1. Finanza Etica, strumento di
partecipazione e di equità sociale
Enrico Bigli
Borgomanero 19.10.2012
2. Finanza etica – la storia dei
fondi etici
Charity Fund (storno parziale commissioni)
Pioneer Fund (chiese metodiste e quacchero
anni 30)
Socially responsible investment (boom negli
anni 60 durante la guerra in Vietnam)
Pax World Fund nel 1971 (contro razzismo e
dittature)
3. Le responsabilità sociali e
legali
Responsabilità sociale
L’etica capitalistica (no a monopoli si a
public company, imprese che operano
nei paesi democratici)
Rsponsabilità legale
Imprese che tutelano i diritti umani, i
diritti sindacali, il rispetto della
legislazione ambientale
4. Si o No?
Ricerca di un giudizio finale sintetico da
EEE a E-
I nuovi benchmark DJSGI (200 società
in 60 settori) – Domini social equity fund
400 società.
E le performance? Simili a qualsiasi
altro fondo, le inevitabili leggi del
mercato-
5. Fondi azionari islamici
Gli unici in fortissima crescita (+15%
all’anno)
Rispettosi della Sharia – hanno comitati
di gestione religiosi (dow jones islamic
index 35)
Difficile l’uso e lo sviluppo di derivati,
negli ultimi anni hanno performato
meglio dei fondi tradizionali
6. La finanza islamica si basa su principi forti che dovrebbero
renderla alquanto diversa da quella convenzionale: ogni
transazione finanziaria deve essere legata a una transazione
reale; è vietato il tasso d’interesse e quindi il prestito ( riba);
ogni guadagno implica l’accettazione dei rischi e quindi delle
perdite possibili; si afferma il diritto/dovere alla trasparenza e
chiarezza dei contratti; sono vietati l’azzardo e la scommessa
(maisir) e i guadagni unilaterali; ogni vendita deve essere
immediata e certa (gharar). Nella realtà, tuttavia, le strutture
contrattuali basate sulla condivisione dei profitti e delle
perdite (mudàraba e mushàraka) sono molto poco utilizzate.
Mentre il 90 per cento dell’attivo delle banche è composto da
contratti di scambio (muràbaha), che prevedono il
pagamento di commissioni di fatto equivalenti a un tasso
d’interesse predeterminato; le obbligazioni islamiche (sukuk)
sono, in molti casi, a tutti gli effetti delle cartolarizzazioni in
cui il possessore del titolo non ha alcun diritto sul bene
sottostante il sukuk;
7. Microcredito
1976 Muhammad
Yunus fonda la
Grameen Bank (oggi
quinta banca dal
Bangladesh), nel
2006 nobel per la
pace
Diritto al credito
come diritto umano
Lula e la nuova vita
8. Nel mondo
14 banche aderiscono alla Global
Alliance on Banking Values
20 i paesi in cui operano
55 miliardi di finanziamenti a progetti
socialmente responsabili
195 milioni di clienti nel mondo
9. Esperienze italiane
Charity italiani , San Paolo 4 fondi etici
MAG e Banca Etica 36.000 cittadini
coinvolti
Banca popolare Etica nasce nel 1999,
nel 2000 si costituisce Etica sgr,
raccordo tra raccolta e impieghi
740 milioni finanziamenti erogati
5500 progetti
10. La crisi del “microcredito”
Inchiesta della TV norvegese a carico di Yunus per
distrazione di fondi
Richiesta di commissariamento da parte del primo
ministro del Bangladesh
Suicidi di massa in India durante il 2010 di contadini
che non riuscivano a pagare le rate del microcredito
(a volte consigliati dalle istituzione di microfinanza per
incassare 1rate premi assicurativi).
Tassi medi del 17,5% a volte raggiungono il 40%-70%
per far fronte al rischio.
E in Italia?Ingresso in massa delle istituzioni
finanziarie per il finanziamento no-profit, c’è vero
credito ai poveri e ai soggetti non bancabili?
11. Il microcredito e la finanza etica
accusano difficoltà
La finanza del terzo millennio è
diventata così grande e pervasiva da
scuotere ogni cittadino
Oggi dobbiamo dire che è
impossibile la finanza etica senza
una economia etica
12. Le dimensioni eccessive del
sistema finanziario
1980 attivi finanziari e PIL erano uguali
27.000 miliardi
2007 attivi finanziari 241.000 contro
54.000 miliardi di PIL
Il denaro crea se stesso
13.
