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for                                INTERVISTE: otolab - lenny -
                                   freedom & order: bilak / mooren / mevis -
your                               delta - david pearson -
mind                               ----------------------------------------
issue #05                          TESI: siracusa - woodland -
                                   per specula in aenigmate -
                                   movimento naturale della popolazione -
                                   ----------------------------------------
                                   DOSSIER: wijdeveld & wendigen -




www.ff3300.com - info@ff3300.com   Settembre/Ottobre - Anno II
0.001


             FF3300 cambia,
             sposta il baricentro.
EDITORIALE
             Un nuovo progetto grafico
             un nuovo progetto editoriale
             una nuova struttura redazionale
             nuove scelte nella gestione dei contenuti.

             Il nuovo Layout corrisponde al rinnovamento dell’identità della rivista,
             ad una sistematizzazione del lavoro redazionale, con una distribuzione
             dei carichi e dei tempi migliore, e di più facile gestione.
             - non ci sarà un indice
             - ogni articolo sarà riportato nella sua lingua originale
             - la rivista sarà composta utilizzando la doppia pagina, e non la singola
             - ogni doppia pagina avrà proporzioni 16:9, come lo schermo
             - i testi sono composti con il carattere disegnato da MOLOTRO: il Dic

             Per il resto non è cambiato nulla, dentro c’è sempre tanta “ciccia”.
             Alessandro
0.01


                                          Direzione artistica & Direzione redazionale & Progetto editoriale:

COLOPHON
                                                Alessandro Tartaglia
                                          Consulenza indispensabile e paziente:
                                                Carlotta Latessa, Silvio Nicola Spina, Luciano Perondi
collabora anche tu con noi.
                                          Typefaces:
invia i tuoi progetti                           Dic Sans - Dic Mono: disegnati da Luciano Perondi (Molotro)
redazione@ff3300.com                      Hanno collaborato a questo numero:
                                                Sara Allevi, Silvio Nicola Spina, Carlotta Latessa,
                                                Ivano Salonia, Stefano Menconi, Gabriele Rosso,
                                                Roberto Picerno.
                                          Foto in copertina:
                                                Nunzio Saccinto
                                          Ringraziamento speciale:
                                                Luciano Perondi (Molotro)
                                          Website:
                                                www.ff3300.com
 4|   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
0.1                      MOLOTRO
                                           THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG
                                           the quick brown fox jumps over the lazy dog




                         TYPEDESIGN        THE QUICK BROWN FOX
                                           JUMPS OVER THE LAZY DOG
                         www.molotro.com   the quick brown fox
                                           jumps over the lazy dog

                                           THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG
                                           the quick brown fox jumps over the lazy dog

DIC
SPECIMEN.                                  THE QUICK BROWN FOX
                                           JUMPS OVER THE LAZY DOG
                                           the quick brown fox
                                           jumps over the lazy dog




6|   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
1



TALKINGS




8|   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
WHAT IS OTOLAB?
                                           METODO E SENSO DEL RITMO,
                                           TRA INTERACTION DESIGN ED ARTI VISIVE.

                                           @ WWW.OTOLAB.NET

                                           Che tipo di progetti portate avanti?              Da chi è composto il team?
                                           Negli ultimi 6 anni abbiamo lavorato              Questa è sempre una domanda a cui




                                                                                                                                                      foto archivio otolab
                                           prevalentemente sulle performance                 è tormentosamente lungo rispondere.
                                           audiovisive, intese come ricerca di sinestesia    In modo estremamente sintetico: dies_ (audio,
                                           tra forme audio e forme video; anche se           video, grafica), fd (video); kcid (audio); mud
                                           questa sperimentazione è quella per la quale      (audio, video, grafica); massi (audio); orgone
                                           siamo più conosciuti, in realtà lavoriamo anche   (video e software); peppolasagna (audio,
                                           su molte altri piani: produzioni di musica        hardware e software); rudi_mental (audio);
                                           elettronica non associata al video, djing         sn (audio); ssim_el (audio); tech_data (audio);
                                           dance, vjing, installazioni, realizzazione di     tonylight (audio e hardware); xo00 (video e
Esistono gli alieni? ne avete visti?       opere derivate dalle performance, workshop
                                           e seminari. Attorno ad otolab si muovono una
                                                                                             grafica); zerosinapsi (audio e video); menthos
                                                                                             (audio); nina (audio).
Ovviamente si.                             quindicina di persone, il che da un lato rende
                                           a volte complicata la gestione dell’interazione

Ne conosciamo diversi,                     all’interno del collettivo, dall’altro mette in
                                           fucina una grande energia e conoscenze molto

anche il collettivo ne è pieno.
                                           diverse.




                                                                                                                                               11 |
 10|   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
Tecnicamente come                   strumento audiovisivo (come         Dolce o salato?                   comunicazione intermediale        non è stato da meno.
si crea una performance             in “videomoog”)                     Siamo tanti, quindi c’è spazio    e lo sviluppo di interfacce.      Abbiamo trovato degli




                                                                                                                                                                           foto archivio otolab
di live media?                      o una jam session di strumenti      per tutto.                                                          studenti molto motivati
Diciamo che non la questione        visivi (“circo ipnotico”);                                            Pensate che a livello didattico   e un bellissimo spirito
tecnica è il secondo step.          si può stratificare tecniche        Quali sono i possibili sviluppi   sia stato interessante            nell’affrontare il lavoro,
Il primo passo è l’impostazione     audio e video completamente         di questi nuovi linguaggi?        il workshop tenuto                il tutto condito
metodologica e progettuale          diverse (come in “polystatic”       riuscite a vedere della           all’ISIA di Urbino?               da una splendida cornice
del lavoro: capire cosa             o “stare_mesto”) o trovare          applicazioni pratiche             Che risultati avete ottenuto?     architettonica, gastronomica
vogliamo fare, declinarne gli       dei difetti in uno strumento        per il vostro lavoro              Raccontateci questa               e culturale. Decisamente una
aspetti concettuali più salienti,   e farli diventare un punto          di avanguardia?                   esperienza...                     bella esperienza.
etc. Una volta tracciato            di forza (“hemline”);                                                 Da quando abbiamo iniziato a
                                                                        Noi al momento siamo
il percorso, si decide come         alcuni lavori hanno il loro punto                                     fare corsi e laboratori
                                                                        interessati prevalentemente
farlo; da questo punto di vista     di forza nell’organizzazione                                          ci siamo resi conto di quanto
                                                                        alle forme espressive
non esistono regole precise:        multischermo (“op7”)                                                  sia stimolante per noi avere
                                                                        strettamente artistiche,
si può lavorare a fondo             ed altri creano il mondo                                              un feedback continuo con gli
                                                                        ma sicuramente esistono
su una singola suggestione          a partire dall’utilizzo                                               studenti, ci aiuta a mantenere
                                                                        una miriade di applicazioni,
data da un software                 di luci e audio multifonici                                           una visione fresca sulle cose.
                                                                        dall’enterteinement agli
(come in “quartetto .swf”)          (“puntozero”).                                                        Il workshop che abbiamo
                                                                        interactive environements
o costruire materialmente uno                                           passando per la                   tenuto all’ISIA di Urbino


  12 |        FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
Il vostro lavoro è una questione di sensibilità
o di razionalità? entrambe? in che misura?



Entrambe le componenti
sono fondamentali.
Come ti ho detto
la progettazione è cruciale,
ma il momento della




                                                  foto archivio otolab
scelta della poetica delle
forme è una questione
strettamente legata alla
sfera dell’emotività.

  14 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
Qual’è stata la vostra esperienza progettuale      audio e video, con Flash, con software per            più sperimentali e quella delle serate più
          che vi ha lasciato di più dal punto di vista       il 3d; ultimamente stiamo utilizzando molto           legate alla techno. Sullo sfondo rimane l’idea




                                                                                                                                                                    foto archivio otolab
          umano? perché?                                     Isadora, che è un ambiente relativamente              del superlive, una performance audiovisiva
          Questa è una domanda alla quale è molto            semplice per costruire strumenti audiovisivi          multifonica per 8 schermi della durata
          difficile rispondere, perché ogni progetto         complessi. Ma una parte sempre cresecente             di 2 ore; per quello, però, abbiamo bisogno
          è un nuovo viaggio nel quale si impara             del nostro lavoro è legata a strumenti                di una produzione.
          qualcosa di nuovo. Sicuramente il primo punto      autocostruiti, come il girello di fd e tonylight
          di svolta è stato “quartetto.swf”, perché          e il pepposcopio di peppolasagna.
          ci ha insegnato molto sull’interplaying e sulla
          gestione di pattern complessi dal vivo;            Progetti per il futuro?
          “op7” è stato un altro punto di svolta, perché     Ce ne sono diversi in cantiere. Innanzitutto
          ci siamo trovati a lavorare sul palco              vogliamo potenziare “puntozero”, un live
          in 9 per la prima volta. Ma, ripeto, ogni lavoro   esafonico basato sulla sinestesia puntiforme
          è un nuovo viaggio.                                con un grande cerchio di luci; poi vogliamo
                                                             utilizzare gli studi fatti per i visual dell’Icarus
          Quali sono i software che utilizzate per creare    Enseble al rec_festival 2007 per un nuovo live;
          le vostre performance?                             inoltre, stiamo iniziando a lavorare
          Dipende sempre da quali sono gli obiettivi.        su un nuovo live dance audiovisivo, con
          Lavoriamo con i principali software di editing     l’obbiettivo di coniugare l’esperienza dei live


16 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
LEANDER HERZOG
DAI GRAFFITI AL DESIGN GENERATIVO                                                                      Generative design can handle that. Right now there is a community out

TRA FUNK, HIPHOP, E JAZZ...                                                                            there doing generative design, from client work to art.
                                                                                                       But where I come from and where I have been I’m the only one working
                                                                                                       with generative strategies. I’m sure that in the next years this will change.
                                                                                                       And maybe oneday even schools will realize that.

@ ...

Who are you? tell us something about you and         what do you think about generative design?
your imagination world...                            When I wrote my first loops I thought this will
My name is Leander Herzog. People call me            be a new way to produce images.
Lenny. I do graffiti, illustration, graphic design   Now I think that it is much more than only
and webdesign. Since about two years                 complex computergraphics.
I’m trying to learn to use my computer.              Generative design opens up a lot of completely
I started to use programming to do generative        new ways for me. I believe that codebased
graphics and became addicted to it.                  design together with new production
Yes really, ask my girlfriend...                     technologies like fabbing, 3d-milling
My aim is to be able to freely express myself        and lasercutting will change the designworld.
with all media. I can’t tell you about my            And yes, a lot of this change is caused
imagination world, I’m constantly trying             by processing. Programming is nothing new,
to visualize it...                                   but that it is accessible to people like me is
                                                     amazing. I’m no programmer, I’m extremely
what do you think about design?                      bad with mathematics and I don’t like
I love design. I can’t imagine to do anything        computers. So without Casey Reas and Ben
else. When I watch tv, I wonder why anyone           Fry, I would only have my hands and adobe.
gives a shit about design.                           I believe that in the future things will move,
                                                     become more dynamic and complex.




18 |        FF3300 | DESIGN GENERATIVO / ILLUSTRAZIONE / GRAFFITI: Leander Herzog
Serial objects, variations, looking for a poetry in your
works, choose 5 words to describe your way to design...




love, trial,
error, eat,
sleep.


                                                                                                           frame
2012 Maya profecies tell some obscure                space and how I can translate ideas into code.
revelation about the end of the world,               Everything I know about images, composition,
what do you think about that?                        forms and colors I learned from graffiti.
At least then we know that we will be safe for       Graffiti is also about spreading your work all
the next four years. I hope they were wrong          over. I realized that graffiti is not only about
and there is some time left for us to change         walls and paint, and that with coding and the
things.                                              internet I can do more than just with running
                                                     around on the local trainlines.
Tell us something about your graffiti activity...    The generative graphics I do at the moment
                                                     have not much to do with graffiti, but in the
I started writing graffiti when I was fourteen.
                                                     near future it will. As a designer this is just off
I then worked only analog until 2003.
                                                     the topic, but as a writer i hope to take graffiti
I realized that I have to get some digital skills.
                                                     to a new level with what I’m learning now.
Analog costs time and money. Digital costs
                                                     Spraycans and coding seem to be something
less money and even more time.
                                                     completely unrelated, but it’s not.
In search for styles I decided to go for
                                                     The space for graffiti is getting smaller.
interactive and moving images.
                                                     If you have time and money and a crew that’s
Now I’m slowly learning how to move in digital
                                                     organized like the secret service, you can hit


  20 |        FF3300 | DESIGN GENERATIVO / ILLUSTRAZIONE / GRAFFITI: Leander Herzog
22 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
The names o three different person
                                                                                                                       who changed the history...




                                                                                                                       Joshua Davis, showed me that
the streets. But in a few years this will become     I can develop my own code. In case I can’t do it,
impossible. At least where I live...                 I need to call somebody who can.
In order to survive, graffiti needs to evolve into   In the end nobody cares how an idea was built.
digital spaces. And just using a mouse instead
of using a can is not really an evolution.

What did you study during your formation?
                                                     what do you think about open source
                                                     philosophy?
                                                     Open source philosophy has definitely changed
                                                                                                                       what I do is not completely
                                                                                                                       stupid even before everybody
I study at hyperwerk (www.hyperewerk.ch)             my way of learning and working.
in Basel/Switzerland. I started to study at the      I try to use opensource tools whenever
departement for visual communication                 possible. I cannot replace every commercial
at the Basel School of Design. The school and        software that I need with opensoure software.
their approach to teaching is very classic and
oldschool. I didn’t like those old cats and the
students were also quite boring. It was more
                                                     I really hope that oneday this will be possible.
                                                     Another amazing thing is to see how
                                                     opensource projects grow and evolve over
                                                                                                                       else started talking about
                                                                                                                       generative design.
or less like in an office or governmentjob...        time. For example within the processing-
So I left this departement and went to               community there is new stuff all the time




                                                                                                         foto archivio otolab




                                                                                                                                                            frame
Hyperwerk. At Hyperwerk there are not many           and things get better every day, this is
teachers but sometimes there are great               wonderful. I believe that opensource is a real


                                                                                                                       John Maeda, you do the math..
people for workshops like Marius Watz, Joreg,        alternative to the commercial model. It works.
or Massimo Banzi. That was very important for        A lot is changing right now and we’ll see who
me and a big influence on my personal work.          makes it. Opensource is sexy. Serials suck.
Right now I’m working on my diplomathesis.           Fuck that. I don’t want these pro-special-
I will have my bachelor at the end of this year.

