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MUSCOLO
Un muscolo è un organo effettore che, se opportunamente
stimolato da una terminazione nervosa è in grado di contrarsi
               e quindi di compiere un lavoro




 Il neurotrasmettitore liberato dal motoneurone è l’acetilcolina.
 L’acetilcolina si lega ai recettori nicotinici (recettori-canale) presenti sulla
 membrana delle fibrocellule muscolari, la cui apertura provoca un potenziale post-
 sinaptico eccitatorio (potenziale di placca)
Un muscolo scheletrico e’ costituito da tante
  fibre (o fibrocellule) muscolari disposte in parallelo.



                                       assone          placca
  muscolo                                              motrice



Fibrocellule
 muscolari


 Ciascuna fibra (o fibrocellula)   Ciascuna fibra muscolare e’ innervata
 muscolare costituisce una unità        da un motoneurone (placca
           cellulare                         neuromuscolare)
Una fibra o fibrocellula muscolare e’ a sua volta
              costituita da tante miofibrille disposte in parallelo
                                              Nucleo
Sarcolemma

Sarcoplasma

  Filamenti


 Miofibrill                                   Striature
 e




                  Qui      viene    mostrata       una
                  fibrocellula muscolare scheletrica
                  con esposte le miofibrille costituite
                  da filamenti intracellulari di
                  actina e miosina. (x 600)
A loro volta le miofibrille sono organizzate in maniera modulare:
    i sarcomeri, costituiti da miofilamenti di actina e miosina


                                                                               linee Z
                                                        sarcomero




                                                                    linea M

                                         banda I        banda A      banda I




                                                        sarcomero
                                    filamento spesso (miosina)           linea Z
                                       filamento sottile (actina)
Ultrastruttura dei miofilamenti
                       Filamenti sottili (actina)

                                          Complesso della
              Tropomiosina                  Troponina




                                        G-actina



 2 filamenti ad elica (F-actina) costituiti da unita’ globulari in serie (G-actina)
 2 filamenti di tropomiosina
 complessi globulari di troponina
Ultrastruttura dei miofilamenti
                Filamenti spessi (miosina)
       Molecola di miosina                   testa




                              coda



       Filamento di miosina          Teste della miosina




Ciascun filamento e’ costituito da 2 catene polipeptidiche ad -elica
Ciascuna catena comprende:
      una coda (meromiosina leggera)
      una testa e un collo (meromiosina pesante)
Piu’ filamenti di miosina si aggregano a formare un fascio bipolare in cui
le teste sono sfasate tra di loro di alcuni nm
Durante la contrazione muscolare la
         miosina si lega all’actina reversibilmente
                                 sarcomero
                                  miosina    actina




             Disco Z                                  Disco Z
                       RILASSAMENTO   CONTRAZIONE




Un’estremita’ dei filamenti di actina e’ ancorata al disco Z. I fasci di
filamenti di miosina sono bipolari.
Durante la contrazione i filamenti di actina e miosina scorrono gli uni sugli
altri senza accorciarsi.
Il movimento di scorrimento e’ guidato dalle teste di miosina che si muovono
verso l’estremita’ ancorata al disco Z del filamento di actina adiacente.
Ruolo del Ca2+ nella contrazione

                             miosina
         testa
     tropomiosina            troponina


        sito di
        legame

                    actina




In assenza di Ca2+ la tropomiosina blocca i siti attivi sull’actina
Quando il Ca2+ si lega alla troponina:
• Il complesso della troponina cambia configurazione
• La troponina sposta la tropomiosina, esponendo i siti di
binding dell’actina per la miosina
• L’actina e la miosina possono interagire
Ciclo della contrazione
                         1) Fibra a riposo: la testa della
                         miosina non è attaccata all’actina


5) La testa della miosina ritorna
al suo orientamento originale

 Idrolisi dell’ATP                                            Ca2+
                                                                 2) Legame della testa
                                                                 della miosina all’actina

