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PD
San Donato Milanese
                                            “7 Dì”
                                             Rassegna della stampa locale



11 novembre 2012
Ecco la terza pubblicazione di “7 DÌ”, la rassegna della stampa locale
realizzata settimanalmente dal nostro gruppo di comunicazione con lo scopo
di fornire una panoramica completa di quanto accade sul nostro territorio a
livello politico, sociale, economico e sindacale .
Buona lettura.

                                            Il PD di San Donato Milanese



                     Settimana: 4 / 10 novembre 2012

Principali notizie

1. Ancora in primo piano la grave situazione dell’ACS con le dimissioni
   dell’amministratore unico Panont chieste e volute dal sindaco e col varo,
   da parte della giunta, di un piano per tentar di salvare l’azienda e i suoi
   dipendenti (il Giorno domenica 4 - Settegiorni - venerdì 9 – articolo 1).

2. Molto spazio è ancora dedicato al riordino scolastico e al rifiuto da parte
   della giunta di fare passi indietro e la decisione di ripresentare alla
   Provincia il progetto da essa bocciato: il Cittadino di martedì art. 1 , di
   mercoledì art. 2 . Il Giorno di venerdì (annuncia una raccolta di firme) e
   Settegiorni di venerdì, art. 3.

3. Un particolare rilievo meritano gli incontri della Giunta Checchi coi
   quartieri sandonatesi: sono segno di un alto senso di democrazia e di
   rispetto dell’elettorato che da tempo non si vedeva nella nostra città
   (mercoledì: il Cittadino – art. 3 e L’ECO – art. 2 ) .

Curiosità

Un particolare interesse hanno destato nei giornali le primarie del PD e le
posizioni prese dai componenti del consiglio comunale, della giunta e del
sindaco nei confronti dei candidati in lizza. Si segnala a tal proposito gli
articoli col n° 1 usciti su Il Cittadino di mercoledì e di giovedì.



                                                                             1
Domenica 4 novembre
 Fonte: IL GIORNO
  1. Buco milionario in Acs, si dimette il numero uno Panont - San Donato, la giunta vara il piano
     per salvare l'azienda - Due i milioni di perdite certificati nel bilancio non sottoscritto dal
     sindaco, ma il deficit è più alto. A rischio 35 posti di lavoro. Obiettivo del Comune: tutelare le
     farmacie
     San Donato Milanese, - Sono iniziate le grandi manovre per il salvataggio di Acs, l’azienda comunale
     dei servizi che rischia di essere inghiottita in un buco nero da tre milioni di euro. Le farmacie non si
     toccano, ma diventeranno il vero business dell’azienda mentre torneranno in capo al Comune i
     servizi di igiene ambientale, la gestione del patrimonio immobiliare e la manutenzione del verde.
     A rischio ci sono 35 posti di lavoro, di cui 22 impiegati nelle quattro farmacie comunali. Dopo la
     verifica dei conti, paurosamente in rosso, il sindaco Andrea Checchi ha deciso di non sottoscrivere
     il bilancio 2011, che annovera tra le perdite 2 milioni di euro e che peraltro non era stato firmato
     nemmeno del suo predecessore, Mario Dompè. La stima attuale dei debiti è più alta, secondo gli
     esperti che hanno valutato la solidità finanziaria dell’azienda, il debito arriverà a quota tre milioni
     entro la fine dell’anno.
     La settimana scorsa, nel corso dell’assemblea dei soci di Acs, Checchi ha chiesto e ottenuto le
     dimissioni dell’amministratore unico dell’azienda, Carlo Alberto Panont. Il prossimo passo sarà quello
     di indire un consiglio comunale ad hoc sul caso Acs, mentre sono in corso delle trattative per salvare
     il salvabile. Al primo punto del piano di salvataggio, il rilancio delle farmacie comunali. «I tre obiettivi
     principali — spiega Andrea Checchi — sono mettere in sicurezza le farmacie comunali, garantire
     l’efficienza e la qualità dei servizi ai cittadini, riprendendoli in carico diretto senza mettere a rischio
     l’equilibrio finanziario del Comune, tutelare al massimo la forza lavoro impiegata nell’azienda».
     Acs è esposta su due fronti. Da un lato ci sono i debiti contratti con una società del gruppo Eni che
     eroga acqua calda agli impianti sportivi di via Caviaga, dall’altro ci sono i creditori nel settore della
     refezione scolastica. Ma non solo. Il 50% dei debiti accumulati dall’azienda è dovuto alla gestione
     delle strutture sportive, il Parco Mattei e gli impianti di via Maritano.
     Al 31 dicembre del 2011, il deficit era di 970 mila euro, ma la situazione fa presupporre un aumento
     delle perdite entro fine anno. Gli analisti chiamati dal Comune per studiare il bilancio di Acs hanno
     evidenziato l’esistenza di 5 milioni di euro di crediti accumulati negli anni a causa delle morosità nelle
     rette delle mense, delle case comunali e degli esercizi commerciali di proprietà dell’ente. Il Comune
     sta cercando di trovare rapidamente una soluzione che consenta di appianare i debiti di Acs senza
     gravare eccessivamente sul bilancio comunale, conservare e rilanciare le farmacie comunali per non
     svendere un patrimonio pubblico così importante per la città, focalizzare l’attenzione sul Parco
     sportivo Mattei, puntando alla riqualificazione degli impianti attraverso la ricerca di un partner privato.
     di Patrizia Tossi 4 novembre 2012

Martedì 6 novembre
 Fonte: IL CITTADINO
  1. Riordino scolastico, nessun “piano B”
     Previsti due istituti comprensivi con le medie De Gasperi e Galilei, e un circolo con i plessi di
     Poasco e via Di Vittorio - La Provincia ha bocciato il progetto ma la giunta lo ripresenterà
     Nessun passo indietro da parte dell’esecutivo di Andrea Checchi sulla riorganizzazione dei plessi
     scolastici, rispetto all’indirizzo varato nella delibera di fine settembre. Dopo un animato confronto, il
     conto alla rovescia, in base alle anticipazioni trapelate nella giornata di ieri, sembra si sia concluso
     con la decisione da parte della giunta di tenere valida la scelta che prevede due istituti comprensivi
     da circa 1150 studenti con le rispettive scuole medie De Gasperi e Galilei, nonché un circolo
     didattico da 800 alunni che riunisce i plessi di Poasco e via Di Vittorio.
     Una soluzione, quest’ultima, che è stata sin dall’origine condivisa da tutte le parti, ma che ha
     incassato la bocciatura da parte della Provincia di Milano, con la motivazione che non risponde ai
     requisiti definiti dalla Regione Lombardia. Sembra però che per la squadra di Checchi rimanga la
     miglior formula, tanto che alla prima delibera non ne sono seguite altre. Alla Provincia verrebbe
     dunque rispedito il medesimo documento in un primo tempo respinto, che palazzo Isimbardi
     dovrebbe poi trasmettere alla Regione Lombardia. Per San Donato la scelta si è rivelata alquanto
     complessa, in quanto i ragionamenti sono partiti dalla situazione di fatto che su oltre 3mila studenti la
     città ha solo due scuole medie. Sebbene dunque il dispositivo del Pirellone sulla verticalizzazione
     preveda la suddivisione in comprensori che abbiano ciascuno una scuola media, nel caso specifico
     potevano essere formati solo due maxi istituti comprensivi ritenuti di difficile gestione.
     L’altra proposta che è stata al centro di un partecipato dibattito, con una decisa levata di scudi da
     parte dei genitori, ha riguardato la tripartizione, con la spaccatura della scuola media De Gasperi in
     due plessi autonomi. Ipotesi particolarmente temuta dalle famiglie, che hanno condiviso una

                                                                                                               2
petizione presentata in municipio settimana scorsa. Al tempo stesso sarebbe stata scartata anche
       l’idea lanciata dalla minoranza di prevedere l’apertura di una terza scuola media nel bacino di
       Poasco, via Di Vittorio e Certosa. Sembra infatti che in base agli approfondimenti, non sarebbe stata
       cosa facile pensare ad un polo didattico non previsto nel Pgt (Piano di governo del territorio) ed
       inserirlo nella pianificazione futura. Per il momento quindi resta valida l’idea iniziale che aveva
       raccolto ampio consenso sul territorio, sia dal mondo della scuola sia dalla politica, con un primo
       responso negativo da parte della Provincia. Oggi sono in ogni caso attese conferme ufficiali, con una
       nota in cui la giunta di Andrea Checchi ha annunciato l’intenzione di entrare nel merito del delicato
       argomento. Giulia Cerboni - Martedì 6 novembre

2.     Via Jannozzi, il caso è quasi chiuso
       Il corridoio che divide i palazzi passerà al Comune ma serve il via libera all’unanimità dei
       condomini - Manca l’assenso di 16 residenti per la cessione della “piazza”
       Manca solo l’assenso di sedici residenti di via Jannozzi per l’acquisizione da parte del Comune del
       corridoio pedonale ad uso pubblico detto “piazza”, che costeggia gli ingressi delle abitazioni.
       Dopodiché l’ente locale predisporrà un progetto di valorizzazione dell’area, accollandosi anche gli
       oneri di gestione che sino ad ora sono stati distribuiti sulle spese condominiali dei circa 300 abitanti
       delle palazzine realizzate sulle aree ex 167.
       Si sta così per concludere una fase che ha alle spalle circa sei anni di storia alquanto travagliata e
       complessa. Nel maggio 2011 l’ex consiglio comunale ha approvato all’unanimità una delibera in
       base alla quale i cittadini che avevano deciso di passare dal diritto di superficie al diritto di proprietà
       del proprio immobile, con unico rogito hanno potuto anche fornire il proprio benestare per la
       cessione all’amministrazione comunale della piazza. Procedura che è stata seguita a larga
       maggioranza, tranne che dai sedici sandonatesi della zona i quali, non avendo acquisito il diritto di
       proprietà, dovranno effettuare con un atto notarile la cessione della propria quota di piazza al
       Comune. La giunta di Andrea Checchi ha già convocato una prima riunione, invitando questi
       residenti in municipio per illustrare loro la procedura. All’incontro si sono presentati sei dei diretti
       interessati, i quali hanno fornito il proprio assenso a cedere i propri millesimi di piazza, a cui se ne
       sommano altri due che, pur non essendo stati presenti, hanno comunque comunicato che il loro
       responso è positivo. Ed è già stato convocato anche un nuovo incontro, che si terrà il 20 novembre,
       con l’obiettivo di aprire un confronto con tutti i sedici cittadini coinvolti (in quanto la partita si chiuderà
       solo con l’unanimità), in cui verranno illustrati i vantaggi della loro cessione, sia in termini di sgravio
       di spese, sia di valorizzazione della piazza a seguito degli investimenti previsti da parte dell’ente.
       Sino ad ora infatti sono state affrontate esclusivamente le spese strettamente necessarie, facendo
       slittare l’obiettivo più ambizioso di rinnovare e rendere più fruibile l’asse pedonale, su cui si affaccia
       anche una carrellata di negozi, al momento in cui i cittadini saranno sgravati dagli oneri.
       Ma fino a quando ciascuno degli aventi diritto non effettuerà questo passaggio, il Comune non potrà
       entrare in possesso della piazza. In ogni caso l’iter per chiudere una partita di cui si parla da tempo
       questa volta è davvero a buon punto. In primo piano torna così un argomento che oltre ad
       interessare la comunità di via Jannozzi ha una serie di risvolti anche sui negozianti che da tempo
       attendono un clima di rinnovo che possa portare un incremento di passaggio a beneficio anche delle
       loro attività. Giu. Cer. Martedì 6 novembre




Mercoledì 7 novembre
 Fonte: IL CITTADINO

     1. I sindaci Checchi e Lorenzano in campo per Bersani
       I preparativi per le primarie anche a San Donato passano dal duello tra Renzi e Bersani, con il primo
       cittadino democratico Andrea Checchi, che si è pubblicamente schierato a supporto del segretario
       nazionale del Pd, come del resto ha fatto anche il suo collega sangiulianese Alessandro Lorenzano.
       I loro nomi figurano infatti tra quelli degli amministratori che hanno preso posizione, mettendo nero
       su bianco i loro nomi nell’elenco dei “tifosi” di Bersani. Parteggia invece per il sindaco fiorentino il
       vertice locale del partito Andrea Pasqualini, insieme ad un gruppo di sostenitori della lista civica “Noi
       per la città”. Anche i Verdi con Sel avranno il loro comitato per Vendola, sebbene la battaglia più
       serrata anche sul territorio sarà quella interna ad un Pd che ha già dato segni di un dibattito
       quantomeno vivace. Intanto, in questo tratto di hinterland sono già stati definiti tutti gli aspetti
       organizzativi legati all’appuntamento del 25 novembre, nell’auspicio da parte dei portabandiera locali
       di un buon ritorno in termini di partecipazione.
       Punto di riferimento sarà la sede in cui sventola la bandiera democratica di via Libertà, che ospiterà
       l’Ufficio elettorale delle primarie, dove quindi i votanti potranno iniziare a registrarsi da lunedì a

                                                                                                                    3
domenica dalle 9.30 alle 12, con apertura anche pomeridiana il giovedì e venerdì dalle 17 alle
  19.30. Gli elettori dovranno presentarsi muniti di un documento di identità e delle loro tessera
  elettorale. Per le pre-registrazioni è possibile procedere sul sito www.primarieitaliabenecomune.it ,
  ma per il ritiro del certificato e il versamento del contributo i diretti interessati si dovranno comunque
  recare presso l’Ufficio elettorale.
  Coloro che si faranno avanti dovranno sottoscrivere l’appello pubblico di sostegno della coalizione di
  centrosinistra alle elezioni del 2013 e la Carta d’intenti “Italia bene comune”, oltre a versare un
  importo di almeno 2 euro, come contributo a copertura delle spese organizzative.
  San Donato avrà quattro seggi (a cui si dovranno rivolgere i cittadini in base alla sezione indicata
  nella tessera elettorale) rispettivamente collocati nell’atrio del Comune di via Cesare Battisti, presso
  l’edificio Polifunzionale di Bolgiano, presso la biblioteca di via Parri, e nell’edificio Polifunzionale di
  Poasco. Il conto alla rovescia è iniziato dunque in un clima di sfida aperta con sandonatesi pronti a
  scendere in campo nei diversi comitati che si stanno formando a sostegno dei contendenti.
  Mercoledì 7 novembre

