discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
Histria ed Oltre - Il Viaggio del Ritorno [presentazione progetto]
1. HISTRIA ED OLTRE
- il viaggio del ritorno -
LOGLINE
Il racconto di una memoria svanita riportata alla luce in un viaggio emotivo irregolare di auto-
scoperta e ri-conoscenza delle molteplici identità della terra d'ISTRIA.
TRAMA
Primavera 2014. Canada
A. è un artista canadese di fama mondiale, e trascorre i suoi giorni viaggiando per il mondo.
Ha una storia importante alle spalle: la sua famiglia ha vissuto il dramma dell'esodo, con epiloghi
diversi, che l'hanno portata a disgregarsi tra Europa e Canada.
In occasione dei festeggiamenti per il compleanno dell'anziano zio Bruno, decide di prendere
un volo per l'Italia, e ritornare tra le sculture e i dipinti della casa-laboratorio, dove aveva
trascorso le estati della sua infanzia. Un comune senso artistico li aveva infatti sempre legati,
portando il ragazzino lontano da casa per assistere all'atto creativo dello zio, in un rapporto
silenzioso fatto di gesti e muti insegnamenti. Ogni volta che gli chiedeva di raccontare la sua
vicenda di esule la risposta era sempre la stessa: " No steme domandar altro. Basta! Sluss! "
Questa volta, però, non avrebbe desistito. Ha in serbo una sorpresa per il festeggiato, uno
speciale regalo legato alle loro origini: ri-tornare dopo 30 anni al Teatro Nazionale di Fiume ad
assistere al musical “MAGAZZINO 18”.
La prima scena si svolge all'interno del teatro e sul palco c'è Simone Cristicchi unico interprete
dello spettacolo civile che racconta in musica una pagina dimenticata della storia, quella storia
che zio Bruno continua a tacere. La speranza di A. è quella di risvegliarlo da quello stato
di alessitimia nel quale è piombato il giorno in cui si trasferì nell'atelier dalla famiglia della
moglie in Brianza. Durante lo spettacolo A. osserva, senza farsi notare, ogni micro-reazione dello
zio, che, come una delle sue sculture in okumé, assiste immobile, dando l'impressione di esser
pronto a lasciar la sala da un momento all'altro.
Si chiude il sipario. Tra uno scroscio di applausi A. infila il braccio sinistro sotto quello destro
dello zio e senza guardarsi in volto o proferir parola si dirigono verso l'uscita.
Sulla via del ritorno verso casa A. è alla guida dell'auto e Bruno è seduto nei sedili posteriori,
dietro il guidatore; da quella posizione gli sguardi non si possono incrociare. Ad un tratto il
silenzio viene interrotto da un dubbio che attanaglia l'anziano, che continua a domandarsi:
“magazzino 18...magazzino 18....mag...magazzino 18!?!….ma io lo conosco!?...ci sono
stato...”
2. Come se stesse sfogliano cartoline scivolate via dall'album dei ricordi abbandonato, il taciturno
Bruno comincia a raccontare ciò che sino al momento prima dell'apertura del sipario non era
riuscito ad esprimere al nipote a parole, ma solo attraverso la propria arte.
Ispirandosi alle scene dello spettacolo teatrale appena visto “ritorna” con i propri ricordi nella
natia “terra rossa” e accompagna A. lungo un viaggio immaginario in quei luoghi della memoria
della storia del popolo istriano: Portole d'Istria, Padriciano, Piemonte d'Istria, Grisignana, Pola.
Un “volo pindarico condiviso” tra i ricordi riaffiorati in cui i due personaggi principali si
presentano a volte come narratori diegetici (quando racconta e diventa parte della storia
narrata) e a volte come narratori omodiegetici (quando è presente nella storia come autore delle
sue opere) e che porterà A. conoscere i protagonisti di altre storie di esuli istriani che convivono
con quel dolore ancora oggi: il figlio-milanese, Andrea Chersicla; l'amico-musicista Mario
Fragiacomo; l'estimatore-mecenate Antonio Ballarin, il compagno-scultore Gualtiero Mocenni,
l'amica del teatro Laura Marchig.
A. grazie ai “ricordi risvegliati” dello zio attraverserà idealmente i paesi abbandonati della
Croazia e della Slovenia di oggi, la terra dell'esodo Giuliano-Dalmata di allora. Traccerà una
nuova roadmap di questi “luoghi della memoria”, includendo la città di Milano e Zoccorino,
paese dell'atelier del nonno Bruno.
Nell'ultima scena troviamo A. nella “stanza della creazione” immerso tra le opere citate dallo
zio Bruno durante questo “viaggio fantastico del ritorno” mai intrapreso, con in mano
un'autoscatto che lo raffigura in quello stesso luogo assieme allo zio oggi defunto. Con una
dedica:
“...io muoio due volte se decidi di non conoscere...
..ora nessuno ci potrà mandar più via dalla nostra terra”
APPUNTI
La caratteristica innovativa di questo progetto multimediale sarà lo sviluppo di un web-road-doc
basato sulla tecnologia WEB 3.0 e del “cloud” che consentirà agli utenti di seguire in tempo
reale e tappe del processo creativo di tutto il progetto, in un contesto intra ed extra-diegetico
alla storia, cosicché la vita dei protagonisti di “HISTRIA ED OLTRE” continuerà ad esistere ed
evolversi in un progetto partecipativo internazionale di recupero ambientale e di sviluppo del
territorio istriano, per la costruzione partecipata di una nuova “memoria condivisa”.
