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1 von 31
Una Centrale Elettrica
 a Energia Solare sul tetto
della nostra Scuola nel bel
     mezzo della città!
                    a cura di
     un gruppo di studenti della classe IV G
                       del
         Liceo Scientifico F. Buonarroti
                       di
                      Pisa




                                               1
La nostra scuola
Noi
L’idea
L’occasione
Le collaborazioni
Il progetto
La presentazione
La risonanza


                    2
La nostra scuola
           Il Liceo Scientifico F.
                 Buonarroti
                      in quel di Pisa




Vedi : SCUOLA MARCHESI DI PISA, DIFESA DI UN ORGANISMO SOCIALE a
cura di C.Cascella Ed.Chandra                                   3
Luperini: "Il Marchesi un edificio
                         simbolo"
"C'è un'unica strada possibile: procedere a un profondo restauro che ne renda la futura
     gestione meno problematica"
Continua il dibattito in città, così come a livello nazionale, sul futuro del complesso "Concetto
     Marchesi", dopo l'intenzione annunciata alcuni mesi fa dalla Provincia di Pisa di procedere
     all'abbattimento dell'edificio realizzato dall'architetto Luigi Pellegrin. In un intervento,
     pubblicato di seguito, il Professor Ilario Luperini - che ricoprì il ruolo di Presidente del
     distretto scolastico - ricorda in quale contesto culturale si inserisce la realizzazione della
     struttura e quali sono state le potenzialità offerte da uno spazio fortemente innovativo e
     polifunzionale.
Il complesso scolastico "Concetto Marchesi": un edificio simbolo di una stagione piena di
     fervore, in cui la scuola era al centro del dibattito politico. Era l'indimenticabile stagione
     della spinta a partecipare, quando si riuscì ad aprire la gestione della scuola a quelle
     componenti esterne - studenti e genitori - che fino ad allora ne erano rimaste escluse. E si
     riuscì a farlo in seguito a un episodio rimasto unico: uno sciopero generale di tutte le
     categorie per la scuola, per un nuovo modello di scuola, una scuola più aperta, più
     accogliente, più trasparente. Era il 1973.
Quell'edificio nacque per rispondere a quel fervore e rafforzarlo, per dare concretezza a quegli
     ideali. In sintesi rispondeva a due assunti: la scuola che si apriva al territorio e il
     rinnovamento profondo della didattica. Ecco che anche dal punto di vista architettonico
     prese forma un edificio che si insinuava senza barriere nel quartiere, ma anzi con strutture
     che invitavano a un utilizzo da parte della comunità: pluralità di ingressi, giardini pensili,
     spazi di aggregazione; penetrava con allegria e fiducia nel quartiere (anche la scelta dei
     colori degli intonaci andava in quella direzione); un edificio articolato che durante la
     mattinata assolvesse alle sue funzioni tradizionali e nel pomeriggio si aprisse alle varie
     attività dei cittadini.
                                                                                                      4
Un edificio che agevolasse una didattica modulare e flessibile; un modo di fare scuola
   che, per dirla in breve, prevedesse momenti in cui erano necessari grandi spazi per
   consentire lezioni rivolte a più classi riunite insieme, su temi di ordine generale e altri
   momenti in cui l'insegnamento si rivolgesse a piccoli gruppi, alcuni tesi al recupero di
   studenti con carenze, altri alla valorizzazione di coloro che, invece, manifestavano
   profili di eccellenza.
Ecco allora le pareti mobili che consentissero la più ampia flessibilità degli spazi interni.
   Ma, nel frattempo, che cosa è accaduto? La figura del preside-dirigente e
   un'autonomia con risorse sempre più risibili hanno reso vacui gli organismi di
   gestione collegiale; è clamorosamente crollata l'idea dell'interazione tra scuola e
   territorio e la prima si è di nuovo rinchiusa in una condizione introversa; la didattica,
   nonostante i meritevoli tentativi che hanno caratterizzato in special modo il Liceo
   Buonarroti, è tornata a ripercorrere strade stantie; insomma, si è scontato nel mondo
   della scuola il complessivo regresso della società. Ed ecco, allora, che si sono alzate
   cancellate all'esterno e la flessibilità degli spazi interni ha perso ogni sua funzione.
Ma il Marchesi rimane un edificio simbolo. Ecco un altro motivo per non abbatterlo. I
   costi, sono tuttavia, insostenibili e gli enti locali responsabili della gestione hanno
   ragioni da vendere quando invocano la mancanza di risorse adeguate. E allora che
   fare? C'è un'unica strada possibile: procedere a un profondo restauro che ne renda la
   futura gestione meno problematica. Sono necessarie consistenti risorse aggiuntive da
   parte dello Stato, in difesa di un indubbio patrimonio architettonico. E, allora, una
   domanda: «Perché gli ordini professionali e le personalità che sono insorte in sua
   difesa, non si adoperano fattivamente e concretamente per recuperare quelle
   risorse?». Se ciò non accade tutto il dibattito si risolve in chiacchiere.