             ATP



                                                                                            1) A riposo: miosina
4) Rilascio della testa
della miosina dall’actina                                                                      distaccata dall’actina
                                                                                               (ADP+ Pi)
                                                               Rilascio di ADP e Pi
    Legame di ATP                                                                           2) Ca2+ → la miosina si lega
                                                                                               all’actina
                                                    3) Scorrimento dei filamenti
                                                    di miosina e actina
                                                                                            3) Rilascio di ADP+Pi →
                                                                                               scorrimento dei filamenti
                                                                                            4) Legame di ATP → rilascio
                                                                                               della miosiina
                                                                                            5) Idrolisi dell’ATP → la
                                                                                               miosina ritorna al suo
                                                                                               orientamento originale
Ultrastruttura del muscolo scheletrico
                                                  Miosina spessa
                                                  Actina sottile

                                                               Nucleo




                                       TT
     Miofibrilla
                                  RS    RS




                                Triade


                            Banda I            Banda A             Banda I
                   Nucleo
                                             Sarcomero
Da dove arriva il Ca2+?
                 Il reticolo sarcoplasmatico




                                      Filamento sottile
                   Sarcolemma
Tubulo a T
                                                 Filamento spesso




             Reticolo                          Cisterna
Triade   sarcoplasmatico                       terminale
Ruolo dei Tubuli Trasversi
               (Tubuli a T)
•   Invaginazioni del sarcolemma
•   Il lume è ripieno di liquido extracellulare
                  Tubuli a T
•   La membrana dei tubuli a T contiene canali
    del Na+ e K+ necessari per propagare i PA in
    profondità nella fibra
•   La membrana dei tubuli a T contiene
    inoltre proteine “sensori del voltaggio” che
    innescano il Fibra muscolare 2+ dal RS in
                 rilascio del Ca
    risposta ad un PA
Ruolo del Reticolo Sarcoplasmatico

 •   Rete di cisterne intracellulari che
     immagazzinano e rilasciano Ca2+

                  Tubulo a T




                               RS Longitudinale




              Ca2+          Ca2+

                               RS Terminale (cisterna)
                   Triade
Ruolo del Reticolo Sarcoplasmatico

 •   Rete di cisterne intracellulari che
     immagazzinano e rilasciano Ca2+


 •   Il RS longitudinale contiene Ca2+-ATPasi che
     pompano Ca2+ nel RS alla fine della contrazione


                Ca2+          Ca2+

                                      Ca2+ ATPasi
Ruolo del Reticolo Sarcoplasmatico

 •   Rete di cisterne intracellulari che
     immagazzinano e rilasciano Ca2+


 •   Il RS longitudinale contiene Ca2+-ATPasi che
     pompano Ca2+ nel RS alla fine della contrazione


                Ca2+         Ca2+
 •   Il RS terminale contiene un grosso complesso
     proteico denominato canale di rilascio del
     Ca2+ o recettore per la ryanodina2+ 2+ ATPasi
                                     Ca
               Canale per il rilascio del Ca
Modello per il rilascio
voltaggio-dipendente del Ca 2+

                   TT               RS
               +           -
               +           -
                                                   2+
    A riposo           +                          Ca
               +           -
               +           -
                   Sensore          Canale
                   del volt.        di rilascio

                        Vm
               -           +
               -           +
                                2+                 2+
  Depolarizzata +              Ca             Ca
              -            +
               -           +
Accoppiamento EC in Azione
     Sarcolemma               Tubulo a T




SR
                  + +   + +




Ca2+              + +   + +

                                    Ca2+
                  + +   + +




                                       Pompa del Ca2+
     DHPR                           RyR1
Meccanismo di rilascio del Ca2+ dal
    reticolo sarcoplasmatico
Schema riassuntivo
Accoppiamento Eccitamento-
      Contrazione (EC)
   nel Muscolo Scheletrico
                  Ritardo
                    Vm
                        Tensione




