4. Il quadro normativo
• nuova articolazione del bilancio di previsione
• introduzione del piano esecutivo di gestione
(PEG)
• introduzione del Controllo di Gestione
• spinta all’introduzione di un sistema di
contabilità più vicino alle logiche
aziendalistiche
D.Lgs.
77/1995
(ora
confluito nel
T.U.E.L.)
5. Il quadro normativo
• maggiore omogeneità dell’ordinamento
finanziario e contabile degli enti locali
• introduzione sanzioni per
amministratori responsabili del dissesto
finanziario degli enti locali
• modifiche alle procedure semplificate di
dissesto
DD. LLgs.
336/1996
342/1997
410/1998
6. Il quadro normativo
Testo Unico degli Enti Locali (TUEL)
D.Lgs. 267/200
PARTE I
Ordinamento
Istituzionale
PARTE II
Ordinamento
Finanziario e
Contabile
PARTE III
Associazione
degli Enti
Locali
PARTE IV
Disposizioni
transitorie e
abrogazioni
7. Il quadro normativo
News
• Legge n.196 del 31/12/2009
• D. Lg.vo 118 del 23/06/2011
• DPCM 28/12/2011 - Sperimentazione
dal 2014
9. I principi del bilancio
Principio dell’unità
• Il bilancio di previsione ed il rendiconto devono essere UNITARI.
• Quindi il complesso delle entrate finanzia l’ente pubblico e serve a
far fronte al complesso delle sue spese.
Principio dell’annualità
• I documenti del sistema di bilancio, sia di previsione che di
rendiconto, devono essere predisposti a cadenza annuale e si
riferiscono ad un periodo di gestione che coincide con l’anno solare.
Principio dell’universalità
• Il principio dell’universalità rafforza quello di unità. È necessario
ricomprendere nel sistema di bilancio tutte le finalità e gli obiettivi
di gestione, nonché i relativi valori finanziari, economici e
patrimoniali riconducibili all’ente locale, al fine di fornire una
rappresentazione veritiera e corretta dell’andamento dell’ente.
• Sono incompatibili con il principio dell’universalità le gestioni fuori
bilancio, consistenti in «gestioni» poste in essere dall’ente locale o
da sue articolazioni organizzative – che non abbiano autonomia
gestionale – che non transitano nel bilancio.
10. I principi del bilancio
Principio dell’integrità
• Rafforzamento in chiave formale di quanto dettato dal principio
dell’universalità. Nel bilancio di previsione e nel conto del bilancio
non vi devono essere compensazioni di partite.
Principio della veridicità
• Si applica sia ai documenti di rendicontazione, che a quelli di
previsione nei quali è da intendersi come rigorosa valutazione dei
flussi finanziari generati dalle operazioni che si svolgeranno nel
futuro periodo di riferimento.
Principio del pareggio finanziario
• Il bilancio di previsione deve essere deliberato in pareggio
finanziario complessivo.
Principio della pubblicità
• Il sistema di bilancio assolve una funzione informativa nei confronti
degli utilizzatori dei documenti contabili. È compito dell’ente
rendere effettiva tale funzione assicurando ai cittadini ed agli
organismi di partecipazione la conoscenza dei contenuti significativi
e caratteristici del bilancio e del rendiconto, comprensivi dei
rispettivi allegati, anche integrando le pubblicazioni obbligatorie.
11. Processo di FORMAZIONE e
processo di FORMALIZZAZIONE
Proposte «quali-
quantitative» dei dirigenti
e titolari CDR
Direttore Generale
Proposte di Bilancio
«Politico» e budget di
«Gestione»
Organo Esecutivo o «di
Governo»
Approvazione Budget di
«gestione» e assegnazione
ai dirigenti
Organo Esecutivo o «di
Governo»
Approvazione Bilancio
Previsione
Organo Politico
FORMAZIONE
FORMALIZZAZIONE
12. Caratteristiche del bilancio
Risorsa – unità elementare per l’entrata;
Intervento – unità elementare per la spesa.
Il bilancio di previsione annuale ha carattere
autorizzatorio, costituendo limite agli impegni di spesa
(fatta eccezione per i servizi per conto terzi).
Il consiglio dell’ente assicura (in sede di predisposizione
del bilancio) idoneo finanziamento agli impegni
pluriennali assunti negli esercizi precedenti.