Ilario Luperini (già presidente del distretto scolastico)
Da PisaNotizie 16 11 09

                                                                                             5
Profili




          6
L’occasione
Abbiamo deciso di occuparcene perché la
 nostra scuola è venuta alla ribalta della
 cronaca locale in seguito alla contraddizione
 derivante dalle operazioni di rifacimento del
 tetto del complesso e dell’ipotesi dell’Ente
 Provincia di demolire il complesso in un
 futuro molto prossimo. Avremmo presentato i
 risultati della nostra indagine nel corso della
 nostra settimana scientifica che è un
 appuntamento pubblico aperto alla
 cittadinanza.

Vedi : SCUOLA MARCHESI DI PISA, DIFESA DI UN ORGANISMO SOCIALE a cura di C.Cascella
                                                                                   7
    Ed.Chandra
Le collaborazioni
                 Ing. Vincenza
                   Dadduzzio
   L’Ente
Provincia Pisa
                 Geom. Andrea
                    Bonotti



                 Roberto Argenti
                  Commercial
  Surya            Manager
 Energy
Enterprise         Giacomo
                 Fanfani Project
                   Manager




                                   8
• L’ente Provincia ci ha fornito i dati relativi
  alla struttura e la bolletta energetica della
  scuola

• La Surya Energy Enterprise ci ha fornito
  tutta la consulenza e la supervisione
  necessaria alla realizzazione del nostro
  progetto

                                                   9
L’idea
• Un’occhiata al tetto della nostra scuola e una
  alla bolletta elettrica aiutano chiunque a
  concepire l’alternativa che proponiamo




                                                   10
11.193,56 euro




MWh 67,654
MW      0,245
Gennaio 2010




                 11
Noi




Da sinistra
Luca Burgio, Giacomo Fanfani (SEE), Simone Baldacci, Francesco
Cappello, Daniele Grassini, Giulia Russo, Luca Melis, Roberto
Argenti (SEE).
                                                                 12
Il Progetto
Studio del progetto di Sistema
Fotovoltaico
posto sulle superfici a copertura della
struttura
di proprietà “Marchesi” della Provincia
di Pisa comprendenti:

Liceo S. F. Buonarroti;
Uffici della Provincia;
Ist. Tecnico Santoni,                     13
Per lo sviluppo del progetto in oggetto,
sono state individuate, almeno
inizialmente, tre zone sulle quali poter
installare impianti FV;

        zone denominate A, B e C


                                           14
zone A, B e C




•Zona (in Piano) evidenziata in “marrone” che corrisponde alla copertura degli uffici della Provincia. Il tetto,
mt.78 x mt.23 è ricoperto da una mantellina bituminosa; venuti a conoscenza che non sussistono particolari
problemi nel supportare il peso delle strutture “classiche” che sostengono un impianto FV normalmente
adottate per queste installazioni, si è deciso di usare pannelli solari policristallini da 230 Wp c.a. (23 file da 18
moduli c.a.).
•Zona evidenziata in “verde” che corrisponde alla copertura della piscina del Liceo Buonarroti, invece, da
responso ufficiale dei Tecnici della Provincia, Ing. Dadduzio e Geom. Bonotti, risulta non idonea
all’installazione di nessuna tipologia di impianto.
•Zona (pendenza ad Ovest) evidenziata in “celeste” con C1, C2,……C13” che è stata recentemente
ricoperta da lamiera grecata predisposta per ricevere l’istallazione di moduli serie Uni-Solar; riesce ad
ospitarne (disseminati lungo tutta la superficie, tenuto di conto di ostacoli ed “ombre), almeno 518 di questa
tipologia.                                                                                                     15
Cabina in media tensione


La cabina in media tensione esiste
già ed è atta ad ospitare tutta la parte
elettronica che gli impianti richiedono!



                                       17
Analizzata la fatturazione annuale, si
capisce subito che le superfici non
saranno sufficienti a riuscire a coprire tutto
il fabbisogno, in termini di energia elettrica
prodotta, necessario all’intera struttura, ma
daranno, come dopo analizzeremo, un
notevole contributo di riduzione di
emissioni di CO2 e sarà comunque
conveniente a livello investimento
economico.                                   18
Materiali
Per questo progetto saranno impiegati 518 moduli in
  silicio amorfo Unisolar 136Wp made in USA e 414
  moduli in silicio policristallino Solsonica 230Wp.

Per l’elettronica di inverter saranno utilizzati 10
  innovativi SMA serie Tripower da 17 kWp.

È molto importante impiegare materiale della
  migliore qualità che garantisce rendimenti alti e
  costanti nel tempo.



                                                      19
• Come evidenziato nel prospetto il
  contributo dello Stato per l’installazione
  dell’impianto fotovoltaico unito al risparmio
  sulla fattura Enel è superiore ad un
  eventuale finanziamento totale. In questo
  modo si ha il costo zero per l’installazione
  ed il risparmio sulla fattura energetica!!



