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Università degli studi di Sassari
             Facoltà di scienze Politiche
Corso di Laurea Magistrale in Editoria, Comunicazione
              Multimediale e Giornalismo



Esperienze in rete: Verso la progettazione
   di uno spazio digitale per le donne di
                   Sassari

                              Tesi di laurea di: Elisa Orrù
                              Relatore: Dott.ssa Linda Napoletano
                              Correlatore: Dott.ssa Marzia Antenore
Obiettivo della tesi



Obiettivo: definire i requisiti di un ambiente
digitale che, inserito in un contesto specifico,
rispetti le caratteristiche dell’utenza e le
fornisca gli strumenti idonei per una sua
collaborazione reciproca.
Contesto:territorio di Sassari (Comune,
Provincia);
Utenti: gruppi di donne impegnate nella
produzione e nella diffusione di informazioni di
genere;
 Problematiche

• Osservazione della scarsa collaborazione tra
gruppi di donne che producono e diffondono
informazioni di genere nel territorio di Sassari


•Dispersione delle iniziative positive prodotte con le
loro attività


•Insufficiente rilevanza e visibilità


•Mancanza di incentivi per un impegno maggiore
Metodologia di ricerca


      Tecniche di raccolta e analisi dei dati della
      “Progettazione centrata sull’Utenza”

                                                     Comprensione
              Osservazione e
             analisi dell’attività                  dell’utente
                                                     Progettazione
                                                    partecipativa
                               Esplorazione delle
Test e verifica                    soluzioni e
                                 prototipazione
                                                     Misurazione
                                                    costante dei risultati
                                                     Progettazione
                                                    Iterativa
Struttura Teorica

Teorie sociali dell’apprendimento secondo le quali
l’interazione, il dialogo e la collaborazione in ambienti
digitali come i forum e i blog, permettono agli utenti di
costruire una conoscenza individuale ma socialmente
mediata da imprese condivise (Shailey Minoca, 2008).



1. L’auto-apprendimento delle comunità sociali (Comunità di
   Pratica), derivato dalle loro relazioni e pratiche (attività)
   interne (E.Wenger, 1999);

                       Comunità di
                         pratica
                                     Confini: canali aperti alla
                                     condivisione di risorse con
                                     l’esterno.
Struttura Teorica

1. La costruzione di
   conoscenza, derivata dalle
   interconnessioni tra nodi
   della stessa rete (Wenger,
   1999, Siemens,2005);




• La progettazione di una
  architettura dell’informazione
  sostenibile, fondata sulle
  relazioni e l’organizzazione tra i
  componenti di un sistema
  (Rosati 2007, Sterling 1996).
 Analisi dell’utenza e del contesto


         Piano di analisi sperimentale
 Analisi dell’utenza e del contesto


• Osservazione Etnografica durante il Seminario
“Donne Politica e Istituzioni”
Osservazione Etnografica durante il Seminario
“Donne Politica e Istituzioni”

  1. QUATTRO GRUPPI IMPEGNATI E INTERESSATI ALLE
     “POLITICHE DI GENERE” NEL TERRITORIO DI SASSARI
Osservazione Etnografica durante il Seminario
“Donne Politica e Istituzioni”

1. PRIME ASSUNZIONI SUL CONTESTO
• I quattro gruppi formano una
  costellazione di comunità di pratica;               1
                                                 Associazioni



• Ogni comunità è autonoma e
  delimita la sua identità tramite
  confini ben definiti;
                                         4                           2
                                     Cittadine                  Istituzioni
• Le Comunità si spostano dal
  proprio agli altri gruppi
  condividendo stili, discorsi,
  attività, risorse;
                                                     3
                                                 Università
• Non c’è una collaborazione
  stabile e continuativa tra le
  comunità.
 Analisi dell’utenza e del contesto


Focus Group: Il racconto delle storie
 Obiettivo: definire attività, necessità,
 obiettivi dei singoli gruppi di utenza



1. Organizzare e coordinare    1. Comunicare e collaborare con
   le attività dei membri;        altre donne (singole o
                                  associate) impegnate o
3. Rafforzare l’identità del      interessate alle politiche di
   gruppo e darle visibilità      genere;
   all’esterno;
                               3. Orientarsi nella ricerca di
                                  risorse (luoghi, persone,
                                  contenuti) dedicati alle donne
                                  del territorio.
 Analisi dell’utenza e del contesto

