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Biblioteca Passerini – Landi
        Piacenza, 27 febbraio 2012
                  Seminario formativo                  BIBLIOTECHE

      «Quale   qualità per le biblioteche?»              ITALIANE
                                                       CERTIFICATE




       La qualità possibile
 Ovvero, scegliere la qualità in relazione
al (nonostante il ) contesto di riferimento.
                    Relatore
               Alessandro Sardelli
           <alessandro.sardelli@bncf.firenze.sbn.it>
In un contesto di crisi economica
      qual è quello in cui ci troviamo
            Si può pensare di applicare la Qualità?
            Si può parlare di qualità senza limitarsi
             a «fare dell’accademia»?




                                                         2
©2012 Alessandro Sardelli
Noi crediamo di sì, specialmente
 quando il contesto di riferimento
   esprime delle forti criticità
E’ proprio in condizioni critiche che la
gestione della Qualità può diventare uno
strumento, una leva, indispensabile per
consolidare le organizzazioni, individuare
le priorità su cui intervenire, eliminare le
attività superflue.
                                           3
©2012 Alessandro Sardelli
Il valore dei beni di una organizzazione normale

Valore




       Mezzi Sapere Persone Mezzi Sapere Persone Mezzi Sapere Persone




                 1960              1990                  2000

                                                                        4
©2012 Alessandro Sardelli
Scenario nazionale             Anni 1996 - 2011                 Scenario sulla
- Conflitti istituzionali                                       Qualità
- Conflitti d’interesse fuori                                   - Nel 1991 inizio del
controllo                                                       dibattito sulla Qualità
- Crescita della disoccupazione                                 in ambito bibliotecario
- Precarietà del lavoro invece di                               (Petrucciani, Poggiali
flessibilità                                                    …)
- Privilegi della politica fuori                                - nel 1999 il 45°
controllo                                                       Congresso nazionale
 -Radicamento sul territorio                                    dell’AIB è dedicato al
nazionale della criminalità                                     tema della Qualità
organizzata                                                     - nel 2000 Convegno
- Decuplicazione della corruzione                               alle «Stelline»: «La
-Assenza di leardership nella                                   Qualità nel sistema
classe dirigente                                                biblioteca»
-Mancata riforma della P. A.                                    - dal 2000 il CAF viene
- Mancato rinnovamento basato                                   proposto come modello
sulla competitività e la                                        per la P.A. e indetto il
meritograzia                                                    “Premio Qualità PA”
- Progressivo deterioramento                                    - nel 2001 la BNCF si
delle infrastrutture (amm. della                                certifica ISO 9000
giustizia, trasporti, ospedali,                                  - nel 2007 nasce il BIC
                                                                                 5
biblioteche…)                       ©2012 Alessandro Sardelli
                                                                -…
Obiettivi di una mancata
                  riforma della P.A.

 La semplificazione di norme e procedure d’ufficio
 La P. A. orientata ai risultati e alla qualità dei servizi
 La P. A. accessibile on-line (e-Government)