Design and code, two different world?
                                                     gold-edition-packages, I’m broke anyway...
                                                     I don’t want autoupdates and fileformats I
                                                     don’t understand. And I don’t want the same
                                                                                                                       Theo Jansen, just check him
                                                                                                                       out, you’ll see...
No. Code is just something like many other           shiny buttons like everyone else.
tools. Thinking with code is something one
must learn. But after all it’s nothing different.    What kind of music do you listen?
The really important thing is having ideas and       I listen to rap, jazz, funk andsoul.
being creative. Maybe I need a pencil,
a spraycan, a camera, or some kind of
software. And if there is no software,




24 |        FF3300 | DESIGN GENERATIVO / ILLUSTRAZIONE / GRAFFITI: Leander Herzog
FREEDOM & ORDER
 QUATTRO MOSTRI SACRI DELLA GRAFICA                                                                  FREEDOM AND ORDER È STATO ORGANIZZATO
 OLANDESE ALL’ISIA DI URBINO                                                                         DALL’ISIA DI URBINO CON IL PATROCINIO
                                                                                                     DELL’AGI - ALLIANCE GRAPHIQUE INTERNATIONALE,
                                                                                                     DELL’AIAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA
                                                                                                     PROGETTAZIONE PER LA COMUNICAZIONE
 @ WWW.ISIAURBINO.IT                                                                                 VISIVA E DEL COMUNE DI URBINO.


 Urbino, 17 marzo 2008 - Freedom and order,        i quattro progettisti lavoreranno per un’intera
 l’evento che nel titolo prende spunto dallo       settimana con gli studenti che avranno così




                                                                                                                                                     Foto di Fabio Gioia
 stile progettuale dei maestri della grafica       l’opportunità di entrare in relazione diretta
 olandese - ovvero perfetto equilibrio tra         con quanto di meglio e di più innovativo
 rigore e sperimentazione - ne porta, per la       offre la scena mondiale. Il programma della
 prima volta in Italia, quattro insieme: Karel     manifestazione si apre lunedì 7 aprile alle ore
 Martens, Armand Mevis, Maureen Mooren,            15.30 con una conferenza aperta
 Peter Bilak. L’Olanda è infatti uno dei Paesi     al pubblico, ad ingresso libero, per continuare
 “guida” nell’ambito della grafica e della         fino a venerdì 11 con il workshop Crossover,
 tipografia grazie ad una diffusa cultura          riservato ai frequentanti il corso di diploma
 della progettazione visiva, legata anche alla     di secondo livello in comunicazione visiva.
 sensibilità della committenza pubblica            Il workshop sarà accompagnato da una
 e i quattro graphic designer invitati dall’Isia   mostra sui quattro maestri olandesi
 (Istituto Superiore Industrie Artistiche)         progettata dagli studenti stessi ed allestita
 di Urbino, ne sono autorevoli testimoni.          nella nuova aula magna della scuola, che ha
 Appartenenti a generazioni diverse,               sede nel suggestivo monastero di S. Chiara,
 ma accomunati dal riconoscimento                  fondato per volere di Federico di Montefeltro.
 internazionale per il proprio lavoro
 e dall’impegno nella didattica ad alto livello,




26 |       FF3300 | GRAFICA: Freedom and Order
freedom and order /mevis

do you prefer to design typefaces, or to            Let’s go back to the beginning, when you
design with typefaces? why?                         were about 25 years old... tell me something
i prefer to design with typefaces, i never did it   about that perid... how did you start to work,
(typefaces), i don’t know tohow to do it, i don’t   and where?
know the software. And i have no fantasy            We started to work in Amsterdam, straight
about it.                                           after art school , i was very naive, i didn’t
                                                    understand what graphic design implied.
what do you think about the connections             But being naive also means that you have a
between typography and writing?                     very open approach, meaning you do a lot of
i don’t think every text need proper                experimentation. We slowly discovered what
typography, but good texts need good                graphic design means.
typography.
                                                    who are your masters?
what is the inheritance of dutch graphic            Karel Martens, Tibor Kalman, Wim Crouwel,
design school? what is your method?                 Jan van Toorn, Edward Fella, Piet Zwart, Wilem
dutch inheritance is form follows function,         Sandberg, Paul Rand, Hendrik Werkman




                                                                                                     Mevis & Van Daursen
like modernism, my method is form follows
concept.                                            which are your models?
                                                    Martin Margiela, Bruce Nauman, Lars von Trier.
are you happy about your works?
so and so, I end to be quite critical and not
always happy with the results, i am most
happy with recent works, but in general I think
we achieved what I wanted to achieve.

what does it mean to teach graphic design?
i think it is important to help students to
understand design, i think i am able to help
them and that’s why i like to do it.




  28 |       FF3300 | GRAFICA: Freedom and Order
Foto di Fabio Gioia / Tipografia di Peter Bilak
                                                  FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
                                                  30 |
freedom and order /bilak

do you prefer to design typefaces,                 As it comes to method, I don’t have one.            come back to the beginning, when you was
or to design with typefaces? why?                  I only try to take each single project seriously,   about 25 years old... tell me something about
I like to design typefaces because I find          and work like this was my first project.            that period... how do you start to work, and
it fascinating how simple forms connect to         This becomes difficult when the studio              where?
words and form written language. Type design       is running for many years, and this is also         When I was 25, I had my first job at a big
is quite meditative, slow and sometimes            a reason why I use various disciplines              agency which I didn’t like. I quit my job after
tedious process, and that’s why I also feel a      in my work, so i don’t loose inspirations.          9 months, and went to postgraduate school
need to sometimes to step away from it, and                                                            (Jan van Eyck Akademie in Maastricht).
get a wider perspective, so I don’t look only      are you happy about your work?                      This is where I met people who influence my
at details of letters. To compensate, I write      I am happy when I work. When I finish working,      work (Karel Martens, Rick Poynor, Armand
texts, and design - both activities requite        I don’t think about the work too much.              Mevis, Rick Poynor, Irma Boom) so this period
to zoom out, and not work with details but                                                             had a major importance for other things
with the whole. So both type design and            what does it mean teach to design?                  to come.
graphic design are complementary                   teaching design is a reflection on practice
in my practice.                                    and theory. Again, it further complements
                                                   my work. I spent 4 days a week in my studio,




                                                                                                                                                         Peter Bilak
what do you think about relations between          and one day teaching is a time to stop and
typography and writing?                            think how other people work, which also
Typography is a representation of language,        has influence on my further work.
so obviously writing and type are closely          I am not thinking on my time in school as
related.                                           really teaching, because it is a postgraduate
                                                   course. It is more about asking questions, and
what is the inheritance of dutch graphic           hopefully providing inspiration. You can teach
design school? what is your method?                how to make basic elements of design, but
Although I have lived in the Netherlands           that is not so interesting. As you know creative
for 10 years, I am not Dutch, and in my work       activities cannot really be thought, one has
i combine various influences. I lived and          to ask himself to step away from what has
studies in 5 different countries, and each         been already done, and find his own way.
of them had a specific influence on my life and
work. I suppose this is what shows also in my
work, thought we cannot probably talk about
method, but only influences.




  32 |       FF3300 | GRAFICA: Freedom and Order
Foto di Fabio Gioia
34 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
freedom and order /mooren

do you prefer to design typefaces, or to            Let’s go back to the beginning, when you
design with typefaces? why?                         were about 25 years old... tell me something
I prefer to design with typefaces, i think design   about that period... how did you start to work,
typefaces is very specific and i am interesting     and where?
in design with typefaces.                           After graduated, i went to NYC, for one year,
                                                    to work in a company. After that, i came back
what do you think about the connections             to Netherland, and i start to work, at first like
between typography and writing?                     freelance, and after with Daniel van der Velden,
typography is the form of the content (writing)     and we worked toghether until 2007. Since the
with typography i express the content               end of 2007 i work on my own.

what is the inheritance of dutch graphic            who are your masters?
design school? what is your method?                 when i was student Tibor Kalman, now i really
i think it focus a lot on contents, and about       don’t have a specific master, i do like a lot of
mentality, in graphic design.                       graphic designers, but i am more interested
                                                    and influenced by artists.




                                                                                                        foto archivio otolab




                                                                                                                               Martens
are you happy about your works?
sometimes i am very happy, and sometimes i
am less happy.

what does it mean to teach graphic design?
i think it is very important for students to
be teached by graphic designers from this
moment, i am not interesting in technical
aspect, i think mentality is most important,
the students have to learn at first mentality,
approach, way to do.




  36 |       FF3300 | GRAFICA: Freedom and Order
Foto di Fabio Gioia
38 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
DELTA                                                                                                  Which were the writers and in generally the artists who inspired
                                                                                                        your works and your view of the letters’ evolutions?


 IL WRITER / ARCHITETTO CHE INTRODUSSE
 LA TERZA DIMENSIONE NEI GRAFFITI                                                                       Many writers
 @ ...                                                                                                  have more or less
 Who did you want to be as a kid?
 I wanted to be an inventer.
                                                      to work for a company, and I decided that
                                                      I wanted to do graphics. Through Graffiti I
                                                                                                        influenced me.




                                                                                                                                                                           Delta
                                                                                                        From New York
                                                      had build some credits, so I could get some
 What was the first thing in your life that you       commisions.
 remember being really passionate and excited
 about?                                               Can you tell us a little bit about your



                                                                                                        to Paris to all
                                                      background?
 I remember Lego, making plastic model kits,
 airplanes, then photography, then graffiti.          I have been living in Amsterdam since I was 4
                                                      years old. Starting writing graffiti at age 14,
 Can you tell us about your artistic education?       went to study Design engineering, after that



                                                                                                        over the world.
                                                      being a self declared graphic designer, turning
 I didn’t do any official artistic education. I did
                                                      into an artist over time.
 go to study design engineering.
 But basic education was self education and by
                                                      What influences has your local scene had on
 graffiti culture.
                                                      your work?
                                                      Probably more then I would recognise myself.
 How did you come to be involved in graphic
 design and visual culture?
 After graduating engineering, I didnt want




40 |       FF3300 | GRAFFITI / ARCHITETTURA / GRAFICA: Delta
Delta
42 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
Which way your “being an artist” conditioned       got the credit and the attention they deserved.
your family living?                                I am sure there are. Also many people that get
It is more easy, as I can start whenever I want.   more credit then they deserve. But time sorts
On the other hand, I do bring my work home,        out many things. MC Hammer is not that big
sometimes also working on sundays                  now anymore, is he.

Tell us a little about the work you made for       You’ve worked on art toys. What are those
your latest show in London. How do you live        made of, how did you construct them, and do
the moments before the opening of your             they represent anything?
exhibition?                                        The toys I did were made of vinyl, they were
I have been working for quite some time for        just a little adventure. The whole production
this show. It felt like doing exams in a way. I    took about a year, and lots of work. But it was
am pretty happy with all the work done for         nice to get the boxes with the logo on it in.
that. I think it is another step forwards.
                                                   Can you tell me about your best experience
Where do you get your inspiration from?            with a client?




                                                                                                     Delta
Can be verious things. Music, decay, stuff in      Tough question. I do not do many work with
general, events, other peoples work.               clients anymore, mainly autonomous, but Best
                                                   thing is when a client trusts you, and leaves
What are you working on at the moment?             you do what you want to do.
Cleaning up my studio, to get back to work
                                                   Please tell us more about your lifestyle.
again.
                                                   For example describe your typical day, your
                                                   favourite movie, favourite music, food.
When you started painting graffiti, were you
already thinking that art could be a lifestyle     haha, family man. Getting up early, playing
for you? When did you realize that you could       with my son, working, going home. not very
live on art?                                       rock and roll.
When I started writing, I had never the idea
that I would do something like that after
turning 18 years old. Looking back do you feel
there are writers, street artists who have not




  44 |        FF3300 | GRAFFITI / ARCHITETTURA / GRAFICA: Delta
What do you enjoy doing in your free time?
                                                                   If I wake up really earlly, I don’t mind taking
                                                                   a little nap.

                                                                   What are your future projects in general?
                                                                   I have several ideas for new work I want
                                                                   to work on. Can’t tell that right now.




                                                           Delta




                                                                                                                     Delta
46 |   FF3300 | GRAFFITI / ARCHITETTURA / GRAFICA: Delta
WHAT’S THE AIM OF YOUR ART WORK?
                                           IT’S A MISSION.
                                           I JUST WANT TO MAKE THINGS.




                                                                              Delta
48 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
GREAT IDEAS!
                                                                                                     There is no early Christian font revival
                                                                                                     contemporary with St Augustine,
                                                                                                     so designer Catherine Dixon decided
                                                                                                     on a more lateral approach for Confessions

AN INTERVIEW WITH DAVID PEARSON,                                                                     of a Sinner (Great Idea no. 3):
                                                                                                     ‘... my work focused instead on ideas

AUTHOR OF PENGUIN TYPOGRAPHICAL COVERS                                                               about how lettering could be used in a
                                                                                                     certain celebratory and decorative sense.
                                                                                                     I also wanted to retain a crudeness in the
                                                                                                     letterforms used. The Vere Dignum font
                                                                                                     offered both these things. It also reflected
@ WWW.DAVIDPEARSONDESIGN.CO.UK                                                                       ideas about visual excess and restraint as it
                                                                                                     has an over indulgent, curly variant of the
                                                                                                     plain base font. I have to say, though, that
                                                                                                     it bothered me quite a lot at first that the
who are your masters?                              I was lucky enough to get the job and start       letterforms were not historically legitimate.
Hans Schmoller Hans’s attention to detail and      the day after I graduated.                        But that is to miss the point of the series idea,




                                                                                                                                                         GREAT IDEAS #1
beautifully restrained, economic typography                                                          I think. That has far more to do with
is hard not to admire.                             How did you convince your commitence              a way of looking at aspects of past practice
Derek Birdsall The clarity and sophistication      to product a typographic and mostly               and extracting the ideas informing that
of Derek’s ideas emphasize the difference          chamaleonic book layouts?                         practice, as much as it is about copying
between individual cover designs, making           I argued that - due to the highly subjective      the visual manifestations of different
them easily memorized and instantly                nature of philosophy, why should we use literal   styles.’
recognizable, and yet – when his books are         imagery that might only serve to mislead
displayed collectively – they seem to have         the reader. Type-driven covers challenge the
the most wonderful cumulative effect. Derek        reader to project meaning onto them, and so,
is a major reason for me wanting to work           seem to fit better the subject.
for Penguin and on series books in particular.     After all, if you can activate the reader’s
                                                   interpretive participation you will make the
How you and Penguin Books did you meet?            whole experience a more meaningful one.
I checked Penguin’s website for job
opportunities every week during my last few        Did you impose it? or not?
months at University and one day discovered a      I did, yes.
vacant post in the text design department.