                                              20
Copertura in lamiere fotovoltaiche
                “riverclack”

Attualmente l’esistenza di incentivi economici per
   l’installazione di impianti ad energia rinnovabile rende
   molto remunerativa la costruzione di campi fotovoltaici,
   anche rispetto ad altre forme di produzione come
   cogenerazione, eolico e biodiesel.
Deve essere considerata l’estrema semplicità ed affidabilità
   del sistema che non necessita di manutenzione o
   lavoratori stipendiati per la produzione, che viene
   garantita per almeno venti anni.
L’unica vera spesa di gestione è rappresentata dal canone
   di assicurazione all-risk che copre danni diretti di
   qualsiasi genere, es. eventi atmosferici straordinari, furto
   ed atti vandalici, e la mancata produzione per il relativo
   fermo impianto.
                                                             21
Il prospetto seguente riassume i dati relativi alla produzione
 economica nei venti anni del contributo in “Conto Energia”
                per la copertura “Riverclack”
                                                            Ricavo
  Anno   Energia Prodotta Incentivo €/KWh   Costo al KWh               Risparmio Enel   Totale Ricavi
                                                           C.Energia
   1         88.060            0,423           0,200        37.249         17.612          54.861
   2         87.620            0,423           0,210        37.063         18.400          55.463
   3         87.182            0,423           0,221        36.878         19.224          56.101
   4         86.746            0,423           0,232        36.693         20.084          56.777
   5         86.312            0,423           0,243        36.510         20.983          57.493
   6         85.880            0,423           0,255        36.327         21.922          58.249
   7         85.451            0,423           0,268        36.146         22.903          59.048
   8         85.024            0,423           0,281        35.965         23.927          59.892
   9         84.599            0,423           0,295        35.785         24.998          60.783
   10        84.176            0,423           0,310        35.606         26.117          61.723
   11        83.755            0,423           0,326        35.428         27.286          62.714
   12        83.336            0,423           0,342        35.251         28.507          63.758
   13        82.919            0,423           0,359        35.075         29.782          64.857
   14        82.505            0,423           0,377        34.899         31.115          66.014
   15        82.092            0,423           0,396        34.725         32.507          67.232
   16        81.682            0,423           0,416        34.551         33.962          68.513
   17        81.273            0,423           0,437        34.379         35.482          69.861
   18        80.867            0,423           0,458        34.207         37.070          71.276
   19        80.463            0,423           0,481        34.036         38.729          72.764
   20        80.060            0,423           0,505        33.866         40.462          74.327
                              Totale                        710.640       551.069        1.261.709
                                                                                                        22
Copertura in mantellina
             bituminosa
La copertura in oggetto permette
 l’installazione di moduli in silicio cristallino
 con una efficienza per unità di superficie
 più alta rispetto al silicio amorfo
 “Riverclack”.

In questo caso si è scelto di adottare una
  classica installazione con triangoli
  zavorrati che consentono di inclinare in
  maniera ottimale i moduli fotovoltaici.
                                                    23
Il prospetto seguente riassume i dati relativi alla produzione
  economica nei venti anni del contributo in “Conto Energia”.
Anno   Energia Prodotta   Incentivo €/KWh   Costo al KWh   Ricavo C.Energia   Risparmio Enel   Totale Ricavi

 1         119.025             0,384           0,200            45.706            23.805          69.511
 2         118.430             0,384           0,210            45.477            24.870          70.347
 3         117.838             0,384           0,221            45.250            25.983          71.233
 4         117.249             0,384           0,232            45.023            27.146          72.169
 5         116.662             0,384           0,243            44.798            28.361          73.159
 6         116.079             0,384           0,255            44.574            29.630          74.204
 7         115.499             0,384           0,268            44.351            30.956          75.307
 8         114.921             0,384           0,281            44.130            32.341          76.471
 9         114.346             0,384           0,295            43.909            33.788          77.697
 10        113.775             0,384           0,310            43.690            35.300          78.990
 11        113.206             0,384           0,326            43.471            36.880          80.351
 12        112.640             0,384           0,342            43.254            38.530          81.784
 13        112.077             0,384           0,359            43.037            40.255          83.292
 14        111.516             0,384           0,377            42.822            42.056          84.878
 15        110.959             0,384           0,396            42.608            43.938          86.546
 16        110.404             0,384           0,416            42.395            45.904          88.299
 17        109.852             0,384           0,437            42.183            47.959          90.142
 18        109.303             0,384           0,458            41.972            50.105          92.077
 19        108.756             0,384           0,481            41.762            52.347          94.109
 20        108.212             0,384           0,505            41.554            54.689          96.243
                              Totale                           871.967           744.844        1.616.811

                                                                                                           24
Note
In relazione alle caratteristiche della copertura disponibile, in fase di progetto è
    stato scelto di impiegare moduli in silicio amorfo della Unisolar
    americana, leader mondiale in questa tecnologia, e moduli in silicio
    policristallino di Solsonica che attualmente rappresenta una delle maggiori
    realtà produttive nazionali.