                                  6


©2012 Alessandro Sardelli
Uno sguardo alla legislazione per la riforma
     della Pubblica Amministrazione dagli anni ’90
   1990 L 142/90 "Ordinamento delle autonomie locali."
   1990 L 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso
    ai documenti amministrativi”
   1992 L 421/92 sulla razionalizzazione delle amministrazioni pubbliche con l’inserimento di
    elementi di natura privatistica
   1994 Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri 261/94 “Principi per l'istituzione ed il
    funzionamento degli uffici per le relazioni con il pubblico”
   1994 Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri, 27 gennaio “Principi sull’erogazione dei servizi
    pubblici” con disposizioni per la realizzazione della “Carta dei servizi”
   1995 D L 163/95 “Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il
    miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni”
   1997 L 59/97 (Bassanini 1) "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle
    regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione
    amministrativa“
         L 127/97 (Bassanini 2) "Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei
    procedimenti di decisione e di controllo“
   1999 D Lgl 30 luglio 1999 n. 286 “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di
    monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle
    amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Legge
    Bassanini).
                                                                                              7
    ©2012 Alessandro Sardelli
Uno sguardo alla legislazione per la riforma
      della Pubblica Amministrazione negli Anni
                         2000
    2001 Legge costituzionale 3/01"Modifiche al titolo V della parte seconda della
     Costituzione“
   2001 D. Lgs 165/01“Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze
     delle amministrazioni pubbliche”
   2002 Direttiva del Ministro per l’innovazione e le tecnologie sulla trasparenza
     dell'azione amministrativa e gestione elettronica dei flussi documentali
  • 2009 Legge 4 marzo 2009, n. 15 “Delega al Governo finalizzata
     all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e
     trasparenza delle pubbliche amministrazioni…”
  Nota: All’articolo 4, comma 2. lettera l) indica i principi e i criteri in base ai
     quali gli utenti o consumatori, anche rappresentati da associazioni o comitati
     a tutela degli interessi dei propri associati; possono adire ad azioni
     giudiziarie nei confronti della P.A. a fronte di lesione d’interessi
     giuridicamente rilevanti. per la violazione di standard qualitativi ed
     economici o per avere eluso gli obblighi contenuti nelle Carte dei servizi,
  • 2009 D. legis. 27 ottobre 2009 , n. 150 “Attuazione della legge 4 marzo 2009,
     n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di
     efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”
  • 2010 Delibera N. 88/10 della Commissione indipendente per la valutazione,
     la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche (Civit) “Linee
     guida per la definizione degli standard di qualità” (articolo 1, comma 1, del
     decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198)”                                  8
©2012 Alessandro Sardelli
Il Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150
 orienta le PPAA alla gestione della performance
L’Art. 11 “Qualità dei servizi pubblici” inserisce il riferimento alla costituzione della
Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l‘Integrità nelle Amministrazioni
Pubbliche <http://www.civit.it/> e ripropone i punti definiti nel decreto legislativo 286/99
che fa a sua volta capo alla Legge “Bassanini” n 59 del 1997.
 Punto 1: I servizi pubblici nazionali e locali sono erogati con modalità che promuovono
il miglioramento della qualità e assicurano la tutela dei cittadini e degli utenti e la loro
partecipazione, nelle forme, anche associative…
Punto 2: Le modalità di definizione, adozione e pubblicizzazione degli standard di
qualità, i casi e le modalità di adozione delle carte dei servizi, i criteri di misurazione
della qualità dei servizi, le condizioni di tutela degli utenti, nonché i casi e le modalità di
indennizzo automatico e forfettario all'utenza per mancato rispetto degli standard di
qualità sono stabilite con direttive, aggiornabili annualmente, del Presidente del
Consiglio dei Ministri, su proposta della Commissione per la valutazione, la trasparenza
e l'integrità nelle amministrazioni pubbliche.

  Il questo contesto di riferimento legislativo sono
   facilitate quelle PPAA che hanno implementato
     tecniche e Sistemi di Gestione per la Qualità
                                                                                         9
 ©2012 Alessandro Sardelli
L’attuale Governo guidato da Mario Monti non ha
fatto alcun esplicito riferimento alla Qualità
organizzativa, ma ha indicato almeno tre elementi per
promuovere la modernizzazione del Paese che fanno
parte della cultura necessaria per applicare la Qualità


          Le tre leve messe al centro dell’azione di
          modernizzazione sono:
          • Il merito
          • La competitività
          • I bisogni dei consumatori-clienti-utenti

                                                       10
©2012 Alessandro Sardelli
La riforma della P. A. sarà
                       rilevante se riuscirà a
                             garantire:

    un’effettiva concorrenza del mercato,
   sollevandolo da improprie interferenze della
   politica ed eliminando impropri “costi burocratici”
    applicando modelli ed indicazioni europee per
   la gestione della Qualità
    un’effettiva competitività dell’Italia nel contesto
   internazionale