Il portale www.histriaedoltre.org [dominio indicativo] diventerà “incubatore di storie degli esuli
istriani di tutto il mondo”. Un “network aperto” creato con l'intento di promuovere il cofanetto
multimediale da cui trae il nome, e l'obiettivo di divenire in poco tempo il punto di riferimento
per le nuove generazioni dei figli di esuli istriani di tutto il mondo, coinvolti nella costruzione del
futuro della storia della propria Terra d'”HISTRIA, ed oltre”.
3. NOTE DI REGIA
La storia è autentica solo se condivisa: basandosi su questo claim del progetto i protagonisti
pubblicheranno in tempo reale sul blog del web-road-doc le impressioni, le sensazioni vissute ri-
tornando nei luoghi della Terra d'Istria.
Un web-docudrama che tratta di storie reali rappresentate anche per mezzo di interpreti, quindi
utilizzando tecniche drammatico-recitative.
Con l'escamotage del “viaggio onirico” si tratterà la storia di un nipote di esuli istriani, alla
ricerca delle sue origini pilotato dai ricordi dello zio defunto: l'inquietudine e gli orrori, la
speranzae il ritorno di un esule istriano. Ogni protagonista racconterà la propria esperienza
vissuta in relazione con l'esodo istriano. La trama non segue l'ordine cronologico delle tappe
dell'esodo e si avvale dell'uso dei flashback, tra presente e passato, come pezzi di un puzzle che
ritraggono lo spaccato dell'esistenza personale dell'artista nipote di artisti di origini istriane.
L'approccio narrativo non si limita a ripercorrere un'unica vicenda personale del personaggio
principale bensì scava nel profondo dei ricordi riportando alla luce anche i rapporti con la terra
d'origine, con la famiglia, con gli amici-artisti, gli estimatori e i “rimasti” in Istria.
Grazie ad una curata fotografia e all'uso del drone per effettuare le riprese aere dei paesaggi
naturali si cercherà di esaltarne la bellezza e di valorizzare l'atmosfera surreale dei paesi
abbandonati, giocando con i contrasti tra natura e civiltà.
Il web-docudrama si suddivide in 5 capitoli, come se il viaggio rappresentasse prima la fine e poi
l'inizio di una nuova vita:
Capitolo 1 L'evento straordinario
Capitolo 2 La scoperta della terra di origine
Capitolo 3 I racconti degli esuli istriani
Capitolo 4 La liberazione dal dolore
Capitolo 5 La conoscenza
La voce narrante di Andrea Chersicla, nella vita figlio di Bruno Chersicla, introduce i due
personaggi principali e ci accompagna in modo diegetico/omodiegetico nel suo viaggio, mentre
la voce narrante dello stesso Bruno riferisce i suoi pensieri allo spettatore, fornendo date e dati
relativi all'esodo. Il tutto con frasi che vengono sovrapposte alle immagini del web-doc come se
lo schermo fosse un “diario di viaggio”.
“HISTRIA ED OLTRE – il viaggio del ritorno” si chiude con l'immagine reale di A. con un autoscatto
in mano, del 10 ottobre 2007, che lo raffigura nello stesso luogo affianco allo zio Bruno nel
giorno del suo settantesimo anno di età, unico fotogramma che documenta visivamente la sua
presenza.
Fabrizio Fantini, regista
4. LOCATIONS
Italia _ Brianza e Milano
• Peregallo (via Crucis – natività - confessionale)
• Zoccorino (filanda / studio di Chersicla)
• Milano (Studio di via Argelati)
Italia _ Trieste
• Casa / studio di via San Marco (Chersicla)
• URSUS - Porto Vecchio (mostra di Chersicla)
• Campo Profughi di Padriciano
• Trebiciano (zia di Mario) a 2 km di distanza da Padriciano
• Magazzino 26
• Magazzino 18 (masserizie esuli)
• Silos di Trieste
• Museo Henriquez (autoblindo del silos)
• Museo della Cultura Istriana di via Torino (ricostruzione “artistica” di una foiba)
Slovenia
• Topolovec (Toppolo di Belvedere) villaggi abbandonati/paese di origine madre di M.
