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Protezione Civile
- Stato dell'Arte -


       David Alexander
   University College London
Piano di questa lezione

Esaminare tendenze e novità
con riferimento ai seguenti temi:

      • organizzazione del settore

      • anti terrorismo

      • informazione nelle emergenze

      • umanitarismo.
Organizzazione della
  protezione civile
Sinonimi in inglese




        Resilience
Catastrofe

                  Disastro

             Grande incidente
                 Incidente


...ma non ci sono definizioni quantitative...
Internazionale

  Nazionale

  Regionale
  Comunale
Trattato da                     Grandi
                 Incidenti                      Disastri       Catastrofi
Tierney (2008)                  incidenti

                    Molto       Piuttosto        Esteso          Molto
Impatto
                 localizzato   localizzato       e grave         grante
                                Limitata                          Grande
                 Iniziative                      Risposta
Risposta                       assistenza                        risposta
                   locali                     inter-governo
                                 mutua                        internazionale
                 Procedure      Piani di        Piani di           Piani
Piani e
                 operative     emergenza       emergenza      possibilmente
procedure
                  standard      attivate        attivate       insufficienti
                                 Un po' di      Grande           Risorse
                  Risorse
Risorse                         assistenza     movimento          locali
                   locali
                               dall'esterno    di risorse     insufficienti
Ruolo del        Poco coin-    Poco coin-     Pubblico molto Coinvolgimento
pubblico         volgimento    volgimento       coinvolto       generale

                 Pochissime       Poche          Grandi       Grandissime
Ripristino
                   sfide          sfide          sfide           sfide
Caratteristiche delle grandi emergenze:
• eventi che non possono essere
  gestite con normali risorse
• il 90% delle emergenze non hanno
  bisogno di procedure speciali

• il 10% richiedono un cambiamento
  qualitativo di tecniche di gestione

• il contesto di rischio e vulnerabilità può
  trasformare un'incidente in un disastro.
Previsione e
                              monitoraggio
 Gestione dei                 dei pericoli
    disastri
                 Politiche
 Gestione dei    Piani            Risorse
     grandi      Procedure        umane e
   incidenti     Protocolli       materiali
Gestione degli
  incidenti
                         Protezione della
                           popolazione
                          (la comunità)
Protezione
                della         Piani,
             popolazione   procedure,
                            protocolli
Previsione
              Gestione
e monitor-
             del grandi
aggio dei
               eventi
pericoli
                            Risorse
              Gestione      umane e
                degli       materiali
              incidenti
Evento locale    Risposta locale              A
            Soglia di capacità municipale
Piccolo evento
                 Risposta locale coordinata   B
regionale
         Soglia di capacità intermunicipale
Grande evento    Risposta intermunicipale e
                                              B
regionale        regionale
            Soglia di capacità regionale
                 Risposta intermunicipale,
Evento nazionale                              C
                 regionale e nazionale
            Soglia di capacità nazionale
Evento           Idem, più risorse
                                              C
internazionale   internazionali
Internazionale:
                           scambio e sostegno

                    Nazione: politiche di
                compatibilità, armonizzazione,
Volontariato:          coordinamento
 sostegno e
integrazione     Provincia, regione, stato,:
                 coordinamento, assistenza

    Settore    Comune o altra autorità locale:
    privato:            operazioni
  integrazione
                          Disastro
Micro-      Singolo
emergenza    comune

    Gerarchia
  Meso-         Diversi
                comuni

    dei piani di
emergenza

 Macro-      coordinamento


    emergenza
emergenza      regionale


Disastro o   coordinamento
catastrofe     nazionale
La protezione civile
si trova ad
un bivio....
Una nuova classe
   Naturali:
  terremoti,
                     Tecnologiche:
                    rovesci tossici,
   alluvioni,          scontri di
  frane, ecc.       trasporto, ecc.

             Forme di
             calamità
   Sociali:         Intenzionali:
moti popolari,         atti di

     di disastro?
 incidenti di
  folla, ecc.
                     terrorismo
Gestione delle Protezione
 "contingenze     civile
                            L'industria
    civili"                     della
                             sicurezza
               Emergenze
               e disastri

"Homeland                    Continuità
 security"                  degli affari
               Operazioni    aziendali
               umanitarie
Protezione civile:
  Contingenze        quale entità di      Quale ruolo
civili: quali sono sostegno politico?   per l'industria
      i limiti                          della sicurezza
 delle attività?                        nell'emergenza
                                           generale?

                     Emergenze
  Homeland           e disastri
                                          Continuità
  security:
                                         degli affari:
 quale grado
                                       quale rapporto
  di libertà
                                       con le autorità
    civile?
               Emergenze umanitarie:        civili?
               quale livello di sostegno
                  dal mondo ricco?
Naturale          Antropogenico
                 Disastri              Disastri
      Disastri              Disastri
                 tecno-                 inten-
      naturali              sociali
                  logici               zionali

                                                  Difesa
                                                   civile
Protezione
civile
"Contingenze
 civili"
                                         "Homeland
                                           Security"
Difesa civile
 Continuità      Assistenza
                  militare
degli affari     a comunità
  aziendali         civili

    Aziende                      Organiz-
   del settore    Governo        zazioni di
     privato                    volontariato


                   Servizi
                   pubblici
                 privatizzati

                   Protezione civile
CRISI

                         OPERAZIONI
REPUTAZIONE            (ACHIEVEMENTS)

  Percezione               Sviluppi
                           concreti
                          • positivi
     Comunicazione
                          • negativi
Gestione della crisi vista come
combinazione di gestione degli avvenimenti
 e gestione della reputazione dell'azienda
               AZIONI CONCRETI
             falliti   non conosciuti, nascosti
           riusciti    conosciuti, pubblicizzati

            positivi                percepiti
           negativi               not percepiti
                  REPUTAZIONE
       Influenze interne             Influenze esterne
Resilienza dell'organizzazione   Resilienza del sistema
 Capacità di gestire le crisi           Fattori esterni:
                                        "force majeure"
Gestione delle
Continuità
           Protezione     Difesa
   degli
              civile      civile
  affari
       contingenze civili
           Resilienza
     L'ambiente del rischio
Forze paramilitari                  FPM
      (Guardia Nazionale)
                                     POL         FM
Forze di                  Forze
 polizia                  militari
                                                 Italia

  Vigili                Pubblica     VVF         PA
del Fuoco            amministrazione
                                            V
           Volontariato                    FPM

       FPM                           POL         FM
POL             FM

                 Stati Uniti         UK


VVF             PA                   VVF         PA
           V                                V
Militare                          Civile

