Riflessioni sulla sessione. Il diritto d’autore: tutela o libertà?
L‘accesso aperto nella Didattica (OpenAccess): dalle OER ai MOOCs
1. Linux Day 2013
sabato 26 ottobre
presso il Liceo Modigliani, in Via Scrovegni 30, a Padova
L‘accesso aperto nella Didattica
(OpenAccess):
dalle OER ai MOOCs
Antonella De Robbio
CAB Centro di Ateneo per le Biblioteche
Università degli Studi di Padova
6. Dichiarazione OER Parigi 2012
congresso mondiale OER tenuto all’UNESCO a Parigi il 20-22 giugno 2012
• il termine Open Educational Resources (OER) è stato
coniato al forum UNESCO del 2002 sull’ Open
Courseware e marca ‘l’insegnamento, l’apprendimento e
materiali di ricerca di ogni tipo, digitali o altri, di dominio
pubblico o che sono stati rilasciati tramite una licenza
aperta che permette un accesso, utilizzo, adattamento e
ridistribuzione gratuita per mano altrui con nessuna
restrizione o con restrizioni limitate.
• Le licenze aperte sono costruite all’interno del piano
esistente sui diritti di proprietà intellettuale come
descritto dalle convenzioni internazionali pertinenti e
rispetta la proprietà dell’autore del lavoro
7. Raccomanda …
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
Incoraggiare la conoscenza e l’utilizzo delle OER
Facilitare l’utilizzo delle tecnologie per l’informazione e
le comunicazioni (ICT).
Rinforzare lo sviluppo di strategie e politiche delle OER
Promuovere la comprensione e l’utilizzo di strutture di
licenze aperte.
Sostenere la capacità di lavorare per lo sviluppo
sostenibile di materiali per l’apprendimento di qualità.
Incoraggiare alleanze strategiche per le risorse
didattiche aperte
Incoraggiare lo sviluppo e l’adattamento delle OER in
diverse lingue e contesti culturali
Incoraggiare ricerche sulle OER
Facilitare il ritrovamento, il recupero e la condivisione
delle OER
Incoraggiare l’uso di licenze aperte per materiali
educativi prodotti con fondi pubblici
8. L'iniziativa Open Educational Resources (OER), avviata dal MIT, ha avuto uno sviluppo mondiale ed è finalizzata
a mettere a disposizione i migliori materiali didattici delle Università per contribuire alla democratizzazione
dell'insegnamento universitario, al miglioramento dei risultati di apprendimento degli studenti, ad una maggiore
efficienza della gestione universitaria. La sua diffusione in Europa è stimolata dal supporto dell'UNESCO, di
OECD e della Commissione Europea. Lo scopo che il Gruppo di lavoro OER CRUI si propone è quello di
aumentare la consapevolezza delle OER nelle Università italiane.
9. Politiche UE: raccomandazioni,
direttive comunitarie
Politiche Governative: norme
Politiche istituzionali: regolamenti
http://blogs.uct.ac.za/blog/oer-uct/general
Creazione di nuove opportunità
formative che aiutino a superare le
barriere di accesso all’istruzione
ovunque nel mondo, operando su
un’infrastruttura scalabilecostruita
con software open-source, in modo
da apportare continui miglioramenti,
e da renderla prontamente isponibile
per altre istituzioni educative.
Sebbene non vi sia ad oggi
nessun modello economico
per lo sviluppo di OER,
- per la loro novità entro
il mercato accademico, o
Piattaforme OS scolastico - molte istituzioni
sembrano adottare le OER come
Web 2.0
risposta strategica alle attuali
Reti sociali
pressioni economiche e sfide
sociali.
10.
11.
12. Nuovo decreto decreto MIUR
su libri di testo digitali
• Si parla di OER e di standard interoperabili...
http://www.istruzione.it/allegati/decreto_libri_digitali.pdf
http://www.istruzione.it/allegati/allegato_decreto_libri.pdf
• due punti fermi che era necessario riaffermare:
1. differenza fra tipologie diverse di risorse di apprendimento quali
strumenti organici costruiti per coprire un curriculum, come il
libro di testo – cartaceo o digitale –, che hanno una funzione
diversa rispetto alle risorse granulari, learning object ecc.
selezionabili e utilizzabili per esigenze specifiche
2. importanza delle piattaforme e dell’interoperabilità
• ora esistono piattaforme diverse per ciascun editore
• col tempo sarà possibile avere anche risorse organiche aperte
(già presenti nel mondo dell’università ma assenti nel mondo
della scuola),
• bisogna puntare sulle OER anche in ambito scolastico
15. La flipped classroom ovvero la classe
rovesciata
• L’alunno sfrutta le tecnologie per il lavoro a
casa: non ascolta le lezioni in classe, ma fruisce
a casa delle risorse assegnate dal docente,
prima di trattare la lezione in aula.