14. Struttura del bilancio
Titoli Entrate
Titolo I
Entrate Tributarie
Titoli Uscite
Titolo II
Contributi e Trasferimenti
Titolo III
Entrate Extra-Tributarie
Titolo IV
Alienaz. , Trasf. Capitale e
riscossione crediti
Titolo V
Accensioni di prestiti
Titolo VI
Servizi per conto di terzi
Titolo I
Spese correnti
Titolo II
Spese in conto capitale
Titolo III
Rimborso prestiti
Titolo IV
Spese per conto di terzi
15. Il piano esecutivo di gestione
Definito dalla Giunta
su proposta del
Direttore Generale
(prima dell’inizio
dell’esercizio).
Esplicita le scelte
contenute nel Bilancio
di previsione
rendendole più nitide,
realizzabili e specifiche.
Ha un’articolazione più
estesa rispetto al
bilancio:
•Le risorse e gli interventi di
spesa sono distinti in
capitoli;
•I servizi sono suddivisi in
centri di costo.
È modificabile dalla
Giunta entro il 15
dicembre di ogni anno.
19. Gestione del bilancio – Esecutività
Accertamento
• Individuato il debitore
• Quantificata la somma da incassare
• Fissata la relativa scadenza
Riscossione
• Effettivo introito da parte del tesoriere
• Avviene sulla base di un ordinativo di
incasso (Reversale)
Versamento
• Effettivo trasferimento delle somme
riscosse nelle casse dell’ente
Le fasi dell’entrata
20. Gestione del bilancio – Esecutività
Impegno
• Obbligazione giuridicamente perfezionata che l’ente assume
• Determina la somma da pagare
• Soggetto creditore
• Costituisce vincolo sulle previsioni di bilancio (visto regolarità contabile)
Liquidazione • Determina l’ammontare della somma certa e liquida da
pagare (nei limiti dell’impegno)
Ordinazione
(mandato di
pagamento)
• Disposizione rivolta al tesoriere perché provveda
la pagamento delle spese
Le fasi della spesa
Pagamento
• Fase conclusiva eseguita dal
tesoriere
21. Gestione del bilancio – Equilibri e
Assestamento
Equilibri di bilancio
(almeno una volta entro il 30 settembre)
PARTE CORRENTE
Spese
correnti
(Titolo I)
Spese rimborso
prestiti (Titolo III)
+ spese rimborso
quote capitali
prestiti in scadenza
Titolo I Titolo II Titolo III
PARTE CAPITALE
Spese
capitali
(Titolo II)
Titolo IV Titolo V
24. Gestione del bilancio – I risultati della
gestione
AVANZO (DISAVANZO) DI AMMINISTRAZIONE
Fondo
cassa
finale
Residui
Attivi
finali
Residui
Passivi
finali
Avanzo
(Disavanzo)
Effettivo
25. Gestione del bilancio – I risultati della
gestione (Matrice Flussi e Stock)
Situazione
Amministrativa Iniziale
Gestione dell'anno
Situazione
Amministrativa Finale
Fondo Cassa
Iniziale (FCI)
9.393.950,01
Entrate
Riscosse
(Er) [+]
24.055.134,23
Uscite
Pagate
(Up) [-]
22.207.038,76
Risultato di
Cassa
1.848.095,47
Fondo
Cassa
Finale (FCF)
11.242.045,48
Gestione di
Cassa
Residui Attivi
Iniziali (RAI)
[+]
64.504.706,57
Residui
Attivi di
competenz
a (Rac) [+]
[+]
8.941.416,05
Residui
Attivi
riscossi
(Rar) [-]
[+]
6.504.223,94
Variazione
Residui
Attivi (VRA)
[+/-]
-3.114.916,25
Residui
Attivi Finali
(RAF) [+]
63.826.982,43
Gestione
Residui
Residui
Passivi Iniziali
(RPI) [-]
70.282.287,86
Residui
Passivi di
competenz
a (RPc) [+]
[-]
10.014.993,64
Residui
Passivi
pagati
(RPp) [-] [-
]
7.020.842,53
Variazione
Residui
Passivi
(VRP) [+/-]
-3.752.659,32
Residui
Passivi
Finali (RPF)
[-]
69.523.779,65
Avanzo(Disav
anzo) Iniziale
(AI)
3.616.368,72
Entrate
Accertate
(Ea) [+]
26.492.326,34
Uscite
Impegnate
(Ui) [-]
25.201.189,87 VRA - VRP 637.743,07
Avanzo
(Disavanzo)
Finale
5.545.248,26
Gestione di
Competenza
27. Gestione del bilancio – Il Patto di Stabilità
Interno
Totale entrate
correnti nette
(Accertamenti)
Totale entrate
in conto
capitale nette
(Riscossioni)
ENTRATE
FINALI NETTE
(EFN)
Totale spese
correnti nette
(Impegni)
Totale spese
in conto
capitale nette
(Pagamenti)
USCITE
FINALI NETTE
(UFN)
SALDO
FINANZIARIO A