Forze                Amministrazione civile
armate             Volontari (società civile)
                      Servizi di emergenza
                 (esercito)
                              [ruolo residuo]
Difesa civile               Protezione civile

Comando e controllo        Coordinamento e
                              cooperazione
Comando rigido               Auto gestione
Governo,                        Divisioni
  commercio,                      gerarchiche
  sanità, ecc.
   Divisioni                       Nazionale,
 delle funzioni                    regionale,
                                  locale, ecc.
                   Divisione e
                  integrazione

 Polizia,                          Divisioni
Ambulanza,                       geografiche
VVF, ecc.
                             Bacini di utenza,
  Divisioni                    giurisdizioni
organizzative                       ecc.
effetto dei disastri
               naturali sul
           capitale tecnologico
Disastri                           Disastri
naturali                          tecnologici
                   effetto della
                  tecnologia sulla
                  vulnerabilità ai




                                          componente



                                                       terroristici
                                                       tecnologico
                  disastri naturali




                                                        degli atti
       Alcuni legami
            condizioni sociali
              come fattore
                incubante
Disastri                                Disastri
              la dissidenza
 sociali                              intenzionali
Contro il terrorismo
Homeland security

• l'epoca del NBRC?
• la protezione civile con
  uno scopo più ristretto
• una pianificazione dominata
  dal rischio terrorismo
• il ritorno della difesa civile
• la segretezza: "il pubblico
  non ha bisogno di sapere".
La creazione del Dipartimento di Homeland
Security è stata la più grande riorganiz-
zazione del governo federale dal 1947.
Circa 2000 università statunitensi hanno
aperto centri di studio del terrorismo,
bioterrorismo, NBRC o materie affini.
Il governo federale statunitense non ha
comunque ridotto il numero di dichiarazioni
di disastro naturale o concomitante stato
di emergenza dalle 45-75 all'anno che
prevalevano prima dell'11 settembre 2001.
80

                    70

                    60

                    50

                    40

                    30

                    20

                    10

                     0
                      1950   1960   1970   1980   1990   2000   2010




    Dal 1953 al 2008 negli Stati Uniti
(56 anni) ci sono stati 1.809 dichiarazioni
     presidenziali di stato di disastro
 a causa di uragani, alluvioni e terremoti
Il terrorismo è una specie di
disastro teleologico, cioè pilotato

• è infinitamente mutabile

• è costosissimo progettare e
  effettuare rimedi

• gli scenari sono assai discutibili.
ESEMPIO: nell'attacco dell'Aum
Shinrikyo sulla metropolitana di Toyko
con il gas nervino Sarin (1995):
• i morti erano 12
• 4900 persone sono andate
  in ospedale, di cui...
• circa 1000 denunciavano ferite vere
• ...e circa 3.900 denunciavano
  sintomi multipli fisici idiopatici
  cioè ipocondria.
Il principale effetto
        del terrorismo sul
           vasto pubblico
         potrebbe essere,
     non il suo coinvolgimento
    diretto negli incidenti, ma
        lo scompiglio delle
        attività normali...

...con enormi costi per la società.
Il caso di Alexander Litvinenko

• un attacco piccolo e concentrato con
  una sostanza altamente tossica: 210Po
• 30 località contaminate

• test su >1.000 persone

• forte lavoro per tanti enti
• problemi di determinare che
  dovesse pagare i costi della bonifica.
Nel caso di un attacco con arme chimiche
 gli aspetti seguenti dei protocolli di
 decontaminazione sono assai discutibili:
• gli agenti chimici usati per
  neutralizzare le sostanze tossiche
• la questione di quanto spogliarsi
  prima del trattamento
• la tecnica di decontaminazione
  adoperata in rapporto all’
  idenficazione dell'agente tossico
• quante persone potrebbero
  essere realmente decontaminate.
Aggressione armata
   da parte di stati        Disastri naturali

   Difesa civile          Protezione civile




"Homeland security"      "Contingenze civili"
   (difesa civile)           (resilienza)
  Aggressione armata
                            Disastri generici
      da parte di
  gruppi di dissidenti
Gestione delle emergenze:
          un approccio evolutivo
Difesa civile...............Protezione civile

  Rappresentante          Participativo

Comando e controllo          Collaborazione
Catena verticale            Unità operative
di comando               Popolazione inclusa
Popolazione esclusa            e consultata
Ordine pubblico             Problem solving
Segretezza                         Apertura
Attività contro il terrorismo

Organizzazione              Immagazina-
     • procedure              mento
 • scenari di evento            • attrezzi
• piano di emergenza           • provviste

  Intelligence               Formazione
       • raccolta         • diffusione dei piani
  • interpretazione           • esercitazioni
      • preavviso
                        Coinvolgimento protez. civile
  Sorveglianza                  Analisi
 • automatica (CCTV)         • in laboratorio
• manuale (personale)       • analisi forense
Informazione (1):
come le emergenze
 vengono percepite
Carenza di            Eccesso di
          informazione          informazione

          Informazione
       critica ma carente




Impatto del disastro        Tempo
Gli eventi sono
                     suscettibili a diverse
                     interpretazioni...
• nel crollo delle torri gemelle a New York
  500 delle vittime erano stranieri privi di
  permesso di soggiorno negli Stati Uniti
• nel terremoto di Bam, molte persone
  scavavano freneticamente nelle rovine
  delle loro case ....
  alla ricerca di pacchi di cocaina
  Serve più realismo e meno immagine.
Ma la percezione
     popolare
    dei disastri
continua ad essere
dominata da miti e
  inaccuratezze
entusiasticamente
   propagati dai
   mass media.
"Mito" n. 1:
Generalmente i disastri sono
eventi veramente eccezionali.
"Mito" n. 2:
I disastri ammazzano le persone senza
differenza di ceto sociale o economico.
"Mito" n. 3:
Nascondersi sotto un banco offre buona
   protezione contro un terremoto.
Cos'è il comportamento auto protettivo?
• arrotolarsi in un angolo
• mettersi sotto un arco
• non cercare di uscire tutti insieme
• evitare gli oggetti che cadono
• proteggere la testa, il collo e la schiena
• ....o che cosa?
"Mito" n. 4:
Le persone intrappolate possono sopravvivere
     per molti giorni sotto le macerie.
Percentuale di persone intrappolate
            vive sotto edifici crollati




           0
                                    50
                                         100




            0.5
            Ore
             1         1
                       3
                       12
             Giorni
Tempo di sopravvivenza
                  2 3 4 5 7 10 15
0
              10                   Percentuale cumulativo di
                                         persone intrappolate
              20
Percentuale


                                                recuperate vive
              30
                   Entità finale di sopravvivenza

              50
              40
              30                          Percentuale cumulativo
              20                      di persone intrappolate
              10                   recuperate morte
               0
                0.5    1       3       12 1    2 3 4 5 7 10 15
                Ore                       Giorni
                            Tempo di sopravvivenza
Bam, Iran
                      Nel terremoto di
                      Bam (26.12.03)
                      1600 soccorritori

Dicembre 2003         di 43 nazioni
                      hanno salvato
                      solo 30 persone.




