Questa è la presentazione della mia tesi di laurea, conclusione del corso di Editoria, Comunicazione Multimediale e giornalismo della Facoltà di Scienze Politiche di Sassari terminato il 26 Febbraio del 2009.
Comunità di pratica, donne, reti sociali, cscw, architettura dell'informazione sono solo alcuni dei temi trattati nel mio lavoro...buona visione...
Metodi e servizi settore società, innovazione e capitale sociale
Verso la progettazione di uno spazio digitale per le donne di Sassari
1. Università degli studi di Sassari
Facoltà di scienze Politiche
Corso di Laurea Magistrale in Editoria, Comunicazione
Multimediale e Giornalismo
Esperienze in rete: Verso la progettazione
di uno spazio digitale per le donne di
Sassari
Tesi di laurea di: Elisa Orrù
Relatore: Dott.ssa Linda Napoletano
Correlatore: Dott.ssa Marzia Antenore
2. Obiettivo della tesi
Obiettivo: definire i requisiti di un ambiente
digitale che, inserito in un contesto specifico,
rispetti le caratteristiche dell’utenza e le
fornisca gli strumenti idonei per una sua
collaborazione reciproca.
Contesto:territorio di Sassari (Comune,
Provincia);
Utenti: gruppi di donne impegnate nella
produzione e nella diffusione di informazioni di
genere;
3. Problematiche
• Osservazione della scarsa collaborazione tra
gruppi di donne che producono e diffondono
informazioni di genere nel territorio di Sassari
•Dispersione delle iniziative positive prodotte con le
loro attività
•Insufficiente rilevanza e visibilità
•Mancanza di incentivi per un impegno maggiore
4. Metodologia di ricerca
Tecniche di raccolta e analisi dei dati della
“Progettazione centrata sull’Utenza”
Comprensione
Osservazione e
analisi dell’attività dell’utente
Progettazione
partecipativa
Esplorazione delle
Test e verifica soluzioni e
prototipazione
Misurazione
costante dei risultati
Progettazione
Iterativa
5. Struttura Teorica
Teorie sociali dell’apprendimento secondo le quali
l’interazione, il dialogo e la collaborazione in ambienti
digitali come i forum e i blog, permettono agli utenti di
costruire una conoscenza individuale ma socialmente
mediata da imprese condivise (Shailey Minoca, 2008).
1. L’auto-apprendimento delle comunità sociali (Comunità di
Pratica), derivato dalle loro relazioni e pratiche (attività)
interne (E.Wenger, 1999);
Comunità di
pratica
Confini: canali aperti alla
condivisione di risorse con
l’esterno.
6. Struttura Teorica
1. La costruzione di
conoscenza, derivata dalle
interconnessioni tra nodi
della stessa rete (Wenger,
1999, Siemens,2005);
• La progettazione di una
architettura dell’informazione
sostenibile, fondata sulle
relazioni e l’organizzazione tra i
componenti di un sistema
(Rosati 2007, Sterling 1996).
8. Analisi dell’utenza e del contesto
• Osservazione Etnografica durante il Seminario
“Donne Politica e Istituzioni”
9. Osservazione Etnografica durante il Seminario
“Donne Politica e Istituzioni”
1. QUATTRO GRUPPI IMPEGNATI E INTERESSATI ALLE
“POLITICHE DI GENERE” NEL TERRITORIO DI SASSARI
10. Osservazione Etnografica durante il Seminario
“Donne Politica e Istituzioni”
1. PRIME ASSUNZIONI SUL CONTESTO
• I quattro gruppi formano una
costellazione di comunità di pratica; 1
Associazioni
• Ogni comunità è autonoma e
delimita la sua identità tramite
confini ben definiti;
4 2
Cittadine Istituzioni
• Le Comunità si spostano dal
proprio agli altri gruppi
condividendo stili, discorsi,
attività, risorse;
3
Università
• Non c’è una collaborazione
stabile e continuativa tra le
comunità.
11. Analisi dell’utenza e del contesto
Focus Group: Il racconto delle storie
Obiettivo: definire attività, necessità,
obiettivi dei singoli gruppi di utenza
1. Organizzare e coordinare 1. Comunicare e collaborare con
le attività dei membri; altre donne (singole o
associate) impegnate o
3. Rafforzare l’identità del interessate alle politiche di
gruppo e darle visibilità genere;
all’esterno;
3. Orientarsi nella ricerca di
risorse (luoghi, persone,
contenuti) dedicati alle donne
del territorio.
