Il contributo di Porte aperte sul web alla traduzione delle WCAG 2.0
Le crociate
1.
2. PREMESSE
Col termine "crociate" s'intendono le spedizioni
militari e coloniali che i feudatari europei
occidentali, appoggiati dal clero cattolico e grazie al
sostegno economico dei ceti borghesi e militare di
masse diseredate (prevalentemente di estrazione
rurale), condussero prevalentemente nei paesi del
Mediterraneo orientale. Le crociate, che erano
propagandate dal clero come iniziative religiose,
iniziarono alla fine dell'XI sec. e proseguirono sino
alla fine del XIII sec. Sono la prima esperienza di
colonialismo cristiano, da parte della chiesa
cattolica.
3. Parteciparono alle crociate
1) I più grandi feudatari (re, duchi, conti, ecc.) che volevano
ingrandire i propri possedimenti, aumentare le entrate e
consolidare la propria influenza in Europa.
2) I piccoli feudatari (o cavalieri), che costituivano il nucleo
meglio organizzato e preparato delle forze militari crociate. Vi
partecipavano nel tentativo di procurarsi dei feudi.
3) I mercanti più ricchi di molte città (Venezia, Genova e Pisa
soprattutto), che cercavano d'invadere i mercati del vicino
Oriente, eliminando la concorrenza commerciale di Bisanzio e
degli arabi.
4) La chiesa cattolica, che era la più grande proprietaria feudale,
aveva come scopo quello di sottomettere la chiesa ortodossa,
estendendo la propria giurisdizione nell'Europa orientale, e
ovviamente quello di cacciare gli islamici dai territori
mediorientali e africani: fu essa che si assunse il ruolo di
promotrice ideologica delle crociate; Allo stesso tempo intendeva
„dirottare‟ in Oriente le violenze dei cavalieri Franchi,
costantemente impiegati in lotte per il possedimento di feudi.
5) Infine ingenti masse proletarie e affamate che cercavano di
uscire dalla miseria.
4. IL PRETESTO
Il pretesto per scatenare la
guerra santa contro gli „infedeli‟
fu la caduta di Gerusalemme in
mano turca (1070). Infatti verso
la fine del sec. XI la Siria e la
Palestina e quasi tutta l'Asia
Minore erano cadute sotto i
turchi Selgiuchidi, una
popolazione di origine mongolica
e di religione islamica. Di
conseguenza il pontefice Urbano
II, durante il Concilio di
Clermont rispose alla richiesta
di aiuto dell‟imperatore
bizantino, minacciato dai
turchi, invitando l‟occidente a
intervenire militarmente e
promettendo la remissione dei
peccati con indulgenze plenarie.
5. PRIMA CROCIATA
CROCIATA DEI “PEZZENTI”
La prima crociata (1096) fu detta dei “pezzenti”
perché composta da gente molto povera, proveniente
soprattutto da Francia, Germania e Italia, che pensava
di trovare in Oriente la liberazione dall'oppressione dai
feudatari e nuove terre in cui insediarvisi. Essi erano
disarmati, non avevano né provviste né denaro e lungo
la via verso Costantinopoli si dedicavano al furto,
compiendo anche violenze a danno degli ebrei. La
popolazione (ungara e magiara) dei paesi attraversati
da questi crociati cercò di combatterli con ogni mezzo.
Visto che i componenti non avevano esperienza bellica
adeguata, finì tragicamente.
6. PRIMA CROCIATA
CROCIATA DEI “BARONI”
La prima crociata ufficiale, anch‟essa del 1096,
fu tuttavia quella dei “baroni”, e fu condotta da
cavalieri ben armati ed equipaggiati. Essi
conquistarono Edessa (dove fondarono il loro
primo stato), Antiochia, dopo un assedio durato
oltre 6 mesi, e Gerusalemme, dove giunsero 3
anni dopo, fondando il regno di Gerusalemme. I
massacri fatti in queste due ultime città furono
spaventosi e imponenti. I bizantini si
dissociarono ben presto dalle imprese dei
crociati, i quali avevano saccheggiato anche città
cristiane e non avevano nessuna intenzione di
restituire all‟imperatore i territori conquistati.