Croazia
• Piemonte d'Istria - villaggi abbandonati con Bisoslavo
• Grožnjan (Grisignana) - villaggi abbandonati con Claudio Magris
• Oprtalj (Portole) - antica chiesa/via crucis (San Giovanni di Portole)/casa del cugino
Mario - infanzia di Chersicla: taccuino immaginario (disegni) con Chersicla
• Marusici, parco delle sculture “Forma Viva”
• Pula (Pola), foiba di Surani
• Veli Lošinj (Lussingrande) isola origine della famiglia Ballarin
5. CAST ARTISTICO
Attore principale A. (da definire)
I narratori Antonio Ballarin
Andrea Chersicla
Simone Cristicchi [“MAGAZZINO 18”]
Mario Fragiacomo
Laura Marchig
Gualtiero Mocenni
Piero Tarticchio
CAST TECNICO
Produzione Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia [Roma]
Produzione esecutiva LaDamaSognatrice produzioni audiovisive in HD
Direttrice di produzione Chiara Roncagli
Regia e riprese Fabrizio Fantini
Autori Fabrizio Fantini e Chiara Roncagli
Consulenza storica Antonio Ballarin
Ingegnere del suono Jacopo Bonora
Montaggio Fabrizio Fantini
Colonna sonora Mario Fragiacomo & MittelEuropa Ensemble
Post-produzione grafica Luciano Attinà
Assistente di produzione Ileana Maria Culmone
Ufficio stampa Alessandra Del Drago
Webmaster Andrea Armellini
6. PARTNER (potenziali)
Unione Europea [Programma dell’Unione europea per i settori culturali e creativi 2014-2020]
MIBAC [Ministero italiano dei beni e delle attività culturali e del turismo]
Anna Lindh Foundation [Education for intercultural citizenship]
EDIT - La casa editrice degli Italiani di Croazia e Slovenia
Friuli Venezia Giulia Film Fund 2014
Lombardia Film Fund 2014
Università Popolare Trieste
Comunità Nazionale Italiana di Croazia e Slovenia [Unione Italiana]
TV Koper Capodistria
TV Slovena
Associazione Giuliani nel mondo
Il Piccolo di Trieste
“C.D.M - Arcipelago Adriatico" di Trieste
Istrianet
Il Circolo di Cultura istro-veneta "Istria"
Mailing List Histria
Unione degli Istriani
Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
ForumTomizza
Comunità Autogestita della Nazionalità Italiana di Capodistria
Lega Nazionale
Società Di Studi Fiumani
Foiba di Basovizza e Centro di Documentazione
Gruppo 85 – Skupina 85
7. Casa editrice - TUSS
PIANO DI LAVORO
Pre-produzione maggio - giugno 2014
Produzione settembre - ottobre 2014
Brianza (Peregallo + Zoccorino) 2 gg / 1 notte
Trieste 3 gg
Slovenia + Croazia 7 gg / 9 notti [a Trieste]
Pola / Lussingrande 2 gg / 1 notte [+ 2 gg. viaggio]
_____________________________
totale 15 gg riprese + 2 viaggio
Post-produzione 45 gg. [lavorativi]
Consegna master DICEMBRE 2014
8. BIOFILMOGRAFIA DEL REGISTA
"Il modo migliore di guardare un progetto audiovisivo è quello di farlo diventare
un'esperienza personale. Nel momento in cui si guarda un video, si evoca
inconsciamente ciò che è dentro di noi, la nostra vita, le nostre gioie e i nostri
dolori, i nostri pensieri. Le nostre "visioni mentali" del presente e del passato”.
Romagnolo D.O.C.g., Fabrizio Fantini si trasferisce a Roma all'età di 18 anni, per frequentare
il Centro Sperimentale Televisivo. Torna a Bologna per frequentare l'Accademia di Arti
Cinematografiche, ma Roma resta la sua città di adozione per oltre un decennio, durante il quale
lavora come cameraman e operatore televisivo per i maggiori broadcaster nazionali RAI,
Mediaset e LA7 e come assistente al direttore della fotografia Piero Lombardi, nelle produzioni
di fiction di Cinecittà.
Nel 2006 comincia la carriera di documentarista, impegnandosi nel recupero della memoria
storica. Raccoglie quindi le testimonianze delle anziane “staffette” della lotta partigiana nel
documentario storico dal titolo “Schegge di vita”, prodotto dall'Istituto Storico della Resistenza e
dell'Età Contemporanea di Ravenna. Nello stesso anno vive una delle esperienze più forti sul
campo realizzando il documentario didattico “Oltre i Cancelli della Memoria”,la documentazione
di un percorso didattico sulla Shoah durante il quale scopre l''assordante silenzio” del campo di
concentramento di Auschwitz.
Nel 2007 con il documentario storico sull'antichissimo mestiere dei salinari, dal titolo
“Il Salinaro di Cervia, Custode dell’Oro Bianco”, dà voce all'ultima generazione dell'arte artigiana
della raccolta del sale.
Nel 2008 fonda la casa di produzione LaDamaSognatrice produzioni audiovisive in HD con
l’autrice e produttrice Chiara Roncagli, decidendo di proseguire la realizzazione di altri progetti
audiovisivi in ambito sociale, in cui si raccontano storie di minoranze, di percorsi di vita e di
diritti negati:
− “ItaliAvista” [ItalyAtsight], 2008, 50', documentario sociale, in collaborazione con la
Fondazione internazionale Anna Lindh per il Dialogo tra le Culture;
− “City-Zen-Ship”,2010, 17', reportage sulla seconde generazioni in collaborazione con il
Centro Interculturale Massimo Zonarelli del Comune di Bologna;
− “La Mia Seconda Liberazione” [Twice Released], 2010, 30', documentario biografico sulla
vita di Armando Gasiani, deportato a Mauthausen, e “rinato” dopo la visione del film “La
Vita è Bella” di Roberto Benigni;
− “Forever Young – Rimini Terra d'Incontri”, 2011, 50', mockumentario sociale sul turismo
esperienziale nel territorio riminese con l'attrice cinese Jojo Zhou Sicong;
− “Beyond Islam's Doors - Oltre le Porte dell'Islam”, 2013, 85', documentario sociale sulle
comunità islamiche dell'Emilia-Romagna.