COMPETENZA
MISTA
Obiettivo
Programm
atico
Annuale
29. La nuova legge di Bilancio (principali novità)
Cambia la struttura gerarchica delle Entrate e delle Uscite
• Entrate Titoli, Tipologie, Categorie (Capitoli)
• Uscite Missioni, Programmi, Macroaggregati (Titoli, capitoli, articoli)
Principio di Competenza Finanziaria rafforzata (abbattimento residui)
La principale novità è rappresentata dal nuovo criterio di contabilizzazione delle entrate e
delle uscite: la contabilità finanziaria non anticipa più la registrazione dei fatti gestionali ma li
contabilizza in un periodo molto più prossimo alla fase finale del processo (incasso o
pagamento);
Piano dei Conti Integrato
E’ lo strumento che consente di raggiungere l’obiettivo di consolidare e monitorare i conti
pubblici attraverso una migliore raccordabilità delle registrazioni contabili delle Pubbliche
Amministrazioni con il sistema europeo dei conti.
Cosa faccioCenni su contabilità FinanziariaLa rilevazione degli aspetti finanziari si estrinseca nella determinazione dei movimento del denaro, dei debiti o dei crediti, originati dalle operazioni di scambio che l’Ente intrattiene con i soggetti esterniL’impiego della c.f. è motivato prevalentemente da esigenze di natura giuridico-formale, riconducibili alla necessità di tenere costantemente sotto controllo le modalità di impego delle risorse di cui L’Ente pubblico dispone.
Nel TUEL sono confluiti tra gli altri:La L. 142/1990Il D.Lgs. 77/1995 e successive modificheGli articoli della L. 127/1997 (Bassanini bis) in materia di contabilità degli enti locali.L’art.150 del TUEL chiarisce l’ambito di applicazione della norma che riguarda:Sotto l’aspetto soggettivo l’attività contabile svolta da Province, Comuni, Comunità Montane, ecc.Sotto l’aspetto oggettivo le attività di programmazione, gestione, rendicontazione.I Regolamenti di contabilità sono disciplinati dagli artt. 152-153.L’organizzazione del servizio finanziario (o di ragioneria) è disciplinata dall’art. 153. L’ordinamento degli uffici è di competenza della Giunta, mentre il regolamento di contabilità è di competenza Consiliare.
I debiti fuori bilancio sono «regolamentati» dall’art. 194 del TUEL.1. Con deliberazione consiliare di cui all'articolo 193, comma 2, o con diversa periodicità stabilita dai regolamenti di contabilità, gli enti locali riconoscono la legittimità dei debiti fuori bilancio derivanti da: a) sentenze esecutive;b) copertura di disavanzi di consorzi, di aziende speciali e di istituzioni, nei limiti degli obblighi derivanti da statuto, convenzione o atti costitutivi, purché sia stato rispettato l'obbligo di pareggio del bilancio di cui all'articolo 114 ed il disavanzo derivi da fatti di gestione;c) ricapitalizzazione, nei limiti e nelle forme previste dal codice civile o da norme speciali, di società di capitali costituite per l'esercizio di servizi pubblici locali;d) procedure espropriative o di occupazione d'urgenza per opere di pubblica utilità; e) acquisizione di beni e servizi, in violazione degli obblighi di cui ai commi 1, 2 e 3 dell'articolo 191, nei limiti degli accertati e dimostrati utilità ed arricchimento per l'ente, nell'àmbito dell'espletamento di pubbliche funzioni e servizi di competenza.2. Per il pagamento l'ente può provvedere anche mediante un piano di rateizzazione, della durata di tre anni finanziari compreso quello in corso, convenuto con i creditori.3. Per il finanziamento delle spese suddette, ove non possa documentalmente provvedersi a norma dell'articolo 193, comma 3, l'ente locale può far ricorso a mutui ai sensi degli articoli 202 e seguenti. Nella relativa deliberazione consiliare viene dettagliatamente motivata l'impossibilità di utilizzare altre risorse.
