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Relazione sul caso di studio:

“Conoscenza di mercato e innovazione di prodotto nel sistema moda”
                   di G. Nardin, G. Marchi, E. Martinelli




                            di Federica Bon
ANALISI DESCRITTIVA: STRUTTURA ARTICOLO




                            • REPORT DI RICERCA



                             • PAROLE CHIAVE:

                                 settore moda

                            conoscenza di mercato

                            innovatività stilistica di
                                  prodotto

                              trasferimento della
                                  conoscenza
SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE-
                   ABBIGLIAMENTO
SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE-
                      ABBIGLIAMENTO

          SISTEMA MODA:

insieme delle aziende che operano nei
  settori tessile, dell’abbigliamento,
   dell’accessorio e della pelletteria




                                            • una delle componenti più qualificate
                                                    dell’economia italiana:

                                                valore aggiunto 38 mrd. euro
                                                          (3 % ) PIL

                                                  1 mln. occupati nel settore


                                         • settore economicamente più rilevante delle
                                              industrie creative e culturali italiane
SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE-
                   ABBIGLIAMENTO

            INDUSTRIE CULTURALI e CREATIVE:
SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE-
                     ABBIGLIAMENTO

                                          DISTRETTI INDUSTRIALI :

                                       antiche tradizioni di eccellenza nel
                                        campo della moda, legate anche
                                        alla peculiare formula produttiva
                                                   dei distretti:


                                                          flessibilità
                                                               +
                                                      varietà produttiva




 ancora oggi l’88% delle imprese
tessili è concentrato in sole cinque
               regioni:
  Piemonte, Lombardia, Veneto,
    Emilia Romagna e Toscana
SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE-
                        ABBIGLIAMENTO
                             CONSUMATORE MODERNO
   Informato, esigente, acquista non solo per la necessità di un bene specifico ma per
     vivere un’esperienza entusiasmante e simbolica e a indirizzarlo incidono anche
                         questioni di ordine personale e sociale
                      Rapporto di fiducia:
la fiducia è indispensabile per la costruzione di un rapporto di
              successo delle imprese con il cliente.
  Questo rapporto non è più incentrato su attributi fisici del
               prodotto ma su fattori immateriali.
                                          (Saviolo, 1997)

          MAP                                   CAP
   (Manufacturer-                 (Consumer-Active Paradigm)
  Active Paradigm)               lo sviluppo dei prodotti segue
     è l’azienda a                i bisogni dei clienti grazie ad
      guidare la                   un’efficace interazione con
  generazione e lo                             essi.
     sviluppo dei                    • INNOVATIVITA’ di PRODOTTO
    nuovi prodotti                   • CONOSCENZA di MERCATO

                                     (Von Hippel, 1987)
TEMI di RICERCA : INNOVATIVITA’ di PRODOTTO



    INNOVAZIONE

              processo di
          miglioramento
 continuo che affonda
 le proprie radici nello
             svolgimento
dell’attività produttiva.

capacità delle imprese
di proporre al mercato
         prodotti che i
          consumatori
    percepiscano come
             innovativi.

   (Cooper,1993)
TEMI di RICERCA : INNOVATIVITA’ di PRODOTTO

                            PRODOTTO INNOVATIVO:

                                  criterio di unicità
                                       (novelty)
                 proposta di prodotti distinti rispetto alla concorrenza

                             criterio di appropriatezza
                                 (appropriativeness)
                   o rispondenza dei manufatti ai gusti in continua
                               evoluzione del cliente
                                   (Sethi,Smith,Park,2001)


                           INNOVAZIONE - IMPRESE:

                    innovazioni conferiscono all’impresa la forza di
                                       mercato

                 innovatività di prodotto dipende dalla capacità delle
                     imprese di gestire processi di generazione e
                         diffusione di conoscenza di mercato
                                      (Nonaka,Takeuchi,1995)
TEMI di RICERCA: CONOSCENZA di MERCATO