9. Grazie al progetto “Oltre le Porte dell'islam” nel 2013 nasce la collaborazione con
l'associazione di donne musulmane LIFE Onlus che porterà alla stesura del progetto dal titolo
“RECADO-DENTRO” presso la casa circondariale di Ravenna, presentato al Ministero di Giustizia.
Nel 2000, durante la permanenza in Australia, collabora per l'emittente australiana S.B.S in
qualità di direttore della fotografia ed entra a far parte di un equipe di ricercatori della
Melbourne School of Psychological Science per un progetto sperimentale sulle applicazioni della
videocamera in campo terapeutico. La ricerca in questo campo prosegue ancora oggi, con i
progetti di videoterapia dal titolo “Review of Me – VideoTherapy Report EU” e “Cicatrici allo
specchio” in collaborazione con il PhotoTerapy Center di Vancouver (Canada) e l'Associazione
LuceGrigia con la quale collabora per il Perugia SocialPhotoFest.
Collabora attivamente con l'associazione D.E-R, Documentaristi dell’Emilia-Romagna: nel 2009
partecipa alla realizzazione del documentario partecipativo prodotto dall'UNICEF dal titolo
“Rights Torch Relay [La Staffetta dei Diritti]”; nel 2011 prende parte alla campagna
promozionale "Cultura Cibo per l'Anima" creando lo spot “Mondaino Divino Cibo” e ogni anno cura
la sezione di Ravenna dell'iniziativa “EstateDoc”, promuovendo la visibilità del genere
documentario degli autori emiliano-romagnoli in location non convenzionali. Per la diffusione del
documentario italiano in Cina partecipa, in qualità di capofila di ATI di imprese emiliano-
romagnole, al progetto DocExpò2010 che porterà nel 2012 alla creazione del brand PADIFILM
come canale distributivo dell'audiovisivo in Cina.
L'attenzione al recupero delle tradizione e alla ricerca storica legata al proprio territorio nel
2011 lo porta ad avviare la collaborazione con il giornalista romagnolo Nevio Casadio e realizzare
con la propria casa di produzione e in qualità di direttore della fotografia e montatore, tre
documentari per la trasmissione La Storia Siamo Noi, RAI3 “Gente di Comacchio” (2011),
“Cotignola il paese dei giusti” (2012) e “Il Viaggio di Pupi” (2013) e due documentari per RAI
STORIA – RAI EDUCATIONAL, “Italiani per Scelta” (2012) e “Antonioni Point” (2013 ).
Poter affrontare il tema dell'Esodo Giuliano-Dalmata con un progetto unico come “HISTRIA ED
OLTRE” rappresenterebbe per un documentarista come me una tappa fondamentale della “lotta”
al dilagante negazionismo e revisionismo storico in cui è impegnato. La rappresentazione
audiovisiva di storie e racconti di coloro che hanno vissuto l'esperienza dell'esodo in prima
persona può contribuire, con il coinvolgimento delle nuove generazioni, alla costruzione
partecipata di una “memoria condivisa”.
La ricerca storica ha ormai pubblicato molteplici studi sugli avvenimenti e molte opere
divulgative sono state edite in merito alla storia degli esuli istriani, ma nell'opinione pubblica,
tuttavia, persiste una forte enfasi, di origine ideologica, sulle responsabilità che le ideologie di
quel periodo storico hanno avuto nelle foibe, per esempio. “HISTRIA ED OLTRE” può
rappresentare una grande occasione per affrontare pubblicamente una vicenda che riguarda la
storia recente, coperta da troppo tempo, citando Magris, da un “oltraggioso silenzio”.
Prima del musical-civile di Cristicchi “MAGAZZINO 18” non erano in molti a conoscere i
“luoghi della memoria” di questa pagina dolorosa della storia d’Italia, di una vicenda del
Novecento italiano complessa e poco approfondita. E per gli esuli istriani e per quelli “rimasti” è
una storia ancora più dolorosa.
10. Dalla precedente esperienza della produzione del reportage dal titolo “ITALIANI PER SCELTA”
sono rimasto affascinato sia dai paesaggi naturali dell'Istria che dalle storie incredibili di gente
comune di una Terra dove ancora si parlano tre lingue: il croato – lo sloveno e l'italiano. Una
Terra legata alla nostra storia - secondo le convenzioni geografiche l'Istria rientra nella regione
geografica italiana - e che quindi va scoperta per indurre alle nuove generazioni a ricordare il
passato e contribuire a creare un futuro di una storia condivisa.
“Tante ragioni possono spiegare questo oltraggioso silenzio e oblio, nessuna può giustificarlo,
così come nessuna violenza compiuta su innocenti giustifica la ritorsione di violenze su altri innocenti.
Questo vale per tutti, individui, popoli, partiti e gruppi di potere.” [Claudio Magris]
______________
Campagna di Social Media Marketing
Un progetto multi-cross-mediale è uno strumento che amplia le capacità dei media tradizionali
arricchendo l'immagine istituzionale. La sua versatilità intrinseca lo rende uno strumento
perfetto sia a fini promozionali, sia come prodotto quotidiano di lavoro, intrattenimento
ed apprendimento.