3 - Cenni equilibri di bilancio – Spese correnti + spese rimborso quote capitali prestiti in scadenza = Titolo I, II e III entrate.5 - I debiti fuori bilancio sono «regolamentati» dall’art. 194 del TUEL.
5 - I debiti fuori bilancio sono «regolamentati» dall’art. 194 del TUEL.
Regolamentate da art. 164 del TUEL. (Mostrare bilancio del Comune)Ciascuna risorsa dell’entrate e ciascun intervento della spesa devono indicare l’ammontare degli accertamenti (E) o degli impegni (S) risultanti del rendiconto del penultimo anno precedente all’esercizio in corso nonché l’ammontare del penultimo anno precedente all’esercizio di riferimento e la previsione aggiornata relativa all’esercizio in corso nonché l’ammontare delle entrate che si prevede di accertare o delle spese che si prevede di impegnare nell’esercizio cui il bilancio si riferisce.
Vedi pagg. 411-412Prima di tutte le entrate e di tutte le spese vanno indicati Avanzo e Disavanzo di Amministrazione.La parte entrata è ordinata gradualmente in titoli, categorie e risorse, in relazione, rispettivamente, alla fonte di provenienza (TITOLOI -Entrate tributarie;TITOLO II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla regione;TITOLO III - Entrate extratributarie;TITOLO IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti;TITOLO V - Entrate derivanti da accensioni di prestiti;TITOLO VI - Entrate da servizi per conto di terzi), alla tipologia ed alla specifica individuazione dell’oggetto dell’entrata.La parte spesa è ordinata gradualmente in titoli, funzioni, servizi ed interventi, in relazione, rispettivamente, ai principali aggregati economici (TITOLO I - Spese correnti;TITOLO II - Spese in conto capitale;TITOLO III - Spese per rimborso di prestiti;TITOLO IV - Spese per servizi per conto di terzi), alle funzioni degli enti (in relazione alle spese sostenute per i diversi tipi di attività svolta dall’ente), ai singoli uffici che gestiscono un complesso di attività ed alla natura economica dei fattori produttivi nell’ambito di ciascun servizio. La parte spesa è leggibile anche per programmi dei quali è fatta analitica illustrazione in apposito quadro di sintesi del bilancio e nella relazione previsionale e programmatica.SERVIZIA ciascun servizio è correlato un reparto organizzativo semplice o complesso, composto da persone e mezzi cui è preposto unresponsabile; inoltre a ciascun servizio è affidato, con il bilancio di previsione, un complesso di mezzi finanziari, specificati negli interventi assegnati, del quale risponde il responsabile del servizio.FONDO DI RISERVAGli enti locali iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell’organo esecutivo da comunicare all’organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti.
Vedi pagg. 411-412Prima di tutte le entrate e di tutte le spese vanno indicati Avanzo e Disavanzo di Amministrazione.La parte entrata è ordinata gradualmente in titoli, categorie e risorse, in relazione, rispettivamente, alla fonte di provenienza (TITOLOI -Entrate tributarie;TITOLO II - Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, della regione e di altri enti pubblici anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla regione;TITOLO III - Entrate extratributarie;TITOLO IV - Entrate derivanti da alienazioni, da trasferimenti di capitale e da riscossioni di crediti;TITOLO V - Entrate derivanti da accensioni di prestiti;TITOLO VI - Entrate da servizi per conto di terzi), alla tipologia ed alla specifica individuazione dell’oggetto dell’entrata.La parte spesa è ordinata gradualmente in titoli, funzioni, servizi ed interventi, in relazione, rispettivamente, ai principali aggregati economici (TITOLO I - Spese correnti;TITOLO II - Spese in conto capitale;TITOLO III - Spese per rimborso di prestiti;TITOLO IV - Spese per servizi per conto di terzi), alle funzioni degli enti (in relazione alle spese sostenute per i diversi tipi di attività svolta dall’ente), ai singoli uffici che gestiscono un complesso di attività ed alla natura economica dei fattori produttivi nell’ambito di ciascun servizio. La parte spesa è leggibile anche per programmi dei quali è fatta analitica illustrazione in apposito quadro di sintesi del bilancio e nella relazione previsionale e programmatica.SERVIZIA ciascun servizio è correlato un reparto organizzativo semplice o complesso, composto da persone e mezzi cui è preposto unresponsabile; inoltre a ciascun servizio è affidato, con il bilancio di previsione, un complesso di mezzi finanziari, specificati negli interventi assegnati, del quale risponde il responsabile del servizio.FONDO DI RISERVAGli enti locali iscrivono nel proprio bilancio di previsione un fondo di riserva non inferiore allo 0,30 e non superiore al 2 per cento del totale delle spese correnti inizialmente previste in bilancio.Il fondo è utilizzato, con deliberazioni dell’organo esecutivo da comunicare all’organo consiliare nei tempi stabiliti dal regolamento di contabilità nei casi in cui si verifichino esigenze straordinarie di bilancio o le dotazioni degli interventi di spesa corrente si rivelino insufficienti.
