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EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE
          Fabio Ballor, Francesco Leonetti, Valerio Maggio, Furio Petrossi
                             Exelearning.it – Comunità italiana eXelearning
                                          info@exelearning.it


                                              LONG PAPER


                                                Abstract
Exelearning è un software open source, utilizzato in ambito di sviluppo di materiale didattico in
standard SCORM. Le principali caratteristiche di eXelearning sono relative all'uso di specifiche “forme”
didattiche (instructional device) e alla natura costruttiva del software. Queste caratteristiche hanno
spinto gli autori, facenti parte della comunità italiana eXelearning, a progettare una possibile
integrazione del software autore eXelearning con la piattaforma didattica Moodle. L'obiettivo è quello
di fornire quest'ultima di un completo sistema di authoring per i contenuti didattici. In questo paper
verrà descritto brevemente il progetto di integrazione tra i due ambienti, progetto attualmente in fase di
analisi e di studio di fattibilità.
    Keywords - Exelearning, Moodle, Authoring tools, Open Source, Innovazione, Progetti di ricerca.


1    EXELEARNING
L'editor XHTML eLearning (semplicemente eXelearning) è un’ambiente di authoring, sviluppato
dall’Università di Auckland (Nuova Zelanda) per assistere insegnanti e formatori nella progettazione,
nello sviluppo e nella pubblicazione di materiale didattico web-based.
Il software eXelearning (fig.1) si pone l'obiettivo di essere uno strumento intuitivo e facile da utilizzare
per la progettazione e la pubblicazione di pagine web finalizzate alla formazione. Tali finalità sono rese
disponibili attraverso un semplice ambiente WYSIWYG (What You See Is What You Get), in cui gli
autori possono vedere direttamente, mentre lavorano, il contenuto come se fosse già pubblicato.




                                 Fig.1 – Interfaccia utente di eXelearning
Per la produzione di Learning Object, esportati in standard SCORM, non sono richieste particolari
competenze in ambito del linguaggio HTML, così come non occorrono complicate attività di
publishing, come invece può avvenire con applicazioni della stessa famiglia.
Il software eXelearning, supportato dalla CORE education [1], un centro di ricerca e sviluppo no-profit
della Nuova Zelanda, viene rilasciato liberamente sotto licenza GNU-GPL [2]

1.1    Struttura di base: gli iDevices
Con eXelearning gli sviluppatori hanno cercato di individuare alcuni degli elementi cardine, che
costituiscono le principali risorse di un contenuto e-learning. Questi elementi, chiamiamoli “di base”,
sono presentati all'interno del software in forme tecnicamente semplici e di facile utilizzo, denominate
iDevices (Instructional Devices).
Gli iDevices sono, in altre parole, dei piccoli modelli di attività o funzioni didattiche, simili a dei “ritagli”,
caratterizzati da una struttura, una serie di istruzioni per l'uso e da un logo che li identifica.




                                         Fig.2 – Loghi degli iDevices
La costruzione di una sequenza di apprendimento comprende, quindi, una struttura di contenuti ed un
certo numero di iDevices, che possono anche essere utilizzati direttamente per la creazione di
specifici contenuti didattici.
È utile ribadire che gli iDevice non sono Learning Object, in quanto non si occupano della riusabilità
del contenuto bensì dell'azione didattica dello stesso. L'insieme dei diversi iDevices acquisiscono lo
status di Learning Object SCORM, all'interno del progetto di lavoro complessivo.

