Integrazione tra servizi sanitari e scuola profumo toscana
1. Progetto : A SCUOLA DI DISLESSIA Firenze 31 / 1 / 2011
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3. UN QUADRO DI DIRITTI - Legge nazionale ( 8 ottobre 2010) - Leggi regionali - ConsensusConference ISS (6 dicembre 2010). Raccomandazioni per la diagnosi ed il trattamento dei DSA. - Misure dispensative e conpensative del Ministero della Pubblica Istruzione e degli Uffici Scolastici regionali
4. Progetto di ricerca interassociativa “L’EPIDEMIOLOGIA DEI DSA IN ITALIA” Associazione Italiana Dislessia, Associazione Federativa Nazionale Ottici Optometristi, Federazione Logopedisti Italiani, Associazione Italiana Terapisti della NeuroPsicomotricità Età Evolutiva, Società Scientifica Logopedisti Italiani, Associazione Culturale Pediatri, Associazione Italiana Ricerca Psicopatologia dell’ Apprendimento, Associazione Italiana Unitaria Psicomotricisti Italiani, Società Italiana di Neuro Psichiatria dell’ Infanzia e dell’ Adolescenza, IRCCS Burlo Garofalo
7. Si stima che, in Friuli Venezia Giulia, ogni tre bambini con dislessia ce ne siano due portatori del disturbo che non hanno una diagnosi formalizzata e che probabilmente non sono a conoscenza dell’origine delle loro difficoltà
8. 2993 bambini attesi con dislessia/ 96542 alunni frequentanti 2027 a rischio di non ricevere la diagnosi
9. Studio USR per la Lombardia (2008)Percentuale di alunni con diagnosi di DSA 1,6 %
10. Ogni anno il nostro servizio visita circa 300 pazienti con sospetto DSA Il 17% di essi frequenta la scuola secondaria di II grado (professionali, tecnici, licei), ed è la prima volta che chiede una visita. Circa il 92% di essi risulta positivo per D.S.A. Le Secondarie di secondo grado sono l’ordine di scuola che maggiormente disconosce le problematiche dei DSA. Nelle strutture sanitarie, in fase diagnostica spesso sono utilizzati strumenti diagnostici e fonti normative inadeguati perchè riferiti alla scuola media (rischio di falsi negativi). Gli adolescenti molto spesso non vogliono far conoscere il loro problema a scuola e rifiutano gli strumenti compensativi. EMERGENZA ADOLESCENTI
12. LEGGERE E SCRIVERE LE PAROLE DELLA PROPRIA LINGUA MADRE E’ UNA PROCEDURA Che si acquisisce in tempi molto brevi Che in breve tempo diventa automatica Che ha caratteristiche di robustezza
13. PRECOCE Alla fine della I° elementare i bambini italiani leggono e scrivono correttamente il 96% delle parole della loro lingua I bambini inglesi solo il 36%
15. ROBUSTO All’inizio della II° elementare, dopo l’estate, i bambini leggono meglio di quanto facessero alla fine della I°, prima dell’estate. E così per ogni classe
16. SI TRATTA DI PROCEDURE AUTOMATIZZABILIeseguibili molto precocemente senza alcun impegno attentivocaratterizzate da rapidità e correttezza
18. COSA SUCCEDE SE QUESTE PROCEDURE NON DIVENTANO AUTOMATICHE? Lettura Scrittura Grafia Calcolo ?????
19. I DISTURBI SPECIFICI dell’APPRENDIMENTO Dislessia Disortografia Disgrafia Discalculia Trattasi di disturbi di origine neurobiologica. Sono presenti dalla nascita. Ad alta componente eredo-familiare. Non scompaiono. Nel tempo possono compensarsi.
20. CRITERI PER FARE DIAGNOSI DI DISLESSIA EVOLUTIVAA quali condizioni una difficoltà di lettura può essere diagnosticata come DISLESSIA Intelligenza nella norma Assenza di disturbi sensoriali RAPIDITA’ e/o CORRETTEZZA < - 2 d.s. dalla norma Assenza di disturbi neurologici Assenza di disturbi psichiatrici importanti
22. ACCESSI LESSICALI Socdno una riccreadlel’Unvrsetiià di Carbmdgie l’oidrnedlelelertete all’iternnodiunapraloa non ha imprtzaona a ptatpche la pimra e l’ulimtasainonlleagusitapsoizoine. Anhcese le ltteeresnoomsese a csao una peonrsa può leggere l’inetrafasresnezapoblremi. Ciò è dovuto al ftatoche il nstorocelverlo non lgegeongisigonlaleterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime. Icnrebidilehe?
23. Possibili problemi della decodifica casa “c” “a” “s” “a” cavedio gafebia neuropsicologia neur ???????????????
24. Quali errori????? Fonologicamente compatibili: CUOTA/QUOTA Distanza fonologica minima: FINO/VINO; CLINA/CLIMA; VASO/FASO; doppie Conversione sillabica e consistenze 1/2: adago/ADAGIO; GIRO/GHIRO; Altri: fusioni/segmentazioni illegali: ch iesa/ CHIESA
27. BRANI: Dati Normativi scuola secondaria di II grado- “Disastro ecologico” – MT prova finale III media (Stella, Tintoni, 2007)- “26 dicembre 2004” - Brano giornalistico- “Funghi in città” – Italo Calvino
28. Medie dei punti “z” di rapidità e accuratezza di 67 soggetti dislessici frequentanti le scuole secondarie di secondo grado Media punti “z” RAPIDITA’
33. Cosa dicono i miei pazienti…… . Giuseppe (III liceo scientifico): 13 – 5???? = 8. Come hai fatto? 5 – 3 = 2; 10 – 2 = 8. Ginevra (V liceo scientifico): faccio tutti i calcoli con le dita; ho sempre paura di sbagliare e li rifaccio due tre volte. Non riesco mai a finire le verifiche. Chiara (II anno di Design): 7 x 8? 7 x 5 = 35. Per favore mi da una matita per aggiungere 14……. Alessandro (I anno ingegneria) e Franco V elementare: 16 – 8 …………
36. LA COMPENSAZIONELA PROTESIZZAZIONEè vissuta come una sconfitta!!!! Garantisce la rapidità di sequenze “ripetitive” Quindi compensa la mancanza di automatizzazione I DSA disturbi tempo ed attenzione disperdente
37. VANTAGGI della compensazione Si aumenta la possibilità di eseguire con SUCCESSO SUCCESSO = VOGLIA di RIPETERE RIPETERE = MOTORE dello SVILUPPO Avvicina alle richieste dell’ambiente
38. Condizioni perché le misure dispensative abbiano efficacia Accesibilità Confidenza
39. Cosa vuol dire “confidenza” Allenamento Costanza dell’impiego Compatibilità funzionale (a cosa serve?)
40. ASPETTO FONDAMENTELE PRECOCITA’ Quando sono più piccoli in parallelo con l’eventuale ribilitazione
41. LA CALCOLATRICE Serve per diminuire al massimo il dispendio attentivo nel PROBLEM SOLVING Università Normale di Pisa, Gruppo di didattica della matematica. “Sino alla V° elementare il calcolo costruisce concetti” Dubbi che la calcolatrice riesca a protesizzare il disturbo anche alla scuola superiore La calcolatrice non risolve disturbi della transcodifica
42. Quali misure compensative e dispensative Il problema dei tempi Lettura: processamento del testo scritto attraverso l’orecchio Scrittura: uso della videoscrittura Calcolo: uso della calcolatrice Supporto alla memoria: uso di appunti e di formule