Vanno verificati almeno una volta durante l’esercizio entro il 30 settembreCenni equilibri di bilancio – PARTE CORRENTE Spese correnti (Titolo I) + Spese rimborso prestiti (Titolo III) (comprese spese rimborso quote capitali prestiti in scadenza) = Titolo I (tributarie), II (contributi e trasferimenti) e III (extra tributarie) entrate. PARTE CAPITALE Spese capitali (Titolo II) = Titolo IV (Entrate per alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di crediti) + Titolo V (Entrate per accensione di prestiti)
Attraverso il PEG si attua pienamente la separazione tra attività di indirizzo (spettante al consiglio tramite il Bilancio di previsione) è attività di gestione (di competenza dei dirigenti e dei responsabili dei servizi).
3.Ii – antecedente quello cui si riferisce il bilancio di previsione3.Iii – conti consolidati di unioni di comuni, aziende speciali, consorzi, ecc.Ulteriori allegati:La Deliberazione per l’individuazione di aree e fabbricati da cedere in proprietà o in diritto di superficieProgramma triennale dei LL.PP.Deliberazioni per determinare aliquote di imposta tributi locali….Il prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del rispetto del PSI (patto stabilità interno)
AccertamentoDi competenza del responsabile del procedimento che trasmette l’idonea documentazione al responsabile del servizio finanziario ai fini dell’annotazione in contabilitàUna entrata è accertata quando vengono determinati tutti gli elementi costitutivi del credito vantato:La ragioneLa scadenzaLa persona debitriceL’esatto ammontareRiscossioneIl Tesoriere è tenuto ad accettare qualsiasi forma di versamento operato in favore dell’ente anche senza ordinativo di incasso, ne dà immediata comunicazione all’ente richiedendone la regolarizzazione
Impegno (art. 183 TUEL)Non possono essere assunti senzaattestazione della relativa copertura finanziaria da parte del ragioniere responsabile del servizio finanziario. Senza tale attestazione l’atto è inefficace.Con l’approvazione del bilancio e le successive variazioni, e senza la necessità di ulteriori atti, è costituito automaticamente impegno sugli stanziamenti relativi alle seguenti spese:Trattamento economico tabellare del personale dipendente;Rate di ammortamento dei mutui, dei prestiti, interessi di preammortamento ed ulteriori oneri accessori;Spese scaturenti da contratti o da disposizioni normative.Per tutte le altre tipologie di spese l’impegno è assunto:Determinazione dei responsabili dei servizi (previo visto regolarità contabile);Delibera di Giunta o del Consiglio (previo parere regolarità tecnica del responsabile del servizio e parere di regolarità contabile)Liquidazione (art. 184 TUEL)Ordinazione (art. 185 TUEL)Il mandato di pagamento è sottoscritto dal dipendente dell’ente individuato dal regolamento di contabilità nel rispetto delle leggi vigenti e contiene almeno i seguenti elementi:a) il numero progressivo del mandato per esercizio finanziario;b) la data di emissione;c) l’intervento o il capitolo per i servizi per conto di terzi sul quale la spesa è allocata e la relativa disponibilità distintamente per competenza o residui;d) la codifica;e) l’indicazione del creditore e, se si tratta di persona diversa del soggetto tenuto arilasciare quietanza, nonché, ove richiesto, il relativo codice fi scale o la partita IVA; f) l’ammontare della somma dovuta e la scadenza, qualora sia prevista dalla legge o sia stata concordata con il creditore;g) la causale e gli estremi dell’atto esecutivo che legittima l’erogazione della spesa;h) le eventuali modalità agevolative di pagamento se richieste dal creditore;i) il rispetto degli eventuali vincoli di destinazione.3. Il mandato di pagamento è controllato, per quanto attiene alla sussistenza dell’impegno e della liquidazione, dal servizio finanziario, che provvede altresì alle operazioni di contabilizzazione e di trasmissione al tesoriere.4.Il tesoriere effettua i pagamenti derivanti da obblighi tributari, da somme iscritte a ruolo, da delegazioni di pagamento, e da altri obblighi di legge, anche in assenza della preventiva emissione del relativo mandato di pagamento. Entro quindici giorni e comunque entro il termine del mese in corso l’ente locale emette il relativo mandato ai fini della regolarizzazione.