1.2    Come funziona eXelearning
Spostandoci sul versante “costruttivo”. Exelearning è funzionalmente integrato, direttamente sul
pacchetto di installazione, ad un web server e ad una copia del browser Firefox (versione 2.0). Ogni
volta che si avvia il software viene contestualmente avviato il web server ed il browser, che poi
coincide con l’interfaccia utente.
Perché questa scelta progettuale? eXelearning nasce con l'idea di essere un'applicazione multi-
piattaforma, in grado cioè di funzionare ugualmente a prescindere dal sistema operativo utilizzato
dall'utente. Per rendere possibile ciò, eXelearning, utilizza un linguaggio come Python unito a XUL per
l'interfaccia grafica.
XUL (XML User Interfaces) è un linguaggio di markup dedicato alla creazione di GUI (Graphical User
Interfaces) ed è parte integrante di Firefox e delle sue innumerevoli estensioni. XUL può essere
utilizzato ogni qualvolta si intenda sviluppare un'applicazione web-based, ed è stato progettato per
essere completamente portabile e analogamente disponibile in diversi ambienti operativi quali ad
esempio Windows, Mac OSX e Linux.
Inoltre XUL è compatibile con Gecko, il motore open-source con cui sono realizzati tutti i browser
cosiddetti Mozilla-based, quale ad esempio Galeon Web browser. L'utilizzo di XUL per la GUI dunque
giustifica l'impiego di Firefox, che potrebbe essere potenzialmente sostituibile con uno dei diversi
browser basati su Gecko layout engine.
2         LE PROPOSTE DELLA COMUNITÀ ITALIANA EXELEARNING
La comunità italiana eXelearning [3] rappresenta il supporto in lingua italiana al software, che si
affianca a quello già esistente in lingua inglese, sul sito ufficiale. All'interno della community gli
utilizzatori del software eXelearning possono incontrarsi, confrontarsi e scambiarsi opinioni d'uso. È
possibile trovare guide per l'apprendimento del software, trucchetti, raccolta di notizie tecniche e
aggiornamenti, segnalazioni di bug, consigli e suggerimenti utili a chiunque si trovi ad usare
eXelearning. Ma anche per altri software open source finalizzati alla didattica. Nata lo scorso anno, ad
oggi, la comunità italiana eXelearning raggiunge circa 2500 iscritti.




                                  Fig. 3 – Logo comunità exelearning.it
All'interno della comunità italiana si è deciso di dare una spinta propositiva allo sviluppo del software
exelearning, proprio a partire dalle due caratteristiche principali del software: l’utilizzo degli idevices e
la struttura tipica di un ambiente web-based, seppur celato in un sistema stand-alone.
Di seguito presentiamo le due due possibili proposte d’uso per eXelearning, da integrare all'interno di
un LMS come ad esempio Moodle.

2.1       Integrazione degli iDevices all'interno della barra degli strumenti
Gli editor di testo sono dei semplici software online permettono la creazione “al volo” di documenti
HTML, li troviamo all'interno di tutti gli ambienti web-based che necessitano di modificare le pagine
online, ad esempio moodle, ma anche joomla, Google Docs, etc etc. Questi editor possono essere
modificati aggiungendo degli elementi nella cosiddetta “barra degli strumenti”.




                                Fig.4 – Integrazione diretta degli iDevices
Usando tali funzionalità è possibile fornire, al creatore di contenuti didattici, modelli comunicativi già
utilizzati all'interno del software eXelearning, gli iDevices. Consentendo di aumentare l'efficacia
didattica delle pagine stesse, in particolare:
      •    Orientando il corsista nel suo apprendimento, (Prerequisiti, Obiettivi, Risultati attesi,
           Competenze, Punti chiave…);
      •    Sviluppando la sequenza didattica, secondo modalità di assimilazione (presentazioni,
           definizioni, riepiloghi…), azione ( esercitazioni, compiti, discussioni, lavoro di gruppo,
           simulazioni) e collegamento (riflessione, progettazione, racconto di situazioni reali…);
      •    Controllando l’efficacia dell’azione didattica (autovalutazione tramite quesiti a risposta
           chiusa o aperta anche con l’uso di elementi multimediali). [4]
Precisiamo che tali funzionalità sono diverse dai “modelli” o “template” tradizionalmente presenti negli
editor WYSIWYG, modelli che in genere riguardano l’intera pagina di contenuto.
Gli iDevices che possono essere incorporati nel testo, tramite la barra degli strumenti, si presentano
come -mini- modelli che, potenzialmente, possono essere inseriti in diversi punti della stessa pagina.
Nella terminologia del gruppo neozelandese di wikieducator questi mini-modelli vengono chiamati
anche “modelli pedagogici” [5]
L'integrazione di cui parliamo in questo paragrafo è stata attualmente sperimentata in Moodle. È stato
integrato nella piattaforma l'ambiente l'editor FCKeditor, a cui sono stati aggiunti due plugin. Il primo
(vedi fig.4) è una funzione di “snippet” o ritaglio di frammenti di codice HTML comprensivi di immagini.
Il secondo è un plugin di “spoiling”, testo nascosto visibile a richiesta, che fornisce il feedback
all’azione compiuta dal corsista, in questo caso usando un plugin che facilita l’uso del tag ABBR -
abbreviazione - di HTML.
Attualmente si sta attuando l’integrazione all'interno dell'editor TinyMCE, probabile editor standard di
moodle 2.0, in quanto l’editor attualmente utilizzato su moodle 1.9 (basato su HTMLArea) è meno
flessibile ed i suoi plugin sono di più difficile implementazione.

