2. E’ la parte variabile del
discorso con la quale si
esprimono collocandoli nel
tempo, un evento casuale,
un modo di essere, uno
stato
3. aspetto genere forma
puntuale transitivo attiva
il pianista suona
una canzone
durativo intransitivo passiva
il pianista suonava
una canzone
ho mangiato una mela Marco lava l’auto
che cosa?
Lucia dorma sul divano L’auto è lavata da Marco
iterativo riflessiva
il pianista suona
tutte le sere
4. I verbi transitivi hanno sia la forma attiva sia la forma
passiva Nella pratica potete riconoscere un verbo transitivo se
riuscite a rispondere alla domanda "Chi? Che cosa?"
.
INDICATIVO INDICATIVO
presente attivo presente passivo
io servo Io sono servito
tu servi tu sei servito
egli serve egli è servito
noi serviamo noi siamo serviti
voi servite voi siete serviti
essi servono essi siamo serviti
R I C O R D A
La forma passiva si costruisce con il verbo ESSERE seguito dal participio
passato del verbo di cui si vuol costruire il passivo
5.
6. il participio passato si forma sostituendo le desinenze dell’infinito (are-ere-ire)
con quelle del participio passato ato-uto-ito.
CONIUGAZIONE 1°-ARE
amare
2°-ERE
contenere
3°-IRE
agire
PARTICIPIO PASSATO amato contenuto agito
COME VERBO ESPRIME UN’AZIONE O UN MODO DI ESSERE; COME
AGGETTIVO FUNZIONA DA ATTRIBUTO DI UN NOME, CON CUI CONCORDA
IN GENERE E NUMERO
ES: La medicina SCADUTA fu buttata via
participio
come verbo indica un modo di essere =
che era scaduta
come aggettivo concorda in genere e
numero con il nome medicina
7. Il participio passato con valore verbale serve per
formare i tempi composti (ho studiato; avevate
deciso) clicca sul link e allenati
.http://it.wikibooks.org/wiki/Italiano/Participio_(esercizi)#quiz1
8. I verbi intransitivi hanno solo la forma attiva
Ugo = soggetto
cammina = predicato verbale
lentamente = (come, in che modo) compl. di modo
9.
10.
11. il verbo ha forma attiva quando il soggetto
compie l’azione
Il nonno = soggetto
accarezza = verbo
il nipotino = compl. oggetto
in questa frase il NONNO
compie l’azione di accarezzare
il nipotino
Il verbo ACCAREZZARE è un
verbo transitivo perchè l’azione
passa dal nonno (che la
compie) al nipotino
12. Il verbo ha forma passiva quando il soggetto
subisce l’azione
Il nipotino è accarezzato dal nonno
sogg. verbo compl. d’agente
passivo
In questa frase il NIPOTINO è soggetto
ma non compie l’azione perchè l’agente
( cioè colui che compie l’azione) è il
NONNO
14. Possiamo trovare la forma passiva anche con l’ausiliare
andare e venire
.
ES :
ES:
Dante Alighieri viene(è) letto in tutto il mondo.
il programma veniva( era) seguito da un pubblico
giovane.
La lezione verrà( sarà) tenuta da un docente
madrelingua.
Col verbo VENIRE ha lo stesso significato dell’ausiliare essere nei tempi
semplici
Col verbo ANDARE ha il significato di deve essere e si usa solo con i tempi
semplici:
La domanda VA presentata entro il dieci Giugno.= DEVE ESSERE presentata
La tassa di iscrizione ANDRÀ pagata in anticipo =DOVRÀ essere pagata in anticipo
17. "SI" RIFLESSIVO
Il pronome atono di terza persona (femminile e maschile, singolare e plurale) si
assume in primo luogo la funzione di riflessivo:
• riflessivo diretto: la particella si coincide con il soggetto e svolge la funzione di
complemento oggetto e dunque di complemento diretto, il verbo esprime
un’azione che il soggetto compie su sè stesso, per esempio:
- lui si veste → lui veste sè stesso; loro si lavano → loro lavano sè stessi = coml
oggetto
• riflessivo indiretto: in questo caso il si coincide con il soggetto ma svolge la
funzione di complemento di termine e dunque di complemento indiretto, per
esempio:
- loro si lavano le mani → loro lavano le mani a sè stessi( a se stessi è un
complemento di termine); Luca si è comprato un libro → Luca ha comprato un libro a
sè stesso= compl di termine
• riflessivo reciproco: il si diventa un pronome personale reciproco quando è
usato nella costruzione dei verbi reciproci, nei quali l’azione è condivisa e ricambiata
tra due o più persone:
- Mario e Giulia si amano → Mario ama Giulia e Giulia ama Paolo; Luca e Alex non si
sopportano → Luca non sopporta Alex e Alex non sopporta Luca;
18. "SI" IMPERSONALE