C’è un significativo ritardo tra
l’eccitamento del muscolo (PA) e la
Controllo della forza di contrazione
• Scala dei tempi:
  – Un PdA muscolare tipico dura 3-5 ms
  – Una contrazione muscolare tipica dura 100 ms
• Se il tempo tra i PdA viene ridotto:
  – La fibra muscolare non può essere completamente
    rilassata al momento del 2° stimolo
  – La 2a contrazione è più forte
  – SOMMAZIONE
Il Tetano Muscolare
A) Scosse muscolari semplici
Tensione




                               Tempo (ms)

       B) Sommazione
  Tensione




                                            Tempo (ms)
Il Tetano Muscolare
C) Sommazione che porta ad un tetano incompleto


           Tensione massima
Tensione




                        Tempo (ms)
Il Tetano Muscolare
      D) Sommazione che porta ad un tetano completo

               Tensione massima                             Fatica
    Tensione




               Scossa muscolare
               semplice




                                  Tempo (ms)
Il tetano muscolare consiste nella sommazione o fusione delle scosse muscolari
semplici nelle singole fibre muscolari
La sommazione e ’ resa possibile dalla breve durata del periodo di
refrattarieta ’ rispetto alla durata della singola contazione della fibra
muscoloare
Relazione lunghezza-tensione nella contrazione di un
                 muscolo scheletrico

                                                             Viene mostrata la
                                                             tensione generata
                                                             da un muscolo in
                                                             relazione alla sua
                                                             lunghezza a riposo
                                                             prima dell’inizio
                                                             della contrazione.
                                                             Alla lunghezza
                                                             ottimale c’è un
                                                             maggior numero di
                                                             ponti trasversali tra
                                                             filamenti spessi e
                                                             sottili e la fibra può
                                                             generare il suo
                                                             massimo di forza (A)



La tensione sviluppata durante una scossa muscolare semplice è determinata dalla
lunghezza del sarcomero
Metabolismo muscolare
   Il sangue porta nutrienti al muscolo , che li
    usa per fare ATP (adenosina trifosfato)
Carboidrati (CHO)
 glucosio
 Trasportato dal sangue
 Immagazzinato come glicogeno
 ATP è prodotto più velocemente dal
  glucosio che da altri substrati
 Le scorte di CHO possono esaurirsi
trigliceridi
       H    H H   H   H   H   H   H   H   H      H   H   H   H   H
      ~C—C—C—C—C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —COOH
       H    H H   H   H   H   H   H   H   H      H   H   H   H   H

       H    H H   H   H   H   H   H   H   H      H   H   H   H   H
      ~C—C—C—C—C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —COOH
       H    H H   H   H   H   H   H   H   H      H   H   H   H   H

       H    H         H   H   H   H   H   H      H   H   H   H   H
      ~C—C—C==C—C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —COOH
       H    H H   H   H   H   H   H   H   H      H   H   H   H   H


glicerolo                         Acidi grassi
Acidi grassi


 Immagazzinati nel tess. adiposo e
  muscolo
 producono ATP più lentamente di CHO
 Scorte di acidi grassi non esauribili
Proteine
 1º ruolo è fornire a. acidi per sintesi proteica
 Forniscono 5-15% di ATP
 I muscoli hanno scarsa capacità di
  immagazzinare ATP
 3 sistemi producono ATP
    – aerobico – usato per durata
    – anaerobico – usato per velocità
    – ―immediato‖ – usato per potenza
   Possono funzionare contemporaneamente
    – Dipende da durata e intensità dell’esercizio
Potenza e capacità
Sistema      Max potenza    Max Capacità
                       -1
             (kcal· min )      (kcal)
Immediato         36             11

Anaerobico       16              15

Aerobico         10           illimitata
 Aerobico. Beta ossidazione acidi grassi
  impiega 2-3 min per attivarsi
 Anaerobico. La glicolisi impiega ~5s per
  attivarsi
 Immediato. Produce ATP immediatamente
30-s Sprint
Fonti di energia Immediate