 Non era una situazione insolita....
Il soccorso tecnico
                       non dovrebbe essere
                       importato da lontano
   Le soluzioni:
• incoraggiare la formazione di gruppi
  di ricerca e salvataggio a livello locale
  nelle zone a rischio
• promuovere il trasferimento dell'apposita
  tecnologia e della formazione
• gemellaggi internazionali tra gruppi ReS.
"Mito" n. 5:
 I disastri causano un grande caos e quindi
non possono essere gestiti sistematicamente.
"Mito" n. 6:
 Solitamente i primi soccorsi nei disastri
vengono portati dai servizi di emergenza.
"Mito" n. 7:
Solitamente c'è una carenza di risorse
quando accade un disastro e per questo
 l'evento non può essere gestito bene.
"Mito" n. 8:
Bisogna donare vestiti usati
  alle vittime dei disastri.
"Mito" n. 9:
    Le imprese, le associazioni ed i
governi sono sempre generosi nell'inviare
 soccorso e aiuti nelle zone disastrate.
"Mito" n. 10:
    Quando accadono i disastri
il panico è una reazione comune.
Il terrorismo: un clima di paura....

Molte persone in posizioni di preminenza
   nella vita pubblica (amministratori,
politici, scienziati, capi di polizia, ecc.)
  stanno dicendo ai mass media le loro
opinioni sul probabile comportamento del
   vasto pubblico durante un disastro,
   opinioni assolutamente prive di una
   base di ricerca nelle scienze sociali
  (sociologia, psicologia sociale, ecc.).
"Mito" n. 11:
La gente scappa dalle zone disastrate.
"Mito" n. 12:
Dopo il disastro i superstiti
  sono storditi e apatici.
"Mito" n. 13:
 I disastri danno luogo a manifestazioni
spontanee di comportamento antisociale,
          come lo sciacallaggio.




Invece abbiamo la comunità terapeutica
"Mito" n. 14:
Le salme non sepolte costituiscono una
 minaccia alla salute dei superstiti e
possono contaminare l'acqua potabile.
I mass media dicono continuamente che
 la presenza di salme non sepolte dopo
   un disastro può causare epidemie.
"Mito" n. 15:
    Spruzzare salme,
  macerie e superstiti
   con il disinfettante
 impedisce la diffusione
di malattie ed epidemie.
"Mito" n. 16:
    Le epidemie sono un effetto quasi
inevitabile del caos e dell'interruzione dei
servizi sanitari causati dai grandi disastri.
"Mito" n. 17:
Gli ospedali da campo sono utili
 per il trattamento dei feriti.
"Mito" n. 18:
Grandi quantità e assortimenti di farmaci
  e medicinali dovrebbero essere inviati
          nelle zone disastrate.
"Mito" n. 19:
L’antrace è una polvere bianca.
"Mito" n. 20:
La tecnologia salverà il mondo dai disastri.
Tolosa
21 settembre 2001

Esplosione in una fabbrica di fertilizzanti
• 12 morti, 180 feriti, di cui 30 grave
• danni ingenti a distanza 5 km dal sito
• nube tossica di ammoniaca

L'impianto esploso era
ubicato accanto ad un altro
che fabbricava carburante
per razzi spaziali !!!
"Mito" n. 21:
I maremoti sono legati alle maree.
"Mito" n. 22:
La magnitudo dei terremoti viene misurata
      sempre con la scala Richter.
"Mito" n. 23:
Esiste un tempo [meteorologico] che
  segna l'arrivo di un terremoto.
"Mito" n. 24:
Il disastro è sempre un'esperienza negativa.




                "Mito" n. 25:
  I disastri rendono la società più uguale.
1
                                 2
                                     3
                                               4
                                                     5
Exceptional events

 Respect for status

 Earthquake deaths

      Under rubble

  Panic is common

       People flee

   Survivors daz ed

  Looting common

Epidemics common

Cannot be managed

    Any aid useful

     Accept all aid

  Unburied bodies

Antisocial behavior

    Donate clothes

   Send medicines

   G ovts generous

 Technology saves
                                                              Disaster manager da Milano

                                                   agree




                                     Neutral




                      Strongly
                                                   Strongly




                      disagree
La nostra immagine dei disastri è
condizionata troppo da Hollywood!
Obbligo di                       Indipendenza
     informare il                       e libertà dell'
       pubblico                        informazione

                       Antipatia
   Coordinatori          mutua        Rappresentanti
    di interventi        oppure         dei mass
   di emergenza         rapporto          media
                     collaborativo?

Centri di informazione                Vendite e numero
     al pubblico;                     di telespettatori;
 preavviso e allarme;                   reputazione;
  informare parenti                    guadagno dalla
     delle vittime                        pubblicità
Informazione poco accurata:
3000               esempio del terremoto di
                    Sakhalin (Russia), 1995
       Gamma di variazione
2000
       tra le diverse stime del
       numero di morti

1000



   0
28 maggio 1995   1 giugno                16 giugno
                   stima del numero di feriti
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                  media          Feedback
Informazione 2:
     la tecnologia
    nella gestione
dell'informazione
Saggezza: abilità di prendere
    decisioni in base a principi,
     esperienze e conoscenza

  Conoscenza: capire come le cose
funzionano (o dovrebbero funzionare)

    Informazione: descrizioni di
     situazioni fisiche e sociali

  Dati: fatti e statistiche di base

        COMUNICAZIONE
Idee vecchie...
•   struttura rigida
•   gerarchia
•   dottrina militare
•   segretezza
•   cordone
•   comando e controllo
•   sicurezza
•   difesa civile
Idee nuove...
•   pianificazione
•   collaborazione
•   gestione flessibile e adattabile
•   spanna di controllo limitata
•   condivisione dell'informazione
•   sostegno telematico
•   giornalisti accreditati
•   coinvolgimento del pubblico
•   protezione civile
Alcuni effetti della
rivoluzione in tecnologia
di comunicazione
e informazione:

 • appiattimento della catena di comando
 • informatizzazione della
   risposta al disastro
 • sovraccarico dei sistemi di
   erogazione dell'informazione
 • per il coordinatore di emergenza nuovi
   bisogni di informare se stesso ed altri.
Coordinatore
                       di emergenza
                      immissione e richieste