A differenza dei comuni moduli fotovoltaici i pannelli Riverclack-Unisolar sono
   costituiti da tre strati flessibile di silicio amorfo incapsulato in polimero ETFE. Il
   risultato è un modulo calpestabile che si posa direttamente sulla copertura
   mediate una apposita lamiera. L’efficienza di produzione per KWp installato è
   molto alta come dimostrano test indipendenti dell’Università di Urbino e del
   prestigioso Istituto TISO in Svizzera. Negli USA sono impiegati da almeno 12
   anni ed in Italia ci sono già 6 grandi partner OEM accreditati a livello
   nazionale.

I moduli in silicio policristallino di Solsonica sono quanto di meglio questa
   tecnologia permette. Solsonica srl rappresenta un brand di EMMS SPA, una
   delle maggiori imprese italiane di produzione nel campo dei microprocessori.
   L’esperienza trentennale ha permesso lo sviluppo all’interno dell’azienda di
   una filiera di produzione altamente avanzata che consente di garantire
   caratteristiche di output dei singoli moduli estremamente omogenea ed
   affidabile. La scelta di questa azienda riflette l’impegno della nostra società
   nella creazione di una filiera fotovoltaica nazionale atta all’incremento della
   ripresa dell’economia italiana.                                                 25
Prospetto sintetico Impianto
                      Fotovoltaico
               Copertura edifici 165,668 kWp
                                                                            euro
                        Produzione annua prevista in KWh                 206.000
Dati tecnici impianto
                        Costo impianto fotovoltaico                      990.000
                        Costo al KWp                                       5.970

                        Incentivo per KWh (€/KWh)                     0,423/0,384


 Totali in 20 anni di   Emissioni di C02 evitate (tons.)                   9.570

      incentivi         Incentivi totali da Conto Energia              1.581.000

                        Ricavi da risparmio costi Energia elettrica    1.296.000


  Numeri su base        Emissioni di C02 evitate (tons.)                       480

     annuale            Incentivo medio da Conto Energia                  79.000

                        Ricavi da risparmio medio di Energia
                                                                          68.400
                        elettrica
                        Importo finanziamento tasso fisso 15 anni         92.600
                                                                          26
Desideriamo evidenziare che, al
 termine dei venti anni presi in
 esame, l’impianto fotovoltaico
  produrrà energia elettrica e
quindi ricavi per almeno altri 15
              anni!

                                27
Alcune considerazioni
Il fabbisogno di energia elettrica del complesso Marchesi
che comprende la nostra scuola ammonta a 583000 kwh
annui.

Come si è visto l’impianto potrebbe fornire 206000 kwh
annui.

Si tenga presente che qualora la Provincia decidesse il
necessario rifacimento del tetto della piscina (zona
attualmente non idonea) in modo da poter supportare i
pannelli, ne potrebbe derivare la quasi completa
copertura del fabbisogno in energia elettrica del
Complesso!

                                                            28
In estrema sintesi
Dall’analisi del prospetto
facilmente si deduce che:

Qualora L’ente Provincia
decidesse di realizzare l’impianto
dal momento in cui la produzione
di energia diventasse una realtà
si comincerebbe da subito a
GUADAGNARE 54800 euro
l’anno.
e
Nei 35 anni di vita dell’impianto
si potrebbe realizzare un
guadagno complessivo di
2388000 euro!!
                                      29
La presentazione
Abbiamo presentato la nostra indagine nel contesto della settimana scientifica del nostro
liceo -edizione 2010- all’interno di un percorso riguardante le energie rinnovabili e i
cambiamenti climatici globali guidati dal nostro prof. di fisica Francesco Cappello. Ecco il
programma della sezione fisica della Settimana: video presentazione

1. Studio e valutazione dell'ipotesi "Ricopriamo di
pannelli fotovoltaici il liceo Buonarroti."
Facciamo della nostra scuola una centrale a energia solare
nel bel mezzo della città!" (progettazione in collaborazione con "Surya
Energy Enterprise")
[Se la Provincia realizzasse il progetto ne avrebbe un utile netto di più di 50000 euro l'anno.. utile complessivo 2 000 000 di
euro!!!!!!]
2. Coibentazioni
Esperienze e misure, curve di raffreddamento con
utilizzo materiali coibentanti in commercio e simulazione
della capacità di trattenimento del calore
(isolamento termico) di infissi con doppi e tripli vetri.
Quanto si risparmia comprando "un cappotto"
da far indossare alla nostra casa?
3. Pannelli fotovoltaici della ditta Morellato e Malloggi.
Presentazione a cura di un gruppo di studenti del Buonarroti di analisi
economica di investimenti per impianti fotovoltaici domestici (3kwp) in
conto energia.
4. Come funziona un pannello fotovoltaico?
Misure su pannelli fotovoltaici in dotazione al nostro
Laboratorio. Simulazioni esposizione pannelli nell'arco di una giornata.
5. Cambiamenti Climatici Globali
a. Come e perché sta cambiando il clima della terra.
b. Presentazione e traduzione simultanea di "Talk"
su tecniche di ripresa fotografica degli effetti dei CCG
sugli spostamenti dei grandi ghiacciai. Proiezione di HOME (fr) di Yann A. Bertrand e Luc Besson
6. Esempi di produzione decentrata dell'energia:                                                                                  30
tanti e piccoli produttori di energia e conseguente forma della rete di
La risonanza
La presentazione dei risultati della nostra indagine ha fatto registrare grande
interesse tra i visitatori della Settimana Scientifica e più in generale tra i cittadini di
Pisa. Una giornalista de Il Tirreno ci ha intervistati e ha pubblicato un articolo che
descriveva la nostra indagine! Sulla stessa pagina è intervenuto indirettamente
l’assessore provinciale all’ambiente confermando la validità del percorso proposto e
l’intenzione da parte dell’Ente Provincia di muoversi nella direzione indicata.