2. La giunta conferma il vecchio piano di riorganizzazione
  Sulla riorganizzazione dei plessi scolastici è arrivata conferma ufficiale: la giunta di Andrea
  Checchi manterrà valida la prima delibera approvata a fine settembre. Resta in auge quindi il
  piano, bocciato in prima battuta dalla Provincia, che prevede due istituti comprensivi da circa 1150
  studenti ciascuno con le rispettive scuole medie De Gasperi e Galilei a cui si aggiunge un terzo
  circolo composto dai plessi di Poasco, Di Vittorio e Greppi per un complesso di 800 alunni.
  «Siamo fermamente convinti - spiega l’assessore all’istruzione Chiara Papetti in una nota
  diramata nei giorni scorsi - che la soluzione migliore per il nostro sistema scolastico sia quella che
  abbiamo elaborato in questi mesi al termine di un processo di coinvolgimento e ascolto delle
  rappresentanze scolastiche (genitori e insegnanti). Pur consapevoli del fatto che la proposta non
  risponde a pieno alle disposizioni di legge confidiamo che Provincia e Regione concedano una
  deroga per non penalizzare ulteriormente l’offerta scolastica del nostro territorio».
  Se infatti palazzo Isimbardi ha reso noto che lo schema varato non risponde ai requisiti previsti dal
  dispositivo regionale sulla verticalizzazione, è opinione ampiamente condivisa che, per la situazione
  di San Donato, con solo due scuole medie per una popolazione di oltre 3mila alunni, quella definita
  in origine sia la strada migliore.
  Nella giornata di lunedì l’esecutivo ha quindi inviato il proprio documento a Provincia e Regione,
  chiudendo almeno per il momento un dibattuto capitolo che ha alle spalle un lungo lavoro che ha
  assorbito mesi di impegno, fatto innanzitutto di tenaci confronti fra le parti. La formula scelta del resto
  ha convinto sia il mondo della scuola, sia la politica e l’amministrazione comunale che, anche di
  fronte al responso negativo della Provincia, ha comunque deciso, dopo una nuova consultazione tra
  i principali referenti di questa complessa partita, di non effettuare alcun passo indietro. L’auspicio è
  che venga dato un segnale di flessibilità con una deroga rispetto a quanto previsto dalla normativa.
  Mercoledì 7 novembre

3. l quartiere di Bolgiano sotto esame
  Test sui cittadini per verificare gli effetti del traffico aereo - Le indagini verranno condotte su
  un campione di 400 residenti nei dintorni dello scalo Forlanini
  Quali danni comporta alla salute dei cittadini la vicinanza all’aeroporto di Linate? Quanti sandonatesi
  del quartiere di Bolgiano sono afflitti da disagi legati al rumore e all’inquinamento ambientale? Le
  risposte a questi interrogativi che rimbalzano da anni sul territorio verranno fornite da uno studio
  promosso dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente), insieme all’Asl, all’Università degli Studi con
  la collaborazione dell’ospedale di Melegnano e di una serie di altri enti coinvolti nel progetto.
  Finanziato dal ministero dell’Ambiente, chiamerà all’appello 400 cittadini residenti nei dintorni dello
  scalo Forlanini. Un gruppo di sandonatesi nei giorni scorsi ha già ricevuto la lettera nella quale viene
  chiesto di sottoporsi all’indagine, con un operatore che entrerà nelle case del campione di abitanti
  selezionato, misurerà loro la pressione arteriosa in diversi momenti dell’intervista e lascerà in prestito
  il dispositivo medico per proseguire il monitoraggio nei giorni successivi. Il test, che nei mesi scorsi
  ha coinvolto gli abitanti dell’area di Redecesio, sul territorio riguarderà essenzialmente gli abitanti di
  Bolgiano e sarà in particolare rivolto ai cittadini dai 45 ai 70 anni che risiedono da almeno cinque
  anni nel circondario dello scalo.
  La notizia è emersa lunedì sera nel corso dell’incontro pubblico promosso dalla giunta di
  Andrea Checchi che si è recata a Bolgiano ad incontrare i residenti. Tra il pubblico ha preso posto il
  presidente del comitato antirumore, avvocato Arturo Gioffredi che, illustrando questa novità, ha
  tenuto alta la battaglia per il ridimensionamento del Forlanini che la delegazione civica sorta
  spontaneamente oltre dieci anni fa ha portato avanti con tenacia. «Ho chiesto - spiega - di
  perseguire gli interessi dei cittadini: è infatti assurdo che non ci siano ancora traccia delle risorse che
  i residenti aspettano da anni quale indennizzo per la mitigazione ambientale delle loro case». I ritardi
  di questi contributi, previsti peraltro per legge, sono così tornati in primo piano, insieme ad una serie
  di altri noti disagi di cui si parla da lungo tempo, ma che attendono tutt’ora soluzioni.
                                                                                                           4
Se ogni quartiere quindi ha le proprie peculiarità, i sandonatesi della zona hanno innanzitutto
     sollecitato un impegno di carattere ambientale. Sia per quanto concerne Linate, sia per la Paullese,
     con la richiesta di barriere fonoassorbenti e di strategie, come lo scavalco dell’asse provinciale, per
     collegare le due parti territorio divise dall’asse viaria ad alto scorrimento. Un tema quest’ultimo i cui
     tempi sono in mano alla Provincia, con la disponibilità da parte del Comune di San Donato ad un
     cofinanziamento. Ad attendere novità in merito c’è una comunità alle prese con il viavai di aerei e
     con una strada che deve essere resa meno ostile attraverso investimenti mirati.
     Giu. Cer. Mercoledì 7 novembre


 Fonte: L’ECO
  1. Premio sostenibilità al Comune - -Al Festival dell'Ambiente 2012
     SAN DONATO MILANESE- Premiato dalla Provincia di Milano il Piano di azione per l'energia
     sostenibile, promosso dal comune di San Donato Milanese, assegnato al Festival dell'Ambiente
     2012 all'Idroscalo. L'iniziativa era organizzata nell'ambito del progetto provinciale "Oltre il Paes...
     quali strategie per la Provincia di Milano".
     Il riconoscimento al comune sandonatese è dovuto "per le misure volte alla diffusione delle fonti
     energetiche rinnovabili nel territorio". A ritirare il premio dalle mani del presidente della Provincia,
     Guido Podestà, è stato l'assessore all'Ambiente Andrea Battocchio che si è detto d'accordo su
     un programma di risparmio energetico complessivo su un obiettivo comune. "È necessario una
     collaborazione di tutti i soggetti che operano sul territorio, grandi e piccole aziende, associazioni,
     scuole ecc. - ha dichiarato l'assessore Battocchio - per il raggiungimento di risultati davvero efficaci".
     D.P.
  2. LA GIUNTA SANDONATESE IN VISITA AI QUARTIERI - Molta gente al tour del sindaco
     Checchi
     Dopo la tappa di Poasco di lunedì 22 ottobre e quella di lunedì 5 novembre nel salone dell'Università
     della Terza Età di Bolgiano, dove in entrambi i casi c'è stata una buona partecipazione di cittadini, la
     giunta itinerante del sindaco Andrea Checchi s'appresta a incontrare in via Kennedy, lunedì 12, i
     cittadini del quartiere MetanopoliTriulzio dove maggiormente si sentono i problemi legati
     all'istituzione dei maxi istituti scolastici.
     Il tour del sindaco Checchi si concluderà giovedì 22 novembre al cinema Troisi dove tutta la
     cittadinanza potrà intervenire anche per fare un bilancio dei primi sei mesi di attività della giunta
     sandonatese alla guida della città. "L'appuntamento al Troisi", afferma l'assessore ai quartieri
     Gianfranco Ginelli, "sarà l'occasione per raccontare quanto sin qui abbiamo realizzato e per
     continuare la fase di i ascolto della città. Il tema della partecipazione - ha dichiarato l'assessore - è
     uno dei cardini del programma sul quale si svilupperà la nostra azione amministrativa nei prossimi
     mesi per cui la scelta di sondare gli umori della gente attraverso il confronto diretto si sta rilevando
     uno strumento di grande importanza e molto apprezzato dai cittadini". D.P.
  3. Domenica 18 si vota per il comitato di Poasco - Dieci candidati in lizza per il "parlamentino"
     della frazione
     Domenica 18 novembre, dalle 9 alle 20, a Poasco si voterà per l'elezione del nuovo Comitato di
     quartiere di Poasco-Sorigherio, scaduto un paio di mesi fa. Il Comitato è composto dal presidente e
     da sei membri e sarà in carica per tre anni. I candidati in lizza per essere eletti nel "parlamentino"
     delle due frazioni sandonatesi sono dieci.
     I loro nomi, elencati in ordine alfabetico, sono i seguenti: Giuseppe Blasio, Claudio Cassani, Andrea
     De Cillis, Cristiana Gatti, Oliviero Lorenzini, Cristina Malingher, Stefano Moro, Giuseppina Quaranta,
     Sabrina Rivalta, Manuela Toncini. I dieci candidati saranno pubblicati sui manifesti elettorali, che
     verranno affissi lungo le vie della frazione.
     Sulla scheda elettorale i residenti di Poasco, gli aventi diritto al voto, cioè i cittadini maggiorenni
     iscritti nelle liste elettorali del comune di San Donato Milanese, potranno esprimere due preferenze.
     Coloro che avranno ricevuto più preferenze saranno eletti rispettivamente presidente e membro del
     Comitato di quartiere. Il seggio sarà collocato presso la sede dell'anagrafe decentrata di via Unica.
     "Ci auguriamo - dichiara l'assessore ai quartieri, Gianfranco Ginelli, - una buona risposta da
     parte dei cittadini di Poasco e Sorigherio, soprattutto perché questa votazione è un passaggio
     importante per la vita del quartiere. Coloro che entreranno a fare parte del Comitato, nel prossimo
     triennio, rappresenteranno l'interfaccia diretta tra la comunità della frazione e l'Amministrazione
     comunale. Ringraziando i candidati - ha aggiunto l'assessore - per la loro disponibilità a `mettersi in
     gioco' per il bene dei propri concittadini, attendo l'esito della tornata elettorale per porre fin da subito
     le basi di un confronto diretto e proficuo con quanti di loro entreranno a far parte del Comitato.
     Naturalmente, nel rispetto delle prerogative della frazione - ha aggiunto Ginelli - l'Amministrazione
     manterrà aperti gli strumenti del dialogo con i cittadini per avere più `vedette' dalle diverse sensibilità
     sull'andamento della vita del quartiere". D.P

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4. Arrivano 334mila euro per silos-bici
   Sembravano soldi della regione, asegnati nel 2009, già persi perché “scaduti”. Il Comune
   Comune è riuscito a recuperarli.
   "La velostazione della M3 sarà ampliata in sicurezza", assicura l'assessore alla Mobilità, Simona
   Rullo . Sembravano soldi già persi perché "scaduti" e invece l'Amministrazione comunale di San
   Donato Milanese, in extremis, è riuscita a recuperarli e rimetterli velocemente in bilancio fra le voci
   entrata-uscita.
   Nel luglio 2009, la Regione Lombardia aveva deciso l'assegnazione di 334mila euro al comune
   sandonatese per l'ampliamento della velostazione della M3, quella per intenderci dove si lasciano
   incustodite e in maniera avventurosa le biciclette prima di prendere la metropolitana, ma, chissà per
   quale motivo, quei fondi non sono mai stati utilizzati e la Regione li aveva, come si dice, "congelati"
   per la mancata realizzazione dell'opera entro il termine del 12 gennaio 2012. Corsa febbrile di
   Andrea Checchi, appena eletto sindaco nel giugno scorso, insieme all'assessore alla Mobilità,
   Simona Rullo, verso il Pirellone per tentare di riavere il finanziamento, probabilmente con poche
   speranze di successo. Invece negli ultimi giorni è arrivata la risposta della Direzione generale
   infrastrutture e mobilità che, certamente, superando gli ostacoli della burocrazia, confermava
   l'assegnazione delle importanti risorse economiche al comune di San Donato Milanese. La
   velostazione, imprescindibile luogo di interscambio modale per i pendolari sandonatesi, era salva.
   L'ampliamento potrà essere fatto entro breve tempo. È noto che al mattino oltre un centinaio di
   persone, dirette al lavoro a Milano, lasciano la bicicletta, protetta con catenaccio e lucchetto,
   nell'apposita custodia che però è incustodita per cui non poche volte è capitato che, al ritorno, il
   proprietario non ha più trovato la bici nel posto in cui l'aveva lasciata. Ignoti ladri se la erano portata
   via lasciando nella disperazione il legittimo titolare, costretto a tornare a casa a piedi.
   Quanto prima la velostazione sarà ampliata e messa in sicurezza, chiudendola a chiave e tenendo
   ben lontani i malintenzionati. "L'attenzione che l'Amministrazione conferisce alla politiche di mobilità
   sostenibile - spiega l'assessore Simona Rullo - ha trovato la disponibilità della Regione a continuare
   a investire in questo progetto a conferma dell'importanza strategica delle strutture destinate agli
   spostamenti del futuro. Non ci resta che andare avanti velocemente per poter offrire ai cittadini quei
   servizi di custodia delle biciclette attualmente non possibili dato il sottodimensionamento della
   velostazione alla grande richiesta dei ciclisti".
   Risolto il problema custodia bici, resta ancora grave la questione dei vicini silos per le auto, di
   proprietà dell'Ami, assolutamente insufficienti ad ospitare tutte le automobili al parcheggio, sia pure a
   pagamento. Già alle 8 del mattino non si trova più un posto auto libero. Un problema che si trascina
   da anni.
   Ultimamente sembra che l'ente gestore abbia intrapreso un nuovo discorso con il comune di Milano
   per il riutilizzo dei due piani superiori del silos che, adeguatamente adattati, possono offrire circa
   1600 nuovi posti auto dando un grosso respiro agli automobilisti. Anche qui l'interessamento del
   comune di San Donato Milanese è molto attivo. Ma non sarà facile perché si tratta di realizzare un
   nuovo progetto di costruzione utilizzando nuovi materiali sicuri e funzionali. "Però se ci lasciassero
   libero l'ampio piazzale occupato dal mercatino domenicale degli extracomunitari, il famoso suk,
   avremmo molti posti auto in più", sospira un pendolare che arriva da lontano.
   Ma questo è un altro discorso che interessa molto da vicino pure i residenti di via Kennedy e dintorni,
   continuamente disturbati dal rumore e dallo spaccio di droga che circola nel quartiere. di Domenico
   Palumbo
5. S. Donato - S. Giuliano in bici? Ok La ciclopedonale è in dirittura d'arrivo
   Tempi rispettati per la conclusione delle opere riguardanti il collegamento delle piste ciclabili tra San
   Giuliano e San Donato, il completamento della ciclopedonale è in dirittura d'arrivo. "I lavori sono
   giunti alla fase finale - assicura l'assessore ai Trasporti e viabilità del comune di San Giuliano
   Milanese, Mario Oro - Come era stato annunciato nelle scorse settimane, nei prossimi giorni saranno
   collegati i due tratti ubicati nei rispettivi comuni, mantenendo così l'impegno preso con i cittadini".
   Una volta realizzata la comunicazione ciclopedonale tra le due città confinanti sarà possibile
   raggiungere in bicicletta l'ospedale e il terminal della metropolitana.
   Ieri, martedì 6, è stato effettuato un sopralluogo da parte dei due assessorati e dai rispettivi tecnici
   comunali per effettuare le ultime verifiche e stabilire la data d'inaugurazione dell'opera. Sulla mobilità
   sostenibile, quello di San Giuliano si appresta a divenire oramai un sistema integrato di percorsi
   ciclopedonali.
   "Le azioni sinergiche tra enti di comuni diversi portano a risultati virtuosi per la collettività, come
   dimostrano i risultati fin qui raggiunti", ha dichiarato l'assessore Oro.