In questo caso la particella si ha il valore di soggetto indefinito; è possibile usare la
costruzione impersonale con qualsiasi verbo intransitivo o transitivo attivo alla terza
persona singolare ma senza un oggetto espresso, la forma impersonale può invece
essere seguita da un avverbio o da un verbo all’infinito; in questo tipo di costruzione il si
può essere considerato il soggetto vero e proprio della frase, un soggetto generico e
indefinito:
- in Italia si mangia bene( avverbio) → in Italia le persone (soggetto indefinito) mangiano
bene; oggi si studia → oggi noi studiamo, oggi qualcuno studia;
• Nei costrutti impersonali con i tempi composti l’ausiliare è sempre essere;
• se il verbo impiegato ha nella costruzione personale l’ausialiare avere, il
participio passato è sempre al maschile, per esempio: si è dormito troppo → nella
costruzione personale sarebbe: abbiamo dormito troppo;
• mentre, se il verbo nella forma personale ha come ausiliare essere, il participio
passato sarà al plurale, maschile o femminile: si è andati al mare → nella
costruzione personale sarebbe: siamo andati al mare;
• con il verbo essere e l’aggettivo, si usa sempre il plurale maschile, per esempio:
si è contenti del risultato;
• con i verbi riflessivi o pronominali si aggiunge la particella ci: ci si incontra davanti
al cinema.
19. "SI" PASSIVANTE
Se abbiamo il si seguito da un verbo transitivo con il suo complemento oggetto
avremo una costruzione con il si passivante: il complemento oggetto diventa
il soggetto del verbo che quindi si accorda con esso, per esempio: noi mangiamo gli
spaghetti (gli spaghetti è l’oggetto plurale) → si mangiano gli spaghetti (costruzione con
il si passivante) = gli spaghetti (soggetto) vengono mangiati.
Il si passivante viene usato in costrutti con valore passivo e si forma con la
particella si + la terza persona singolare o plurale di un verbo transitivo attivo.
Dunque usiamo la costruzione con il si passivante per creare la forma passiva, anziché
formare il passivo utilizzando essere o venire con il participio passato del verbo: qui si
vendono i biglietti dell’autobus = qui vengono venduti i biglietti dell’autobus.
• si utilizza solo con soggetto della terza persona singolare o plurale, per esempio:
in estate si mangia il gelato, in estate si mangiano i gelati;
• nei tempi composti l‘ausiliare è sempre essere: l’anno scorso si sono letti pochi
libri.
In presenza di un verbo intransitivo o transitivo senza complemento oggetto
espresso, il si non ha mai valore passivante, ma soltanto impersonale:
20. in Italia si mangia bene → si impersonale;
- in Italia si mangia molta pasta →si passivante;
- in questa scuola si studia molto → si
impersonale;
- in questa scuola si studia l’italiano → si
passivante
http://www.zanichellibenvenuti.it/wordpress/?p=4024
22. Si tratta di verbi transitivi attivi
preceduti o seguiti dalle particelle
Pronominali in cui l’azione compiuta dal
soggetto ricade sul compl. oggetto
mi, ti , ci, vi, si assumono la funzione di
complemento oggetto
Es. Luca si lava
Marco si pettina
24. -Abbiamo un riflessivo apparente quando le particelle
pronominali mi, ti, ci, vi, si non corrispondono al complemento
oggetto, ma ad un complemento indiretto
Es. io mi bagno i capelli io = sogg.
bagno = predicato verbale
i capelli = compl. Oggetto
mi = a me stessa = compl. termine
25. Micio e Gatta si amano
I riflessivi reciproci sono verbi transitivi attivi,
che esprimono una azione scambievole o
reciproca tra due o più persone, attraverso l’uso
dei pronomi personali atoni plurali ci, vi, si.
Per fare un riflessivo reciproco è opportuno
aggiungere una locuzione come: tra di noi, tra di
voi, tra di loro, l’un l’altro, a vicenda,
scambievolmente. Micio e Gatta si amano l’un
l’altra
26. I riflessivi apparenti sono verbi intransitivi
attivi che solo apparentemente hanno la
forma riflessiva; nei riflessivi apparenti, i
pronomi personali atoni mi, ti, si, ci, vi, si
non hanno funzione di complemento
oggetto o di termine, ma costituiscono un
tutto unico con il verbo: rallegrarsi,
pentirsi, accorgersi, sedersi, impadronirsi,
vergognarsi. Esempio:
“Noi ci accorgiamo che tu avevi ragione”
(significa: “noi capiamo che tu avevi
ragione” e non: “noi accorgiamo noi
stessi”).