2.2   Creazione di un “eXe-webToolkit”
La seconda, e più ambiziosa, proposta prevede il funzionamento di eXelearning all’interno di un “vero”
server web su Internet. Attraverso un'opportuno interfacciamento si può pensare di esporre
direttamente l’ambiente autore eXelearning ad un sistema di gestione dei contenuti didattici (che sia
un lms o un cms) per una totale integrazione (Fig. 5) [6]
Lo schema di massima di eXe-webToolkit è quella di estrarre, dall'applicazione eXelearning, i singoli
iDevice e di integrarne le funzionalità in una applicazione web, che ne permetta la fruizione da remoto.
Sebbene l'applicazione eXelearning è stata concepita per un uso come software stand-alone, per
permettere l'authoring di Learning Objects senza disporre necessariamente di una connessione
internet, l'idea di eXeToolkit nasce dal presupposto di voler integrare direttamente le facilities di
authoring direttamente in un LMS, quale ad esempio Moodle.
Inoltre, grazie all'integrazione con le API di Google (Google Docs) si potrebbe consentire l'authoring in
modalità collaborativa.




                       Fig. 5 – Schema logico dell'architettura di eXe-webToolkit
Il core di eXe-webToolkit è realizzato dall'estrazione dei singoli iDevices di eXelearning. Le funzionalità
di authoring dei singoli iDevice sono rese disponibili attraverso l'integrazione con un web server
standalone che sarà responsabile di gestire le richieste pervenute dai diversi client (Browser).
Naturalmente l'interazione dell'utente con il nuovo ambiente di authoring remoto deve essere garantito
correttamente funzionante a prescindere dallo specifico browser utilizzato.
Altra particolarità, come già accennato in precedenza, le funzionalità di authoring dei singoli idevice
potranno essere estese con quelle di Google Docs, dando adito ad un authoring collaborativo,
completamente in linea con i trend del Web 2.0. Inoltre le stesse funzionalità di authoring saranno
rese accessibili attraverso un web service.
Il web service sottostante dunque realizzerà nel concreto un bridge di comunicazione tra il server di
eXe remoto e una piattaforma di *MS, Moodle nella fattispecie, in modo da permettere il diretto utilizzo
delle funzionalità di authoring.

2.3    Integrazione con moodle
Sul versante moodle è possibile scrivere un apposito modulo, strutturato in forma di "Attività",
attraverso la gestione di chiamate di opportuni web services esposti da "eXe-webToolkit".
In una prima versione, attraverso un semplice link di apertura del toolkit, è pensabile agire
conservando il login (single sign-on), in modo analogo a come ad esempio è stato integrato in moodle
il sistema LAMS
Una seconda versione vedrebbe i learning object, realizzati in questa forma, direttamente resi
immediatamente disponibili in Moodle come "risorse" (attraverso un "player" di learning object exe),
ovvero come “attività SCORM”, attraverso l'importazione in Moodle del learning object realizzato in
eXelearning ed esportato in SCORM, tutto ciò in maniera trasparente per l'utente della piattaforma.