= Titolo IV (Entrate per alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione di crediti) + Titolo V (Entrate per accensione di prestiti)Assestamento da approvare entro il 30 novembre dell’anno finanziario, spiegare a grandi linee cos’è l’assestam. Cenni (se già non fatti) sulle variazioni
Il risultato contabile di amministrazione è accertato con l’approvazione del rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso ed è pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi.Sono allegati al rendiconto:a) la relazione dell’organo esecutivo di cui all’art. 151, comma 6;b) la relazione dei revisori dei conti di cui all’art. 239, comma 1, lettera d);c) l’elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza;d) I prospetti dei dati SIOPE (Sistema informativo delle operazioni degli enti pubb.) e delle disponibilità liquide.Conto del BilancioPrima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l’ente locale provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui. Conto economicoCostituiscono componenti positivi del conto economico i tributi, i trasferimenti correnti, i proventi dei servizi pubblici, i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio, i proventi finanziari, le insussistenze del passivo, le sopravvenienze attive e le plusvalenze da alienazioni. È espresso, ai fini del pareggio, il risultato economico negativo.4. Gli accertamenti finanziari di competenza sono rettificati, al fine di costituire la dimensione finanziaria di componenti economici positivi, rilevando i seguenti elementi:a) i risconti passivi ed i ratei attivi;b) le variazioni in aumento o in diminuzione delle rimanenze;c) i costi capitalizzati costituiti dai costi sostenuti per la produzione in economia di valori da porre, dal punto di vista economico, a carico di diversi esercizi;d) le quote di ricavi già inserite nei risconti passivi di anni precedenti;e) le quote di ricavi pluriennali pari agli accertamenti degli introiti vincolati;f) imposta sul valore aggiunto per le attività effettuate in regime di impresa.5. Costituiscono componenti negativi del conto economico l’acquisto di materie prime e dei beni di consumo, la prestazione di servizi, l’utilizzo di beni di terzi, le spese di personale, i trasferimentia terzi, gli interessi passivi e gli oneri finanziari diversi, le imposte e tasse a carico dell’ente locale, gli oneri straordinari compresa la svalutazione di crediti, le minusvalenze da alienazioni, gli ammortamenti e le insussistenze dell’attivo come i minori crediti e i minori residui attivi. È espresso, ai fi ni del pareggio, il risultato economico positivo.6. Gli impegni finanziari di competenza sono rettificati, al fi ne di costituire la dimensione finanziaria di componenti economici negativi, rilevando i seguenti elementi:a) i costi di esercizi futuri, i risconti attivi ed i ratei passivi;b) le variazioni in aumento od in diminuzione delle rimanenze;c) le quote di costo già inserite nei risconti attivi degli anni precedenti;d) le quote di ammortamento di beni a valenza pluriennale e di costi capitalizzati;e) l’imposta sul valore aggiunto per le attività effettuate in regime d’impresa.Conto del patrimonio2. Il patrimonio degli enti locali è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente, suscettibili di valutazione ed attraverso la cui rappresentazione contabile ed il relativo risultato finale differenziale è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale.3. Gli enti locali includono nel conto del patrimonio i beni del demanio, con specifica distinzione, ferme restando le caratteristiche proprie, in relazione alle disposizioni del codice civile.5. Gli enti locali conservano nel loro patrimonio in apposita voce i crediti inesigibili, stralciati dal conto del bilancio, sino al compimento dei termini di prescrizione.