             KNOWLEDGE
             MANAGEMENT:                                             BASI COGNITIVE DI
                                                                     PROGETTAZIONE e
È il complesso delle modalità in cui l’azienda                            PRODUZIONE:
 sviluppa, genera e scambia conoscenze di
      prodotto, di processo, di mercato e               possono provenire dall’interno della
organizzative; sia al proprio interno sia con i   filiera produttiva, dalla ricerca personale
   soggetti partner come fornitori e clienti.              degli stilisti, dagli attori della rete
                                                            distributiva del trade e dai tools
  È la conoscenza relativa ai clienti, ai loro               rintracciabili in saggi, opuscoli,
bisogni e comportamenti che l’azienda può          fotografie, riviste di settore e ricerche di
conoscere solo attivando una rete cognitiva                                               genere
             inter-organizzativa
BASI TEORICHE e LETTERATURA
BASI TEORICHE: CONOSCENZA a RETE


                                                        CRITICITA’:

                                                       identificazione
                                                    conoscenza dispersa
                                                      in una rete molto
                                                    ampia dove i soggetti
                                                     che costituiscono i
                                                       nodi sono molto
                                                       differenti tra loro

               RETE SOCIALE:                            trasferimento
                                                        complessità e
Gli attori sociali non agisco in modo atomistico    ambiguità del mercato
ma sono radicatI (embedded) in concrete reti          in cui fluiscono le
                      sociali.                           conoscenze,
                                                       dominato da un
   Il ruolo di ogni attore in una rete sociale è       elevato grado di
importante perché l’informazione è distribuita in          tacitness
 maniera disomogenea tra i nodi; con differenti
 gradi di conoscenza e ambiti di appartenenza.      (Nooteboom,2000)
                         (Granovetter, 2002)
BASI TEORICHE: DISTANZA COGNITIVA


                              DISTANZA COGNITIVA:

                             Gli individui percepiscono e
                             valutano le loro interazioni
                                con l’ambiente fisico e
                             socio-culturale in rapporto
                            alle loro esperienze passate,
                            la distanza cognitiva si fonda
                              su questi frame cognitivi

                             più i soggetti sono distanti
                                più sarà complesso il
                              trasferimento delle loro
                                     conoscenze.

                                 (Nooteboom,2000)
BASI TEORICHE: DISTANZA COGNITIVA

                                                      TRADUTTORE COGNITIVO :
                                                 ha il compito di creare le condizioni
                                               necessarie affinché il destinatario della
                                               conoscenza comprenda le informazioni
                                                        provenienti dalla fonte




se il flusso di conoscenza è inserito in una
     rete molto ampia e deve scorrere
 attraverso catene lunghe e composite si
corre il rischio che le informazioni vadano
disperse o non si traducano correttamente
           tra un passaggio e l’altro


            (Davenport,Prusack,1998)
BASI TEORICHE: TIME SPECIFICITY



  TIME SPECIFICITY

    capacità di saper
  gestire le condizioni
   temporali legate al
 processo di gestione
    della conoscenza
   specialmente se si
 tratta di un ambiente
  dall’alta complessità
  creativa o di mercati
con una alta variabilità
     della domanda.

 (Reinmoeller,2002)
BASI TEORICHE: PROCESSI ORGANIZZATIVI

                         bassa            alta




  TIME SPECIFITCITY
                      INTERAZIONI
                      FACE TO FACE    COMMON GROUND    bassa




                       KNOWLEDGE        KNOWLEDGE
                                                       alta
                        BROKER         TRANSLATOR




                           DISTANZA COGNITIVA




                                         (Nonaka,Takeuchi,1995)
ANALISI IMPRESE
ANALISI IMPRESE: CAMPIONE di RICERCA



                                       DIMENSIONI:

                        sono varie, alcune trattano un solo marchio,
                        altre si dedicano sia a marchi manifatturieri
                                      che di confezione.



                                         GENERE:
MAGLIFICIO PREMIER
                                        •sportswear
                          •maglieria e cachemere, abbigliamento
                                           uomo
                                  •abbigliamento donna
                                    •biancheria intima.
ANALISI IMPRESE: METODOLOGIA
                           INDAGINE PROCESSI
                             di KNOWLEDGE
                              MANAGEMENT:

                                   strumenti

                              • interviste semi-
                           strutturate ai soggetti
                                  d’impresa

                               • analisi documenti
                                    aziendali


                                       timing

                               1. strutturazione dei
                                  piani di collezione

                                2. ridefinizione dei
                                       modelli a
                                progettazione stilistica
                                      già avviata
ANALISI IMPRESE: DOMANDE di RICERCA


                       DOMANDE DI RICERCA:



                       • Quanto è importante la
                 conoscenza di mercato nel processo
                   di sviluppo delle collezioni per le
                      imprese del settore moda?