3     CONCLUSIONI
In questo paper abbiamo cercato, come comunità italiana eXelearning, di dare una spinta propositiva
allo sviluppo di due software open source molto importanti per l'ambiente e-learning, eXelearning e
Moodle.
Utilizzando alcune della caratteristiche più importanti del software eXelearning, la capacità di fornire
un semplice ambiente di authoring e l'utilizzo di appositi oggetti didattici, si è cercato di pensare come
l'integrazione di questo sistema, in un ambiente quale moodle, potesse dare un reale valore aggiunto
sul versante della produzione di contenuti didattici. Attualmente, infatti, all'interno della piattaforma
moodle, features relative alla produzione di contenuti didattici non sono ancora ben implementate.
Questa soluzione consentirebbe, quindi, di ampliare le caratteristiche del sistema LMS moodle sul
versante della creazione di contenuti didattici strutturati in standard scorm, senza rendere necessario
un secondo diverso tool autore. Deve essere chiaro che le soluzioni progettuali presentate in questo
paper sono ancora in uno stato embrionale, di analisi di fattibilità tecnica ed economica, la sua
presentazione vuol però essere uno stimolo verso la comunità Open Source italiana.


4     RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

[1] CORE Education. http://www.core-ed.org (sito internet verificato il 15/05/2010)

[2] Il software eXelearning si può scaricare dal sito http://exelearning.org (Verificato il 15/05/2010)

[3] Comunità italiana exelearning http://www.exelearning.it (Verificato il 15/05/2010)

[4] http://www.exelearning.it/creare-learning-object/exelearning/sezione-tecnica/come-fare-per/233-
    utilizziamo-gli-idevice-fuori-da-exelearning.html (sito internet verificato il 15/05/2010)
[5] http://wikieducator.org/Quickstart_guide/pedagogical_templates (Verificato il 15/05/2010)
[6] Attualmente il progetto è in fase di analisi e studio di fattibilità. Siamo alla ricerca di finanziatori
    pubblici e privati. Chi fosse interessato allo sviluppo può scrivere a info@exelearning.it

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EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE

  • 1. EXELEARNING COME EDITOR DI CONTENUTI PER MOODLE Fabio Ballor, Francesco Leonetti, Valerio Maggio, Furio Petrossi Exelearning.it – Comunità italiana eXelearning info@exelearning.it LONG PAPER Abstract Exelearning è un software open source, utilizzato in ambito di sviluppo di materiale didattico in standard SCORM. Le principali caratteristiche di eXelearning sono relative all'uso di specifiche “forme” didattiche (instructional device) e alla natura costruttiva del software. Queste caratteristiche hanno spinto gli autori, facenti parte della comunità italiana eXelearning, a progettare una possibile integrazione del software autore eXelearning con la piattaforma didattica Moodle. L'obiettivo è quello di fornire quest'ultima di un completo sistema di authoring per i contenuti didattici. In questo paper verrà descritto brevemente il progetto di integrazione tra i due ambienti, progetto attualmente in fase di analisi e di studio di fattibilità. Keywords - Exelearning, Moodle, Authoring tools, Open Source, Innovazione, Progetti di ricerca. 1 EXELEARNING L'editor XHTML eLearning (semplicemente eXelearning) è un’ambiente di authoring, sviluppato dall’Università di Auckland (Nuova Zelanda) per assistere insegnanti e formatori nella progettazione, nello sviluppo e nella pubblicazione di materiale didattico web-based. Il software eXelearning (fig.1) si pone l'obiettivo di essere uno strumento intuitivo e facile da utilizzare per la progettazione e la pubblicazione di pagine web finalizzate alla formazione. Tali finalità sono rese disponibili attraverso un semplice ambiente WYSIWYG (What You See Is What You Get), in cui gli autori possono vedere direttamente, mentre lavorano, il contenuto come se fosse già pubblicato. Fig.1 – Interfaccia utente di eXelearning
  • 2. Per la produzione di Learning Object, esportati in standard SCORM, non sono richieste particolari competenze in ambito del linguaggio HTML, così come non occorrono complicate attività di publishing, come invece può avvenire con applicazioni della stessa famiglia. Il software eXelearning, supportato dalla CORE education [1], un centro di ricerca e sviluppo no-profit della Nuova Zelanda, viene rilasciato liberamente sotto licenza GNU-GPL [2] 1.1 Struttura di base: gli iDevices Con eXelearning gli sviluppatori hanno cercato di individuare alcuni degli elementi cardine, che costituiscono le principali risorse di un contenuto e-learning. Questi elementi, chiamiamoli “di base”, sono presentati all'interno del software in forme tecnicamente semplici e di facile utilizzo, denominate iDevices (Instructional Devices). Gli iDevices sono, in altre parole, dei piccoli modelli di attività o funzioni didattiche, simili a dei “ritagli”, caratterizzati da una struttura, una serie di istruzioni per l'uso e da un logo che li identifica. Fig.2 – Loghi degli iDevices La costruzione di una sequenza di apprendimento comprende, quindi, una struttura di contenuti ed un certo numero di iDevices, che possono anche essere utilizzati direttamente per la creazione di specifici contenuti didattici. È utile ribadire che gli iDevice non sono Learning Object, in quanto non si occupano della riusabilità del contenuto bensì dell'azione didattica dello stesso. L'insieme dei diversi iDevices acquisiscono lo status di Learning Object SCORM, all'interno del progetto di lavoro complessivo. 1.2 Come funziona eXelearning Spostandoci sul versante “costruttivo”. Exelearning è funzionalmente integrato, direttamente sul pacchetto di installazione, ad un web server e ad una copia del browser Firefox (versione 2.0). Ogni volta che si avvia il software viene contestualmente avviato il web server ed il browser, che poi coincide con l’interfaccia utente. Perché questa scelta progettuale? eXelearning nasce con l'idea di essere un'applicazione multi- piattaforma, in grado cioè di funzionare ugualmente a prescindere dal sistema operativo utilizzato dall'utente. Per rendere possibile ciò, eXelearning, utilizza un linguaggio come Python unito a XUL per l'interfaccia grafica. XUL (XML User Interfaces) è un linguaggio di markup dedicato alla creazione di GUI (Graphical User Interfaces) ed è parte integrante di Firefox e delle sue innumerevoli estensioni. XUL può essere utilizzato ogni qualvolta si intenda sviluppare un'applicazione web-based, ed è stato progettato per essere completamente portabile e analogamente disponibile in diversi ambienti operativi quali ad esempio Windows, Mac OSX e Linux. Inoltre XUL è compatibile con Gecko, il motore open-source con cui sono realizzati tutti i browser cosiddetti Mozilla-based, quale ad esempio Galeon Web browser. L'utilizzo di XUL per la GUI dunque giustifica l'impiego di Firefox, che potrebbe essere potenzialmente sostituibile con uno dei diversi browser basati su Gecko layout engine.
