1. SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE TRONCO COMUNE Corso di Medicina del Lavoro: “ I rischi correlati al lavoro” Unità Due
2. Corso di Igiene del Lavoro: Lezione due I rischi nel lavoro terziario CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL’AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO ANNO ACCADEMICO 2010-2011
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7. Tra le diverse forme patologiche la maggiore prevalenza compete alla S.B.S., lamentata da > 20% dei lavoratori d’ufficio In altro modo, maggiormente prevalenti sono i disturbi soggettivi, direttamente correlati all’orario di lavoro e,in molti casi, a specifiche situazioni logistiche. I risultati di un recente studio epidemiologico, pubblicato nel 2007 su J.O.E.M., hanno dimostrato che circa il 20% degli impiegati è affetto da una patologia cronica, con dipendenza causale dalla dalla cattiva qualità dell’aria indoor (maggiore prevalenza compete alle allergopatie respiratorie). TUTTAVIA
8. Anche se datato, un interessante dato circa le cause della S.B.S. è ricavabile dallo studio N.I.O.S.H., portato a termine nel 1996
15. CLASSIFICAZIONE DEGLI AGENTI CHIMICI IN RAPPORTO CON LA NATURA CHIMICA DI ESSI V.O.C. – Composti organici volatili I.P.A. – Idrocarburi policiclici aromatici Ozono Ossidi di azoto Monossido di carbonio Polveri metalliche e metalloidiche Nerofumo Aldeidi (Formaldeide)
16. V.O.C. – COMPOSTI ORGANICI VOLATILI Composti organici caratterizzati da bassa temperatura d’ebollizione e conseguente capacità di significativa evaporazione anche alla temperatura degli ambienti confinati CATEGORIE CHIMICHE DEI V.O.C . Idrocarburi alifatici esano e derivati Idrocarburi aromatici derivati benzenici Idrocarburi alogenati clorobenzeni Alcoli propanolo, butanolo, metanolo Chetoni acetone, metilisobutilchetone Aldeidi aldeide formica
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18. EFFETTI AVVERSI DEI V.O.C. Effetti nocivi (basse dosi) Irritazione delle mucose respiratorie e delle congiuntive Dispnea simil asmatica Asma nei soggetti atopici Cefalea Vertigini Nausea e disturbi dell’appetito
19. EFFETTI AVVERSI DEI V.O.C. Effetti Tossici (alte dosi) Neuropatie centrali e periferiche Epatopatie steatosiche o citolitiche Emopatie (anemie, mielopatie iporigeneretive) Nefropatie tubulari Effetti mutageni e cancerogen i Emopatie neoplastiche (benzene e stirene) Neoplasie polmonari (aldeide formica)
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23. ALDEIDI Negli ambienti confinati, il più diffuso inquinante di natura aldeidica è l’aldeide formica L’aldeide formica deriva dalla progressiva liberazione della quota presente nei pannelli di fibra di legno. Da questo deriva che la dose aerodispersa è inversamente proporzionale alla vetustà dei mobili e dei supporti in fibra di legno La massima concentrazione è presente nei mobili nuovi “a camera chiusa” (armadi), al momento dell’apertura.
24. Temperature dell’aria costantemente alte favoriscono la liberazione dell’aldeide formica dalla fibra di legno. Questa eventuale condizione ha effetti opposti: Innalza la concentrazione aerodispersa effetto negativo Condizione un più rapido decadimento delle quote intrappolate nella fibra effetto positivo
25. L’adeide formica ha una soglia irritante molto bassa, con effetti d’irritazione delle mucose nasali (pizzicore) e delle congiuntive (lacrimazione). Una temperatura ambientale superiore a 30° C, associata a bassa umidità relativa, oltre a favorire l’evaporazione dell’aldeide formica dai materiali che la contengono, accentua l’azione irritante. Una umidità relativa alta, superiore a 70%, favorisce l’idratazione dell’aldeide ad acido formico, il cui potere irritante è maggiore E’ ampiamente dimostrata la sinergia d’azione tra l’aldeide formica ed altri inquinanti ambientali nella determinazione di irritazioni respiratorie.
26. POLVERI GAS E VAPORI REFLUI DA SUPPORTI TECNICI Le fotocopiatrici e le stampanti sono i supporti tecnici maggiormente produttori di inquinanti chimici Le forme, le cause e le fonti dell’aerodispersione degli inquinanti sono: Polveri di Toner e microaerosol di inchiostri Solventi ed essiccanti di inchiostri Trasformazioni dell’aria circostante le stampanti e le fotocopiatrici per processi esotermici e fotochimici
27. COMPOSIZIONE DEGLI INCHIOSTRI E DEI TONER Inchiostri tipografici Sospensioni di nerofumo (carbon black) in oli minerali, con aggiunta di piccole dosi di composti bituminosi Inchiostri grafici Sospensioni di pigmenti nitrocellulosici in solventi organici (alcoli e glicoli) Inchiostri dattilografici Sospensioni di pigmenti inorganici in oli non essiccativi, a densità alta TONER Sospensioni di pigmenti metallici in solventi organici, con l’aggiunta di nitrocellulosa, resine chetoniche e acetati
28. PRODOTTI DI TRASFORMAZIONE DELL’ARIA Ossidi di azoto Ossidazione dell’azoto per esotermia (produzione di calore) L’esotermia delle apparecchiature d’ufficio è poco significativa rispetto alla capacità ossidativa dell’azoto Tuttavia Le fotocopiatrici professionali, soprattutto se tenute in funzione per molte ore, possono innalzare di alcune ppm la concentrazione del biossido di azoto
29. PRODOTTI DI TRASFORMAZIONE DELL’ARIA L’ozono ha una soglia olfattiva molto bassa (0.01 ppm) ed è avvertito come odore agliaceo A concentrazioni da 0.2 ppm esplica azioni irritante sulle mucose esposte. A concentrazioni > 0.5 ppm è in grado di irritare le mucose profonde (tosse, dispnea) OZONO Complessazione dell’ossigeno dell’aria per effetto fotochimico L’zonizzazione è determinata dal campo elettrico prodotto dal sistema dei fili a corona delle fotocopiatrici e degli scanner
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31. I principali prodotti pirolitici sono: Nicotina e catrame Idrocarburi aromatici semicombusti Acetaldeide Acido cianidrico (carta) I principali prodotti di trasformazione dell’aria sono: Monossidi di carbonio Monossido e biossido d’azoto
35. La fonte principale del rischio biologico nel settore terziario è rappresentata dagli impianti di condizionamento. Per le caratteristiche termiche e per la presenza di acqua, gli impianti di condizionamento, in particolare i filtri e le incrostazioni nelle condotte, costituiscono terreni di coltura per batteri, miceti e virus. E’, pertanto, evidente che il rischio è maggiormente connesso con la non regolarità o la non adeguatezza delle pulizie e delle manutenzioni
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38. Gli impianti di condizionamento sono sedi elettive della proliferazione di numerosi virus Con maggiore frequenza, si tratta di Adenovirus, responsabili di affezioni delle prime vie aeree (faringiti, laringo-tracheiti, otiti). Spesso le affezioni respiratorie scaturiscono dall’azione sinergica di virus e batteri