14. I derivati
Nel 2000 92.000 miliardi nel 2012
683.000 (12 volte il PIL)
I micidiali CDS (circa il 5% del totale)
15. Questo alto indebitamento è conseguente
delle politiche espansive attuate sino al 2006,
dell’autorizzazione alle banche a rivendere il
debito
Dal 2008 l’alto indebitamento per salvare le
istituzioni finanziarie,
La creazione di denaro nelle sue molteplici
forme è sfuggita ad ogni controllo, nessuno
ne sa più l’entità, causa le banche e i derivati,
nessuno conosce l’entità dei derivati OTC
16. Le cento bolle
Dai subprime al crack delle banche quel
terribile 2008;
Ma si prosegue dall’Islanda alla Grecia
passando per Dubai.
La crisi del debito sovrano europeo-
Consumatori e spacciatori, chi dobbiamo
perseguire
17. Fondamenti fragili del sistema
L’indebitamento complessivo è oltre
due volte il PIL, negli ultimi vent’anni il
PIL mondiale è cresciuto in media del
3% e l’indebitamento l’8% si spende
molto più di quello che si produce
18. Il sistema finanziario è non più regolabile
a causa della sua complessità
Le SIV ne esistono di diversi tipi per
portare fuori bilancio gli attivi, molte
sono domiciliate nei paradisi fiscali
I titoli strutturati, i CDO, mostruosi
conglomerati opachi
19. E’ il sistema riformabile?
Drastica riduzione della dimensione globale
del sistema finanziario
Drastica riduzione della dimensione delle
banche
Registrar tutte le transazioni OTC e creare
dei prodotti standard
Limitare la cartolarizzazioni
Reintrodurre la separazione tra banche
commerciali e banche di investimento
20. E’ sufficiente la riduzione del
sistema finanziario?
No, non può bastare occorre un
riequilibrio dei redditi (questo sistema
ha portato a una fortissima
polarizzazione)
Le tensioni sociali che si profilano sono
difficilmente soffocabili
E’ il sistema sociale del finazcapitalismo
che va smantellato
21. Mega-macchine sociali: sono le grandi organizzazioni
gerarchiche che usano masse di esseri umani come
componenti o servo-unità. Esistono da migliaia di anni. Le
piramidi dell'antico Egitto sono state costruite da una di esse
capace di far lavorare unitariamente (appunto come parti di una
macchina) decine di migliaia di uomini per generazioni di
seguito. Era una mega-macchina l'apparato amministrativo-
militare dell'impero romano. Formidabili mega-macchine sono
state, nel Novecento, l'esercito tedesco e la burocrazia politico-
economica dell'Urss. Come macchina sociale, il
finanzcapitalismo ha superato ciascuna delle precedenti,
compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua
estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i
sottosistemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura
e della persona. Perché il finanzcapitalismo ha come motore
non più la produzione di merci ma il sistema finanziario. Il
denaro viene impiegato, investito, fatto circolare sui mercati allo
scopo di produrre immediatamente una maggior quantità di
denaro. In un crescendo patologico che ci appare sempre più
fuori controllo.
22. Benedetto XVI e la Charitas in
veritate
Rerum Novarum risposta alla
rivoluzione industriale, Populorum
progressio al fordismo:
Charitas in veritate al crollo del muro e
alla globalizzazione al finanzcapitalismo
23. I beni comuni
Ridare valore e gestire come comunità i
beni comuni, dare ad essi una tutela
costituzionale.
24. Le relazioni umane
Sono un nuovo bene (innovazione di
prodotto)
Fine degli schemi gerarchici e inizio di
quelli cooperativi (innovazione di
processo)
Cambia la gerarchia dei valori nei
prodotti il dono da fare e ricevere
diventa uno dei prodotti più ambiti
25. Fondi pensioni – un nuovo
ruolo
Uscire dall’egemonia del mercato, non
più maggior rendimento ma una vita più
appetibile
26. Se le relazioni umane, i beni
comuni, diventano produttori di
valore da ricomprendere
nell’analisi economica,
bisogna anche rifondare
l’economia come scienza
27. Per una nuova economia?
Dal sistema economico della mano
invisibile, della ricerca dell’arricchimento
individuale di Adam Smith
Al sistema economico degli obblighi e
responsabilità morali di fronte alla
società