  • 3. 2 LE PROPOSTE DELLA COMUNITÀ ITALIANA EXELEARNING La comunità italiana eXelearning [3] rappresenta il supporto in lingua italiana al software, che si affianca a quello già esistente in lingua inglese, sul sito ufficiale. All'interno della community gli utilizzatori del software eXelearning possono incontrarsi, confrontarsi e scambiarsi opinioni d'uso. È possibile trovare guide per l'apprendimento del software, trucchetti, raccolta di notizie tecniche e aggiornamenti, segnalazioni di bug, consigli e suggerimenti utili a chiunque si trovi ad usare eXelearning. Ma anche per altri software open source finalizzati alla didattica. Nata lo scorso anno, ad oggi, la comunità italiana eXelearning raggiunge circa 2500 iscritti. Fig. 3 – Logo comunità exelearning.it All'interno della comunità italiana si è deciso di dare una spinta propositiva allo sviluppo del software exelearning, proprio a partire dalle due caratteristiche principali del software: l’utilizzo degli idevices e la struttura tipica di un ambiente web-based, seppur celato in un sistema stand-alone. Di seguito presentiamo le due due possibili proposte d’uso per eXelearning, da integrare all'interno di un LMS come ad esempio Moodle. 2.1 Integrazione degli iDevices all'interno della barra degli strumenti Gli editor di testo sono dei semplici software online permettono la creazione “al volo” di documenti HTML, li troviamo all'interno di tutti gli ambienti web-based che necessitano di modificare le pagine online, ad esempio moodle, ma anche joomla, Google Docs, etc etc. Questi editor possono essere modificati aggiungendo degli elementi nella cosiddetta “barra degli strumenti”. Fig.4 – Integrazione diretta degli iDevices Usando tali funzionalità è possibile fornire, al creatore di contenuti didattici, modelli comunicativi già utilizzati all'interno del software eXelearning, gli iDevices. Consentendo di aumentare l'efficacia didattica delle pagine stesse, in particolare: • Orientando il corsista nel suo apprendimento, (Prerequisiti, Obiettivi, Risultati attesi, Competenze, Punti chiave…); • Sviluppando la sequenza didattica, secondo modalità di assimilazione (presentazioni, definizioni, riepiloghi…), azione ( esercitazioni, compiti, discussioni, lavoro di gruppo, simulazioni) e collegamento (riflessione, progettazione, racconto di situazioni reali…); • Controllando l’efficacia dell’azione didattica (autovalutazione tramite quesiti a risposta chiusa o aperta anche con l’uso di elementi multimediali). [4] Precisiamo che tali funzionalità sono diverse dai “modelli” o “template” tradizionalmente presenti negli editor WYSIWYG, modelli che in genere riguardano l’intera pagina di contenuto.
  • 4. Gli iDevices che possono essere incorporati nel testo, tramite la barra degli strumenti, si presentano come -mini- modelli che, potenzialmente, possono essere inseriti in diversi punti della stessa pagina. Nella terminologia del gruppo neozelandese di wikieducator questi mini-modelli vengono chiamati anche “modelli pedagogici” [5] L'integrazione di cui parliamo in questo paragrafo è stata attualmente sperimentata in Moodle. È stato integrato nella piattaforma l'ambiente l'editor FCKeditor, a cui sono stati aggiunti due plugin. Il primo (vedi fig.4) è una funzione di “snippet” o ritaglio di frammenti di codice HTML comprensivi di immagini. Il secondo è un plugin di “spoiling”, testo nascosto visibile a richiesta, che fornisce il feedback all’azione compiuta dal corsista, in questo caso usando un plugin che facilita l’uso del tag ABBR - abbreviazione - di HTML. Attualmente si sta attuando l’integrazione all'interno dell'editor TinyMCE, probabile editor standard di moodle 2.0, in quanto l’editor attualmente utilizzato su moodle 1.9 (basato su HTMLArea) è meno flessibile ed i suoi plugin sono di più difficile implementazione. 