             Tecnologia di
          esposizione e analisi
                                          Capacità di
                                        analizzare dati
                       circuito di elaborazione
          Modelli degli dell'informazione
         eventi previsti               Banca
                                         dati
  circuito
                                        dati
della gestione
                      Soccorso dopo
     dell'emergenza
                        il disastro
La rivoluzione nella
tecnologia di
comunicazione e
informazione (TCI):
alcuni problemi....
• il bisogno di riorientarsi

• sovraccarico insieme a
  mancanza di informazione
• artificialità e isolamento
  dalla realtà sul terreno.
Tecnologia
                       come fonte di
                   riduzione del rischio



 Benigno                  incessante
                         sviluppo della
 Maligno                  tecnologia

    Tecnologia                                 Tecnologia
    come fonte                                 come fonte
inavvertita di rischio                    deliberata di rischio

                   Filtro             Strategie
                  culturale          di gestione
                                     del rischio
Nel settore della protezione civile,
     quali sono i nostri standard per
la qualità, l’accuratezza, la gestione e
 l’immagazzinamento dell’informazione?
Umanitarismo
Le 'emergenze complesse': situazioni
di collasso politico, economico, militare,
dell'ordine pubblico, del tessuto sociale
      Aceh (Indonesia)
      Afghanistan             Kenya
      Africa meridionale      Kosovo e i Balcani
      Angola                  Liberia
      Burundi                 Pakistan settentrionale
      Cecenia                 Palestina e Israele
      Colombia                Rwanda
      Corea del Nord          Sierra Leone
      Eritrea e Ethiopia      Somalia
      Grandi Laghi Africani   Sri Lanka
      Haiti                   il Sudan
      Il Caucaso              Timor Orientale
      Iraq                    Uganda
Le "emergenze complesse"
• attualmente sono circa 25
• con 10 milioni di profughi, e 13m di
 internally displaced persons (IDPs)
• apre sempre di più la voragine
  tra ricchi e poveri
• potenti interessi gestiscono il
  traffico di armi, persone e droga
• aumenta il dilemma della neutralità
• cresce il rischio di rappresaglie.
ASSISTENZA
La "Croce      GUERRE E                   DISASTRI
 militare"    CONFLITTI                   NATURALI


                      VULNERABILITÀ
        ASSISTENZA                            MILITARE
                            E
                     EMARGINAZIONE


               POVERTÀ                   INSICUREZZA


                            UMANITARIA
La scienza
      Assistenza        Assistenza
       militare         umanitaria
Sfruttamento                 Economia nera
      globale                 e informale
     Creazione           "Capacity
    di povertà,          building":
  emarginazione         creazione di
   e precarietà          resilienza
       La comunità internazionale
Che cosa cade
                      dal cielo?




Giorno 1: bombe
       a grappolo
   Giorno 2:
      razioni
    umanitarie
Disastri e crisi


Protezione    Assistenza        Assistenza
   civile    di emergenza       umanitaria
domestica      in Europa         al mondo




 Volontariato        Forze armate
Conclusioni
• le perdite nei disastri continueranno
                ad aumentare vertiginosamente
FUTUROLOGIA
              • la povertà e la vulnerabilità
                definiranno sempre di più le aree
                di maggiore suscettibilità ai disastri
              • a livello mondiale uno o piu' eventi
                grossi porteranno una riorganizzazione
                drastica della protezione civile

              • gli eventi catalitici potrebbero essere
                eruzioni vulcaniche, terremoti, oppure
                incidenti biologici o radiattivi.
Rischi emergenti...
   Grandi                      Fuga di
   eventi                     sostanze
 geofisici:                  radioattive
  eruzioni
vulcaniche,                   Rovescio
terremoti,      NBRC         di sostanze
impatto di                     tossiche
  oggetti
  extra-                     Epidemia,
 terresti,      Pandemie     epizoozia,
    ecc.                      epifitia
Nella protezione
civile talvolta
la storia si ripete
e come....
Terremoto di Lisbona,
 1755, e attentato
 di New York, 2001
La storia ci può aiutare
     a capire il presente e
     prevedere il futuro....




      ....è un elemento vitale
degli scenari di pianificazione.
• il mestiere di coordinatore
  di emergenza diventerà
  sempre più complesso
• si dovrà integrare sempre più tipi
  di emergenza nella pianificazione
• man mano, la emergency
  management diventerà una
  professione - ma lentamente
• il livello di coinvolgimento e
  partecipazione internazionale è
  destinato a crescere ancora.
SETTE SCUOLE
              Geografia e
             antropologia:
                                                DEL PENSIERO
           ecologia culturale   Sociologia
               (umana)


    Scienze
fisiche e della      STUDI DEI            Psicologia
 costruzione         PERICOLI,           e psichiatria
                     DEI RISCHI
                       E DEI
                     DISASTRI                            e forse
   Medicina ed
                                                         un'ottava...
  epidemiologia
   dei disastri                    Economia e
                                   commercio               Giustizia
                  Studi dello                             criminale e
                   sviluppo                                 scienze
                  economico                                 forensi
DISCIPLINE                                               Scienze della terra e ambientali
  COSTITUENTI                                    Ecologia
                                                 Geologia
Scienze atmosferiche e dell'acqua                 (e Geomorfologia)
                                                 Geofisica
                              Climatologia        (e Sismologia)            Scienze della costruzione
                              Idraulica          Vulcanologia
                              Idrologia                          Architettura
                              Meteorologia                       Ingegneria civile
                                                                 Ingegneria geotecnica
                                                                 Ingegneria strutturale
                                                                 Ingegneria meccanica
                      Tecnologia di              Pericoli,        e elettrica
         Scienze informazione e                   rischi e
analitiche e della    comunicazione (TIC)
                   Informatica
  computazione Teleosservazione
                                                  disastri
                                                                   Cartografia
                   Analisi del rischio (più                        Sviluppo economico
                    identificazione,     Epidemiologia             Economia e commercio
                    stima, gestione, Infermeria                    Geografia, Storia
                    comunicazione        Nutrizione                Giurisprudenza
                    del rischio)         Farmacologia              Pianificazione urbanistica
                                         Medicina generale         Studi dei mass media
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                                         medicina d'emergenza      Sociologia
                                         Sanita pubblica, igiene               Scienze sociali e spaziali
             Scienze della salute e epidemiologia
                                          Scienze veterinarie
La formazione in materia di protezione civile




                                         ANALISI DEI
                                                                 CI:
                                                               NI ni .