            ATPase
     ATP               ADP + Pi
              creatine kinase
PCr + ADP                       ATP + Cr

            adenylate kinase
ADP + ADP                       ATP + AMP
Cambi in [ATP]
e [PCr]
durante sprint
glicolisi
  sangue      glucosio
sarcolemma

             ATP

  glicolisi                      glicogenolisi
             ATP

              PFK

                        4 ATP
               piruvato

                                mitochondria
   lattato                       acetyl CoA
Glicogeno


Glicogenolisi
• Regolata da fosforilasi
Gluconeogenesi
• Regolata da glicogeno sintasi
Riposo
   sangue     glucosio
 sarcolemma         + insulin

              ATP
                          + insulin
   glicolisi        glycogen synthase       glicogeno


              PFK    - insulin




                                      mitochondria
Esercizio fisico
   blood       glucose

 sarcolemma

              ATP

   glicolisi              phosphorylase
                                          glicogeno
              ATP

              PFK


                         4 ATP
               pyruvate

               FT          ST      mitochondria
  Lactate +                         acetyl CoA
Metabolismo Aerobico
                                               O2       H2O
         Glicolisi
                                NAD
     (carboidrati)
                                  H+
                                        NADH        Catena
          (proteine)   acetyl   Krebs
                        CoA
                                        FADH2 respiratoria
                                   H+
            Beta
     Ossidazione                  FAD
         (grassi)       mitocondri         ADP + Pi      ATP

1.                       2.                  3. Sintesi ATP
Metabolismo lipidico

1. lipolisi TG scissi ad acidi grassi
   (FFA)
2. FFA trasportati almuscolo da albumina
3. FFA entrano nel muscolo e traslocano
   nei mitocondri
4. -ossidazione forma acetyl CoA
5. acetyl CoA entra nel ciclo di Krebs
Produzione di ATP


                Glucosio   Ac. Palmitico
                  (C6)         (C16)
  Glicolisi/b      2             --
ossidazione
      Krebs        2            8
    Catena       32-34         121
respiratoria
     Totale      36-38         129
Misura dell’energia utilizzata

Calorimetria indiretta
 cibo+ O2       CO2 + H2O + energia (ATP)
 Velocità di utilizzo di O2 = VO2

   VO2 espresso in (ml•kg-1•min -1):
    mL of O2 consumato
    per kg peso
    per min
Substrati utilizzati

    Dipende da intensità e durata
           dell’esercizio
 CHO per esercizi intensi
 Grassi per esercizi di durata
Esercizio intenso: lattato
  blood      glucose
sarcolemma         +Ca2+, insulin

             ATP
                     +Ca2+, EPI, Pi, ADP
  glicolisi            phosphorylase
                                           glicogeno
             ATP

             PFK    +Pi, ADP, EPI

                      4 ATP
              pyruvate

                         ST         mitochondria
   lactate                           acetyl CoA
Ciclo di Cori
Fegato converte
lattato in glucosio
Variazioni Metaboliche

                    riposo           Fatica
    [ATP]             25                 17
   [ADP]              3                  4
    [PCr]             85                 5
       [Pi]           5                  90
            +
      [H ]          0.1 mM          1.0 mM