Il rendiconto è sottoposto ad approvazione «formale» del consiglio (no emendamenti).Il risultato contabile di amministrazione è accertato con l’approvazione del rendiconto dell’ultimo esercizio chiuso ed è pari al fondo di cassa aumentato dei residui attivi e diminuito dei residui passivi.Sono allegati al rendiconto:a) la relazione dell’organo esecutivo di cui all’art. 151, comma 6;b) la relazione dei revisori dei conti di cui all’art. 239, comma 1, lettera d);c) l’elenco dei residui attivi e passivi distinti per anno di provenienza;d) I prospetti dei dati SIOPE (Sistema informativo delle operazioni degli enti pubb.) e delle disponibilità liquide.Conto del BilancioPrima dell’inserimento nel conto del bilancio dei residui attivi e passivi l’ente locale provvede all’operazione di riaccertamento degli stessi, consistente nella revisione delle ragioni del mantenimento in tutto od in parte dei residui. Conto economicoCostituiscono componenti positivi del conto economico i tributi, i trasferimenti correnti, i proventi dei servizi pubblici, i proventi derivanti dalla gestione del patrimonio, i proventi finanziari, le insussistenze del passivo, le sopravvenienze attive e le plusvalenze da alienazioni. È espresso, ai fini del pareggio, il risultato economico negativo.4. Gli accertamenti finanziari di competenza sono rettificati, al fine di costituire la dimensione finanziaria di componenti economici positivi, rilevando i seguenti elementi:a) i risconti passivi ed i ratei attivi;b) le variazioni in aumento o in diminuzione delle rimanenze;c) i costi capitalizzati costituiti dai costi sostenuti per la produzione in economia di valori da porre, dal punto di vista economico, a carico di diversi esercizi;d) le quote di ricavi già inserite nei risconti passivi di anni precedenti;e) le quote di ricavi pluriennali pari agli accertamenti degli introiti vincolati;f) imposta sul valore aggiunto per le attività effettuate in regime di impresa.5. Costituiscono componenti negativi del conto economico l’acquisto di materie prime e dei beni di consumo, la prestazione di servizi, l’utilizzo di beni di terzi, le spese di personale, i trasferimentia terzi, gli interessi passivi e gli oneri finanziari diversi, le imposte e tasse a carico dell’ente locale, gli oneri straordinari compresa la svalutazione di crediti, le minusvalenze da alienazioni, gli ammortamenti e le insussistenze dell’attivo come i minori crediti e i minori residui attivi. È espresso, ai fi ni del pareggio, il risultato economico positivo.6. Gli impegni finanziari di competenza sono rettificati, al fi ne di costituire la dimensione finanziaria di componenti economici negativi, rilevando i seguenti elementi:a) i costi di esercizi futuri, i risconti attivi ed i ratei passivi;b) le variazioni in aumento od in diminuzione delle rimanenze;c) le quote di costo già inserite nei risconti attivi degli anni precedenti;d) le quote di ammortamento di beni a valenza pluriennale e di costi capitalizzati;e) l’imposta sul valore aggiunto per le attività effettuate in regime d’impresa.Conto del patrimonio2. Il patrimonio degli enti locali è costituito dal complesso dei beni e dei rapporti giuridici, attivi e passivi, di pertinenza di ciascun ente, suscettibili di valutazione ed attraverso la cui rappresentazione contabile ed il relativo risultato finale differenziale è determinata la consistenza netta della dotazione patrimoniale.3. Gli enti locali includono nel conto del patrimonio i beni del demanio, con specifica distinzione, ferme restando le caratteristiche proprie, in relazione alle disposizioni del codice civile.5. Gli enti locali conservano nel loro patrimonio in apposita voce i crediti inesigibili, stralciati dal conto del bilancio, sino al compimento dei termini di prescrizione.
E’ l’avanzo applicato dell’anno precedente
Fondo cassa Finale = Fondo cassa iniziale + Totale Reversali – totale Mandati
Fondo cassa Finale = Fondo cassa iniziale + Totale Reversali – totale Mandati
Fondo cassa Finale = Fondo cassa iniziale + Totale Reversali – totale Mandati
Fondo cassa Finale = Fondo cassa iniziale + Totale Reversali – totale Mandati