                                                      11
©2012 Alessandro Sardelli
Nella lettera dell’attuale Ministro della Pubblica
  Amministrazione e della semplificazione, Filippo Patroni
     Griffi, di presentazione della prossima edizione del
                           FORUM PA
  si fa riferimento all’innovazione come strategia per fare
         recuperare all’Italia efficienza e produttività


“Il FORUM PA 2012 si situa in un particolare momento della vita della
Repubblica, quando la crisi economica globale fa sì che le misure volte
a migliorare l'efficienza dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche
siano sempre più centrali per il sostegno della crescita, perché migliorare i
servizi vuol dire migliorare il prodotto delle prestazioni amministrative”

“La crisi economica e le restrizioni nella finanza pubblica impongono a tutti
un grande senso di responsabilità nell’uso delle risorse: ma è con
l’innovazione che si può e si deve recuperare efficienza e produttività così
che il settore pubblico possa contribuire fattivamente a far uscire dalla crisi
un Paese più forte e competitivo.

©2012 Alessandro Sardelli
L’Unione Europea chiede d’intervenire
con la Qualità nelle Pubbliche Amministrazioni

Nel novembre del 2000, a Strasburgo, i Ministri delle
pubbliche amministrazione dell’UE, in una risoluzione
generale unanimemente approvata, concordano
sull’importanza di avere una “azione di modernizzazione
concertata” delle Pubbliche Amministrazioni, e sulla
costruzione di uno “spazio europeo per la qualità delle
amministrazioni pubbliche”.
 sono adottate risoluzioni specifiche in materia di dialogo sociale,
e-government, qualità della regolazione e dei servizi pubblici;
 si concorderanno indicatori di qualità europei e una procedura di
benchmarking
                                                                13
©2012 Alessandro Sardelli
Le biblioteche possono utilizzare i modelli
    per la Qualità applicati in Europa
    ISO 9000
  European Foundation for Quality Management
(EFQM), utile per concorrere al «Premio Europeo per la
Qualità»
   Common Assessment Framework (CAF), che nasce
nel 1999 dalla cooperazione tra i Ministri della Funzione
Pubblica europei ed è una derivazione dal l’EFQM per
favorire il miglioramento nelle organizzazioni pubbliche
attraverso l’applicazione dei principi della qualità totale
(Total Quality Management – TQM).
Il CAF viene presentato nella sua prima versione ufficiale
nel 2000, alla I Conferenza Europea sulla qualità di
Lisbona, e nell’ultima versione proposta, nel 2002, alla II
Conferenza europea sulla qualità di Copenhagen
                                                        14
©2012 Alessandro Sardelli
Oggi che cosa possono fare
          le biblioteche?

  Trovare risposte innovative, partendo dalla piccole
  cose (p.e.: applicare una “Carta dei servizi” e relativo
  monitoraggio)
  Applicare tecniche e modelli per la gestione della
  Qualità in modo non burocratico
  Superare il triste cliché dell’ente pubblico improduttivo
  e produrre (ma anche fare conoscere) i risultati



                                                        15
©2012 Alessandro Sardelli
Scegliere la Qualità
                       con l’assistenza del
                       Coordinamento BIC



                                              16
©2012 Alessandro Sardelli
Perché nasce il Coordinamento
                      BIC

  • L’idea di un coordinamento a livello nazionale è
    nata per rispondere all’esigenza di condividere
    risorse ed esperienze fra le biblioteche che hanno
    ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001, o
    che intendono avviare questo percorso.
  • Il Coordinamento BIC nasce nel 2007 con una
    logica di “mutuo soccorso” e di crescita
    della professionalità dei partecipanti


                                                     17
©2012 Alessandro Sardelli
Come nasce ed è formato il BIC

   E’ promosso da:
       Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
       Biblioteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
       Biblioteca del Dipartimento di statistica dell’università di Bologna