La multimedialità del cofanetto dal titolo “HISTRIA ED OLTRE” è data dalla diversità dei supporti
[DVD-video, un CD-audio e tavole di disegni] uniti dallo stesso tema, che per il web diventano,
per la loro stessa natura, veicoli formidabili per una comunicazione efficace.
Un progetto multimediale per il web diventa così un sostegno strategico all’azione di marketing
di una più ampia campagna di comunicazione che vuole portare alla massima diffusione
il messaggio di creazione di un futuro della storia degli esuli striani.
Il cofanetto multimediale
In linea con la politica nuova intrapresa dall’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia,
il progetto web-multimediale “HISTRIA ED OLTRE” rappresenta uno spunto per incuriosire un più
vasto pubblico ad approfondire la storia dimenticata degli Esuli istriani [in questo senso un
esempio attuale è rappresentato dallo spettacolo teatrale “Magazzino 18”, con protagonista
Simone Cristicchi].
Uno straordinario biglietto da visita con contenuti che presentano storie di esuli, che ripercorre
in musica e immagini i luoghi e gli spazi della terra d’ISTRIA in ottica di costruzione di una
“memoria attiva condivisa”. Il progetto multimediale è un canale di comunicazione completo
che sfrutterà le tecnologie “cloud” per la realizzazione di un unico portale dove sarò raccolto il
materiale fotografico e video di repertorio messo a disposizione dalle community degli esuli
11. istriani sparse nel mondo. Saranno quindi utilizzati non solo foto, suoni o video, ma anche
animazioni, poesie, articoli di giornali, fotografie di famiglia, per una nuova e moderna
ricostruzione storica del esodo istriano.
La campagna di social media marketing fungerà da traino per il docudrama/web-doc,
preparandone il terreno e creando un pubblico che interagisca attraverso il portale
“histriaedoltre.org” [titolo da definire]. Un prodotto multi-mediale di forte impatto proiettato
verso le nuove generazioni, che vuole utilizzare le risorse della rete come “mezzi di
condivisione”.
La promozione di un prodotto multimediale ormai non può più prescindere da una consistente
attività sui Social Media, vero passaparola moderno che determina il successo o l’insuccesso di
una iniziativa multimediale nell’era della “selfie generation”. In modo quasi indelebile, pregi e
difetti vengono esaltati e riverberati rapidamente e con capillare distribuzione. Utilizzare i più
popolari Social Network (Facebook, Twitter, YouTube, Google+, Pinterest, per esempio) è una
scelta quasi obbligata e deve sottostare ad una accurata strategia da mettere in pratica con
regolarità, per diffondere in modo “virale” il messaggio del progetto multimediale “HISTRIA ED
OLTRE”.
L'importanza dei social
«Voglio aprire un account su Twitter perché … fanno tutti così» è una frase che nasconde una
valutazione errata di partenza: senza mettere in dubbio l’utilità del singolo Social, bisogna
capire se la piattaforma sia idonea al nostro caso. Un artista potrebbe utilizzare Twitter per
aggiornare i fan durante la lavorazione di un film, pubblicando tweetcon buona frequenza,
un’azienda di apparecchiature mediche potrebbe non avere argomenti a sufficienza per
“cinguettare” con costanza. «Faccio una pagina Fan perché il mio concorrente ne usa una» è
una frase che rischia di trasformare l’apertura di una pagina Fan in un boomerang: se il
concorrente ha risorse a sufficienza per tenere aggiornata la sua pagina, farà risultare la nostra
abbandonata; meglio allora rinunciare al canale social, se il rischio è quello di trasmettere
l’idea di una struttura in agonia, oppure delegare professionisti del settore “web content
editor” alla gestione del profilo online. In questi casi il risparmio non paga quasi mai: cercare di
reperire del tempo che non si ha, per evitare la spesa di una risorsa esterna e qualificata,
inciderà sulla frequenza di aggiornamento e sulla qualità dei contenuti, pubblicati
saltuariamente ed in maniera trascurata.
Il target
Determinare degli obiettivi che si vogliono raggiungere è fondamentale per stabilire quale canale
sfruttare e quali strategie utilizzare. Vendere un prodotto piuttosto che far conoscere il marchio
aziendale implica scelte diverse; promuovere un pacchetto week-end in un agriturismo richiede
un’interazione verbale con gli utenti, diffondere un progetto multimediale artistico unico nel suo
genere come “Histria ed Oltre” richiederà decisamente un maggiore impatto visivo e sonoro
(video su YouTube/Vimeo o “pin” su Pinterest). Va da sé che la sinergia fra Social Media sosterrà
12. al meglio le diverse esigenze, favorendo in parallelo sia il messaggio che un risultato di maggior
action / lead / sale.
Pianificazione delle attività
La regolarità e la frequenza degli aggiornamenti (oltre alla qualità dei contenuti) fanno
percepire agli utenti che il progetto è “vivo”; ogni canale social ha le sue frequenze ottimali ed
andrebbero rispettate evitando eccessi in ambo le parti. Preparare contenuti è un’attività
creativa, ma necessità di una pianificazione per evitare di dover invocare l’ispirazione del
momento (di fronte ad una textbox vuota ed il cursore lampeggiante): si rischia solo di non
scrivere il contenuto appropriato e perdere magari più tempo del previsto in attesa della scintilla
creativa. Meglio allora, anche una volta a settimana, pianificare i contenuti da realizzare
periodicamente, crearli e schedularli nel breve termine. Ciò ottimizzerà molto il tempo investito
e permetterà di dare un ordine logico alla presentazione dei post / twett / pin / video / ecc.
avendo organizzato a monte una sorta di piccolo storyboard.