Il nostro prof. è stato intervistato presso Telegranducatotoscana !




                                                                                       31

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  • 2. La nostra scuola Noi L’idea L’occasione Le collaborazioni Il progetto La presentazione La risonanza 2
  • 3. La nostra scuola Il Liceo Scientifico F. Buonarroti in quel di Pisa Vedi : SCUOLA MARCHESI DI PISA, DIFESA DI UN ORGANISMO SOCIALE a cura di C.Cascella Ed.Chandra 3
  • 4. Luperini: "Il Marchesi un edificio simbolo" "C'è un'unica strada possibile: procedere a un profondo restauro che ne renda la futura gestione meno problematica" Continua il dibattito in città, così come a livello nazionale, sul futuro del complesso "Concetto Marchesi", dopo l'intenzione annunciata alcuni mesi fa dalla Provincia di Pisa di procedere all'abbattimento dell'edificio realizzato dall'architetto Luigi Pellegrin. In un intervento, pubblicato di seguito, il Professor Ilario Luperini - che ricoprì il ruolo di Presidente del distretto scolastico - ricorda in quale contesto culturale si inserisce la realizzazione della struttura e quali sono state le potenzialità offerte da uno spazio fortemente innovativo e polifunzionale. Il complesso scolastico "Concetto Marchesi": un edificio simbolo di una stagione piena di fervore, in cui la scuola era al centro del dibattito politico. Era l'indimenticabile stagione della spinta a partecipare, quando si riuscì ad aprire la gestione della scuola a quelle componenti esterne - studenti e genitori - che fino ad allora ne erano rimaste escluse. E si riuscì a farlo in seguito a un episodio rimasto unico: uno sciopero generale di tutte le categorie per la scuola, per un nuovo modello di scuola, una scuola più aperta, più accogliente, più trasparente. Era il 1973. Quell'edificio nacque per rispondere a quel fervore e rafforzarlo, per dare concretezza a quegli ideali. In sintesi rispondeva a due assunti: la scuola che si apriva al territorio e il rinnovamento profondo della didattica. Ecco che anche dal punto di vista architettonico prese forma un edificio che si insinuava senza barriere nel quartiere, ma anzi con strutture che invitavano a un utilizzo da parte della comunità: pluralità di ingressi, giardini pensili, spazi di aggregazione; penetrava con allegria e fiducia nel quartiere (anche la scelta dei colori degli intonaci andava in quella direzione); un edificio articolato che durante la mattinata assolvesse alle sue funzioni tradizionali e nel pomeriggio si aprisse alle varie attività dei cittadini. 4
  • 5. Un edificio che agevolasse una didattica modulare e flessibile; un modo di fare scuola che, per dirla in breve, prevedesse momenti in cui erano necessari grandi spazi per consentire lezioni rivolte a più classi riunite insieme, su temi di ordine generale e altri momenti in cui l'insegnamento si rivolgesse a piccoli gruppi, alcuni tesi al recupero di studenti con carenze, altri alla valorizzazione di coloro che, invece, manifestavano profili di eccellenza. Ecco allora le pareti mobili che consentissero la più ampia flessibilità degli spazi interni. Ma, nel frattempo, che cosa è accaduto? La figura del preside-dirigente e un'autonomia con risorse sempre più risibili hanno reso vacui gli organismi di gestione collegiale; è clamorosamente crollata l'idea dell'interazione tra scuola e territorio e la prima si è di nuovo rinchiusa in una condizione introversa; la didattica, nonostante i meritevoli tentativi che hanno caratterizzato in special modo il Liceo Buonarroti, è tornata a ripercorrere strade stantie; insomma, si è scontato nel mondo della scuola il complessivo regresso della società. Ed ecco, allora, che si sono alzate cancellate all'esterno e la flessibilità degli spazi interni ha perso ogni sua funzione. Ma il Marchesi rimane un edificio simbolo. Ecco un altro motivo per non abbatterlo. I costi, sono tuttavia, insostenibili e gli enti locali responsabili della gestione hanno ragioni da vendere quando invocano la mancanza di risorse adeguate. E allora che fare? C'è un'unica strada possibile: procedere a un profondo restauro che ne renda la futura gestione meno problematica. Sono necessarie consistenti risorse aggiuntive da parte dello Stato, in difesa di un indubbio patrimonio architettonico. E, allora, una domanda: «Perché gli ordini professionali e le personalità che sono insorte in sua difesa, non si adoperano fattivamente e concretamente per recuperare quelle risorse?». Se ciò non accade tutto il dibattito si risolve in chiacchiere. Ilario Luperini (già presidente del distretto scolastico) Da PisaNotizie 16 11 09 5