 Vi aderiscono biblioteche di diversa natura e dimensione
                   •   Nazionali             • One man library
                   •   Civiche               • Sistemi bibliotecari
                   •   Di ente
                   •   Universitarie

                                                                           18
    ©2012 Alessandro Sardelli
Le biblioteche aderenti al BIC

•BNCF_Firenze
•Assemblea Legislativa_Bologna
•Scienze Statistiche_Bologna
•Comunale R. Fucini _Empoli
•Sistema bibliotecario d’Ateneo Trento
•Comunale _Fiorenzuola D’Arda
•Civica S. Giampaoli_Massa
•Civica Berio_Genova
•Istituto Superiore per la protezione e la ricerca
ambientale _Roma (ex Apat)
• Centro bibliotecario d’ateneo – Università di Salerno
•Comunale Teresiana_Mantova
•Comunale Gino Baratta Mantova
•Biblioteca centrale della facoltà di Ingegneria . Ateneo di
Palermo
•Sistema bibliotecario d'Ateneo dell'Università di Ferrara
•Biblioteca della Regione Piemonte
• Centro d’Ateneo per i servizi bibliotecari CASB
università di Macerata
• Agenzia regionale per la protezione ambientale della         19
Toscana ©2012 Alessandro Sardelli
Le attività BIC


  Convenzione fra gli enti           •   Elaborazione di un
   rappresentati in BIC per               modello per audit
   favorire le occasioni di               efficaci nelle biblioteche
   incontro e collaborazione
                                      •   Partecipazione a
  Partecipazione al Gruppo               convegni nazionali e
   di lavoro dell’UNI per la              internazionali
   redazione di Linee Guida
   per applicare le norme ISO
                                      •   Realizzazione di incontri
                                          Skype e in presenza
   9000 nelle biblioteche
                                      •   Realizzazione di scambi
  Partecipazione al Gruppo               di audit tra biblioteche
   di studio AIB sulla Qualità
                                                               20
©2012 Alessandro Sardelli
ASSISTENZA BIC


 Interventi, in logica di «mutuo soccorso», per:
 • orientamento
 • testimonianze di percorsi
 • scambi di esperienze                            BIBLIOTECHE
                                                     ITALIANE
 • condivisione di «buone pratiche»                CERTIFICATE




Non fa parte dell’assistenza BIC la consulenza per definire ed
implementare tecniche, processi e sistemi personalizzati per
gestire la Qualità

                                                                 21
©2012 Alessandro Sardelli
Proposta operativa BIC

    Proposta dedicata alle Biblioteche, alle Reti di biblioteche e
     agli Enti con Processi o Centri di documentazione
     interessati ad individuare percorsi per la Gestione della
     Qualità
Fornire assistenza di «orientamento» per:
•   Individuare tecniche di organizzazione per gestire la Qualità
•   Individuare un modello di riferimento per gestire la Qualità
•   Individuare un pretesto per avviare un percorso per la gestione della
    Qualità