– Massiccio utilizzo delle tecnologie 2.0
– Le lezioni – sempre disponibili – possono essere
lezioni o presentazioni, un testo capitolo a stampa o
nel caso di flipped digital classroom risorse audio,
video, podcst, tutoriali, documenti testuali elettronici
assegnati dal docente, o lezioni di tipo LO learning
object
• L’insegnamento è individualizzato, mirato alle
esigenze di ciascuno: è possibile rivedere i
passaggi rendendo possibile l’inclusione
16. La flipped classroom ovvero la classe
rovesciata
• Il docente:
–
–
–
–
crea lezioni nuove
usa risorse esistenti nel web e tecnologie 2.0
riutilizza materiali precedentemente creati
Suoi o di altri (se con licenze open)
• In classe il docente segue gli studenti
nell’approfondimento degli argomenti studiati a casa e
avvia discussioni sui temi affrontati.
– viene innescato un processo di partecipazione alle tematiche,
stimolando la metariflessione e lo sviluppo di pensiero critico;
– gli alunni sono coinvolti in modo diretto.
– Il metodo aiuta ad avere padronanza di linguaggio per esprimere
“alla classe e con la classe” le opinioni utili ad una discussione
aperta per raggiungere conoscenze attive, pratiche, condivise.
• La classe diventa una “Comunità di pratica”. Il docente
guida, orienta e sperimenta assieme agli alunni
17. Ci sono 87084 siti attualmente attivi registrati da 239 Paesi.
27545 di questi hanno posto condizioni di privacy e non sono quindi accessibili
https://moodle.org/?lang=it
19. Il blog di Gianni Marconato
http://www.giannimarconato.it/2013/02/
cosa-succede-se-rovesciamo-la-scuola/
• Costruttivista che si occupa
di apprendimento
– facilitare lo sviluppo delle risorse cognitive,
metacognitive, sociali e professsionali
• conoscenze e informazioni = entità
diverse
– la conoscenza è uno strumento per risolvere
problemi.
– le informazioni sono “oggetti”, non ancora
“strumenti”.
22. Il progetto MIT OpencourseWare
MIT OCW
•
•
•
•
•
Iniziativa didattica del Massachusetts Institute of Technology, patrocinata
dall'Hewlett Foundation e operativa attrverso l’OpenCourseWare Consortium al
quale hanno aderito università di tutto il mondo
2150 diversi corsi disponibili gratuitamente sul Web (in inglese, spagnolo,
portoghese, cinese e thai)
La licenza applicata dal MIT è una Creative Commons di tipo BY-NC-SA, ossia
una copyleft.
Struttura dei corsi
I corsi presenti sul sito del MIT presentano tutti una struttura precisa composta
da:
–
–
–
–
–
Course Home (con un'introduzione al corso)
Syllabus (con l'elenco dei vari argomenti in cui si suddivide il programma)
Calendar (il calendario delle lezioni)
Readings (bibliografia utile)
Lecture Notes (lezioni vere e proprie: piccole dispense, esercizi o registrazioni
video/audio di lezioni o laboratori)
– Assignments (esercizi utili)
– Exams (testi d'esame con eventuali soluzioni)
– Download Course Materials (che permette di scaricare i dati relativi al corso sotto
forma di file archivio di tipo .zip contenente le pagine web del corso e i file testuali in
esse riportati, ma escludendone i file multimediali che renderebbero più difficoltoso il
trasferimento dei dati)
25. Universa è il canale podcast dell'Università degli Studi di Padova su
iTunes U. Centinaia di video e risorse multimediali disponibili subito e
gratuitamente sul tuo computer, tablet e smartphone.
28. OA, OD, OER, MOOC
• Le ramificazioni dell’OA stanno avendo ad oggi grande
impatto nell’evoluzione di altri movimenti “open”:
dall’OpenData alle comunità e-Science, dalle Open
Education Resources (OER) ai modelli di pedagogia
aperta, nel quadro dell’affascinante mondo dei cosiddetti
Massively Open Online Courses (MOOC), i corsi
universitari online a libero accesso e rivolti alle masse.
• Se il concetto di risorsa educativa si è evoluto nel tempo,
anche le modalità e le tecniche di erogazione sono
profondamente mutate, fino ad arrivare all’offerta
formativa di corsi interattivi e collaborativi aperti, che se
pur organizzati e tenuti da istituzioni prestigiosissime
sono – per ora – certificati da istituzioni parallele.
• Si tratta delle esperienze che si stanno consolidando
negli ultimi periodi, note con l’acronimo MOOC50,
Massive Open Online Corse,i cui esempi più prestigiosi
sono quelli del MIT e quelli dell’Università di Stanford.
29.
30. Grazie per l’attenzione
La scuola oggi è
incapace di sviluppare
quelle competenze e quei
talenti che sono oggi
necessari per continuare
ad appartenere a una
società industriale
avanzata. È talmente
distaccata dalle vere
esigenze del mondo del
lavoro da essere
diventata, in larga misura,
una fabbrica di
disoccupati con la laurea.
Piero Angela, Nel buio
degli anni luce, 1977
Anziché ignorare la
televisione, la scuola
dovrebbe incoraggiare i
bambini a discutere i
programmi e le idee −
buone e cattive − che
essa comunica. La scuola
dovrebbe elaborare dei
programmi pedagogici
per insegnare ai bambini
ad essere telespettatori
critici.
John Condry, Ladra di
tempo, serva infedele,
1993