1. Università degli Studi di Parma CORSO DI CONTABILITA’ E BILANCIO II Le rimanenze d’esercizio
2. Rimanenze d’esercizio 1) DEFINIZIONE: individuazione del significato e delle caratteristiche 2) QUANTIFICAZIONE: enumerazione delle quantità fisiche 3) VALUTAZIONE: attribuzione di un valore
3. Rimanenze d’esercizio Codice Civile: art. 2424: stato patrimoniale art. 2425: conto economico art. 2426: criteri di valutazione Principi Contabili Nazionali: documento n. 13 – Le rimanenze di magazzino documento n. 23 – Lavori in corso su ordinazione Principi Contabili Internazionali: documento n. 2 – Rimanenze documento n. 11 – Commesse a lungo termine
4. Rimanenze d’esercizio In generale, si tratta di beni di proprietà dell’azienda o destinati alla vendita o impiegati come fattori produttivi nel processo di produzione. Il concetto trova la sua ragion d’essere in processi economici incompleti, ovvero iniziati nel periodo in chiusura e destinati a completarsi nell’esercizio successivo attraverso la conclusione del processo produttivo o la vendita; rappresentano, quindi, un valore economico comune a due esercizi .
5. Rimanenze d’esercizio Le rimanenze sono componenti positivi di reddito in quanto costi sostenuti anticipatamente e da rinviare al futuro esercizio ( costi sospesi ). Si tratta di costi (di acquisto o di produzione) che l’azienda ha sostenuto nel periodo in chiusura, la cui competenza ricade sul periodo successivo, in quanto relativi a processi non conclusi alla fine dell’esercizio ma che si concluderanno in seguito. Costituiscono, inoltre, elementi del capitale di funzionamento dell’azienda.
6. Rimanenze d’esercizio Art. 2424 c.c.: stato patrimoniale C) Attivo Circolante I) Rimanenze 1) materie prime, sussidiarie e di consumo; 2) prodotti in corso di lavorazione e semilavorati; 3) lavori in corso su ordinazione; 4) prodotti finiti e merci; 5) acconti.
7. Rimanenze d’esercizio Art. 2425 c.c.: conto economico A) Valore della produzione: … 2) variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti; 3) variazioni dei lavori in corso su ordinazione; … B) Costi della produzione: … 11) variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci; …
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10. Rimanenze d’esercizio + Beni in magazzino (da inventario fisico) + Beni di proprietà presso terzi − Beni di terzi in magazzino = Beni di proprietà in magazzino + Beni da ricevere (per impegni di acquisto) − Beni da consegnare (per impegni di vendita) = Giacenze di magazzino Determinazione effettiva: inventario
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12. Rimanenze d’esercizio Art. 2426, punto 9 c.c.: «Le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritti al costo di acquisto o di produzione , calcolati secondo il n. 1 [quanto previsto per le immobilizzazioni] ovvero al valore di realizzo desumibile dall’andamento del mercato, se minore; […]».
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17. Rimanenze d’esercizio ESEMPI METODO LIFO A SCATTI ANNUALI 1^ ESERCIZIO: sempre al COSTO MEDIO PONDERATO d’ESERCIZIO= Costo Complessivo Quantità Acquistato 50.000 unità al valore complessivo € 180.000 + oneri accessori……………………………… € 20.000 Totale Costo…………………………………… € 200.000 Costo Medio Ponderato= 200.000 : 50.000 = 4 Quantità in Rimanenza 31/12 2.000 unità Costo Unitario 4 cad. Valore Rimanenze Finali 2.000 X 4 = 8.000
18. Rimanenze d’esercizio ESERCIZI SUCCESSIVI: La quantità NON subisce variazioni : Rimanenze iniziali 2.000 X 4 = 8.000 Rimanenze finali 2.000 X 4 = 8.000 La quantità aumenta : (R.F. 6.500 unità; prezzo medio d’esercizio 5) Rimanenze iniziali 2.000 X 4 = 8.000 + Aumento 4.500 X 5 = 22.500 Rimanenze finali 30.500 La quantità diminuisce : (R.F. 1.000 unità; prezzo medio d’esercizio 5) Rimanenze iniziali 2.000 X 4 = 8.000 Rimanenze finali 1.000 X 5 = 5.000
19. Rimanenze d’esercizio METODO LIFO CONTINUO I carichi ai costi sostenuti Gli scarichi secondo gli ultimi acquisti effettuati 1.1 esistenza unità 1.000 € 100cad. 100.000 2.4 acquisto unità 200 € 120cad. 24.000 1.200 124.000 7.9 prelievo unità (200) € 120cad. ( 24.000 ) (totale 400) unità (200) € 100cad. ( 20.000 ) 800 80.000 15.10 acquisto unità 2.000 € 90cad. 180.000 2.800 260.000 20.12 prelievo unità (1.500) € 90cad. ( 135.000) Rimanenze finali unità 1.300 125.000 Rimanenze 1.300 unità idealmente riferite: 800 X 100 = 80.000 500 X 90 = 45.000