                                                                       22
©2012 Alessandro Sardelli

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  • 1. Biblioteca Passerini – Landi Piacenza, 27 febbraio 2012 Seminario formativo BIBLIOTECHE «Quale qualità per le biblioteche?» ITALIANE CERTIFICATE La qualità possibile Ovvero, scegliere la qualità in relazione al (nonostante il ) contesto di riferimento. Relatore Alessandro Sardelli <alessandro.sardelli@bncf.firenze.sbn.it>
  • 2. In un contesto di crisi economica qual è quello in cui ci troviamo  Si può pensare di applicare la Qualità?  Si può parlare di qualità senza limitarsi a «fare dell’accademia»? 2 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 3. Noi crediamo di sì, specialmente quando il contesto di riferimento esprime delle forti criticità E’ proprio in condizioni critiche che la gestione della Qualità può diventare uno strumento, una leva, indispensabile per consolidare le organizzazioni, individuare le priorità su cui intervenire, eliminare le attività superflue. 3 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 4. Il valore dei beni di una organizzazione normale Valore Mezzi Sapere Persone Mezzi Sapere Persone Mezzi Sapere Persone 1960 1990 2000 4 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 5. Scenario nazionale Anni 1996 - 2011 Scenario sulla - Conflitti istituzionali Qualità - Conflitti d’interesse fuori - Nel 1991 inizio del controllo dibattito sulla Qualità - Crescita della disoccupazione in ambito bibliotecario - Precarietà del lavoro invece di (Petrucciani, Poggiali flessibilità …) - Privilegi della politica fuori - nel 1999 il 45° controllo Congresso nazionale -Radicamento sul territorio dell’AIB è dedicato al nazionale della criminalità tema della Qualità organizzata - nel 2000 Convegno - Decuplicazione della corruzione alle «Stelline»: «La -Assenza di leardership nella Qualità nel sistema classe dirigente biblioteca» -Mancata riforma della P. A. - dal 2000 il CAF viene - Mancato rinnovamento basato proposto come modello sulla competitività e la per la P.A. e indetto il meritograzia “Premio Qualità PA” - Progressivo deterioramento - nel 2001 la BNCF si delle infrastrutture (amm. della certifica ISO 9000 giustizia, trasporti, ospedali, - nel 2007 nasce il BIC 5 biblioteche…) ©2012 Alessandro Sardelli -…
  • 6. Obiettivi di una mancata riforma della P.A.  La semplificazione di norme e procedure d’ufficio  La P. A. orientata ai risultati e alla qualità dei servizi  La P. A. accessibile on-line (e-Government) 6 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 7. Uno sguardo alla legislazione per la riforma della Pubblica Amministrazione dagli anni ’90  1990 L 142/90 "Ordinamento delle autonomie locali."  1990 L 241/90 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”  1992 L 421/92 sulla razionalizzazione delle amministrazioni pubbliche con l’inserimento di elementi di natura privatistica  1994 Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri 261/94 “Principi per l'istituzione ed il funzionamento degli uffici per le relazioni con il pubblico”  1994 Direttiva Presidenza Consiglio dei Ministri, 27 gennaio “Principi sull’erogazione dei servizi pubblici” con disposizioni per la realizzazione della “Carta dei servizi”  1995 D L 163/95 “Misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi e per il miglioramento dell'efficienza delle pubbliche amministrazioni”  1997 L 59/97 (Bassanini 1) "Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa“  L 127/97 (Bassanini 2) "Misure urgenti per lo snellimento dell'attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo“  1999 D Lgl 30 luglio 1999 n. 286 “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 (Legge Bassanini). 7 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 8. Uno sguardo alla legislazione per la riforma della Pubblica Amministrazione negli Anni 2000  2001 Legge costituzionale 3/01"Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione“  2001 D. Lgs 165/01“Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”  2002 Direttiva del Ministro per l’innovazione e le tecnologie sulla trasparenza dell'azione amministrativa e gestione elettronica dei flussi documentali • 2009 Legge 4 marzo 2009, n. 15 “Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni…” Nota: All’articolo 4, comma 2. lettera l) indica i principi e i criteri in base ai quali gli utenti o consumatori, anche rappresentati da associazioni o comitati a tutela degli interessi dei propri associati; possono adire ad azioni giudiziarie nei confronti della P.A. a fronte di lesione d’interessi giuridicamente rilevanti. per la violazione di standard qualitativi ed economici o per avere eluso gli obblighi contenuti nelle Carte dei servizi, • 2009 D. legis. 