  50 |       FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
What is “great ideas”? how did you design it?       * Free from protective, ultraviolet laminates.   An initial concern was sparked by the lack
tell us more...                                                                                      of a publisher’s logo on the covers.
Great Ideas are a series of 20 books charting       What do you think about Jan Tchichold and        To emphasise the period-specific styling I had
over 2,000 years of social, political and           Penguin Books history?                           decided to represent the company and series
philosophical writing. The design situates the      He was there for just two years but the          names with words only, arguing that this
writing in its historical and geographical place    impression he made was so significant that       treatment – when applied consistently across
through typography and incorporates a limited       you’d be forgiven for thinking it a lifetime.    20 titles – would then create its own brand
colour palette (black, and red, which is the        I’m an avid collector of Penguin books and       identity. The roughs seemed to have
traditional second printing colour) to create       this in-turn has provided me with a broad        an immediate impact, and this bought
a unified look across all titles.                   understanding of Penguin history and an          me time to go away and research the project
The debossing of type tips a nod to letterpress     ambition to uphold their design values in my     in full, with the expectation that I would return
printing (albeit in a rather amplified way) while   own work.                                        with a more complete solution. During this
the choice of an uncoated*, off-white stock                                                          period I was able to sound out other designers
reinforces the link with traditional printing.                                                       – namely Phil Baines and Catherine Dixon (my
                                                                                                     college tutors), and one of my old classmates,
                                                                                                     Alistair Hall. This would ensure two things:
                                                                                                     that the project would have an in-built level




                                                                                                                                                     GREAT IDEAS #1
Note. The word ‘Great’ refers to the impact
these texts had on the world rather than an                                                          of quality control (typophiles can be very
assessment of their virtues.                                                                         unforgiving if you get it wrong) and that
                                                                                                     collectively the covers would appear varied
                                                                                                     and interesting. Phil’s approach opened
                                                                                                     my eyes and made me realise that I too could
                                                                     To do this I held back until    push the idea further than I had originally
                                                                     I was ready to show all 20      imagined. The series could have quite easily
                                                                     covers at the same time, thus   turned into a straight-laced, visual history
                                                                     making the strongest possible   of lettering, but we were now finding more and
                                                                     statement.                      more abstract ways to represent the subject
                                                                                                     matter. This gave the project personality and
                                                                                                     even a little humour. Finally, after eight weeks
                                                                                                     of intense activity, came the unveiling. I guess
                                                                                                     I’d begun to feel rather protective of the work
                                                                                                     since it was the first project I’d been allowed
                                                                                                     to manage, so I wanted to give it the strongest
                                                                                                     chance of success.




  52 |       FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
Which music do you listen to while you are
designing?
I mainly listen to moody instrumental stuff
during the day - especially if I’m typesetting.
Things like: Susumu Yokoto; Murcof;
Do Make Say Think; Minotaur Shock or Kings
of Convenience if I’m in the mood for some
vocals.I’m also obsessed by a pretentious arts
radio station called ‘Resonance FM’.

They think nothing of broadcasting insect
noises for 5 hour-on-end and this can often
lead to weird and wonderful image making!




                                                                           GREAT IDEAS #3
  54 |       FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
GREAT IDEAS #3




                                                                                      GREAT IDEAS #2
56 |   FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
ABOUT GREAT IDEAS
                                                                              In the UK, this rather utilitarian approach          The conceit for ‘Great Ideas’ is to take existing
                                                                              has never been more neatly executed than             Penguin books and chip pieces off.
                                                                              by Penguin Books in its early years.                 This is partly to try to encourage buyers to go
                                                                              The founding of the company in 1935 heralded         from the chip back to the classic it came from



& PENGUIN BOOKS...
                                                                              a new, egalitarian era of publishing.                and partly to remain true to the vision of Allen
                                                                              For the first time, the ordinary man or woman        Lane (the founder of Penguin Books), that the
                                                                              in the street was able to buy a pocket-sized         publisher existed to educate and to popularise.




*
                                                                              paperback for the price of a packet                  While spanning over 2,000 years of philosophy,
                                                                              of cigarettes. Bookbuying was no longer the          the first 20-book selection addresses many
                                                                              preserve of the privileged classes, and books        very contemporary issues, such
                                                                              could now sell in huge quantities. Significantly,    as globalisation, the environment, religious
                                                                              Penguin achieved this early success without          intolerance, and so on.
                                                                              the aid of pictures, shiny foil or marketing         So what is the most appropriate aesthetic
                                                                              slogans, just simple, approachable design.           for philosophy? How do you sum up a text
                                                                              Over the years, the clarity of Penguin’s             that tells us everything and, yet nothing at all?
In Britain today, books fight fiercely for shelf space. Full-bleed pictures   purpose had become somewhat compromised              Perhaps abstract shapes, patterns
and huge type are very much the norm, and the idea that a quietly             by shifting production costs and                     or evocative landscapes? At once these




                                                                                                                                                                                       GREAT IDEAS #3
suggestive cover could be heard through the noise seems to be                 an increasingly competitive marketplace.             solutions feel too contrived, too knowing.
increasingly overlooked. There is a common notion within publishing           And in the field of ‘classic’ literature, in order
that academics will buy a book regardless of its cover whereas your           to maintain their leading position – and to
average consumer has to be manipulated all the way to the check-out.          justify their cover price – many of the books
                                                                              had developed into unwieldy tomes loaded
This is a belief not found commonly in other European countries,              with annotation and critical essays which had
wherebooks are consistently packaged with dignity and a respect               the effect of narrowing their appeal, resulting
for thebuying public. Austere-looking covers sit happily next to packets      in a more academic readership.
ofsweets in Italian railway kiosks, whilst the most commercial French         In 2004 Simon Winder (a Commissioning Editor
novels need carry no more information than a tiny title and author            for Penguin Press) began to develop an idea
name on a plain white background.                                             for a mini-series – modest in both pagination
                                                                              and price – that might go some way towards
                                                                              shaking off the stigma that had attached itself
                                                                              to the buying of classic literature. These new
                                                                              books would revert to Penguin’s original
                                                                              ‘A’ format* which would give them back an
                                                                              easy, pamphletty feel and enable a significant
                                                                              price reduction.



  58 |       FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
2



PROJECTS




60 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
SIRACUSAE
                                                       IPOTESI D’IDENTITÀ VISIVA - CITTÀ DI SIRACUSA
                                                       IVANO SALONIA

                                                       @ ...

                                                       Per immagine coordinata si intende                 Operativamente l’immagine coordinata nasce
                                                       l’immagine che enti, società ditte, danno          generalmente ed è impostata sul marchio,




                                                                                                                                                              Sketch - SIRACUSAE
                                                       di se attraverso la particolare di struttura       sul logotipo, e si sviluppa in tutte le
                                                       estetica degli stampati, della pubblicità,         applicazioni funzionali, dallo stampato per
                                                       della segnaletica e del design dei prodotti        corrispondenza al biglietto di presentazione,
                                                       o del particolare stile dei servizi offerti.       dal catalogo al manifesto, alla confezione
                                                       Il concetto di immagine contiene in sé quindi      del prodotto, fino alle insegne sui mezzi
                                                       sia gli aspetti formali sia gli aspetti            di trasporto fino alla pubblicità.
                                                       di contenuto, di credibilità delle comunicazioni   L’aspetto formale è preponderante:
                                                       visive coordinate dalla progettazione in modo      si identifica l’emittente attraverso scelta
                                                       globale. L’immagine è tanto più valida quanto      precisa di elementi grafici: essa ovviamente
                                                       più stretta e la correlazione fra la sostanza      può anche essere negativa, nel senso
                                                       e l’appartenenza delle sue comunicazioni.          di identificare non solo ciò che si deve fare, ma
                                                       D’altronde è stata ampiamente verificata           anche ciò che non si deve fare
                                                       l’ipotesi che una valida progettazione globale     (leggi l’uso di determinati colori,
                                                       di immagine possa influenzare le decisioni         o accostamenti o situazioni, ecc.).
                                                       di comportamento dell’emittente, nel senso
                                                       di prevenire o correggere aspetti o fatti che
                                                       contrastano con la (buona immagine) prevista.




62 |   FF3300 | GRAFICA: Identità visiva di Siracusa
Immagini da Siracusa / materiale di ricerca
64 |   FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
I marchi per l’immagine delle città possono          un organismo di promozione).                                                   Il progetto nasce dall’esigenza della città
essere ricondotti a tre tipologie.                   Devono quindi perseguire in primo luogo                                        di Siracusa di avere per sé un’identità visiva,
In tutti i casi rappresentano e rendono visivo       l’obiettivo di rendere riconoscibile un’attività,                              fino ad ora assente. L’ente Provincia
il volto delle città con un segno,una marca,         e quindi hanno solitamente una fisionomia                                      in collaborazione con l’Aiap bandisce
un simbolo, ma differiscono in maniera               caratterizzata in funzione da esplicitare                                      un concorso internazionale a riguardo.
sostanziale in relazione al valore strategico        il senso di organizzazione e struttura.                                        Un concorso che mira a fornire ai progettisti
e comunicativo di questi distintivi d’immagine.      Esprimono una necessità comunicativa                                           quanto più materiale visivo e storico, tale
Un primo ambito è rappresentato da quei              molto significativa, fanno conoscere la città,                                 da chiarire in partenza le esigenze
segni che definiscono il volto istituzionale         ma sempre riconducendola alla identità                                         e le caratteristiche di una città con una storia
di una città, il suo essere ambito                   del servizio o della funzione proposta.                                        millenaria come Siracusa. II percorso comincia
amministrativo, municipalità.                        Sono strumenti attuativi della promozione                                      con una raccolta di elementi che riassumono
I marchi solitamente si richiamano alla              urbana, che possono al tempo stesso                                            le peculiarità della città, a tal proposito
“memoria” araldica delle città,hanno una             esprimere una potenzialità comunicativa                                        seguono numerose mostre e convegni.
impostazione progettuale di consuetudine.            che oltrepassa lo specifico da rappresentare.                                  A dare un’indicazione molto importante
Sono stemmi costruiti con i richiami storici,        Un terzo caso, infine ed è questo l’oggetto                                    c’è anche il parere dei cittadini, che in una
gli emblemi, le tradizioni visive della città.       del concorso di Siracusa, i marchi                                             raccolta d’interviste, dicono la loro su come
Nel casomancassero, con lo stesso impianto           rappresentano il dato visivo di un vero                                        vorrebbero vedere rappresentata la propria




                                                                                                            Testo di Mario Piazza




                                                                                                                                                                                         identità visive di riferimento (città, regioni, istituzioni)
araldico vengono adattate anche forme                e proprio brand. Sono la forma visiva,                                         città. Le indicazioni a riguardo sono tante
moderne, rese schematiche e sovente                  la dote comunicativa, di un prodotto                                           e tutte diverse, come tanti sono gli elementi
di derivazione aziendale. Questa tipologia           che non è solo la città nella sua forma                                        storici e naturalistici rappresentativi del luogo.
di marchi risponde sovente ad ambiti di              amministrativa, e neppure solo in quella
codificazione in riferimento ai dispositivi          performativa del turismo o di altre strategie
araldici, dove segni e colori sono normati,          economiche, ma è molto di più. È l’insieme
rispondono a precisi significati. Devono             di tutte queste risorse, ma anche e soprattutto
contemplare, nelle forme, uno statuto                il loro essere valori spendibili per la distinzione,
di esplicita ufficialità ed adempiere non            la riconoscibilità, la concorrenzialità. Il “nome”
solo alle necessità di identificazione e di          visivo si trasforma in un vero e proprio
comunicazione (in genere istanze secondarie),        prodotto, la città diventa una marca, il centro
ma soprattutto quelle che potremmo                   di una strategia di marketing ad ampio
definire liturgiche (protocolli cerimoniali,         spettro. Diventa anche “sigillo di qualità”
rappresentanza). Un secondo caso raggruppa           per i comportamenti degli attori locali, per le
quei marchi che rappresentano in forma               molteplici azioni di promozione
sintetica e visiva l’immagine delle città            e per le infinite gamme di articoli e merci che
con la funzione preminente di individuare            possono essere prodotti.
un servizio e/o una funzione (l’ufficio turistico,



  66 |       FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
68 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
Il primo passo da fare è quello di scegliere        si sono sovrapposti e mischiati tra di loro,
il percorso progettuale più appropriato: cosa       lasciando segni nella cultura e nella città.
rappresentare? Rappresentare? Descrivere?           Questo insieme di culture rappresenta

COME?...                                            una fonte di ricchezza, un patrimonio culturale
                                                    unico. Il nostro lavoro partirà dai segni lasciati
                                                    dalle varie culture abbracciando
Una scelta che influenzerà il resto del lavoro      sia i segni più prettamente religiosi sia quelli
merita particolare attenzione. L’idea di base       che appartengono alla sfera popolare.
è quella di valorizzare la storicità di Siracusa    Un singolo segno è poco, ma un intero alfabeto
con un segno che si ispira al passato ma che        no! Un nuovo carattere che riprenda
si rivolge al futuro. Dopo un’attenta analisi       un po’ della storia della città, che si ispiri
degli elementi siamo giunti alla conclusione        ai segni lasciati nel tempo dalle culture e dalle
che la scelta di uno solo di essi comporterebbe     religioni, ai segni popolari e religiosi, è quello
un’inevitabile esclusione di tutti gli altri.       che fa per noi.
Una elaborazione grafica di qualche
monumento potrebbe inoltre apparire troppo
didascalica e semplicistica. La scelta giusta




                                                                                                         Ricerca iconografica e segni corrispondenti
sembra essere quella di evidenziare
la moltitudine di civiltà e culture che nel corso
degli anni hanno caratterizzato, non sempre
in tempi diversi, lo stesso luogo. La storia
di Siracusa infatti ha conosciuto la presenza
di tante culture diverse. La città fu fondata
nel 734 a.C. da coloni greci, successivamente
passò un lungo periodo di tirannia fino al 212
a.C. quando perse ogni autonomia e libertà
sotto l’Impero Romano. Dopo quasi tre secoli
venne annessa all’impero Bizantino.
Nel 878 gli Arabi conquistarono gran parte
della Sicilia Orientale tra cui Siracusa, dopo
di essi vennero i Normanni, gli Svevi e
gli Spagnoli. All’interno del centro storico
inoltre troviamo un intero quartiere ebraico;
“la Giudecca”. I trascorsi storici delineano una
moltitudine di culture che nel corso dei secoli



  70 |       FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
elementi tratti dalla ricerca iconografica
                                                                                                  Un elemento di chiaro esempio mi è dato dai       potrebbero perdersi, nell’uso del carattere
                                                                                                  lavori per la regione Sardegna e per la regione   a corpi molto piccoli. Dopo alcune prove,
                                                                                                  Umbria, eseguiti dallo studio BCPT di Perugia.    sembra che qualcosa possa andare nella
                                                                                                  In questi due progetti, c’è stato un lavoro sul   direzione giusta. Costruiamo il nome
                                                                                                  lettering ispirato alle forme arcaiche di         Siracusa partendo dai segni che riteniamo
                                                                                                  scrittura ed agli elementi architettonici.        più accattivanti, in più vediamo che
                                                                                                  Insieme al prof. Marco Tortoioli Ricci            la stratificazione culturale nel tempo
                                                                                                  esaminiamo e discutiamo sulle forme del           può essere comunicata anche con
                                                                                                  carattere. La cosa più naturale all’inizio        un movimento verticale delle lettere.
                                                                                                  sembra mantenere le grazie dei caratteri
                                                                                                  romani, ma rischieremmo di avere un carattere
                                                                                                  troppo legato al passato. Inoltre le grazie




