Smart Cities e il diritto alla sicurezza e alla privacy
PRINCIPI E FORME DELLA PARTECIPAZIONE - Gocce di (buona) politica - Parte I
1. PRINCIPI E FORME DELLA PARTECIPAZIONE
GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011.
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
2. "La partecipazione democratica
dovrebbe essere efficace,
diretta e libera:
la partecipazione popolare nelle
democrazie anche più
progredite non è né efficace né
diretta né libera".
(Norberto Bobbio)
3. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
Prendere parte
PARTECIPAZIONE
- +
Essere / - Esclusione/ sudditanza Rivendicazione
far parte + Alienazione
Inclusione/
cittadinanza
VERSUS GRAMMATICA PRO GRAMMATICA CAMPAGNA ELETTORALE
CULTURALE CULTTURALE
4. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
QUANDO LA POLITICA
NON RISPONDE PIÙ AGLI Istituzionalizzazione
INTERESSI REALI Bassa Alta
QUANDO I PARTITI Movimenti Gruppi stabilmente
DIVENTANO OLIGARCHIE organizzati
Formazione di una leadership e
sua stabilizzazione Orizzonte di breve Orizzonte di lungo periodo
Formazione di una burocrazia periodo
Centralizzazione dell’autorità Radicalismo Moderazione
Sostituzione dei fini
Crescente rigidità ideologica Azione diretta Delega
Crescente differenza fra i punti Egualitarismo Gerarchia
di vista di leader e membri;
diminuzione del peso dei Coincidenza tra interessi Divaricazione tra interessi
membri
dei rappresentanti e dei dei rappresentanti e dei
Cooptazione delle leadership
rappresentati rappresentati
Orientamento verso una base
elettorale ampia
5. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
+ Conformisti
Possono impegnarsi
Partecipazione ortodossa
in forme Riformisti
convenzionali di Partecipano in modo
Attivisti
partecipazione convenzionale
Ampliano al massimo
fino ad abbracciare
il repertorio
alcune forme
della partecipazione fino
legali di protesta
ad includere
forme non legali
di protesta
Protestatari
Inattivi Adoperano tutte le forme
Al massimo si informano non convenzionali ma
o firmano una petizione rifiutano quelle convenzionali
|
_ Partecipazione eterodossa
5
+
6. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
IMMAGINARIO E MEMORIA COLLETTIVA
INNOVAZIONE DELLA POLITICA
HOPE
Pensare
Sentire
Agire
Pensare
SIGNIFICAZIONE RAPPRESENTATIVITÀ
POLITICA Sentire POLITICA
Agire
IMMAGINARIO E MEMORIA INDIVIDUALE
NARRAZIONE
FINZIONE
HATE ANTIPOLITICA
7. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
Cittadini attivi o Cittadini comuni, che
DISCUSSIONE FREDDA
DISCUSSIONE CALDA
competenti, che esprimono esprimono posizioni meno
posizioni definite e intense, meno determinate
consapevoli e che talvolta e spesso anche meno
hanno alle spalle una consapevoli.
constituency alla quale
devono rendere conto.
IL DÈBAT I DISPOSITIVI
I BILANCI
PUBLIC BASATI SUL
PARTECIPATIVI
FRANCESE SORTEGGIO
12. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
PROCEDURALE O SOSTANZIALE?
Una partecipazione è buona se tutti Una partecipazione autentica
i soggetti sociali coinvolti hanno implica una concezione e una
avuto modo di esprimersi, di pratica dello sviluppo alternative a
informarsi e di contare – quelle dominanti.
indipendentemente dai risultati
concreti che essa consegue.
PARTECIPATIVA O DELIBERATIVA?
L’essenza della democrazia non
La democrazia partecipativa come consiste nella conta dei voti tra
uno strumento di ‘liberazione’ della posizioni precostituite, secondo il
vita quotidiana individuale e collettiva principio di maggioranza, o nella
dalle sovradeterminazioni e coazioni negoziazione tra interessi dati, ma
del mercato. La partecipazione è il nella discussione fondata su
veicolo per aprire una breccia nel argomenti (deliberation, in
pensiero unico delle élites al potere. inglese) tra tutti i soggetti
coinvolti dal tema sul tappeto.
13. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
T U T T I O QUALCUNO? IL METODO DELLA PORTA
APERTA
La cittadinanza attiva. E’ ovvio che i cittadini che
I soggetti più deboli. parteciperanno non saranno
L’esperienza mostra che le
I soggetti più forti. mai tutti, ma solo una parte persone disposte a
(una piccola parte) e ciò partecipare sono una frazione
potrà determinare squilibri di minuscola della popolazione.
ogni genere nel contenuto Ma assai più grave è la
delle decisioni. questione della disomogeneità
del coinvolgimento.
IL METODO DEL MICROCOSMO
Anche se la porta rimane
L’autoselezione dei partecipanti e l’isomorfia politica
aperta, è probabile che la
tra governo e assemblee, rischiano di minare
soglia venga varcata soltanto
profondamente la credibilità di queste esperienze.
da persone di un certo tipo:
Questo problema può essere aggirato costruendo
militanti, cittadini coinvolti in
artificialmente uno spazio circoscritto che rispecchi il
specifiche reti amicali,
più ampiamente possibile gli interessi e i punti di vista
politiche o associative,
presenti nella società di riferimento.
habitué della partecipazione
Il microcosmo può essere costruito anche in un altro
modo: selezionando un campione causale della
popolazione di riferimento.
14. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
DAL BASSO O DALL’ALTO? O DA FUORI?
Se viene promossa Se viene promossa Alla democrazia
esclusivamente dal basso esclusivamente dall’alto partecipativa serve anche
rischia di costituirsi in modo rischia di essere piegata un contributo dall’esterno,
politicamente parziale ed alle convenienze dei ossia da parte di attori che
escludente e di non fare decisori politici, allo scopo di trovano al di fuori della
breccia nelle istituzioni (un di confermare (e mischia. Soggetti di questo
network tra movimenti può legittimare) scelte già tipo svolgono già un ruolo
essere un’esperienza assunte o di creare un fondamentale in molte
politicamente importante cortocircuito populista.. esperienze partecipative:
di partecipazione, ma non pensiamo agli animatori o
costituisce di per sé agli accompagnatori sociali
un’esperienza di che operano nei progetti di
democrazia partecipativa). urbanistica partecipata, ai
facilitatori che assistono le
interazioni nelle giurie di
cittadini o nei focus group,
agli esperti che progettano
i percorsi di partecipazione
e ne curano l’attuazione.
15. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
DECISIONALE O CONSULTIVA?
I fautori della partecipazione L’obiettivo fondamentale della
reclamano spesso che le democrazia partecipativa è
decisioni scaturite dai forum quello di creare
partecipativi siano dotati di empowerment a favore dei
qualche forza vincolante per i cittadini.
decisori politici. Dietro questa Ma questo termine non va
richiesta c’è una ragione pro- inteso nel senso giuridico di
fonda. Nulla è più frustrante, attribuire potere , bensì come
per chi partecipa, di accorgersi capacitazione, ossia nel senso
che le conclusioni raggiunte di aumentare le loro capacità
collettivamente dopo tanto di elaborazione e invenzione e
impegno sono ignorate, le loro possibilità di influenza.
strumentalizzate o distorte dai La democrazia partecipativa si
policy makers. muove in un ambito che, sul
piano giuridico, potremmo
definire “consultivo”.
17. GOCCE DI (BUONA) POLITICA 2011
SCUOLA DI FORMAZIONE POLITICA
ASSOCIAZIONE “IO RESTO IN CALABRIA”
La politica può essere sostituita dalla
partecipazione.
La rete è un luogo di partecipazione.
La rete non può essere controllata.
La trasparenza è sempre buona.
Lo sciame è sempre intelligente.
18. Un approccio partecipativo va
giudicato, sulla base della sua
capacità di irrobustire la società
civile e le sue associazioni e di
rafforzare la connessione tra
partecipazione e rappresentanza.
(Luigi Bobbio)