Complementi alla lezione in SecondLife "Piegare la luce" dopo l'assegnazioen del premio Nobel pe rla fisica al prof. kao pe rle sue scoperte in seguiro alle quali si è ottenuta un apurezza nelle F.O. tale da permetetrne la propagazione el'uso nelel TLC.
XIII Lezione - Arabo G.Rammo @ Libera Accademia Romana
Scienza on the road_Complementi a "Piegare la luce" Premi Nobel per la fisica 1909/2009
1. LA FISICA è la scienza della Natura nel senso più ampio. Dal latino physica , a sua volta derivante dal greco φυσική , physiké – physiké téchné – ovvero " arte della natura ", Infatti physis vuol dire "natura“ ********************************************** LE TELECOMUNICAZIONI = lontano Comunicazione = “Scambio di informazioni” 1909 - 2009 01/10/10
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Hinweis der Redaktion
Nel 1909 Guglielmo Marconi fu il primo Italiano a vincere il Premio Nobel per la Fisica: anche se ottenuto in giovane età – Marconi aveva 35 anni – quel premio giunse al termine di un programma straordinariamente intenso di lavoro durato poco meno di 15 anni. Tutto era iniziato nel laboratorio della casa paterna – Villa Griffone, situata sulle colline bolognesi – con i primi esperimenti di telegrafia senza fili, ma poi teatro del periodo pionieristico delle radiocomunicazioni furono le coste Atlantiche: la Gran Bretagna fu la seconda casa dell’inventore ma fu la prima dell’imprenditore Marconi; l’Irlanda – terra da cui proveniva la madre Annie Jameson – ospitò importanti stazioni per i primi collegamenti transatlantici; il Canada e gli Stati Uniti videro trionfare il giovane visionario italiano che tra il 1901 e il 1903 riuscì – tra polemiche, scetticismo e grande meraviglia – a ricevere i primi segnali radiotelegrafici che avevano superato quell’enorme ostacolo naturale che era appunto l’Oceano Atlantico
Elettra fu la nave su cui Guglielmo Marconi effettuò numerosi esperimenti di radiofonia . Venne costruita nei primi anni del novecento , venendo utilizzata sia come yacht che come nave militare da ricognizione, prima di passare sotto la proprietà di Marconi, nel 1921 . La nave venne costruita nei cantieri Ramage & Ferguson Ltd. di Leith presso Edimburgo su progetto degli ingegneri Cox e King di Londra, varata il 27 marzo 1904 , per conto di Carlo Stefano d'Austria , con il nome di Rovenska, a ricordo della località sull'isola di Lussino dove l'arciduca aveva una lussuosa villa in cui amava soggiornare. La nave innalzo la bandiera dell' Imperial-Regia Marina Austro-Ungarica fino al 1909 . Nel 1910 lo yacht venne venduto a Sir Maxim Waechter passando sotto bandiera del Regno Unito mantenendo lo stesso nome e nel 1914 venne rivenduto all'industriale Gustav H.F. Pratt. Con lo scoppio del primo conflitto mondiale la nave venne requisita dal governo britannico e trasformata in unità di pattugliamento e di scorta della Royal Navy nella Manica , impiegata tra l' Inghilterra ed i porti francesi di Brest e Saint Malò . Con la fine delle ostilità la nave, messa in disarmo, venne portata a Southampton e messa all'asta, e nel 1919 acquistata da Guglielmo Marconi per 21.000 sterline . La nave, salpata da Londra nel luglio 1919, giunse a Napoli in agosto e quindi portata a La Spezia per i lavori di trasformazione in laboratorio scientifico. La nave ribattezzata Elettra venne iscritta nel Registro Navale Italiano il 27 ottobre 1921 , mentre il suo passaggio definitivo sotto bandiera italiana venne ratificato il 21 dicembre successivo. Particolarmente importanti gli esperimenti effettuati nel golfo del Tigullio , in contatto con la stazione di terra posta alle torri Gualino, sulla penisola di Sestri Levante . In onore di ciò, nelle carte ufficiali della marina italiana, il golfo del Tigullio aveva assunto il nome ufficiale di "golfo Marconi". Negli anni venti e trenta l'Elettra solcò le acque di tutti i mari del mondo fino a che, nel 1937 , alla morte dello scienziato la nave venne acquistata dal Ministero delle Comunicazioni per la cifra di 820000 lire . La prua della nave Elettra esposta all’ AREA Science Park di Trieste . Allo scoppio della seconda guerra mondiale la nave venne trasferita nel porto di Trieste , fino a quando in seguito alle vicende che seguirono l' armistizio dell' 8 settembre 1943 venne requisita dai tedeschi ed armata con cinque mitragliere , una da 15 mm e quattro da 20 mm in due torrette binate. Nella Kriegsmarine venne immessa in servizio prima con la sigla G-107, poi NA-6. La nave il 28 dicembre 1943 l'Elettra partì da Trieste per una missione di pattugliamento lungo le coste della Dalmazia . Il 21 gennaio 1944 la nave venne giunse nelle acque di Diklo, vicino a Zara , dove la mattina successiva venne individuata cacciabombardieri alleati da cui venne colpita. Il