2.2 Creazione di un “eXe-webToolkit” La seconda, e più ambiziosa, proposta prevede il funzionamento di eXelearning all’interno di un “vero” server web su Internet. Attraverso un'opportuno interfacciamento si può pensare di esporre direttamente l’ambiente autore eXelearning ad un sistema di gestione dei contenuti didattici (che sia un lms o un cms) per una totale integrazione (Fig. 5) [6] Lo schema di massima di eXe-webToolkit è quella di estrarre, dall'applicazione eXelearning, i singoli iDevice e di integrarne le funzionalità in una applicazione web, che ne permetta la fruizione da remoto. Sebbene l'applicazione eXelearning è stata concepita per un uso come software stand-alone, per permettere l'authoring di Learning Objects senza disporre necessariamente di una connessione internet, l'idea di eXeToolkit nasce dal presupposto di voler integrare direttamente le facilities di authoring direttamente in un LMS, quale ad esempio Moodle. Inoltre, grazie all'integrazione con le API di Google (Google Docs) si potrebbe consentire l'authoring in modalità collaborativa. Fig. 5 – Schema logico dell'architettura di eXe-webToolkit Il core di eXe-webToolkit è realizzato dall'estrazione dei singoli iDevices di eXelearning. Le funzionalità di authoring dei singoli iDevice sono rese disponibili attraverso l'integrazione con un web server
  • 5. standalone che sarà responsabile di gestire le richieste pervenute dai diversi client (Browser). Naturalmente l'interazione dell'utente con il nuovo ambiente di authoring remoto deve essere garantito correttamente funzionante a prescindere dallo specifico browser utilizzato. Altra particolarità, come già accennato in precedenza, le funzionalità di authoring dei singoli idevice potranno essere estese con quelle di Google Docs, dando adito ad un authoring collaborativo, completamente in linea con i trend del Web 2.0. Inoltre le stesse funzionalità di authoring saranno rese accessibili attraverso un web service. Il web service sottostante dunque realizzerà nel concreto un bridge di comunicazione tra il server di eXe remoto e una piattaforma di *MS, Moodle nella fattispecie, in modo da permettere il diretto utilizzo delle funzionalità di authoring. 2.3 Integrazione con moodle Sul versante moodle è possibile scrivere un apposito modulo, strutturato in forma di "Attività", attraverso la gestione di chiamate di opportuni web services esposti da "eXe-webToolkit". In una prima versione, attraverso un semplice link di apertura del toolkit, è pensabile agire conservando il login (single sign-on), in modo analogo a come ad esempio è stato integrato in moodle il sistema LAMS Una seconda versione vedrebbe i learning object, realizzati in questa forma, direttamente resi immediatamente disponibili in Moodle come "risorse" (attraverso un "player" di learning object exe), ovvero come “attività SCORM”, attraverso l'importazione in Moodle del learning object realizzato in eXelearning ed esportato in SCORM, tutto ciò in maniera trasparente per l'utente della piattaforma. 3 CONCLUSIONI In questo paper abbiamo cercato, come comunità italiana eXelearning, di dare una spinta propositiva allo sviluppo di due software open source molto importanti per l'ambiente e-learning, eXelearning e Moodle. Utilizzando alcune della caratteristiche più importanti del software eXelearning, la capacità di fornire un semplice ambiente di authoring e l'utilizzo di appositi oggetti didattici, si è cercato di pensare come l'integrazione di questo sistema, in un ambiente quale moodle, potesse dare un reale valore aggiunto sul versante della produzione di contenuti didattici. Attualmente, infatti, all'interno della piattaforma moodle, features relative alla produzione di contenuti didattici non sono ancora ben implementate. Questa soluzione consentirebbe, quindi, di ampliare le caratteristiche del sistema LMS moodle sul versante della creazione di contenuti didattici strutturati in standard scorm, senza rendere necessario un secondo diverso tool autore. Deve essere chiaro che le soluzioni progettuali presentate in questo paper sono ancora in uno stato embrionale, di analisi di fattibilità tecnica ed economica, la sua presentazione vuol però essere uno stimolo verso la comunità Open Source italiana. 4 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI [1] CORE Education. http://www.core-ed.org (sito internet verificato il 15/05/2010) [2] Il software eXelearning si può scaricare dal sito http://exelearning.org (Verificato il 15/05/2010) [3] Comunità italiana exelearning http://www.exelearning.it (Verificato il 15/05/2010) [4] http://www.exelearning.it/creare-learning-object/exelearning/sezione-tecnica/come-fare-per/233- utilizziamo-gli-idevice-fuori-da-exelearning.html (sito internet verificato il 15/05/2010) [5] http://wikieducator.org/Quickstart_guide/pedagogical_templates (Verificato il 15/05/2010) [6] Attualmente il progetto è in fase di analisi e studio di fattibilità. Siamo alla ricerca di finanziatori pubblici e privati. Chi fosse interessato allo sviluppo può scrivere a info@exelearning.it