                   • Che ruolo giocano le variabili di
                 distanza cognitiva e time specificity
                  nell’orientare le strategie d’impresa?


                   • Quali processi organizzativi
                   adottano le imprese per gestire la
                    trasmissione delle conoscenze?
ANALISI IMPRESE: RISULTATI


                                   RISULTATI:
         • Tutte le imprese sono fameliche di conoscenza di mercato,
interessate in particolar modo a quella fornita dal trade; questo conferma come
 la creatività è sempre connessa con il mercato che ne valuta in ultima analisi i
                           risultati in termini di offerta.

• La distanza cognitiva pare essere una costante, nei casi studiati la conoscenza
 non è mai trasmessa direttamente da fonte a ricevente poiché veicolata in un
                      architettura a rete più complessa.

   • In riferimento alla time specificity il problema più condiviso riguarda la
                 confusione tra le figure di broker e traduttore.

• Le imprese in situazioni di alta distanza cognitiva e alta specificità temporale
     sembrano in maggioranza orientate alla formalizzazione dei processi
     organizzativi, in tutte si è registrata una tendenza a dotarsi di risorse
     organizzative specificatamente rivolte alla gestione della conoscenza.
CONCLUSIONI, LIMITI e IMPLICAZIONI
       per la RICERCA FUTURA




    [ da completare…]
PUNTI DI FORZA




   di Elisa Boggio
PUNTI DI FORZA


           ATTUALITA’ DELL’ ARGOMENTO

Il tema della CONOSCENZA DI MERCATO e del suo successivo
TRASFERIMENTO all’interno delle imprese per ottenere un
PRODOTTO INNOVATIVO ed essere maggiormente competitivi
PUNTI DI FORZA

              ATTUALITA’ DELL’ ARGOMENTO
Oggi le potenzialità d’innovazione dell’impresa sono connesse alla
capacità di COSTRUIRE ANCORAGGI SOLIDI col mercato.




 ATTIVAZIONE DELLA CONOSCENZA:
 _fase di RICERCA: la forza dei legami deboli e nuove informazioni
 _fase di TRASFERIMENTO: legami forti e disponibilità della fonte
PUNTI DI FORZA

            ATTUALITA’ DELL’ ARGOMENTO
Ruolo centrale del Knowledge Management per l’attivazione e la
gestione della conoscenza di mercato derivante dal trade:
•Forte distanza cognitiva tra gli attori coinvolti
•Elevata specificità temporale
PUNTI DI FORZA


              ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE


Sono presi in esame diversi comparti industriali del settore moda:

1.   PRODUZIONE E CONFEZIONE (area prodotto):

•    Forall
•    Gilmar
•    Sinv
•    Aeffe
•    Maglificio Premier
•    Sportswear Company
PUNTI DI FORZA

             ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE


2. MAISON DI MODA:

•   Mariella Burani
•   Gruppo La Perla
•   Replay
•   Marella
•   Malo
•   Liu Jo
PUNTI DI FORZA

              ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE

La differenziazione dei diversi comparti ci permette di comprendere al
meglio quali sono i differenti processi di acquisizione, interpretazione e
trasferimento di conoscenza utile all’innovazione dei prodotti


                    Marketing e
                                              Stile
                   Comunicazione




                    Commerciale             Prodotto
PUNTI DI FORZA

              ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE

Le aziende prese in analisi sono orientate a diversi target di clientela:
• Giovani (15-25)
• Signore (40 in avanti)
• Sportivi
Che ci permettono di avere una visione ampia dello spaccato italiano
PUNTI DI FORZA

            ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE


Inoltre, le aziende analizzate si differenziano per l’orientamento
seguito:
•al PRODOTTO