 Questionari: Analisi quantitativa delle
 caratteristiche organizzative e tecnografiche
 dell’utenza

1. Età media 35/40 anni, genere femminile, coniugate
   con figli a carico;
2. L’attività all’interno del gruppo non coincide spesso
   con l’attività lavorativa principale.
                                               Difficoltà di
                                               coordinamento
                                               tra le attività dei
                                               membri



                                              Demotivazione nella
                                              ricerca di soluzioni
                                              migliori per il
                                              gruppo.
 Analisi dell’utenza e del contesto

                        RISULTATI

4 dimensioni critiche           4 Macro-Obiettivi
2. Orientamento nella ricerca   2. Semplificare la ricerca sul web di
   di luoghi, persone,             soggetti, luoghi, contenuti dedicati
   contenuti;                      e creati dalle donne del territorio;
3. Organizzazione interna
                                4. Supportare l’organizzazione del
   alle comunità;
                                   lavoro e delle relazioni interne alle
4. Contatto e Comunicazione        singole comunità;
   tra donne appartenenti
   allo stesso campo di         6. Facilitare la coltivazione di relazioni
   azione;                         tra donne che condividono interessi
                                   comuni;
5. Contatto e Collaborazione
   tra diversi gruppi.
                                8. Favorire l’incontro e la
                                   collaborazione tra i diversi gruppi.
 Progettazione: scelta delle tecnologie

• Piattaforme per il supporto del lavoro
dei gruppi;
• “Social Software”:
BLOG:una sorta di diario pubblico
o privato;
RSS: Sottoscrizione agli aggiornamenti
pubblicati dai blog/siti preferiti;
Tag: Parole chiave che favoriscono una
ricerca più intuitiva dei contenuti sul
web
•Wiki:Scrittura collaborativa di
contenuti.
Progettazione: organizzazione delle
tecnologie

    Concetti teorici:
   •..collegare e coordinare vari tipi di sapere, derivati dalle
   pratiche delle singole comunità.. (Wenger, 1999)
   •..progettare l’informazione: focus su relazioni e
   organizzazione tra i componenti di un sistema (Rosati
   2007, Sterling 1996)
                          +
   Obiettivi e necessità dell’utenza: organizzare, orientarsi,
   comunicare, collaborare e diffondere
                          =
    Unico modello organizzativo e relazionale che:
   •Supporta le pratiche di ogni comunità,
   •fornisce gli strumenti per diffondere le attività e
   favorire una collaborazione proficua tra i gruppi.
Progettazione: Modello concettuale del
Network donneSS.it
   Valutazione del modello


•Obiettivo: raccogliere i feedback delle utenti
sull’utilità e il “piacere sociale” degli strumenti
telematici proposti per favorire la partecipazione e
la collaborazione.

• Soggetti coinvolti: due membri dell’Associazione Noi Donne
2005, un operatore di Casa Aurora, un operatore del
Consultorio Rizzeddu.
   Valutazione del modello: strumenti


                                     Storyboard su
                                     carta:
                                   2. Pianificare e
                                      condividere un
                                      evento;
                                   3. Condividere
                                      attività/esperien
                                      ze;
                                   4. Diffondere un
                                      nuovo evento e
                                      invitare
                                      all’intervento
                                      attivo.
   Valutazione del modello

  Risposte delle utenti:
2. Iniziale perplessità legata all’utilizzo degli strumenti
   proposti;
3. Gli strumenti del network rafforzano l’identità dei
   gruppi evidenziando le particolarità di ognuna;
4. Il network semplifica il contatto tra le associazioni;
5. Il network favorisce l’inserimento, la diffusione, la
   ricerca di informazioni di genere.

    Consigli delle utenti: …“la rete potrebbe essere
    utilizzata per diffondere e fornire consulenza sui bandi
    che si propongono di valorizzare le competenze delle
    donne...
   Conclusioni

Il lungo lavoro di analisi è servito per definire i requisiti da
rispettare per avere un certo margine di sicurezza sulle sue
ripercussioni positive nel contesto fisico nel quale esso verrà
inserito.