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Giovedì 8 novembre
 Fonte: IL CITTADINO
  1. Giunta “divisa” sulle primarie del Pd - Ginelli e Sargenti sono con Renzi, Battocchio e Biglino
     con Bersani - Il sindaco Checchi invece si defila: «Mi interessa ciò che unisce». Annunciato
     un confronto fra i sostenitori dei due schieramenti
     La contesa tra Renzi e Bersani anima il dibattito anche all’interno della maggioranza di centrosinistra
     guidata da Andrea Checchi (Pd). Parteggiano per il rottamatore il coordinatore locale dei democratici
     Andrea Pasqualini, insieme agli assessori Gianfranco Ginelli e Matteo Sargenti, a cui si aggiunge un
     gruppo di esponenti della lista “Noi per la città”, a partire dal portabandiera in aula Francesco Puliti.
     Questi quanto meno i nomi degli esponenti che ricoprono ruoli all’interno dell’esecutivo o del
     consiglio i quali hanno preso posizione sin dai primi passi mossi dal comitato sorto nei giorni scorsi
     per dare manforte alla corsa del primo cittadino fiorentino.
     Nel gruppo del segretario nazionale del Pd per il momento figurano l’assessore Andrea Battocchio e
     il presidente del Consiglio Luca Biglino, nonché i consiglieri democratici Eleonora Martinelli,
     Serenella Natella, Rita Ubertini, Renzo Polli, Ercolino Cazzato. Inoltre nell’elenco di sindaci lombardi
     sostenitori pubblicata sul sito di Bersani compare Andrea Checchi, che a tal proposito però chiarisce:
     «In realtà come sindaco sono ben più interessato ai percorsi che uniscono piuttosto che a quelli che
     dividono, pertanto, visto il ruolo che ricopro, non ho mai ritenuto opportuno schierarmi». E prosegue:
     «Quanto compare su Internet è probabilmente frutto di un errore: per quanto mi riguarda ho stima di
     Bersani, che è un ottimo segretario di partito, e al tempo stesso seguo con interesse l’azione di
     Renzi a cui va indubbiamente il merito di avere modificato il modo di fare politica».
     Intantanto ciascuno dei due schieramenti si sta organizzando per tenere alta la propria bandiera e
     per far naturalmente collezionare consensi sul territorio ai propri contendenti in lizza. La corsa per le
     primarie del resto anche a San Donato porterà eventi che inviteranno il popolo di centrosinistra a
     dare segnali di partecipazione alle urne. «Siamo un gruppo numeroso - spiega Battocchio -, che
     intende lavorare soprattutto per far conoscere le differenze in termini di programmi tra Bersani e
     Renzi sui temi del lavoro, del welfare, dell’economia e su altri aspetti dove c’è un distinguo a cui
     daremo risalto anche alla presenza di ospiti». Con l’obiettivo di far emergere le idee e di promuovere
     le primarie sul territorio annuncia anche l’intenzione di «proporre un confronto tra tutti i sostenitori
     locali dei candidati alle primarie».
     Mentre il vertice locale del Pd Pasqualini, annuncia: «Il nostro comitato si è già messo al lavoro:
     apriremo anche una pagina Facebook in cui saranno annunciati gli eventi che verranno organizzati
     in appoggio a Renzi». E conclude: «Il mio sostegno è una scelta di prospettiva: pur avendo stima
     anche di Bersani, che in passato ho votato, ritengo che Renzi sia l’esponente politico del futuro»
     Giulia Cerboni
  2. Inviati moduli compilati alle famiglie per agevolare il pagamento dell’Imu
     Dal municipio alle caselle postali dei sandonatesi, gli F24 precompilati per il saldo dell’Imu hanno
     iniziato ieri mattina il loro viaggio. In totale sono partite duemila pratiche dirette a quei cittadini che
     nei mesi scorsi si sono rivolti per i conteggi all’ufficio tributi del Comune. «Alla luce delle nuove
     aliquote deliberate a fine settembre dal consiglio - spiega il sindaco Andrea Checchi in una nota
     diramata nella giornata di ieri - abbiamo ritenuto opportuno informare i cittadini, inviando loro i
     conteggi corretti direttamente a casa».
     Ed entrando nel merito, sottolinea: «Le missive, al fine di rendere agevole il pagamento, contengono
     anche i moduli precompilati da consegnare alla banca. Nel ricevere la documentazione i cittadini,
     oltre all’azzeramento delle formalità, constateranno anche la riduzione dell’importo dovuto, in quanto,
     su indicazione della giunta, il consiglio ha deciso di tagliare di mezzo punto l’aliquota sulla prima
     casa».
     Con l’occasione viene ricordato che chi non dovesse ricevere i conteggi, per avere chiarimenti o per
     fissare un appuntamento potrà telefonare allo 02-52772429 (dal lunedì al giovedì dalle 14.30 alle
     16.30), oppure recarsi direttamente all’ufficio tributi (via Cesare Battisti 2, primo piano, dal lunedì al
     venerdì dalle 9 alle 12). Gli operatori potranno infatti fornire una serie di specifiche in risposta agli
     interrogativi degli utenti.
     Mentre sulla homepage del sito Internet dell’ente locale (consultabile all'indirizzo
     www.comune.sandonatomilanese.mi.it) è attivo anche lo strumento di calcolo dell’Imu via web, che
     agevolerà il pagamento, soprattutto per coloro che hanno maggior dimestichezza con il sistema
     informatico, di raccapezzarsi con i conteggi della tassa sugli immobili. Queste le principali indicazioni
     rivolte ai contribuenti locali legate alla prossima scadenza.
  3. La tradizione delle luminarie resiste alla crisi: «Ma non chiederemo nessun aiuto ai privati»
     Nonostante la crisi, il Natale sandonatese si accenderà di colori. Le vie principali, così come gli
     edifici storici del territorio, avranno le luminarie come vuole la tradizione. È quanto emerso da un
     recente incontro tra l’assessore al commercio Chiara Bacchiega e i negozianti locali, a cui è stata
     presentata anche una bozza degli eventi che animeranno il periodo delle feste. Se l’anno scorso del

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resto l’investimento in addobbi è stato a carico della società Hera Luce, che gestisce il servizio di
      illuminazione cittadina, in questo caso le spese verranno coperte dal Comune, senza alcuna
      richiesta di contributi agli operatori economici. «Visti i tempi - spiega l’assessore - abbiamo cercato di
      porre attenzione al risparmio, senza però rinunciare a quello che sarà un clima di festa, con Cascina
      Roma, la vecchia casa degli anziani e la biblioteca illuminate, insieme ad alcune strade, che
      nell’insieme caleranno la città nell’atmosfera natalizia».
      Tra le idee che si sono alzate dagli addetti ai lavori, è stata lanciata la proposta di mettere degli
      alberelli fuori dalle vetrine, che in un secondo tempo potranno essere piantumati, ma l’eventuale
      adesione sarà a totale discrezione dei singoli commercianti, che su questo aspetto si organizzeranno
      autonomamente. Certo, i preparativi hanno preso quota. Nelle prossime settimane verrà reso noto
      anche il programma di appuntamenti che inviteranno i sandonatesi all’aggregazione.
      «Abbiamo organizzato tante piccole iniziative itineranti nei quartieri - spiega l’assessore con delega
      agli eventi, Matteo Sargenti - in modo tale da portare intrattenimento, ampliando le opportunità di
      svago a tutto il territorio». Insomma, il periodo dello shopping, dei bambini in vacanza da scuola e
      dei mercatini, sebbene il momento sia di generale rigore, riserverà sorprese per tutti. E non
      mancheranno eventi con particolare significato, come la tappa dedicata ai regali frutto del riciclo che
      si terrà in via Parri. Intanto, un primo assaggio è previsto per sabato 24 e domenica 25 novembre, in
      cui dalle 9 alle 19 piazza delle Arti ospiterà baite di legno con la mostra-mercato dei prodotti della
      Val di Non, ricca di originali manufatti e di leccornie del Trentino, a cui saranno legate delle attrazioni
      per i bambini. G. C.




Venerdì 9 novembre

 Fonte: IL CITTADINO
  1. Un investimento di mezzo milione per la ciclabile
     Un investimento di 500mila euro per una pista ciclabile che un domani dovrebbe collegare la zona al
     di là della Paullese che ospita l’Inps, il polo di grande distribuzione Metro, ma anche una rete di
     aziende che nel tempo è cresciuta.
     Se dunque lunedì sera nel corso di un incontro pubblico con la giunta i cittadini di Bolgiano hanno
     chiesto a gran voce all’esecutivo di centrosinistra di investire nell’area che circonda l’asse ad alto
     scorrimento, sollecitando barriere acustiche, nonché il ponte di scavalco in prossimità di via Moro e
     una serie di accorgimento all’altezza di via Gela, in futuro anche la parte di territorio che sino ad ora
     è rimasta isolata diventerà a portata di pedali. Nella programmazione triennale l’intervento è previsto
     nel 2015, in quanto lo sviluppo sostenibile del pezzo di San Donato che sorge oltre la Paullese, è
     strettamente legato al ponte ciclopedonale che un domani dovrebbe rendere meno “problematica”
     l’asse viaria che attraversa l’hinterland. L’investimento in questo caso dovrà essere frutto di una
     sinergia tra ente locale e Provincia di Milano.
     Per il momento non c’è ancora un progetto, ma il passo a questo punto sembra spetti proprio
     all’esecutivo di palazzo Isimbardi, con cui la giunta di Checchi ha già avviato un dialogo, portando
     sul tappeto le esigenze del territorio. Certo, se sino ad ora proprio la scarsa fruibilità della zona di via
     XXV Aprile ha favorito i meno civili, come dimostrano i rifiuti ripetutamente abbandonati nell’area
     protetta Levadina, qualcosa un domani su questo fronte dovrebbe cambiare. Negli investimenti
     pluriennali per i corridoi ciclabili, che coinvolgeranno tutta la rete a partire da una manutenzione
     prevista già nel 2013, c’è infatti anche un cospicuo capitolo legato proprio alla parte di San Donato
     che da sempre ospita gli orti, insieme a insegne a aziendali a cui si è recentemente aggiunta anche
     la nuova sede dell’Inps venerdì 9 novembre
  2. Patto fra Comune e aziende per una “rete” di telecamere
     Il futuro della sicurezza sandonatese potrebbe passare dall’installazione di nuove telecamere ai
     varchi della città, nonché nei punti di maggior transito, al fine di garantire un costante controllo in
     prossimità degli ingressi e delle uscite da San Donato.
     Se andasse a buon fine il progetto, che attualmente è in fase di valutazione, il nuovo investimento in
     dispositivi verrà affrontato dal Comune in collaborazione con Eni e con l’eventuale partecipazione di
     aziende che decideranno di entrare a far parte di una rete. L’assessore alla partita Andrea
     Battocchio a tal proposito, illustrando l’intento di stringere un “Patto per la sicurezza”, annuncia:
     «Vorremmo creare una sinergia che coinvolga i carabinieri, la polizia locale, ma anche il mondo del
     terziario sandonatese, a partire da Eni con cui abbiamo già un dialogo aperto, con l’eventuale
     aggregazione di altre aziende, al fine di ottimizzare le risorse impiegate sul territorio».
     Sembra peraltro che le telecamere che sono in funzione da circa un anno, siano a bassa definizione.
     Rimarranno dunque comunque accese, ma è sentita l’esigenza di un potenziamento dei congegni
     già operativi, con ulteriori strumenti che possano essere messi a servizio della prevenzione e delle
     indagini da parte delle forze dell’ordine. Oltre alle intersezioni con via Emilia e Paullese il
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monitoraggio coinvolgerebbe anche i punti di elevato passaggio, in particolare viene citata la zona
       della metropolitana insieme alla stazione ferroviaria del Quartiere Affari. Insomma, se tutto filasse
       liscio il traffico quotidiano sarebbe costantemente ripreso. Sia il transito di pedoni che utilizzano i
       principali indirizzi in termini di mobilità, sia il viavai ininterrotto delle auto, con un focus sulle targhe
       delle auto che si muoveranno in questo tratto di hinterland. «È un obiettivo ambizioso a cui stiamo
       lavorando - conclude Battocchio -, con l’intenzione di puntare ad un coinvolgimento da parte, se
       fosse possibile, di più operatori economici del territorio» .Giu. Cer. venerdì 9 novembre