•al MERCATO
PUNTI DI FORZA

    APPROPRIATEZZA DELL’AMBITO APPLICATIVO

La ricerca è stata condotta indagando il settore della FILIERA
TESSILE-ABBIGLIAMENTO caratterizzato da:
•Cicli molto rapidi d’innovazione
•Centralità del ruolo del marketing e della comunicazione




 Viene evidenziato il ruolo che ricopre l’intermediazione cognitiva e la
                       sua rilevanza nei processi
PUNTI DI DEBOLEZZA
PUNTI DI DEBOLEZZA

 SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI
                 LAVORI

Uso ricorrente di espressioni che presuppongono una ferrata
conoscenza dei processi, degli attori coinvolti e della terminologia
propria del settore




            Articolo semplificato rieditato su “SINERGIE”
PUNTI DI DEBOLEZZA

 SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI
                 LAVORI

Uso del termine TRADE senza specificare a quale termine si sta
riferendo:
• Azienda
• Mercato
PUNTI DI DEBOLEZZA

 SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI
                 LAVORI
Uso del termine TRADE senza specificare a quale termine si sta
riferendo:
• Azienda
• Mercato
PUNTI DI DEBOLEZZA

 SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI
                 LAVORI
I TRADE show sono delle fiere che dettano le tendenze della moda.
Vi partecipano tutte le maison più importanti, sono organizzate 2 volte
all’anno e vengono esposti i tessuti, minuteria ecc..
I più importanti sono:
•New York
•Londra
•Parigi (Premiére Vision)
•Milano (Milano Unica)
PUNTI DI DEBOLEZZA

 SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI
                 LAVORI
Uso del termine BUYER: responsabile acquisti nella grande
distribuzione nell’ambito dell’abbigliamento. Sono coloro che fanno da
vetrina per la marca sul mercato.




Uso del termine BOUNDARY OBJECTS: artefatti, concetti e pratiche
che i vari settori condividono per facilitare lo scambio d’informazioni tra
i diversi attori.
Nel nostro caso il CAMPIONARIO.
PUNTI DI DEBOLEZZA

SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI
                LAVORI
PUNTI DI DEBOLEZZA


                    INCOMPLETEZZA DEI DATI

Omissione di dati utili ai fini della ricerca sulle imprese intervistate
PUNTI DI DEBOLEZZA

                  INCOMPLETEZZA DEI DATI
Omissione di dati utili sulla gestione della conoscenza di mercato nella
fase di progettazione della collezione
PUNTI DI DEBOLEZZA

                INCOMPLETEZZA DEI DATI
Non vengono date indicazioni sulla collocazione geografica delle
aziende.
PUNTI DI DEBOLEZZA

     INCOMPLETEZZA DELL’ARTICOLO DI RICERCA

• Non sono presenti i suggerimenti per un’eventuale ricerca futura
  poiché non sono state scritte le conclusioni.

• Non è presente una visione completa dello spaccato italiano per
  l’industria del tessile-abbigliamento




Non vengono analizzate grandi case di moda della Toscana come:
• Patrizia Pepe
• Prada
• Gucci
• Cavalli
PUNTI DI DEBOLEZZA

  INCOMPLETEZZA DELL’ARTICOLO DI RICERCA

• Non viene condotta alcuna ricerca sulle informazioni che le aziende
  analizzate possiedono sui loro competitor


    ESEMPIO: individuazione dei competitor per avere la stessa
         competitività e ricercare nuovi punti di forza:



                                            stessa clientela
RICERCA SUL CAMPO
   per individuare:                         pari qualità del prodotto

                                            prezzo del prodotto
                                            uguale,
                                            maggiore o minore
PUNTI DI DEBOLEZZA

                      DATI CONFUTABILI
 La realtà osservata, filiera del tessile-abbigliamento, è in continuo
 cambiamento.
 La ricerca è stata condotta tra gli anni 2005/2006
• L’azienda Forall aveva da poco affiancato alla linea tradizionale
  un’altra linea perciò risulta avere una bassa capacità organizzativa
  di Knowledge Management.
Oggi potrebbe aver cambiato tale gestione.
• Il gruppo Mariella Burani è stato recentemente messo all’asta (10
  febbraio 2012) per crack finanziario.
Oggi potrebbe essere cambiato sia l’orientamento strategico
  dell’azienda che le capacità organizzative di Knowledge
  Management
CONCLUSIONI