  • 7. L’occasione Abbiamo deciso di occuparcene perché la nostra scuola è venuta alla ribalta della cronaca locale in seguito alla contraddizione derivante dalle operazioni di rifacimento del tetto del complesso e dell’ipotesi dell’Ente Provincia di demolire il complesso in un futuro molto prossimo. Avremmo presentato i risultati della nostra indagine nel corso della nostra settimana scientifica che è un appuntamento pubblico aperto alla cittadinanza. Vedi : SCUOLA MARCHESI DI PISA, DIFESA DI UN ORGANISMO SOCIALE a cura di C.Cascella 7 Ed.Chandra
  • 8. Le collaborazioni Ing. Vincenza Dadduzzio L’Ente Provincia Pisa Geom. Andrea Bonotti Roberto Argenti Commercial Surya Manager Energy Enterprise Giacomo Fanfani Project Manager 8
  • 9. • L’ente Provincia ci ha fornito i dati relativi alla struttura e la bolletta energetica della scuola • La Surya Energy Enterprise ci ha fornito tutta la consulenza e la supervisione necessaria alla realizzazione del nostro progetto 9
  • 10. L’idea • Un’occhiata al tetto della nostra scuola e una alla bolletta elettrica aiutano chiunque a concepire l’alternativa che proponiamo 10
  • 11. 11.193,56 euro MWh 67,654 MW 0,245 Gennaio 2010 11
  • 12. Noi Da sinistra Luca Burgio, Giacomo Fanfani (SEE), Simone Baldacci, Francesco Cappello, Daniele Grassini, Giulia Russo, Luca Melis, Roberto Argenti (SEE). 12
  • 13. Il Progetto Studio del progetto di Sistema Fotovoltaico posto sulle superfici a copertura della struttura di proprietà “Marchesi” della Provincia di Pisa comprendenti: Liceo S. F. Buonarroti; Uffici della Provincia; Ist. Tecnico Santoni, 13
  • 14. Per lo sviluppo del progetto in oggetto, sono state individuate, almeno inizialmente, tre zone sulle quali poter installare impianti FV; zone denominate A, B e C 14
  • 15. zone A, B e C •Zona (in Piano) evidenziata in “marrone” che corrisponde alla copertura degli uffici della Provincia. Il tetto, mt.78 x mt.23 è ricoperto da una mantellina bituminosa; venuti a conoscenza che non sussistono particolari problemi nel supportare il peso delle strutture “classiche” che sostengono un impianto FV normalmente adottate per queste installazioni, si è deciso di usare pannelli solari policristallini da 230 Wp c.a. (23 file da 18 moduli c.a.). •Zona evidenziata in “verde” che corrisponde alla copertura della piscina del Liceo Buonarroti, invece, da responso ufficiale dei Tecnici della Provincia, Ing. Dadduzio e Geom. Bonotti, risulta non idonea all’installazione di nessuna tipologia di impianto. •Zona (pendenza ad Ovest) evidenziata in “celeste” con C1, C2,……C13” che è stata recentemente ricoperta da lamiera grecata predisposta per ricevere l’istallazione di moduli serie Uni-Solar; riesce ad ospitarne (disseminati lungo tutta la superficie, tenuto di conto di ostacoli ed “ombre), almeno 518 di questa tipologia. 15
  • 16.
  • 17. Cabina in media tensione La cabina in media tensione esiste già ed è atta ad ospitare tutta la parte elettronica che gli impianti richiedono! 17
  • 18. Analizzata la fatturazione annuale, si capisce subito che le superfici non saranno sufficienti a riuscire a coprire tutto il fabbisogno, in termini di energia elettrica prodotta, necessario all’intera struttura, ma daranno, come dopo analizzeremo, un notevole contributo di riduzione di emissioni di CO2 e sarà comunque conveniente a livello investimento economico. 18
  • 19. Materiali Per questo progetto saranno impiegati 518 moduli in silicio amorfo Unisolar 136Wp made in USA e 414 moduli in silicio policristallino Solsonica 230Wp. Per l’elettronica di inverter saranno utilizzati 10 innovativi SMA serie Tripower da 17 kWp. È molto importante impiegare materiale della migliore qualità che garantisce rendimenti alti e costanti nel tempo. 19
  • 20. • Come evidenziato nel prospetto il contributo dello Stato per l’installazione dell’impianto fotovoltaico unito al risparmio sulla fattura Enel è superiore ad un eventuale finanziamento totale. In questo modo si ha il costo zero per l’installazione ed il risparmio sulla fattura energetica!! 20