20. Rimanenze d’esercizio METODO FIFO CONTINUO I carichi ai costi sostenuti Gli scarichi secondo gli acquisti più vecchi 1.1 esistenza unità 1.000 € 100cad. 100.000 2.4 acquisto unità 200 € 120cad. 24.000 1.200 124.000 7.9 prelievo unità (400) € 100cad. ( 40.000) 800 84.000 15.10 acquisto unità 2.000 € 90cad. 180.000 2.800 264.000 20.12 prelievo unità (600) € 100cad. ( 60.000) totale 1.500) unità (200) € 120cad. ( 24.000) unità (700) € 90cad. ( 63.000) Rimanenze finali unità 1.300 117.000 Rimanenze 1.300 unità idealmente riferite 1.300 X 90 = 117.000
21. Rimanenze d’esercizio COSTO MEDIO PONDERATO PROGRESSIVO o PER MOVIMENTO I carichi ai costi sostenuti La giacenza dopo ogni acquisto valorizzata come segue: q.tà in giacenza X prezzo + q.tà acquistata X prezzo q.tà in giacenza + q.tà acquistata 1.1 esistenza unità 1.000 € 100cad. 100.000 2.4 acquisto unità 200 € 120cad. 24.000 1.200 € 103cad. 124.000 7.9 prelievo unità (400) € 103cad. (41.200) 800 € 103cad. 82.800 15.10 acquisto unità 2.000 € 90cad. 180.000 2.800 € 94cad. 262.800 20.12 prelievo unità (1.500) € 94cad. ( 141.000) Rimanenze finali unità 1.300 € 94cad. 121.800
22. Rimanenze d’esercizio COSTO MEDIO PONDERATO I carichi ai costi sostenuti La giacenza finale valorizzata come segue: q.tà in giacenza X prezzo + q.tà acquistata X prezzo q.tà in giacenza + q.tà acquistata Rimanenze iniziali 1.000; prezzo unitario 100 =100.000 Rimanenze finali 1.300 come segue: 1.1 esistenza unità 1.000 € 100cad. 100.000 2.4 acquisto unità 200 € 120cad. 24.000 1.200 7.9 prelievo unità (400) 800 15.10 acquisto unità 2.000 € 90cad. 180.000 2.800 20.12 prelievo unità (1.500) Rimanenze finali unità 1.300 Prezzo medio ponderato = 95 1000X100 + 200X120 + 2000X90 1000 + 200 + 2000 Valore Rimanenze Finali = 1.300 X 95 = 123.500
23. Rimanenze d’esercizio VALORE NORMALE o PREZZO CORRENTE Rimanenze iniziali unità 1.900-Valore complessivo € 216.000 Così composto: Anno 2002 unità 700 prezzo 100 70.000 Anno 2003 unità 1.000 prezzo 120 120.000 Anno 2004 unità 200 prezzo 130 26.000 1.900 216.000 Valore normale al 31.12.04 (prezzo corrente) = 110 Valore Rimanenze Finali = 1.900 X 110 = 209.000
25. Rimanenze d’esercizio Sono lavori svolti per conto di terzi richiedenti tempi lunghi di esecuzione, ovvero commesse a lungo termine che possono riguardare, ad esempio, la costruzione di strade, ferrovie, edifici, ponti, navi, impianti, la predisposizione di un software , oppure la prestazione di servizi correlati alla costruzione di un’opera come, ad esempio, la sua progettazione. Da un lato, quindi, esiste un committente che ordina la realizzazione di un’unica opera o la fornitura unitaria di servizi, dall’altro, un’azienda che tipicamente svolge processi produttivi complessi e di lunga durata.
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28. Rimanenze d’esercizio Metodo della « commessa completata »: - valutazione del costo al minore tra il costo sostenuto per la commessa e il presumibile valore di realizzo; - contabilizzazione dei ricavi nell’esercizio in cui gli stessi sono conseguiti ovvero al completamento delle lavorazioni e dopo la consegna e l’accettazione delle stesse da parte del committente.
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30. Rimanenze d’esercizio ESEMPI METODO della COMMESSA COMPLETATA Ricavi pattuiti 250 Costi necessari 200 Tempi di esecuzione 2 anni Avanzamento lavori primo anno 40% Valore delle rimanenze al primo esercizio Costo necessari X percentuale avanzamento lavori = 200 X 40% = 80 L’utile è imputato all’esercizio in cui la commessa è completata
31. Rimanenze d’esercizio METODO della PERCENTUALE DI AVANZAMENTO Ricavi pattuiti 250 Costi necessari 200 Tempi di esecuzione 2 anni Avanzamento lavori primo anno 40% Valore delle rimanenze al primo esercizio Ricavi pattuiti X percentuale avanzamento lavori = 250 X 40% = 100 L’utile è imputato di esercizio in esercizio all’avanzamento della commessa
32. Rimanenze d’esercizio NORMATIVA FISCALE Se sono previste maggiorazioni esse sono imputabili per il 50% se solo richieste; per il 100% se accettate. Se esiste un rischio contrattuale il valore può essere ridotto del 2% per prestazioni effettuate in Italia, del 4% per prestazioni all’estero.
33. Rimanenze d’esercizio IAS 2 - Rimanenze IAS 11 – Commesse a lungo termine Non esistono sostanziali differenze tra la disciplina italiana e quella internazionale. Soltanto un aspetto va menzionato con riferimento alle lavorazioni in corso su ordinazione: la disciplina internazionale non richiama esplicitamente il metodo della commessa completata e prevede l’applicazione del metodo della percentuale di completamento come unico metodo .