9. FINE DELLA I CROCIATA
E
INIZIO DELLA II CROCIATA
Le vittorie della Prima Crociata erano state favorite
dall'isolamento e dalla relativa debolezza dei
musulmani, che tuttavia si riorganizzarono per
tentare l'immediata riconquista del Medio Oriente.
La prima grande vittoria dei musulmani fu la presa
di Edessa nel 1144; l'evento indusse il papa Eugenio
III a bandire la Seconda Crociata nel 1145.
10. Alla nuova chiamata
risposero il re di
Francia Luigi VII e
l'imperatore tedesco
Corrado III, ciascuno
con un proprio esercito.
11. II CROCIATA
SPEDIZIONE GERMANICA
La spedizione germanica si pose
frettolosamente in viaggio senza attendere
l'aiuto dei Franchi. Nel passaggio per i territori
di Bisanzio, i crociati si abbandonarono a
razzie e violenze di ogni tipo. Benché fosse
stato abbandonato dalle guide locali,Corrado
prosegui la spedizione. Senza il supporto
necessario, l'armata germanica caduta in
un'imboscata turca fu annientata.
12. II CROCIATA
SPEDIZIONE FRANCESE
Neanche la spedizione Franca ebbe fortuna. Nel
gennaio del 1148 l'esercito fu rovinosamente
attaccato dai Turchi, sulle montagne del Cadmos
(odierno Homaz). L'immane disastro fu
contenuto grazie all'intervento dei Templari che
alzarono una linea di difesa, consentendo
l'arretramento dell'esercito francese. I francesi,
ebbero così modo di riprendersi dall'imboscata,
riuscendo ad arrivare ad Antiochia.
13. FINE DELLA II CROCIATA
Dopo il ricongiungimento con ciò che rimaneva
dell'esercito di Corrado ad Acri, si decise di tentare la
conquista di Damasco, tuttavia La città rimase
inespugnata grazie alla mancanza di una strategia
militare dei comandanti cristiani.
Il fallito tentativo di conquista di Damasco segnò il
ritorno degli eserciti crociati in Europa, permettendo ai
turchi di riconquistare Edessa.
14. III CROCIATA
La terza crociata fu causata
dalla caduta di Gerusalemme
(1187) per opera del grande
condottiero turco Saladino, che
aveva già esteso la sua
signoria sull'Egitto e
sull'Arabia occidentale. A
differenza dei crociati,
Saladino non effettuava stragi
nelle città vinte ai cristiani,
ma permetteva loro di
andarsene dietro pagamento di
un riscatto.
Ritratto di Saladino
15. Il papa chiamò i principi cristiani ad una nuova
spedizione. Il primo a rispondere fu l‟anziano
imperatore Federico Barbarossa, che portò la sua
armata in Asia Minore, dove morì
accidentalmente nel giugno 1190. L‟anno
successivo giunsero in Palestina le flotte guidate
da Filippo II Augusto e Riccardo Cuordileone.
Tuttavia Filippo torno subito in Francia e fu solo
Riccardo a guidare la crociata. Ottenne alcune
vittorie, ma rinunciò a conquistare Gerusalemme
stabilendo una tregua con Saladino.
16.