• Buona comprensione dei ruoli ricoperti dagli attori che concorrono
  alla ricerca per una miglior innovazione di prodotto
• Rilevanza della figura del Knowledge Manager per un’efficace
  comprensione dei contenuti comunicativi tra diversi comparti in
  presenza di un’elevata distanza cognitiva

PROPONIAMO:
• L’ampliamento della ricerca a più imprese e maggiormente disperse
   nel territorio
• L’approfondimento dell’argomento conoscenza di mercato (studio
   reti internet e intranet all’interno delle imprese, studio competitor)
Teniamo comunque presente la difficoltà per reperire dei dati puntuali e
   utili ai fini di una ricerca completa in un settore in perenne
   movimento.

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conoscenza di mercato e innovazione di prodotto nel sistema moda

  • 1. Relazione sul caso di studio: “Conoscenza di mercato e innovazione di prodotto nel sistema moda” di G. Nardin, G. Marchi, E. Martinelli di Federica Bon
  • 2. ANALISI DESCRITTIVA: STRUTTURA ARTICOLO • REPORT DI RICERCA • PAROLE CHIAVE: settore moda conoscenza di mercato innovatività stilistica di prodotto trasferimento della conoscenza
  • 3. SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE- ABBIGLIAMENTO
  • 4. SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE- ABBIGLIAMENTO SISTEMA MODA: insieme delle aziende che operano nei settori tessile, dell’abbigliamento, dell’accessorio e della pelletteria • una delle componenti più qualificate dell’economia italiana: valore aggiunto 38 mrd. euro (3 % ) PIL 1 mln. occupati nel settore • settore economicamente più rilevante delle industrie creative e culturali italiane
  • 5. SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE- ABBIGLIAMENTO INDUSTRIE CULTURALI e CREATIVE:
  • 6. SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE- ABBIGLIAMENTO DISTRETTI INDUSTRIALI : antiche tradizioni di eccellenza nel campo della moda, legate anche alla peculiare formula produttiva dei distretti: flessibilità + varietà produttiva ancora oggi l’88% delle imprese tessili è concentrato in sole cinque regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana
  • 7. SETTORE di RICERCA: SISTEMA MODA e FILIERA TESSILE- ABBIGLIAMENTO CONSUMATORE MODERNO Informato, esigente, acquista non solo per la necessità di un bene specifico ma per vivere un’esperienza entusiasmante e simbolica e a indirizzarlo incidono anche questioni di ordine personale e sociale Rapporto di fiducia: la fiducia è indispensabile per la costruzione di un rapporto di successo delle imprese con il cliente. Questo rapporto non è più incentrato su attributi fisici del prodotto ma su fattori immateriali. (Saviolo, 1997) MAP CAP (Manufacturer- (Consumer-Active Paradigm) Active Paradigm) lo sviluppo dei prodotti segue è l’azienda a i bisogni dei clienti grazie ad guidare la un’efficace interazione con generazione e lo essi. sviluppo dei • INNOVATIVITA’ di PRODOTTO nuovi prodotti • CONOSCENZA di MERCATO (Von Hippel, 1987)
  • 8. TEMI di RICERCA : INNOVATIVITA’ di PRODOTTO INNOVAZIONE processo di miglioramento continuo che affonda le proprie radici nello svolgimento dell’attività produttiva. capacità delle imprese di proporre al mercato prodotti che i consumatori percepiscano come innovativi. (Cooper,1993)
  • 9. TEMI di RICERCA : INNOVATIVITA’ di PRODOTTO PRODOTTO INNOVATIVO: criterio di unicità (novelty) proposta di prodotti distinti rispetto alla concorrenza criterio di appropriatezza (appropriativeness) o rispondenza dei manufatti ai gusti in continua evoluzione del cliente (Sethi,Smith,Park,2001) INNOVAZIONE - IMPRESE: innovazioni conferiscono all’impresa la forza di mercato innovatività di prodotto dipende dalla capacità delle imprese di gestire processi di generazione e diffusione di conoscenza di mercato (Nonaka,Takeuchi,1995)