27 ottobre 2009 , n. 150 “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni” • 2010 Delibera N. 88/10 della Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l'integrità delle Amministrazioni Pubbliche (Civit) “Linee guida per la definizione degli standard di qualità” (articolo 1, comma 1, del decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198)” 8 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 9. Il Decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 orienta le PPAA alla gestione della performance L’Art. 11 “Qualità dei servizi pubblici” inserisce il riferimento alla costituzione della Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l‘Integrità nelle Amministrazioni Pubbliche <http://www.civit.it/> e ripropone i punti definiti nel decreto legislativo 286/99 che fa a sua volta capo alla Legge “Bassanini” n 59 del 1997. Punto 1: I servizi pubblici nazionali e locali sono erogati con modalità che promuovono il miglioramento della qualità e assicurano la tutela dei cittadini e degli utenti e la loro partecipazione, nelle forme, anche associative… Punto 2: Le modalità di definizione, adozione e pubblicizzazione degli standard di qualità, i casi e le modalità di adozione delle carte dei servizi, i criteri di misurazione della qualità dei servizi, le condizioni di tutela degli utenti, nonché i casi e le modalità di indennizzo automatico e forfettario all'utenza per mancato rispetto degli standard di qualità sono stabilite con direttive, aggiornabili annualmente, del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta della Commissione per la valutazione, la trasparenza e l'integrità nelle amministrazioni pubbliche. Il questo contesto di riferimento legislativo sono facilitate quelle PPAA che hanno implementato tecniche e Sistemi di Gestione per la Qualità 9 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 10. L’attuale Governo guidato da Mario Monti non ha fatto alcun esplicito riferimento alla Qualità organizzativa, ma ha indicato almeno tre elementi per promuovere la modernizzazione del Paese che fanno parte della cultura necessaria per applicare la Qualità Le tre leve messe al centro dell’azione di modernizzazione sono: • Il merito • La competitività • I bisogni dei consumatori-clienti-utenti 10 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 11. La riforma della P. A. sarà rilevante se riuscirà a garantire:  un’effettiva concorrenza del mercato, sollevandolo da improprie interferenze della politica ed eliminando impropri “costi burocratici”  applicando modelli ed indicazioni europee per la gestione della Qualità  un’effettiva competitività dell’Italia nel contesto internazionale 11 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 12. Nella lettera dell’attuale Ministro della Pubblica Amministrazione e della semplificazione, Filippo Patroni Griffi, di presentazione della prossima edizione del FORUM PA si fa riferimento all’innovazione come strategia per fare recuperare all’Italia efficienza e produttività “Il FORUM PA 2012 si situa in un particolare momento della vita della Repubblica, quando la crisi economica globale fa sì che le misure volte a migliorare l'efficienza dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche siano sempre più centrali per il sostegno della crescita, perché migliorare i servizi vuol dire migliorare il prodotto delle prestazioni amministrative” “La crisi economica e le restrizioni nella finanza pubblica impongono a tutti un grande senso di responsabilità nell’uso delle risorse: ma è con l’innovazione che si può e si deve recuperare efficienza e produttività così che il settore pubblico possa contribuire fattivamente a far uscire dalla crisi un Paese più forte e competitivo. ©2012 Alessandro Sardelli