72 |   FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
Dopo una prima fase di bozze sembra                 essere le difficoltà ma soprattutto i tempi
                                                     già delineata una possibile versione che            di incisione. Passo il periodo estivo a Siracusa.
                                                     ci convince; basterà qualche piccola modifica       Chiedo in giro di chi potrebbe aiutarmi in
                                                     per renderlo più leggibile. Il ritmo dato dalle     questo lavoro. Dopo qualche giorno di ricerca
                                                     lettere più grandi e da quelle che si spostano      capisco che l’unica persona che mi può essere
                                                     in alto è funzionante. In un secondo                di grande aiuto è il sig. Gibilisco, proprietario
                                                     momento decidiamo di modificare la A.               di una ditta di lavorazione di pietre tombali.
                                                     Dobbiamo ricordarci che il nostro lavoro deve
                                                     essere quanto più intuitivo e facilmente
                                                     comprensibile, in modo particolare quando
                                                     lavoriamo per un’amministrazione pubblica.
                                                     Una volta segnate le linee guida del marchio,
                                                     il segno nato dalla penna deve incontrare
                                                     il mezzo della pietra: occorre inciderlo.
                                                     Per fare questo è necessario avere i mezzi
                                                     giusti e le conoscenze adatte. Le incisioni sulla




                                                                                                                                                             immagine promozionale
                                                     pietra oggi vengono fatte con i pantografi,
                                                     macchinari appositi che riescono ad avere
                                                     precisione millimetrica. Quello che serve a noi
                                                     però è sfruttare le imperfezioni della mano
                                                     umana e i limiti tecnici che si incontrano
                                                     usando lo scalpello ed il martello.
                                                     Il prof. Luciano Perondi mi invita a provare
                                                     in prima persona. Non avendo né competenze
                                                     né conoscenze, chiedo di incontrare un type
                                                     designer che ha già fatto questo tipo
                                                     di esperienza: Albert Pinggerra. Da lui cerco
                                                     di farmi spiegare quali sono stati gli ostacoli
                                                     maggiori che aveva incontrato nello scolpire
                                                     il suo carattere: lo Strada. Avendo guardato
                                                     con attenzione il materiale che mi ha
                                                     mostrato, mi rendo conto di quali possono




74 |   FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
76 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
La scelta iniziale di creare un carattere per        cambino leggermente di forma, oppure
                                                     l’identità visiva di una città apre la porta alla    posizionate alla fine delle parole perdano
                                                     possibilità di sviluppare un’immagine                la discendente, se presentve. In questo modo,
                                                     forte. Prendendo in considerazione                   digitando il testo, il carattere è in grado
                                                     le applicazioni si prevede che il marchio            di gestire autonomamente le legature creando
                                                     non sia il suo unico uso impiego. Parte della        coppie di lettere che all’occorrenza si uniscono
                                                     comunicazione esterna, potrebbe essere               e mutano di posizione.
                                                     riconoscibile a primo impatto attraverso
                                                     di esso. Non è pensato per essere usato              Il carattere che identificherà con il suo segno
                                                     in testi troppo lunghi o in corpi piccoli,           è il nuovo carattere creato: il Meta Plus.
                                                     ma acquista forza in corpi grandi o come             Affianco al carattere che abbiamo disegnato,
                                                     headline. Per disegnarlo abbiamo preso               si sente l’esigenza di affiancarne un’altro,
                                                     spunto dai risultati della ricerca, cercando         che servirà a comporre i testi più lunghi
                                                     di mantenere alcune forme e riadattando              e/o ad essere utilizzato in ambiti in cui,
                                                     i disegni di ciascuna lettera in modo da             per motivi di chiarezza e semplicità il Sira
                                                     renderle omogenee tra loro.                          risulterebbe fuori luogo. Uno degli esempi

                        i risult




                                                                                                                                                             il carattere disegnato per il progetto d’identità SIRACUSAE
                                                     I segni Arabi, Ebraci entrano così                   potrebbe essere la composizione di paragrafi
                                                     in connessione con le incisioni dei tagliapietre     di testo oppure di segnaletiche.
                                                     e con i simboli più popolari, rappresentati dalle
                                                     forme scaramantiche dei pescatori.Si uniscono
                                                     segni molto diversi tra loro per forma
                                                     e provenienza in un unico formalismo.
                                                     Il carattere in minuscolo si sviluppa su tre righe

forme e ri                                           sulle quali le lettere, grazie a delle particolari
                                                     legature, si uniscono spostandosi nella parte
                                                     inferiore o superiore. Le vocali sono
                                                     le principali candidate a farlo, anche
                                                     se in alcune particolari combinazioni anche
                                                     le consonanti cambiano di posizione.
                                                     Questa funzione è attivabile grazie alla
d                                                    programmazione in Open Type. Si può notare
                                                     inoltre come alcune lettere legandosi ad altre




78 |   FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
80 |   FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
il logotipo
Dopo alcune prove iniziali ci rendiamo conto che la resa            Per quanto riguarda il colore, abbiamo
ottimale del logo si ottiene riproducendolo in negativo,            analizzato il colore della pietra siracusana.
in questo modo scegliamo questa versione come quella                Da quello che si nota a prima vista
principale. Per quanto riguarda il lato della comunicazione,        è molto chiara e non sarebbe funzionale usare
dovremmo aggiungere qualcosa al semplice nome della città.          un colore simile al bianco in previsione delle
Alla versione incisa decidiamo di aggiungere un elemento nella      possibili applicazioni. Un bianco leggermente
parte finale del nome, rifacendoci al nome storico “Syracusae”.     sporco sul bianco della carta rischia infatti
Infatti aggiungiamo una e cercando di renderla meno invasiva        di perdersi,ricordandoci che il marchio
possibile. Non vogliamo cambiare il nome, mimetizzandola            che abbiamo intenzione di usare prevede
in modo che sembra un ricciolo della precedente A.                  il lettering in negativo su un fondo colorato.
La nostra intenzione è quella di suggerire e non dimenticare        Guardando con attenzione, il colore della pietra
il nome storico. Il nome al plurale deriva dal fatto che            presenta delle sfumature più scure con zone
nell’antichità la città era composta da cinque polis più piccole;   che tendono ora al verde ora al rosa.
da qui il soprannome di pentapoli.                                  Queste tonalità si prestano e serviranno alle
                                                                    declinazioni del marchio.




  82 |       FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
declinazioni cromatiche e sistema d’identità




84 |   FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
applicazione
               86 |
PER POTER DESCRIVERE PIÙ CHIARAMENTE CHE COS’È
WOODLAND PARTO DA UNA LUNGA “PREMESSA”
DI SIMBOLI LEGATI ALL’ALBERO (LA FORESTA) E AI SUOI
RAPPORTI CON GLI ANIMALI (UOMO).                                WOODLAND
                                                                WOODLAND (DALL’INGLESE): AREA COPERTA
                                                                DA ALBERI. DIVERSAMENTE DALLA FORESTA,
                                                                PERMETTE AL SOLE DI PENETRARE
                                                                ATTRAVERSO I RAMI, LIMITANDO L’OMBRA.
                                                                GIACOMO TRIVELLINI
                                                                @ ...




                                                                                                                                                                    Immagine tratta da Woodland
                                                                Woodland è un libro.                                Termini diversi ma che comunque
                                                                Il libro contiene woodland e il suo mondo.          descrivono un’area circoscritta
                                                                Un mondo fatto di luce e di sagome                  e incontaminata, come lo è quella del libro.
                                                                che prendono forme che conosciamo,                  Il libro contiene anche un dvd.
                                                                che vediamo sempre e che forse non
                                                                ci stupiscono più. Un mondo dove predomina          Il dvd contiene un’animazione che riecheggia
                                                                la natura arcaica, incantarice e sublime.           le sensazioni delle illustrazioni,
                                                                La forma più simbolica e rappresentativa            ma le rende più reali e solide muovendole.
                                                                diventa quindi l’albero, che anima,                 Le scene sono tutte inedite, non presenti
                                                                protegge e distorce (a volte) le creature           nel libro, ma sono immerse nello stesso clima
                                                                che possiede (figure ambigue e bizzarre).           e nello stesso bianco.
                                                                Da qui il titolo “Woodland” che in italiano
                                                                può significare “foresta”, “bosco”,
                                                                o anche “terra del legno” o “terra degli alberi”.




 88 |   FF3300 | ILLUSTRAZIONE: Woodland - Giacomo Trivellini
IL SIMBOLISMO VEGETALE                                  immancabilmente alla primavera successiva
Il primo carattere distintivo e simbolicamente          in un ciclo senza fine. L’albero è quindi anche
significante delle piante è il loro appartenere         una potente immagine della forza vitale.
contemporaneamente al mondo                             Inoltre bisogna notare come l’uomo stesso,
sotterraneo e a quello esterno, condiviso con           nella sua figura corporea, riecheggi l’immagine
l’uomo. Gli alberi, poi, rappresentano un caso          arborea, con la sua struttura longilinea
particolare: costituiti da tre parti fortemente         ed ortogonale al suolo, al quale lo legano
caratterizzate nel loro aspetto                         i piedi, come delle radici, e dal quale sembra
(radici, fusto, chioma) sembrano aver                   volersi allontanare, per immergersicol capo,
differenziato la loro struttura in funzione             come la chioma degli alberi (e non si chiamano
dell’ambito cosmico nel quale le parti stesse           forse anche i capelli “chioma”?), nelle regioni
vengono a svilupparsi. Le radici, nere                  celesti. Ecco che quindi l’albero diviene
e nascoste, si snodano nelle profondità ignote          anche immagine simbolica dell’uomo,
della terra; il tronco appartiene al mondo              che a sua volta rappresenta un punto
degli uomini; e la chioma, con le foglie, i frutti      d’incontro tra le varie regioni cosmiche,
e i fiori, si estende al di sopra del mondo             riflesso, esso stesso, del Microcosmo
                                                        in cui si rispecchia fedelmente il Macrocosmo.




                                                                                                             Immagine tratta da Woodland
e dell’uomo, verso il cielo. L’albero è dunque
per eccellenza un simbolo vivente della                 Questa parentela tra uomo e mondo vegetale
struttura stratificata del cosmo, punto                 si esprime nei miti di creazione in cui l’uomo
di contatto fra i tre mondi, uranio, terrestre          discende direttamente da una pianta.
e ctonio. Nell’albero, poi, si compendiano              Ai miti dell’origine umana della pianta, fanno
anche i quattro elementi fondamentali                   riscontro parallelamente tutti quelli in cui
dell’Universo: la Terra, che ne sostanzia e nutre       le piante del mondo naturale hanno origine
le radici; l’Acqua che si diffonde come linfa           dalla morte o dalla trasformazione di un dio
in tutta la pianta; l’Aria che ne vivifica le fronde;   o di un eroe mitico: dal corpo di Osiride nasce
e il Fuoco che si sprigiona dal suo legno.              il grano; dal sangue di Attis, le viole; da quello
Ma senza dubbio il più evocativo degli aspetti          di Adone le rose e gli anemoni; Ciparisso
simbolici dell’albero è quello legato                   si trasforma in cipresso, Dafne in alloro e così
alla ciclicità della vegetazione, in cui                via. Ci si trova cioè in una situazione
si può scorgere chiarissimo un riferimento              di continuità simbolica: l’albero, simbolo
alla continuità vitale che supera indenne               dell’unità dei regni cosmici, lo è anche
fasi di apparente morte, per rinascere                  di quella dei regni della natura. E scompaiono,




 90 |         FF3300 | ILLUSTRAZIONE: Woodland - Giacomo Trivellini
TUTTO RIMANE SOSPESO TRA IL DETTO E IL NON
DETTO, TRA L’INDECIFRABILITÀ E LA SEMPLICITÀ
DELL’IMMAGINE, TRA PIÙ POSSIBILI SPIEGAZIONI,                   a questo punto, anche i confini tra l’animale        per questo la fantasia umana l’ha popolata
TUTTE PROBABILMENTE SBAGLIATE.                                  e il vegetale. Il persistere della credenza
                                                                in piante al confine tra il mondo vegetale
                                                                                                                     di Uomini del Bosco, folletti e coboldi,
                                                                                                                     ma anche di elfi buoni e in grado di aiutare chi li
                                                                e quello animale, anche fino a tempi recenti,        incontra. Per molti uomini spirituali, invece,
                                                                non fa che confermare la sostanziale unità           la foresta divenne un luogo di solitudine
                                                                ed omogeneità della potenza creatrice.               e di isolamento dalle preoccupazioni del
                                                                                                                     mondo abitato. Gli eremiti non temono
                                                                LA FORESTA E IL BOSCHETTO                            i pericoli della foresta, anche perchè sono
                                                                A differenza del singolo albero la foresta           protetti da forze superiori e inspiegabili a tutti.
                                                                rappresenta simbolicamente un mondo                  Dal punto di vista della psicologia del profondo,
                                                                alternativo a quello della terra coltivata           la foresta è il simbolo, per l’adolescente,
                                                                dall’uomo. Spesso compare nelle saghe e nelle        della femminilità, che egli deve esplorare
                                                                favole ed è popolata da esseri misteriosi quali      pur apparendogli inquietante. Il giovane
                                                                streghe, draghi, giganti, gnomi, leoni, orsi ecc.,   sembra così in generale dominato dal “verde
                                                                tutti personaggi che incarnano quei pericoli         crepuscolo dell’inconscio talora illuminato
                                                                che il giovane deve affrontare al momento            e talora oscuro, una vita nascosta al mondo
                                                                                                                     esterno”. La foresta come simbolo onirico