Linguaggio corretto
Ogni piattaforma ha i suoi fruitori con profilo, gusti e linguaggi che variano da Social a Social.
Senza addentrarsi in un discorso antropologico, basti pensare ai limiti tecnici imposti alla
scrittura: un tweet è limitato a 140 caratteri e per forza di cose ci costringe a comunicare in
maniera diversa rispetto a quanto faremmo con un post di Facebook. Anche la presentazione
testuale dovrebbe essere curata ed adeguata: un errore comune, che si commette spesso su
YouTube, è quello di etichettare un video con keyword non idonee o poco esplicite. Titoli,
descrizioni, approfondimento, tag, hashtag: più si è specifici minore sarà la fatica nel farci
trovare. Altro errore ricorrente, nel tentativo di aumentare la diffusione di un contenuto, è
quello di postare allo stesso modo su tutte le piattaforme.
Poniamo per esempio che la news del giorno venga copiata ed incollata sul blog corporate, sulla
pagina Facebook, sul profilo Twitter e sulla pagina Google+; senza considerare la perdita di
comunicazione, dovuta ad un erroneo utilizzo dei singoli canali. L’utente, che troverà le
informazioni relative al progetto ovunque e senza sforzo, sceglierà di seguire solo uno per
rimanere aggiornato, vanificando parzialmente l’investimento fatto per tenere in piedi 5-6 canali
Social e farli lavorare in sinergia. Offrirgli invece contenuti diversi in base alla piattaforma,
aumenterà le interazioni cross-mediale magari spingerà un utente all’iscrizione su un canale solo
per non perdersi quel tipo di aggiornamento.
Call to Action
13. L’utente è tendenzialmente pigro, è un dato di fatto. Ha poco tempo, altro dato di fatto. La sua
attenzione va stimolata con un messaggio finale breve e diretto, perché spesso un invito che non
sia esplicito (es: “Compra adesso!” o “Prenota subito con noi le tue vacanze“) viene poco
considerato o messo in coda ad altre micro-priorità di consultazione. Questo approccio è
chiamato “Call-to-action” (invito all’azione). Scrivere “E’ uscito il mio nuovo libro” è diverso da
“Acquista su Amazon il mio nuovo libro!” (con link alla scheda incluso); sembra paradossale, ma
la prima frase può essere percepita come mera nota informativa! Anche i pulsanti di condivisione
(i cosiddetti “Add this“) non sono altro che un invito a far sapere ad altri che l’ articolo è
piaciuto, che il prodotto è di gradimento o che la notizia merita di essere diffusa ad altri amici.
Inserire (in modo discreto) questi strumenti, soprattutto su blog e magazine, è ormai è doveroso.
Testimonial
La credibilità di un progetto culturale sale in misura della sua popolarità e dei suoi sponsor
spontanei: un testimonial esperto e competente nell’ambito del progetto può far aumentare la
fiducia degli utenti, futuri fruitori. Coinvolgere un cosiddetto “technology evangelist” nella
promozione di un progetto multimediale come “HISTRIA ED OLTRE”, tramite una video-
intervista, per esempio, porterebbe sicuramente benefici rivolti ad un target preciso e definito,
piuttosto che puntare sulla diffusione a larga scala che raggiunge una massa indistinta di
consumatori. In ogni caso è fondamentale che il testimonial apprezzi realmente la mission del
progetto.
Statistiche
Una parte importante del lavoro di Social Media Marketing avviene dopo il lancio di una
campagna: è vero che una buona pianificazione è amica delle performance, ma spesso si è
costretti a partire al buio e in territori poco esplorati. Diventa così fondamentale la misurazione
dell'operato tramite l’analisi delle statistiche, per ottimizzare sempre di più le nostre future
azioni. Più che ai numeri ed ai record di visite, è importante capire:
• quali sorgenti di traffico funzionano e quali vanno ottimizzate/eliminate
• l’identikit dei nostri utenti per definire future profilazioni
• le interazioni con i contenuti per comprendere cosa riproporre e cosa evitare
• la distribuzione geografica e temporale degli utenti
Quest’ultimo punto riveste importanza in quanto ci dovrebbe fornire indicazioni utili sul
“quando” muoversi: agire nel momento in cui il sito è più visitato.
Content is King
14. Lo slogan che tanto piace a Google dovrebbe essere sempre tenuto a mente! Tutto ciò che è
stato scritto fino ad ora non ha valenza sufficiente senza un buon prodotto su cui puntare o
senza un marchio dalla sufficiente credibilità ed autorevolezza. Investire in ciò che si offre e
perfezionarlo con regolarità è fondamentale. Il PR più in gamba sarà abile a portare clienti al
nostro locale, ma se il locale non è all’altezza i clienti fuggiranno; le risorse investite (a vuoto)
nel PR avrebbero dovuto essere destinate alle migliorie del locale. Anche i contenuti (post,
tweet, ecc.) dovrebbero essere curati con la stessa attenzione, evitando errori di
comunicazione, errori grammaticali, sviste di battitura, imprecisioni sull’informazione. Il bello
del marketing virale è che la forza del messaggio esegue il grosso del lavoro, facendolo
diffondere fra gli utenti in modo spontaneo.