  • 10. TEMI di RICERCA: CONOSCENZA di MERCATO KNOWLEDGE MANAGEMENT: BASI COGNITIVE DI PROGETTAZIONE e È il complesso delle modalità in cui l’azienda PRODUZIONE: sviluppa, genera e scambia conoscenze di prodotto, di processo, di mercato e possono provenire dall’interno della organizzative; sia al proprio interno sia con i filiera produttiva, dalla ricerca personale soggetti partner come fornitori e clienti. degli stilisti, dagli attori della rete distributiva del trade e dai tools È la conoscenza relativa ai clienti, ai loro rintracciabili in saggi, opuscoli, bisogni e comportamenti che l’azienda può fotografie, riviste di settore e ricerche di conoscere solo attivando una rete cognitiva genere inter-organizzativa
  • 11. BASI TEORICHE e LETTERATURA
  • 12. BASI TEORICHE: CONOSCENZA a RETE CRITICITA’: identificazione conoscenza dispersa in una rete molto ampia dove i soggetti che costituiscono i nodi sono molto differenti tra loro RETE SOCIALE: trasferimento complessità e Gli attori sociali non agisco in modo atomistico ambiguità del mercato ma sono radicatI (embedded) in concrete reti in cui fluiscono le sociali. conoscenze, dominato da un Il ruolo di ogni attore in una rete sociale è elevato grado di importante perché l’informazione è distribuita in tacitness maniera disomogenea tra i nodi; con differenti gradi di conoscenza e ambiti di appartenenza. (Nooteboom,2000) (Granovetter, 2002)
  • 13. BASI TEORICHE: DISTANZA COGNITIVA DISTANZA COGNITIVA: Gli individui percepiscono e valutano le loro interazioni con l’ambiente fisico e socio-culturale in rapporto alle loro esperienze passate, la distanza cognitiva si fonda su questi frame cognitivi più i soggetti sono distanti più sarà complesso il trasferimento delle loro conoscenze. (Nooteboom,2000)
  • 14. BASI TEORICHE: DISTANZA COGNITIVA TRADUTTORE COGNITIVO : ha il compito di creare le condizioni necessarie affinché il destinatario della conoscenza comprenda le informazioni provenienti dalla fonte se il flusso di conoscenza è inserito in una rete molto ampia e deve scorrere attraverso catene lunghe e composite si corre il rischio che le informazioni vadano disperse o non si traducano correttamente tra un passaggio e l’altro (Davenport,Prusack,1998)
  • 15. BASI TEORICHE: TIME SPECIFICITY TIME SPECIFICITY capacità di saper gestire le condizioni temporali legate al processo di gestione della conoscenza specialmente se si tratta di un ambiente dall’alta complessità creativa o di mercati con una alta variabilità della domanda. (Reinmoeller,2002)
  • 16. BASI TEORICHE: PROCESSI ORGANIZZATIVI bassa alta TIME SPECIFITCITY INTERAZIONI FACE TO FACE COMMON GROUND bassa KNOWLEDGE KNOWLEDGE alta BROKER TRANSLATOR DISTANZA COGNITIVA (Nonaka,Takeuchi,1995)
  • 18. ANALISI IMPRESE: CAMPIONE di RICERCA DIMENSIONI: sono varie, alcune trattano un solo marchio, altre si dedicano sia a marchi manifatturieri che di confezione. GENERE: MAGLIFICIO PREMIER •sportswear •maglieria e cachemere, abbigliamento uomo •abbigliamento donna •biancheria intima.
  • 19. ANALISI IMPRESE: METODOLOGIA INDAGINE PROCESSI di KNOWLEDGE MANAGEMENT: strumenti • interviste semi- strutturate ai soggetti d’impresa • analisi documenti aziendali timing 1. strutturazione dei piani di collezione 2. ridefinizione dei modelli a progettazione stilistica già avviata
  • 20. ANALISI IMPRESE: DOMANDE di RICERCA DOMANDE DI RICERCA: • Quanto è importante la conoscenza di mercato nel processo di sviluppo delle collezioni per le imprese del settore moda? • Che ruolo giocano le variabili di distanza cognitiva e time specificity nell’orientare le strategie d’impresa? • Quali processi organizzativi adottano le imprese per gestire la trasmissione delle conoscenze?