                                                                                                                                                                           Immagine tratta da Woodland
                                                                dell’iniziazione: alla fine, superate le prove,
                                                                diventerà un vero uomo. L’immagine risale            è ricca di “molti elementi, di natura anche
                                                                a quelle epoche nelle quali le foreste               contraddittoria, innocenti o minacciosi.
                                                                ricoprivano amplissime zone del mondo e              Vi si raccoglie ciò che forse un tempo, forse
                                                                le superfici da coltivare dovevano essere            non troppo lontano potrà affiorare ai livelli
                                                                strappate con fatica alla natura. Nei sogni          consci della nostra esistenza civilizzata”.
                                                                la “foresta oscura” indica una fase specifica        I briganti corrispondono alla personificazione
                                                                dell’evoluzione della personalità,                   di componenti primitive e pericolose del nostro
                                                                caratterizzata da un profondo                        essere, poichè la nostra natura non è, come
                                                                disorientamento: un’area legata alla sfera           si sa esclusivamente positiva.
                                                                dell’inconscio a cui l’uomo cosciente accede         Diverso dalla foresta è il boschetto, che non
                                                                con riluttanza. La luce, che nelle favole filtra     si estende a perdita d’occhio, ma rappresenta
                                                                attraverso i rami degli alberi, indica la speranza   uno spazio circoscritto di natura mistica
                                                                di un luogo finalmente sicuro. La foresta,           e prodigiosa, quasi magica. Mentre la foresta
                                                                natura selvaggia e caotica, viene sentita            oscura simboleggia la paura dell’uomo
                                                                in quanto tale come inquietante e minacciosa:        dinnanzi alla natura ignota e selvaggia,




 92 |   FF3300 | ILLUSTRAZIONE: Woodland - Giacomo Trivellini
il boschetto, limitato nella sua estensione,        qualcosa di extraumano e così l’animale
                                                               che può consistere anche soltanto                   diventa simbolo di una realtà a volte
                                                               di pochi alberi, rappresenta un luogo               soprannaturale, a volte “magica”.
                                                               di raccoglimento e di quieto incontro con           Niente o quasi, del resto, ci è più familiare,
                                                               potenze ed esseri sovrumani. Nel boschetto          fin dall’infanzia,delle immagini
                                                               sacro di Dodona, in Epiro, si venerava Zeus,        e rappresentazioni di animali. Personaggi
                                                               il quale esprimeva la sua volontà sotto forma       dei fumetti, dei cartoni animati e delle favole
                                                               di oracolo attraverso lo stormire delle querce,     sono ben conosciuti. Una buona metà dei
                                                               a lui consacrate. Nell’antica Roma era noto         libri per l’infanzia sono dedicati ad animali.
                                                               il boschetto sacro di Ariccia presso il lago        E nei sogni dei bambini riportati da Piaget,
                                                               di Nemi; esso era consacrato a Diana                su una trentina di osservazioni più o meno
                                                               aricina e un sacerdote ne sorvegliava gli alberi.   nette, nove si riferiscono a sogni di animali.
                                                               Tali boschetti offrivano spesso protezione          Né meno significativo è il fatto che i bambini
                                                               ai fuggitivi. È accertato che anche per i Celti     non abbiano mai visto la maggior parte degli
                                                               e Germani essi rappresentavano luoghi sacri,        animali che essi sognano. È ben presente,
                                                               in cui gli dei si rivelavano.                       poi, la favolosa mitologia sulle abitudini degli
                                                                                                                   animali, del tutto lontana da quel che può




                                                                                                                                                                      Immagine tratta da Woodland
                                                               ANIMALI E SIMBOLISMO                                rivelare l’osservazione diretta della realtà
                                                               Abbiamo già parlato dell’albero (e della            zoologica. Per cui la salamandra, nella nostra
                                                               foresta) come forza creatrice di vita.              immaginazione, resta sempre legata al
                                                               Con e attraverso l’albero prendono forma nuovi      fuoco come la volpe all’astuzia. L’esperienza,
                                                               esseri viventi, animali che si nutrono del suo      quindi, non potrà mai contraddire un certo
                                                               frutto o che ne trovano riparo.                     orientamento “animale” dello strato profondo
                                                               Siano considerati nostri amici fedeli oppure        del nostro immaginario. Vero è, peraltro,
                                                               siano evitati come nemici insidiosi;                che la distinzione tra i due mondi, quello
                                                               siano amati fino alla venerazione oppure            dell’immaginazione e quello della realtà
                                                               perseguitati fino al sacrificio, è certo che gli    esterna, è ben chiara. Così, i Kuranis
                                                               animali sono in un rapporto “passionale”            australiani, per esempio, distinguono
                                                               con l’uomo; un rapporto “magico” che risale a       assai chiaramente tra Animali e simbolo
                                                               tempi e a miti antichissimi. L’uomo riconosce       l’archetipo immaginario e l’animale oggetto
                                                               in ogni bestia (feroce o addomesticata)             dell’esperienza di caccia. Quest’ultimo viene
                                                               qualcosa di umano che gli somiglia ma anche         chiamato jiak, mentre all’archetipo animalesco




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FF3300 issue #5
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FF3300 issue #5