Tuttavia, un’implementazione reale del prototipo
realizzato sarebbe possibile, seguendo i suggerimenti
derivati dalla valutazione con la potenziale utenza:
• Introdurre e guidare le utenti nell’utilizzo di nuovi
strumenti telematici utili alle loro stesse attività;
• Utilizzare questo spazio digitale come tramite, nel
tessuto Istituzionale e Socio-Economico, per superare le
criticità che impediscono alle donne la presenza nei
centri decisionali”.
Grazie per l’attenzione

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Verso la progettazione di uno spazio digitale per le donne di Sassari

  • 1. Università degli studi di Sassari Facoltà di scienze Politiche Corso di Laurea Magistrale in Editoria, Comunicazione Multimediale e Giornalismo Esperienze in rete: Verso la progettazione di uno spazio digitale per le donne di Sassari Tesi di laurea di: Elisa Orrù Relatore: Dott.ssa Linda Napoletano Correlatore: Dott.ssa Marzia Antenore
  • 2. Obiettivo della tesi Obiettivo: definire i requisiti di un ambiente digitale che, inserito in un contesto specifico, rispetti le caratteristiche dell’utenza e le fornisca gli strumenti idonei per una sua collaborazione reciproca. Contesto:territorio di Sassari (Comune, Provincia); Utenti: gruppi di donne impegnate nella produzione e nella diffusione di informazioni di genere;
  • 3.  Problematiche • Osservazione della scarsa collaborazione tra gruppi di donne che producono e diffondono informazioni di genere nel territorio di Sassari •Dispersione delle iniziative positive prodotte con le loro attività •Insufficiente rilevanza e visibilità •Mancanza di incentivi per un impegno maggiore
  • 4. Metodologia di ricerca Tecniche di raccolta e analisi dei dati della “Progettazione centrata sull’Utenza” Comprensione Osservazione e analisi dell’attività dell’utente Progettazione partecipativa Esplorazione delle Test e verifica soluzioni e prototipazione Misurazione costante dei risultati Progettazione Iterativa
  • 5. Struttura Teorica Teorie sociali dell’apprendimento secondo le quali l’interazione, il dialogo e la collaborazione in ambienti digitali come i forum e i blog, permettono agli utenti di costruire una conoscenza individuale ma socialmente mediata da imprese condivise (Shailey Minoca, 2008). 1. L’auto-apprendimento delle comunità sociali (Comunità di Pratica), derivato dalle loro relazioni e pratiche (attività) interne (E.Wenger, 1999); Comunità di pratica Confini: canali aperti alla condivisione di risorse con l’esterno.
  • 6. Struttura Teorica 1. La costruzione di conoscenza, derivata dalle interconnessioni tra nodi della stessa rete (Wenger, 1999, Siemens,2005); • La progettazione di una architettura dell’informazione sostenibile, fondata sulle relazioni e l’organizzazione tra i componenti di un sistema (Rosati 2007, Sterling 1996).
  • 7.  Analisi dell’utenza e del contesto Piano di analisi sperimentale
  • 8.  Analisi dell’utenza e del contesto • Osservazione Etnografica durante il Seminario “Donne Politica e Istituzioni”
  • 9. Osservazione Etnografica durante il Seminario “Donne Politica e Istituzioni” 1. QUATTRO GRUPPI IMPEGNATI E INTERESSATI ALLE “POLITICHE DI GENERE” NEL TERRITORIO DI SASSARI
  • 10. Osservazione Etnografica durante il Seminario “Donne Politica e Istituzioni” 1. PRIME ASSUNZIONI SUL CONTESTO • I quattro gruppi formano una costellazione di comunità di pratica; 1 Associazioni • Ogni comunità è autonoma e delimita la sua identità tramite confini ben definiti; 4 2 Cittadine Istituzioni • Le Comunità si spostano dal proprio agli altri gruppi condividendo stili, discorsi, attività, risorse; 3 Università • Non c’è una collaborazione stabile e continuativa tra le comunità.
  • 11.  Analisi dell’utenza e del contesto Focus Group: Il racconto delle storie Obiettivo: definire attività, necessità, obiettivi dei singoli gruppi di utenza 1. Organizzare e coordinare 1. Comunicare e collaborare con le attività dei membri; altre donne (singole o associate) impegnate o 3. Rafforzare l’identità del interessate alle politiche di gruppo e darle visibilità genere; all’esterno; 3. Orientarsi nella ricerca di risorse (luoghi, persone, contenuti) dedicati alle donne del territorio.