 Fonte: Il Giorno

   1. Alla De Gasperi-Galilei di San Donato – Raccolte 400 firme per salvare la scuola media
      È guerra aperta sul fronte della scuola, dove i genitori stanno combattendo una lunga battaglia per
      salvare dallo smembramento le scuole medie cittadine. L’obiettivo è evitare che le classi della De
      Gasperi-Galilei, l’unica scuola media inferiore di San Donato, vengano divise in tre pezzi, così come
      indicato da Palazzo Isimbardi. Due i focolai della protesta, ma un unico fronte per salvare le medie
      dal ridimensionamento scolastico.
      Sono 400 le firme raccolte da un gruppo di genitori preoccupati per il futuro dei propri figli, mentre il
      consiglio di istituto della De Gaspari-Galilei sta lavorando insieme al Comune per trovare una linea di
      azione condivisa, elaborando un progetto che non penalizzi gli alunni. Il nodo del problema è legato
      alla verticalizzazione delle scuole dell’obbligo che, secondo la Provincia, dovrebbero portare alla
      nascita di istituti che comprendano l’intero ciclo di studi dell’obbligo, dalle materne alla scuola
      secondaria di primo grado. Così facendo, però, l’unica scuola media cittadina verrebbe divisa in tre.
      «Non ha senso spezzare le classi in tre istituti diversi - spiega Attilio Barbieri, vice presidente del
      consiglio di istituto della De Gasperi-Galilei -, sarebbe un sacrificio troppo grande, che porterebbe
      alla chiusura di un’ottima scuola di 900 alunni per smembrare le classi in tre istituti diversi. Sarebbe
      un danno per la qualità della didattica, è provato che le scuole con poche classi sono destinate alla
      chiusura». La città ha fatto un fronte unico. «Tutti i genitori sono contrari alla chiusura della nostra
      scuola media - continua Barbieri -, c’è anche stata una raccolta firme per opporsi alle scelte imposte
      dalla Provincia».
      Nelle scorse settimane, Palazzo Isimbardi ha rigettato la proposta avanzata dall’amministrazione
      comunale sulla creazione di due istituti comprendenti l’intero ciclo scolastico e uno più piccolo, senza
      la scuola media. Dopo la bocciatura, la giunta ha deciso di opporsi alla nascita di soli due istituti, con
      un numero di studenti troppo alto per poter continuare a garantire la qualità formativa, ma di
      sottoporre nuovamente alla Provincia lo stesso progetto. «È l’unica proposta sensata - conclude
      Barbieri -, ed è un segnale di ascolto del territorio». di Patrizia Tossi – venerdì 9 settembre

Fonte: SETTEGIORNI
   1. SAN DONATO - SITUAZIONE CRITICA: L'amministratore di Acs lascia, «buco» in cassa da tre
      milioni
      «Silurato» l'amministratore unico di Acs Carlo Alberto Panont: primo atto della «cura-Checchi» per
      salvare quel che resta di una azienda municipalizzata che a fine anno arriverà ad avere secondo le
      stime circa tre milioni di euro di debiti. Mentre è in vista un consiglio comunale ad hoc sul destino
      della società, per giungere ad una decisione sul suo futuro la cui responsabilità sia condivisa da tutto
      l'organo collegiale cittadino, il sindaco Andrea Checchi delinea la strategia generale che prevede
      di salvaguardare il più possibile le farmacie comunali, mentre altri servizi fino ad oggi in carico
      all'azienda, come la gestione del patrimonio immobiliare, la manutenzione del verde ed i servizi di
      igiene ambientale potrebbero tornare in capo al Comune.
      Si aprirebbe a quel punto la partita legata ad almeno tredici dei trentacinque dipendenti di Acs,
      ovvero quanti non sono impiegati nelle quattro farmacie comunali. Le voci in uscita più onerose
      riguardano i contratti con Eni per l'erogazione dell'acqua calda agli impianti sportivi di via Caviaga, la
      refezione scolastica e la gestione di strutture come il parco Mattei e gli impianti di via Maritano. Ma la
      vera voragine, e l'aspetto più emblematico della vicenda, è causata dai ben cinque milioni di euro di
      crediti che Acs vanta nei confronti di… sandonatesi stessi. Ovvero cittadini che non hanno potuto o
      voluto pagare negli anni rette delle mense, affitti delle case comunali e degli esercizi commerciali di
      proprietà dell'ente. Senza che dall'ente, a quanto pare, nessuno avesse mai del resto cercato di
      tamponare seriamente tale emorragia.
   2. SAN DONATO Pulizia per il parco: Via Adda torna decente
      Saranno sistemati entro fine anno il giardino e il parcheggio di via Adda. Lo ha dichiarato il vice
      sindaco Simona Rullo a seguito delle lamentele mosse dall'ex presidente dell'ex comitato quartiere
      Certosa, Luciana Menegazzi, sulla mancanza di manutenzione, sicurezza e pulizia di quel
      «fazzoletto sandonatese». In arrivo per il quartiere poi 800mila euro di investimenti. Finalmente
      questa settimana è stata tagliata l'erba. «Normale manutenzione, che però mancava da troppo

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tempo - dice la Menegazzi - Tornano ad essere riconoscibili i cordoli delle aiuole, anche se il
    marciapiede non è ancora del tutto percorribile. Ora è possibile anche la pulizia manuale dell'area
    che prima risultava difficoltosa. Almeno un minimo di decoro è stato ripristinato».

3. SAN DONATO - «LA NOSTRA IDEA E MIGLIORE»
   Riorganizzazione delle strutture scolastica, dietrofront e linea dura dell'Amministrazione
   Opta per la «linea dura» l'amministrazione sandonatese, alle prese con la necessità di riformare il
   proprio ordinamento scolastico sulla scia delle nuove normative regionali. La proposta inizialmente
   avanzata dal Municipio è stata infatti rispedita al mittente dalla Provincia, con la richiesta di
   individuare soluzioni più in linea con la legge regionale. Ma la Giunta, riunitasi lunedì 5 novembre
   dopo due settimane nelle quali erano state ipotizzate diverse strade alternative, è tornata a difendere
   la bontà per la realtà sandonatese della propria prima intuizione, ovvero: due istituti comprensivi (da
   circa 1.150 studenti ciascuno) comprendenti l'intero ciclo didattico dalla materna alle medie a cui si
   somma un circolo costituito dai plessi di Poasco, via Di Vittorio e via Greppi che conta 800 alunni.
   “Siamo fermamente convinti - spiega l'assessore all'Istruzione Chiara Papetti - che la soluzione
   migliore per il nostro sistema scolastico sia quella che abbiamo elaborato in questi mesi al termine di
   un processo di coinvolgimento e ascolto delle rappresentanze scolastiche - genitori e insegnanti).
   Pur consapevoli del fatto che la proposta non risponde a pieno alle disposizioni di legge confidiamo
   che Provincia e Regione concedano una deroga per non penalizzare ulteriormente l'offeta scolastica
   del nostro territorio". La parola, insomma, torna ai due enti sovralocali.
4. Auto al posto del mercato delle pulci»
   L’assessore Rullo interviene sulla mancanza di parcheggi nell’area della metro. “Ne abbiamo
   parlato con Milano. Prolungamento della linea? Non ci sono soldi”
   Interviene la vice sindaco Simona Rullo sulla problematica sollevata da alcuni lettori cittadini ed
   ospitata sulle pagine di Settegiorni, relativa alla difficoltà di trovare parcheggi vicino all'area della
   metro, soprattutto da parte dei pendolari che ogni mattina la utilizzano per andare a lavoro. «Ho
   incontrato - ha fatto sapere la Rullo - l'assessore milanese Maran e gli ho accennato il problema. Il
   tema sarà affrontato nell'ambito del piano di mobilità sostenibile che il comune di Milano redigerà.
   Non mi dispiacerebbe affatto che l'area del mercato delle pulci fosse usata per fini migliori che non
   per rivendere roba rubata e Milano ci sta già pensando. Infine, pur caldeggiando il prolungamento
   della linea 3, la risposta è che ora non ci sono soldi».
   Intanto però aumentano le lamentele. «Se si vuole che le persone prendano i mezzi pubblici - ha
   detto Enrica Boella, sandonatese alle prese con la stessa problematica ogni mattina - e lascino le
   auto fuori dalla città bisogna dar loro la possibilità di parcheggiare. A San Donato questo non è
   possibile. Gli ultimi piani dei parcheggi sono distrutti non avendo un tetto e sono chiusi al pubblico,
   nessuno li ripara e i posti per parcheggiare sono notevolmente diminuiti. Anche gli ascensori dei
   silos sono quasi sempre fuori servizio. Ormai le auto vengono lasciate ovunque con il rischio di
   prendere la multa. Cosa devono fare i poveri cittadini che pagano le tasse e non trovano i servizi che
   avrebbero il diritto di avere?».
   Altri pendolari fanno notare che per esempio in via Fabiani, nei pressi della metro, vi è divieto di
   parcheggiare su ambedue i lati. Strada chiusa e priva di edifici. «Almeno per un pò di tempo - ha
   detto Ezio Fronterotta, militante del M5S ma interessato personalmente al problema - in attesa che
   venga adottata una qualche soluzione, si potrebbe togliere il divieto di parcheggio. Cosa che non
   avverrà perché Eni proprio lì vuole costruire nuovi palazzi e costruire nuove case». Stefania
   Pellegrini
5. Allarme per l'invasione di blatte nella via Dante - Scarafaggi anche in via Libertà, Batocchio:
   “Segnalare senza paurae interveniamo”
   Un'invasione di blatte. In più punti della città è infatti stata segnalata la presenza di un elevato
   numero di tali insetti. Certosa, via Libertà e vie limitrofe sono le più interessate, tanto che ogni anno,
   ad inizio estate, il Comune effettua tramite l'azienda di disinfestazioni Das un ciclo di interventi di
   disinfestazione. Ora però anche altri punti della città evidenziano questo problema.
   Lo si apprende dal blog Certosa Today, della sandonatese Luciana Menegazzi, in cui alcuni utenti
   ne hanno dato notizia. Un fenomeno diffuso, per il momento segnalato nella via Dante, al numero
   civico 1 e 21c. «Questo disagio, da mesi, non accenna a diminuire - si legge -. Da questa primavera
   il nostro stabile ne è invaso. Il problema non è circoscritto solo al nostro stabile, ma interessa
   numerose altre zone. Le disinfestazioni che vengono eseguite non sono più sufficienti. Giornalmente
   me ne trovo esemplari ovunque, e lo sconforto aumenta, anche negli altri appartamenti. Questo è
   assolutamente inaccettabile». La stessa Menegazzi ricorda: «A Certosa ci siamo occupati
   soprattutto del problema scarafaggi. Abbiamo appurato assieme alla ditta incaricata, che usciva
   dietro reclamo da parte nostra e a nostro carico, che i simpatici animaletti provenivano dalla
   fognatura stradale e dalle rogge tombinate. Quello che mi auguro è che la nuova Amministrazione
   non sottovaluti il problema. Del resto, sopportare i costi di interi cicli di interventi senza che da parte


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dell'Ente pubblico vi sia collaborazione, diventa una lotta persa. Credo che il problema dovrebbe
     essere affrontato insieme tra il Comune, la Asl e gli amministratori di condominio».
     L’assessore Andrea Battocchio risponde: «Per quanto riguarda il civico 1, la Das, azienda di cui ci
     avvaliamo per la disinfestazione, ha già provveduto, in seguito alla segnalazione, ad effettuare un
     ciclo, e ad oggi sembra che la situazione sia migliorata. Lì vicino c'era un cantiere: è da lì forse che
     proviene la colonia. Del civico 21 non eravamo a conoscenza, ma mi sono informato, e so che è un
     tipo di blatta diverso. Il problema deve essere affrontato con l'amministratore. Certo è che se il
     disagio persiste, anche la via Dante sarà aggiunta alle aree per le quali ogni primavera viene fatta la
     disinfestazione. In ogni caso prego vivamente tutti i cittadini di segnalare al mio assessorato, senza
     vergogna, tali problemi». Certo è che una città come San Donato, la cittadella dell'Eni, non si
     dovrebbero avere tali preoccupazioni. «Speriamo che il Comune - si legge nel blog - preveda
     adeguate contromisure che vadano oltre l'intervento su chiamata. La disinfestazione sporadica,
     infatti serve a poco. Solo un ciclo di disinfestazioni ripetuto durante tutto l'anno ha qualche possibilità
     di ridurre drasticamente il fenomeno». Stefania Pellegrini

 Fonte: QUINDICI
  1. Poasco-Sorigherio ora al voto in dieci per sette poltrone - I cittadini chiamati al voto il
     prossimo 18, potranno esprimere preferenze
     Cinque uomini e altrettante donne. In totale sono dieci i candidati per le elezioni del comitato di
     Poasco-Sorigherio. A concorrere a una delle poltrone dell'organo rappresentativo della frazione, oltre
     al presidente uscente Giuseppina Quaranta e all'ex componente Sabrina Rivalta, saranno Giuseppe
     Blasio, Claudio Cassani, Andrea De Cillis, Cristiana Gatti, Oliviero Lorenzini, Cristina Malingher,
     Stefano Moro e Manuela Tondini.
     I cittadini chiamati al voto domenica 18 (il seggio sarà ospitato dall'anagrafe decentrata di via Unica
     Poasco dalle 9 alle 20) potranno esprimere due preferenze. Buone le possibilità per i candidati di
     accedere alla carica. Solo tre di loro infatti non entreranno a far parte del comitato che sarà
     composto da sette membri, circa uno ogni 400 abitanti della frazione che attualmente conta 2800
     residenti.
     I nuovi eletti andranno a colmare un "vuoto rappresentativo" che ormai si prolunga da più di un anno.