  • 1. Fuel Contents: for INTERVISTE: otolab - lenny - freedom & order: bilak / mooren / mevis - your delta - david pearson - mind ---------------------------------------- issue #05 TESI: siracusa - woodland - per specula in aenigmate - movimento naturale della popolazione - ---------------------------------------- DOSSIER: wijdeveld & wendigen - www.ff3300.com - info@ff3300.com Settembre/Ottobre - Anno II
  • 2. 0.001 FF3300 cambia, sposta il baricentro. EDITORIALE Un nuovo progetto grafico un nuovo progetto editoriale una nuova struttura redazionale nuove scelte nella gestione dei contenuti. Il nuovo Layout corrisponde al rinnovamento dell’identità della rivista, ad una sistematizzazione del lavoro redazionale, con una distribuzione dei carichi e dei tempi migliore, e di più facile gestione. - non ci sarà un indice - ogni articolo sarà riportato nella sua lingua originale - la rivista sarà composta utilizzando la doppia pagina, e non la singola - ogni doppia pagina avrà proporzioni 16:9, come lo schermo - i testi sono composti con il carattere disegnato da MOLOTRO: il Dic Per il resto non è cambiato nulla, dentro c’è sempre tanta “ciccia”. Alessandro
  • 3. 0.01 Direzione artistica & Direzione redazionale & Progetto editoriale: COLOPHON Alessandro Tartaglia Consulenza indispensabile e paziente: Carlotta Latessa, Silvio Nicola Spina, Luciano Perondi collabora anche tu con noi. Typefaces: invia i tuoi progetti Dic Sans - Dic Mono: disegnati da Luciano Perondi (Molotro) redazione@ff3300.com Hanno collaborato a questo numero: Sara Allevi, Silvio Nicola Spina, Carlotta Latessa, Ivano Salonia, Stefano Menconi, Gabriele Rosso, Roberto Picerno. Foto in copertina: Nunzio Saccinto Ringraziamento speciale: Luciano Perondi (Molotro) Website: www.ff3300.com 4| FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 4. 0.1 MOLOTRO THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG the quick brown fox jumps over the lazy dog TYPEDESIGN THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG www.molotro.com the quick brown fox jumps over the lazy dog THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG the quick brown fox jumps over the lazy dog DIC SPECIMEN. THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG the quick brown fox jumps over the lazy dog 6| FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 5. 1 TALKINGS 8| FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 6. WHAT IS OTOLAB? METODO E SENSO DEL RITMO, TRA INTERACTION DESIGN ED ARTI VISIVE. @ WWW.OTOLAB.NET Che tipo di progetti portate avanti? Da chi è composto il team? Negli ultimi 6 anni abbiamo lavorato Questa è sempre una domanda a cui foto archivio otolab prevalentemente sulle performance è tormentosamente lungo rispondere. audiovisive, intese come ricerca di sinestesia In modo estremamente sintetico: dies_ (audio, tra forme audio e forme video; anche se video, grafica), fd (video); kcid (audio); mud questa sperimentazione è quella per la quale (audio, video, grafica); massi (audio); orgone siamo più conosciuti, in realtà lavoriamo anche (video e software); peppolasagna (audio, su molte altri piani: produzioni di musica hardware e software); rudi_mental (audio); elettronica non associata al video, djing sn (audio); ssim_el (audio); tech_data (audio); dance, vjing, installazioni, realizzazione di tonylight (audio e hardware); xo00 (video e Esistono gli alieni? ne avete visti? opere derivate dalle performance, workshop e seminari. Attorno ad otolab si muovono una grafica); zerosinapsi (audio e video); menthos (audio); nina (audio). Ovviamente si. quindicina di persone, il che da un lato rende a volte complicata la gestione dell’interazione Ne conosciamo diversi, all’interno del collettivo, dall’altro mette in fucina una grande energia e conoscenze molto anche il collettivo ne è pieno. diverse. 11 | 10| FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 7. Tecnicamente come strumento audiovisivo (come Dolce o salato? comunicazione intermediale non è stato da meno. si crea una performance in “videomoog”) Siamo tanti, quindi c’è spazio e lo sviluppo di interfacce. Abbiamo trovato degli foto archivio otolab di live media? o una jam session di strumenti per tutto. studenti molto motivati Diciamo che non la questione visivi (“circo ipnotico”); Pensate che a livello didattico e un bellissimo spirito tecnica è il secondo step. si può stratificare tecniche Quali sono i possibili sviluppi sia stato interessante nell’affrontare il lavoro, Il primo passo è l’impostazione audio e video completamente di questi nuovi linguaggi? il workshop tenuto il tutto condito metodologica e progettuale diverse (come in “polystatic” riuscite a vedere della all’ISIA di Urbino? da una splendida cornice del lavoro: capire cosa o “stare_mesto”) o trovare applicazioni pratiche Che risultati avete ottenuto? architettonica, gastronomica vogliamo fare, declinarne gli dei difetti in uno strumento per il vostro lavoro Raccontateci questa e culturale. Decisamente una aspetti concettuali più salienti, e farli diventare un punto di avanguardia? esperienza... bella esperienza. etc. Una volta tracciato di forza (“hemline”); Da quando abbiamo iniziato a Noi al momento siamo il percorso, si decide come alcuni lavori hanno il loro punto fare corsi e laboratori interessati prevalentemente farlo; da questo punto di vista di forza nell’organizzazione ci siamo resi conto di quanto alle forme espressive non esistono regole precise: multischermo (“op7”) sia stimolante per noi avere strettamente artistiche, si può lavorare a fondo ed altri creano il mondo un feedback continuo con gli ma sicuramente esistono su una singola suggestione a partire dall’utilizzo studenti, ci aiuta a mantenere una miriade di applicazioni, data da un software di luci e audio multifonici una visione fresca sulle cose. dall’enterteinement agli (come in “quartetto .swf”) (“puntozero”). Il workshop che abbiamo interactive environements o costruire materialmente uno passando per la tenuto all’ISIA di Urbino 12 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 8. Il vostro lavoro è una questione di sensibilità o di razionalità? entrambe? in che misura? Entrambe le componenti sono fondamentali. Come ti ho detto la progettazione è cruciale, ma il momento della foto archivio otolab scelta della poetica delle forme è una questione strettamente legata alla sfera dell’emotività. 14 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 9. Qual’è stata la vostra esperienza progettuale audio e video, con Flash, con software per più sperimentali e quella delle serate più che vi ha lasciato di più dal punto di vista il 3d; ultimamente stiamo utilizzando molto legate alla techno. Sullo sfondo rimane l’idea foto archivio otolab umano? perché? Isadora, che è un ambiente relativamente del superlive, una performance audiovisiva Questa è una domanda alla quale è molto semplice per costruire strumenti audiovisivi multifonica per 8 schermi della durata difficile rispondere, perché ogni progetto complessi. Ma una parte sempre cresecente di 2 ore; per quello, però, abbiamo bisogno è un nuovo viaggio nel quale si impara del nostro lavoro è legata a strumenti di una produzione. qualcosa di nuovo. Sicuramente il primo punto autocostruiti, come il girello di fd e tonylight di svolta è stato “quartetto.swf”, perché e il pepposcopio di peppolasagna. ci ha insegnato molto sull’interplaying e sulla gestione di pattern complessi dal vivo; Progetti per il futuro? “op7” è stato un altro punto di svolta, perché Ce ne sono diversi in cantiere. Innanzitutto ci siamo trovati a lavorare sul palco vogliamo potenziare “puntozero”, un live in 9 per la prima volta. Ma, ripeto, ogni lavoro esafonico basato sulla sinestesia puntiforme è un nuovo viaggio. con un grande cerchio di luci; poi vogliamo utilizzare gli studi fatti per i visual dell’Icarus Quali sono i software che utilizzate per creare Enseble al rec_festival 2007 per un nuovo live; le vostre performance? inoltre, stiamo iniziando a lavorare Dipende sempre da quali sono gli obiettivi. su un nuovo live dance audiovisivo, con Lavoriamo con i principali software di editing l’obbiettivo di coniugare l’esperienza dei live 16 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 10. LEANDER HERZOG DAI GRAFFITI AL DESIGN GENERATIVO Generative design can handle that. Right now there is a community out TRA FUNK, HIPHOP, E JAZZ... there doing generative design, from client work to art. But where I come from and where I have been I’m the only one working with generative strategies. I’m sure that in the next years this will change. And maybe oneday even schools will realize that. @ ... Who are you? tell us something about you and what do you think about generative design? your imagination world... When I wrote my first loops I thought this will My name is Leander Herzog. People call me be a new way to produce images. Lenny. I do graffiti, illustration, graphic design Now I think that it is much more than only and webdesign. Since about two years complex computergraphics. I’m trying to learn to use my computer. Generative design opens up a lot of completely I started to use programming to do generative new ways for me. I believe that codebased graphics and became addicted to it. design together with new production Yes really, ask my girlfriend... technologies like fabbing, 3d-milling My aim is to be able to freely express myself and lasercutting will change the designworld. with all media. I can’t tell you about my And yes, a lot of this change is caused imagination world, I’m constantly trying by processing. Programming is nothing new, to visualize it... but that it is accessible to people like me is amazing. I’m no programmer, I’m extremely what do you think about design? bad with mathematics and I don’t like I love design. I can’t imagine to do anything computers. So without Casey Reas and Ben else. When I watch tv, I wonder why anyone Fry, I would only have my hands and adobe. gives a shit about design. I believe that in the future things will move, become more dynamic and complex. 18 | FF3300 | DESIGN GENERATIVO / ILLUSTRAZIONE / GRAFFITI: Leander Herzog
  • 11. Serial objects, variations, looking for a poetry in your works, choose 5 words to describe your way to design... love, trial, error, eat, sleep. frame 2012 Maya profecies tell some obscure space and how I can translate ideas into code. revelation about the end of the world, Everything I know about images, composition, what do you think about that? forms and colors I learned from graffiti. At least then we know that we will be safe for Graffiti is also about spreading your work all the next four years. I hope they were wrong over. I realized that graffiti is not only about and there is some time left for us to change walls and paint, and that with coding and the things. internet I can do more than just with running around on the local trainlines. Tell us something about your graffiti activity... The generative graphics I do at the moment have not much to do with graffiti, but in the I started writing graffiti when I was fourteen. near future it will. As a designer this is just off I then worked only analog until 2003. the topic, but as a writer i hope to take graffiti I realized that I have to get some digital skills. to a new level with what I’m learning now. Analog costs time and money. Digital costs Spraycans and coding seem to be something less money and even more time. completely unrelated, but it’s not. In search for styles I decided to go for The space for graffiti is getting smaller. interactive and moving images. If you have time and money and a crew that’s Now I’m slowly learning how to move in digital organized like the secret service, you can hit 20 | FF3300 | DESIGN GENERATIVO / ILLUSTRAZIONE / GRAFFITI: Leander Herzog
  • 12. 22 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 13. The names o three different person who changed the history... Joshua Davis, showed me that the streets. But in a few years this will become I can develop my own code. In case I can’t do it, impossible. At least where I live... I need to call somebody who can. In order to survive, graffiti needs to evolve into In the end nobody cares how an idea was built. digital spaces. And just using a mouse instead of using a can is not really an evolution. What did you study during your formation? what do you think about open source philosophy? Open source philosophy has definitely changed what I do is not completely stupid even before everybody I study at hyperwerk (www.hyperewerk.ch) my way of learning and working. in Basel/Switzerland. I started to study at the I try to use opensource tools whenever departement for visual communication possible. I cannot replace every commercial at the Basel School of Design. The school and software that I need with opensoure software. their approach to teaching is very classic and oldschool. I didn’t like those old cats and the students were also quite boring. It was more I really hope that oneday this will be possible. Another amazing thing is to see how opensource projects grow and evolve over else started talking about generative design. or less like in an office or governmentjob... time. For example within the processing- So I left this departement and went to community there is new stuff all the time foto archivio otolab frame Hyperwerk. At Hyperwerk there are not many and things get better every day, this is teachers but sometimes there are great wonderful. I believe that opensource is a real John Maeda, you do the math.. people for workshops like Marius Watz, Joreg, alternative to the commercial model. It works. or Massimo Banzi. That was very important for A lot is changing right now and we’ll see who me and a big influence on my personal work. makes it. Opensource is sexy. Serials suck. Right now I’m working on my diplomathesis. Fuck that. I don’t want these pro-special- I will have my bachelor at the end of this year. Design and code, two different world? gold-edition-packages, I’m broke anyway... I don’t want autoupdates and fileformats I don’t understand. And I don’t want the same Theo Jansen, just check him out, you’ll see... No. Code is just something like many other shiny buttons like everyone else. tools. Thinking with code is something one must learn. But after all it’s nothing different. What kind of music do you listen? The really important thing is having ideas and I listen to rap, jazz, funk andsoul. being creative. Maybe I need a pencil, a spraycan, a camera, or some kind of software. And if there is no software, 24 | FF3300 | DESIGN GENERATIVO / ILLUSTRAZIONE / GRAFFITI: Leander Herzog
  • 14. FREEDOM & ORDER QUATTRO MOSTRI SACRI DELLA GRAFICA FREEDOM AND ORDER È STATO ORGANIZZATO OLANDESE ALL’ISIA DI URBINO DALL’ISIA DI URBINO CON IL PATROCINIO DELL’AGI - ALLIANCE GRAPHIQUE INTERNATIONALE, DELL’AIAP - ASSOCIAZIONE ITALIANA PROGETTAZIONE PER LA COMUNICAZIONE @ WWW.ISIAURBINO.IT VISIVA E DEL COMUNE DI URBINO. Urbino, 17 marzo 2008 - Freedom and order, i quattro progettisti lavoreranno per un’intera l’evento che nel titolo prende spunto dallo settimana con gli studenti che avranno così Foto di Fabio Gioia stile progettuale dei maestri della grafica l’opportunità di entrare in relazione diretta olandese - ovvero perfetto equilibrio tra con quanto di meglio e di più innovativo rigore e sperimentazione - ne porta, per la offre la scena mondiale. Il programma della prima volta in Italia, quattro insieme: Karel manifestazione si apre lunedì 7 aprile alle ore Martens, Armand Mevis, Maureen Mooren, 15.30 con una conferenza aperta Peter Bilak. L’Olanda è infatti uno dei Paesi al pubblico, ad ingresso libero, per continuare “guida” nell’ambito della grafica e della fino a venerdì 11 con il workshop Crossover, tipografia grazie ad una diffusa cultura riservato ai frequentanti il corso di diploma della progettazione visiva, legata anche alla di secondo livello in comunicazione visiva. sensibilità della committenza pubblica Il workshop sarà accompagnato da una e i quattro graphic designer invitati dall’Isia mostra sui quattro maestri olandesi (Istituto Superiore Industrie Artistiche) progettata dagli studenti stessi ed allestita di Urbino, ne sono autorevoli testimoni. nella nuova aula magna della scuola, che ha Appartenenti a generazioni diverse, sede nel suggestivo monastero di S. Chiara, ma accomunati dal riconoscimento fondato per volere di Federico di Montefeltro. internazionale per il proprio lavoro e dall’impegno nella didattica ad alto livello, 26 | FF3300 | GRAFICA: Freedom and Order
  • 15. freedom and order /mevis do you prefer to design typefaces, or to Let’s go back to the beginning, when you design with typefaces? why? were about 25 years old... tell me something i prefer to design with typefaces, i never did it about that perid... how did you start to work, (typefaces), i don’t know tohow to do it, i don’t and where? know the software. And i have no fantasy We started to work in Amsterdam, straight about it. after art school , i was very naive, i didn’t understand what graphic design implied. what do you think about the connections But being naive also means that you have a between typography and writing? very open approach, meaning you do a lot of i don’t think every text need proper experimentation. We slowly discovered what typography, but good texts need good graphic design means. typography. who are your masters? what is the inheritance of dutch graphic Karel Martens, Tibor Kalman, Wim Crouwel, design school? what is your method? Jan van Toorn, Edward Fella, Piet Zwart, Wilem dutch inheritance is form follows function, Sandberg, Paul Rand, Hendrik Werkman Mevis & Van Daursen like modernism, my method is form follows concept. which are your models? Martin Margiela, Bruce Nauman, Lars von Trier. are you happy about your works? so and so, I end to be quite critical and not always happy with the results, i am most happy with recent works, but in general I think we achieved what I wanted to achieve. what does it mean to teach graphic design? i think it is important to help students to understand design, i think i am able to help them and that’s why i like to do it. 28 | FF3300 | GRAFICA: Freedom and Order
  • 16. Foto di Fabio Gioia / Tipografia di Peter Bilak FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab 30 |
  • 17. freedom and order /bilak do you prefer to design typefaces, As it comes to method, I don’t have one. come back to the beginning, when you was or to design with typefaces? why? I only try to take each single project seriously, about 25 years old... tell me something about I like to design typefaces because I find and work like this was my first project. that period... how do you start to work, and it fascinating how simple forms connect to This becomes difficult when the studio where? words and form written language. Type design is running for many years, and this is also When I was 25, I had my first job at a big is quite meditative, slow and sometimes a reason why I use various disciplines agency which I didn’t like. I quit my job after tedious process, and that’s why I also feel a in my work, so i don’t loose inspirations. 9 months, and went to postgraduate school need to sometimes to step away from it, and (Jan van Eyck Akademie in Maastricht). get a wider perspective, so I don’t look only are you happy about your work? This is where I met people who influence my at details of letters. To compensate, I write I am happy when I work. When I finish working, work (Karel Martens, Rick Poynor, Armand texts, and design - both activities requite I don’t think about the work too much. Mevis, Rick Poynor, Irma Boom) so this period to zoom out, and not work with details but had a major importance for other things with the whole. So both type design and what does it mean teach to design? to come. graphic design are complementary teaching design is a reflection on practice in my practice. and theory. Again, it further complements my work. I spent 4 days a week in my studio, Peter Bilak what do you think about relations between and one day teaching is a time to stop and typography and writing? think how other people work, which also Typography is a representation of language, has influence on my further work. so obviously writing and type are closely I am not thinking on my time in school as related. really teaching, because it is a postgraduate course. It is more about asking questions, and what is the inheritance of dutch graphic hopefully providing inspiration. You can teach design school? what is your method? how to make basic elements of design, but Although I have lived in the Netherlands that is not so interesting. As you know creative for 10 years, I am not Dutch, and in my work activities cannot really be thought, one has i combine various influences. I lived and to ask himself to step away from what has studies in 5 different countries, and each been already done, and find his own way. of them had a specific influence on my life and work. I suppose this is what shows also in my work, thought we cannot probably talk about method, but only influences. 32 | FF3300 | GRAFICA: Freedom and Order
