la depravazione morale o le tendenze sadiche l’estrema violenza perpetrata nei campi. Ciò può essere vero in qualche caso particolare, ma essa ha un chiaro significato sociale: è il segno lampante della dominanza dei Prominenz sulla massa di esseri inutili. “Uccidere è la forma più elementare di sopravvivenza, un atto di trionfo sul prossimo: l’orgoglio dell’uno nasce dalla morte dell’altro. Chi uccide sente di essere ancora vivo e che l’altro non lo è più, e prova una straordinaria sensazione di forza, quella che gli conferisce il far parte degli eletti”
  • 63. “il più grande crimine commesso dai nazisti nei confronti dei detenuti forse non è stato lo sterminio nelle camere a gas, ma gli sforzi compiuti, sovente con successo, per modellarli a loro immagine” (Olga Lengyel, “I forni di Hitler”)
  • 64. il principio di esclusione viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento • le origini • il terrore all’esterno dei campi • lo stato nazista e gli ebrei • guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi • “produrre a qualsiasi costo” • lo sterminio industriale
  • 65. Circolare del 30 aprile 1942 di Oswald Pohl, capo dell'organizzazione economica delle SS La guerra ha causato un netto cambiamento nella struttura dei KL e ne ha radicalmente modificato i compiti riguardo l’impiego degli internati. L’internamento per ragioni esclusivamente di sicurezza, educazione o prevenzione non ha più ragion d’essere. Ciò che adesso è in primo piano, e vi sarà sempre più, è la mobilitazione di tutti gli internati in grado di lavorare, anzitutto per le esigenze belliche, quindi per le incombenze della futura pace ...
  • 66. un operaio specializzato costava all’industria 6-8 marchi (previdenza sociale compresa), l’importo andava sul conto delle SS Heinkel, BMW, VW, Mercedes, Knorr, AEG, Siemens, IG Farben, Krupp...
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  • 68. il principio di esclusione viaggio nel sistema nazista dei campi di concentramento • le origini • il terrore all’esterno dei campi • lo stato nazista e gli ebrei • guerra, internazionalizzazione ed organizzazione dei campi • “produrre a qualsiasi costo” • lo sterminio industriale
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  • 102. Terzo Reich e Konzentrationslager • KL I fase: 1933-1935/36 = strumento di repressione politica dei nuclei organizzati antinazisti (comunisti, socialisti, socialdemocratici, sindacalisti ...) • KL II fase: 1936-1939 = strumento di repressione sociale (arresto e detenzione di marginali, vagabondi, persone che vivevano di espedienti, i cosiddetti Asozialen) • KL III fase: 1939-1942 = strumento di repressione nei territori occupati dalla Wehrmacht e dagli alleati della Germania, rivolto in primo luogo contro antifascisti e membri delle Resistenze europee • KL IV fase 1942-1945 = finalità produttiva, legata all’economia di guerra e al prolungarsi del conflitto dopo il mancato crollo dell’URSS (inverno 1941-1942) (oltre ai Vernichtungslager, campi di sterminio, ed agli Arbeitslager, campi di lavoro)
  • 103. i deportati italiani in Germania • i deportati in KL: antifascisti schedati, partigiani, rastrellati, operai scioperanti, detenuti comuni presi dalle carceri, asociali, carcerati per fatti non politici consegnati dalla RSI al Reich (solo dopo l’8 settembre, 23.826 i detenuti “politici”. Oltre un terzo dei deportati politici, e degli ebrei, furono arrestati dalle varie milizie della RSI) • i lavoratori coatti (circa 100.000), già volontari o arruolati in genere a forza dalle strutture in Italia del GBA (Generalbevollmächtiger für den Arbeitseinsatz - plenipotenziario generale per l’impiego del lavoro) • gli IMI: internati militari italiani (circa 650.000, dei quali 13.000 ufficiali e 57.000 sottufficiali), caduti in mano tedesca dopo l’8 settembre 1943 e detenuti in campi della Wehrmacht, non delle SS
  • 104. “Sia la memoria collettiva sia la letteratura scientifica hanno tentato di eludere il significato più profondo dell'Olocausto, riducendolo a un episodio della storia millenaria dell'antisemitismo o considerandolo un incidente di percorso, una barbara ma temporanea deviazione dalla via maestra della civilizzazione.” A queste rassicuranti interpretazioni Baumann contrappone una spietata analisi di quanto accadde nei campi di sterminio non come una sorta di "malattia" sociale, ma come fenomeno legato alla condizione "normale" della società. Per Bauman, l'Olocausto è inestricabilmente connesso alla logica della modernità così come si è sviluppata in Occidente. La razionalizzazione e la burocratizzazione tipiche della civiltà occidentale sono state condizione necessaria del genocidio nazista
  • 105.
  • 106.
  • 107. bibliografia minima: AA. VV. Lager, totalitarismo, modernità. Identità e storia dell’universo concentrazionario, editore Bruno Mondadori Eric A. Johnson Il terrore nazista. La Gestapo, gli ebrei e i tedeschi, Mondadori Joël Kotek, Pierre Rigoulot Il secolo dei campi. Detenzione, concentramento e sterminio: la tragedia del Novecento, Mondadori Cesare Bermani Al lavoro nella Germania di Hitler, Bollati Boringhieri Wolfgang Sofsky L' ordine del terrore. Il campo di concentramento, editori Laterza
  • 108. “se questo è un uomo ...” http://www.youtube.com/watch?v=_M3dpL4nj3Q
  • 109. Primo Levi: "non siamo tutti uguali","non tutti abbiamo gli stessi diritti","alcuni hanno diritti ed altri no".... dove tutto ciò si diffonde appare un Fascismo, un Lager... http://www.youtube.com/watch?v=1tffs51lj14