                                         PERICOLI
                       NE
                                                            EC zio cc




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                                                    PIANIFICAZIONE




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                 Legami

  Ripresa e                 Interventi
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           la pianificazione e
              la formazione
Pianificazione          Preparazione
   • scenari               • formazione
   • analisi del rischio   • esercitazioni
   • piani di emergenza    • diffusione dei piani
   • protocolli            • revisione dei piani




Organizzazione                 Risorse
• strutture di comando     •   materiali
• nuclei operativi         •   veicoli e attrezzi
• centri operativi         •   comunicazioni
• comunicazioni            •   manodopera
ESIGENZE
                           NUOVA CULTURA
                               DELLA
                            PROTEZIONE
                               CIVILE

            POTENZIALITÀ
RICHIESTA
            DA SFRUTTARE




              OFFERTA
Protezione civile sostenibile:


• è focalizzata sul livello locale
  (ma viene armonizzata da sopra)
• gode il sostegno della popolazione
• è basata su piani che sono largamente
  diffusi e frequentemente revisionati
• è un servizio fondamentale per la
  popolazione e viene presa sul serio
  dalle amministrazioni politiche.
david.alexander@ucl.ac.uk
emergency-planning.blogspot.com
www.slideshare.com/dealexander

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  • 1. Protezione Civile - Stato dell'Arte - David Alexander University College London
  • 2. Piano di questa lezione Esaminare tendenze e novità con riferimento ai seguenti temi: • organizzazione del settore • anti terrorismo • informazione nelle emergenze • umanitarismo.
  • 3. Organizzazione della protezione civile
  • 4. Sinonimi in inglese Resilience
  • 5. Catastrofe Disastro Grande incidente Incidente ...ma non ci sono definizioni quantitative...
  • 6. Internazionale Nazionale Regionale Comunale
  • 7. Trattato da Grandi Incidenti Disastri Catastrofi Tierney (2008) incidenti Molto Piuttosto Esteso Molto Impatto localizzato localizzato e grave grante Limitata Grande Iniziative Risposta Risposta assistenza risposta locali inter-governo mutua internazionale Procedure Piani di Piani di Piani Piani e operative emergenza emergenza possibilmente procedure standard attivate attivate insufficienti Un po' di Grande Risorse Risorse Risorse assistenza movimento locali locali dall'esterno di risorse insufficienti Ruolo del Poco coin- Poco coin- Pubblico molto Coinvolgimento pubblico volgimento volgimento coinvolto generale Pochissime Poche Grandi Grandissime Ripristino sfide sfide sfide sfide
  • 8. Caratteristiche delle grandi emergenze: • eventi che non possono essere gestite con normali risorse • il 90% delle emergenze non hanno bisogno di procedure speciali • il 10% richiedono un cambiamento qualitativo di tecniche di gestione • il contesto di rischio e vulnerabilità può trasformare un'incidente in un disastro.
  • 9. Previsione e monitoraggio Gestione dei dei pericoli disastri Politiche Gestione dei Piani Risorse grandi Procedure umane e incidenti Protocolli materiali Gestione degli incidenti Protezione della popolazione (la comunità)
  • 10. Protezione della Piani, popolazione procedure, protocolli Previsione Gestione e monitor- del grandi aggio dei eventi pericoli Risorse Gestione umane e degli materiali incidenti
  • 11. Evento locale Risposta locale A Soglia di capacità municipale Piccolo evento Risposta locale coordinata B regionale Soglia di capacità intermunicipale Grande evento Risposta intermunicipale e B regionale regionale Soglia di capacità regionale Risposta intermunicipale, Evento nazionale C regionale e nazionale Soglia di capacità nazionale Evento Idem, più risorse C internazionale internazionali
  • 12. Internazionale: scambio e sostegno Nazione: politiche di compatibilità, armonizzazione, Volontariato: coordinamento sostegno e integrazione Provincia, regione, stato,: coordinamento, assistenza Settore Comune o altra autorità locale: privato: operazioni integrazione Disastro
  • 13. Micro- Singolo emergenza comune Gerarchia Meso- Diversi comuni dei piani di emergenza Macro- coordinamento emergenza emergenza regionale Disastro o coordinamento catastrofe nazionale
  • 14. La protezione civile si trova ad un bivio....
  • 15. Una nuova classe Naturali: terremoti, Tecnologiche: rovesci tossici, alluvioni, scontri di frane, ecc. trasporto, ecc. Forme di calamità Sociali: Intenzionali: moti popolari, atti di di disastro? incidenti di folla, ecc. terrorismo
  • 16. Gestione delle Protezione "contingenze civile L'industria civili" della sicurezza Emergenze e disastri "Homeland Continuità security" degli affari Operazioni aziendali umanitarie
  • 17. Protezione civile: Contingenze quale entità di Quale ruolo civili: quali sono sostegno politico? per l'industria i limiti della sicurezza delle attività? nell'emergenza generale? Emergenze Homeland e disastri Continuità security: degli affari: quale grado quale rapporto di libertà con le autorità civile? Emergenze umanitarie: civili? quale livello di sostegno dal mondo ricco?
  • 18. Naturale Antropogenico Disastri Disastri Disastri Disastri tecno- inten- naturali sociali logici zionali Difesa civile Protezione civile "Contingenze civili" "Homeland Security"
  • 19. Difesa civile Continuità Assistenza militare degli affari a comunità aziendali civili Aziende Organiz- del settore Governo zazioni di privato volontariato Servizi pubblici privatizzati Protezione civile
  • 20. CRISI OPERAZIONI REPUTAZIONE (ACHIEVEMENTS) Percezione Sviluppi concreti • positivi Comunicazione • negativi
  • 21. Gestione della crisi vista come combinazione di gestione degli avvenimenti e gestione della reputazione dell'azienda AZIONI CONCRETI falliti non conosciuti, nascosti riusciti conosciuti, pubblicizzati positivi percepiti negativi not percepiti REPUTAZIONE Influenze interne Influenze esterne Resilienza dell'organizzazione Resilienza del sistema Capacità di gestire le crisi Fattori esterni: "force majeure"