  2. La stazione delle biciclette: nei prossimi mesi due silos
     Mezzo milione di euro per parcheggiare in sicurezza 150 biciclette. Quattro quinti della spesa
     saranno finanziati dalla Regione e dalla fondazione Cariplo. È di questi giorni la decisione del
     Pirellone di riconfermare lo stanziamento a favore del Comune di San Donato per la
     realizzazione di due silos in piazza 9 novembre 1989. I 334mila euro regionali, prima stanziati
     a favore della città e poi "congelati" per il procrastinarsi dell'avvio del progetto, arriveranno,
     sommandosi ai circa 50mila euro messi a disposizione dalla Cariplo. I silos, la cui realizzazione
     inizierà nei prossimi mesi, consentiranno dì qualificare la velostazione innalzandone il livello di
     sicurezza. Sono tanti, purtroppo, i furti delle due ruote verificatisi negli ultimi mesi nei pressi
     del capolinea della metropolitana, luogo frequentato da un numero crescente di cittadini
     "riconvertitisi" alle due ruote per via dell'attivazione dell'area C a Milano e del prezzo della
     benzina alle stelle.




                                                                                                             11

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  • 1. PD San Donato Milanese “7 Dì” Rassegna della stampa locale 11 novembre 2012 Ecco la terza pubblicazione di “7 DÌ”, la rassegna della stampa locale realizzata settimanalmente dal nostro gruppo di comunicazione con lo scopo di fornire una panoramica completa di quanto accade sul nostro territorio a livello politico, sociale, economico e sindacale . Buona lettura. Il PD di San Donato Milanese Settimana: 4 / 10 novembre 2012 Principali notizie 1. Ancora in primo piano la grave situazione dell’ACS con le dimissioni dell’amministratore unico Panont chieste e volute dal sindaco e col varo, da parte della giunta, di un piano per tentar di salvare l’azienda e i suoi dipendenti (il Giorno domenica 4 - Settegiorni - venerdì 9 – articolo 1). 2. Molto spazio è ancora dedicato al riordino scolastico e al rifiuto da parte della giunta di fare passi indietro e la decisione di ripresentare alla Provincia il progetto da essa bocciato: il Cittadino di martedì art. 1 , di mercoledì art. 2 . Il Giorno di venerdì (annuncia una raccolta di firme) e Settegiorni di venerdì, art. 3. 3. Un particolare rilievo meritano gli incontri della Giunta Checchi coi quartieri sandonatesi: sono segno di un alto senso di democrazia e di rispetto dell’elettorato che da tempo non si vedeva nella nostra città (mercoledì: il Cittadino – art. 3 e L’ECO – art. 2 ) . Curiosità Un particolare interesse hanno destato nei giornali le primarie del PD e le posizioni prese dai componenti del consiglio comunale, della giunta e del sindaco nei confronti dei candidati in lizza. Si segnala a tal proposito gli articoli col n° 1 usciti su Il Cittadino di mercoledì e di giovedì. 1
  • 2. Domenica 4 novembre  Fonte: IL GIORNO 1. Buco milionario in Acs, si dimette il numero uno Panont - San Donato, la giunta vara il piano per salvare l'azienda - Due i milioni di perdite certificati nel bilancio non sottoscritto dal sindaco, ma il deficit è più alto. A rischio 35 posti di lavoro. Obiettivo del Comune: tutelare le farmacie San Donato Milanese, - Sono iniziate le grandi manovre per il salvataggio di Acs, l’azienda comunale dei servizi che rischia di essere inghiottita in un buco nero da tre milioni di euro. Le farmacie non si toccano, ma diventeranno il vero business dell’azienda mentre torneranno in capo al Comune i servizi di igiene ambientale, la gestione del patrimonio immobiliare e la manutenzione del verde. A rischio ci sono 35 posti di lavoro, di cui 22 impiegati nelle quattro farmacie comunali. Dopo la verifica dei conti, paurosamente in rosso, il sindaco Andrea Checchi ha deciso di non sottoscrivere il bilancio 2011, che annovera tra le perdite 2 milioni di euro e che peraltro non era stato firmato nemmeno del suo predecessore, Mario Dompè. La stima attuale dei debiti è più alta, secondo gli esperti che hanno valutato la solidità finanziaria dell’azienda, il debito arriverà a quota tre milioni entro la fine dell’anno. La settimana scorsa, nel corso dell’assemblea dei soci di Acs, Checchi ha chiesto e ottenuto le dimissioni dell’amministratore unico dell’azienda, Carlo Alberto Panont. Il prossimo passo sarà quello di indire un consiglio comunale ad hoc sul caso Acs, mentre sono in corso delle trattative per salvare il salvabile. Al primo punto del piano di salvataggio, il rilancio delle farmacie comunali. «I tre obiettivi principali — spiega Andrea Checchi — sono mettere in sicurezza le farmacie comunali, garantire l’efficienza e la qualità dei servizi ai cittadini, riprendendoli in carico diretto senza mettere a rischio l’equilibrio finanziario del Comune, tutelare al massimo la forza lavoro impiegata nell’azienda». Acs è esposta su due fronti. Da un lato ci sono i debiti contratti con una società del gruppo Eni che eroga acqua calda agli impianti sportivi di via Caviaga, dall’altro ci sono i creditori nel settore della refezione scolastica. Ma non solo. Il 50% dei debiti accumulati dall’azienda è dovuto alla gestione delle strutture sportive, il Parco Mattei e gli impianti di via Maritano. Al 31 dicembre del 2011, il deficit era di 970 mila euro, ma la situazione fa presupporre un aumento delle perdite entro fine anno. Gli analisti chiamati dal Comune per studiare il bilancio di Acs hanno evidenziato l’esistenza di 5 milioni di euro di crediti accumulati negli anni a causa delle morosità nelle rette delle mense, delle case comunali e degli esercizi commerciali di proprietà dell’ente. Il Comune sta cercando di trovare rapidamente una soluzione che consenta di appianare i debiti di Acs senza gravare eccessivamente sul bilancio comunale, conservare e rilanciare le farmacie comunali per non svendere un patrimonio pubblico così importante per la città, focalizzare l’attenzione sul Parco sportivo Mattei, puntando alla riqualificazione degli impianti attraverso la ricerca di un partner privato. di Patrizia Tossi 4 novembre 2012 Martedì 6 novembre  Fonte: IL CITTADINO 1. Riordino scolastico, nessun “piano B” Previsti due istituti comprensivi con le medie De Gasperi e Galilei, e un circolo con i plessi di Poasco e via Di Vittorio - La Provincia ha bocciato il progetto ma la giunta lo ripresenterà Nessun passo indietro da parte dell’esecutivo di Andrea Checchi sulla riorganizzazione dei plessi scolastici, rispetto all’indirizzo varato nella delibera di fine settembre. Dopo un animato confronto, il conto alla rovescia, in base alle anticipazioni trapelate nella giornata di ieri, sembra si sia concluso con la decisione da parte della giunta di tenere valida la scelta che prevede due istituti comprensivi da circa 1150 studenti con le rispettive scuole medie De Gasperi e Galilei, nonché un circolo didattico da 800 alunni che riunisce i plessi di Poasco e via Di Vittorio. Una soluzione, quest’ultima, che è stata sin dall’origine condivisa da tutte le parti, ma che ha incassato la bocciatura da parte della Provincia di Milano, con la motivazione che non risponde ai requisiti definiti dalla Regione Lombardia. Sembra però che per la squadra di Checchi rimanga la miglior formula, tanto che alla prima delibera non ne sono seguite altre. Alla Provincia verrebbe dunque rispedito il medesimo documento in un primo tempo respinto, che palazzo Isimbardi dovrebbe poi trasmettere alla Regione Lombardia. Per San Donato la scelta si è rivelata alquanto complessa, in quanto i ragionamenti sono partiti dalla situazione di fatto che su oltre 3mila studenti la città ha solo due scuole medie. Sebbene dunque il dispositivo del Pirellone sulla verticalizzazione preveda la suddivisione in comprensori che abbiano ciascuno una scuola media, nel caso specifico potevano essere formati solo due maxi istituti comprensivi ritenuti di difficile gestione. L’altra proposta che è stata al centro di un partecipato dibattito, con una decisa levata di scudi da parte dei genitori, ha riguardato la tripartizione, con la spaccatura della scuola media De Gasperi in due plessi autonomi. Ipotesi particolarmente temuta dalle famiglie, che hanno condiviso una 2
  • 3. petizione presentata in municipio settimana scorsa. Al tempo stesso sarebbe stata scartata anche l’idea lanciata dalla minoranza di prevedere l’apertura di una terza scuola media nel bacino di Poasco, via Di Vittorio e Certosa. Sembra infatti che in base agli approfondimenti, non sarebbe stata cosa facile pensare ad un polo didattico non previsto nel Pgt (Piano di governo del territorio) ed inserirlo nella pianificazione futura. Per il momento quindi resta valida l’idea iniziale che aveva raccolto ampio consenso sul territorio, sia dal mondo della scuola sia dalla politica, con un primo responso negativo da parte della Provincia. Oggi sono in ogni caso attese conferme ufficiali, con una nota in cui la giunta di Andrea Checchi ha annunciato l’intenzione di entrare nel merito del delicato argomento. Giulia Cerboni - Martedì 6 novembre 2. Via Jannozzi, il caso è quasi chiuso Il corridoio che divide i palazzi passerà al Comune ma serve il via libera all’unanimità dei condomini - Manca l’assenso di 16 residenti per la cessione della “piazza” Manca solo l’assenso di sedici residenti di via Jannozzi per l’acquisizione da parte del Comune del corridoio pedonale ad uso pubblico detto “piazza”, che costeggia gli ingressi delle abitazioni. Dopodiché l’ente locale predisporrà un progetto di valorizzazione dell’area, accollandosi anche gli oneri di gestione che sino ad ora sono stati distribuiti sulle spese condominiali dei circa 300 abitanti delle palazzine realizzate sulle aree ex 167. Si sta così per concludere una fase che ha alle spalle circa sei anni di storia alquanto travagliata e complessa. Nel maggio 2011 l’ex consiglio comunale ha approvato all’unanimità una delibera in base alla quale i cittadini che avevano deciso di passare dal diritto di superficie al diritto di proprietà del proprio immobile, con unico rogito hanno potuto anche fornire il proprio benestare per la cessione all’amministrazione comunale della piazza. Procedura che è stata seguita a larga maggioranza, tranne che dai sedici sandonatesi della zona i quali, non avendo acquisito il diritto di proprietà, dovranno effettuare con un atto notarile la cessione della propria quota di piazza al Comune. La giunta di Andrea Checchi ha già convocato una prima riunione, invitando questi residenti in municipio per illustrare loro la procedura. All’incontro si sono presentati sei dei diretti interessati, i quali hanno fornito il proprio assenso a cedere i propri millesimi di piazza, a cui se ne sommano altri due che, pur non essendo stati presenti, hanno comunque comunicato che il loro responso è positivo. Ed è già stato convocato anche un nuovo incontro, che si terrà il 20 novembre, con l’obiettivo di aprire un confronto con tutti i sedici cittadini coinvolti (in quanto la partita si chiuderà solo con l’unanimità), in cui verranno illustrati i vantaggi della loro cessione, sia in termini di sgravio di spese, sia di valorizzazione della piazza a seguito degli investimenti previsti da parte dell’ente. Sino ad ora infatti sono state affrontate esclusivamente le spese strettamente necessarie, facendo slittare l’obiettivo più ambizioso di rinnovare e rendere più fruibile l’asse pedonale, su cui si affaccia anche una carrellata di negozi, al momento in cui i cittadini saranno sgravati dagli oneri. Ma fino a quando ciascuno degli aventi diritto non effettuerà questo passaggio, il Comune non potrà entrare in possesso della piazza. In ogni caso l’iter per chiudere una partita di cui si parla da tempo questa volta è davvero a buon punto. In primo piano torna così un argomento che oltre ad interessare la comunità di via Jannozzi ha una serie di risvolti anche sui negozianti che da tempo attendono un clima di rinnovo che possa portare un incremento di passaggio a beneficio anche delle loro attività. Giu. Cer. Martedì 6 novembre Mercoledì 7 novembre  Fonte: IL CITTADINO 1. I sindaci Checchi e Lorenzano in campo per Bersani I preparativi per le primarie anche a San Donato passano dal duello tra Renzi e Bersani, con il primo cittadino democratico Andrea Checchi, che si è pubblicamente schierato a supporto del segretario nazionale del Pd, come del resto ha fatto anche il suo collega sangiulianese Alessandro Lorenzano. I loro nomi figurano infatti tra quelli degli amministratori che hanno preso posizione, mettendo nero su bianco i loro nomi nell’elenco dei “tifosi” di Bersani. Parteggia invece per il sindaco fiorentino il vertice locale del partito Andrea Pasqualini, insieme ad un gruppo di sostenitori della lista civica “Noi per la città”. Anche i Verdi con Sel avranno il loro comitato per Vendola, sebbene la battaglia più serrata anche sul territorio sarà quella interna ad un Pd che ha già dato segni di un dibattito quantomeno vivace. Intanto, in questo tratto di hinterland sono già stati definiti tutti gli aspetti organizzativi legati all’appuntamento del 25 novembre, nell’auspicio da parte dei portabandiera locali di un buon ritorno in termini di partecipazione. Punto di riferimento sarà la sede in cui sventola la bandiera democratica di via Libertà, che ospiterà l’Ufficio elettorale delle primarie, dove quindi i votanti potranno iniziare a registrarsi da lunedì a 3