mmol•kg-1

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9bmuscolo

  • 2. Un muscolo è un organo effettore che, se opportunamente stimolato da una terminazione nervosa è in grado di contrarsi e quindi di compiere un lavoro Il neurotrasmettitore liberato dal motoneurone è l’acetilcolina. L’acetilcolina si lega ai recettori nicotinici (recettori-canale) presenti sulla membrana delle fibrocellule muscolari, la cui apertura provoca un potenziale post- sinaptico eccitatorio (potenziale di placca)
  • 3.
  • 4. Un muscolo scheletrico e’ costituito da tante fibre (o fibrocellule) muscolari disposte in parallelo. assone placca muscolo motrice Fibrocellule muscolari Ciascuna fibra (o fibrocellula) Ciascuna fibra muscolare e’ innervata muscolare costituisce una unità da un motoneurone (placca cellulare neuromuscolare)
  • 5. Una fibra o fibrocellula muscolare e’ a sua volta costituita da tante miofibrille disposte in parallelo Nucleo Sarcolemma Sarcoplasma Filamenti Miofibrill Striature e Qui viene mostrata una fibrocellula muscolare scheletrica con esposte le miofibrille costituite da filamenti intracellulari di actina e miosina. (x 600)
  • 6. A loro volta le miofibrille sono organizzate in maniera modulare: i sarcomeri, costituiti da miofilamenti di actina e miosina linee Z sarcomero linea M banda I banda A banda I sarcomero filamento spesso (miosina) linea Z filamento sottile (actina)
  • 7. Ultrastruttura dei miofilamenti Filamenti sottili (actina) Complesso della Tropomiosina Troponina G-actina  2 filamenti ad elica (F-actina) costituiti da unita’ globulari in serie (G-actina)  2 filamenti di tropomiosina  complessi globulari di troponina
  • 8. Ultrastruttura dei miofilamenti Filamenti spessi (miosina) Molecola di miosina testa coda Filamento di miosina Teste della miosina Ciascun filamento e’ costituito da 2 catene polipeptidiche ad -elica Ciascuna catena comprende:  una coda (meromiosina leggera)  una testa e un collo (meromiosina pesante) Piu’ filamenti di miosina si aggregano a formare un fascio bipolare in cui le teste sono sfasate tra di loro di alcuni nm
  • 9. Durante la contrazione muscolare la miosina si lega all’actina reversibilmente sarcomero miosina actina Disco Z Disco Z RILASSAMENTO CONTRAZIONE Un’estremita’ dei filamenti di actina e’ ancorata al disco Z. I fasci di filamenti di miosina sono bipolari. Durante la contrazione i filamenti di actina e miosina scorrono gli uni sugli altri senza accorciarsi. Il movimento di scorrimento e’ guidato dalle teste di miosina che si muovono verso l’estremita’ ancorata al disco Z del filamento di actina adiacente.
  • 10.
  • 11. Ruolo del Ca2+ nella contrazione miosina testa tropomiosina troponina sito di legame actina In assenza di Ca2+ la tropomiosina blocca i siti attivi sull’actina Quando il Ca2+ si lega alla troponina: • Il complesso della troponina cambia configurazione • La troponina sposta la tropomiosina, esponendo i siti di binding dell’actina per la miosina • L’actina e la miosina possono interagire
  • 12. Ciclo della contrazione 1) Fibra a riposo: la testa della miosina non è attaccata all’actina 5) La testa della miosina ritorna al suo orientamento originale Idrolisi dell’ATP Ca2+ 2) Legame della testa della miosina all’actina ATP 1) A riposo: miosina 4) Rilascio della testa della miosina dall’actina distaccata dall’actina (ADP+ Pi) Rilascio di ADP e Pi Legame di ATP 2) Ca2+ → la miosina si lega all’actina 3) Scorrimento dei filamenti di miosina e actina 3) Rilascio di ADP+Pi → scorrimento dei filamenti 4) Legame di ATP → rilascio della miosiina 5) Idrolisi dell’ATP → la miosina ritorna al suo orientamento originale