  • 13. L’Unione Europea chiede d’intervenire con la Qualità nelle Pubbliche Amministrazioni Nel novembre del 2000, a Strasburgo, i Ministri delle pubbliche amministrazione dell’UE, in una risoluzione generale unanimemente approvata, concordano sull’importanza di avere una “azione di modernizzazione concertata” delle Pubbliche Amministrazioni, e sulla costruzione di uno “spazio europeo per la qualità delle amministrazioni pubbliche”.  sono adottate risoluzioni specifiche in materia di dialogo sociale, e-government, qualità della regolazione e dei servizi pubblici;  si concorderanno indicatori di qualità europei e una procedura di benchmarking 13 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 14. Le biblioteche possono utilizzare i modelli per la Qualità applicati in Europa  ISO 9000  European Foundation for Quality Management (EFQM), utile per concorrere al «Premio Europeo per la Qualità»  Common Assessment Framework (CAF), che nasce nel 1999 dalla cooperazione tra i Ministri della Funzione Pubblica europei ed è una derivazione dal l’EFQM per favorire il miglioramento nelle organizzazioni pubbliche attraverso l’applicazione dei principi della qualità totale (Total Quality Management – TQM). Il CAF viene presentato nella sua prima versione ufficiale nel 2000, alla I Conferenza Europea sulla qualità di Lisbona, e nell’ultima versione proposta, nel 2002, alla II Conferenza europea sulla qualità di Copenhagen 14 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 15. Oggi che cosa possono fare le biblioteche? Trovare risposte innovative, partendo dalla piccole cose (p.e.: applicare una “Carta dei servizi” e relativo monitoraggio) Applicare tecniche e modelli per la gestione della Qualità in modo non burocratico Superare il triste cliché dell’ente pubblico improduttivo e produrre (ma anche fare conoscere) i risultati 15 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 16. Scegliere la Qualità con l’assistenza del Coordinamento BIC 16 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 17. Perché nasce il Coordinamento BIC • L’idea di un coordinamento a livello nazionale è nata per rispondere all’esigenza di condividere risorse ed esperienze fra le biblioteche che hanno ottenuto la certificazione di qualità ISO 9001, o che intendono avviare questo percorso. • Il Coordinamento BIC nasce nel 2007 con una logica di “mutuo soccorso” e di crescita della professionalità dei partecipanti 17 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 18. Come nasce ed è formato il BIC  E’ promosso da:  Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze  Biblioteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna  Biblioteca del Dipartimento di statistica dell’università di Bologna  Vi aderiscono biblioteche di diversa natura e dimensione • Nazionali • One man library • Civiche • Sistemi bibliotecari • Di ente • Universitarie 18 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 19. Le biblioteche aderenti al BIC •BNCF_Firenze •Assemblea Legislativa_Bologna •Scienze Statistiche_Bologna •Comunale R. Fucini _Empoli •Sistema bibliotecario d’Ateneo Trento •Comunale _Fiorenzuola D’Arda •Civica S. Giampaoli_Massa •Civica Berio_Genova •Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale _Roma (ex Apat) • Centro bibliotecario d’ateneo – Università di Salerno •Comunale Teresiana_Mantova •Comunale Gino Baratta Mantova •Biblioteca centrale della facoltà di Ingegneria . Ateneo di Palermo •Sistema bibliotecario d'Ateneo dell'Università di Ferrara •Biblioteca della Regione Piemonte • Centro d’Ateneo per i servizi bibliotecari CASB università di Macerata • Agenzia regionale per la protezione ambientale della 19 Toscana ©2012 Alessandro Sardelli
  • 20. Le attività BIC  Convenzione fra gli enti • Elaborazione di un rappresentati in BIC per modello per audit favorire le occasioni di efficaci nelle biblioteche incontro e collaborazione • Partecipazione a  Partecipazione al Gruppo convegni nazionali e di lavoro dell’UNI per la internazionali redazione di Linee Guida per applicare le norme ISO • Realizzazione di incontri Skype e in presenza 9000 nelle biblioteche • Realizzazione di scambi  Partecipazione al Gruppo di audit tra biblioteche di studio AIB sulla Qualità 20 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 21. ASSISTENZA BIC Interventi, in logica di «mutuo soccorso», per: • orientamento • testimonianze di percorsi • scambi di esperienze BIBLIOTECHE ITALIANE • condivisione di «buone pratiche» CERTIFICATE Non fa parte dell’assistenza BIC la consulenza per definire ed implementare tecniche, processi e sistemi personalizzati per gestire la Qualità 21 ©2012 Alessandro Sardelli
  • 22. Proposta operativa BIC Proposta dedicata alle Biblioteche, alle Reti di biblioteche e agli Enti con Processi o Centri di documentazione interessati ad individuare percorsi per la Gestione della Qualità Fornire assistenza di «orientamento» per: • Individuare tecniche di organizzazione per gestire la Qualità • Individuare un modello di riferimento per gestire la Qualità • Individuare un pretesto per avviare un percorso per la gestione della Qualità 22 ©2012 Alessandro Sardelli