  • 4. domenica dalle 9.30 alle 12, con apertura anche pomeridiana il giovedì e venerdì dalle 17 alle 19.30. Gli elettori dovranno presentarsi muniti di un documento di identità e delle loro tessera elettorale. Per le pre-registrazioni è possibile procedere sul sito www.primarieitaliabenecomune.it , ma per il ritiro del certificato e il versamento del contributo i diretti interessati si dovranno comunque recare presso l’Ufficio elettorale. Coloro che si faranno avanti dovranno sottoscrivere l’appello pubblico di sostegno della coalizione di centrosinistra alle elezioni del 2013 e la Carta d’intenti “Italia bene comune”, oltre a versare un importo di almeno 2 euro, come contributo a copertura delle spese organizzative. San Donato avrà quattro seggi (a cui si dovranno rivolgere i cittadini in base alla sezione indicata nella tessera elettorale) rispettivamente collocati nell’atrio del Comune di via Cesare Battisti, presso l’edificio Polifunzionale di Bolgiano, presso la biblioteca di via Parri, e nell’edificio Polifunzionale di Poasco. Il conto alla rovescia è iniziato dunque in un clima di sfida aperta con sandonatesi pronti a scendere in campo nei diversi comitati che si stanno formando a sostegno dei contendenti. Mercoledì 7 novembre 2. La giunta conferma il vecchio piano di riorganizzazione Sulla riorganizzazione dei plessi scolastici è arrivata conferma ufficiale: la giunta di Andrea Checchi manterrà valida la prima delibera approvata a fine settembre. Resta in auge quindi il piano, bocciato in prima battuta dalla Provincia, che prevede due istituti comprensivi da circa 1150 studenti ciascuno con le rispettive scuole medie De Gasperi e Galilei a cui si aggiunge un terzo circolo composto dai plessi di Poasco, Di Vittorio e Greppi per un complesso di 800 alunni. «Siamo fermamente convinti - spiega l’assessore all’istruzione Chiara Papetti in una nota diramata nei giorni scorsi - che la soluzione migliore per il nostro sistema scolastico sia quella che abbiamo elaborato in questi mesi al termine di un processo di coinvolgimento e ascolto delle rappresentanze scolastiche (genitori e insegnanti). Pur consapevoli del fatto che la proposta non risponde a pieno alle disposizioni di legge confidiamo che Provincia e Regione concedano una deroga per non penalizzare ulteriormente l’offerta scolastica del nostro territorio». Se infatti palazzo Isimbardi ha reso noto che lo schema varato non risponde ai requisiti previsti dal dispositivo regionale sulla verticalizzazione, è opinione ampiamente condivisa che, per la situazione di San Donato, con solo due scuole medie per una popolazione di oltre 3mila alunni, quella definita in origine sia la strada migliore. Nella giornata di lunedì l’esecutivo ha quindi inviato il proprio documento a Provincia e Regione, chiudendo almeno per il momento un dibattuto capitolo che ha alle spalle un lungo lavoro che ha assorbito mesi di impegno, fatto innanzitutto di tenaci confronti fra le parti. La formula scelta del resto ha convinto sia il mondo della scuola, sia la politica e l’amministrazione comunale che, anche di fronte al responso negativo della Provincia, ha comunque deciso, dopo una nuova consultazione tra i principali referenti di questa complessa partita, di non effettuare alcun passo indietro. L’auspicio è che venga dato un segnale di flessibilità con una deroga rispetto a quanto previsto dalla normativa. Mercoledì 7 novembre 3. l quartiere di Bolgiano sotto esame Test sui cittadini per verificare gli effetti del traffico aereo - Le indagini verranno condotte su un campione di 400 residenti nei dintorni dello scalo Forlanini Quali danni comporta alla salute dei cittadini la vicinanza all’aeroporto di Linate? Quanti sandonatesi del quartiere di Bolgiano sono afflitti da disagi legati al rumore e all’inquinamento ambientale? Le risposte a questi interrogativi che rimbalzano da anni sul territorio verranno fornite da uno studio promosso dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente), insieme all’Asl, all’Università degli Studi con la collaborazione dell’ospedale di Melegnano e di una serie di altri enti coinvolti nel progetto. Finanziato dal ministero dell’Ambiente, chiamerà all’appello 400 cittadini residenti nei dintorni dello scalo Forlanini. Un gruppo di sandonatesi nei giorni scorsi ha già ricevuto la lettera nella quale viene chiesto di sottoporsi all’indagine, con un operatore che entrerà nelle case del campione di abitanti selezionato, misurerà loro la pressione arteriosa in diversi momenti dell’intervista e lascerà in prestito il dispositivo medico per proseguire il monitoraggio nei giorni successivi. Il test, che nei mesi scorsi ha coinvolto gli abitanti dell’area di Redecesio, sul territorio riguarderà essenzialmente gli abitanti di Bolgiano e sarà in particolare rivolto ai cittadini dai 45 ai 70 anni che risiedono da almeno cinque anni nel circondario dello scalo. La notizia è emersa lunedì sera nel corso dell’incontro pubblico promosso dalla giunta di Andrea Checchi che si è recata a Bolgiano ad incontrare i residenti. Tra il pubblico ha preso posto il presidente del comitato antirumore, avvocato Arturo Gioffredi che, illustrando questa novità, ha tenuto alta la battaglia per il ridimensionamento del Forlanini che la delegazione civica sorta spontaneamente oltre dieci anni fa ha portato avanti con tenacia. «Ho chiesto - spiega - di perseguire gli interessi dei cittadini: è infatti assurdo che non ci siano ancora traccia delle risorse che i residenti aspettano da anni quale indennizzo per la mitigazione ambientale delle loro case». I ritardi di questi contributi, previsti peraltro per legge, sono così tornati in primo piano, insieme ad una serie di altri noti disagi di cui si parla da lungo tempo, ma che attendono tutt’ora soluzioni. 4
  • 5. Se ogni quartiere quindi ha le proprie peculiarità, i sandonatesi della zona hanno innanzitutto sollecitato un impegno di carattere ambientale. Sia per quanto concerne Linate, sia per la Paullese, con la richiesta di barriere fonoassorbenti e di strategie, come lo scavalco dell’asse provinciale, per collegare le due parti territorio divise dall’asse viaria ad alto scorrimento. Un tema quest’ultimo i cui tempi sono in mano alla Provincia, con la disponibilità da parte del Comune di San Donato ad un cofinanziamento. Ad attendere novità in merito c’è una comunità alle prese con il viavai di aerei e con una strada che deve essere resa meno ostile attraverso investimenti mirati. Giu. Cer. Mercoledì 7 novembre  Fonte: L’ECO 1. Premio sostenibilità al Comune - -Al Festival dell'Ambiente 2012 SAN DONATO MILANESE- Premiato dalla Provincia di Milano il Piano di azione per l'energia sostenibile, promosso dal comune di San Donato Milanese, assegnato al Festival dell'Ambiente 2012 all'Idroscalo. L'iniziativa era organizzata nell'ambito del progetto provinciale "Oltre il Paes... quali strategie per la Provincia di Milano". Il riconoscimento al comune sandonatese è dovuto "per le misure volte alla diffusione delle fonti energetiche rinnovabili nel territorio". A ritirare il premio dalle mani del presidente della Provincia, Guido Podestà, è stato l'assessore all'Ambiente Andrea Battocchio che si è detto d'accordo su un programma di risparmio energetico complessivo su un obiettivo comune. "È necessario una collaborazione di tutti i soggetti che operano sul territorio, grandi e piccole aziende, associazioni, scuole ecc. - ha dichiarato l'assessore Battocchio - per il raggiungimento di risultati davvero efficaci". D.P. 2. LA GIUNTA SANDONATESE IN VISITA AI QUARTIERI - Molta gente al tour del sindaco Checchi Dopo la tappa di Poasco di lunedì 22 ottobre e quella di lunedì 5 novembre nel salone dell'Università della Terza Età di Bolgiano, dove in entrambi i casi c'è stata una buona partecipazione di cittadini, la giunta itinerante del sindaco Andrea Checchi s'appresta a incontrare in via Kennedy, lunedì 12, i cittadini del quartiere MetanopoliTriulzio dove maggiormente si sentono i problemi legati all'istituzione dei maxi istituti scolastici. Il tour del sindaco Checchi si concluderà giovedì 22 novembre al cinema Troisi dove tutta la cittadinanza potrà intervenire anche per fare un bilancio dei primi sei mesi di attività della giunta sandonatese alla guida della città. "L'appuntamento al Troisi", afferma l'assessore ai quartieri Gianfranco Ginelli, "sarà l'occasione per raccontare quanto sin qui abbiamo realizzato e per continuare la fase di i ascolto della città. Il tema della partecipazione - ha dichiarato l'assessore - è uno dei cardini del programma sul quale si svilupperà la nostra azione amministrativa nei prossimi mesi per cui la scelta di sondare gli umori della gente attraverso il confronto diretto si sta rilevando uno strumento di grande importanza e molto apprezzato dai cittadini". D.P. 3. Domenica 18 si vota per il comitato di Poasco - Dieci candidati in lizza per il "parlamentino" della frazione Domenica 18 novembre, dalle 9 alle 20, a Poasco si voterà per l'elezione del nuovo Comitato di quartiere di Poasco-Sorigherio, scaduto un paio di mesi fa. Il Comitato è composto dal presidente e da sei membri e sarà in carica per tre anni. I candidati in lizza per essere eletti nel "parlamentino" delle due frazioni sandonatesi sono dieci. I loro nomi, elencati in ordine alfabetico, sono i seguenti: Giuseppe Blasio, Claudio Cassani, Andrea De Cillis, Cristiana Gatti, Oliviero Lorenzini, Cristina Malingher, Stefano Moro, Giuseppina Quaranta, Sabrina Rivalta, Manuela Toncini. I dieci candidati saranno pubblicati sui manifesti elettorali, che verranno affissi lungo le vie della frazione. Sulla scheda elettorale i residenti di Poasco, gli aventi diritto al voto, cioè i cittadini maggiorenni iscritti nelle liste elettorali del comune di San Donato Milanese, potranno esprimere due preferenze. Coloro che avranno ricevuto più preferenze saranno eletti rispettivamente presidente e membro del Comitato di quartiere. Il seggio sarà collocato presso la sede dell'anagrafe decentrata di via Unica. "Ci auguriamo - dichiara l'assessore ai quartieri, Gianfranco Ginelli, - una buona risposta da parte dei cittadini di Poasco e Sorigherio, soprattutto perché questa votazione è un passaggio importante per la vita del quartiere. Coloro che entreranno a fare parte del Comitato, nel prossimo triennio, rappresenteranno l'interfaccia diretta tra la comunità della frazione e l'Amministrazione comunale. Ringraziando i candidati - ha aggiunto l'assessore - per la loro disponibilità a `mettersi in gioco' per il bene dei propri concittadini, attendo l'esito della tornata elettorale per porre fin da subito le basi di un confronto diretto e proficuo con quanti di loro entreranno a far parte del Comitato. Naturalmente, nel rispetto delle prerogative della frazione - ha aggiunto Ginelli - l'Amministrazione manterrà aperti gli strumenti del dialogo con i cittadini per avere più `vedette' dalle diverse sensibilità sull'andamento della vita del quartiere". D.P 5
  • 6. 4. Arrivano 334mila euro per silos-bici Sembravano soldi della regione, asegnati nel 2009, già persi perché “scaduti”. Il Comune Comune è riuscito a recuperarli. "La velostazione della M3 sarà ampliata in sicurezza", assicura l'assessore alla Mobilità, Simona Rullo . Sembravano soldi già persi perché "scaduti" e invece l'Amministrazione comunale di San Donato Milanese, in extremis, è riuscita a recuperarli e rimetterli velocemente in bilancio fra le voci entrata-uscita. Nel luglio 2009, la Regione Lombardia aveva deciso l'assegnazione di 334mila euro al comune sandonatese per l'ampliamento della velostazione della M3, quella per intenderci dove si lasciano incustodite e in maniera avventurosa le biciclette prima di prendere la metropolitana, ma, chissà per quale motivo, quei fondi non sono mai stati utilizzati e la Regione li aveva, come si dice, "congelati" per la mancata realizzazione dell'opera entro il termine del 12 gennaio 2012. Corsa febbrile di Andrea Checchi, appena eletto sindaco nel giugno scorso, insieme all'assessore alla Mobilità, Simona Rullo, verso il Pirellone per tentare di riavere il finanziamento, probabilmente con poche speranze di successo. Invece negli ultimi giorni è arrivata la risposta della Direzione generale infrastrutture e mobilità che, certamente, superando gli ostacoli della burocrazia, confermava l'assegnazione delle importanti risorse economiche al comune di San Donato Milanese. La velostazione, imprescindibile luogo di interscambio modale per i pendolari sandonatesi, era salva. L'ampliamento potrà essere fatto entro breve tempo. È noto che al mattino oltre un centinaio di persone, dirette al lavoro a Milano, lasciano la bicicletta, protetta con catenaccio e lucchetto, nell'apposita custodia che però è incustodita per cui non poche volte è capitato che, al ritorno, il proprietario non ha più trovato la bici nel posto in cui l'aveva lasciata. Ignoti ladri se la erano portata via lasciando nella disperazione il legittimo titolare, costretto a tornare a casa a piedi. Quanto prima la velostazione sarà ampliata e messa in sicurezza, chiudendola a chiave e tenendo ben lontani i malintenzionati. "L'attenzione che l'Amministrazione conferisce alla politiche di mobilità sostenibile - spiega l'assessore Simona Rullo - ha trovato la disponibilità della Regione a continuare a investire in questo progetto a conferma dell'importanza strategica delle strutture destinate agli spostamenti del futuro. Non ci resta che andare avanti velocemente per poter offrire ai cittadini quei servizi di custodia delle biciclette attualmente non possibili dato il sottodimensionamento della velostazione alla grande richiesta dei ciclisti". Risolto il problema custodia bici, resta ancora grave la questione dei vicini silos per le auto, di proprietà dell'Ami, assolutamente insufficienti ad ospitare tutte le automobili al parcheggio, sia pure a pagamento. Già alle 8 del mattino non si trova più un posto auto libero. Un problema che si