  • 21. Copertura in lamiere fotovoltaiche “riverclack” Attualmente l’esistenza di incentivi economici per l’installazione di impianti ad energia rinnovabile rende molto remunerativa la costruzione di campi fotovoltaici, anche rispetto ad altre forme di produzione come cogenerazione, eolico e biodiesel. Deve essere considerata l’estrema semplicità ed affidabilità del sistema che non necessita di manutenzione o lavoratori stipendiati per la produzione, che viene garantita per almeno venti anni. L’unica vera spesa di gestione è rappresentata dal canone di assicurazione all-risk che copre danni diretti di qualsiasi genere, es. eventi atmosferici straordinari, furto ed atti vandalici, e la mancata produzione per il relativo fermo impianto. 21
  • 22. Il prospetto seguente riassume i dati relativi alla produzione economica nei venti anni del contributo in “Conto Energia” per la copertura “Riverclack” Ricavo Anno Energia Prodotta Incentivo €/KWh Costo al KWh Risparmio Enel Totale Ricavi C.Energia 1 88.060 0,423 0,200 37.249 17.612 54.861 2 87.620 0,423 0,210 37.063 18.400 55.463 3 87.182 0,423 0,221 36.878 19.224 56.101 4 86.746 0,423 0,232 36.693 20.084 56.777 5 86.312 0,423 0,243 36.510 20.983 57.493 6 85.880 0,423 0,255 36.327 21.922 58.249 7 85.451 0,423 0,268 36.146 22.903 59.048 8 85.024 0,423 0,281 35.965 23.927 59.892 9 84.599 0,423 0,295 35.785 24.998 60.783 10 84.176 0,423 0,310 35.606 26.117 61.723 11 83.755 0,423 0,326 35.428 27.286 62.714 12 83.336 0,423 0,342 35.251 28.507 63.758 13 82.919 0,423 0,359 35.075 29.782 64.857 14 82.505 0,423 0,377 34.899 31.115 66.014 15 82.092 0,423 0,396 34.725 32.507 67.232 16 81.682 0,423 0,416 34.551 33.962 68.513 17 81.273 0,423 0,437 34.379 35.482 69.861 18 80.867 0,423 0,458 34.207 37.070 71.276 19 80.463 0,423 0,481 34.036 38.729 72.764 20 80.060 0,423 0,505 33.866 40.462 74.327 Totale 710.640 551.069 1.261.709 22
  • 23. Copertura in mantellina bituminosa La copertura in oggetto permette l’installazione di moduli in silicio cristallino con una efficienza per unità di superficie più alta rispetto al silicio amorfo “Riverclack”. In questo caso si è scelto di adottare una classica installazione con triangoli zavorrati che consentono di inclinare in maniera ottimale i moduli fotovoltaici. 23
  • 24. Il prospetto seguente riassume i dati relativi alla produzione economica nei venti anni del contributo in “Conto Energia”. Anno Energia Prodotta Incentivo €/KWh Costo al KWh Ricavo C.Energia Risparmio Enel Totale Ricavi 1 119.025 0,384 0,200 45.706 23.805 69.511 2 118.430 0,384 0,210 45.477 24.870 70.347 3 117.838 0,384 0,221 45.250 25.983 71.233 4 117.249 0,384 0,232 45.023 27.146 72.169 5 116.662 0,384 0,243 44.798 28.361 73.159 6 116.079 0,384 0,255 44.574 29.630 74.204 7 115.499 0,384 0,268 44.351 30.956 75.307 8 114.921 0,384 0,281 44.130 32.341 76.471 9 114.346 0,384 0,295 43.909 33.788 77.697 10 113.775 0,384 0,310 43.690 35.300 78.990 11 113.206 0,384 0,326 43.471 36.880 80.351 12 112.640 0,384 0,342 43.254 38.530 81.784 13 112.077 0,384 0,359 43.037 40.255 83.292 14 111.516 0,384 0,377 42.822 42.056 84.878 15 110.959 0,384 0,396 42.608 43.938 86.546 16 110.404 0,384 0,416 42.395 45.904 88.299 17 109.852 0,384 0,437 42.183 47.959 90.142 18 109.303 0,384 0,458 41.972 50.105 92.077 19 108.756 0,384 0,481 41.762 52.347 94.109 20 108.212 0,384 0,505 41.554 54.689 96.243 Totale 871.967 744.844 1.616.811 24
  • 25. Note In relazione alle caratteristiche della copertura disponibile, in fase di progetto è stato scelto di impiegare moduli in silicio amorfo della Unisolar americana, leader mondiale in questa tecnologia, e moduli in silicio policristallino di Solsonica che attualmente rappresenta una delle maggiori realtà produttive nazionali. A differenza dei comuni moduli fotovoltaici i pannelli Riverclack-Unisolar sono costituiti da tre strati flessibile di silicio amorfo incapsulato in polimero ETFE. Il risultato è un modulo calpestabile che si posa direttamente sulla copertura mediate una apposita lamiera. L’efficienza di produzione per KWp installato è molto alta come dimostrano test indipendenti dell’Università di Urbino e del prestigioso Istituto TISO in Svizzera. Negli USA sono impiegati da almeno 12 anni ed in Italia ci sono già 6 grandi partner OEM accreditati a livello nazionale. I moduli in silicio policristallino di Solsonica sono quanto di meglio questa tecnologia permette. Solsonica srl rappresenta un brand di EMMS SPA, una delle maggiori imprese italiane di produzione nel campo dei microprocessori. L’esperienza trentennale ha permesso lo sviluppo all’interno dell’azienda di una filiera di produzione altamente avanzata che consente di garantire caratteristiche di output dei singoli moduli estremamente omogenea ed affidabile. La scelta di questa azienda riflette l’impegno della nostra società nella creazione di una filiera fotovoltaica nazionale atta all’incremento della ripresa dell’economia italiana. 25