  • 22. Gestione delle Continuità Protezione Difesa degli civile civile affari contingenze civili Resilienza L'ambiente del rischio
  • 23. Forze paramilitari FPM (Guardia Nazionale) POL FM Forze di Forze polizia militari Italia Vigili Pubblica VVF PA del Fuoco amministrazione V Volontariato FPM FPM POL FM POL FM Stati Uniti UK VVF PA VVF PA V V
  • 24. Militare Civile Forze Amministrazione civile armate Volontari (società civile) Servizi di emergenza (esercito) [ruolo residuo] Difesa civile Protezione civile Comando e controllo Coordinamento e cooperazione Comando rigido Auto gestione
  • 25. Governo, Divisioni commercio, gerarchiche sanità, ecc. Divisioni Nazionale, delle funzioni regionale, locale, ecc. Divisione e integrazione Polizia, Divisioni Ambulanza, geografiche VVF, ecc. Bacini di utenza, Divisioni giurisdizioni organizzative ecc.
  • 26. effetto dei disastri naturali sul capitale tecnologico Disastri Disastri naturali tecnologici effetto della tecnologia sulla vulnerabilità ai componente terroristici tecnologico disastri naturali degli atti Alcuni legami condizioni sociali come fattore incubante Disastri Disastri la dissidenza sociali intenzionali
  • 28. Homeland security • l'epoca del NBRC? • la protezione civile con uno scopo più ristretto • una pianificazione dominata dal rischio terrorismo • il ritorno della difesa civile • la segretezza: "il pubblico non ha bisogno di sapere".
  • 29. La creazione del Dipartimento di Homeland Security è stata la più grande riorganiz- zazione del governo federale dal 1947. Circa 2000 università statunitensi hanno aperto centri di studio del terrorismo, bioterrorismo, NBRC o materie affini. Il governo federale statunitense non ha comunque ridotto il numero di dichiarazioni di disastro naturale o concomitante stato di emergenza dalle 45-75 all'anno che prevalevano prima dell'11 settembre 2001.
  • 30. 80 70 60 50 40 30 20 10 0 1950 1960 1970 1980 1990 2000 2010 Dal 1953 al 2008 negli Stati Uniti (56 anni) ci sono stati 1.809 dichiarazioni presidenziali di stato di disastro a causa di uragani, alluvioni e terremoti
  • 31. Il terrorismo è una specie di disastro teleologico, cioè pilotato • è infinitamente mutabile • è costosissimo progettare e effettuare rimedi • gli scenari sono assai discutibili.
  • 32. ESEMPIO: nell'attacco dell'Aum Shinrikyo sulla metropolitana di Toyko con il gas nervino Sarin (1995): • i morti erano 12 • 4900 persone sono andate in ospedale, di cui... • circa 1000 denunciavano ferite vere • ...e circa 3.900 denunciavano sintomi multipli fisici idiopatici cioè ipocondria.
  • 33. Il principale effetto del terrorismo sul vasto pubblico potrebbe essere, non il suo coinvolgimento diretto negli incidenti, ma lo scompiglio delle attività normali... ...con enormi costi per la società.
  • 34. Il caso di Alexander Litvinenko • un attacco piccolo e concentrato con una sostanza altamente tossica: 210Po • 30 località contaminate • test su >1.000 persone • forte lavoro per tanti enti • problemi di determinare che dovesse pagare i costi della bonifica.
  • 35. Nel caso di un attacco con arme chimiche gli aspetti seguenti dei protocolli di decontaminazione sono assai discutibili: • gli agenti chimici usati per neutralizzare le sostanze tossiche • la questione di quanto spogliarsi prima del trattamento • la tecnica di decontaminazione adoperata in rapporto all’ idenficazione dell'agente tossico • quante persone potrebbero essere realmente decontaminate.
  • 36. Aggressione armata da parte di stati Disastri naturali Difesa civile Protezione civile "Homeland security" "Contingenze civili" (difesa civile) (resilienza) Aggressione armata Disastri generici da parte di gruppi di dissidenti
  • 37. Gestione delle emergenze: un approccio evolutivo Difesa civile...............Protezione civile Rappresentante Participativo Comando e controllo Collaborazione Catena verticale Unità operative di comando Popolazione inclusa Popolazione esclusa e consultata Ordine pubblico Problem solving Segretezza Apertura
  • 38. Attività contro il terrorismo Organizzazione Immagazina- • procedure mento • scenari di evento • attrezzi • piano di emergenza • provviste Intelligence Formazione • raccolta • diffusione dei piani • interpretazione • esercitazioni • preavviso Coinvolgimento protez. civile Sorveglianza Analisi • automatica (CCTV) • in laboratorio • manuale (personale) • analisi forense
  • 39. Informazione (1): come le emergenze vengono percepite
  • 40. Carenza di Eccesso di informazione informazione Informazione critica ma carente Impatto del disastro Tempo
  • 41. Gli eventi sono suscettibili a diverse interpretazioni... • nel crollo delle torri gemelle a New York 500 delle vittime erano stranieri privi di permesso di soggiorno negli Stati Uniti • nel terremoto di Bam, molte persone scavavano freneticamente nelle rovine delle loro case .... alla ricerca di pacchi di cocaina Serve più realismo e meno immagine.
  • 42. Ma la percezione popolare dei disastri continua ad essere dominata da miti e inaccuratezze entusiasticamente propagati dai mass media.
  • 43. "Mito" n. 1: Generalmente i disastri sono eventi veramente eccezionali.
  • 44. "Mito" n. 2: I disastri ammazzano le persone senza differenza di ceto sociale o economico.
  • 45. "Mito" n. 3: Nascondersi sotto un banco offre buona protezione contro un terremoto.
  • 46. Cos'è il comportamento auto protettivo? • arrotolarsi in un angolo • mettersi sotto un arco • non cercare di uscire tutti insieme • evitare gli oggetti che cadono • proteggere la testa, il collo e la schiena • ....o che cosa?
  • 47. "Mito" n. 4: Le persone intrappolate possono sopravvivere per molti giorni sotto le macerie.
  • 48. Percentuale di persone intrappolate vive sotto edifici crollati 0 50 100 0.5 Ore 1 1 3 12 Giorni Tempo di sopravvivenza 2 3 4 5 7 10 15
  • 49. 0 10 Percentuale cumulativo di persone intrappolate 20 Percentuale recuperate vive 30 Entità finale di sopravvivenza 50 40 30 Percentuale cumulativo 20 di persone intrappolate 10 recuperate morte 0 0.5 1 3 12 1 2 3 4 5 7 10 15 Ore Giorni Tempo di sopravvivenza