  • 12.  Analisi dell’utenza e del contesto Questionari: Analisi quantitativa delle caratteristiche organizzative e tecnografiche dell’utenza 1. Età media 35/40 anni, genere femminile, coniugate con figli a carico; 2. L’attività all’interno del gruppo non coincide spesso con l’attività lavorativa principale. Difficoltà di coordinamento tra le attività dei membri Demotivazione nella ricerca di soluzioni migliori per il gruppo.
  • 13.  Analisi dell’utenza e del contesto RISULTATI 4 dimensioni critiche 4 Macro-Obiettivi 2. Orientamento nella ricerca 2. Semplificare la ricerca sul web di di luoghi, persone, soggetti, luoghi, contenuti dedicati contenuti; e creati dalle donne del territorio; 3. Organizzazione interna 4. Supportare l’organizzazione del alle comunità; lavoro e delle relazioni interne alle 4. Contatto e Comunicazione singole comunità; tra donne appartenenti allo stesso campo di 6. Facilitare la coltivazione di relazioni azione; tra donne che condividono interessi comuni; 5. Contatto e Collaborazione tra diversi gruppi. 8. Favorire l’incontro e la collaborazione tra i diversi gruppi.
  • 14.  Progettazione: scelta delle tecnologie • Piattaforme per il supporto del lavoro dei gruppi; • “Social Software”: BLOG:una sorta di diario pubblico o privato; RSS: Sottoscrizione agli aggiornamenti pubblicati dai blog/siti preferiti; Tag: Parole chiave che favoriscono una ricerca più intuitiva dei contenuti sul web •Wiki:Scrittura collaborativa di contenuti.
  • 15. Progettazione: organizzazione delle tecnologie Concetti teorici: •..collegare e coordinare vari tipi di sapere, derivati dalle pratiche delle singole comunità.. (Wenger, 1999) •..progettare l’informazione: focus su relazioni e organizzazione tra i componenti di un sistema (Rosati 2007, Sterling 1996) + Obiettivi e necessità dell’utenza: organizzare, orientarsi, comunicare, collaborare e diffondere = Unico modello organizzativo e relazionale che: •Supporta le pratiche di ogni comunità, •fornisce gli strumenti per diffondere le attività e favorire una collaborazione proficua tra i gruppi.
  • 16. Progettazione: Modello concettuale del Network donneSS.it
  • 17. Valutazione del modello •Obiettivo: raccogliere i feedback delle utenti sull’utilità e il “piacere sociale” degli strumenti telematici proposti per favorire la partecipazione e la collaborazione. • Soggetti coinvolti: due membri dell’Associazione Noi Donne 2005, un operatore di Casa Aurora, un operatore del Consultorio Rizzeddu.
  • 18. Valutazione del modello: strumenti Storyboard su carta: 2. Pianificare e condividere un evento; 3. Condividere attività/esperien ze; 4. Diffondere un nuovo evento e invitare all’intervento attivo.
  • 19. Valutazione del modello Risposte delle utenti: 2. Iniziale perplessità legata all’utilizzo degli strumenti proposti; 3. Gli strumenti del network rafforzano l’identità dei gruppi evidenziando le particolarità di ognuna; 4. Il network semplifica il contatto tra le associazioni; 5. Il network favorisce l’inserimento, la diffusione, la ricerca di informazioni di genere. Consigli delle utenti: …“la rete potrebbe essere utilizzata per diffondere e fornire consulenza sui bandi che si propongono di valorizzare le competenze delle donne...
  • 20. Conclusioni Il lungo lavoro di analisi è servito per definire i requisiti da rispettare per avere un certo margine di sicurezza sulle sue ripercussioni positive nel contesto fisico nel quale esso verrà inserito. Tuttavia, un’implementazione reale del prototipo realizzato sarebbe possibile, seguendo i suggerimenti derivati dalla valutazione con la potenziale utenza: • Introdurre e guidare le utenti nell’utilizzo di nuovi strumenti telematici utili alle loro stesse attività; • Utilizzare questo spazio digitale come tramite, nel tessuto Istituzionale e Socio-Economico, per superare le criticità che impediscono alle donne la presenza nei centri decisionali”.