trascina da anni. Ultimamente sembra che l'ente gestore abbia intrapreso un nuovo discorso con il comune di Milano per il riutilizzo dei due piani superiori del silos che, adeguatamente adattati, possono offrire circa 1600 nuovi posti auto dando un grosso respiro agli automobilisti. Anche qui l'interessamento del comune di San Donato Milanese è molto attivo. Ma non sarà facile perché si tratta di realizzare un nuovo progetto di costruzione utilizzando nuovi materiali sicuri e funzionali. "Però se ci lasciassero libero l'ampio piazzale occupato dal mercatino domenicale degli extracomunitari, il famoso suk, avremmo molti posti auto in più", sospira un pendolare che arriva da lontano. Ma questo è un altro discorso che interessa molto da vicino pure i residenti di via Kennedy e dintorni, continuamente disturbati dal rumore e dallo spaccio di droga che circola nel quartiere. di Domenico Palumbo 5. S. Donato - S. Giuliano in bici? Ok La ciclopedonale è in dirittura d'arrivo Tempi rispettati per la conclusione delle opere riguardanti il collegamento delle piste ciclabili tra San Giuliano e San Donato, il completamento della ciclopedonale è in dirittura d'arrivo. "I lavori sono giunti alla fase finale - assicura l'assessore ai Trasporti e viabilità del comune di San Giuliano Milanese, Mario Oro - Come era stato annunciato nelle scorse settimane, nei prossimi giorni saranno collegati i due tratti ubicati nei rispettivi comuni, mantenendo così l'impegno preso con i cittadini". Una volta realizzata la comunicazione ciclopedonale tra le due città confinanti sarà possibile raggiungere in bicicletta l'ospedale e il terminal della metropolitana. Ieri, martedì 6, è stato effettuato un sopralluogo da parte dei due assessorati e dai rispettivi tecnici comunali per effettuare le ultime verifiche e stabilire la data d'inaugurazione dell'opera. Sulla mobilità sostenibile, quello di San Giuliano si appresta a divenire oramai un sistema integrato di percorsi ciclopedonali. "Le azioni sinergiche tra enti di comuni diversi portano a risultati virtuosi per la collettività, come dimostrano i risultati fin qui raggiunti", ha dichiarato l'assessore Oro. 6
  • 7. Giovedì 8 novembre  Fonte: IL CITTADINO 1. Giunta “divisa” sulle primarie del Pd - Ginelli e Sargenti sono con Renzi, Battocchio e Biglino con Bersani - Il sindaco Checchi invece si defila: «Mi interessa ciò che unisce». Annunciato un confronto fra i sostenitori dei due schieramenti La contesa tra Renzi e Bersani anima il dibattito anche all’interno della maggioranza di centrosinistra guidata da Andrea Checchi (Pd). Parteggiano per il rottamatore il coordinatore locale dei democratici Andrea Pasqualini, insieme agli assessori Gianfranco Ginelli e Matteo Sargenti, a cui si aggiunge un gruppo di esponenti della lista “Noi per la città”, a partire dal portabandiera in aula Francesco Puliti. Questi quanto meno i nomi degli esponenti che ricoprono ruoli all’interno dell’esecutivo o del consiglio i quali hanno preso posizione sin dai primi passi mossi dal comitato sorto nei giorni scorsi per dare manforte alla corsa del primo cittadino fiorentino. Nel gruppo del segretario nazionale del Pd per il momento figurano l’assessore Andrea Battocchio e il presidente del Consiglio Luca Biglino, nonché i consiglieri democratici Eleonora Martinelli, Serenella Natella, Rita Ubertini, Renzo Polli, Ercolino Cazzato. Inoltre nell’elenco di sindaci lombardi sostenitori pubblicata sul sito di Bersani compare Andrea Checchi, che a tal proposito però chiarisce: «In realtà come sindaco sono ben più interessato ai percorsi che uniscono piuttosto che a quelli che dividono, pertanto, visto il ruolo che ricopro, non ho mai ritenuto opportuno schierarmi». E prosegue: «Quanto compare su Internet è probabilmente frutto di un errore: per quanto mi riguarda ho stima di Bersani, che è un ottimo segretario di partito, e al tempo stesso seguo con interesse l’azione di Renzi a cui va indubbiamente il merito di avere modificato il modo di fare politica». Intantanto ciascuno dei due schieramenti si sta organizzando per tenere alta la propria bandiera e per far naturalmente collezionare consensi sul territorio ai propri contendenti in lizza. La corsa per le primarie del resto anche a San Donato porterà eventi che inviteranno il popolo di centrosinistra a dare segnali di partecipazione alle urne. «Siamo un gruppo numeroso - spiega Battocchio -, che intende lavorare soprattutto per far conoscere le differenze in termini di programmi tra Bersani e Renzi sui temi del lavoro, del welfare, dell’economia e su altri aspetti dove c’è un distinguo a cui daremo risalto anche alla presenza di ospiti». Con l’obiettivo di far emergere le idee e di promuovere le primarie sul territorio annuncia anche l’intenzione di «proporre un confronto tra tutti i sostenitori locali dei candidati alle primarie». Mentre il vertice locale del Pd Pasqualini, annuncia: «Il nostro comitato si è già messo al lavoro: apriremo anche una pagina Facebook in cui saranno annunciati gli eventi che verranno organizzati in appoggio a Renzi». E conclude: «Il mio sostegno è una scelta di prospettiva: pur avendo stima anche di Bersani, che in passato ho votato, ritengo che Renzi sia l’esponente politico del futuro» Giulia Cerboni 2. Inviati moduli compilati alle famiglie per agevolare il pagamento dell’Imu Dal municipio alle caselle postali dei sandonatesi, gli F24 precompilati per il saldo dell’Imu hanno iniziato ieri mattina il loro viaggio. In totale sono partite duemila pratiche dirette a quei cittadini che nei mesi scorsi si sono rivolti per i conteggi all’ufficio tributi del Comune. «Alla luce delle nuove aliquote deliberate a fine settembre dal consiglio - spiega il sindaco Andrea Checchi in una nota diramata nella giornata di ieri - abbiamo ritenuto opportuno informare i cittadini, inviando loro i conteggi corretti direttamente a casa». Ed entrando nel merito, sottolinea: «Le missive, al fine di rendere agevole il pagamento, contengono anche i moduli precompilati da consegnare alla banca. Nel ricevere la documentazione i cittadini, oltre all’azzeramento delle formalità, constateranno anche la riduzione dell’importo dovuto, in quanto, su indicazione della giunta, il consiglio ha deciso di tagliare di mezzo punto l’aliquota sulla prima casa». Con l’occasione viene ricordato che chi non dovesse ricevere i conteggi, per avere chiarimenti o per fissare un appuntamento potrà telefonare allo 02-52772429 (dal lunedì al giovedì dalle 14.30 alle 16.30), oppure recarsi direttamente all’ufficio tributi (via Cesare Battisti 2, primo piano, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12). Gli operatori potranno infatti fornire una serie di specifiche in risposta agli interrogativi degli utenti. Mentre sulla homepage del sito Internet dell’ente locale (consultabile all'indirizzo www.comune.sandonatomilanese.mi.it) è attivo anche lo strumento di calcolo dell’Imu via web, che agevolerà il pagamento, soprattutto per coloro che hanno maggior dimestichezza con il sistema informatico, di raccapezzarsi con i conteggi della tassa sugli immobili. Queste le principali indicazioni rivolte ai contribuenti locali legate alla prossima scadenza. 3. La tradizione delle luminarie resiste alla crisi: «Ma non chiederemo nessun aiuto ai privati» Nonostante la crisi, il Natale sandonatese si accenderà di colori. Le vie principali, così come gli edifici storici del territorio, avranno le luminarie come vuole la tradizione. È quanto emerso da un recente incontro tra l’assessore al commercio Chiara Bacchiega e i negozianti locali, a cui è stata presentata anche una bozza degli eventi che animeranno il periodo delle feste. Se l’anno scorso del 7
  • 8. resto l’investimento in addobbi è stato a carico della società Hera Luce, che gestisce il servizio di illuminazione cittadina, in questo caso le spese verranno coperte dal Comune, senza alcuna richiesta di contributi agli operatori economici. «Visti i tempi - spiega l’assessore - abbiamo cercato di porre attenzione al risparmio, senza però rinunciare a quello che sarà un clima di festa, con Cascina Roma, la vecchia casa degli anziani e la biblioteca illuminate, insieme ad alcune strade, che nell’insieme caleranno la città nell’atmosfera natalizia». Tra le idee che si sono alzate dagli addetti ai lavori, è stata lanciata la proposta di mettere degli alberelli fuori dalle vetrine, che in un secondo tempo potranno essere piantumati, ma l’eventuale adesione sarà a totale discrezione dei singoli commercianti, che su questo aspetto si organizzeranno autonomamente. Certo, i preparativi hanno preso quota. Nelle prossime settimane verrà reso noto anche il programma di appuntamenti che inviteranno i sandonatesi all’aggregazione. «Abbiamo organizzato tante piccole iniziative itineranti nei quartieri - spiega l’assessore con delega agli eventi, Matteo Sargenti - in modo tale da portare intrattenimento, ampliando le opportunità di svago a tutto il territorio». Insomma, il periodo dello shopping, dei bambini in vacanza da scuola e dei mercatini, sebbene il momento sia di generale rigore, riserverà sorprese per tutti. E non mancheranno eventi con particolare significato, come la tappa dedicata ai regali frutto del riciclo che si terrà in via Parri. Intanto, un primo assaggio è previsto per sabato 24 e domenica 25 novembre, in cui dalle 9 alle 19 piazza delle Arti ospiterà baite di legno con la mostra-mercato dei prodotti della Val di Non, ricca di originali manufatti e di leccornie del Trentino, a cui saranno legate delle attrazioni per i bambini. G. C. Venerdì 9 novembre  Fonte: IL CITTADINO 1. Un investimento di mezzo milione per la ciclabile Un investimento di 500mila euro per una pista ciclabile che un domani dovrebbe collegare la zona al di là della Paullese che ospita l’Inps, il polo di grande distribuzione Metro, ma anche una rete di aziende che nel tempo è cresciuta. Se dunque lunedì sera nel corso di un incontro pubblico con la giunta i cittadini di Bolgiano hanno chiesto a gran voce all’esecutivo di centrosinistra di investire nell’area che circonda l’asse ad alto scorrimento, sollecitando barriere acustiche, nonché il ponte di scavalco in prossimità di via Moro e una serie di accorgimento all’altezza di via Gela, in futuro anche la parte di territorio che sino ad ora è rimasta isolata diventerà a portata di pedali. Nella programmazione triennale l’intervento è previsto nel 2015, in quanto lo sviluppo sostenibile del pezzo di San Donato che sorge oltre la Paullese, è strettamente legato al ponte ciclopedonale che un domani dovrebbe rendere meno “problematica” l’asse viaria che attraversa l’hinterland. L’investimento in questo caso dovrà essere frutto di una sinergia tra ente locale e Provincia di Milano. Per il momento non c’è ancora un progetto, ma il passo a questo punto sembra spetti proprio all’esecutivo di palazzo Isimbardi, con cui la giunta di Checchi ha già avviato un dialogo, portando sul tappeto le esigenze del territorio. Certo, se sino ad ora proprio la scarsa fruibilità della zona di via XXV Aprile ha favorito i meno civili, come dimostrano i rifiuti ripetutamente abbandonati nell’area protetta Levadina, qualcosa un domani su questo fronte dovrebbe cambiare. Negli investimenti pluriennali per i corridoi ciclabili, che coinvolgeranno tutta la rete a partire da una manutenzione prevista già nel 2013, c’è infatti anche un cospicuo capitolo legato proprio alla parte di San Donato che da sempre ospita gli orti, insieme a insegne a aziendali a cui si è recentemente aggiunta anche la nuova sede dell’Inps venerdì 9 novembre 2. Patto fra Comune e aziende per una “rete” di telecamere Il futuro della sicurezza sandonatese potrebbe passare dall’installazione di nuove telecamere ai varchi della città, nonché nei punti di maggior transito, al fine di garantire un costante controllo in prossimità degli ingressi e delle uscite da San Donato. Se andasse a buon fine il progetto, che attualmente è in fase di valutazione, il nuovo investimento in dispositivi verrà affrontato dal Comune in collaborazione con Eni e con l’eventuale partecipazione di aziende che decideranno di entrare a far parte di una rete. L’assessore alla partita Andrea Battocchio a tal proposito, illustrando l’intento di stringere un “Patto per la sicurezza”, annuncia: «Vorremmo creare una sinergia che coinvolga i carabinieri, la polizia locale, ma anche il mondo del terziario sandonatese, a partire da Eni con cui abbiamo già un dialogo aperto, con l’eventuale aggregazione di altre aziende, al fine di ottimizzare le risorse impiegate sul territorio». Sembra peraltro che le telecamere che sono in funzione da circa un anno, siano a bassa definizione. Rimarranno dunque comunque accese, ma è sentita l’esigenza di un potenziamento dei congegni già operativi, con ulteriori strumenti che possano essere messi a servizio della prevenzione e delle indagini da parte delle forze dell’ordine. Oltre alle intersezioni con via Emilia e Paullese il 8