  • 21. ANALISI IMPRESE: RISULTATI RISULTATI: • Tutte le imprese sono fameliche di conoscenza di mercato, interessate in particolar modo a quella fornita dal trade; questo conferma come la creatività è sempre connessa con il mercato che ne valuta in ultima analisi i risultati in termini di offerta. • La distanza cognitiva pare essere una costante, nei casi studiati la conoscenza non è mai trasmessa direttamente da fonte a ricevente poiché veicolata in un architettura a rete più complessa. • In riferimento alla time specificity il problema più condiviso riguarda la confusione tra le figure di broker e traduttore. • Le imprese in situazioni di alta distanza cognitiva e alta specificità temporale sembrano in maggioranza orientate alla formalizzazione dei processi organizzativi, in tutte si è registrata una tendenza a dotarsi di risorse organizzative specificatamente rivolte alla gestione della conoscenza.
  • 22. CONCLUSIONI, LIMITI e IMPLICAZIONI per la RICERCA FUTURA [ da completare…]
  • 23. PUNTI DI FORZA di Elisa Boggio
  • 24. PUNTI DI FORZA ATTUALITA’ DELL’ ARGOMENTO Il tema della CONOSCENZA DI MERCATO e del suo successivo TRASFERIMENTO all’interno delle imprese per ottenere un PRODOTTO INNOVATIVO ed essere maggiormente competitivi
  • 25. PUNTI DI FORZA ATTUALITA’ DELL’ ARGOMENTO Oggi le potenzialità d’innovazione dell’impresa sono connesse alla capacità di COSTRUIRE ANCORAGGI SOLIDI col mercato. ATTIVAZIONE DELLA CONOSCENZA: _fase di RICERCA: la forza dei legami deboli e nuove informazioni _fase di TRASFERIMENTO: legami forti e disponibilità della fonte
  • 26. PUNTI DI FORZA ATTUALITA’ DELL’ ARGOMENTO Ruolo centrale del Knowledge Management per l’attivazione e la gestione della conoscenza di mercato derivante dal trade: •Forte distanza cognitiva tra gli attori coinvolti •Elevata specificità temporale
  • 27. PUNTI DI FORZA ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE Sono presi in esame diversi comparti industriali del settore moda: 1. PRODUZIONE E CONFEZIONE (area prodotto): • Forall • Gilmar • Sinv • Aeffe • Maglificio Premier • Sportswear Company
  • 28. PUNTI DI FORZA ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE 2. MAISON DI MODA: • Mariella Burani • Gruppo La Perla • Replay • Marella • Malo • Liu Jo
  • 29. PUNTI DI FORZA ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE La differenziazione dei diversi comparti ci permette di comprendere al meglio quali sono i differenti processi di acquisizione, interpretazione e trasferimento di conoscenza utile all’innovazione dei prodotti Marketing e Stile Comunicazione Commerciale Prodotto
  • 30. PUNTI DI FORZA ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE Le aziende prese in analisi sono orientate a diversi target di clientela: • Giovani (15-25) • Signore (40 in avanti) • Sportivi Che ci permettono di avere una visione ampia dello spaccato italiano
  • 31. PUNTI DI FORZA ETEROGENEITA’ DELLE IMPRESE Inoltre, le aziende analizzate si differenziano per l’orientamento seguito: •al PRODOTTO •al MERCATO
  • 32. PUNTI DI FORZA APPROPRIATEZZA DELL’AMBITO APPLICATIVO La ricerca è stata condotta indagando il settore della FILIERA TESSILE-ABBIGLIAMENTO caratterizzato da: •Cicli molto rapidi d’innovazione •Centralità del ruolo del marketing e della comunicazione Viene evidenziato il ruolo che ricopre l’intermediazione cognitiva e la sua rilevanza nei processi
  • 34. PUNTI DI DEBOLEZZA SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI LAVORI Uso ricorrente di espressioni che presuppongono una ferrata conoscenza dei processi, degli attori coinvolti e della terminologia propria del settore Articolo semplificato rieditato su “SINERGIE”