Sostanzialmente il viral marketing è una strategia, che se ben studiata, è particolarmente
vincente, perché, una volta innescato il meccanismo, sfrutta ogni sfaccettatura del passaparola.
La campagne di marketing sui social media
Con il termine Social Media Marketing s’intende quindi l’uso delle piattaforme social come
Facebook e Twitter per creare un rapporto diretto con il proprio pubblico. Oggi, infatti, tramite
questi nuovi canali comunicativi, milioni di persone possono scambiarsi contenuti digitali di ogni
tipo (foto, commenti, video, ecc.) ed esprimere la propria opinione all’istante. Un fenomeno che
si sta diffondendo in modo vertiginoso e che, con il solo Facebook, accoglie un bacino dii un
miliardo di persone in tutto il mondo. Considerando anche Twitter, Youtube, Linkedin, Google+,
il numero di utenti raggiunge quasi i 2 miliardi.
E’ un mondo in cui i progetti multimediali, per entrare, devono porsi con le stesse modalità
comunicative di chi frequenta i canali social, interagendo con un dialogo alla pari e partecipato,
evitando l’utilizzo delle classiche tecniche di comunicazione unilaterale, pena un calo di
reputazione e di utenti. Ecco perché programmare una campagna di social media marketing per
un progetto multimediale come “HISTRIA ED OLTRE” risulterà fondamentale per poter diffondere
il messaggio culturale di una “memoria condivisa”.
Per scoprire le potenzialità del mondo dei social media va prevista una strategia comunicativa
appropriata per raggiungere molteplici obiettivi, come:
• definizione del proprio pubblico “target” nei differenti social
• definizione del messaggio che si intende divulgare
• redazione dei contenuti e delle grafiche
• attivazione del portale web 2.0 e dei profili web sui maggiori social
• invito alla partecipazione dell'utenza, attraverso la condivisione di storie,
testimonianze, documenti, materiale fotografico e video;
15. • aggiornamento costante sullo stato di avanzamento del progetto attraverso la
produzione di post e contenuti tematici
• potenziamento della reputazione online e offline
• espansione del profilo social a livello off-line
IL WEBDOC
Il mondo dell’informazione sta vivendo un momento di ristrutturazione profonda, in particolare
grazie all’incontro tra i media tradizionali e le nuove opportunità che offre la rete. Uno dei
prodotti editoriali innovativi nati da questo mix è il web-documentario che unisce foto, video e
testi scritti in un unico contesto.
Il webdoc [abbreviazione di web documentario] rientra nella campagna di promozione del
progetto “HISTRIA ED OLTRE” attraverso questo nuovo modello di comunicazione transmediale,
che combina diversi media arricchendo i contenuti.
Questo genere sta riscuotendo sempre maggiore successo sui portali d’informazione di tutto il
mondo. I grandi quotidiani internazionali da Le Monde al New York Times hanno inserito una
categoria apposita per questi prodotti, che mixano il documentario d’inchiesta con la possibilità
per l’utente di scegliere quali contenuti visualizzare e quali approfondire con gallerie
fotografiche e testi. Per Arnaud Dressen, il massimo esponente dei documentari interattivi in
campo europeo, considera i web-doc come un supplemento dei giornali online, una sorta di
‘rivista’ settimanale allegata al quotidiano, ovviamente tutto in formato digitale.
Un prodotto interattivo ed ibrido per tecnologia pensato per una fruizione su internet. Dal punto
di vista del contenuto, il web-doc si presta a una partecipazione attiva dell'utente, che da
fruitore si trasforma in partecipante attivo, che può scegliere il proprio metodo di fruizione e
esplorare il documentario nelle sue parti secondo percorsi personalizzati e con i propri tempi.
Dal punto di vista multimediale un documentario classico è un prodotto audiovisivo mentre il
web-doc prevede l'uso di audio e video integrati a grafiche, testi, info-grafiche, collegamenti
ipertestuali realizzati in html o flash. Avvicinandosi in questo ai documenti ipertestuali, ai vecchi
libri-game e ai multimediale.
L'idea del web-doc dal titolo “HISTRIA ED OLTRE – il viaggio del ritorno” si basa sul
coinvolgimento dell'utente, il quale attraverso diversi filmati-puntate [ogni puntata una storia]
viene accompagnato attraverso l'Istria e i suoi territori. Il viaggio comincia all'interno di una
stanza-laboratorio dell'artista dal quale il lettore si sposta attraverso un video interattivo e può
accedere ad altri contenuti scritti e a gallerie fotografiche relativi ai luoghi della memoria e ai
militanti della memoria degli esuli istriani. Il documentario scava dentro le storie di coloro che
hanno vissuto l'esodo, lasciando scoprire all’utente informazioni aggiuntive utili per la
16. costruzione di una nuova coscienza nazionale comune. Il racconto si alimenta della forza delle
storie vissute dai protagonisti del web-doc e dà la possibilità al lettore di approfondire i
contenuti legati al tema dell'esodo che ritiene più interessanti.