  • 26. Prospetto sintetico Impianto Fotovoltaico Copertura edifici 165,668 kWp euro Produzione annua prevista in KWh 206.000 Dati tecnici impianto Costo impianto fotovoltaico 990.000 Costo al KWp 5.970 Incentivo per KWh (€/KWh) 0,423/0,384 Totali in 20 anni di Emissioni di C02 evitate (tons.) 9.570 incentivi Incentivi totali da Conto Energia 1.581.000 Ricavi da risparmio costi Energia elettrica 1.296.000 Numeri su base Emissioni di C02 evitate (tons.) 480 annuale Incentivo medio da Conto Energia 79.000 Ricavi da risparmio medio di Energia 68.400 elettrica Importo finanziamento tasso fisso 15 anni 92.600 26
  • 27. Desideriamo evidenziare che, al termine dei venti anni presi in esame, l’impianto fotovoltaico produrrà energia elettrica e quindi ricavi per almeno altri 15 anni! 27
  • 28. Alcune considerazioni Il fabbisogno di energia elettrica del complesso Marchesi che comprende la nostra scuola ammonta a 583000 kwh annui. Come si è visto l’impianto potrebbe fornire 206000 kwh annui. Si tenga presente che qualora la Provincia decidesse il necessario rifacimento del tetto della piscina (zona attualmente non idonea) in modo da poter supportare i pannelli, ne potrebbe derivare la quasi completa copertura del fabbisogno in energia elettrica del Complesso! 28
  • 29. In estrema sintesi Dall’analisi del prospetto facilmente si deduce che: Qualora L’ente Provincia decidesse di realizzare l’impianto dal momento in cui la produzione di energia diventasse una realtà si comincerebbe da subito a GUADAGNARE 54800 euro l’anno. e Nei 35 anni di vita dell’impianto si potrebbe realizzare un guadagno complessivo di 2388000 euro!! 29
  • 30. La presentazione Abbiamo presentato la nostra indagine nel contesto della settimana scientifica del nostro liceo -edizione 2010- all’interno di un percorso riguardante le energie rinnovabili e i cambiamenti climatici globali guidati dal nostro prof. di fisica Francesco Cappello. Ecco il programma della sezione fisica della Settimana: video presentazione 1. Studio e valutazione dell'ipotesi "Ricopriamo di pannelli fotovoltaici il liceo Buonarroti." Facciamo della nostra scuola una centrale a energia solare nel bel mezzo della città!" (progettazione in collaborazione con "Surya Energy Enterprise") [Se la Provincia realizzasse il progetto ne avrebbe un utile netto di più di 50000 euro l'anno.. utile complessivo 2 000 000 di euro!!!!!!] 2. Coibentazioni Esperienze e misure, curve di raffreddamento con utilizzo materiali coibentanti in commercio e simulazione della capacità di trattenimento del calore (isolamento termico) di infissi con doppi e tripli vetri. Quanto si risparmia comprando "un cappotto" da far indossare alla nostra casa? 3. Pannelli fotovoltaici della ditta Morellato e Malloggi. Presentazione a cura di un gruppo di studenti del Buonarroti di analisi economica di investimenti per impianti fotovoltaici domestici (3kwp) in conto energia. 4. Come funziona un pannello fotovoltaico? Misure su pannelli fotovoltaici in dotazione al nostro Laboratorio. Simulazioni esposizione pannelli nell'arco di una giornata. 5. Cambiamenti Climatici Globali a. Come e perché sta cambiando il clima della terra. b. Presentazione e traduzione simultanea di "Talk" su tecniche di ripresa fotografica degli effetti dei CCG sugli spostamenti dei grandi ghiacciai. Proiezione di HOME (fr) di Yann A. Bertrand e Luc Besson 6. Esempi di produzione decentrata dell'energia: 30 tanti e piccoli produttori di energia e conseguente forma della rete di
  • 31. La risonanza La presentazione dei risultati della nostra indagine ha fatto registrare grande interesse tra i visitatori della Settimana Scientifica e più in generale tra i cittadini di Pisa. Una giornalista de Il Tirreno ci ha intervistati e ha pubblicato un articolo che descriveva la nostra indagine! Sulla stessa pagina è intervenuto indirettamente l’assessore provinciale all’ambiente confermando la validità del percorso proposto e l’intenzione da parte dell’Ente Provincia di muoversi nella direzione indicata. Il nostro prof. è stato intervistato presso Telegranducatotoscana ! 31