12. Analisi dell’utenza e del contesto
Questionari: Analisi quantitativa delle
caratteristiche organizzative e tecnografiche
dell’utenza
1. Età media 35/40 anni, genere femminile, coniugate
con figli a carico;
2. L’attività all’interno del gruppo non coincide spesso
con l’attività lavorativa principale.
Difficoltà di
coordinamento
tra le attività dei
membri
Demotivazione nella
ricerca di soluzioni
migliori per il
gruppo.
13. Analisi dell’utenza e del contesto
RISULTATI
4 dimensioni critiche 4 Macro-Obiettivi
2. Orientamento nella ricerca 2. Semplificare la ricerca sul web di
di luoghi, persone, soggetti, luoghi, contenuti dedicati
contenuti; e creati dalle donne del territorio;
3. Organizzazione interna
4. Supportare l’organizzazione del
alle comunità;
lavoro e delle relazioni interne alle
4. Contatto e Comunicazione singole comunità;
tra donne appartenenti
allo stesso campo di 6. Facilitare la coltivazione di relazioni
azione; tra donne che condividono interessi
comuni;
5. Contatto e Collaborazione
tra diversi gruppi.
8. Favorire l’incontro e la
collaborazione tra i diversi gruppi.
14. Progettazione: scelta delle tecnologie
• Piattaforme per il supporto del lavoro
dei gruppi;
• “Social Software”:
BLOG:una sorta di diario pubblico
o privato;
RSS: Sottoscrizione agli aggiornamenti
pubblicati dai blog/siti preferiti;
Tag: Parole chiave che favoriscono una
ricerca più intuitiva dei contenuti sul
web
•Wiki:Scrittura collaborativa di
contenuti.
15. Progettazione: organizzazione delle
tecnologie
Concetti teorici:
•..collegare e coordinare vari tipi di sapere, derivati dalle
pratiche delle singole comunità.. (Wenger, 1999)
•..progettare l’informazione: focus su relazioni e
organizzazione tra i componenti di un sistema (Rosati
2007, Sterling 1996)
+
Obiettivi e necessità dell’utenza: organizzare, orientarsi,
comunicare, collaborare e diffondere
=
Unico modello organizzativo e relazionale che:
•Supporta le pratiche di ogni comunità,
•fornisce gli strumenti per diffondere le attività e
favorire una collaborazione proficua tra i gruppi.
17. Valutazione del modello
•Obiettivo: raccogliere i feedback delle utenti
sull’utilità e il “piacere sociale” degli strumenti
telematici proposti per favorire la partecipazione e
la collaborazione.
• Soggetti coinvolti: due membri dell’Associazione Noi Donne
2005, un operatore di Casa Aurora, un operatore del
Consultorio Rizzeddu.
18. Valutazione del modello: strumenti
Storyboard su
carta:
2. Pianificare e
condividere un
evento;
3. Condividere
attività/esperien
ze;
4. Diffondere un
nuovo evento e
invitare
all’intervento
attivo.
19. Valutazione del modello
Risposte delle utenti:
2. Iniziale perplessità legata all’utilizzo degli strumenti
proposti;
3. Gli strumenti del network rafforzano l’identità dei
gruppi evidenziando le particolarità di ognuna;
4. Il network semplifica il contatto tra le associazioni;
5. Il network favorisce l’inserimento, la diffusione, la
ricerca di informazioni di genere.
Consigli delle utenti: …“la rete potrebbe essere
utilizzata per diffondere e fornire consulenza sui bandi
che si propongono di valorizzare le competenze delle
donne...
20. Conclusioni
Il lungo lavoro di analisi è servito per definire i requisiti da
rispettare per avere un certo margine di sicurezza sulle sue
ripercussioni positive nel contesto fisico nel quale esso verrà
inserito.
Tuttavia, un’implementazione reale del prototipo
realizzato sarebbe possibile, seguendo i suggerimenti
derivati dalla valutazione con la potenziale utenza:
• Introdurre e guidare le utenti nell’utilizzo di nuovi
strumenti telematici utili alle loro stesse attività;
• Utilizzare questo spazio digitale come tramite, nel
tessuto Istituzionale e Socio-Economico, per superare le
criticità che impediscono alle donne la presenza nei
centri decisionali”.