Il prodotto che verrà realizzato avrà una distribuzione al grande pubblico sotto varie forme: un
film documentario per il grande schermo e tv, piattaforma web, applicazione e cofanetto
contenente il DVD-video, disegni originali di un artista di origini istriane e un CD-audio di
musiche originali legate all'Istria.
Il fenomeno dei web-doc è in rapida espansione, la presenza di un aspetto ludico e interattivo
rendono il prodotto appetibile al grande pubblico, soprattutto ai più giovani che si sono
allontanati dalla tv proprio a causa dell’impossibilità di interagire con essa. Un esempio recente
è rappresentato da “Il rumore della memoria”, una web serie presentata da “Il Corriere della
Sera”. La serie, composta da 6 brevi episodi di circa 8 minuti l'uno, racconta le storie di
“militanti della memoria dell'olocausto”. “L'opera si presenta al pubblico con un episodio alla
volta sul sito del Corriere della Sera, fino ad arrivare all'ultimo episodio presentato durante “la
Giornata della memoria” 2014.
Un esempio di un di web-doc internazionale è “Une année en France” lanciato dalla rivista “Le
Monde” nel giugno 2011, l'operazione della durata di un anno durante le elezioni presidenziali e
legislative. Giornalisti e blogger di otto partiti diversi hanno "tastato il polso" del paese
incontrando i francesi delle principali città.
Le applicazioni [APP]
“App” è l'abbreviazione della parola inglese "application", ossia applicazione software che
nell'era della “selfie generation” è diventata un termine di uso comune.
Le applicazioni sono studiate e pensate per essere utilizzate dai dispositivi mobili, ossia dai
telefonini di ultima generazione e dai tablet: per esempio gli iPhone e iPad della Apple, gli
smartphone con sistema operativo Android (creato da Google) o Blackberry. I produttori di
cellulari, nel momento in cui hanno predisposto i propri telefonini per la connessione a Internet,
hanno scelto un sistema operativo che fungesse da "motore", e gli sviluppatori hanno di
conseguenza studiato e preparato app che potessero essere incluse in ogni telefono, e
acquistate, o scaricate, negli "store" (il negozi online, che non sono altro che siti web dedicati a
queste funzioni). Chi vuole un'app per iPhone l'acquisterà presso iTunes, chi la vuole per Android
presso l'omonimo sito, chi per Blackberry presso l'App World.
C'è un'app per tutto
Le applicazioni hanno il compito di semplificare la vita delle persone, renderla più divertente, o
comoda, o pratica. Si tratta infatti di soluzioni che gli sviluppatori hanno pensato per una
quantità infinita di scopi, da quelli più "leggeri" a quelli più seri. Ecco i principali utilizzi delle
app: scambiare informazioni con gli altri tramite i social network, giocare, fotografare,
modificare le foto con effetti grafici, dipingere, leggere i libri, ascoltare la radio, consultare una
cartina, ma anche telefonare gratis, tradurre una parola straniera, consultare un quotidiano,
trovare il Nord come se si stesse usando la bussola, ottenere informazioni su un certo museo che
si sta per visitare. Impossibile stabilire quante app sono scaricabili (si parla di oltre 300mila solo
17. per l'Apple Store): ogni giorno gli store – dopo un attento controllo – ne mettono a disposizione di
nuove, di ogni varietà, prezzo, funzione. iTunes di Apple, per esempio, nel 2014 ha superato il
traguardo dei 25 miliardi di scaricamenti da quando è nato.
HISTRIAPP
Nel caso di “HISTRIA ED OLTRE” il titolo indicativo di “HISTRIAPP” potrebbe rappresentare
un'applicazione software di nuova generazione che consenta di accedere direttamente dal
dispositivo cellulare, attraverso una connessione ad Internet, a tutte le informazioni utili per
conoscere tante opportunità che offre l'Istria e la sua terra. Semplice e pratica da consultare,
attraverso tre diverse sezioni si potranno cercare le informazioni su tutti i Musei e i beni
culturali, parchi, luoghi storici, le strutture ricettive e i ristoranti e strutture ricettive
tradizionali del territorio dell'Istria. Una sezione sarà completamente dedicata agli eventi per
essere sempre informati sugli avvenimenti in programma sul territorio.
La Gallery attinge le foto direttamente dalla galleria fotografica del sito del progetto, attraverso
le immagini preferite le si potranno inviare tramite mail a tutti gli amici come delle vere e
proprie cartoline virtuali. Tutti i prodotti e i servizi turistici messi disposizione in ogni periodo
dell'anno per visitare l'Istria e il suo territorio.
Un viaggio virtuale alla scoperta dell'Istria sfruttando la scenografica tecnologia della Realtà
Aumentata: con la videocamera del dispositivo mobile ogni volta che si inquadra un luogo, si avrà
la possibilità di visualizzare i Tags dell'Istria con la sovrapposizione di tutte le informazioni utili
direttamente sul display del cellulare e sulla mappa geo-referenziata saranno visualizzate le
risorse più vicine alla posizione dell'utente.
Un modo nuovo e al passo coi tempi per seguire la nuova roadmap dei luoghi della memoria
dell'esodo di una Terra straordinaria come quella d'Istria.
Fabrizio Fantini
LaDamaSognatrice produzioni audiovisive in HD