comandante, prima che la nave affondasse, scelse di arenarla. Con il trattato di pace il relitto della nave divenne proprietà della Jugoslavia , le cui autorità solo nel 1959 permisero l'effettuazione dei rilievi tecnici sulle possibilità di recupero della nave, consentendone poi la restituzione grazie all'intervento diretto di Tito su sollecitazione dell'allora Ministro degli esteri , il futuro Presidente della Repubblica Italiana Segni . La nave, restituita all'Italia, nel 1962 venne riportata a galla e rimorchiata nel Cantiere S. Rocco di Muggia , presso Trieste. Il Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni fece predisporre uno studio per la ricostruzione della nave ma gli alti preventivi di spesa rimandavano i lavori. Nel 1972 a seguito dell'interessamento dell'allora Presidente del Consiglio Andreotti , intervenuto su sollecitazione dell'ammiraglio Virgilio Spigai, Presidente del Lloyd Triestino , vennero stanziati per la sua ricostruzione 2 miliardi e 400 milioni di lire e la nave venne trasportata presso il vicino cantiere navale San Marco di Trieste. Un nuovo progetto di ricostruzione con preventivo di lavori di circa 7 miliardi di lire che superava ampliamente quanto in precedenza stimato e stanziato dal Governo bloccò nuovamente il tutto ed il progetto fu accantonato e venne presa la decisjone di demolire la nave. Il 18 aprile 1977 il relitto venne di nuovo messo in bacino e lo scafo tagliato in varie porzioni con le varie parti della nave distribuite a vari musei. La prua è conservata all' AREA Science Park a Padriciano presso Trieste e sempre nel capoluogo giuliano altri resti della nave sono conservati presso il Civico Museo del Mare e il Museo Postale e Telegrafico della Mitteleuropa .
Si è poi verificato un altro cambiamento radicale nelle comunicazioni telefoniche, invisibile ai comuni utenti. A cominciare dalla messa in opera del sistema TAT-8 del 1988 , gli anni novanta hanno visto la generale adozione di sistemi di telecomunicazione basati sulle fibre ottiche . Il vantaggio nell'utilizzo delle fibre consiste nel drastico aumento della capacità di trasportare dati. Il TAT-8 stesso era in grado di trasportare 10 volte le telefonate dell'ultimo sistema basato su rame e i sistemi moderni hanno una capacità fino a 25 volte superiore [24] .
Nel 1965 Charles K. Kao della STC , e George A. Hockham del British Post Office , furono i primi a riconoscere che l'attenuazione delle fibre contemporanee era causata dalle impurità, che potevano essere rimosse, piuttosto che dallo scattering . Dimostrarono che le fibre ottiche possono essere un mezzo pratico per la comunicazione, nel caso l'attenuazione sia ridotta al di sotto dei 20 dB per chilometro [2] . In questa misura, la prima fibra ottica per le comunicazioni fu inventata nel 1970 dai ricercatori Robert D. Maurer, Donald Keck, Peter Schultz e Frank Zimar, impiegati presso la Corning, azienda statunitense produttrice di vetro situata a Corning (New York) . Costruirono una fibra con 17 dB di attenuazione ottica per chilometro, drogando il silicio del vetro con il titanio . L'amplificatore ottico drogato con erbio , che ridusse il costo per i sistemi a fibra ottica per le lunghe distanze eliminando il bisogno dei ripetitori ottico-elettronico-ottico, fu inventato da David Payne dell' Università di Southampton , nel 1987 . Il primo cavo telefonico transatlantico ad usare la fibra ottica fu il TAT-8 , che iniziò ad operare nel 1988 .
Nel 1991 il campo emergente dei led a cristalli fotonici condusse allo sviluppo delle fibre a cristalli fotonici [3] . La prima fibra a cristalli fotonici venne venduta a partire dal 1996 . Esse possono essere progettate per trasportare un maggiore quantitativo di energia rispetto alle fibre convenzionali, e le loro proprietà, variabili a seconda della lunghezza d'onda, possono essere manipolate per migliorare le loro prestazioni in certe applicazioni. Negli ultimi vent'anni i progressi relativi allo sviluppo della fibra ottica sono stati enormi. Al momento il collo di bottiglia che non sfrutta appieno la larghezza di banda che permette la fibra ottica rimane la traduzione dal segnale elettrico al segnale luminoso, ed è proprio questo il punto chiave sul quale si sta cercando di lavorare nell'industria della fibra ottica. Un esempio significativo di rete in fibra ottica è Metrocore . Nata per scopi di ricerca come rete interna del CNR di Pisa , ora collega questura , pretura e centro abitato, ad una velocità di circa 1 gigabit/secondo. In alcuni tratti della rete, la velocità di connessione cresce significativamente a 10 gigabit, utilizzando tecnologia WDM . La velocità è paragonabile alla rete di Internet 2 che negli USA collega un centinaio di centri di ricerca a grandi società.