17. Alla fine del XII sec., papa Innocenzo III,
bandì la quarta crociata (1202-1204),
cercando di approfittare della morte di
Saladino (1193). Alla crociata parteciparono i
feudatari francesi, italiani e tedeschi. Essi
decisero di partire da Venezia per servirsi
della sua flotta: l'intenzione era quella di
conquistare Gerusalemme dopo aver occupato
l'Egitto. Ma Venezia, che aveva buoni
rapporti commerciali con l'Egitto, riuscì a
dirigerli con l'inganno contro la rivale
Bisanzio. I crociati, infatti, che non avevano
denaro sufficiente per pagare il viaggio,
accolsero la proposta di prestare aiuto ai
veneziani per la conquista della città di Zara,
che era cattolica, ottenendo una scomunica,
che venne presto ritirata
IV CROCIATA
18. Quando la spedizione fu pronta a partire fu
nuovamente deviata dalla richiesta dell‟imperatore
bizantino Alessio II, deposto da un rivale, di essere
aiutato a recuperare il trono. Costantinopoli fu
conquistata nel luglio 1203, ma la presenza dei
cavalieri Franchi suscitò l‟ostilità della
popolazione greca spingendola alla ribellione. Nel
1204 Costantinopoli fu nuovamente assaltata dai
crociati e sottoposta poi a 3 giorni d‟assedio. I
crociati sostituirono l‟Impero Bizantino con
l‟Impero Latino d‟Oriente, il quale tuttavia ebbe
vita breve e finì per essere riconquistato da
Michele Paleologo, un nobile Bizantino.
19.
20. CROCIATE MINORI
La quinta, la sesta, la settima e l'ottava crociata non
ebbero molta importanza: i crociati subirono altre
sconfitte o, nel migliore dei casi, scendevano a patti coi
turchi prima ancora di dare battaglia; e questo
nonostante che i mongoli si fossero alleati con loro
contro turchi e arabi. Il fatto è che dopo la quarta
crociata non v'era quasi più nessuno in Occidente
disposto a partecipare a spedizioni lontane e pericolose,
per cui quando i crociati si trovavano in difficoltà non
ottenevano mai gli aiuti e i rinforzi richiesti.
L'episodio che segnò la fine delle Crociate in Oriente e il
crollo del regno di gerusalemme fu la battaglia di San
Giovanni d‟Acri, in cui i musulmani sconfissero le
ultime resistenze cristiane in terrasanta.
22. Bilancio delle Crociate
1) Il risultato di maggior rilievo fu la conquista
delle vie commerciali mediterranee, che prima
erano controllate da Bisanzio e dai paesi arabi.
2) Le città dell'Italia settentrionale (Venezia,
Genova e Pisa) assunsero un ruolo dominante nel
commercio con l'Oriente.
3) Si introdussero in Europa occidentale nuove
industrie e manifatture e nuove colture agricole.
Compaiono i mulini a vento, sul tipo di quelli
siriani.
23. 4) La classe dei feudatari vede aggravarsi la propria
crisi, sia perché ha impiegato molte risorse
ottenendo scarsi vantaggi, sia perché si è rafforzata
una nuova classe, la borghesia, ad essa ostile.
5) Le classi popolari, sacrificatesi senza ottenere
alcuna contropartita, si orienteranno verso religioni
eretiche, ispirate all'uguaglianza evangelica.
6) I crociati distrussero le ultime tracce di fratellanza
tra cattolici e ortodossi; saccheggiando
Costantinopoli, aprirono le porte agli invasori turchi.
24. Conclusioni
Nel suo insieme l'Europa occidentale ha capito
l'importanza del denaro con le crociate medievali;
e, di queste, la più importante è stata la
quarta, che ha permesso ai veneziani di
monopolizzare i traffici sul Mediterraneo orientale
per circa due secoli, fatta salva la
compartecipazione della Francia, che aveva
sostenuto il principale sforzo bellico contro i
bizantini e i musulmani.
Senza crociate, molto probabilmente in Europa
occidentale sarebbero scoppiate innumerevoli
guerre sociali e civili, molte di più di quelle che
25. Fonti
• Wikipedia.it
• Homolaicus.com
• Medievale.it
• ‘La Discussione Storica’ di De Bernardi e Guarracino
• Immagini da Google Immagini
• Video dal canale Youtube ‘LoStorico1’
Scritto Da
•Michele Mascherpa
•Stefano Benedetti
•Lorenzo Girani
•Riccardo Beccaria