  • 18. Foto di Fabio Gioia 34 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 19. freedom and order /mooren do you prefer to design typefaces, or to Let’s go back to the beginning, when you design with typefaces? why? were about 25 years old... tell me something I prefer to design with typefaces, i think design about that period... how did you start to work, typefaces is very specific and i am interesting and where? in design with typefaces. After graduated, i went to NYC, for one year, to work in a company. After that, i came back what do you think about the connections to Netherland, and i start to work, at first like between typography and writing? freelance, and after with Daniel van der Velden, typography is the form of the content (writing) and we worked toghether until 2007. Since the with typography i express the content end of 2007 i work on my own. what is the inheritance of dutch graphic who are your masters? design school? what is your method? when i was student Tibor Kalman, now i really i think it focus a lot on contents, and about don’t have a specific master, i do like a lot of mentality, in graphic design. graphic designers, but i am more interested and influenced by artists. foto archivio otolab Martens are you happy about your works? sometimes i am very happy, and sometimes i am less happy. what does it mean to teach graphic design? i think it is very important for students to be teached by graphic designers from this moment, i am not interesting in technical aspect, i think mentality is most important, the students have to learn at first mentality, approach, way to do. 36 | FF3300 | GRAFICA: Freedom and Order
  • 20. Foto di Fabio Gioia 38 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 21. DELTA Which were the writers and in generally the artists who inspired your works and your view of the letters’ evolutions? IL WRITER / ARCHITETTO CHE INTRODUSSE LA TERZA DIMENSIONE NEI GRAFFITI Many writers @ ... have more or less Who did you want to be as a kid? I wanted to be an inventer. to work for a company, and I decided that I wanted to do graphics. Through Graffiti I influenced me. Delta From New York had build some credits, so I could get some What was the first thing in your life that you commisions. remember being really passionate and excited about? Can you tell us a little bit about your to Paris to all background? I remember Lego, making plastic model kits, airplanes, then photography, then graffiti. I have been living in Amsterdam since I was 4 years old. Starting writing graffiti at age 14, Can you tell us about your artistic education? went to study Design engineering, after that over the world. being a self declared graphic designer, turning I didn’t do any official artistic education. I did into an artist over time. go to study design engineering. But basic education was self education and by What influences has your local scene had on graffiti culture. your work? Probably more then I would recognise myself. How did you come to be involved in graphic design and visual culture? After graduating engineering, I didnt want 40 | FF3300 | GRAFFITI / ARCHITETTURA / GRAFICA: Delta
  • 22. Delta 42 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 23. Which way your “being an artist” conditioned got the credit and the attention they deserved. your family living? I am sure there are. Also many people that get It is more easy, as I can start whenever I want. more credit then they deserve. But time sorts On the other hand, I do bring my work home, out many things. MC Hammer is not that big sometimes also working on sundays now anymore, is he. Tell us a little about the work you made for You’ve worked on art toys. What are those your latest show in London. How do you live made of, how did you construct them, and do the moments before the opening of your they represent anything? exhibition? The toys I did were made of vinyl, they were I have been working for quite some time for just a little adventure. The whole production this show. It felt like doing exams in a way. I took about a year, and lots of work. But it was am pretty happy with all the work done for nice to get the boxes with the logo on it in. that. I think it is another step forwards. Can you tell me about your best experience Where do you get your inspiration from? with a client? Delta Can be verious things. Music, decay, stuff in Tough question. I do not do many work with general, events, other peoples work. clients anymore, mainly autonomous, but Best thing is when a client trusts you, and leaves What are you working on at the moment? you do what you want to do. Cleaning up my studio, to get back to work Please tell us more about your lifestyle. again. For example describe your typical day, your favourite movie, favourite music, food. When you started painting graffiti, were you already thinking that art could be a lifestyle haha, family man. Getting up early, playing for you? When did you realize that you could with my son, working, going home. not very live on art? rock and roll. When I started writing, I had never the idea that I would do something like that after turning 18 years old. Looking back do you feel there are writers, street artists who have not 44 | FF3300 | GRAFFITI / ARCHITETTURA / GRAFICA: Delta
  • 24. What do you enjoy doing in your free time? If I wake up really earlly, I don’t mind taking a little nap. What are your future projects in general? I have several ideas for new work I want to work on. Can’t tell that right now. Delta Delta 46 | FF3300 | GRAFFITI / ARCHITETTURA / GRAFICA: Delta
  • 25. WHAT’S THE AIM OF YOUR ART WORK? IT’S A MISSION. I JUST WANT TO MAKE THINGS. Delta 48 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 26. GREAT IDEAS! There is no early Christian font revival contemporary with St Augustine, so designer Catherine Dixon decided on a more lateral approach for Confessions AN INTERVIEW WITH DAVID PEARSON, of a Sinner (Great Idea no. 3): ‘... my work focused instead on ideas AUTHOR OF PENGUIN TYPOGRAPHICAL COVERS about how lettering could be used in a certain celebratory and decorative sense. I also wanted to retain a crudeness in the letterforms used. The Vere Dignum font offered both these things. It also reflected @ WWW.DAVIDPEARSONDESIGN.CO.UK ideas about visual excess and restraint as it has an over indulgent, curly variant of the plain base font. I have to say, though, that it bothered me quite a lot at first that the who are your masters? I was lucky enough to get the job and start letterforms were not historically legitimate. Hans Schmoller Hans’s attention to detail and the day after I graduated. But that is to miss the point of the series idea, GREAT IDEAS #1 beautifully restrained, economic typography I think. That has far more to do with is hard not to admire. How did you convince your commitence a way of looking at aspects of past practice Derek Birdsall The clarity and sophistication to product a typographic and mostly and extracting the ideas informing that of Derek’s ideas emphasize the difference chamaleonic book layouts? practice, as much as it is about copying between individual cover designs, making I argued that - due to the highly subjective the visual manifestations of different them easily memorized and instantly nature of philosophy, why should we use literal styles.’ recognizable, and yet – when his books are imagery that might only serve to mislead displayed collectively – they seem to have the reader. Type-driven covers challenge the the most wonderful cumulative effect. Derek reader to project meaning onto them, and so, is a major reason for me wanting to work seem to fit better the subject. for Penguin and on series books in particular. After all, if you can activate the reader’s interpretive participation you will make the How you and Penguin Books did you meet? whole experience a more meaningful one. I checked Penguin’s website for job opportunities every week during my last few Did you impose it? or not? months at University and one day discovered a I did, yes. vacant post in the text design department. 50 | FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
  • 27. What is “great ideas”? how did you design it? * Free from protective, ultraviolet laminates. An initial concern was sparked by the lack tell us more... of a publisher’s logo on the covers. Great Ideas are a series of 20 books charting What do you think about Jan Tchichold and To emphasise the period-specific styling I had over 2,000 years of social, political and Penguin Books history? decided to represent the company and series philosophical writing. The design situates the He was there for just two years but the names with words only, arguing that this writing in its historical and geographical place impression he made was so significant that treatment – when applied consistently across through typography and incorporates a limited you’d be forgiven for thinking it a lifetime. 20 titles – would then create its own brand colour palette (black, and red, which is the I’m an avid collector of Penguin books and identity. The roughs seemed to have traditional second printing colour) to create this in-turn has provided me with a broad an immediate impact, and this bought a unified look across all titles. understanding of Penguin history and an me time to go away and research the project The debossing of type tips a nod to letterpress ambition to uphold their design values in my in full, with the expectation that I would return printing (albeit in a rather amplified way) while own work. with a more complete solution. During this the choice of an uncoated*, off-white stock period I was able to sound out other designers reinforces the link with traditional printing. – namely Phil Baines and Catherine Dixon (my college tutors), and one of my old classmates, Alistair Hall. This would ensure two things: that the project would have an in-built level GREAT IDEAS #1 Note. The word ‘Great’ refers to the impact these texts had on the world rather than an of quality control (typophiles can be very assessment of their virtues. unforgiving if you get it wrong) and that collectively the covers would appear varied and interesting. Phil’s approach opened my eyes and made me realise that I too could To do this I held back until push the idea further than I had originally I was ready to show all 20 imagined. The series could have quite easily covers at the same time, thus turned into a straight-laced, visual history making the strongest possible of lettering, but we were now finding more and statement. more abstract ways to represent the subject matter. This gave the project personality and even a little humour. Finally, after eight weeks of intense activity, came the unveiling. I guess I’d begun to feel rather protective of the work since it was the first project I’d been allowed to manage, so I wanted to give it the strongest chance of success. 52 | FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
  • 28. Which music do you listen to while you are designing? I mainly listen to moody instrumental stuff during the day - especially if I’m typesetting. Things like: Susumu Yokoto; Murcof; Do Make Say Think; Minotaur Shock or Kings of Convenience if I’m in the mood for some vocals.I’m also obsessed by a pretentious arts radio station called ‘Resonance FM’. They think nothing of broadcasting insect noises for 5 hour-on-end and this can often lead to weird and wonderful image making! GREAT IDEAS #3 54 | FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
  • 29. GREAT IDEAS #3 GREAT IDEAS #2 56 | FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
  • 30. ABOUT GREAT IDEAS In the UK, this rather utilitarian approach The conceit for ‘Great Ideas’ is to take existing has never been more neatly executed than Penguin books and chip pieces off. by Penguin Books in its early years. This is partly to try to encourage buyers to go The founding of the company in 1935 heralded from the chip back to the classic it came from & PENGUIN BOOKS... a new, egalitarian era of publishing. and partly to remain true to the vision of Allen For the first time, the ordinary man or woman Lane (the founder of Penguin Books), that the in the street was able to buy a pocket-sized publisher existed to educate and to popularise. * paperback for the price of a packet While spanning over 2,000 years of philosophy, of cigarettes. Bookbuying was no longer the the first 20-book selection addresses many preserve of the privileged classes, and books very contemporary issues, such could now sell in huge quantities. Significantly, as globalisation, the environment, religious Penguin achieved this early success without intolerance, and so on. the aid of pictures, shiny foil or marketing So what is the most appropriate aesthetic slogans, just simple, approachable design. for philosophy? How do you sum up a text Over the years, the clarity of Penguin’s that tells us everything and, yet nothing at all? In Britain today, books fight fiercely for shelf space. Full-bleed pictures purpose had become somewhat compromised Perhaps abstract shapes, patterns and huge type are very much the norm, and the idea that a quietly by shifting production costs and or evocative landscapes? At once these GREAT IDEAS #3 suggestive cover could be heard through the noise seems to be an increasingly competitive marketplace. solutions feel too contrived, too knowing. increasingly overlooked. There is a common notion within publishing And in the field of ‘classic’ literature, in order that academics will buy a book regardless of its cover whereas your to maintain their leading position – and to average consumer has to be manipulated all the way to the check-out. justify their cover price – many of the books had developed into unwieldy tomes loaded This is a belief not found commonly in other European countries, with annotation and critical essays which had wherebooks are consistently packaged with dignity and a respect the effect of narrowing their appeal, resulting for thebuying public. Austere-looking covers sit happily next to packets in a more academic readership. ofsweets in Italian railway kiosks, whilst the most commercial French In 2004 Simon Winder (a Commissioning Editor novels need carry no more information than a tiny title and author for Penguin Press) began to develop an idea name on a plain white background. for a mini-series – modest in both pagination and price – that might go some way towards shaking off the stigma that had attached itself to the buying of classic literature. These new books would revert to Penguin’s original ‘A’ format* which would give them back an easy, pamphletty feel and enable a significant price reduction. 58 | FF3300 | TIPOGRAFIA / GRAFICA: Great Ideas! - David Pearson
  • 31. 2 PROJECTS 60 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 32. SIRACUSAE IPOTESI D’IDENTITÀ VISIVA - CITTÀ DI SIRACUSA IVANO SALONIA @ ... Per immagine coordinata si intende Operativamente l’immagine coordinata nasce l’immagine che enti, società ditte, danno generalmente ed è impostata sul marchio, Sketch - SIRACUSAE di se attraverso la particolare di struttura sul logotipo, e si sviluppa in tutte le estetica degli stampati, della pubblicità, applicazioni funzionali, dallo stampato per della segnaletica e del design dei prodotti corrispondenza al biglietto di presentazione, o del particolare stile dei servizi offerti. dal catalogo al manifesto, alla confezione Il concetto di immagine contiene in sé quindi del prodotto, fino alle insegne sui mezzi sia gli aspetti formali sia gli aspetti di trasporto fino alla pubblicità. di contenuto, di credibilità delle comunicazioni L’aspetto formale è preponderante: visive coordinate dalla progettazione in modo si identifica l’emittente attraverso scelta globale. L’immagine è tanto più valida quanto precisa di elementi grafici: essa ovviamente più stretta e la correlazione fra la sostanza può anche essere negativa, nel senso e l’appartenenza delle sue comunicazioni. di identificare non solo ciò che si deve fare, ma D’altronde è stata ampiamente verificata anche ciò che non si deve fare l’ipotesi che una valida progettazione globale (leggi l’uso di determinati colori, di immagine possa influenzare le decisioni o accostamenti o situazioni, ecc.). di comportamento dell’emittente, nel senso di prevenire o correggere aspetti o fatti che contrastano con la (buona immagine) prevista. 62 | FF3300 | GRAFICA: Identità visiva di Siracusa
  • 33. Immagini da Siracusa / materiale di ricerca 64 | FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
  • 34. I marchi per l’immagine delle città possono un organismo di promozione). Il progetto nasce dall’esigenza della città essere ricondotti a tre tipologie. Devono quindi perseguire in primo luogo di Siracusa di avere per sé un’identità visiva, In tutti i casi rappresentano e rendono visivo l’obiettivo di rendere riconoscibile un’attività, fino ad ora assente. L’ente Provincia il volto delle città con un segno,una marca, e quindi hanno solitamente una fisionomia in collaborazione con l’Aiap bandisce un simbolo, ma differiscono in maniera caratterizzata in funzione da esplicitare un concorso internazionale a riguardo. sostanziale in relazione al valore strategico il senso di organizzazione e struttura. Un concorso che mira a fornire ai progettisti e comunicativo di questi distintivi d’immagine. Esprimono una necessità comunicativa quanto più materiale visivo e storico, tale Un primo ambito è rappresentato da quei molto significativa, fanno conoscere la città, da chiarire in partenza le esigenze segni che definiscono il volto istituzionale ma sempre riconducendola alla identità e le caratteristiche di una città con una storia di una città, il suo essere ambito del servizio o della funzione proposta. millenaria come Siracusa. II percorso comincia amministrativo, municipalità. Sono strumenti attuativi della promozione con una raccolta di elementi che riassumono I marchi solitamente si richiamano alla urbana, che possono al tempo stesso le peculiarità della città, a tal proposito “memoria” araldica delle città,hanno una esprimere una potenzialità comunicativa seguono numerose mostre e convegni. impostazione progettuale di consuetudine. che oltrepassa lo specifico da rappresentare. A dare un’indicazione molto importante Sono stemmi costruiti con i richiami storici, Un terzo caso, infine ed è questo l’oggetto c’è anche il parere dei cittadini, che in una gli emblemi, le tradizioni visive della città. del concorso di Siracusa, i marchi raccolta d’interviste, dicono la loro su come Nel casomancassero, con lo stesso impianto rappresentano il dato visivo di un vero vorrebbero vedere rappresentata la propria Testo di Mario Piazza identità visive di riferimento (città, regioni, istituzioni) araldico vengono adattate anche forme e proprio brand. Sono la forma visiva, città. Le indicazioni a riguardo sono tante moderne, rese schematiche e sovente la dote comunicativa, di un prodotto e tutte diverse, come tanti sono gli elementi di derivazione aziendale. Questa tipologia che non è solo la città nella sua forma storici e naturalistici rappresentativi del luogo. di marchi risponde sovente ad ambiti di amministrativa, e neppure solo in quella codificazione in riferimento ai dispositivi performativa del turismo o di altre strategie araldici, dove segni e colori sono normati, economiche, ma è molto di più. È l’insieme rispondono a precisi significati. Devono di tutte queste risorse, ma anche e soprattutto contemplare, nelle forme, uno statuto il loro essere valori spendibili per la distinzione, di esplicita ufficialità ed adempiere non la riconoscibilità, la concorrenzialità. Il “nome” solo alle necessità di identificazione e di visivo si trasforma in un vero e proprio comunicazione (in genere istanze secondarie), prodotto, la città diventa una marca, il centro ma soprattutto quelle che potremmo di una strategia di marketing ad ampio definire liturgiche (protocolli cerimoniali, spettro. Diventa anche “sigillo di qualità” rappresentanza). Un secondo caso raggruppa per i comportamenti degli attori locali, per le quei marchi che rappresentano in forma molteplici azioni di promozione sintetica e visiva l’immagine delle città e per le infinite gamme di articoli e merci che con la funzione preminente di individuare possono essere prodotti. un servizio e/o una funzione (l’ufficio turistico, 66 | FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