  • 9. monitoraggio coinvolgerebbe anche i punti di elevato passaggio, in particolare viene citata la zona della metropolitana insieme alla stazione ferroviaria del Quartiere Affari. Insomma, se tutto filasse liscio il traffico quotidiano sarebbe costantemente ripreso. Sia il transito di pedoni che utilizzano i principali indirizzi in termini di mobilità, sia il viavai ininterrotto delle auto, con un focus sulle targhe delle auto che si muoveranno in questo tratto di hinterland. «È un obiettivo ambizioso a cui stiamo lavorando - conclude Battocchio -, con l’intenzione di puntare ad un coinvolgimento da parte, se fosse possibile, di più operatori economici del territorio» .Giu. Cer. venerdì 9 novembre  Fonte: Il Giorno 1. Alla De Gasperi-Galilei di San Donato – Raccolte 400 firme per salvare la scuola media È guerra aperta sul fronte della scuola, dove i genitori stanno combattendo una lunga battaglia per salvare dallo smembramento le scuole medie cittadine. L’obiettivo è evitare che le classi della De Gasperi-Galilei, l’unica scuola media inferiore di San Donato, vengano divise in tre pezzi, così come indicato da Palazzo Isimbardi. Due i focolai della protesta, ma un unico fronte per salvare le medie dal ridimensionamento scolastico. Sono 400 le firme raccolte da un gruppo di genitori preoccupati per il futuro dei propri figli, mentre il consiglio di istituto della De Gaspari-Galilei sta lavorando insieme al Comune per trovare una linea di azione condivisa, elaborando un progetto che non penalizzi gli alunni. Il nodo del problema è legato alla verticalizzazione delle scuole dell’obbligo che, secondo la Provincia, dovrebbero portare alla nascita di istituti che comprendano l’intero ciclo di studi dell’obbligo, dalle materne alla scuola secondaria di primo grado. Così facendo, però, l’unica scuola media cittadina verrebbe divisa in tre. «Non ha senso spezzare le classi in tre istituti diversi - spiega Attilio Barbieri, vice presidente del consiglio di istituto della De Gasperi-Galilei -, sarebbe un sacrificio troppo grande, che porterebbe alla chiusura di un’ottima scuola di 900 alunni per smembrare le classi in tre istituti diversi. Sarebbe un danno per la qualità della didattica, è provato che le scuole con poche classi sono destinate alla chiusura». La città ha fatto un fronte unico. «Tutti i genitori sono contrari alla chiusura della nostra scuola media - continua Barbieri -, c’è anche stata una raccolta firme per opporsi alle scelte imposte dalla Provincia». Nelle scorse settimane, Palazzo Isimbardi ha rigettato la proposta avanzata dall’amministrazione comunale sulla creazione di due istituti comprendenti l’intero ciclo scolastico e uno più piccolo, senza la scuola media. Dopo la bocciatura, la giunta ha deciso di opporsi alla nascita di soli due istituti, con un numero di studenti troppo alto per poter continuare a garantire la qualità formativa, ma di sottoporre nuovamente alla Provincia lo stesso progetto. «È l’unica proposta sensata - conclude Barbieri -, ed è un segnale di ascolto del territorio». di Patrizia Tossi – venerdì 9 settembre Fonte: SETTEGIORNI 1. SAN DONATO - SITUAZIONE CRITICA: L'amministratore di Acs lascia, «buco» in cassa da tre milioni «Silurato» l'amministratore unico di Acs Carlo Alberto Panont: primo atto della «cura-Checchi» per salvare quel che resta di una azienda municipalizzata che a fine anno arriverà ad avere secondo le stime circa tre milioni di euro di debiti. Mentre è in vista un consiglio comunale ad hoc sul destino della società, per giungere ad una decisione sul suo futuro la cui responsabilità sia condivisa da tutto l'organo collegiale cittadino, il sindaco Andrea Checchi delinea la strategia generale che prevede di salvaguardare il più possibile le farmacie comunali, mentre altri servizi fino ad oggi in carico all'azienda, come la gestione del patrimonio immobiliare, la manutenzione del verde ed i servizi di igiene ambientale potrebbero tornare in capo al Comune. Si aprirebbe a quel punto la partita legata ad almeno tredici dei trentacinque dipendenti di Acs, ovvero quanti non sono impiegati nelle quattro farmacie comunali. Le voci in uscita più onerose riguardano i contratti con Eni per l'erogazione dell'acqua calda agli impianti sportivi di via Caviaga, la refezione scolastica e la gestione di strutture come il parco Mattei e gli impianti di via Maritano. Ma la vera voragine, e l'aspetto più emblematico della vicenda, è causata dai ben cinque milioni di euro di crediti che Acs vanta nei confronti di… sandonatesi stessi. Ovvero cittadini che non hanno potuto o voluto pagare negli anni rette delle mense, affitti delle case comunali e degli esercizi commerciali di proprietà dell'ente. Senza che dall'ente, a quanto pare, nessuno avesse mai del resto cercato di tamponare seriamente tale emorragia. 2. SAN DONATO Pulizia per il parco: Via Adda torna decente Saranno sistemati entro fine anno il giardino e il parcheggio di via Adda. Lo ha dichiarato il vice sindaco Simona Rullo a seguito delle lamentele mosse dall'ex presidente dell'ex comitato quartiere Certosa, Luciana Menegazzi, sulla mancanza di manutenzione, sicurezza e pulizia di quel «fazzoletto sandonatese». In arrivo per il quartiere poi 800mila euro di investimenti. Finalmente questa settimana è stata tagliata l'erba. «Normale manutenzione, che però mancava da troppo 9
  • 10. tempo - dice la Menegazzi - Tornano ad essere riconoscibili i cordoli delle aiuole, anche se il marciapiede non è ancora del tutto percorribile. Ora è possibile anche la pulizia manuale dell'area che prima risultava difficoltosa. Almeno un minimo di decoro è stato ripristinato». 3. SAN DONATO - «LA NOSTRA IDEA E MIGLIORE» Riorganizzazione delle strutture scolastica, dietrofront e linea dura dell'Amministrazione Opta per la «linea dura» l'amministrazione sandonatese, alle prese con la necessità di riformare il proprio ordinamento scolastico sulla scia delle nuove normative regionali. La proposta inizialmente avanzata dal Municipio è stata infatti rispedita al mittente dalla Provincia, con la richiesta di individuare soluzioni più in linea con la legge regionale. Ma la Giunta, riunitasi lunedì 5 novembre dopo due settimane nelle quali erano state ipotizzate diverse strade alternative, è tornata a difendere la bontà per la realtà sandonatese della propria prima intuizione, ovvero: due istituti comprensivi (da circa 1.150 studenti ciascuno) comprendenti l'intero ciclo didattico dalla materna alle medie a cui si somma un circolo costituito dai plessi di Poasco, via Di Vittorio e via Greppi che conta 800 alunni. “Siamo fermamente convinti - spiega l'assessore all'Istruzione Chiara Papetti - che la soluzione migliore per il nostro sistema scolastico sia quella che abbiamo elaborato in questi mesi al termine di un processo di coinvolgimento e ascolto delle rappresentanze scolastiche - genitori e insegnanti). Pur consapevoli del fatto che la proposta non risponde a pieno alle disposizioni di legge confidiamo che Provincia e Regione concedano una deroga per non penalizzare ulteriormente l'offeta scolastica del nostro territorio". La parola, insomma, torna ai due enti sovralocali. 4. Auto al posto del mercato delle pulci» L’assessore Rullo interviene sulla mancanza di parcheggi nell’area della metro. “Ne abbiamo parlato con Milano. Prolungamento della linea? Non ci sono soldi” Interviene la vice sindaco Simona Rullo sulla problematica sollevata da alcuni lettori cittadini ed ospitata sulle pagine di Settegiorni, relativa alla difficoltà di trovare parcheggi vicino all'area della metro, soprattutto da parte dei pendolari che ogni mattina la utilizzano per andare a lavoro. «Ho incontrato - ha fatto sapere la Rullo - l'assessore milanese Maran e gli ho accennato il problema. Il tema sarà affrontato nell'ambito del piano di mobilità sostenibile che il comune di Milano redigerà. Non mi dispiacerebbe affatto che l'area del mercato delle pulci fosse usata per fini migliori che non per rivendere roba rubata e Milano ci sta già pensando. Infine, pur caldeggiando il prolungamento della linea 3, la risposta è che ora non ci sono soldi». Intanto però aumentano le lamentele. «Se si vuole che le persone prendano i mezzi pubblici - ha detto Enrica Boella, sandonatese alle prese con la stessa problematica ogni mattina - e lascino le auto fuori dalla città bisogna dar loro la possibilità di parcheggiare. A San Donato questo non è possibile. Gli ultimi piani dei parcheggi sono distrutti non avendo un tetto e sono chiusi al pubblico, nessuno li ripara e i posti per parcheggiare sono notevolmente diminuiti. Anche gli ascensori dei silos sono quasi sempre fuori servizio. Ormai le auto vengono lasciate ovunque con il rischio di prendere la multa. Cosa devono fare i poveri cittadini che pagano le tasse e non trovano i servizi che avrebbero il diritto di avere?». Altri pendolari fanno notare che per esempio in via Fabiani, nei pressi della metro, vi è divieto di parcheggiare su ambedue i lati. Strada chiusa e priva di edifici. «Almeno per un pò di tempo - ha detto Ezio Fronterotta, militante del M5S ma interessato personalmente al problema - in attesa che venga adottata una qualche soluzione, si potrebbe togliere il divieto di parcheggio. Cosa che non avverrà perché Eni proprio lì vuole costruire nuovi palazzi e costruire nuove case». Stefania Pellegrini 5. Allarme per l'invasione di blatte nella via Dante - Scarafaggi anche in via Libertà, Batocchio: “Segnalare senza paurae interveniamo” Un'invasione di blatte. In più punti della città è infatti stata segnalata la presenza di un elevato numero di tali insetti. Certosa, via Libertà e vie limitrofe sono le più interessate, tanto che ogni anno, ad inizio estate, il Comune effettua tramite l'azienda di disinfestazioni Das un ciclo di interventi di disinfestazione. Ora però anche altri punti della città evidenziano questo problema. Lo si apprende dal blog Certosa Today, della sandonatese Luciana Menegazzi, in cui alcuni utenti ne hanno dato notizia. Un fenomeno diffuso, per il momento segnalato nella via Dante, al numero civico 1 e 21c. «Questo disagio, da mesi, non accenna a diminuire - si legge -. Da questa primavera il nostro stabile ne è invaso. Il problema non è circoscritto solo al nostro stabile, ma interessa numerose altre zone. Le disinfestazioni che vengono eseguite non sono più sufficienti. Giornalmente me ne trovo esemplari ovunque, e lo sconforto aumenta, anche negli altri appartamenti. Questo è assolutamente inaccettabile». La stessa Menegazzi ricorda: «A Certosa ci siamo occupati soprattutto del problema scarafaggi. Abbiamo appurato assieme alla ditta incaricata, che usciva dietro reclamo da parte nostra e a nostro carico, che i simpatici animaletti provenivano dalla fognatura stradale e dalle rogge tombinate. Quello che mi auguro è che la nuova Amministrazione non sottovaluti il problema. Del resto, sopportare i costi di interi cicli di interventi senza che da parte 10
  • 11. dell'Ente pubblico vi sia collaborazione, diventa una lotta persa. Credo che il problema dovrebbe essere affrontato insieme tra il Comune, la Asl e gli amministratori di condominio». L’assessore Andrea Battocchio risponde: «Per quanto riguarda il civico 1, la Das, azienda di cui ci avvaliamo per la disinfestazione, ha già provveduto, in seguito alla segnalazione, ad effettuare un ciclo, e ad oggi sembra che la situazione sia migliorata. Lì vicino c'era un cantiere: è da lì forse che proviene la colonia. Del civico 21 non eravamo a conoscenza, ma mi sono informato, e so che è un tipo di blatta diverso. Il problema deve essere affrontato con l'amministratore. Certo è che se il disagio persiste, anche la via Dante sarà aggiunta alle aree per le quali ogni primavera viene fatta la disinfestazione. In ogni caso prego vivamente tutti i cittadini di segnalare al mio assessorato, senza vergogna, tali problemi». Certo è che una città come San Donato, la cittadella dell'Eni, non si dovrebbero avere tali preoccupazioni. «Speriamo che il Comune - si legge nel blog - preveda adeguate contromisure che vadano oltre l'intervento su chiamata. La disinfestazione sporadica, infatti serve a poco. Solo un ciclo di disinfestazioni ripetuto durante tutto l'anno ha qualche possibilità di ridurre drasticamente il fenomeno». Stefania Pellegrini  Fonte: QUINDICI 1. Poasco-Sorigherio ora al voto in dieci per sette poltrone - I cittadini chiamati al voto il prossimo 18, potranno esprimere preferenze Cinque uomini e altrettante donne. In totale sono dieci i candidati per le elezioni del comitato di Poasco-Sorigherio. A concorrere a una delle poltrone dell'organo rappresentativo della frazione, oltre al presidente uscente Giuseppina Quaranta e all'ex componente Sabrina Rivalta, saranno Giuseppe Blasio, Claudio Cassani, Andrea De Cillis, Cristiana Gatti, Oliviero Lorenzini, Cristina Malingher, Stefano Moro e Manuela Tondini. I cittadini chiamati al voto domenica 18 (il seggio sarà ospitato dall'anagrafe decentrata di via Unica Poasco dalle 9 alle 20) potranno esprimere due preferenze. Buone le possibilità per i candidati di accedere alla carica. Solo tre di loro infatti non entreranno a far parte del comitato che sarà composto da sette membri, circa uno ogni 400 abitanti della frazione che attualmente conta 2800 residenti. I nuovi eletti andranno a colmare un "vuoto rappresentativo" che ormai si prolunga da più di un anno. 2. La stazione delle biciclette: nei prossimi mesi due silos Mezzo milione di euro per parcheggiare in sicurezza 150 biciclette. Quattro quinti della spesa saranno finanziati dalla Regione e dalla fondazione Cariplo. È di questi giorni la decisione del Pirellone di riconfermare lo stanziamento a favore del Comune di San Donato per la realizzazione di due silos in piazza 9 novembre 1989. I 334mila euro regionali, prima stanziati a favore della città e poi "congelati" per il procrastinarsi dell'avvio del progetto, arriveranno, sommandosi ai circa 50mila euro messi a disposizione dalla Cariplo. I silos, la cui realizzazione inizierà nei prossimi mesi, consentiranno dì qualificare la velostazione innalzandone il livello di sicurezza. Sono tanti, purtroppo, i furti delle due ruote verificatisi negli ultimi mesi nei pressi del capolinea della metropolitana, luogo frequentato da un numero crescente di cittadini "riconvertitisi" alle due ruote per via dell'attivazione dell'area C a Milano e del prezzo della benzina alle stelle. 11