  • 13. Ultrastruttura del muscolo scheletrico Miosina spessa Actina sottile Nucleo TT Miofibrilla RS RS Triade Banda I Banda A Banda I Nucleo Sarcomero
  • 14. Da dove arriva il Ca2+? Il reticolo sarcoplasmatico Filamento sottile Sarcolemma Tubulo a T Filamento spesso Reticolo Cisterna Triade sarcoplasmatico terminale
  • 15. Ruolo dei Tubuli Trasversi (Tubuli a T) • Invaginazioni del sarcolemma • Il lume è ripieno di liquido extracellulare Tubuli a T • La membrana dei tubuli a T contiene canali del Na+ e K+ necessari per propagare i PA in profondità nella fibra • La membrana dei tubuli a T contiene inoltre proteine “sensori del voltaggio” che innescano il Fibra muscolare 2+ dal RS in rilascio del Ca risposta ad un PA
  • 16. Ruolo del Reticolo Sarcoplasmatico • Rete di cisterne intracellulari che immagazzinano e rilasciano Ca2+ Tubulo a T RS Longitudinale Ca2+ Ca2+ RS Terminale (cisterna) Triade
  • 17. Ruolo del Reticolo Sarcoplasmatico • Rete di cisterne intracellulari che immagazzinano e rilasciano Ca2+ • Il RS longitudinale contiene Ca2+-ATPasi che pompano Ca2+ nel RS alla fine della contrazione Ca2+ Ca2+ Ca2+ ATPasi
  • 18. Ruolo del Reticolo Sarcoplasmatico • Rete di cisterne intracellulari che immagazzinano e rilasciano Ca2+ • Il RS longitudinale contiene Ca2+-ATPasi che pompano Ca2+ nel RS alla fine della contrazione Ca2+ Ca2+ • Il RS terminale contiene un grosso complesso proteico denominato canale di rilascio del Ca2+ o recettore per la ryanodina2+ 2+ ATPasi Ca Canale per il rilascio del Ca
  • 19. Modello per il rilascio voltaggio-dipendente del Ca 2+ TT RS + - + - 2+ A riposo + Ca + - + - Sensore Canale del volt. di rilascio Vm - + - + 2+ 2+ Depolarizzata + Ca Ca - + - +
  • 20. Accoppiamento EC in Azione Sarcolemma Tubulo a T SR + + + + Ca2+ + + + + Ca2+ + + + + Pompa del Ca2+ DHPR RyR1
  • 21. Meccanismo di rilascio del Ca2+ dal reticolo sarcoplasmatico
  • 23. Accoppiamento Eccitamento- Contrazione (EC) nel Muscolo Scheletrico Ritardo Vm Tensione C’è un significativo ritardo tra l’eccitamento del muscolo (PA) e la
  • 24. Controllo della forza di contrazione • Scala dei tempi: – Un PdA muscolare tipico dura 3-5 ms – Una contrazione muscolare tipica dura 100 ms • Se il tempo tra i PdA viene ridotto: – La fibra muscolare non può essere completamente rilassata al momento del 2° stimolo – La 2a contrazione è più forte – SOMMAZIONE
  • 25. Il Tetano Muscolare A) Scosse muscolari semplici Tensione Tempo (ms) B) Sommazione Tensione Tempo (ms)
  • 26. Il Tetano Muscolare C) Sommazione che porta ad un tetano incompleto Tensione massima Tensione Tempo (ms)
  • 27. Il Tetano Muscolare D) Sommazione che porta ad un tetano completo Tensione massima Fatica Tensione Scossa muscolare semplice Tempo (ms) Il tetano muscolare consiste nella sommazione o fusione delle scosse muscolari semplici nelle singole fibre muscolari La sommazione e ’ resa possibile dalla breve durata del periodo di refrattarieta ’ rispetto alla durata della singola contazione della fibra muscoloare
  • 28. Relazione lunghezza-tensione nella contrazione di un muscolo scheletrico Viene mostrata la tensione generata da un muscolo in relazione alla sua lunghezza a riposo prima dell’inizio della contrazione. Alla lunghezza ottimale c’è un maggior numero di ponti trasversali tra filamenti spessi e sottili e la fibra può generare il suo massimo di forza (A) La tensione sviluppata durante una scossa muscolare semplice è determinata dalla lunghezza del sarcomero