  • 50. Bam, Iran Nel terremoto di Bam (26.12.03) 1600 soccorritori Dicembre 2003 di 43 nazioni hanno salvato solo 30 persone. Non era una situazione insolita....
  • 51. Il soccorso tecnico non dovrebbe essere importato da lontano Le soluzioni: • incoraggiare la formazione di gruppi di ricerca e salvataggio a livello locale nelle zone a rischio • promuovere il trasferimento dell'apposita tecnologia e della formazione • gemellaggi internazionali tra gruppi ReS.
  • 52. "Mito" n. 5: I disastri causano un grande caos e quindi non possono essere gestiti sistematicamente.
  • 53. "Mito" n. 6: Solitamente i primi soccorsi nei disastri vengono portati dai servizi di emergenza.
  • 54. "Mito" n. 7: Solitamente c'è una carenza di risorse quando accade un disastro e per questo l'evento non può essere gestito bene.
  • 55. "Mito" n. 8: Bisogna donare vestiti usati alle vittime dei disastri.
  • 56. "Mito" n. 9: Le imprese, le associazioni ed i governi sono sempre generosi nell'inviare soccorso e aiuti nelle zone disastrate.
  • 57. "Mito" n. 10: Quando accadono i disastri il panico è una reazione comune.
  • 58. Il terrorismo: un clima di paura.... Molte persone in posizioni di preminenza nella vita pubblica (amministratori, politici, scienziati, capi di polizia, ecc.) stanno dicendo ai mass media le loro opinioni sul probabile comportamento del vasto pubblico durante un disastro, opinioni assolutamente prive di una base di ricerca nelle scienze sociali (sociologia, psicologia sociale, ecc.).
  • 59. "Mito" n. 11: La gente scappa dalle zone disastrate.
  • 60. "Mito" n. 12: Dopo il disastro i superstiti sono storditi e apatici.
  • 61. "Mito" n. 13: I disastri danno luogo a manifestazioni spontanee di comportamento antisociale, come lo sciacallaggio. Invece abbiamo la comunità terapeutica
  • 62. "Mito" n. 14: Le salme non sepolte costituiscono una minaccia alla salute dei superstiti e possono contaminare l'acqua potabile.
  • 63. I mass media dicono continuamente che la presenza di salme non sepolte dopo un disastro può causare epidemie.
  • 64. "Mito" n. 15: Spruzzare salme, macerie e superstiti con il disinfettante impedisce la diffusione di malattie ed epidemie.
  • 65. "Mito" n. 16: Le epidemie sono un effetto quasi inevitabile del caos e dell'interruzione dei servizi sanitari causati dai grandi disastri.
  • 66. "Mito" n. 17: Gli ospedali da campo sono utili per il trattamento dei feriti.
  • 67. "Mito" n. 18: Grandi quantità e assortimenti di farmaci e medicinali dovrebbero essere inviati nelle zone disastrate.
  • 68. "Mito" n. 19: L’antrace è una polvere bianca.
  • 69. "Mito" n. 20: La tecnologia salverà il mondo dai disastri.
  • 70. Tolosa 21 settembre 2001 Esplosione in una fabbrica di fertilizzanti • 12 morti, 180 feriti, di cui 30 grave • danni ingenti a distanza 5 km dal sito • nube tossica di ammoniaca L'impianto esploso era ubicato accanto ad un altro che fabbricava carburante per razzi spaziali !!!
  • 71. "Mito" n. 21: I maremoti sono legati alle maree.
  • 72. "Mito" n. 22: La magnitudo dei terremoti viene misurata sempre con la scala Richter.
  • 73. "Mito" n. 23: Esiste un tempo [meteorologico] che segna l'arrivo di un terremoto.
  • 74. "Mito" n. 24: Il disastro è sempre un'esperienza negativa. "Mito" n. 25: I disastri rendono la società più uguale.
  • 75.
  • 76. 1 2 3 4 5 Exceptional events Respect for status Earthquake deaths Under rubble Panic is common People flee Survivors daz ed Looting common Epidemics common Cannot be managed Any aid useful Accept all aid Unburied bodies Antisocial behavior Donate clothes Send medicines G ovts generous Technology saves Disaster manager da Milano agree Neutral Strongly Strongly disagree
  • 77. La nostra immagine dei disastri è condizionata troppo da Hollywood!
  • 78. Obbligo di Indipendenza informare il e libertà dell' pubblico informazione Antipatia Coordinatori mutua Rappresentanti di interventi oppure dei mass di emergenza rapporto media collaborativo? Centri di informazione Vendite e numero al pubblico; di telespettatori; preavviso e allarme; reputazione; informare parenti guadagno dalla delle vittime pubblicità
  • 79. Informazione poco accurata: 3000 esempio del terremoto di Sakhalin (Russia), 1995 Gamma di variazione 2000 tra le diverse stime del numero di morti 1000 0 28 maggio 1995 1 giugno 16 giugno stima del numero di feriti
  • 80. Feedback Centralino Servizio di telefonico Pubblico protezione Comunicazione generale civile diretta Conferenze e comunicati Rapporti stampa con i consumatori Mass media Feedback
  • 81. Informazione 2: la tecnologia nella gestione dell'informazione
  • 82. Saggezza: abilità di prendere decisioni in base a principi, esperienze e conoscenza Conoscenza: capire come le cose funzionano (o dovrebbero funzionare) Informazione: descrizioni di situazioni fisiche e sociali Dati: fatti e statistiche di base COMUNICAZIONE
  • 83. Idee vecchie... • struttura rigida • gerarchia • dottrina militare • segretezza • cordone • comando e controllo • sicurezza • difesa civile
  • 84. Idee nuove... • pianificazione • collaborazione • gestione flessibile e adattabile • spanna di controllo limitata • condivisione dell'informazione • sostegno telematico • giornalisti accreditati • coinvolgimento del pubblico • protezione civile
  • 85. Alcuni effetti della rivoluzione in tecnologia di comunicazione e informazione: • appiattimento della catena di comando • informatizzazione della risposta al disastro • sovraccarico dei sistemi di erogazione dell'informazione • per il coordinatore di emergenza nuovi bisogni di informare se stesso ed altri.
  • 86. Coordinatore di emergenza immissione e richieste Tecnologia di esposizione e analisi Capacità di analizzare dati circuito di elaborazione Modelli degli dell'informazione eventi previsti Banca dati circuito dati della gestione Soccorso dopo dell'emergenza il disastro
  • 87. La rivoluzione nella tecnologia di comunicazione e informazione (TCI): alcuni problemi.... • il bisogno di riorientarsi • sovraccarico insieme a mancanza di informazione • artificialità e isolamento dalla realtà sul terreno.