  • 35. PUNTI DI DEBOLEZZA SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI LAVORI Uso del termine TRADE senza specificare a quale termine si sta riferendo: • Azienda • Mercato
  • 36. PUNTI DI DEBOLEZZA SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI LAVORI Uso del termine TRADE senza specificare a quale termine si sta riferendo: • Azienda • Mercato
  • 37. PUNTI DI DEBOLEZZA SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI LAVORI I TRADE show sono delle fiere che dettano le tendenze della moda. Vi partecipano tutte le maison più importanti, sono organizzate 2 volte all’anno e vengono esposti i tessuti, minuteria ecc.. I più importanti sono: •New York •Londra •Parigi (Premiére Vision) •Milano (Milano Unica)
  • 38. PUNTI DI DEBOLEZZA SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI LAVORI Uso del termine BUYER: responsabile acquisti nella grande distribuzione nell’ambito dell’abbigliamento. Sono coloro che fanno da vetrina per la marca sul mercato. Uso del termine BOUNDARY OBJECTS: artefatti, concetti e pratiche che i vari settori condividono per facilitare lo scambio d’informazioni tra i diversi attori. Nel nostro caso il CAMPIONARIO.
  • 39. PUNTI DI DEBOLEZZA SCARSA COMPRENSIBILITA’ PER I NON ADDETTI AI LAVORI
  • 40. PUNTI DI DEBOLEZZA INCOMPLETEZZA DEI DATI Omissione di dati utili ai fini della ricerca sulle imprese intervistate
  • 41. PUNTI DI DEBOLEZZA INCOMPLETEZZA DEI DATI Omissione di dati utili sulla gestione della conoscenza di mercato nella fase di progettazione della collezione
  • 42. PUNTI DI DEBOLEZZA INCOMPLETEZZA DEI DATI Non vengono date indicazioni sulla collocazione geografica delle aziende.
  • 43. PUNTI DI DEBOLEZZA INCOMPLETEZZA DELL’ARTICOLO DI RICERCA • Non sono presenti i suggerimenti per un’eventuale ricerca futura poiché non sono state scritte le conclusioni. • Non è presente una visione completa dello spaccato italiano per l’industria del tessile-abbigliamento Non vengono analizzate grandi case di moda della Toscana come: • Patrizia Pepe • Prada • Gucci • Cavalli
  • 44. PUNTI DI DEBOLEZZA INCOMPLETEZZA DELL’ARTICOLO DI RICERCA • Non viene condotta alcuna ricerca sulle informazioni che le aziende analizzate possiedono sui loro competitor ESEMPIO: individuazione dei competitor per avere la stessa competitività e ricercare nuovi punti di forza: stessa clientela RICERCA SUL CAMPO per individuare: pari qualità del prodotto prezzo del prodotto uguale, maggiore o minore
  • 45. PUNTI DI DEBOLEZZA DATI CONFUTABILI La realtà osservata, filiera del tessile-abbigliamento, è in continuo cambiamento. La ricerca è stata condotta tra gli anni 2005/2006 • L’azienda Forall aveva da poco affiancato alla linea tradizionale un’altra linea perciò risulta avere una bassa capacità organizzativa di Knowledge Management. Oggi potrebbe aver cambiato tale gestione. • Il gruppo Mariella Burani è stato recentemente messo all’asta (10 febbraio 2012) per crack finanziario. Oggi potrebbe essere cambiato sia l’orientamento strategico dell’azienda che le capacità organizzative di Knowledge Management
  • 46. CONCLUSIONI • Buona comprensione dei ruoli ricoperti dagli attori che concorrono alla ricerca per una miglior innovazione di prodotto • Rilevanza della figura del Knowledge Manager per un’efficace comprensione dei contenuti comunicativi tra diversi comparti in presenza di un’elevata distanza cognitiva PROPONIAMO: • L’ampliamento della ricerca a più imprese e maggiormente disperse nel territorio • L’approfondimento dell’argomento conoscenza di mercato (studio reti internet e intranet all’interno delle imprese, studio competitor) Teniamo comunque presente la difficoltà per reperire dei dati puntuali e utili ai fini di una ricerca completa in un settore in perenne movimento.