  • 29. Metabolismo muscolare  Il sangue porta nutrienti al muscolo , che li usa per fare ATP (adenosina trifosfato)
  • 30. Carboidrati (CHO)  glucosio  Trasportato dal sangue  Immagazzinato come glicogeno  ATP è prodotto più velocemente dal glucosio che da altri substrati  Le scorte di CHO possono esaurirsi
  • 31. trigliceridi H H H H H H H H H H H H H H H ~C—C—C—C—C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —COOH H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H ~C—C—C—C—C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —COOH H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H H ~C—C—C==C—C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —C —COOH H H H H H H H H H H H H H H H glicerolo Acidi grassi
  • 32. Acidi grassi  Immagazzinati nel tess. adiposo e muscolo  producono ATP più lentamente di CHO  Scorte di acidi grassi non esauribili
  • 33. Proteine  1º ruolo è fornire a. acidi per sintesi proteica  Forniscono 5-15% di ATP
  • 34.  I muscoli hanno scarsa capacità di immagazzinare ATP  3 sistemi producono ATP – aerobico – usato per durata – anaerobico – usato per velocità – ―immediato‖ – usato per potenza  Possono funzionare contemporaneamente – Dipende da durata e intensità dell’esercizio
  • 35. Potenza e capacità Sistema Max potenza Max Capacità -1 (kcal· min ) (kcal) Immediato 36 11 Anaerobico 16 15 Aerobico 10 illimitata
  • 36.  Aerobico. Beta ossidazione acidi grassi impiega 2-3 min per attivarsi  Anaerobico. La glicolisi impiega ~5s per attivarsi  Immediato. Produce ATP immediatamente
  • 38. Fonti di energia Immediate ATPase ATP ADP + Pi creatine kinase PCr + ADP ATP + Cr adenylate kinase ADP + ADP ATP + AMP
  • 39.
  • 40. Cambi in [ATP] e [PCr] durante sprint
  • 41. glicolisi sangue glucosio sarcolemma ATP glicolisi glicogenolisi ATP PFK 4 ATP piruvato mitochondria lattato acetyl CoA
  • 42. Glicogeno Glicogenolisi • Regolata da fosforilasi Gluconeogenesi • Regolata da glicogeno sintasi
  • 43. Riposo sangue glucosio sarcolemma + insulin ATP + insulin glicolisi glycogen synthase glicogeno PFK - insulin mitochondria
  • 44. Esercizio fisico blood glucose sarcolemma ATP glicolisi phosphorylase glicogeno ATP PFK 4 ATP pyruvate FT ST mitochondria Lactate + acetyl CoA
  • 45. Metabolismo Aerobico O2 H2O Glicolisi NAD (carboidrati) H+ NADH Catena (proteine) acetyl Krebs CoA FADH2 respiratoria H+ Beta Ossidazione FAD (grassi) mitocondri ADP + Pi ATP 1. 2. 3. Sintesi ATP
  • 46. Metabolismo lipidico 1. lipolisi TG scissi ad acidi grassi (FFA) 2. FFA trasportati almuscolo da albumina 3. FFA entrano nel muscolo e traslocano nei mitocondri 4. -ossidazione forma acetyl CoA 5. acetyl CoA entra nel ciclo di Krebs
  • 47. Produzione di ATP Glucosio Ac. Palmitico (C6) (C16) Glicolisi/b 2 -- ossidazione Krebs 2 8 Catena 32-34 121 respiratoria Totale 36-38 129
  • 48. Misura dell’energia utilizzata Calorimetria indiretta  cibo+ O2 CO2 + H2O + energia (ATP)  Velocità di utilizzo di O2 = VO2  VO2 espresso in (ml•kg-1•min -1): mL of O2 consumato per kg peso per min
  • 49.
  • 50. Substrati utilizzati Dipende da intensità e durata dell’esercizio  CHO per esercizi intensi  Grassi per esercizi di durata
  • 51. Esercizio intenso: lattato blood glucose sarcolemma +Ca2+, insulin ATP +Ca2+, EPI, Pi, ADP glicolisi phosphorylase glicogeno ATP PFK +Pi, ADP, EPI 4 ATP pyruvate ST mitochondria lactate acetyl CoA
  • 52. Ciclo di Cori Fegato converte lattato in glucosio
  • 53. Variazioni Metaboliche riposo Fatica [ATP] 25 17 [ADP] 3 4 [PCr] 85 5 [Pi] 5 90 + [H ] 0.1 mM 1.0 mM mmol•kg-1