  • 35. 68 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 36. Il primo passo da fare è quello di scegliere si sono sovrapposti e mischiati tra di loro, il percorso progettuale più appropriato: cosa lasciando segni nella cultura e nella città. rappresentare? Rappresentare? Descrivere? Questo insieme di culture rappresenta COME?... una fonte di ricchezza, un patrimonio culturale unico. Il nostro lavoro partirà dai segni lasciati dalle varie culture abbracciando Una scelta che influenzerà il resto del lavoro sia i segni più prettamente religiosi sia quelli merita particolare attenzione. L’idea di base che appartengono alla sfera popolare. è quella di valorizzare la storicità di Siracusa Un singolo segno è poco, ma un intero alfabeto con un segno che si ispira al passato ma che no! Un nuovo carattere che riprenda si rivolge al futuro. Dopo un’attenta analisi un po’ della storia della città, che si ispiri degli elementi siamo giunti alla conclusione ai segni lasciati nel tempo dalle culture e dalle che la scelta di uno solo di essi comporterebbe religioni, ai segni popolari e religiosi, è quello un’inevitabile esclusione di tutti gli altri. che fa per noi. Una elaborazione grafica di qualche monumento potrebbe inoltre apparire troppo didascalica e semplicistica. La scelta giusta Ricerca iconografica e segni corrispondenti sembra essere quella di evidenziare la moltitudine di civiltà e culture che nel corso degli anni hanno caratterizzato, non sempre in tempi diversi, lo stesso luogo. La storia di Siracusa infatti ha conosciuto la presenza di tante culture diverse. La città fu fondata nel 734 a.C. da coloni greci, successivamente passò un lungo periodo di tirannia fino al 212 a.C. quando perse ogni autonomia e libertà sotto l’Impero Romano. Dopo quasi tre secoli venne annessa all’impero Bizantino. Nel 878 gli Arabi conquistarono gran parte della Sicilia Orientale tra cui Siracusa, dopo di essi vennero i Normanni, gli Svevi e gli Spagnoli. All’interno del centro storico inoltre troviamo un intero quartiere ebraico; “la Giudecca”. I trascorsi storici delineano una moltitudine di culture che nel corso dei secoli 70 | FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
  • 37. elementi tratti dalla ricerca iconografica Un elemento di chiaro esempio mi è dato dai potrebbero perdersi, nell’uso del carattere lavori per la regione Sardegna e per la regione a corpi molto piccoli. Dopo alcune prove, Umbria, eseguiti dallo studio BCPT di Perugia. sembra che qualcosa possa andare nella In questi due progetti, c’è stato un lavoro sul direzione giusta. Costruiamo il nome lettering ispirato alle forme arcaiche di Siracusa partendo dai segni che riteniamo scrittura ed agli elementi architettonici. più accattivanti, in più vediamo che Insieme al prof. Marco Tortoioli Ricci la stratificazione culturale nel tempo esaminiamo e discutiamo sulle forme del può essere comunicata anche con carattere. La cosa più naturale all’inizio un movimento verticale delle lettere. sembra mantenere le grazie dei caratteri romani, ma rischieremmo di avere un carattere troppo legato al passato. Inoltre le grazie 72 | FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
  • 38. Dopo una prima fase di bozze sembra essere le difficoltà ma soprattutto i tempi già delineata una possibile versione che di incisione. Passo il periodo estivo a Siracusa. ci convince; basterà qualche piccola modifica Chiedo in giro di chi potrebbe aiutarmi in per renderlo più leggibile. Il ritmo dato dalle questo lavoro. Dopo qualche giorno di ricerca lettere più grandi e da quelle che si spostano capisco che l’unica persona che mi può essere in alto è funzionante. In un secondo di grande aiuto è il sig. Gibilisco, proprietario momento decidiamo di modificare la A. di una ditta di lavorazione di pietre tombali. Dobbiamo ricordarci che il nostro lavoro deve essere quanto più intuitivo e facilmente comprensibile, in modo particolare quando lavoriamo per un’amministrazione pubblica. Una volta segnate le linee guida del marchio, il segno nato dalla penna deve incontrare il mezzo della pietra: occorre inciderlo. Per fare questo è necessario avere i mezzi giusti e le conoscenze adatte. Le incisioni sulla immagine promozionale pietra oggi vengono fatte con i pantografi, macchinari appositi che riescono ad avere precisione millimetrica. Quello che serve a noi però è sfruttare le imperfezioni della mano umana e i limiti tecnici che si incontrano usando lo scalpello ed il martello. Il prof. Luciano Perondi mi invita a provare in prima persona. Non avendo né competenze né conoscenze, chiedo di incontrare un type designer che ha già fatto questo tipo di esperienza: Albert Pinggerra. Da lui cerco di farmi spiegare quali sono stati gli ostacoli maggiori che aveva incontrato nello scolpire il suo carattere: lo Strada. Avendo guardato con attenzione il materiale che mi ha mostrato, mi rendo conto di quali possono 74 | FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
  • 39. 76 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 40. La scelta iniziale di creare un carattere per cambino leggermente di forma, oppure l’identità visiva di una città apre la porta alla posizionate alla fine delle parole perdano possibilità di sviluppare un’immagine la discendente, se presentve. In questo modo, forte. Prendendo in considerazione digitando il testo, il carattere è in grado le applicazioni si prevede che il marchio di gestire autonomamente le legature creando non sia il suo unico uso impiego. Parte della coppie di lettere che all’occorrenza si uniscono comunicazione esterna, potrebbe essere e mutano di posizione. riconoscibile a primo impatto attraverso di esso. Non è pensato per essere usato Il carattere che identificherà con il suo segno in testi troppo lunghi o in corpi piccoli, è il nuovo carattere creato: il Meta Plus. ma acquista forza in corpi grandi o come Affianco al carattere che abbiamo disegnato, headline. Per disegnarlo abbiamo preso si sente l’esigenza di affiancarne un’altro, spunto dai risultati della ricerca, cercando che servirà a comporre i testi più lunghi di mantenere alcune forme e riadattando e/o ad essere utilizzato in ambiti in cui, i disegni di ciascuna lettera in modo da per motivi di chiarezza e semplicità il Sira renderle omogenee tra loro. risulterebbe fuori luogo. Uno degli esempi i risult il carattere disegnato per il progetto d’identità SIRACUSAE I segni Arabi, Ebraci entrano così potrebbe essere la composizione di paragrafi in connessione con le incisioni dei tagliapietre di testo oppure di segnaletiche. e con i simboli più popolari, rappresentati dalle forme scaramantiche dei pescatori.Si uniscono segni molto diversi tra loro per forma e provenienza in un unico formalismo. Il carattere in minuscolo si sviluppa su tre righe forme e ri sulle quali le lettere, grazie a delle particolari legature, si uniscono spostandosi nella parte inferiore o superiore. Le vocali sono le principali candidate a farlo, anche se in alcune particolari combinazioni anche le consonanti cambiano di posizione. Questa funzione è attivabile grazie alla d programmazione in Open Type. Si può notare inoltre come alcune lettere legandosi ad altre 78 | FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
  • 41. 80 | FF3300 | MUSICA / GRAFICA: otolab
  • 42. il logotipo Dopo alcune prove iniziali ci rendiamo conto che la resa Per quanto riguarda il colore, abbiamo ottimale del logo si ottiene riproducendolo in negativo, analizzato il colore della pietra siracusana. in questo modo scegliamo questa versione come quella Da quello che si nota a prima vista principale. Per quanto riguarda il lato della comunicazione, è molto chiara e non sarebbe funzionale usare dovremmo aggiungere qualcosa al semplice nome della città. un colore simile al bianco in previsione delle Alla versione incisa decidiamo di aggiungere un elemento nella possibili applicazioni. Un bianco leggermente parte finale del nome, rifacendoci al nome storico “Syracusae”. sporco sul bianco della carta rischia infatti Infatti aggiungiamo una e cercando di renderla meno invasiva di perdersi,ricordandoci che il marchio possibile. Non vogliamo cambiare il nome, mimetizzandola che abbiamo intenzione di usare prevede in modo che sembra un ricciolo della precedente A. il lettering in negativo su un fondo colorato. La nostra intenzione è quella di suggerire e non dimenticare Guardando con attenzione, il colore della pietra il nome storico. Il nome al plurale deriva dal fatto che presenta delle sfumature più scure con zone nell’antichità la città era composta da cinque polis più piccole; che tendono ora al verde ora al rosa. da qui il soprannome di pentapoli. Queste tonalità si prestano e serviranno alle declinazioni del marchio. 82 | FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
  • 43. declinazioni cromatiche e sistema d’identità 84 | FF3300 | GRAFICA: Siracusae - Ivano Salonia
  • 44. applicazione 86 |
  • 45. PER POTER DESCRIVERE PIÙ CHIARAMENTE CHE COS’È WOODLAND PARTO DA UNA LUNGA “PREMESSA” DI SIMBOLI LEGATI ALL’ALBERO (LA FORESTA) E AI SUOI RAPPORTI CON GLI ANIMALI (UOMO). WOODLAND WOODLAND (DALL’INGLESE): AREA COPERTA DA ALBERI. DIVERSAMENTE DALLA FORESTA, PERMETTE AL SOLE DI PENETRARE ATTRAVERSO I RAMI, LIMITANDO L’OMBRA. GIACOMO TRIVELLINI @ ... Immagine tratta da Woodland Woodland è un libro. Termini diversi ma che comunque Il libro contiene woodland e il suo mondo. descrivono un’area circoscritta Un mondo fatto di luce e di sagome e incontaminata, come lo è quella del libro. che prendono forme che conosciamo, Il libro contiene anche un dvd. che vediamo sempre e che forse non ci stupiscono più. Un mondo dove predomina Il dvd contiene un’animazione che riecheggia la natura arcaica, incantarice e sublime. le sensazioni delle illustrazioni, La forma più simbolica e rappresentativa ma le rende più reali e solide muovendole. diventa quindi l’albero, che anima, Le scene sono tutte inedite, non presenti protegge e distorce (a volte) le creature nel libro, ma sono immerse nello stesso clima che possiede (figure ambigue e bizzarre). e nello stesso bianco. Da qui il titolo “Woodland” che in italiano può significare “foresta”, “bosco”, o anche “terra del legno” o “terra degli alberi”. 88 | FF3300 | ILLUSTRAZIONE: Woodland - Giacomo Trivellini
  • 46. IL SIMBOLISMO VEGETALE immancabilmente alla primavera successiva Il primo carattere distintivo e simbolicamente in un ciclo senza fine. L’albero è quindi anche significante delle piante è il loro appartenere una potente immagine della forza vitale. contemporaneamente al mondo Inoltre bisogna notare come l’uomo stesso, sotterraneo e a quello esterno, condiviso con nella sua figura corporea, riecheggi l’immagine l’uomo. Gli alberi, poi, rappresentano un caso arborea, con la sua struttura longilinea particolare: costituiti da tre parti fortemente ed ortogonale al suolo, al quale lo legano caratterizzate nel loro aspetto i piedi, come delle radici, e dal quale sembra (radici, fusto, chioma) sembrano aver volersi allontanare, per immergersicol capo, differenziato la loro struttura in funzione come la chioma degli alberi (e non si chiamano dell’ambito cosmico nel quale le parti stesse forse anche i capelli “chioma”?), nelle regioni vengono a svilupparsi. Le radici, nere celesti. Ecco che quindi l’albero diviene e nascoste, si snodano nelle profondità ignote anche immagine simbolica dell’uomo, della terra; il tronco appartiene al mondo che a sua volta rappresenta un punto degli uomini; e la chioma, con le foglie, i frutti d’incontro tra le varie regioni cosmiche, e i fiori, si estende al di sopra del mondo riflesso, esso stesso, del Microcosmo in cui si rispecchia fedelmente il Macrocosmo. Immagine tratta da Woodland e dell’uomo, verso il cielo. L’albero è dunque per eccellenza un simbolo vivente della Questa parentela tra uomo e mondo vegetale struttura stratificata del cosmo, punto si esprime nei miti di creazione in cui l’uomo di contatto fra i tre mondi, uranio, terrestre discende direttamente da una pianta. e ctonio. Nell’albero, poi, si compendiano Ai miti dell’origine umana della pianta, fanno anche i quattro elementi fondamentali riscontro parallelamente tutti quelli in cui dell’Universo: la Terra, che ne sostanzia e nutre le piante del mondo naturale hanno origine le radici; l’Acqua che si diffonde come linfa dalla morte o dalla trasformazione di un dio in tutta la pianta; l’Aria che ne vivifica le fronde; o di un eroe mitico: dal corpo di Osiride nasce e il Fuoco che si sprigiona dal suo legno. il grano; dal sangue di Attis, le viole; da quello Ma senza dubbio il più evocativo degli aspetti di Adone le rose e gli anemoni; Ciparisso simbolici dell’albero è quello legato si trasforma in cipresso, Dafne in alloro e così alla ciclicità della vegetazione, in cui via. Ci si trova cioè in una situazione si può scorgere chiarissimo un riferimento di continuità simbolica: l’albero, simbolo alla continuità vitale che supera indenne dell’unità dei regni cosmici, lo è anche fasi di apparente morte, per rinascere di quella dei regni della natura. E scompaiono, 90 | FF3300 | ILLUSTRAZIONE: Woodland - Giacomo Trivellini
  • 47. TUTTO RIMANE SOSPESO TRA IL DETTO E IL NON DETTO, TRA L’INDECIFRABILITÀ E LA SEMPLICITÀ DELL’IMMAGINE, TRA PIÙ POSSIBILI SPIEGAZIONI, a questo punto, anche i confini tra l’animale per questo la fantasia umana l’ha popolata TUTTE PROBABILMENTE SBAGLIATE. e il vegetale. Il persistere della credenza in piante al confine tra il mondo vegetale di Uomini del Bosco, folletti e coboldi, ma anche di elfi buoni e in grado di aiutare chi li e quello animale, anche fino a tempi recenti, incontra. Per molti uomini spirituali, invece, non fa che confermare la sostanziale unità la foresta divenne un luogo di solitudine ed omogeneità della potenza creatrice. e di isolamento dalle preoccupazioni del mondo abitato. Gli eremiti non temono LA FORESTA E IL BOSCHETTO i pericoli della foresta, anche perchè sono A differenza del singolo albero la foresta protetti da forze superiori e inspiegabili a tutti. rappresenta simbolicamente un mondo Dal punto di vista della psicologia del profondo, alternativo a quello della terra coltivata la foresta è il simbolo, per l’adolescente, dall’uomo. Spesso compare nelle saghe e nelle della femminilità, che egli deve esplorare favole ed è popolata da esseri misteriosi quali pur apparendogli inquietante. Il giovane streghe, draghi, giganti, gnomi, leoni, orsi ecc., sembra così in generale dominato dal “verde tutti personaggi che incarnano quei pericoli crepuscolo dell’inconscio talora illuminato che il giovane deve affrontare al momento e talora oscuro, una vita nascosta al mondo esterno”. La foresta come simbolo onirico Immagine tratta da Woodland dell’iniziazione: alla fine, superate le prove, diventerà un vero uomo. L’immagine risale è ricca di “molti elementi, di natura anche a quelle epoche nelle quali le foreste contraddittoria, innocenti o minacciosi. ricoprivano amplissime zone del mondo e Vi si raccoglie ciò che forse un tempo, forse le superfici da coltivare dovevano essere non troppo lontano potrà affiorare ai livelli strappate con fatica alla natura. Nei sogni consci della nostra esistenza civilizzata”. la “foresta oscura” indica una fase specifica I briganti corrispondono alla personificazione dell’evoluzione della personalità, di componenti primitive e pericolose del nostro caratterizzata da un profondo essere, poichè la nostra natura non è, come disorientamento: un’area legata alla sfera si sa esclusivamente positiva. dell’inconscio a cui l’uomo cosciente accede Diverso dalla foresta è il boschetto, che non con riluttanza. La luce, che nelle favole filtra si estende a perdita d’occhio, ma rappresenta attraverso i rami degli alberi, indica la speranza uno spazio circoscritto di natura mistica di un luogo finalmente sicuro. La foresta, e prodigiosa, quasi magica. Mentre la foresta natura selvaggia e caotica, viene sentita oscura simboleggia la paura dell’uomo in quanto tale come inquietante e minacciosa: dinnanzi alla natura ignota e selvaggia, 92 | FF3300 | ILLUSTRAZIONE: Woodland - Giacomo Trivellini
  • 48. il boschetto, limitato nella sua estensione, qualcosa di extraumano e così l’animale che può consistere anche soltanto diventa simbolo di una realtà a volte di pochi alberi, rappresenta un luogo soprannaturale, a volte “magica”. di raccoglimento e di quieto incontro con Niente o quasi, del resto, ci è più familiare, potenze ed esseri sovrumani. Nel boschetto fin dall’infanzia,delle immagini sacro di Dodona, in Epiro, si venerava Zeus, e rappresentazioni di animali. Personaggi il quale esprimeva la sua volontà sotto forma dei fumetti, dei cartoni animati e delle favole di oracolo attraverso lo stormire delle querce, sono ben conosciuti. Una buona metà dei a lui consacrate. Nell’antica Roma era noto libri per l’infanzia sono dedicati ad animali. il boschetto sacro di Ariccia presso il lago E nei sogni dei bambini riportati da Piaget, di Nemi; esso era consacrato a Diana su una trentina di osservazioni più o meno aricina e un sacerdote ne sorvegliava gli alberi. nette, nove si riferiscono a sogni di animali. Tali boschetti offrivano spesso protezione Né meno significativo è il fatto che i bambini ai fuggitivi. È accertato che anche per i Celti non abbiano mai visto la maggior parte degli e Germani essi rappresentavano luoghi sacri, animali che essi sognano. È ben presente, in cui gli dei si rivelavano. poi, la favolosa mitologia sulle abitudini degli animali, del tutto lontana da quel che può Immagine tratta da Woodland ANIMALI E SIMBOLISMO rivelare l’osservazione diretta della realtà Abbiamo già parlato dell’albero (e della zoologica. Per cui la salamandra, nella nostra foresta) come forza creatrice di vita. immaginazione, resta sempre legata al Con e attraverso l’albero prendono forma nuovi fuoco come la volpe all’astuzia. L’esperienza, esseri viventi, animali che si nutrono del suo quindi, non potrà mai contraddire un certo frutto o che ne trovano riparo. orientamento “animale” dello strato profondo Siano considerati nostri amici fedeli oppure del nostro immaginario. Vero è, peraltro, siano evitati come nemici insidiosi; che la distinzione tra i due mondi, quello siano amati fino alla venerazione oppure dell’immaginazione e quello della realtà perseguitati fino al sacrificio, è certo che gli esterna, è ben chiara. Così, i Kuranis animali sono in un rapporto “passionale” australiani, per esempio, distinguono con l’uomo; un rapporto “magico” che risale a assai chiaramente tra Animali e simbolo tempi e a miti antichissimi. L’uomo riconosce l’archetipo immaginario e l’animale oggetto in ogni bestia (feroce o addomesticata) dell’esperienza di caccia. Quest’ultimo viene qualcosa di umano che gli somiglia ma anche chiamato jiak, mentre all’archetipo animalesco 94 | FF3300 | ILLUSTRAZIONE: Woodland - Giacomo Trivellini