  • 88. Tecnologia come fonte di riduzione del rischio Benigno incessante sviluppo della Maligno tecnologia Tecnologia Tecnologia come fonte come fonte inavvertita di rischio deliberata di rischio Filtro Strategie culturale di gestione del rischio
  • 89. Nel settore della protezione civile, quali sono i nostri standard per la qualità, l’accuratezza, la gestione e l’immagazzinamento dell’informazione?
  • 91. Le 'emergenze complesse': situazioni di collasso politico, economico, militare, dell'ordine pubblico, del tessuto sociale Aceh (Indonesia) Afghanistan Kenya Africa meridionale Kosovo e i Balcani Angola Liberia Burundi Pakistan settentrionale Cecenia Palestina e Israele Colombia Rwanda Corea del Nord Sierra Leone Eritrea e Ethiopia Somalia Grandi Laghi Africani Sri Lanka Haiti il Sudan Il Caucaso Timor Orientale Iraq Uganda
  • 92. Le "emergenze complesse" • attualmente sono circa 25 • con 10 milioni di profughi, e 13m di internally displaced persons (IDPs) • apre sempre di più la voragine tra ricchi e poveri • potenti interessi gestiscono il traffico di armi, persone e droga • aumenta il dilemma della neutralità • cresce il rischio di rappresaglie.
  • 93. ASSISTENZA La "Croce GUERRE E DISASTRI militare" CONFLITTI NATURALI VULNERABILITÀ ASSISTENZA MILITARE E EMARGINAZIONE POVERTÀ INSICUREZZA UMANITARIA
  • 94. La scienza Assistenza Assistenza militare umanitaria Sfruttamento Economia nera globale e informale Creazione "Capacity di povertà, building": emarginazione creazione di e precarietà resilienza La comunità internazionale
  • 95. Che cosa cade dal cielo? Giorno 1: bombe a grappolo Giorno 2: razioni umanitarie
  • 96. Disastri e crisi Protezione Assistenza Assistenza civile di emergenza umanitaria domestica in Europa al mondo Volontariato Forze armate
  • 98. • le perdite nei disastri continueranno ad aumentare vertiginosamente FUTUROLOGIA • la povertà e la vulnerabilità definiranno sempre di più le aree di maggiore suscettibilità ai disastri • a livello mondiale uno o piu' eventi grossi porteranno una riorganizzazione drastica della protezione civile • gli eventi catalitici potrebbero essere eruzioni vulcaniche, terremoti, oppure incidenti biologici o radiattivi.
  • 99. Rischi emergenti... Grandi Fuga di eventi sostanze geofisici: radioattive eruzioni vulcaniche, Rovescio terremoti, NBRC di sostanze impatto di tossiche oggetti extra- Epidemia, terresti, Pandemie epizoozia, ecc. epifitia
  • 100. Nella protezione civile talvolta la storia si ripete e come....
  • 101. Terremoto di Lisbona, 1755, e attentato di New York, 2001
  • 102. La storia ci può aiutare a capire il presente e prevedere il futuro.... ....è un elemento vitale degli scenari di pianificazione.
  • 103. • il mestiere di coordinatore di emergenza diventerà sempre più complesso • si dovrà integrare sempre più tipi di emergenza nella pianificazione • man mano, la emergency management diventerà una professione - ma lentamente • il livello di coinvolgimento e partecipazione internazionale è destinato a crescere ancora.
  • 104. SETTE SCUOLE Geografia e antropologia: DEL PENSIERO ecologia culturale Sociologia (umana) Scienze fisiche e della STUDI DEI Psicologia costruzione PERICOLI, e psichiatria DEI RISCHI E DEI DISASTRI e forse Medicina ed un'ottava... epidemiologia dei disastri Economia e commercio Giustizia Studi dello criminale e sviluppo scienze economico forensi
  • 105. DISCIPLINE Scienze della terra e ambientali COSTITUENTI Ecologia Geologia Scienze atmosferiche e dell'acqua (e Geomorfologia) Geofisica Climatologia (e Sismologia) Scienze della costruzione Idraulica Vulcanologia Idrologia Architettura Meteorologia Ingegneria civile Ingegneria geotecnica Ingegneria strutturale Ingegneria meccanica Tecnologia di Pericoli, e elettrica Scienze informazione e rischi e analitiche e della comunicazione (TIC) Informatica computazione Teleosservazione disastri Cartografia Analisi del rischio (più Sviluppo economico identificazione, Epidemiologia Economia e commercio stima, gestione, Infermeria Geografia, Storia comunicazione Nutrizione Giurisprudenza del rischio) Farmacologia Pianificazione urbanistica Medicina generale Studi dei mass media Chirurgia e Psicologia medicina d'emergenza Sociologia Sanita pubblica, igiene Scienze sociali e spaziali Scienze della salute e epidemiologia Scienze veterinarie
  • 106. La formazione in materia di protezione civile ANALISI DEI CI: NI ni . PERICOLI NE EC zio cc ES AMP ME LC TO I T ica , e ER O DI DI ER un GIS MIT TI m r, CIZ DE IGAZ E S co t e L R ION M le pu I ISC E HIO TTI D te m E co C ON C IB S PIANIFICAZIONE A E DI EMERGENZA ON A GE E I C AZ ELL EM STIO IFI E D ONE ER NE IAN NO UZI GE DE SO ICO AS E P I I NZ L PS I DIS E LE ORM ELL PUB AZION IST NSTR CO DE CIO LO TRI IPR ICO BLI R R INF NE D EL LO GIA D GI TIO AE AL GES
  • 107. Ricerca Esperienza Certificazione di competenza Figura Programmi di professionale formazione emergente Riconoscimento e inquadramento istituzionale della Politiche e figura professionale Organiz- legislazione zazione
  • 108. Pianificazione Ripristino di emergenza e e restauro organizzazione dei sistemi di sicurezza Messa in sicurezza dei beni Interventi Preallarme di emergenza e preparazione; e limitazione azionamento di dei danni misure per limitare i danni
  • 109. Mitigazione e riduzione Preparazione dei rischi e preavviso Legami Ripresa e Interventi ricostruzione di emergenza Integrazione tramite la pianificazione e la formazione
  • 110. Pianificazione Preparazione • scenari • formazione • analisi del rischio • esercitazioni • piani di emergenza • diffusione dei piani • protocolli • revisione dei piani Organizzazione Risorse • strutture di comando • materiali • nuclei operativi • veicoli e attrezzi • centri operativi • comunicazioni • comunicazioni • manodopera
  • 111. ESIGENZE NUOVA CULTURA DELLA PROTEZIONE CIVILE POTENZIALITÀ RICHIESTA DA SFRUTTARE OFFERTA
  • 112. Protezione civile sostenibile: • è focalizzata sul livello locale (ma viene armonizzata da sopra) • gode il sostegno della popolazione • è basata su piani che sono largamente diffusi e frequentemente revisionati • è un servizio fondamentale per la popolazione e viene presa sul serio dalle amministrazioni politiche.